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Full text of "MC microcomputer 157"

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Delinquenza reale 
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Computer e MIDI ' f 

al concerto . A ■' . 

di Peter Gabriel 


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256 KB ROM FLASH (AGGIORNABILE DA DISCHETTO) 

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RISOLUZIONE SU MONITOR ESTERNO FINO A 1280 x 1024 x 256 COLORI IN CONTEMPORANEA SU SCHERMO LCD 
SCHEDA VIDEO PCI LOCAL BUS 2 MB VRAM CON ACCELERATORE 

GLIDE POINT CON 2 PULSANTI INCORPORATI (SISTEMA DI PUNTAMENTO A RIVELAZIONE SU PIANO SUPERFICIALE) 

JOYPAD CON 4 TASTI (JOYSTICK) 

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SCHEDA MUSICALE A 1 6 BIT STEREO COMPATIBILE SOUND BLASTER PRO E MICROSOFT SOUND SYSTEM CON 2 ALTOPARLANTI STEREO ED USCITA MICROFONO 

PILOTAGGIO PERIFERICHE ANCHE A RAGGI INFRAROSSI 

SLOT PER UNA SCHEDA PCMCIA TIPO III OPPURE PER 2 SCHEDE PCMCIA TIPO II 

DISPLAY LCD CON INDICAZIONI DI FUNZIONI VARIE 

CONTROLLER EIDE PCI PER HARD DISK 

SERIALE, PARALLELA (SUPPORTA ECP/EPP), PRESA PER JOYSTICK ESTERNO / PORTA MIDI, PER MONITOR ESTERNO, PER TASTIERA/TAST1ERINO, PER 
DOCKING STATION, PER BATTERIA SECONDARIA 

BATTERIA RICARICABILE E REMOVIBILE Ni/MH (IDRURO METALLICO LUNGA DURATA) INTERCAMBIABILE CON ALIMENTATORE INTERNO 

POSSIBILITÀ DI BATTERIA ESTERNA 

POSSIBILITÀ DI MODULO CAMERA CCD, ADATTATORE PER AUTO 

OS/2 WARP (OPZ. WINDOWS 95) 

DISCO CD CON 6 PROGRAMMI DI COMPUTER ASSOCIATES PER WINDOWS (TEXTOR, SUPERCALC, UPTODATE. CRICKET PRESENT, CRICKET PAJNT, 
CRICKET IMAGE) 

"The Intel Inside and Pentium Processor Logos are trademarks ot Intel Corporation" 

"The Preloaded wtth OS/2 WARP marie Is a trademark ol International Business Machines Corporation" 

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zlone fino a 1016 LPI, g 

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lo dati fino a 200 RPS.-^ 

baud rate 75-19200 bps. accuratezza +/-0.01". cavo di Interfaccia, 
adattatore a 5 pin. dischetto di utility, manuale, penna ergonomi¬ 
ca a due tasti con "soft touch" dlp switch di serie. Certificazioni 
FCC classe B. VOE classe B. Modalità Mouse/Tavoletta. 
Mascherine intercambiabili, drivers per PEN BASEO, MS DOS, MS 
WINDOWS. ADI. MOUSE, TAPI, SYSTEM 7.X. Interfacce RS232C 
per IBM compatibili. 


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porti, controlli: power, volume, bass, treble 


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zazione tridimensionale per 
applicazioni di realtà virtuale 
con occhiali dotati di otturatori 
a cristalli liquidi, scheda per 
generare immagini stereosco¬ 
piche. manuale e CD con 
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CD ROM QUADRUPLA VELOCITA. MULTISESSION PHOTO CD. CDI, INSERIMENTO 
ELETTRICO. USCITA AUDIO STEREO 

SCHEDA AUDIO 16 BIT STEREO COMPATIBILE SOUNDBLASTER 2. ADLIB 
MICROSOFT SOUNDSYSTEM, 48 KHz. INTERFACCIA PER CD ROM IDE 
MEMORIA DRAM 8 MB (EXP. 128 MB) 

HARD DISK EIDE 540 MB CON CACHE INTERNA (OPZ. 635,850.1080.1280,2000,4000 MB) 
SCHEDA VIDEO PCI LOCAL BUS CON 1 MB (EXP. A 2 MB) FINO A 16.7 MILIONI DI 
COLORI CON ACCELERATORE GRAFICO 

MOUSE ERGONOMICO ATRE TASTI AD ALTISSIMA RISOLUZIONE (400 / 6400 dpi) 

CON TAPPETINO E PORTAMOUSE 

TASTIERA STAKAR A 102 TASTI CON SOFT SWITCH 

OS/2 WARP (OPZ. WINDOWS 95) 

DISCO CD CON 6 PROGRAMMI DI COMPUTER ASSOCIATES PER WINDOWS (TEXTOR. 
SUPERCALC. UPTODATE. CRICKET PRESENT, CRICKET PAINT, CRICKET IMAGE) 
MONITOR 17" NON INTERLACCIATO LR MPR II, DOT PITCH 0,26, DIGITAL CONTROLS 
ON SCREEN DISPLAY 


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quenza di registrazione e playback di 48 
KHz. dotata di sintetizzatore Yamaha 
OLP3 che permette l'ascolto contempo¬ 
raneo di 20 strumenti musicali. Mixer 
digitale/analogico per mixaggio stereo 
analogico da CD-Audio, line-in. Musica 
FM: digitalizzatore di voci, mixing digitale 
da microfono, line-in, CD-Audio, line-out. 
controllo volume master. Amplificatore a 
4 Watt per canale incorporato, interfaccia 
MIDI UART integrata 64 Byte FIFO. IDE 
per cd rom Sony. Mitsumi e Panasonic, 
per sintetizzatore wawe table. per attacco 
casse, 2 line-out ed 1 line-in. attacco 
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mento di m 1.2 con presa a 15 poli 
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Anno XV 

n.157 - Dicembre 1995 


Indice degli inserzionisti . 6 

Indice analitico 1995 dal n. 147 al n. 157 . 66 

Editoriale di Paolo Nuti . 78 

Posta . 82 

News a cura di Massimo Truscelli e Fabio Della Vecchia . 88 

News dagli USA di Gerardo Greco . 138 

Scacchi La sfida uomo-macchina di Corrado Giustozzi . 144 

Recensioni libri . 156 

Informatica & Società di Manlio Cammarata 

Delinquenza reale, terrorismo virtuale. 160 

Alla ricerca delle Tavole della legge . 167 

Tempo Reale 

Il computer sotto il palco di Diego Meozzi . 181 

Anteprime 

McPerson HAL di Andrea de Prisco . 188 

Lotus SmartSuite 96 di Francesco Petroni . 190 

Olivetti Echos P90S di Paolo Ciardelli . 194 

Prove 

Il computer a casa. 196 

IBM Aptiva PI 00 Multimediale di Corrado Giustozzi . 198 

Olivetti Envision di Paolo Ciardelli . 204 

Stakar Notebook Pro-Line Pen 133 di Andrea de Phsco . 210 

Microtek PageWiz di Massimo Truscelli . 216 

OverView 

Connectix RAM Doubler for Windows di Massimo Truscelli . 222 

CD-ROM 

Un universo in espansione di Dino Joris . 226 

Digital Imaging di Andrea de Pnsco 

Prove & Prodotti - Nikon LS-1000 . 234 

Multimedia 

Los Angeles - Cool, Catalytic, Connected di Gerardo Greco . 240 

MC-Link a cura di Marco Calvo MC-link via WWW . 244 

Telematica 

E le BBS? Dove andranno a finire di Sergio Pillon . 252 

Appunti di HTML Immagini e liste di Giuliano Boschi . 259 

ISSN 1123-2714 


4 


MCmicrocomputer n. 157 - (numerazione editoriale) 




























































IntelliGIOCHI di Corrado Giustozzi 

Il Quinto Torneo di Crobots di MCmicrocomputer. 264 

StoryWare a cura di Marco Calvo 

Il piazzista. 270 

PlayWorld di Francesco Carlà . 276 

Altri Tempi di Raffaello De Masi. 

Ricomincio da III. 284 

Virtual Reality di Gaetano Di Stasio 

Applicazioni speciali: reti locali ad altissima velocità (2) . 288 

Desktop Publishing di Mauro Gandini 

Desktop Publishing e Windows 95 . 294 

Data Base di Francesco Petroni 

Teoria relazionale - Capire le relazioni Molti a Molti. 298 

Unix di Leo Sorge SCO compra Unix: la Roadmap. 304 

OS/2 di Giuseppe Casarano OS/2 Warp Connect, IBM Peer for OS/2. 308 

Mathematica di Francesco Romani Ottica (Optica). 313 

Grafica di Francesco Petroni Disegnare nello spazio con CorelDraw 3D . 320 

Computer & Video 

Educagioco, idee, possibilità e demodisk di Bmno Rosati . 328 

Guida Pratica - Unlead System MPEG Converter di Massimo Novelli . 334 

Macintosh 

Connectix QuickCam di Andrea de Prisco . 340 

Phyla 1.0 - Microsoft Works 4.0 di Raffaello De Masi . 342/346 

Amiga 

Amiga F/X -Scie di fumo: un progetto completo di Massimiliano Marras . 350 

Sostenere Amiga, conto alla rovescia: zero! . 356 

PD-Software 

OS/2 Ottimizziamo OS/2 a cura di OS/2 Team . 362 

MS/DOS Tombola! di Paolo Ciardelli . 366 

Mac 400 milioni di $ di Valter Di Dio . 370 

Amiga II solito inverno di Enrico Mana Ferrari . 374 

MCmicroCAMPUS Ricerche a cura di Gaetano Di Stasio 

Prototipazione rapida: stereografia e sinterizzazione laser (2). 378 

Guidacomputer a cura di Rossella Leonetti . 384 

Micromarket, microtrade. 396/400 

Moduli per abbonamenti, arretrati, annunci . 401 



Un universo in espansione 


226 



Nikon LS-1000 


234 




■■I 


dicembre 1995 


5 







































INDICE DEGLI INSERZIONISTI 


63 
49 
51 

327 

132-133 

26 

18 

25-27 

85 

312 

52-53 

102 

127-129-131 

99 

20 

Inserto 

28-29 

llcop.-50 

61 

46-47 

293 

113 

269 

106 

369 

56 

108 

48-147 

175-176 

177-178 

179-180 

361 

224-225 

115-117 

119-121 

123-125 

114 
60 

64 
58 

22-23 

57-105 

139-141-143 

76-77 

258 

97 
243 

153-187 

Inserto 

75 

54-55 

14 

98 


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A.C.I. Via Trecate, 34/8 -10141 TORINO 
AASHIMA ITALIA srl Via degli Orefici. 175 
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ACCA srl Via Michelangelo Cianciulli, 41 
83048 MONTELLA (AV) 

ADOBE SYSTEMS ITALIA srl V le Colleom, 5 
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ADMEDIA srl P zza Mancini, 4-00196 ROMA 
ALLESTIMENTI SABATINI spa Via Bruno Buozzi, 25 
40057 CADRIANO DI GRANAROLO EM (BOI 
ANTEA SHD snc Via Piazzi, 54/L 10129 TORINO 
APPLE COMPUTER spa Via Milano, 150 
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ARTIFICIAL INTELLIGENCE SOFTWARE spa 
Via Esterle, 9-20132 MILANO 
ATD srl Viale Forlanim, 36 
20024 GARBAGNATE MILANESE (Mll 
CD HOUSE Via Ca' del Ponte. 4 
37010 COSTERMANO (VR) 

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Via Luca Landucci, 1 - 50136 FIRENZE 

COLORS Via Casteldebole, 4/3-40132 BOLOGNA 

COMEX spa Via G Bondi. 12' - 48100 RAVENNA 

COMPUTER 2000 spa Via P Gaggia, 4 - 20139 MILANO 

COMPUTER DISCOUNT Via Tosco Romagnola, 61 

56012 FORNACETTE (PI) 

COREL 1600 Carlmg Avenue 
K1Z 8R7 OTTAWA ONTARIO (CDN) 

CREATIVE LABS sa 12 Avenue du General de Gaulle 
78000 VERSAILLES (F) 

D. TOP EUROPE srl Via Tezze, 20/C-G 
36073 CORNEDO VICENTINO (VI) 

DIGICOMP srl Viale L. da Vinci, 305 - 00145 ROMA 
DIGITAL EQUIPMENT spa V ie Fulvio Testi, 280/6 
20126 MILANO 

E. GI.S. Via Tuscolana, 261 -00181 ROMA 
EASY COMPUTER Via Alba, 63 - 00182 ROMA 
EDITRICE REFLEX srl Via di Villa Sevenni. 54 - 00191 ROMA 
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Via G. Malagrida, 11 - 00126 ROMA 
ELMA srl Via S, Adalgiso, 7 - 28100 NOVARA 
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EXECUTIVE spa Via Elettrochimica, 40 - 22053 LECCO (CO) 
EXPOCARTOON srl Via Flavio Domiziano, 9 
00145 ROMA 

FACAL PRODUCTS srl Via Silicella, 84 - 00169 ROMA 


FINSON srl Via Montepulciano, 15- 20124 MILANO 
FOXEL SISTEMI srl Via Tuscolana, 1371 - 00173 ROMA 
FRAEL ITALIA srl Via del Roseto, 50 - Valline 
50010 CANDELI (FI) 

HELP ITALIA srl C.so del Mezzogiorno, Km 1 
71100 FOGGIA 

I.D.C. srl Via Cilea, 112-80125 NAPOLI 

IBM SEMEA spa Via G, Pirelli, 18 - 20124 MILANO 
IMPEX ITALIA Via Disraeli, 14 42100 REGGIO EMILIA 
INFO SERVICE sas Corso Venezia, 30 - 10155 TORINO 

INFORMATICA ITALIA Into thè Quality srl 

Via Giulio Galli, 66/c/d/e - 00123 ROMA 

INDEX EUROPEA spa Via Locateli., 37-24121 BERGAMO 

INFOWARE srl Via M Boldetti, 27/29 - 00162 ROMA 

INTERNATIONAL SOFTWARE SERVICE - ISS srl 

Via Vaierà, 31/16 - 20020 ARESE (MI) 

ISTITUTO GEOGRAFICO DE AGOSTINI spa 

Via Giovanni da Verrazano, 15 - 28100 NOVARA 
ITALSEL srl Via Speranza, 3/8 
40068 S LAZZARO DI SAVENA (BOI 
JEPSSEN ITALIA srl Via Dottor Palazzolo, 33 
94011 AGIRA (EN) 

KYE SYSTEMS Corp. - TAIPEI - TAIWAN 
LO SCAFFALE Via Zanzur, 27 - 00199 ROMA 


7-8-9-10-11 LOGIC srl Strada Statale dei Giovi, 34 
20030 BOVISIO MASCIAGO (MI) 

135 LOGITECH 

107 LOTUS DEVELOPMENT spa Via Lampedusa, 11/A 

29141 MILANO 

100 M3 INFORMATICA srl Via Forlì, 82/A - 10149 TORINO 

233 MEDIA DIRECT srl Viale Asiago, 83/A 

36061 BASSANO DEL GRAPPA (VI) 

110 MICRO 8. MEGA Via dei Savorelli, 22 - 00165 ROMA 

339 MICRO WELL srl Via Benevento, 3 - 20142 MILANO 

307 MICRO-LINEA srl Via Giovanni Marradi, 20 

00137 ROMA 

30 MICROFORUM c/o LIFE COMPUTER snc 

Via Italo Belardi, 79 - 00045 GENZANO (ROMA) 

Inserto MICROLINK srl Via Luigi Morandi, 29 - 50141 FIRENZE 
157-159 MICROSOFT spa Via Rivoltana, 13 - 20090 SEGRATE (MI) 

llcop.-3 MICROSYS ELECTRONICS srl Via Piermanni. snc 
06132 SANT'ANDREA DELLE FRATTE (PG) 

31-59 NEC ITALIA srl V ie Leonardo da Vinci, 97 
20090 TREZZANO SUL NAVIGLIO (MI) 

275 NOAX MULTIMEDIA srl P zza Adriana, 15 - 00193 ROMA 

251 P.C.C. COMPUTER HOUSE snc Via Casilina, 283/D 

00176 ROMA 

39- 152 PACKARD BELL ITALIA srl Via Bronzino. 5 

20133 MILANO 

263 PARTNER DATA srl Via P Marocco. 11 

20127 MILANO 
109 QUARTERDECK 

24 QUESTAR srl Via Angelo Ma), 22 - 24121 BERGAMO 

36-37 QUOTHA 32 srl Via Portogallo. 2 - 47037 RIMINI 

365 REED MIDEM ORGANISÀTION 

179, Avenue Victor Hugo - 75116 PARIGI (FI 
65-104 ROLAND ITALY spa Viale delle Industrie, 8 
20020 ARESE (MI) 

111 SACIS spa Via Teulada, 66 - 00195 ROMA 

38 SALES 8. MARKETING PARTNERS ITALY 

Via Milano, 150 - 20093 COLOGNO MONZESE (MI) 

62 SAMSUNG ELECTRONICS ITALIA spa 

Via Donat Cattm, 5 - 20063 CERNUSCO S/N (MI) 

40- 41 

43- 45 SBF ELETTRONICA srl Via Cumana, 19/A 

80126 NAPOLI 

100 SDG ELETTRONICA APPLICATA srl Via S Gaetano. 1/3 

82100 BENEVENTO 

Inserto 

35-42 SICUREMME Via C Rainoldi, 5 

21100 VARESE 

16 SIDIN srl Via Canova. 25 - 10126 TORINO 

257 STUDIO 5 LIGURIA srl Via Papa Giovanni XXIII, 162/1 

17031 ALBENGA (SV) 

93-95 STUDIO NUOVE FORME srl Via Mancinelli, 19 
20131 MILANO 

355 SYSTEMS COMUNICAZIONI srl Via Olanda, 6 

20083 GAGGIANO (MI) 

69-71-73 T.V.C, ITALIA srl Strada del Mobile, 16/C 
33080 VISINALE DI PASIANO (PN) 

287 TECHNE srl Via Monte Sabotino, 69 - 41100 MODENA 

34 TECNO DATA IMPORT snc Via Tarqumio Prisco. 62/64 

00181 ROMA 

67 TECNODIFFUSIONE PISA Via G da Verrazzano, 13 

PONSACCO (PI) 

79 TECNOWARE srl Via Lisbona, 9 

50065 PONTASSIEVE (FI) 

101-103 TEXAS INSTRUMENTS ITALIA spa Via Pacinotli, 7 
67051 AVEZZANO (AQ) 

398 TREPI Pubblicità srl Via di Porta Maggiore. 95 

00185 ROMA 

44- 215 TULIP COMPUTERS ITALIA spa Via Mecenate, 76/3 

20138 MILANO 

221 UNIDATA srl Via San Damaso, 20 - 00165 ROMA 

IVcop.-13 

15-17-19 

21-33 VIDEO COMPUTER spa Via Antonelll, 36 
10093 COLLEGNO (TOI 

Inserto VOBIS MICROCOMPUTER spa Viale Matteotti, 4 
20095 CINISELLO BALSAMO (MI) 

87 X COMP srl Via Morgagni, 39 - 20129 MILANO 


6 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 





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850MB lOms. W.D. EIDE 

1.28GB lOms, W.D. EIDE 

1.6GB lOms. W.D. EIDE 

1 08GB IBM, SCSI-II 

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SIMM 4MB 72pm 70ns 
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Network adapters 


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- CD-ROM integralo 4«, interfaccia ATAPI 

- Scheda audio telali stereo, altoparlanti o microfono incorporati 

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MILANO (02) 41.65.48 
FIRENZE (055) 500.1111 
NAPOLI (081)57.81.242 
ROMA PPP (06) 450.1515 
ROMA PPP (06) 45.13.900 
5 modi per accedere ad MC-link 

Gli abbonati possono accedere ad MC-link sia attraverso i nostri 
concentratori (attualmente presenti a Milano. Firenze, Roma e 
Napoli, ma è prevista l’attivazione altri 8 nodi entro dicembre 
19951. sia attraverso le reti Itapac. Internet. Sprint e GNS (BT| 

-1 accesso attraverso i concentratori di MC-link. 

Protocollo PPP, emulazione di terminale, SLIP 
I numeri di telefono da comporre sono: 

Milano (021 416548 (fino a 28.800 bps V34, Vfast, Vterbo) 
Firenze (055) 500.1111 (fino a 28 800 bps V34, Vfast. Vterbo) 
Roma (06) 4501515 (fino a 28.800 bps V34, Vfast. Vterbo) 
Roma (06) 4513900 (fino a 28.800 bps V34, Vfast, Vterbo) 
Napoli (081) 5781242 (fino a 28.800 bps V34, Vfast, Vterbo) 

Alla risposta del modem quando appare il simbolo @. digitare il 
proprio codice abbonato e la password 
In alternativa è possibile accedere in modalità emulazione di 
terminale/SLIP digitando mclink 
SOLO EMULAZIONE DI TERMINALE/ SLIP 
Roma (06) 4180440 (fino a 14.400 bps V32 bis, e 19.200 ZyXel) 
N.B. dopo il periodo di prova tutti gli accessi dei nodi urbani sa¬ 
ranno convertiti in PPP 

- 2 Accesso attraverso la rete Itapac 

Caso A 

I non abbonati alla rete Itapac possono utilizzare Easy Way Ita- 
pac («numero verde telematico»); il costo di Itapac verrà adde¬ 
bitato ad MC-link che a sua volta lo riaddebita all'abbonato. 

II numero di telefono da comporre è: 

1421 

(per tutto il territorio nazionale) 


alta risposta premere due volte Invio 
quindi comporre 26410420Pccccccpppppp 
con cccccc = codice abbonato di 6 caratteri e 
pppppp = password di 6 caratteri 

(rispettare le maiuscole e le minuscole della propria password). 

La lettera P deve essere obbligatoriamente maiuscola. 

La velocità massima dei nodi che fanno capo al numero 
1421 è 2.400 bps. L'accesso attraverso Easy Way Itapac com¬ 
porta l'addebito di UN SOLO scatto telefonico (indipendente¬ 
mente dalla località e dalla durata del collegamento) e di una 
«tariffa a tempo e volume» che. in media, non supera comples¬ 
sivamente le 6.000 lire/ora per i collegamenti che hanno inizio 
tra le 7 e le 22 dei giorni feriali e le 4.000 lire/ora per quelli che 
hanno inizio tra le 22 e le 7 dei giorni feriali o nei giorni festivi. 

Caso B 

L'abbonato ad MC-lmk è già abbonato anche alla rete Itapac. In 
questo caso può chiamare direttamente la NUA 

26410420 

I costi del collegamento Itapac saranno addebitati all'abbonato 
direttamente da Telecom Italia. 

3 - Accesso attraverso la rete Internet 

Chi ha un accesso telnet alla rete Internet può collegarsi ad 
MC-link stabilendo (secondo le procedure in vigore sul proprio 
nodo) un collegamento TELNET a: 

mclink.mclink.it 

L'accesso a mezzo telnet non comporta alcun addebito supple¬ 
mentare. 

4 - Accesso attraverso i concentratori urbani della rete 
Sprint (fino a 14.400 bps V32 bis) 

L'elenco dei 59 concentratori italiani, il loro numero di telefono 
e le modalità di logm sono indicate nelle pagine INFO di MC- 
link e nel messaggio 163 dell’area MC-news 

II costo per l'accesso attraverso i concentratori italiani della rete 
Sprint è di 145 lire + IVA al minuto e viene addebitato all'abbo¬ 
nato direttamente da MC-link. 

5 - Accesso attraverso i circa 200 concentratori europei del¬ 
la rete GNS (33 concentratori fino a 9.600 bps V32, i rima¬ 
nenti fino a 2.400 bps V22 bis) 

L'elenco completo dei concentratori europei della rete GNS, il loro 
numero di telefono, la velocità e le modalità di login sono indicate 
nelle pagine INFO di MC-link e nei messaggi 167-168 dell'area 
MC-news. Il costo per l'accesso attraverso i concentratori europei 
della rete GNS è di 145 lire + IVA al minuto o frazione, indipenden¬ 
temente dalla loro velocità, e viene addebitato all'abbonato diretta¬ 
mente da MC-lmk. 


SERVIZIO INFORMAZIONI 

L'enorme interesse per MC-link ha sovraccaricato il nostro centralino. Mentre siamo al lavoro per espandere i 
servizi di segreteria, vi preghiamo di agevolare il nostro lavoro utilizzando questi numeri telefonici 

Informazioni nuovi abbonati Segreteria abbonati 

telefono (06) 41892434 telefono (06) 41892452 

dalle 9:30 alle 13 e dalle 14:30 alle 17 dalle 9:30 alle 12 e dalle 14:30 alle 16 

Fax (06)4515592 


32 


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I Magmi tei 55 

M600_ _ 

Lo Fiabe_ 

Solari____ 

Bina Watchmg 

II Paeso dono Meraviglia 
Homo Sapiens 

Giochi di abilita_ 

Giochi di Avventura 

Giochi d'Aziono__ 

Giochi di Logica 


37 
37 
37 
86 
117 
139 
__ 37 
110 
74 
14 
34 
299 
29 
80 

_37 

37 
. 105 
_34 
34 
34 
34 



GRAPKA E BUSINESS PRESENTATION 


¥40 per Wmdow* 

P 3 0 __ 

AKJu» Persuase» per Wmdow* >0 
1 Stor Wm ___ 


HVVrt»wi2Q 


3LT2 
AutoCAD LT 2 > 

AutotAotch per \ 

Corel Draw 3 0 3.5 
Cord Ora» 4 o 3.5* 

Corel Ora* 5 0 3.5" 

Coro- Ora* 3 0 Cd 

Corel Draw 4 0 Cd _ 

Core* Ora» 50 Cd 

Core* Or** 6 0 Cd _ 

Corel Orw* 5 0 agg 0430*133* __ 

Core* Orar» 5 0 agg da 3 0 m Cd 

Cord Draw 5 0 agg da 4 0 m 3.5* _ 

Cord Draw 5 0 agg daSOnCd 

Cord Draw 6 0 agg da 5 0 m 3 5* _ 

Cord Ora* 60 agg da 5 0 m Cd 

Cord Fio* 2 0 Cd _ 

Cord Flow 3 0 Cd__ _ _ 

Cord Photopaen 5 0 Plus Cd_ 

Cord Galtory 2 Cd_ 

Cord Olfce Campane» Cd_._ 

Cord Photo Ubrary Stock 2O0Cd _ 

Cord Cd Creator 

Cord Cd Power_ 

Cord W4d Carde_ 

Cord Pnnmouse __ 

Corei Xara_ 

Harvard Graphcs Presento' s Pack 3.0 
Hqaak per Windows 2 0 
Lotus Freelance Wn 2 I _ 

Lotus Freelance 4 0 Dos_ 

Mcrograt» Chartsma 4 o Wm_ 

Mcrograt» Designer 4 0 _ 

Mcrograt» Designer Techmcai Eortion 4 i _ 
Mcrograt* Desine* 4 l Grafrpac* 

Mcrograt» Graphcs Works_ 

Mcrograt* Phrtomagc 10 .__ 

Moogral* Pcsurc Pubisher 5 0 
Mcrograt* WmOows Draw 3 0 
Mcrograt» ABC Graphcs Su ile 95 _ 
Mcrograt* ABC Graphcs Sudo 95 Upgr 

Microsoft Powerpoint 4 0 __ 

Mcrosoh Powerpomt 4 OC U 
Mcrosoh PowerPoint 7 0 We 95 
Mcrosoh Powevpcw* 7 0 Wm 95 C U 
Mcrosoh Powerpomt 7 0 Wm 95 Upgr 



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FURY 1 



L. 69 000 


DATABASE MANAGEMENT AND PROGRAMMINO 


Mcrosoh Acce» 7 0_ 

Mcrosoh Access 7 0 Upgr 
Mcrosoh Access 7 0 Comp Upgr 
Mcrosoh Access20 Dev Kit 
Mcrosoh Visual Fo.Pro 3 0 Pro 
Mcrosoh Visual Fo*Pro 3 0 SW 
Mcrosoh Visual Fo*Pro 3 0 Pro Upgr 
Mcrosoh Visual Fo.Pm 3 0 S»d Upgr 
Mcrosoh Access 2 0 . 

Mcrosoh Access 2 0 Comp Upg» 

Mcrosoh Access 2 0 Upgr__ 

Boriano dBase 5 0 WaVDos 
Borland dBase 50 W#vDos Upgr 
Boriarvi Parado* WwDos 
Borland Parado» WirvDos Upgr 
Borland Visual dBase 5 5 
Borland Visual dBase 5 5 Upgr 
Borland Visual dBase Compk-r 
Borland Visual dBase Comp** Upg. 
Borland Visual dBase Chent-Serve» 

Borland Reportvrvm PC 2 0 _ 

CA Ckpper 53 _ 

CA Cfcpper 5 3 upgr _ 

CA B-j Bo. Visual Object 
CA Cappe* 5 2 * man ita 

Lotus Approach 30__ 

F4e Maker Pro 2 1 


619 
249 
339 
645 
990 
399 
619 
199 
615 
239 
245 
669 
_296 
273 
_ 219 
699 
299 
559 
299 
989 
_ 174 
519 
259 
859 
779 
235 
289 





PR0JECT/INF0RMATI0N MANAGEMENT] 

Mcrosoh Project Wm 95 

4 

919 

Mcrosoh Project 4 1 Wm 95 Agg 

II 

299 

Microsoft Project 4 0 W.r. 

lt 

919 

Abc Ftowchartor por Windows 4 0 

Abc Snapgraphcs 20 

_4 . 

690 

159 

Windows Orgehart 2 0 

m 

169 

Ftowcharting 4 0_ 

Lotus Organizor 2 ^ Win__ 

Lotus Orgam/of 2 1 Wm Agg 

Symantec Trmelme 1 0 Win . Man Ita 
Symantec Time ime 5 0 - Man Ita 

ZI»" 

_4 _ 

m 

329 

_179 

109 

_990 

919 

Symantec On Target per Windows 

_m_ 

169 


LINGUAGGI E AMBIENTI DI SVILUPPO OBJECT ORIENTED 


Borland Pascal with Objecls 7 0 

in 

339 

Borland CodeGuard 

in 

199 

Borland PO E T 

In 

199 

Borland Turbo C** Wm 4 5 Cd-Rom 

m 

145 

Borland Turbo C.. Dos 3 0 

»l 

139 

Borland Turbo Pascal 7 0 

in 

»45 

Borlande** 4 5 


469 

Borland C— 4 5 A Database Tcols 

il 

659 

Borland Drhph. Desktop Upgi 

il 

339 

Borland Dnlph, Wm Cd 

it 

639 

Borland Dolph. ClcM'Sorvm 

it 

1 839 

BorUnd Delphi Ctart/Sarvar Upgr tu OetMc* 

il 

1 299 

Boi land Delphi Rad Pack 

ih 

329 

Borland Turbo C». 3 0 . Turbo Vision 

»l 

1/0 

Borland Turbo C.. 3 t VE Wm 

a 

136 

Borland V^uai So*ul«jn Poe* 

in 

145 

Boiiand Turbo Aivm<blc< 

m 

145 

Borland Dos Powwrpar.» 

in 

145 

Mcrosoh Visual Base Prc4 Dos 1 0 

m 

57» 

Mcrosoh Visual Base Stand Dos 1 0 

il 

240 

Mcrosoh Visual Base Wm Pro* 4 0 

il 

999 

Mcrosoh Visual Bave Wm Stand 4 0 

•I 

199 

Mcrosoh Visual Bave 4 0 Enlerpnso 

il 

2 095 

Mcrosoh Visual Bave 4 0 Sld Upgr 

«1 

99 

Mcrosoh Visual Bave 4 0 Pro Upgi 

lt 

299 

Microsoft Visual Bivc 4 0 Pro C U 

•1 

629 

Microsoft Visual Bave 4 0 Enlerpnso upgr 

il 

1 059 

Mcrosoh Visual C — Pro 2 0 Dev Syvl 

m 

669 

Mcrosoh Fortran Power Station 1 0 

ai 

598 

Mcrosoh Fortran Power Station Wm NT 

m 

962 

Mcrosoh Fortran prts 5 1 

in 

334 


Mcrosoh Ma sm p«Js 6 11 m 250 


COMUNICAZIONE FILE TRANSFER 

Carbon Copy W in 3 0 

ih 

1M 

Carbon Copy Plus 6 0 

il 

329 

Delfina Wmtan Pro 4 0 

in 

>89 

Delrma Wmtai Pro 4 0 Agg 

m 

89 

Detona Comm Sulle 

m 

279 

Delrma Wm Comm Pro 

m 

199 

Lnpimk V Pro 

•t 

189 

Laplmk per W.ndow» VI 

il 

205 

PC Anywhere 2 0 Wm 

in 

255 

Procomm Plus 2 1. 

In 

189 

Procomm Plus per Windows ? 1 

_Ih. 

199 

IPERTESTI 

Meda Blitz’ 3 0 per Windows 


279 

Multimedia Toolbook Wm 

a 

1 450 


Multimedia Todbook Wm Upgr 
Toofeook Wm 


in 559 
in 349 














































‘Pagamento: l| In conlrassegno con allegra circolare NT intelaio a MogiQ32 srl, oppure 
e istituzionali: richiede feci un preventivo! ‘Spedatone a meno corriere espresso con 
é valido tino od esaurimento scorte ed annullo e sostituisce quelle precedenti. 





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KR/0CR 


1 

UTIUTIES 


1 

Calerà Word Som Plus 4.0 

Omntpogo 50 

Jn 

il 

709 

1 199 

CP Antlvini* 7 2 Dos 

CP Anlivmji 2 0 Wm 

_ m_ 

_in. 

109 

189 

j DESKTOP ENVIR0NMENTS & OPERATING SYSTEMS | 

Norton Antlvwus 3 0 

Norton Antivmn» Wm 95 

Norton Anlivirus Win 95 Trado Up 
Norton Cornrrwmdor 5 0 

» 

_il 

il 

» 

219 

159 

75 

139 

Microsoft Windows 05 fu» 

Merosoli Windows OS agg 

Microsoft Windows 05 Plus' 

il 

il 

it 

392 

109 

96 

Norton Dosklop 3 0 per Windows 

Norton Desktop por Dos 1 0 

Norton Utilities H 0 

m. 

m 

il 

.215 

219 

249 

Micirnvoft MvOns 6 72 riga 

Microsoft Wmdowi 3 11 

Mie lusiitl Windows NT 3 51 Servo» 

Mie rosoli Windows NT 3 51 Workstation 
Windows Wnrkgroup 3 11 Add On 

il 

il 

it 

il 

» 

90 

179 
t 759 
046 

00 

Norton Utilities Wm 05 

Norton Utilities Wm 95 Tendo Up 

Norton Navigator Wm 95 

Norton Navigalo» Wm 95 Trado Up 

Xtroo Gold 3 0 

M 

li 

il 

M 

« 

249 

149 

205 

99 

234 

Nùvoli 7 0 


99 

196 

X Irete GOW 2 55 

i» 

179 

Ouartordack Donqvwrw 300 2.7 


Xtroo Gokl por Wm 4 0 

NI 

179 

Otnirtorrlocs Dotgviow 2 0 

m 

129 

Pc Tool* 9 0 

in 

195 

Ouartordock Dosqviow/x ? 0 

m 

339 

Pc Tools Windows 2 0 

m 

105 

IBM OS? Warp 3 Cd 

IBM OS'? Wnrp 3 3 5' 

it 

il 

139 

159 

SLtckor 4 0 

Qomm 7 5 

m 

m 

105 

124 

SPREADSHEET 


“I 

Raffi Doublet_ 

SKtobsr Wm 

Srdokirk 

H 

In 

m 

145 

64 

71 

Microsoft Eneo) 7 0 Wm 95 

Microsoft Excol 7 0 Wm 95 Upgr 

_il 

019 

249 

UomstsMor 3 0 por Wm 

Unroatahor 2 0 por Wm 

it 

n 

115 

99 

Microsoft E «col 7 0 Wm 95 CU 

Microsoft Excol 5 0 

il 

it 

339 

619 

intorno! (Qslsctoa) 

RoMh Ou! 

_M _ 

n 

189 

209 

Microsoft Excol 5 0 Upg* 

Microsoft Excol f. 0 C U 

il 

11 

255 

359 

Ounrtordock Gsmo Rwnnor 

Quurtordork Wob Sotvor 

In 

IO 

* • 

179 

Lotus 1-2-3- eoi 3 4 u 

il 

729 

Ounrtordock Wob Audi or 

m 

179 

Lotus t-2-3- rol 2 4 

il 

609 

Ouartordock Wob Phono 

m 

99 




Ouiirtordock Internet Sotto 

Ouartordoch Masatc 

_» _ 

m 

99 

75 


INTEGRATI 


Microsoft Works 4 0 Win 05 
Microsoft Works 4 0 Wm 05 Upgr 
Microsoft Works 3 0 por Windows 
Microsoft Monoy 4 W.n 95 
Claris Works 3 0 Win 

f-ramcworfc IV,_ 

Lotus Symphony 3 0 


105 

92 

109 

75 

179 

020 

099 


DESKTOP PUBUSHING 


1 

BSpfii 


DELPHI WINDOWS 

L. 659 000 

DELPHI CUENT SERVER 

L. 1.839 000 


Aldus Pagomnkor 5 0 por Windows 

•t 

1.639 

Aldus Pagemakor 6 0 por Mac 

it 

1 639 

Corel Ventura 4 2 Cd 

_1 

119 

Coro! Vontura 4 2 3 5* 

il 

199 

Corot Ventura 5 0 Upgr 

tn 

175 

Corel Ventura 5 0 Cd 

_.tn 

669 

Coro! Vontura 5 0 3.5' 

m 

709 

Microsoft Fin* Artibt 

_H 

89 

Microsoft Publlshor 3 0 Win 95_ 

11 

185 

Micioso» Publisho» 3 0 Wm 95 Upgt 

_lt 

92 

Mtcroso» Publishor 2 por Windows 

H 

231 


STATISTICA MATEMATICA 


Derivo 30. 


180 

200 

360 

Dunvo XM 3 0 

m 

MalhCAD 6 0 Plus 

in 

049 

MathCAD 6 0 Piti* Edu 

in 

439 

MalhCAD 6 OAgg 

m 

339 

MathCAD 6 0 Sid Edition 

«n 

350 

MathCAD 6 0 Std Edu 

m 

210 

MathCAD Personal Edition 

m 

144 

SPSS 6 t Win Mac 

m 

1 950 

SPSS/Pc Plus Baso Systom 5 0 por Dos 

m 

030 

STSC Slntgr.iphic* 7 0 • lui 

m t 750 

STSC Statgraphies Plus 7.0 . lui 

1» 2.750 

WORD PROCESSOR 

Microso» Word 7 0 Wm 95 

il 

619 

Microsoft Word 7 0 Wm 96 Upgr 

<l 

249 

Microsoft Word 60 

<1 

612 


Microsoft Creativo Writor 
Errata Corngo 2 
Errata Corttgo 2 Upgr 
Lotus Word Pro 96 Wm 
Lotus Ami Pro 3 1 
Wordporloct 0 1 Wm 
Wordprnlocl 6 0 Dos 
Wordslnr Profossioruil 7 0 
Wordalar Wm 2 0 


09 

239 

119 

219 

229 

569 

.579 

579 

139 


COMBINAZIONE DI PRODOTTI 

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Microsoft Ottico 7 0 Wm 95 Upg» t| 529 

Microsoft Office 7 0 Wm 05 Comp. Upgr il 719 

Microsoft Ottico 7 0 Pro Wm 95 il 1 154 

Microsoft Ottico 7 0 Pro Wm 95 Upgr tt 699 

Miciosofl Otte© 7 0 Pio Win 05 Comp Upgr il 709 

Microsoft Ottico 4 2 Std it 919 

Microsoft OlfC6 4 3 Prof il 1 164 

Microsoft Offici» 4 3 Prof Comp upg il 629 

Microsoft Office 4 2 Competitivo upg il 749 

Lotus Smuri Suite v 4 0 il 719 

Lotus Smadsuito v 4.0 Agg il 480 

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FIRENZE - Via Cavour, 46/R 
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ROMA - Via degli Ammiragli. 73 
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sia sul piano della protezione sia su quello della qualità visiva. Difetti anche 
impercettibili, come la scarsa messa a fuoco o la distorsione dei pixel (soprattutto 
negli angoli) o magari il lieve sfarfallio dovuto alla bassa frequenza di refresh 
(compatibilmente con la scheda grafica) affaticano la vista, e possono alla lunga 
diventare dannosi. Per non parlare delle emissioni elettromagnetiche o delle cariche 
elettrostatiche, invisibili ma non per questo meno pericolose. E' ora che impariamo 
a chiederci se il monitor che ci viene normalmente proposto "insieme" al computer 
sia veramente adatto (a noi, ai nostri collaboratori, o ai nostri figli). E' importante. 




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Intorno all'anno 400 A.C., 
Platone, grande allievo di 
Socrate, sosteneva resisten¬ 
za di due mondi: quello 
ideale e quello reale, in cui 
le idee, viaggiando tra l’uno 
e l'altro, perdevano la loro 
consistenza, che poteva esse¬ 
re recuperata solo dall'intel¬ 
letto. Questa interessante 
teoria filosofica ha affa¬ 
scinato l'uomo nel corso 
dei secoli, e nonostante 
le continue evoluzioni 
del pensiero e della 
scienza, essa è oggi 
. , ^ ^ * più che mai attuale. 

Nell'anno 1991 D.C. la 
Jepssen, partendo dall'assoluto principio di voler 
accorciare il più possibile le distanze tra i due 
mondi, ha dedicato la maggior parte delle proprie 
energie al settore della multimedialità, progettando 
soluzioni hardware e software in grado di far intera¬ 



gire, in maniera totale, il PC con il mondo esterno, 
per arrivare al "computer ideale", quello che è vera¬ 
mente in grado di offrire all’uomo tutti gli strumenti 
che trasformino ogni sua idea in realtà, composto da 
un sistema velocissimo e, al tempo stesso, potente 
ed espandibile. Per materializzare questo pensiero la 
JEPSSEN ha realiz- 



partire dal DX4 System, CPU DX4 100 Mhz 
con hard disk da 540 Mb, 4 Mb Ram, a L.1365.000*, 
oppure nei modelli Pentium System 75, Pentium 
System 90, Pentium System 100, Pentium System 
120 e Pentium System 133 con hard disk 1 GB e 8 
Mb Ram, capaci di ottenere il massimo delle presta¬ 
zioni in termini di velocità e potenza e incrementare 
senza limiti la loro espandibilità nel tempo, 
oggi corredati anche della nuova straordinaria 


tastiera dedicata 
per Windows '95. 
rrmi- n rii i I I itm . Un altro grande 

desiderio da rea¬ 
lizzare era l'auto¬ 
mazione totale: 
- per questo JEPS¬ 
SEN ha sviluppato 
M-PC TOTAL PROJECT, un sistema modulare e aper¬ 
to in grado di crescere con le esigenze dell'utente. Se si 
desidera controllare a distanza e senza cavi di collega- 



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mento rimpianto elettrico, il 
forno a microonde o qualsia¬ 
si altra utenza elettrica (fino 
a 4.096 contemporaneamen¬ 
te), c'è M-PC Total Control 2- 
a L.248.000*-. e, volendo, si 
possono attivare questi 
dispositivi, a scelta, mediante 
la tastiera, 
il mouse, 
i comandi 

vocali, o l'apposito telecomando M-PC 
Infra Commander (L.165.000*) che svol¬ 
ge anche le normali funzioni di 
una comune 
tastiera grazie 
ai tasti alfabe¬ 
tici, numerici e 
al mouse. Per trasformare 
il computer in una titola¬ 
trice video professio¬ 
nale c'è M-PC Video Titler, 
a L.495.000*, mentre può 
diventare un evoluto 
sistema di controllo vi- 
























deo/audio e di intratteni¬ 
mento, composto, ad esem¬ 
pio, da un videocitofono, un 
efficace sistema di videosor¬ 
veglianza, un televisore, un 
impianto Hi-Fi, o altro, sem¬ 
plicemente dotandolo della 
scheda M-PC Video Audio 
III che comprende un mixer 
video/audio con 7 ingressi e 
sintonizzatore TV, funzioni attivabili anche dal teleco¬ 




mando fornito in dotazione, il tutto a L.615.000*. 
Aggiungendo ad M-PC Video Audio III i moduli MPEG 
(L.269.000’) , Sound 16 (L.115.000*), e Teletext (L.99.000*) 


si possono visualizzare tutte le immagini tratte da Video 

CD come films, gio¬ 
chi od altro, mani¬ 
polare qualsiasi 
immagine tratta da 
TV color o VCR, 
anche in diretta, 
ricevere notiziari 
Televideo trasmessi 
da qualsiasi emitten¬ 
te TV, mentre, grazie 
ai moduli M-PC Sound Pro 16 (L.105.000*), M-PC Total 
Sound (L.79.000*) ed M-PC Wave 32 (L.185.000*), si può 
realizzare qualsiasi applicazione musicale. Karaoke com¬ 
preso. Con il modulo M-PC Encoder Pro, L.625.000*, 
è possibile visualizzare su un TV, un videoproiettore o 
registrare su un 
videoregistratore le 
immagini prove¬ 
nienti dal computer. 

Per godere della 
visione realmente 




tridimensionale di tutte le 
immagini 3D prodotte da 
CAD, programmi di grafica, 
videogiochi od altro, ci sono 
gli occhiali tridimensionali 
M-PC Video Eyes 3D, a 
L.345.000*, mentre per otte¬ 
nere il massimo in termini 
di grafica, c'è la scheda MAX 
GRAPHIC che risponde al miglior rapporto prezzo/presta¬ 
zioni (L.375.000*), con i suoi 64 
bit GUI accelerator, 2 MB 
espandibili a 4 MB, architettura 
PCI Bus e risoluzione fino a 
2.048x2.000. Un'altra grande 
ambizione era quella di permet¬ 
tere al computer di rilevare le 
emozioni e lo stato di salute: 
per questo la JEPSSEN ha crea¬ 
to M-PC Sensor (L.625.000* 
nella versione "Pro") con cui si possono misurare, grazie 
al software in dotazione, 
valori come la pressione 
sanguigna, il battito car¬ 
diaco, o effettuare test 
psicologici e psico-attidu- 
dinali utilizzando gli 
stessi princìpi di funzio¬ 
namento della macchina 
della verità. Se Platone vivesse oggi, certamente il suo 
computer ideale sarebbe un Jepssen! 






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ce ne sono davvero 
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intemazionale 

• Supporto Sound Blaster 
e Sound Blaster Pro 

• Microfono e altoparlanti 
incorporali 


notebook riesce ad esprimere 
una potenza straordinaria conser¬ 
vando la sua anima di “portatile”. 
Praticamente, è la realizzazione di 
un paradosso: è piccolo quando 
te lo porti in giro e grande quando 
ci lavori. Il nuovo ThinkPad 701C, 
un altro motivo per dire “la diffe¬ 
renza c'è". 


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da 1 a 157; su ogni disco è memorizzato sia in formato ASCII che in formato dBIII. 

Ulteriori chiarimenti a riguardo sono disponibili nel tagliando pubblicato nell'ultima pagina 

di questo elenco. 


Argomento 

N” 

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352 

MAR 

Amiga F/X - Il Forms Editor 

151 

356 

MAR 

Amiga F/X - L'animazione di figura umane 

156 

353 

MAR 

Amiga F/X - Qualche soluzione "plug S play" 

154 

372 

MAR 

Amiga F/X - RoboJump. un progetto completo 

155 

372 

MAR 

Amiga F/X - Scie di fumo: un progetto completo 

155 

350 

MAR 

Amiga F/X - Tessiture specializzate 

153 

340 

MAR 

Amiga FX: le ossa 

150 

354 

MAR 

Ariadne + Envoy 

147 

346 

AS 

Cloanto Personal Paint 6 1 

151 

352 

MN 

DiskSalv 3 

154 

366 

AS 

ESCOM: fine della telenovela? 

152 

346 

AS 

F/X - Il Deform Tool all'opera 

148 

354 

MAR 

IPISA '94 

147 

350 

AS 

Le camminale cicliche 

149 

352 

MAR 

MainActor Broadcast 

156 

348 

AS 

MamActor Professional 

150 

348 

AS 

Segreti del Detail Editor 

147 

352 

MAR 

Sostenere Amiga, conto alla rovescia: zero 1 

157 

356 

MAR 

The Amiga Guru Book 

153 

336 

AS 

TypeSmith 

149 

346 

AS 

Warp Engine 

X-DVE eXtended Digital Video Etfects 

148 

350 

AF 

148 

344 

AS 

AMIGA & MULTIMEDIA 

CDPD-IVV e gli altri CD-collection 

CDTV al Work' 

148 

358 

BR 

149 

358 

BR 

CDTV: il Gumness dei Primati 1994 

151 

360 

BR 

Conto alla rovescia: "meno tre 

153 

346 

BR 

Il CD32 e la MPEG card 

154 

378 

BR 

Il vecchio e il nuovo 

155 

378 

BR 

Insight Dinosaurs 

147 

356 

BR 

L'Antica Roma: storia un CD ROM che non c'6 1 

150 

358 

BR 

Stona dell'Antica Roma: un CD-ROM da convertire? 

152 

358 

BR 

ANTEPRIMA 

1000 AUTO - il CD-ROM di QUATTRORUOTE 

151 

196 

AdP 

Apple Computer QuickTime VR 

AutoDesk Auto CAD 13e 3D Studio 4 

14/ 

184 

AdP 

148 

190 

FP 

C'è anche la Lotus 

155 

194 

FP 

Epson Stylus Pro 8 Stylus Pro XL 

153 

170 

MT 

Fast Multimedia AG Movie Line 

152 

176 

MT 

1 primi arrivi tra i prodotti grafici 

155 

192 

FP 


Argomento 

N' 

pag. 

autore 

IBM PowerPC 

153 

168 

CG 

Intel Pentium OverDrive 

149 

192 

AdP 

Logitech PageScan Color 

Lotus SmartSuite 96 

156 

182 

PC 

157 

190 

FP 

Me Person HAL 

157 

188 

AdP 

Microsoft Visual Fox Pro 3.0 

149 

186 

FP 

Microsoft Windows 95 

155 

180 

FP 

NECVersa P'75 

149 

188 

CG 

Novità Apple - Le mele di Luglio 

153 

172 

AdP 

Novità Apple - Le Mele di Maggio 

Novità Apple - PowerPC, urrah 1 

Office for Windows 95 

151 

200 

AdP 

154 

186 

AdP 

155 

188 

FP 

Olivetti Echos P90S 

157 

194 

PC 

Rank Xerox The Document Company 

152 

174 

MT 

Sistemi operativi: l'uovo o la gallina 9 

148 

194 

CG 

Tektronix Phaser340 

150 

204 

AdP 

Windows 95 

148 

195 

FP 

ATTUALITÀ 

Being Digital - L'era della Bit Radiation per Negroponte 149 

156 

GG 

Dossier GIF 

148 

172CG.PC e GG 

Dossier Pentium 

147 

170 CGePC 

Global Information Infrastructure 

150 

182 

GG 

Hannover CeBIT96 

150 

152 

PC 

Il G7 e la società dell'informazione 

150 

178 

CG 

Imagma '95 

149 

144 

GDS 

La società dell'informazione e nata a Bruxelles 

150 

179 

MC 

MC-digest Digital Imagmg 

156 

160 

AdP 

McMac 1 

150 

198 AdP e SV 

MCmicrocomputer Show alla 43a Fiera di Roma 

152 

144 

MT 

Numero 150 quattordici anni di informatica 

150 

188 


Perché Computer Art?' 

148 

152 

ID 

Rocket Science Games 

147 

110 

GG 

Scacchi La coppa dei campioni di scacchi 

156 

162 

CG 

CD-ROM 

Arte, cultura, immagini 

151 

240 

DJ 

Eccellente o excellent? 

150 

236 

DJ 

From Alice to Ocean 

149 

228 

DJ 

Geografia, etologia o gioco 9 

Giocare imparando: Wild Cards 

147 

228 

DJ 

152 

220 

DJ 

Il sacro e il profano 

148 

238 

DJ 

Microsoft Home - Un po di tutto, sempre di più 
Romani ed Etruschi: un confronto multimediale 

153 

218 

DJ 

154 

240 

DJ 

Un mito per i grandi, un gioco per tutti 

155 

246 

DJ 

Una pioggia di D-ROM 

Universo Trek 

156 

216 

DJ 

156 

212 

CG 

Un universo in espansione 

157 

226 

DJ 

COMPUTER & HANDICAP 

Dedalus 1.0 per Windows 

147 

232 

GF 


66 


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PISTOIA (Borgo o Ouggionol DEMO VI 0572/32000 
PRATO *MSTO ElETTBOrdCA U 0574/34352 
RAGUSA (Modica) vfSAV U 0032/761000 
REGGIO EMIUA KIEM13 VI 0372/38325; 

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Argomento 

N” 

pag- 

autore 

Argomento 

N” 

pag. 

autore 

ERICA, un ambiente software per alunni ciechi 

150 

242 

FF 

GRANDI SISTEMI 




COMPUTER & SCUOLA 




Dal Pixel Planes 5 al Pixel Planes 6 

154 

320 

VR DMO 

Il software didattico per i bambini 

154 

268 

FC 

INFORMATICA & SOCIETÀ 




Il software didattico per i bambini: proviamo a farlo da soli 








155 

294 

FC 

<www.parlamento.it> Waiting lor reply 

156 

170 

MC 

Intellikeys: una tastiera speciale, molto speciale 

153 

246 

VP 

Alla ricerca delle Tavole della legge 

157 

167 

MC 

Riprendiamo il discorso 

152 

236 

FC 

Da dove incominciano le “autostrade italiane" 

149 

166 

MC 

Tic Tac: multimedialità, apprendimento delle ... 

156 

264 

FCeBP 

Dati personali, un progetto da rifare 

147 

140 

MC 





Dati personali: la legge sono tiro 

151 

180 

MC 

COMPUTER & VIDEO 




Delinquenza reale, terrorismo virtuale 

157 

160 

MC 





Di Pietro e Degli Antoni: il valore dell'ipertesto 

151 

176 

MC 

Amare Amiga 1 

147 

320 

BR 

Difendere la privacy questo - l'obiettivo 

148 

166 

MC 

Educagioco, idee, possibilità e demodisk 

157 

328 

BR 

Il Forum multimediale verso il convegno 

152 

170 

MC 

Esperienze ed espedienti multimediali 

151 

326 

BR 

Il grande fratello si chiama Bill 9 

156 

179 

MC 

Film, fiabe e giochi di società 

155 

352 

BR 

Il telefono, non solo la tua voce 

151 

182 

MC 

Guida Pratica - Genoa System GVision-DX MG6100 

149 

328 

MN 

Il teorema della complessità multimediale 

149 

1/2 

MC 

Guida Pratica - Instine! MediaWorks 3.0 

153 

322 

MN 

Il terrorismo corre sul filo 

147 

154 

MC 

Guida Pralica MPEGReal Video decoder/player 

151 

332 

MN 

Indicazioni importanti dal Forum Multimediale 

153 

160 

MC 

Guida Pratica - Reai 3Dfor Windows ver 2.40 

150 

334 

MN 

Internet non esiste 1 

152 

166 

MC 

Guida Pratica - Unleatì System MPEG Converter 

157 

334 

MN 

La pubblica amministrazione finalmente comunica 

151 

174 

MC 

Guida Pratica - VESA Media Channel: Videologic 

147 

326 

MN 

La situazione italiana nella slida multimediale 

150 

164 

MC 

Guida Pratica VistaPro 3.0 per Windows 

152 

328 

MN 

La tecnologia avanza il diritto arranca. 

154 

168 

MC 

Guida Pratica - Visual Reality 

148 

326 

MN 

L'autoregolazione contro il Grande Fratello 

149 

1/5 

MC 

Guida Pratica Fast Multimedia AG FPS/60 e MPEG 

156 

334 

MN 

L'Informatica pubblicala non è un ipertesto 

152 

160 

MC 

Guida Pratica Modellazione 3D. rendering e anim 

155 

358 

MN 

Multimedia on line - La catena del futuro prossimo 

149 

169 

MC 

Guida Pratica - Turtle Beach "Quad Studio 

154 

344 

MN 

Punti fermi sulla felematica 

148 

160 

MC 

Il Filmgame. realizziamo un' avventura multimediale 

156 

328 

BR 

Regole chiare per i dati personali 

155 

168 

MC 

Il Multimedia Publishing 

150 

326 

BR 

Roma città virtuale 

147 

148 

MC 

Media Studio 

148 

320 

BR 

Telecom lancia la sfida per la società dell'informazione 



Realizziamo un prodotto interattivo con Compel 1 Oa 

149 

322 

BR 


153 

154 

MC 

SlideShow, animazioni e piccoli film 

153 

316 

BR 

Una rete di norme per il mondo in rete 

156 

177 

MC 

Tutto il multimedia nient'altro che il multimedia 

154 

338 

BR 





Upgrade per tare ' il Multimedia 

152 

322 

BR 

INTELLIGIOCHI 




COMPUTER ART 




CCA 95: Davide batte Golia 

154 

290 

CG 





Centocinquanta! 

150 

262 

CG 

The Vasulkas 

153 

148 

MMG 

1 derivati del Nim 

156 

270 

CG 





Il Quinto Torneo di Crobots di MCmicrocomputer 

157 

264 

CG 

DATABASE 




Intelligiochi On The Web 

149 

248 

CG 





Intelligiochi telematici 

148 

254 

CG 

100.000 ma non li dimostrano 

151 

316 

FP 

La fine dell'altametica 

147 

248 

CG 

DataBase allargati alle immagini 

147 

312 

FP 

Nuovi stereogrammi e nuovi problemi 

152 

242 

CG 

Piccoli problemi archiviazione risolti con VB 

148 

312 

FP 

Quanti problemi ho 

151 

258 

CG 

Teoria relazionale Capire le relazioni Molti a Molti 

157 

298 

FP 

Ricomincio dal Nim 

153 

251 

CG 

Upsizlng con MS Access - Esperienze 

153 

298 

FP e SM 

Scacchi e computer una questione di stile? 

155 

302 

CG 





Scacchi la sfida uomo-macchina 

157 

150 

CG 

DESK TOP PUBLISHING 












MACINTOSH 




Black & White pubblicazioni in smoking 

153 

278 

MG 





Cornici su misura 

151 

296 

MG 

Apple Computer LaserWriter 16 600 PS 

147 

332 

AdP 

Desk Top Publishing e Windows 95 

157 

294 

MG 

BluePrint 5.2 - CanOpener 

156 

340 

RDM 

Diqitalizzare con misura 

154 

312 

MG 

Claris Works 3.0- Claris Organizer 

150 

340 

RDM 

DTC: Desk Top Comics 

152 

286 

MG 

Connectix QuickCam 

157 

340 

AdP 

Fanatic Font 

150 

298 

MG 

Debabelizer In Touch 2.5 

155 

364 

RDM 

Figure & Font 

147 

292 

MG 

Helix Express 3.0 

154 

358 

RDM 

Font come grafica 

148 

294 

MG 

KPTBryce 1.0 ■ Wiz Tools for PowerBook 

147 

338 

ROM 

Foto al taglio 

155 

326 

MG 

MacWorld Exposition '95 

152 

334 

AdP 

1 font In forma 

149 

296 

MG 

Microsoft Office 4.2(1) 

152 

338 

RDM 

Problemi di stagione 

156 

296 

MG 

Microsoft Office 4.2 (2) • Connectix RAM Doublet 

153 

328 

RDM 





Microsoft Works 4 0 

157 

346 

RDM 

DIGITAL IMAGING 




MimCADS 0 

148 

336 

RDM 





Norton DiskDoubler Pro. vii - Vista Pro 

151 

344 

RDM 

Ancora selezioni 

149 

266 

AdP 

Now Utilities - Live Picture 

149 

338 

RDM 

Attualità ■ DigiSMAU 

156 

240 

AdP 

Phyla 10 

157 

342 

RDM 

Attualità - Tutti a SMAU 

154 

276 

AdP 

Power Macintosh LC 

149 

334 

AdP 

Attualità Ciribiri-bit... Kodak! 

153 

230 

AdP 

Radius PhotoEngine 

148 

332 

AdP 

Filtri digitali 

150 

278 

AdP 

Rapsodia Macintosh 

154 

352 

AdP 

Kai's Power Tools -1 filtri KPT 

151 

282 

AdP 





Magiche selezioni 

148 

282 

AdP 

MATHEMATICA 




Prove S Prodotti Fargo PimeraPro 

153 

236 

AdP 





Prove 8 Prodotti Nikon CoolScan 

152 

260 

AdP 

1.000.000! 

151 

311 

FRM 

Prove 8 Prodotti - Nikon LS-1000 

157 

234 

AdP 

Facciamo un dizionario? 

149 

311 

FRM 

Prove 8 Prodotti Tektronix Phaser 440 

151 

276 

AdP 

Frattali & C. 

155 

339 

FRM 

Prove 8 Prodotti • Kodak XLS 8600 PS 

155 

262 

AdP 

Il dizionario colpisce ancora 

150 

313 

FRM 

Teorie 8 Tecniche - L come Layer 

156 

234 

AdP 

Il software di Mathematica 

154 

32/ 

FRM 

Teorie 8 Tecniche Colore stupore! 

154 

284 

AdP 

La Mathematica delle sequenze casuali 

153 

291 

GFI 

Teorie 8 Tecniche P come Pixel 

152 

266 

AdP 

La potenza del Pattern Matching 

147 

305 

FRM 

Teorie 8 Tecniche Pixel Parade 

155 

268 

AdP 

Ottica (Optical 

157 

313 

FRM 

Ufficio Timbri 

147 

2/8 

AdP 

Trattamento automatico delle disequazioni 

148 

30/ 

FRM 

GRAFICA 




MC-LINK 




Alcuni nuovi prodotti di grafica 

152 

310 

FP 

Cambierà il mondo 

148 

248 

MCA 

Ancora su CorelDRAW 6 per Windows 95 

156 

320 

FP 

Chiacchiere in rete 

154 

256 

MCA 

AutoDesk 3D Studio 4 

149 

288 

FP e AA 

Internet: e ora un po di storia 

155 

277 

MCA 

Disegnare nello spazio con CorelDraw 3D 

157 

320 

FP 

Internet: ma quanto mi costi 9 

153 

242 

MCA 

Grafici con Excel 5.0. Non tutti sanno che 

154 

332 

FP 

La posta elettronica 

147 

242 

MCA 

L'uso dei file in formato AVI 

153 

308 

FPeRV 

Lyrix!(1) 

150 

256 

MCA 

Tante idee dalla pubblicità 

147 

284 

FPe AA 

Lynx'(2) 

151 

252 

MCA 


68 


MCmicrocomputer n.157 - dicembre 1995 








GARANZIA 2 ANNI 


Sostituzione/riparazione in 72 ore 


MULTIMEDIA READY 


Hard Disk, CPU. LCD. Upgradabili 


PCMCIA SLOTS 


Nato per seguirvi fedelmente ovunque, il notebook, oggi, 
È DIVENTATO MOLTO AMBIZIOSO. 

OBIETTIVO: LE STESSE PRESTAZIONI DELLE STAZIONI FISSE E UNA 
GRANDE VERSATILITÀ PER OGNI TIPO DI ESIGENZA. 

CON I NUOVI MODELLI KALÀ, VlDYA E BRAHMA PARLIAMO DI MUL¬ 
TIMEDIALITÀ AVANZATA, CON L’ELEVATA QUALITÀ DEL SUONO STE¬ 
REO A 16 BIT E LA POSSIBILITÀ DI REGISTRAZIONI AUDIO SU 
HARD DISK. DI AUTONOMIA RADDOPPIABILE E DI RICCA DOTAZIO¬ 
NE, CHE COMPRENDE L'INTERESSANTE PACCHETTO SOFTWARE 
MOBILE PROTECT DELLA TREND MICRO DEVICES INC. 

QUESTO SI SOMMA ALL’ESTREMA MODULARITÀ. ALLA PRESENZA DI 
SLOT PCMCIA E ALL'EFFICIENTE ‘‘FAST SERVICE” CON 2 ANNI DI 


GARANZIA. DA SEMPRE PRESENTI NEI NOTEBOOK OYSTER, 

Anche TrackPoint'" costituisce un'interessante novità: 
PRECISIONE E VELOCITÀ DI ESECUZIONE SONO GARANTITE DA 
QUESTO PICCOLO PUNTO ROSSO INCASTONATO FRA I TASTI. 

IL TUTTO SPINTO DAI PIÙ "POTENTI PROPULSORI" DISPONIBILI, 
Pentium'" compreso, visualizzato da ampi schermi (fino a 
1 1,5”), CONTENUTO NEL PESO E, DULCIS IN FUNDO, NEL PREZZO! 

OYSTER 

POWERFRIENDS 



Argomento 

N° 

pag. 

autore 

Argomento 

N’ 

pag. 

autore 1 

MC-Link via WWW 

157 

244 

MCA 

Hard & Soft 

147 

372 

EMF 

MC-Web 

156 

248 

MCA 

Il solito inverno 

157 

374 

EMF 

MCANetiquette 

152 

230 

MCA 

Italiani alla carica 

149 

374 

EMF 

Usenet 

149 

242 

MCA 

PDAmiga: voglia di primavera? 

150 

374 

EMF 





Summer Classic 

152 

374 

EMF 

MCMICROCAMPUS RICERCHE 




Utility? Si grazie 

154 

392 

EMF 





Viva i mirror 

156 

372 

EMF 

AITEK: alta tecnologia al servizio dell'innovazione 

153 

362 

GDS 

Voglia di mare? 

153 

360 

EMF 

ITALHOST. sperimentazione di servizi e appi. (1 ) 

151 

378 

GDS 

Voglia di utility 

148 

374 

EMF 

ITALHOST, sperimentazione di servizi e appi.(2) 
Progetto AGROBOT: un robot agricoltore 

152 

378 

GDS 




150 

378 

GDS 

PD MAC 




Progetto robotica chirurgica all'istituto Rizzoli 

14/ 

380 

GDS 





Prototipazione rapida: stereografia e sinterizzazione laser 



400 milioni di dollari 

157 

370 

VDD 


157 

378 

GDS 

Arsenio Lupin 

147 

368 

VDD 

Retina artificiale: progetto IBIDEM (1) 

154 

396 

GDS 

Autunno Italiano 

154 

388 

VDD 

Retina artificiale:proiezioni nel tuturo (2) 

155 

396 

GDS 

Buone accasionl 

155 

388 

VDD 

Tecniche per la Prototipazione Rapida (1 ) 

156 

376 

GDS 

Ce l'ho, ce l'ho, mi manca... 

153 

356 

VDD 




Macintosh forever 

156 

368 

VDD 

MCMICROCAMPUS SOFTWARE & UNIVERSITÀ 




Marathon 

148 

370 

VDD 





Nuove professioni 

149 

370 

VDD 

ATPG: Automatic Test Pattern Generator 

148 

380 

GDS 

Pippin 

152 

370 

VDD 

Programmazione concorrente sul PC 

149 

378 

GDS 

Sempre più Mac 

150 

370 

VDD 




Un Mac per amico 

151 

370 

VDD 

MULTIMEDIA 











PD MS-DOS 




Comunicare sul World Wide Web 

155 

256 

MC 





Digital World 1995 - Interactive Media Festival 

154 

250 

GG 

...e Irei 

151 

366 

PC 

E3 Electronic Entertainment Expo Los Angeles 

152 

274 

GG 

Assembly 94 

14/ 

364 

PC 

1 problemi del progettista 

149 

278 

MC 

Carte, cartelle e cartellette 

152 

366 

PC 

Kaleida rilascia la piattaforma Script tX 

148 

270 

GG 

Casa dolce casa 

156 

364 

PC 

La Multimedialità alla Fiera del Libro per ragazzi '95 

151 

339 

GG 

Cinque anni al 2000 

148 

366 

PC 

L'avventura multimediale Voyager 

147 

266 

GG 

Dinosauri, fossili che passione 

154 

384 

PC 

L'industria multimediale in Francia 

153 

225 

GG 

Famosi per quindici minuti 

153 

352 

PC 

L'interfaccia rispetta l'utente? 

Los Angeles • Cool, Catalytic. Connected 

148 

276 

MC 

Marzo 

149 

366 

PC 

157 

240 

GG 

Tombolai 

157 

366 

PC 

Milia '95 

150 

286 

GG 

Warpizzati unitevi! 

150 

366 

PC 

Multimedia Symposium 1995 - The Digital Museum 

155 

252 

GG 




W3, l'ipertesto in rete 

156 

229 

MC 

PD OS/2 




Windows '95 Multimedia Workshop 

149 

272 

GG 








File Manager in modalità testo 

156 

360OS/2 Team 

NEWS 




La base In azione 

155 

3840S/2 Team 





Ottimizziamo OS/2 

157 

3620S/2 Team 

Il Client/Server e i suoi costi 

149 

180 

FFC 





Spunti su outsourcing e client/server 

148 

183 

FFC 

PROVE COMPUTER 




OS'2 




Apple Power Macintosh 6100/66-tDOSCompatiblllty 
ATM MSI P 133 

150 

212 

AdP 





155 

212 

PC 

Attributi estesi? Si, grazie 

148 

302 

GC 

Centro HL Top P 133 

COMEX MidiTop Leonardo 

155 

214 

MT 

Bonus Pak più modem.un connubio vincente (1) 

150 

308 

GC 

156 

190 

CG 

Bonus Pak: IBMInternet Connection 

151 

306 

GC 

Computer Discount Larls TC 120 

155 

216 

MT 

Finalmente a velocità Warp 

147 

300GC e MDG 

Computer Union Pentimedia 

153 

184 

CG 

OS/2 Warp Connect, Windows 95 e 

156 

316 

GC 

Computer Union Premium 100 

151 

204 

CG 

OS/2 Warp Connect. IBM Peer lor OS/2 

157 

308 

GC 

IBM Aptiva PI00 Mullimediale 

157 

198 

CG 

OS/2 ed il reslo del mondo l'arma vincente? 

155 

334 

GC 

IBM ThinkPad 701 CButterfly 

Impex Italia Gavi Gav 540M 

150 

206 

CG 

OS/2 ed Internet, l'esplorazione continua 

153 

286 

GC 

155 

218 

CG 

OS/2 Warp. consigli e trucchi 

149 

306 

GC 

Jepssen Pentium Super Fast PCI 

151 

208 

CG 

REXX ed Internet a colloquio: Il Visual REXX 

152 

296 

MDG 

Jepssen Pentium Super Fast PCI 

155 

220 

CG 




Me Person Scriba 486 DX4-100 

148 

214 

AdP 

OVERVIEW 




McPerson Mistral 

156 

184 

AdP 





Microtek PageWiz 

NECVersa M/100 

157 

216 

MT 

Advanced Micro Devices Am 486 DX2-80 

147 

220 

PC 

149 

196 

CG 

APC Smart-UPS 400 

152 

210 

PC 

Olivetti Envision 

157 

204 

PC 

Apple Multiple Scan 17 

151 

236 

AdP 

Pentium: da 120 a 133 MHz di 

155 

210 


Connectix RAM Doubler lor Windows 

157 

222 

MT 

Stakar Notebook Pen 100 

155 

198 

AdP 

Creatix LC 144 VF 

156 

210 

DJ 

Stakar Notebook Pro-Llne Pen 133 

157 

210 

AdP 

DataGlove 5DT 

154 

228 

GDS 

Stakar Pen 100 Twin 

152 

178 

CG 

Diamond Stealth Video 

154 

238 

MT 

Sytek Data Pool NexGen Nx586 

152 

182 

PC 

E-Tech Modem Bulle! 100E 

153 

208 

PC 

Texas Instruments microLaser PowerPro 

151 

212 

PC 

Expert Software Home Designer 3D 8 2000 Fantastic 

153 

214 

BR 

Texas Instruments TravelMate 5000 

155 

204 

PC 

Genoa Phantom 64 

14/ 

224 

PC 

Unidata Biprocessore Pentium 

154 

196 

CG 

Genoa Power Sound IICD16 

148 

234 

MT 

Video Computer Master Premium 120 

155 

222 

PC 

Hewlett Packard NetServer LC 5/66 

155 

242 

CG 

Video Computer PC Master DX4/120 

154 

190 

PC 

Inovatic EasyReader Classic 

Kensington Thinking Mouse 

LogltechTrackMan Live 

152 

212 

PC 

Zenith Z-Flex 450C 

148 

208 

PC 

152 

151 

214 

234 

MT 

CG 

PROVE PERIFERICHE ED ACCESSORI 




Matrox MGA Millennium 

156 

208 

BR 





Media Vision Multimedia Kit 

150 

230 

MT 

Brother P-Touch PC 

147 

194 

MT 

Media Vision PCMCIA Sound Card 

154 

234 

MT 

Canon BJC-4000 

149 

204 

MT 

Microtex Wintel 

153 

210 

PC 

Citizen PRO|ect Ile 

149 

209 

PC 

Nakamichi MBR-7 

150 

234 

MT 

Creative Sound Blaster Multimedia Home CD 

152 

194 

MT 

Nec Versa MediaDock 

154 

232 

CG 

Epson GT-9000 

148 

220 

AdP 

NECVersa P/75 

151 

232 

CG 

Epson Stylus Color Pro XL 

155 

226 

MT 

Pioneer CD ROM DR-UA124X & Changer DRM-624X 

153 

204 

MT 

Hewlett Packard DeskJet 850c 

153 

190 

MT 

Psion PsiWin lor Windows 3.1 

154 

224 

MT 

Hewlett Packard ScanJet 3c 

152 

188 

AdP 

Reveal PC Radio Card 

151 

238 

MT 

Hewlett Pakard DeskJet 600 

156 

194 

MT 

VirtualVision Sport 

152 

208 

GDS 

Il colore atto II 

149 

202 

MT 




Microtek ScanMaker 351 

147 

188 

AdP 

PD AMIGA 




Nec SuperScript Color 3000 

149 

214 

AdP 





Polaroid SprintScan 35 

150 

218 

AdP 

Ammet pensaci tu 

151 

374 

EMF 

Tektronix Phaser 340 

154 

200 

AdP 

Aria nuova su MC-link 

155 

392 

EMF 

Wacom ArtPad ♦ Fractal Design Dabbler 

147 

200 

MT 


70 


MCmicrocomputer n.157 - dicembre 1995 










Tre nuovi modelli 


jaa 


per ogni esigenza 


Caratteristiche 

SISTEMA 

CPU 80436 - SX/0X/DX2/DX4 

CPU Pentium" 1 12,9 volti P54LM 75-90-100/PS4CSLM-120 

Microprocessore Upgradabile 

Ceche esterna 256 Kb esp. a 512 Kbytes 

Rem 4 Mbytos espandibile a 20 Mbytes 

Rem 8 Mbytes espandibile a 40 Mbytes 

Rem B Mbytes espandibile a 64 Mbytos 

Flash BIOS aggiornabile da dischetto 

VIDEO 

Display 9,5' Monocromatico - 64 livelli di grigio 
Display 10,5' Colore M. Passiva DualScan 
Display 11.5" Colore M. Passiva Due! Scan 
Display 10,5" Colore M. Attiva TFT 
Risoluzione LCD 800x600 - TRUC COLOR /opzionale) 

S- VGA Vose Locai Bus Accelerala Windows -512 Kb 
S VGA Vose Locai Bus Accelerata Windows ■ I Mb 
S VGA PCI Accelerata Windows ■ I Mb esp. a 2 MB 
Supporlo Decompresslone/Playbach VIDEO MPEG (opt i 

AUDIO 

Scheda Audio Integrata 8 bit 
Scheda Audio Stereo Integrata 16 bit 
Microlono o altoparlanti incorporati 
Ingressi e uscite audio 

Possibilità di registraiione audio du Hard Disk 
Compatibilità Sound Blasler'", MS Sound System 

I/o 

2 Slot PCMCIA di tipo Ioli. I Slot di tipo III 

TrnckPoinl m 

TouchPad m 

Floppy Disk Driver3,5" ■ 1.44 Mbytes Integrato 
FDD sostituibile con seconda batteria 
FDD sostituibile con seconda batteria o CD ROM 2x. 4x 
Hard Disk Upgredabile 2.5'1340 Mbytes * 1,3 Gigabrtesl 
Hard Disk Removibile 25" 1340 Mbytes * 1,3 Gigabites) 

Lettore di CD ROM Integralo 2x, 4x 
Connettore por tastiera esterna PS/2 
Connettore 9pin seriale RS 232IUARTI6C550I 
Connettore 25 pin por stampante IECP/EPPI 
Connettore monitor estomo S VGA Un conlemp. con LCDI 
Uscita a infrarossi llrDA compatibile! opzionale 
Connettore per docking station Multimediale 
Tastiera 85/86 tasti di varie nazionalità 

AUMENTAZIONE 

Avanzate funzioni di Power management per tl conlenimento dei consumi 

Batterie Nichol-Motal Hydride INi-MHI 

Battone DURACELI opzionali 

Alimentatore / Carica battone rapido 1110 ~ 240 Volti 

DOTAZIONE 

Borsa di trasporto 

Utility Audio, Video. PCMCIA, Mouse 
Alimentatore carica batterie 
Mobile Protect 

Dimensioni mm IL/P/HI 
Peso Kg 

CERTIFICAZIONI 

EMI 

Sicurezza 

Dualità 

Compatibilità 


OYS T E R 


KALÀ 


o w 


R I 


N 



























Argomento 

N* 

pag. 

autore 

PROVE SOFTWARE 




Apple Macintosh Pertorma 5200 

153 

176 

AdP 

AutoDesk AutoCAD 13 per Windows 

151 

218 

FP e AA 

Autodesk AutoCAD LT 2 per Windows 

156 

200 

FP 

Borland dBASE V per Windows 

154 

206 

FP 

Borland Delphi 1.0 

155 

232 

FP 

ClarisWorks 3.0 per Windows 

151 

226 

MT 

Corel CD Ottice Companìon 

154 

216 

FP 

Corel Flow 2.0 

147 

214 

FP 

Corel Photo-Paint 5.0 

148 

226 

FP 

Ditek DynaCADD per DOS e DynaDesigner Windows 

152 

200 

FP 

Lolus Notes Express 

149 

220 

FP e LSA 

Micrografx Designer 4.1 Technical Edition in italiano 

153 

196 

FP 

Micrografx Picture Publisher 5.0e ABCSnapGraphics 

150 

224 

FP 

OS2 Warp versione 3 

148 

200 

GC 

Ziegler Informatics CADdy Junior 

147 

206 

FP 

RECENSIONE LIBRI 





148 

158 



149 

162 



157 

156 


SPREADSHEET 




Ancora Visual Basic lor Application 

155 

344 

FP e RV 

Numeri casuali - generazione e ullizzo 

152 

304 

FP 

STORYWARE 




A dura prova 

152 

246 

MCA 

Fantascienza e humour 

150 

266 

MCA 

Il gallo e la farfalla 

156 

274 

MCA 

Il piazzata 

157 

270 

MCA 

Invasioni e mostri 

154 

296 

MCA 

La strada e la macchina (del tempoi) 

149 

252 

MCA 

Magdalena 

153 

256 

MCA 

Meiamortosi e nuove frontiere 

155 

306 

MCA 

No. niente tasse, ma macchine per viaggiare 

151 

262 

MCA 

Tamburino tulle le guerre 

148 

258 

MCA 

XI Galaxian Prix. il vincitore 1 

147 

252 

MCA 

TELEMATICA 




Appunti di HTML 

156 

259 

GBO 

Appunti di HTML 

157 

259 

GBO 

Connettersi ad Internet 

147 

238 

SPIL 

E le BBS’ Dove andranno a Unire 

157 

252 

SPIL 

Gli strumenti di Internet: esiste solo il WWW? (1) 

154 

263 

SPIL 

Gli strumenti di Internet: esiste solo il WWW? (2) 

155 

285 

SPIL 

Il Futuro della telematica. Internet? 

151 

246 

SPIL 

La telematica al servizio dei cittadini: la rete civica... 

148 

244 

SPIL 

Ma come si la a? 

152 

224 

SPIL 

Modem e telefoni cellulari 

155 

290 

EMF 

Windows 95 e la telematica 

156 

252 

SPIL 

WWW: luna park o strumento lavoro? (1) 

149 

236 

SPIL 

WWW: luna park o strumento lavoro? (2) 

150 

250 

SPIL 

TEMPO REALE 




Il computer sotto il palco 

157 

181 

DM 

Il controllo del traffico aereo: le nuove tecnologie 

154 

180 

CG 

Una porta verso l'Antartide 

152 

152 

SPIL 

TEORIA E TECNICA 




Il riconoscimento automatico della voce 

147 

160 

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147 

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autore 

TURBO PASCAL 

C'era una volta il DOS 

148 

378 

SP 

Gestione barre strumenti e riga stato 

147 

376 

SP 

UNIX 

Corsair, il Client net-top 

148 

298 

LS 

Il momento delle workstation 

149 

302 

LS 

Il momento di Visionware 

151 

302 

LS 

La compatibilità di Silicon Graphics 

154 

316 

LS 

SCO compra UNIX, la radmap 

157 

304 

LS 

SCO Server 5, in arte Everest 

152 

292 

LS 

Spring, la primavera di Solaris 

156 

312 

LS 

System V è vivo e diventerà SuperNos 

14/ 

296 

LS 

Tutta la strategia SunSoft orbila intorno a Solaris 2.4 

155 

330 

LS 

Unix ingloba NetWare 

153 

282 

LS 

X/Open Single UnixSpecs 

150 

304 

LS 

VIRTUAL REALITY 

Applicazioni speciali: chirurgia endoscopica 

153 

272 

GDS 

Applicazioni speciali: i simulatori intrusivi 

152 

280 

GDS 

Applicazioni speciali reti locali ad altissima velocità (1 

156 

288 

GDS 

Applicazioni speciali: reti locali ad altissima velocità (2 157 

288 

GDS 

Auxologia e Formazione: lo stalo dell'arte in Italia 

150 

292 

GDS 

Division dVS/dVISE 

155 

320 

GDS 

Market Reporl 

147 

272 

GDS 

Market Report 

148 

288 

GDS 

Market Report 

149 

282 

GDS 

Market Report: casco o non casco 

154 

308 

GDS 

Surfing on thè Web: alla ricerca del sito perduto 

151 

290 

GDS 

VIRUS 

Armiamoci di un dischetto di emergenza antlvirus 

156 

302 

MI 

Parliamo di virus 

152 

300 

MI 

WINDOWS 

Facciamo lavorare gli altri 

1 nuovi controlli di Windows 95 visti da Visual Basic 4. 

149 

316 

FP 

3156 

306 

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319 

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AA A. Azzari, AB A. Bertini, AdP A. de Prisco. AF A. Fedeli. AS A 
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Boschi, GC G. Casarano. GDS G. Di Stasio, GF G. Fadda, GFI G. 
Fiorentino, GG G. Greco, GM G. Marino, GP G. Plermarini. IA S. 
lacus, ID I Gerosa, LF L. Ferlino, LS L. Sorge, LSA L. Sandulli, 
MAR M. Marras, MB M. Barbis. MC M. Cammarata, MCA M. Calvo, 
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Internet: 

regolamentata per sbaglio? 

Lungi da noi l'idea che nell'ambito della "deregolamentazione " dei servizi di telecomunicazione, 
dalla televisione al satellite, dalla trasmissione dati alla telefonia residenziale, non si debbano 
fissare delle regole. L assenza di regole gioca infatti a favore solo ed esclusivamente di chi, 
pesce grosso, approfitta commercialmente della sua posizione dominante o di chi imposta il 
proprio piano commerciale infischiandosene del rispetto del prossimo. 

Un esempio di presunto abuso di posizione dominante da parte di Telecom lo abbiamo 
segnalato nello scorso mese di novembre. Da allora su questo fronte c'è qualche novità, nel 
senso che è stato presentato un nuovo listino Interbusiness nel quale viene differenziata 
l’offerta di connettività "IP" interna Isolo nazionale) ed esterna Unterà rete Internet). Ma nel far 
questo si evidenzia che la connettività nazionale Inon regolamentata) viene recapitata a domicilio 
dell'utente ad una tariffa inferiore a quelle Iregolamentate) della rete C-lan e dei circuiti CON 
necessari per la "consegna a domicilio" Credo che l'Associazione Italiana Internet Provider non 
potrà esimersi dal segnalare questa anomalia all'Autorità Garante della concorrenza del mercato. 
Ma credo anche che l'eventuale intervento del garante potrebbe arrivare dopo una eventuale 
riduzione delle tariffe regolamentate che trarrebbe automaticamente d'impiccio Telecom, ma la 
lascerebbe con in mano i contralti acquisiti nel frattempo. 

Il tutto ricorda molto da vicino i tempi in cui la carta da stampa telematica, ossia Itapac, costava 
molto più di quella - parzialmente prestampata - che andava sotto il nome di Videotel. 

Un esempio di mancato rispetto del prossimo si ha, purtroppo, da pane di chi concede 
l'accesso anonimo a sennzi di messaggistica ed editoria telematica. Perchè chi accede ad una 
rete telematica non sia anonimo occorre che colui che lo mette in condizione di accedere ne 
verifichi l'identità e ne risponda a sua volta. Se per assegnare un nominativo di posta elettronica 
ci si accontenta di un pagamento su conto corrente postale e di un documento trasmesso via 
■ fax, creare false identità è un gioco da ragazzi. 

E con questo gioco da ragazzi si possono frequentare decine di migliaia di news croups ed aree 
di conferenza telematica diffamando il prossimo, per il solo gusto di farlo o per tr.ime indebito 
vantaggio E se per compiere reati Iche possono benissimo essere contro il patrimonio e le 
cose, non solo contro le persone) si assume l'identità di un terzo ignaro, il problema si aggrava 

Ben vengano quindi leggi che, da un lato, chiariscano e delimitino il ruolo del gestore della rete 
pubblica di comunicazioni e dall'altro indichino e delimitino con chiarezza, responsabilità e doveri 
sia dell'utente telematico che di chi gli fornisce la possibilità di accedere al mezzo 

Senonche, mentre restiamo in attesa di una legge quadro sulla telematica, sono arrivati, a spizzichi 
e bocconi, un Decreto Legge In. 103 del 1 7 marzo 1995), un DPR In. 420 del 4 settembre 1995) 
che ne costituisce il regolamento di attuazione e, un mese e mezzo dopo, un paio di Gazzette 
Ufficiali che fissano l'entità dei "contributi" da versare per il rilascio delle autorizzazioni , 

Un vero e proprio stillicidio che, nel recepire la direttiva comunitaria relativa alla concorrenza nei 
mercati dei servizi di telecomunicazioni, sembra imporre anche agli Internet Provider ed ai BBS 
non gratuiti una serie di oneri ai quali, come fornitori di servizi a valore aggiunto, non erano 
precedentemente soggetti Per aggravare la confusione senza affrontare nessuno dei problemi 
reali della telematica, la legge 103 appare palesemente scritta per regolamentare la concorrenza 
tra "carrier" <ovverosia le società telefoniche), ma, con taluni articoli coinvolge lo potrebbe 
coinvolgere) anche Internet. 

Per esempio il punto g) dell'articolo 1 definisce « "servizio di telefonia vocale " la fornitura al 
pubblico del trasporto diretto e della commutazione della voce in tempo reale". Chi sa dire se 
fornire l'uso di un servizio che consente l'impiego di programmi tipo "Internet Phone" rientra in 
questa definizione? È opinione comune che il legislatore intendesse riferirsi esclusivamente al 
caro vecchio telefono Qualcuno mi spieghi però che differenza c'è tra un telefono ISDN Iche 
converte la voce in un flusso digitale, lo manda in giro a pacchetti e lo riconverte all'arrivo ed il 
telefono via Internet che fa esattamente la stessa cosa, con una qualità che oggi è decisamente 
bassa, ma potrebbe crescere molto rapidamente. 

Se nel caso del punto g, è "opinione comune " Ima come la penserà un eventuale giudice?) che 
la cosa non tocchi gli internet provider, stimati giuristi hanno viceversa dovuto discutere a lungo 
prima di trarre la conclusione che con ogni probabilità gli Internet Provider ricadono nell'ambito 
di un regime dichiarativo della propria attività se offrono solo collegamenti su rete commutata, 
mentre passano ad un regime autorizzativo se offrono anche collegamenti su rete dedicata 
Se cosi fosse le non vi ho parlato dell'articolo 6 che "potrebbe" interferire pesantemente con le 
normali regole di programmazione di router e firewall), gli Internet Provider si ritroverebbero 
soggetti a tutta una serie di oneri tipici dei fornitori di telecomunicazioni, ma per lo più Incongrui 

con Internet. 

La situazione è paradossale: non si può regolamentare restrittivamente e di striscio un settore 
emergente, nel momento in cui si regolamenta la liberalizzazione di un settore maturo: chi ha 
redatto la 103 ha mai sentito parlare di Internet? 

Paolo Nuti 


Anno XV - numero 157 
dicembre 1995 

L 9.000 

Direttore: 

Paolo Nuli 

Condirettore: 

Marco Marinacci 

Ricerca e sviluppo 

Bo Arnklit 
Andrea de Prisco 

Collaboratori: 

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Giuliano Boschi. Marco Calvo. Manlio 
Cammarata, Francesco Caria, Giuseppe 
Casarano. Francesco F Castellano. Fabio 
Celi, Fabio Della VecchiB, Fabrizio 
dell'Orso. Valter Di Dio. Gaetano Di 
Stasio, Enrico M. Ferrari, Mauro Gandini, 
Corrado Giustozzi, Gerardo Greco, 
Marco lori, Dino Joris, Rossella leonetti, 
Massimiliano Marras, Diego Meozzi. 
Massimo Novelli, Francesco Petrom, 
Sergio Pillon, Francesco Romani, 
Bruno Rosati, Leo Sorge 
Segreteria di redazione: 

Paola Pujia (responsabile), 
Giovanna Molinari, Massimo Albarello. 
Alessandro Lisandri. Paola Nesbitt, 
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Fotografia: 

Dario Tassa 
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pubblicaziono Technimedie. 

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Tel. 06/418921, 24 lineo Iric automatica) 
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Registiaziono dol Tribunale di Roma 
n. 219/81 del 3 giugno 1981 
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dicembre n. 12 mensile 



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compatibile con i più diffusi Standard di Rete. Di serie con questo modello 
viene fornito il kit Happy End. che provvede al salvataggio automatico 
dei Files aperti sotto Windows in caso di un Black-Out prolungato. 



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vato una consolidata realtà profes¬ 
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(SLIP, PPP e POP3), FTP in entra¬ 
ta/uscita e Telnet, ma ha trovato una 
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le di domani che in MC-link è già 
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Come avete visto abbiamo cambiato un po' la grafica della copertina, 
e anche della testata. Speriamo che vi piaccia, fatecelo sapere. 

Purtoppo, credo che abbiate visto anche che abbiamo aumentato il 
prezzo di copertina di mille lire. Sicuramente questo non vi piace, non 
piace a nessuno: nemmeno a noi, che abbiamo ritardato il piu possibile 
questo momento. Il prezzo, d'altronde, era fermo ad 8.000 lire dal no¬ 
vembre del 1991, cioè da quattro anni. Non per trovare giustificazioni, 
ma non mi sembra fuori posto ricordarlo. Come trovo utile sottolineare 
che oggi le ormai da un po ' di tempo) la carta costa quasi il doppio di al¬ 
lora. Se non ci fosse questo particolare Itutt'altro che trascurabile ) 
probabilmente saremmo riusciti a resistere ancora. 

Avete comunque la nostra promessa che... cercheremo di farvi dige¬ 
rire meglio possibile l'aumento, facendo di tutto per rendere la rivista 
sempre migliore e per non tradire la fiducia di chi ci segue ogni mese E 
diamo, infine, il benvenuto a chi ci legge per la prima volta. 

Marco Marmacci 


È goliardia? 

Spett.le Microsoft SpA 
ep.c. MCmicrocomputer 
e p.c. La Repubblica 

Oggetto: Windows 95 

Vive congratulazioni per aver scoperto 

l'acqua calda Distinti saluti 

Domenico Rossi, Chieti 

Domenico Di Francescantomo, Cortona ICH) 

Giuseppe Mennilh, Chieti 

Angelo Mantini, S Vito ICH) 

Italo Lucian, Clveti 

Ragazzi, cos'è, goliardia? È logico che 
da quando è uscito Windows 95 (final¬ 
mente, lo diciamo tutti cominciando dalla 
Microsoft e da Bill Gates) se ne parli mol¬ 
tissimo A proposito e a sproposito, come 
sempre avviene 

Ma attenzione al buon gusto, che non 
sempre è rispettato Trovo molto diverten¬ 
te la maglietta della Apple, con una grossa 
scritta C:\NGRTLTNS (cioè, congratula- 
tions scritto in otto sole lettere) È spirito¬ 
sa, come altre realizzate da IBM o da Mi¬ 
crosoft Cuna contro l'altra, OS/2 contro 
Windows Ma le «religioni» di chi dice che 
uno dei due sistemi è ignobile spazzatura 
(o peggio.. ), o che una delle due aziende 
«ruba" i soldi agli utenti non mi piacciono, 
sconfinano troppo nella tifoseria o nel fa¬ 
natismo Siamo liberi di preferire l'uno o 
l'altro sistema, nessuno dei quali è perfet¬ 
to, magari lo fosse. Uno è un po' meglio 
dell'altro per alcune cose o per altre, chis¬ 
sà, spesso e questione almeno in parte di 
punti di vista, Da anni conosco persone 
che stimo che si trovano meglio con un si¬ 
stema. ed altre che stimo altrettanto e 
che si trovano bene con l'altro Fermo re¬ 
stando che, purtroppo, da nessuno ho 
sentito dire «non ho alcun problema», e 
che tutti combattiamo contro le inefficien¬ 


ze e le stranezze diverse delle diverse ver¬ 
sioni Rispetto al «vecchio». Windows 95 
e un notevole passo in avanti Scoprire 
l'acqua calda significa accorgersi finalmen¬ 
te di qualcosa che era evidente, non credo 
che si adatti perfettamente alla situazione. 
Se mai, si potrebbe dire che si è finalmen¬ 
te riusciti a produrre l’acqua calda, cosa 
che si cercava di fare da tempo, il che non 
è proprio la stessa cosa La cosa piu im¬ 
portante. tra l'altro, è che adesso l'acqua 
calda ci sia Mettiamo le mani sotto il rubi¬ 
netto. e controlliamo piuttosto che la tem¬ 
peratura sia adeguata e costante. 

Marco Mannacci 


La carta di MC 

Seguo da molti anni MC, che acquisto 
regolarmente sempre nella stessa edicola 
di Udine. Tuttavia, ora inizia a presentarsi 
il problema di «deposito » delle copie, pro¬ 
blema reso evidente dalla massa e dal vo¬ 
lume di ogni singola copia. Comprendo 


bene le ragioni di immagine Inelle edicole 
si deve combattere anche a quintalate), 
ma non hon intenzione di affittare un gara- 
re per lo »stockaggio >■ dei vecchi MC La 
soluzione sarebbe quella di chiedere alla 
tipografia di usare carta con grammatura 
inferiore (Byte docet). lo continuerei a 
comperare MC anche se avesse volume e 
massa minori. 

Emanuele Aliberti 

In effetti, l'intera raccolta di MC occupa 
ormai poco meno di due metri di libreria 
Ma anche noi pensiamo che chi acquista 
MC non lo faccia per il peso ma per il con¬ 
tenuto, e per questo non abbiamo mai 
gonfiato artificialmente lo spessore della 
rivista agendo sulla carta. Anzi ne abbiamo 
più volte diminuito la grammatura, a mano 
a mano che è aumentato II numero di pa¬ 
gine. ed ora siamo arrivati ad impiegare 
una carta da 65 grammi per metro quadra¬ 
to, valore sotto il quale sarà difficile scen¬ 
dere senza un considerevole peggiora¬ 
mento della qualità percepita dal lettore 
Devo dire che se facciamo questo non e 
tanto per diminuire lo spazio occupato dal¬ 
le copie, ma soprattutto perché la carta si 
compra a peso, e non costa poco; in parti¬ 
colare, negli ultimi tempi il suo prezzo e 
aumentato in maniera davvero vertigino¬ 
sa In una copia di MC stampata, il costo 
della carta incide per una cifra che fino ad 
un anno fa o poco piu era vicina alle mille 
lire, e che ora non è distante dalle duemi¬ 
la. Questa differenza, peraltro, non e asso¬ 
lutamente coperta (anche a causa dei co¬ 
sti di distribuzione) dal ritocco del prezzo 
di copertina che, purtroppo, trovate in 
questo numero- credeteci, ce ne dispiace, 
abbiamo cercato di «resistere» piu a lungo 
possibile Giusto una precisazione un 
conto e la grammatura, un conto lo spes¬ 
sore Esistono carte (per lo piu di scarsa 
qualità) caratterizzate da un peso contenu- 
tconhrua a pag 861 

MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


Due giorni al CeBIT di Hannover con MC 

Come già annunciato, stiamo organizzando un viaggio per visitare il 
CeBIT di Hannover, la mostra di informatica più importante d'Europa 
che, nel '96, si terrà dal 16 al 20 marzo. 

La nostra proposta comprende il viaggio (che avverrà con un aereo riser¬ 
vato che partirà da Roma e da Milano), un pernottamento, i trasferimenti 
aeroporto/fiera/hotel, il biglietto di ingresso al CeBIT per due giorni. 

La tariffa non è al momento esattamente definita ma si preannuncia de¬ 
cisamente interessante. Inviateci al più presto il tagliando pubblicato nella 
pagina di pubblicità che segue per ricevere tutte le informazioni. Non pote¬ 
te aspettate febbraio per decidere, il viaggio va organizzato prima... 

Naturalmente la proposta è valida anche per gli operatori del settore, 
che di solito sono costretti a tour-de-force costosi e massacranti... Af¬ 
frettatevi. 


82 














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lei. 019/8386400 

A.S.A.S. 

via Cipro 43, Genovo 
lei. 010/581935 

Compagnia italiana Computer 

vio Emilia Ponente 56, Bologna 
lei 051/383851 

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via Bellinzona 49, Modena 
lei 059/302253 

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lei. 0543/401115 

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vio Faentino 244/G. Firenze 
lei. 055/575221 

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viole don G.Minzoni 31 a, Firenze 
lel.055/575822 

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via ributtino 360, Roma 
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vio Cosilina 283d. Roma 
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via Germanico 31, Romo 
tei. 06/39725125 

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via Monte Velino 32a, l'Aquila 
tei. 0862/411317 

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piazza Leonardo 14. Napoli 
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via Cosermo Lucania 21o, Potenza 
lei 0971/23236 

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vio G.Campolo 45, Palermo 
lei 091/6815369 

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tela di Internet e usufruire subito 
di esclusivi servizi, acquista il Kit 
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uno degli MC-link Point. L’attiva¬ 
zione sarà immediata e potrai subi¬ 
to surfare in Internet o saltare da 


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un tuo amico. Ma non è tutto, perché i 
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mi di comunicazione nella loro sede o 
a casa tua, o farti una demo di MC- 
Web il semplice e conveniente siste¬ 


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Al CeBIT '96 con 

Hannover 16 + 20 marzo 1996 

La mostra d’informatica più importante d’Europa 


II CeBIT di Hannover è la mostra più importante d’Europa. Normalmente, 
visitarlo è disagevole a causa della carenza di voli e della disponibilità di 
alberghi. 

Stiamo organizzando un viaggio per i nostri lettori, con un aereo speciale 
riservato. 

La proposta comprende: 

■ il volo andata e ritorno: 

■ un pernottamento con prima colazione: 

■ i Iraslerimenti Ira l’aeroporto di Hannover, l’albergo e la Fiera, 

• il biglietto d’ingresso al CeBIT per due giorni: 

■ possibilità di traslerimento in elicottero Ira l’aeroporto di Hannover e la 
Fiera, 

Le partenze saranno da Milano e Roma, ma abbiamo previsto 


collegamenti, anche personalizzali, con le altre città italiane (attraverso 
aereo o treno). 

Qualunque sia la città In cui risiedete, inviate il tagliando (che non 
comporta comunque alcun impegno da parte vostra) o telefonate in 
redazione. 

Indicate anche quale data preferireste per la partenza: il giorno esatto non 
è stato ancora Iissalo e cercheremo di accontentare il maggior numero di 
persone: non è escluso, inoltre, che i viaggi siano più di uno a seconda del 
numero dei partecipanti. Nelle note, infine, potete indicare qualunque altra 
esigenza abbiate. 

La tarilla, che per ovvie ragioni non abbiamo ancora potuto definire, si 
preannunci particolarmente interessante. Vi preghiamo di inviare il 
tagliando al più presto, per consentirci di organizzare tutto al meglio. 


Per ulteriori informazioni compilate il seguente modulo e inviatelo a: 

Technimedia srl • "Al CeBIT con MC" • Via Carlo Perrier, 9 - 00157 Roma - Tel.: 06/418921 - Fax: 06/41732169 


Sono interessato al viaggio ad Hannover in occasione del CeBIT ‘96, organizzato per i lettori di MCmicrocomputer, 
Desidero essere contattato per ulteriori informazioni: 

Nome e Cognome. 

Indirizzo. 

CAP.Città.Prov.Telefono. 

Città di Partenza.Giorno Preferito per la Partenza. 

Solo Volo A/R fi Numero di partecipanti:. 

Note. 




















uei a Parigi e hai appena finito una riunione 
con un cliente. 

Prendi il tuo Macintosh" PowerBook'e lo colleglli 
al telefonino GSM. 

Chiami gli uffici di Londra, Monaco e Bruxelles e 
mandi il fax dell'ordine che hai appena chiuso. 

Ti connetti al PC della tua segretaria a Milano e 
lasci una copia dell 'ordine anche per il 
responsabile della distribuzione. 



Non conta cosa può 

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Eia 


Isegue dapag 821 

to e da uno spessore elevato: sono quelle 
che vengono usate da coloro che vogliono 
dare l'impressione di un grosso numero di 
pagine (ma è un «trucco» che si nota nei 
libri molto piu spesso che nelle riviste) 

Marco Marinacci 


Le nostre e-moil 

Sarebbe - ritengo - di grande utilità per il 
lettore di MCnvcrocomputei trovare, as¬ 
sieme alla lista degli inserzionisti, anche 
una lista delle caselle postali (e-mail) dei 
redattori e collaboratori della pubblicazio¬ 
ne Ovviamente se tale indirizzo è staro 
pubblicato ed autorizzata la diffusione a 
cura del titolare Per fare un esempio, ho 
inviato un messaggio al sig Cammarata 
ad un aenerico ffncu iuirnmcimk m 

Emanuele Aliberti 

E una buona idea, che cercheremo di 
mettere in pratica nel prossimo numero 
Per ora. comunque, gli indirizzi di posta 
elettronica dei redattori sono indicati di so¬ 
lito nei rispettivi articoli, chi è abbonato ad 
MC-link, inoltre, può facilmente usare l’ap¬ 
posita funzione che consente di risalire 
agli indirizzi partendo dai cognomi (ovvia¬ 
mente questo non vale per chi vuole invia¬ 
re messaggi attraverso Internet ma non è 
abbonato ad MC-link, non potendone di 
conseguenza usare le funzioni), 

I messaggi inviati ad mcOlOO, comun¬ 
que, vengono sempre girati ai rispettivi 
destinatari (per via telematica, ma anche 
per via fotocopia quando più pratico. .); co¬ 
si è per esempio per il messaggio da lei 
inviato a Manlio, che giace sia nella sua 
casella elettronica sia nella più tradizionale 
ma sempre efficace vaschetta a lui riser¬ 
vata in redazione 

È forse bene precisare che, in ogni ca¬ 
so, se rivolgersi direttamente ai vari re¬ 
dattori o collaboratori è il modo migliore 
per entrare in diretto contatto con loro 
(compatibilmente con le disponibilità di 
tempo di ciascuno), per i messaggi che 
possono avere interesse generale ed es¬ 
sere quindi ospitati nelle pagine della Po¬ 
sta di MCmicrocomputer e forse meglio 
indirizzarsi ad mcOlOO, il che consente da 
parte nostra una gestione piu «centraliz¬ 
zata» ed efficace. 

Marco Marinacci 


W95, OS/2 e... la rilegatura 
di MC: chi la vuole cotta, 
chi la vuole cruda • •• 

Cara redazione di MC. 
perché avete cosi « brutalmente » elimi¬ 
nato la rubrica su OS/2? Erano solo 4 pagi- 
nette al mese, ma ne ho tratto tanti utili 


consigliI Già sono pochissime le riviste 
che dedicano un mimmo spazio a questo 
S O . se poi lo abbandonate anche voi è 
veramente la fine. . soprattutto ora che mi 
vecchio Bill » ha monopolizzato anche i 
TG Se è per problemi di spazio, potreste 
scriverle con un carattere più piccolo e 
senza tante figure, mi accontento lo stes¬ 
so. Ma. secondo voi, è giusto che di Win¬ 
dows 95 se ne parli addirittura in tutti i TG 
nazionali, e dei prodotti concorrenti Iusciti 
prima e tecnicamente superiori) non se ne 
parli nemmeno sulle riviste specializzate 
lin informatica o in Windows?!...)? 

Avrei ritenuto del tutto normale un ser¬ 
vizio che lo avesse annunciato come un 
grosso evento informatico e Isoprattutto) 
economico. Invece, tutti i servizi che ho 
visto le ne hanno fatti più di uno) non fa¬ 
cevano che ripetere quello che da mesi 
leggiamo negli annunci pubblicitari e que¬ 
sto è fortemente scorretto... alla Micro¬ 
soft i soldi da investire in pubblicità li han¬ 
no, se poi gliela fanno gratuitamente Ial¬ 
meno spero) anche i giornalisti. 

In fiduciosa attesa Nicola Perniola, Mo¬ 
dena 

P S. Possibile che il taglio per lo strappo 
è sempre più resistente del foglio? 
Sgrunt!I! 

Come avete potuto vedere la rubrica di 
OS/2 non è stata eliminata, ma è solo 
«saltata» per un numero, anzi, abbiamo 
(finalmente, diranno alcuni) cominciato ad 
occuparci anche del software di pubblico 
dominio disponibile per OS/2 Niente pau¬ 
ra, quindi come già detto più volte non 
abbiamo «sposato» né l'uno né l'altro si¬ 
stema operativo, non facciamo la guerra a 
Windows ma non lo consideriamo neppu¬ 
re «IL» sistema operativo, l'unico che val¬ 
ga la pena di installare sulla propria mac¬ 
china. Lo so, lo stiamo dicendo spesso 
ma l'argomento è importante e delicato, e 
ci sono lettori che leggono sempre tutta la 
rivista, ma ci sono anche i lettori non assi¬ 
dui o nuovi, ai quali vorremmo comunque 
che arrivassero queste informazioni 

Lo spazio che viene dedicato ad un ar¬ 
gomento, in una rivista o più in generale in 
qualsiasi organo di informazione, è o do¬ 
vrebbe essere commisurato alla «portata» 
dell'argomento stesso, cioè, in ultima ana¬ 
lisi, al numero delle persone potenzial¬ 
mente interessate. È per questo che. ad 
esempio, tutti noi veniamo meticolosa¬ 
mente e costantemente aggiornati sull'an¬ 
damento delle relazioni extraconiugali del¬ 
la famiglia reale inglese, perché i curiosi 
sono molti; che poi il fatto sia intrinseca¬ 
mente importante o meno è tutto un altro 
discorso, purtroppo. Ma non c'è dubbio 
che ad argomenti che siano di obiettivo 
«spessore» e di interesse generale si deb¬ 
ba dedicare un adeguato spazio a quel 
punto si è nella fortunata situazione nella 
quale un'informazione e non solo gradita a 
molte persone, ma anche utile (e troppo 
spesso questo viene dimenticato). 

Quello di Windows 95 è, ovviamente, 


un argomento che da un punto di vista 
informatico è della massima rilevanza sia 
dal lato qualitativo sia da quello quantitati¬ 
vo Anche come fatto in se non e trascu¬ 
rabile. e che i telegiornali decidano di dare 
la notizia pud non essere fuori luogo, an¬ 
che perchè a livello mondiale la Microsoft 
ha fatto il possibile perché la portata 
dell'evento uscisse dall'ambito informati¬ 
co. se i negozi non fossero stati aperti la 
notte nessuno avrebbe protestato, ma 
l'iniziativa dello shopping notturno è stata 
ideata proprio per dare la massima enfasi 
e «colpire» con la comunicazione anche 
chi normalmente non si interessa di infor¬ 
matica. E allora, se tanti negozi restano 
aperti la notte e tanta gente va in questi 
negozi di notte, questa e in effetti una no¬ 
tizia da telegiornale. Certo, tutti vorremmo 
che il contenuto della notizia fosse infor¬ 
mativo e non semplicemente pubblicitario 
o superficiale, ma questo è un altro di¬ 
scorso che, probabilmente, esula a sua 
volta dal campo informatico Da un punto 
di vista squisitamente «numerico» l'argo¬ 
mento OS/2 è di certo meno rilevante e, 
almeno fino a quando non vi saranno ini¬ 
ziative particolarmente «estrose» da parte 
dell'IBM, non attira l'attenzione dei TG 
Per noi di MC, e per chiunque in genere 
sia coinvolto nell'informatica, si tratta di 
un argomento che riteniamo opportuno, 
anzi doveroso, non trascurare I sostenito¬ 
ri (ma direi meglio i fanatici) di questo si¬ 
stema operativo ci rimproverano a volte di 
dedicargli troppo poco spazio, senza voler 
accendere micce di polemiche vorrei dire 
che è un problema che si presenta spesso 
quando un argomento diventa oggetto di 
«culto» ed è in antagonismo con un altro 
ciascuna delle due «fazioni» ci rimprovera 
di dare troppo spazio all'altra, anche quan¬ 
do i pesi (e gli spazi) sono parecchio diver¬ 
si Probabilmente il problema non si risol¬ 
verà mai (ma chissà, forse e bene cosi), 
noi continueremo a cercare di dare il mas¬ 
simo spazio a tutti e, in particolare, a cer¬ 
care di non scontentare nè gli utenti di 
Windows né quelli di OS/2 Scontentere- 

mo tutti? ,. 

Marco Marinacci 

P S. Chi la vuole cotta, chi la vuole cru¬ 
da. La rilegatura della rivista è fatta cer¬ 
cando di ottenere non che le pagine siano 
facilmente asportabili ma che, al contrario, 
si stacchino il più difficilmente possibile 
Quando i fogli tendono a perdersi qualcu¬ 
no. giustamente, si lamenta Ie noi ci la¬ 
mentiamo con il nostro allestitore). Chi vuo¬ 
le staccare delle pagine per realizzare degli 
archivi personali tche è quanto evidente¬ 
mente il nostro lettore vuole fare con gli ar¬ 
ticoli su OS/2) é bene che usi un taglierino, 
se non vuole correre il rischio di rovinare i 
fogli D'altra parte, quando le pagine si 
staccano troppo facilmente la rivista tende 
a ridursi a un ammasso di fogli, il che è 
molto sgradevole, ed e bene che la rilega¬ 
tura sia tnei limiti del possibile trattandosi di 
brossura) il più resistente possibile 

C4S 


86 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 









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• IBM OS2 CON MANUALE 


CPU/HARD DISK 

420 MB 

850 MB 

1280 MB 

PENTIUM / 75 INTEL 

1.700.000 

1.800.000 

1.900.000 

PENTIUM / 90 INTEL 

1.900.000 

2.000.000 

2.100.000 

PENTIUM/100 INTEL 

2.000.000 

2.100.000 

2.200.000 

PENTIUM/120 INTEL 

2.100.000 

2.200.000 

2.300.000 

PENTIUM/133 INTEL 

2.400.000 

2.500.000 

2.600.000 


CPU / HARD DISK 

420 MB 

850 MB 

1280 MB 

486 / 80 MHZ AMD 

1.100.000 

1.200.000 

1.300.000 

486/100 MHZ AMD 

1.150.000 

1.250.000 

1.350.000 

486/120 MHZ AMD 

1.200.000 

1.300.000 

1.400.000 

486 / 75 MHZ INTEL 

1.100.000 

1.200.000 

1.300.000 

486/100 MHZ INTEL 

1.150.000 

1.250.000 

1.350.000 


• WINDOWS95. TELEFONARE 

• DIFFERENZA PER CASE BIGTOWER O PER CASE MULTIMEDIALE 68.000 

• MONITOR 14" 1024x768 NON INTERLACCIATO LOW RAD. MPR II DOT PITCH 0.28 418.000 

• MONITOR 15" 1280x1024 NON INTERLACCIATO LOW RAD. MPR II DOT PITCH 0.28 ON SCREEN DISPLAY 638.000 

• MONITOR 17" 1280x1024 NON INTERLACCIATO LOW RAD. MPR II DOT PITCH 0.26 ON SCREEN DISPLAY 1.128.000 

• MODULO SIMM 4 MB 32 BIT 72 PIN 238.000 

• MODULO SIMM 16 MB 32 BIT 72 PIN . 998.000 

• CD-ROM DOPPIA VELOCITÀ, PHOTO CD, STEREO 98.000 

• CD-ROM QUADRUPLA VELOCITÀ, PHOTO CD, STEREO . 235.000 

• SCHEDA MUSICALE 16 BIT COMPATIBILE SOUNDBLASTER, MICROSOFT SOUNDSYSTEM,... 69.000 

• CASSE MUSICALI AMPLIFICATE 25.000 

• JOYSTICK TURBO FIRE . 7.000 

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HARDWARE 


Sempre più veloci i nuovi computer portatili della casa giapponese 

Toshiba: Tetra 700CT 

II nuovo notebook sfrutta l'ultimo microprocessore della Intel, il Pentium a 120 MHz, per offrire prestazioni 
d'avanguardia anche nel settore multimediale 

di Paolo Ciardelli 


Il Tecra 700CT Toshiba 
I incorpora il microprocesso¬ 
re Pentium a 120 MHz (ver¬ 
sione a 2.9 Volt) che ben si 
affianca ad una memoria 
RAM sincrona da 16 Mbyte 
(Espandibile a 48 Mbyte) ed 
un hard disk da 1 13 Gbyte. 
La mother board è a stan¬ 
dard PCI, come le periferiche 
esterne, e lo schermo è da 
11.3" TFT con una risoluzio¬ 
ne di 800x600 a 64 mila 
colori. 

Nelle applicazioni multime¬ 
diali, anche il suono ha una 
sua dimensione rilevante. 
Due altoparlanti sono stati 
infatti sistemati fra la tastiera 
e lo schermo, insieme ad un 
microfono incorporato. 

La card integrata da 16 bit 
del Tecra 700CT supporta 
moduli MIDI e WAVE con la 
compatibilità Sound Blaster 
Pro. 

Tecra 700CT è un'unità com¬ 
pletamente portatile e multi¬ 
mediale che è configurarle 
per meglio adattarsi ai mute- 
voli bisogni degli utenti. Lo 
slot SelectBay consente l'in¬ 
terconnessione del drive da 


3.5" con il lettore CD-ROM a 
quadrupla velocità (opziona¬ 
le), permettendo agli utenti 
di adattare alle loro esigenze 
il proprio portatile. 

Per poter fruire di tutte que¬ 
ste dotazioni fuori dall'uffi¬ 
cio. il Tecra 700CT utilizza 
batterie agli ioni di litio di 
grande capacità, e raggiunge 


le tre ore di autonomia. 

Per quanto riguarda le 
espansioni, Tecra 700CT 
incorpora uno slot PCMCIA 
per due card di Tipo II od una 
di Tipo III ed una porta seria¬ 
le ad infrarossi per facili tra¬ 
smissioni di dati senza cavo 
con periferiche simili fino ad 
un metro di distanza. È inclu¬ 


sa la dotazione di porte stan¬ 
dard seriali, parallele, per 
tastiere o mouse PS/2 e per 
monitor esterni. 

Ma è nella potenziale espan¬ 
sione offerta attraverso la 
nuova Desk Station V basata 
sul PCI che il nuovo Tecra 
700CT si distingue. 

Tecra 700CT è stato proget¬ 
tato seguendo le raccoman¬ 
dazioni contenute nella 
Hardware Design Guide per 
Windows 95 della Microsoft 
Il notebook non si limita a 
corrispondere a queste indi¬ 
cazioni, ma le sorpassa. 

Infatti si è guadagnato l'ap¬ 
posizione del logo Microsoft 
"Designed for Windows 
95". 

Jw- , 

• Vìa Saronnese 16. 20025 
Legnano IMII 

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88 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 














PROCESSORI 


Pronto un microprocessore con le prestazioni di un Pentium a 75 MHz, a meno di 100 dollari 

Advanced Micro Devices presenta l'Am5x86 

In ritardo per la fabbricazione del suo Pentium compatibile (K5), l'AMD ha presentato e renderà a breve 
disponibile un microprocessore di prestazioni più che paragonabili ad un costo basso 



^iniziata la campionatura 
tdel nuovo microproces¬ 
sore Am5x86. un dispositi¬ 
vo di quinta generazione 
destinato sia ai desktop sia 
ai portatili. Le prestazioni 
misurate, con alcuni bench- 
mark standard di questo 
microprocessore, sono 
superiori all'Intel Pentium 
75. pur sfruttando la struttu¬ 
ra ed i progetti di sistema 
486 esistenti, Ciò vuol dire 
che i produttori che tuttora 
fabbricano piastre madri e 
relativi chipset per 486DX, 
potranno offrire all'utenza 
finale una reale alternativa ai 
computer basati su 
Pentium, grazie al basso 
costo del nuovo Am5x86 
Il chip e stato fabbricato con 
una tecnologia da 0 35 
micron, ed è basato sul core 
enhanced am486 II clock è 
di 133 MHz (in pratica molti¬ 


plica per 4 i 33 MHz della 
piastra madre, senza creare 
problemi sia allo standard 
PCI sia VL Bus). Le presta¬ 
zioni sono state potenziate 
anche grazie aH’inserimento 
di una cache write-back da 
16 Kbyte e da una FPU inte¬ 
grata. Visto che l'Am5x86 
sfrutterà una struttura della 
quarta generazione, non è 


necessaria alcuna riproget¬ 
tazione della scheda madre 
per gli odierni sistemi desk¬ 
top e portatili II chip è com¬ 
patibile con la base installa¬ 
ta di software x86, inclusi i 
sistemi operativi Windows 
3.x e Windows 95 della 
Microsoft ed offre una solu¬ 
zione economicamente van¬ 
taggiosa e ad alto livello di 


prestazioni per l'upgrade 
DX2-66 e DX4-100. 
L'Am5x86 non solo offre 
prestazioni superiori al 
Pentium 75, ma assorbe 
anche meno corrente, con 
un conseguente aumento 
della durata delle batterie ed 
una minor produzione di 
calore. Grazie al suo alto 
livello di prestazioni, i siste¬ 
mi portatili che utilizzano 
questo microprocessore 
possono essere progettati 
senza una cache L2, per¬ 
mettendo cosi una riduzione 
dei costi di sistema ed un 
risparmio di spazio, oltre ad 
un miglioramento dell'affida¬ 
bilità. 

4 AMD 

Via Novara 570, 

20153 Milano. 

Tel 02/35 33 241 


STRATEGIE 


Gli azionisti NexGen riceveranno otto decimi d'azione di AMD per ogni azione NexGen 

Advanced Micro Devices e NexGen si fondono 

"Abbiamo messo a segno una mossa azzardata per riguadagnare il nostro trend: AMD acquisirà la NexGen!". 

Con questa frase Jerry Sanders. presidente ed amministratore delegato ha comunicato la notizia ai suoi dipendenti 


Il punto esclamativo non è messo a caso- questa fusione 
porterà entrambe le società a competere in maniera diretta 
ed allo stesso livello con l'Intel, già dalla fine del 1996 
La fusione avverrà tramite uno scambio d’azioni. In base 
all’accordo gli azionisti NexGen riceveranno otto decimi d’a- 
zione di AMD per ogni azione di NexGen 
Complessivamente le azioni della NexGen sul mercato sono 
circa 41 milioni. Un gruppo d'azionisti che rappresentano il 
37% del capitale della NexGen (tra cui Ascii. Compaq e 
Olivetti) ha accettato di votare a favore della transazione. 
NexGen continuerà ad avere sede a Milpitas, in California, e 
la principale priorità sarà quella di portare in produzione l'at¬ 


tuale dispositivo di sesta generazione Nx686 attualmente in 
avanzata fase di sviluppo. 

Il prodotto sarà commercializzato con il nome AMD-K6 e 
rappresenterà la prossima generazione dei dispositivi della 
famiglia superscalare AMD K86. 

Non vi è alcuna modifica prevista per i tempi d'introduzione 
del microprocessore di quinta generazione di AMD Come 
già precedentemente annunciato la versione iniziale, con¬ 
traddistinta dalla sigla SSA/5-78, sarà disponibile in quantità 
limitate nel primo trimestre del 1996. 

I prodotti AMD-K5 saranno resi disponibili nel trimestre suc¬ 
cessivo. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


89 

















HARDWARE 


Il dispay adottato è del tipo Touch Screen 

Sharp K-PDA ZR 50001, per accedere ai servizi online 

È possibile inviare fax, ricevere posta elettronica e collegarsi alle banche dati grazie ad una interfaccia 
per telefono cellulare 



S empre più professionisti 
svolgono la loro attività 
all'esterno o in aree svincolate 
da postazioni fisse o facilmen¬ 
te raggiungibili Per tutte que¬ 
ste esigenze è nato K-PDA ZR 
50001, nell'aspetto simile ai 
Pentop 9000 e 8900 ma ben 
diverso da un tradizionale 
Electronic Organizer 
Innanzitutto il display adottato 
è un sofisticato Touch Screen 
per combinare la versatilità 
della tastiera con la praticità di 
uno schermo sensibile. Tra le 
complesse funzioni 


svolte c’è una 
gestione dell'agenda per¬ 
sonale, una rubrica telefonica, 
l'editing e la creazione di lette¬ 
re e documenti come se 
fosse un word processor Con 
K-PDA ZR 50001 si può acce¬ 
dere ai servizi elettronici Onli¬ 
ne, scambiare posta elettroni¬ 
ca, inviare fax ed altro ancora, 
grazie alla apposita scheda 
PCMCIA ed una interfaccia 
per telefono cellulare GSM 


^ Sharp 

^ Via Bagutta T. 
20100 Milano. 

Tel 02/76015105 


Lo speciale microprocessore 
Sharp a 16 bit fornisce la 
potenza necessaria ed il con¬ 
sumo ridottissimo permette al 
sistema di funzionare per 60 
ore con due batterie stilo. La 
capacità di memoria standard 
è di 1 Mb, di cui 750 Kb utiliz¬ 
zabili dall'utente anche per 
programmi aggiuntivi. La 
memoria è estensibile con 
schede PCMCIA SRAM da 1 
MB e con memorie FLASH a 
16 Mb L'interfaccia proposta 
è una GUI con icone a tocco, 
l'interfaccia ad infrarossi 
incorporata (Digital Ask) per¬ 
mette il collegamento a 
stampanti e PC o altro 
Pentop IQ sene 9000 e 
8900 od altro K-PDA ZR 
50001.1 messaggi e le 
indicazioni delle funzioni 
sono m lingua italiana, la 
tastiera ha i tasti in rilie¬ 
vo, le dimensioni sono 
di mm 170 x 1000 x 
25 4 Le funzioni di 
word processing 
rendono possi¬ 
bile la stesu¬ 
ra di un 
docu¬ 
mento A4, 
scegliendo tra diver¬ 
si caratteri e stili di scrittura. 

La speciale opzione 'scrivi una 
lettera', garantisce automati¬ 
camente la formattazione del 
testo e l'inserimento dell'inte¬ 
stazione, della data, dell'og¬ 
getto. dei saluti iniziali e di 
chiusura e della propria firma. 


SOFTWARE 


Con l'aggiunta di Instant 3D di Visual Software 
gli utenti arrivano in un'altra dimensione 

Instant 3D per ABC Graphics 
Suite Micrografx 

Consente inoltre di accedere a centinaia di oggetti 
clipart, come mobili, matite, persone, fumetti, 
manipolabili e rotabili in una finestra 3D separata 

Al noto software ABC Graphics Suite di Micrografx si 
aggiunge oggi un potente tool, che ne ampia e migliora le 
capacità. Si tratta di Instant 3D per Windows 95, che offre 
un metodo innovativo per migliorare l'aspetto di qualsiasi 
documento, presentazione o file in ambiente Windows 95. 
Instant 3D fornisce un'interfaccia tridimensionale che per¬ 
mette di scegliere tra una ricca gamma di superfici, come 
legno, pelle, metallo, pietra da applicare agli oggetti. Gli 
oggetti 3D possono anche essere trasformati in pulsanti 
intuitivi per l'accesso alle Home Page Internet L'aggiunta 
del nuovo modulo non comporterà aumenti di prezzo, come 
ABC Graphics Suite, anche Instant 3D reca i loghi 
Windows 95 e Microsoft Office 95. 

OLE di Windows 95 viene sfruttato da Instant 3D per lavo¬ 
rare in modo trasparente all'interno di altre applicazioni 
introducendo una propria barra di comandi e menu 
Vengono supportate le font TrueType di Windows che pos¬ 
sono essere manipolate e modificate in numerose forme 
predefinite, consentendo estensioni e rotazioni spaziali di 
testi. 

'Recenti studi della International Data Corporation e indagi¬ 
ni presso i nostri clienti hanno evidenziato che le funziona¬ 
lità 3D sono tra le più richieste dagli utenti di pacchetti gra¬ 
fici'. ha dichiarato Paolo Caletti, direttore di Micrografx Sud- 
Europa, 'l'aggiunta di Instant 3D a ABC Graphics Suite 
aumenta il valore di questa proposta e rende disponibili agli 
utenti funzionalità grafiche più creative e flessibili. 

Ulteriori informazioni sulla società si possono trovare all'in¬ 
dirizzo Internet |n;;p //www microqraTx.com| 



^ Micrografx Italia Srl Via Ettore Sacchi 8. 26100 Cremona, 
W Tel. 0372/46 13.90 


90 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 



















HARDWARE 


Un RISC a 32 bit rianima il mondo dei videogiochi 

Playstation Sony 

Presentata a SMAU '95 la Playstation offre prestazioni 
elevate per grafica e qualità sonora 



L a divisione "entertainment" 
della Sony Italia, denomina¬ 
ta Electronic Publishing, ha 
presentato allo scorso SMAU, 
all'interno di un padiglione 
esclusivamente dedicato, la 
Playstation, certamente una 
delle attrattive ludiche più 
interessanti della fiera: a rima¬ 
nere soggiogati dalle sue pre¬ 
stazioni, dalla bellezza dei suoi 
giochi, dalla qualità del sonoro 
e dalla sua potenza sono stati 
veramente in molti, e non sol¬ 
tanto tra il pubblico dei giova¬ 
nissimi. Cosi, chi voleva pro¬ 
vare l'emozione di giocare con 
Playstation a Ridge Racer, 
versione domestica del famo¬ 
so gioco elaborato dalla 
Namco per le sale, a 
Toshinden, il durissimo torneo 
di arti marziali tra otto cattivis¬ 
simi figuri armati fino ai denti, 
o ancora a Motor Toon, la 
corsa pazza contro il tempo 
ideata dalla stessa holding 
Sony Computer 
Entertainment Ine proprio per 


la Playstation, doveva neces¬ 
sariamente mettersi in coda 
ad aspettare. In effetti, ben 
sei processori indipendenti tra 
cui il citato RISC a 32 bit con 
cache interna per istruzioni e 
dati "cioccato" a 33 MHz capa¬ 
ce di raggiungere la bellezza di 
ben 30 milioni di operazioni al 
secondo, un altro dedicato al 
motore video da ben 66 MIPS 
(!) e capace di far apparire 
sullo schermo fino a 360.000 
poligoni al secondo e fino a 
180.000 se in texture map- 
ping e ombreggiatura sotto 
l'algoritmo Gouraud, e raffigu¬ 
razione di ben 240.000 sprite 
al secondo con rotazione 
completa e deformazione, per 
una visione tridimensionale 
senza precedenti. Nel set è 
presente un altro processore 
audio a 16 bit e 24 canali, con 
effetti in digitale (riverbero). Si 
aggiungono infine all'hardwa- 
re 2 Mega di RAM, 1 Mega di 
RAM video, 512 kbyte RAM 
per i suoni campionati e una 


ROM da 512 kbyte per il 
sistema operativo, ed infine 
un CD-ROM doppia velocità. Il 
software di Playstation è 
infatti memorizzato su CD, 
anche se di un tipo molto par¬ 
ticolare. per tutelare nel 
miglior modo possibile gli 
investimenti sul proprio pro¬ 
dotto e su quello conseguen¬ 
te ad oltre 100 accordi di 
licenza software già stipulati 
con importanti società del set¬ 
tore game domestico e da 
sala, vedi Electronic Art, 
Acclaim, Interplay, Namco ed 
altre. Sony ha studiato e pro¬ 
dotto un nuovissimo polimero 
completamente nero che ne 
impedisce la facile contraffa¬ 
zione, autentico scoglio di 
tutte le macchine "CD based". 
Sommate a tutto questo la 
versatilità della macchina (col¬ 
legata ad un impianto Hi-Fi 
può addirittura suonare i nor¬ 
mali CD musicali), il prezzo 
ultra competitivo (solo 775 
mila lire IVA compresa, con 


controller, alimentatore e cavi 
inclusi), la riuscita estetica, e 
comprenderete facilmente il 
motivo per cui il comitato tec¬ 
nico-scientifico del Salone 
Permanente delle Invenzioni 
presso il Museo Nazionale 
della Scienza e della Tecnica 
di Milano ha deciso di include¬ 
re la Playstation tra i prodotti 
più innovativi per la XXII edi¬ 
zione del salone. Dopo l'acco¬ 
glienza ricevuta in Giappone e 
negli States (ben 100.000 
esemplari il primo giorno di 
commercializzazione ed il tri¬ 
plo nella sola prima settimana, 
e questo nonostante il lancio 
fosse stato "disturbato" dalla 
concomitante commercializza¬ 
zione del sistema Sega a 32 
bit). 

F.D.O. 


Sony Electr. Publishing 

• Via Flaminia 872. 

00 Wl Roma, 

Tel 06/3301 81 


SOFTWARE 


Aumentano per gli utenti il numero di opzioni per l'ambiente Notes 

Lotus Notes 3.30 anche per Solaris X86 

Gli utenti potranno trarre vantaggio dalle avanzate funzionalità di rete e dalla scalabilità dei server Solaris 
e dalla potenza di elaborazione workgroup di Notes 

Lotus e SunSoft annunciano la disponibilità di Lotus Notes ver¬ 
sione 3.30 per l'ambiente operativo Solaris x86. Con questa 
nuova piattaforma, Notes potrà essere usato da tutti gli utenti 
Solaris che fanno parte di un'organizzazione, compresi i Client 
e i server workgroup x86 ed anche dai server aziendali basati 
su SPARC. 

"Il supporto Notes per Solaris x86 amplia ulteriormente le 
nostre relazioni commerciali con SunSoft e consolida l'impe¬ 
gno assunto nei confronti dei nostri utenti per fornire il mag¬ 
gior numero di opzioni per l'ambiente Notes", ha affermato 
Jeff Papows, vice presidente Communications in Lotus. 


"Lotus Notes su Solaris x86 consente alle aziende che dispon¬ 
gono di server basati su Intel a livello di gruppo di lavoro e di 
server Sparc a livello aziendale di attivare applicazioni Lotus 
Notes strategiche all'interno di un singolo ambiente operativo 
progettato in modo particolare per applicazioni aziendali multiu- 
tente". 



MCmicrocomouter n. 157 - dicembre 1995 


91 



















HARDWARE 


Per il mondo della tefefonia presentato un nuovo cordless ed un GSM 


Da Oki non solo stampanti 


Il primo cellulare GSM Okiphones, una nuova stampante a getto d'inchiostro a colori, 
due nuove stampanti LED, una nuova serie di fax a carta comune ed un nuovo telefono 
senza fili a 900 MHz omologato: sono le novità Oki attualmente disponibili 



L a OkiJet 2010 è la nuova 
stampante a colori a getto 
d'inchiostro, si affianca alla 
OkiJet 300c introdotta a 
marzo è destinata ad impie¬ 
ghi in ambienti Windows La 
sua velocità di stampa è di 3 
pagine al minuto, con una 
risoluzione di 600x300 dpi; e 
dotata del nuovo driver 'Print 
Magic" per Windows che otti¬ 
mizza la gestione delle funzio¬ 
ni di stampa, molto bassi 
sono i costi di gestione ed il 
livello di rumorosità. 

Per il settore stampanti LED 
Oki presenta Oki OL 600ex e 
OL 610ex caratterizzate da un 
nuovo motore di stampa da 6 
pagine al minuto e da funzio¬ 
nalità innovative come la tec¬ 
nologia Hyper Windows GDI 
e il MicroRes 600 con una 
risoluzione di 600 dpi. Il 
modello OL 400w è invece 
una stampante a LED adatta 
ad ambienti Windows dal 
costo particolarmente conte¬ 
nuto. mentre per il settore 
aghi Oki propone la sua com¬ 
pleta gamma di stampanti 
con testine a 9 e 24 aghi per 
uso home o business. 

Oltre all'offerta di telefax a 
carta termica specificamente 



indirizzati al segmento 
SOHO, recentemente rinno¬ 
vata con l'introduzione dei 
due nuovi Okifax 350 e 
Okifax 460, Oki presenta 
quattro nuovi modelli di fax a 
carta comune, siglati Okifax 
1050, 2350, 2450 e 2600, 
che soddisfano qualsiasi esi¬ 
genza di traffico con presta¬ 
zioni di alto livello e costi di 
esercizio più contenuti rispet¬ 
to ad analoghi modelli a tec¬ 
nologia laser. L'Okifax 2600, 
che si colloca al top della 
gamma, presenta caratteristi¬ 
che di assoluto rilievo fra cui 
la memoria di ncezione stan¬ 
dard di 1 MB espandibile a 9 
e la gestione del formato A3. 
Allo scorso SMAU Oki ha pre¬ 
sentato in anteprima assoluta 
il nuovo telefono cellulare 
Okiphones operante sulla 
rete digitale GSM, denomina¬ 
to GT1 occupa 135x53x20 
mm per un peso di soli 230 
grammi. Il GT1 utilizza una 
SIM card del tipo "plug-in" e 
gestisce la ricezione dei mes¬ 
saggi SMS direttamente dalla 
rete. "Vivace" è infine il nome 
dato ad un nuovo telefono 
cordless omologato che offre 
funzioni avanzate quali l'asso¬ 
luta certezza di non subire 
spiacevoli e costosi "inseri¬ 
menti" nella propria linea 
telefonica e la particolarità di 
non avere l'antenna sporgen¬ 
te dall’unità centrale. 



Si tratta di un progetto a livello mondiale 

Compaq offre assistenza 
e servizi di supporto 

Miglioramenti sostanziali nel servizio post-vendita 
sono annunciati da Compaq, con l'obiettivo dichiarato 
di fornire soluzioni complete ai propri clienti 
di tutto il mondo 


"Oggi i clienti Compaq ricevono eccellenti servizi di assi¬ 
stenza e di supporto dai Compaq Authorized Service 
Providers". ha dichiarato Peter Blackmore, Senior Vice 
President della divisione sistemi di Compaq per l'Europa, il 
Medio Oriente e l'Africa. 

"Compaq continuerà a promuovere i concessionari come 
veicolo principale per la consegna dei prodotti e dei servizi, 
aumenterà i propri investimenti per quei concessionari che 
al loro interno hanno una struttura in grado di supportare i 
clienti, offrendo dei livelli avanzati ed addizionali di servizio 
e supporto che andranno ben oltre le loro attuali offerte" 
Compaq ha scelto Digital MultiVendor Customer Services 
come Compaq Global Service Provider per le sue caratteri¬ 
stiche di esperienza ed efficienza nel fornire supporto e ser¬ 
vizio globali ed elevata qualità. Le sue risorse comprendono 
21 punti di supporto telefonico ai clienti, sistemi di logistica 
e spedizioni in tutto il mondo e più di 22000 addetti ai servi¬ 
zi multivendor operanti in più di 450 locazioni in oltre 100 
nazioni. I clienti Compaq che richiederanno un servizio glo¬ 
bale mondiale di supporto, potranno scegliere tra una vasta 
gamma di Offerte di Supporto e di Servizio marcate 
Compaq. Queste offerte di servizio che saranno eseguite 
dai Digital MultiVendor Customer Services comprendono 
(ma non sono limitate solo a questo): 

On-site Services, con diagnostica on-site e tempi di ripristi¬ 
no brevissimi, 

Supporto telefonico avanzato sul database, sul sistema 
operativo o sull'applicazione; 

Servizi di valore aggiunti quali controlli periodici, piamficazio- 
ne del dimensionamento e degli upgrade necessari. 


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INTERNET 


Internet é oggi la più grande rete mondiale di calcolatori: oltre 
50 milioni di macchine interconnesse e servizi disponibili che 
spaziano in ogni campo della conoscenza umana. 

Questo sviluppo strepitoso ha fatto diventare Internet anche una 
amplissima vetrina espositiva: essa permette di mostrare prodot¬ 
ti e servizi comparandoli con quelli dei concorrenti, in Italia e 
nel mondo. 

Inoltre il fatto stesso di essere presente su Internet configura 
immediatamente lo standard competitivo di una società. 

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SUPERMARKET é il nuovo Catalogo di Pubblicità che permet¬ 
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STRATEGIE 


La divisione computer dell'azienda americana è OEM di SunSoft 

SunSoft Solaris sbarca su PowerPC Motorola 



L'accordo riguarda la gamma sviluppata da Motorola intorno al microprocessore che ha in coproprietà con IBM 


M otorola Computer 
Group ha firmato un 
accordo OEM con SunSoft 
per la licenza e la distribu¬ 
zione dell'ambiente operati¬ 
vo Solaris nella versione per 
PowerPC Motorola può 
quindi integrare e distribui¬ 
re Solaris nei canali com¬ 
merciali della sua gamma di 
personal computer basati 
su Risc e Server serie E 
nonché di computer mono¬ 
scheda per applicazioni 
industriali basati su micro¬ 
processori PowerPC. 
Secondo Stefano Venturi, 
regional generai manager di 
SunSoft South Europe, To- 
biettivo comune di SunSoft 
e Motorola Computer 
Group è quello di fornire 
una gamma completa di 
applicazioni innovative, qua¬ 
litativamente molto valide, 
che sfruttino nel modo 
migliore i punti di forza sia 
di Solaris che della famiglia 
di prodotti PowerStack di 
Motorola". 

Contemporaneamente 
Motorola estende la propria 
offerta PowerStack offren¬ 
do due nuovi sistemi Risc 
PC e un nuovo server della 
serie E Questi prodotti, 
altamente integrati e conve¬ 
nienti dal punto di vista del 
prezzo, sfruttano le altissi¬ 
me prestazioni dei più 
recenti microprocessori 
PowerPC, il 603e a 100 
MHz e il 604 a 133 MHz 
"Questi nuovi sistemi con¬ 
fermano l'impegno di 
Motorola Computer Group 
per un continuo ed aggres¬ 
sivo miglioramento della 
linea PowerStak" sottolinea 
Karl Stoltze, vice presidente 


marketing per Motorola 
I nuovi modelli basati sul 
microprocessore PowerPC 
603e offrono prestazioni 
quasi doppie rispetto a 
quelle precedenti con i pro¬ 
cessori 603 a 66 MHz 
nonostante il prezzo conte¬ 
nuto, i nuovi sistemi con¬ 
sentono eccellenti presta¬ 
zioni floating pomt per appli¬ 
cazioni multimediali e work¬ 
station. 

Con la Serie I PowerStack e 
la Serie MP di server che 
estende la linea di prodotti 
al server dipartimentale e a 
quello enterprise, i clienti 
Motorola possono scegliere 
tra un'ampia gamma di 
sistemi compatibili per 
implementare soluzioni 
client-server 

E poiché l'architettura forni¬ 
sce compatibilità binaria di 
software di sistema operati¬ 
vo tra le piattaforme 
PowerPC, gli utenti posso¬ 
no usufruire delle stesse 
applicazioni software, dai 
sistemi desktop entry-level 
fino ai server di livello 
enterprise, mantenendo gli 
investimenti già effettuati 
nel software, negli stru¬ 
menti di sviluppo e nella 
formazione 


9 

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PROCESSORI 


Particolarmente indicato per Windows 95 

SGS, il 486 arriva a 100 MHz 

L'azienda ha aggiunto alla gamma di microprocessori 
x86 a 32 bit il dispositivo ST486DX4V10HS a 100 MHz 

La famiglia ST486DX4, con frequenza di clock tripla, è total¬ 
mente compatibile dal punto di vista software con gli altri 
processori x86 ed è in grado di eseguire tutte le piu diffuse 
applicazioni multimediali, risultando quindi particolarmente 
adatta per PC con il nuovo sistema operativo Windows 95 
L'architettura SGS-Thomson integra caratteristiche avanzate 
come una cache write-back, la più veloce floating pomt unit 
disponibile per 486 e la migliore soluzione per il risparmio di 
energia basata sul System Management Mode. 

Per questa famiglia di dispositivi SGS-Thomson adotta un 
HCMOS da 0,35 micron, che consente una bassa tensione 
di alimentazione a 
3,45 V: in questo 
modo si possono 
ridurre sia il consu¬ 
mo di energia che 
la dissipazione ter¬ 
mica. 

Questa nuova tec¬ 
nologia è stata uti¬ 
lizzata anche per le 
famiglie di CPU 
ST486DX2, a dop¬ 
pia frequenza di 
clock, disponibili in versioni a 5 V e 3,45 V. 
Contemporaneamente alla presentazione dei dispositivi 
ST486DX4V10HS, la SGS-Thomson ha proposto una piedi- 
natura alternativa, disponibili in package con la piedinatura 
originale o con quella standard Gli utenti possono cosi 
sfruttare le migliori prestazioni dei prodotti della SGS- 
Thomson in qualunque motherboard 486. La famiglia di 
microprocessori ST486DX4 è particolarmente adatta per 
personal computer e per applicazioni di office automation in 
rete, basate sul software compatibile x86; la famiglia ST486 
comprende le CPU 486DX2 a 66 MHz e 80 MHz e le CPU 
486DX4 a 75 MHz e 100 MHz. 



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e Redo infiniti - DXF in/out • Autorecover in grado di recuperare tutto il 
lavoro in caso di crash - Cursore intelligente con 8 possibilità di snap - 
Programmabile in C tramite sistemo di sviluppo e conversione dei font 
True Type tramite Font Editor (non inclusi) - Servizio di Hotline gratuito. 


CAD 2D-3D per Windows • Le funzioni di DynaDesigner 
più: » Funzioni per la creazione di solidi ° Oltre 2500 
comandi ® Viste tridimensionali illimitate - Rendering 
a 24 bit con shading, shadowing (con algoritmi di 
Pìxar) e texture mapping « Il programma per l'editing 
bitmap è incluso » Servizio di Hotline gratuito. 



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sia in lettura che in scrittura - Help in linea - Viste tridimensionali multiple - Quotatura automatica - Funzioni per la 
creazione di librerie - Precisione a 16 cifre - Interfaccia utente semplice ed intuitiva - Servizio di Hotline gratuito. 


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HARDWARE 


Presentata una linea di portatili ed anche un nuovo logo 

Le novità Tulip Computers 

Viene istituito un supporto telefonico europeo per i clienti 
di Tulip Impression Line 



L a nuova famiglia di portatili 
Motion Line Tulip 
Computers viene distribuita 
con vasta scelta di processori, 
che va dal 486 DX4/100 al 
Pentium 90 MHz, con un bril¬ 
lante schermo da 10,4 ", 8 
MB di RAM standard, un 
drive per hard disk da 2.5", un 
CD-ROM rimovibile, audio 
SoundBlaster a 16 bit e l'inno¬ 
vativo sistema di puntamento 
Touchpad Inoltre un'interfac¬ 
cia all'infrarosso per lo scam¬ 
bio dei dati (IrDAI permette la 
trasmissione remota dei dati a 
PC desktop e stampanti dotati 
di IrDA. Tutti i notebook della 
famiglia Motion Line offrono, 
precaricato Windows 95, 

La nuova famiglia desktop 
Tulip Vision Line è invece 
destinata agli utenti che ope¬ 
rano con applicazioni aziendali 
di fascia alta, dove prestazioni 
di alto livello, aggiornabilità, 
funzioni di sicurezza e gestio¬ 
ne dei consumi sono elemen¬ 
ti indispensabili. La nuova 
famiglia Tulip Vision Line 
conta 5 modelli desktop e ser¬ 
ver con un'elevata potenza di 
elaborazione, con processori a 
75. 90,100 120 e 133 MHz. I 
diversi cabinet (dt.de, ds, tr. 
id) uniscono una linea elegan¬ 
te con un’ampia possibilità di 
espandibilità e funzionalità. I 
sistemi basati su processore 
Pentium sono equipaggiati 
con il bus locale PCI, l'inter¬ 
faccia EIDE e la memoria 
EDO-RAM garantiscono pre¬ 
stazioni di tutto rispetto. I 
sistemi PCI della serie 5 Tulip 
comprendono una XVGA 
accelerata sul bus locale PCI 
che li rende ideali anche per 
applicazioni grafiche. Tutti i 
Tulip Vision Line saranno for¬ 


niti con il software di rete 
Novell Umversal Client prein- 
stallato. Il software Client rap¬ 
presenta un valore aggiunto ai 
controlli Ethernet su scheda 
madre esistenti in tutti i 
modelli Tulip Vision Line, e 
facilita l'installazione dei siste¬ 
mi Tulip in reti Novell senza 
costi aggiuntivi. Il software 
Novell Umversal Client è 
basato sull'architettura VLM e 
contiene tutti i file che sono 
richiesti per connettere siste¬ 
mi MS-DOS o Microsoft 
Windows 95 in reti Novell. Un 
anno di supporto telefonico 
gratuito è fornito insieme ai 
sistemi Tulip Impression Line, 
i clienti di tutta Europa posso¬ 
no chiamare l'European Cali 
Centre per avere informazioni 
sulle installazioni di sistemi 
Tulip Per accedere al Centre 
è necessario il numero di 
sene del computer e la data di 
inizio del contratto che si tro¬ 
vano sulla Support Access 
Card fornita a tutti i clienti 
Tulip Impression Line, un 
numero verde permette la 
chiamata senza costi aggiunti¬ 
vi. ed il supporto viene fornito 
anche in lingua italiana. A par¬ 
tire dalla metà di settembre è 
partita una intensa campagna 
pubblicitaria paneuropea per 
il lancio del nuovo logo, che 
dall'originale grigio è diventato 
verde ed ha assunto una 
nuova forma. Il motto della 
nuova strategia è "La vita che 
c'è intorno', che riflette un 
approccio più attento alle per¬ 
sone. L'ultimo annuncio 
riguarda il lancio di Tulip 
Universa, un nuovo modello 
'tutto-in-uno' della linea Tulip 
Impression Line per soddisfa¬ 
re le esigenze di tutta la fami¬ 


glia per quanto riguarda l'in¬ 
trattenimento, l'educazione e 
le comunicazioni. L'Universa 
è equipaggiato con processo¬ 
re Intel Pentium a 75 MHz e 8 
MB di memoria dinamica, 
assicurando agli utenti ottimi 
tempi di risposta e ideali per 
comunicazioni interattive. Il 
lettore CD-ROM inserito è a 


quadrupla velocità e l'architet¬ 
tura PCI Locai Bus contribui¬ 


scono inoltre alla ottime pre¬ 
stazioni del sistema. 



MULTIMEDIA 


Entra su Internet il leader dei tool di sviluppo 
multimediali 

Asymetrix e Netscape API: 
matrimonio fatto 

Asymetrix ha annunciato che le future versioni dei 
propri prodotti supporteranno l'interfaccia Netscape 
API. Ciò consentirà agli utenti del noto browser Internet 
Netscape 2.0 di creare e distribuire applicazioni 
multimediali direttamente su Web 

Multimedia visivi interattivi potranno essere creati facilmente 
da chi utilizza i prodotti Asymetrix, fra cui i noti Multimedia 
Toolbook, 3D F/X ed altri, e quindi immessi direttamente in 
rete su Web. 'Siamo contenti di essere entrati in rapporti d'af¬ 
fari con una società i cui prodotti migliorano l'esperienza lavo¬ 
rativa con Netscape Navigator' ha dichiarato Donna 
Simomdes. Direttore responsabile dei rapporti con gli svilup¬ 
patori di Netscape. 'I nuovi prodotti Asymetrix permetteranno 
di creare pagine Web interattive, dinamiche e graficamente 
ricche, facili e divertenti da usare".'Aymetrix intende ampliare 
la propria leadership nel campo dei tool di contenuto creativo 
e multimediale, entrando nel mercato attualmente più dinami¬ 
co. Internet' ha affermato Jim Billmaier, presidente e CEO di 
Asymetrix Corp. 'Quale leader dei tool di Imaging 3D, autho- 
rmg, e di apprendimento su computer (CBT) basati su 
Windows, la nostra meta naturale era Internet. Nei prossimi 
giorni commcerà l'introduzione della gamma di tool dedicati a 
Internet che permetteranno agli utenti di diventare creativi in 
poche ore, senza bisogno di training". 

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ce e veloce per la ricerca dell'informazio¬ 
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viene consultato coi medesimo software 







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SOFTWARE 


Acquisizione dati, National aggiorna il software 

La nuova versione di DAQ Designer 
è disponibile gratuitamente 

L'hardware DAQ, il controller GPIB e il software LabVIEW 
con interfaccia grafica sono ora un pacchetto integrato 


N ational Instruments ha oggi annun¬ 
ciato la nuova versione del DAQ 
Designer, una utilità software per 
Windows che permette la configura¬ 
zione di sistemi acquisizione dati 
(DAQ) basati su personal computer 
PC/XT/AT/EISA e PCMCIA, incluso lap- 
top e notebook, assicurando all'utente 
la migliore configurazione hardware e 
software per le proprie applicazioni. Il 
pacchetto è semplice e interattivo: allo 
sviluppatore vengono formulate varie 
domande relative alle caratteristiche 
del sistema, come il numero di punti di 
misura analogici e digitali, il tipo di sen¬ 
sore e di segnali e la necessità di con¬ 
dizionamento dei segnali. Dopo aver 
analizzato le risposte, DAQ Designer 
suggerisce la soluzione più idonea sug¬ 
gerendo le schede di acquisizione dati, 
i moduli di condizionamento segnale, il 
sistema precablato per il collegamento 
tra le varie unità ed il software più 
appropriato per la realizzazione pratica 
dell applicazione richiesta. 

National ha poi annunciato Class Pack, 
un pacchetto integrato costituito dall'u¬ 
nione di LabVIEW. il software grafico 
per strumentazione, con l'hardware 
per l’acquisizione dati (DAQ) e con 
l'hardware di controllo per strumenta¬ 
zione GPIB; LabVIEW per sistemi 
Windows PC o Macintosh, l'interfaccia 
hardware DAQ oGPIB con i driver 


software NI-DAQ o NI-488.2 Con ogni 
pacchetto, i clienti possono anche 
richiedere il manuale gratuito per l'in¬ 
segnante. Con LabVIEW Class Packs 
gli istruttori potranno includere in 
modo semplice LabVIEW e la stru¬ 
mentazione hardware nei propri pro¬ 
grammi didattici in numerose discipli¬ 
ne nei settori elettrico, dei computer, 
dell'ingegneria meccanica, civile ed 
industriale, della fisica, della fisiologia, 
della biomedicina e della chimica. Per 
offrire la possibilità di valutare l'even¬ 
tuale adozione di LabView Class Packs 
ai fini didattici viene offerta l'opportu¬ 
nità di acquisire LabVIEW Starter Kits 
con il limite di un pacchetto per ogni 
dipartimento accademico. LabVIEW 
Class Packs comprende il sistema 
LabVIEW completo per Windows, 
Macintosh o Power Macintosh nativo. 
L'hardware DAQ comprende la sche¬ 
da Lab-PC+ o il box esterno DAQPad - 
1200 per i PC in Windows, la scheda 
Lab-NB per i computer Macintosh e 
Power Macintosh e la scheda SC-2071 
generai purpose per il collegamento 
dei segnali, completa del relativo cavo 
di collegamento. L'hardware per il con¬ 
trollo di strumentazione prevede la 
scheda AT-GPIB/TNT per i PC in 
Windows o la scheda NB-GPIB/TNT 
per i computer Macintosh/Power 
Macintosh ed il relativo cavo; è dispo¬ 
nibile il manuale gratuito per 
l'istruttore II prezzo ai fini 
educativi richiede un acqui¬ 
sto di almeno cinque 
LabVIEW Class Packs in 
qualsiasi combinazione 
DAQ/GPIB o di piattaforma. 



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i scenari alEade. 

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9 scenari arcade. 

6 sequenze 3D. 

15 attori combattenti, 

20 attori bilmap semplici. 

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Platfotm comprendente: Indagine Multimediale. 

3 scenari arcade. simulazione fìsica, intellet¬ 

to tipi di nemici a schiera, tuale e caratteriale di. 

1 bonus stage, Sylvie (ex USA) 

15 elementi monitor sor- Dominique (Francia) 

presa Marie V (Germania) 

Zelda (Lussemburgo) 


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Presentati dei nuovi digitizer per applicazioni mapping e GIS 

Calcomp: un inverno di novità 

Le interessanti Tablet DrawingSIate II sono dotate di penna sensibile alla 
pressione per applicazioni particolarmente creative 


U n'infornata di nuovi prodot¬ 
ti sono stati annunciati da 
CalComp e riguardano tutti i 
settori dell'input e dell'output 
grafico. Il primo annuncio 
riguarda il nuovo CalComp 
Solus 4, un plotter capace di 
stampare fino al formato AO 
su carta comune con risoluzio¬ 
ne 400x400 dpi. Le tecnologia 
usata è quella a LED. che uni¬ 
sce grande velocità operativa 
alla alta qualità di stampa, il 
plotter è in grado di stampare 
fino a 10 pagine al minuto in 
formato A4 e 2 in formato A0. 
L'alta velocità di elaborazione 
è ottenuta grazie ad un nuovo 
processore a 32 bit IDT 3081 
con virgola mobile che incre¬ 


menta la rapidità dei calcoli 
aritmetici. Il gruppo di stampa 
LED utilizza un barra fissa di 
diodi ed ha un numero molto 
basso di parti in movimento in 
grado di garantire alta affidabi¬ 
lità Nuove possibilità creative 
sono invece realizzabili con le 
tablet CalComp DrawingSIate 
Il con penna elettronica sensi¬ 
bile alla pressione, utilizzabile 
facilmente come una comune 
penna. Grazie ad essa ed ai 
numerosi software che ne 
prevedono l'impiego, è possi¬ 
bile ottenere, modificando la 
pressione sulla penna e l'incli¬ 
nazione d'uso, la variazione 
continua dello spessore del 
tratto e di diversi altri parame¬ 


tri, che facilitano 
enormemente il 
disegno a mano 
libera. Tra le altre caratteristi¬ 
che delle nuove DrawingSIate 
II. oltre alla facilità d'uso otte¬ 
nuta grazie alla compatibilità 
plug-and-play, c'è l'alta risolu¬ 
zione (fino a 0.01 mm). le 
macro preregistrate e la possi¬ 
bilità di registrare macro per¬ 
sonalizzate da associare ai pul¬ 
santi soft sulla superficie della 
tablet. Le tavolette occupano 
un ingombro minimo ed hanno 
uno spessore di soli 7 mm. 

Una nuova linea di digitizer 
arricchisce la scelta CalComp: 
la nuova linea, siglata 
DrawmgBoard III High- 



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sentono di ottenere un'ampia 
autonomia di stampa indispen¬ 
sabile per i disegni di grande 
formato. Il plotter è anche 
equipaggiato di un esclusivo 
sistema intelligente di gestio¬ 
ne dell'inchiostro che. oltre a 
garantire un rifornimento della 
testina per tempi molto lunghi, 
permette di ottenere la massi¬ 
ma affidabilità di esecuzione 
anche delle stampe più com¬ 
plesse e ad alta densità di 
colori, il flusso di inchiostro è 
costantemente controllato da 
un processore che interviene 
in caso di anomalia II 
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disponibile nel formato A0 ed 
è alimentabile sia con rotolo 
che con foglio singolo. Il plot¬ 
ter è collegabile a qualsiasi 
piattaforma hardware e viene 
fornito con svariati nuovi driver 
tra i quali il Windows Raster 
Driver, disponibile opzional¬ 
mente anche il firmware 
GhostScript, che rende il plot¬ 
ter compatibile con il linguag¬ 
gio PostScript. 

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Texas Instruments ha integrato le poten¬ 
zialità di un sofisticato computer da tavo¬ 
lo in uno straordinario notebook. 


Pentium e Bus PCI rappresentano oggi la mas¬ 
sima espressione nell'evoluzione dei perso¬ 
nal computer. E Texas Instruments ha reso tut¬ 
to questo portatile, dandovi la libertà di 
utilizzare le più sofisticate applicazioni mul¬ 
timediali ovunque vi troviate. In un mondo 
frenetico, dove il tempo è la componente più preziosa, poter 
coniare sul massimo disponibile significa ottenere fondamen¬ 
tali vantaggi rispetto ai vostri concorrenti. 


E’ facile 
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rispetto degli standard di mercato, sono la 
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SOFTWARE 


Alleanza tra Microsoft e Software AG per la tecnologia OLE 

Software AG porta OLE nello sviluppo 
di software aziendale 

La metodologia modulare di Microsoft verrà resa disponibile su Unix e 
sistemi proprietari. Dopo Andersen Consulting anche SAP userà 
la metodologia nei suoi prodotti per l'azienda 


M icrosoft e Software AG annun¬ 
ciano la firma di un'alleanza 
grazie alla quale la tecnologia 
software OLE di Microsoft sarà 
disponibile sulla gran parte degli 
operativi aziendali. 

L'alleanza fornirà un metodo unifor¬ 
me per l’integrazione del software 
all'interno delle imprese, accorcian¬ 
do i cicli di sviluppo e riducendo i 
costi, 

Secondo i termini dell'accordo 
Software AG, decima società di 
software al mondo, renderà il 
nucleo della tecnologia OLE disponi¬ 
bile sui sistemi operativi non 
Microsoft per mainframe e server: 
tutte le principali varianti di Unix, 
IBM/MVS, OS/400 e altri sistemi 
proprietari. 

Inoltre l'azienda tedesca incorporerà 
OLE nei propri prodotti software e 
fornirà in tutto il mondo servizi di 
consulenza e supporto per questa 
tecnologia. 

Le prime piattaforme saranno sup¬ 
portate nei primi mesi del 1997 
mentre le altre seguiranno entro la 
fine del 1988. Nel frattempo, 
Software AG renderà disponibili pro¬ 
dotti che semplificheranno l'integra¬ 
zione delle applicazioni legacy con 
quelle residenti su piattaforme 
Microsoft incapsulando le vecchie 
applicazioni in interfacce OLE. 
Saranno inoltre realizzate estensioni 
ai prodotti middleware Entire di 
Software AG. 

'Durante l'ultimo anno Andersen 
Consulting e Microsoft hanno colla¬ 
borato all'integrazione della tecnolo¬ 
gia OLE nell'architettura di Project 
Eagle di Andersen', ha dichiarato 
Jean-Marie Sacre, partner di 
Andersen Consulting da cui dipen¬ 
dono le competenze nelle tecnolo¬ 


gie ad oggetti per l'Europa. 'Di con¬ 
seguenza ora Andersen dispone di 
componenti specifici, compatibili 
con OLE, che possono essre riutiliz¬ 
zati per accorciare i cicli di sviluppo 
del software a favore dei nostri 
clienti. 

Ciò inoltre consentirà ai nostri team 
di sviluppo di integrare facilmente e 
migliorare l'integrazione delle appli¬ 
cazioni. Infine, la disponibilità su 
piattaforme diverse da Windows 
semplificherò il supporto della distri¬ 
buzione di componenti OLE di 
Project Eagle'. 

L'alleanza con Software AG è un'ul¬ 
teriore prova della Microsoft di 
estendere la portata di OLE ad altri 
sistemi operativi e nei grossi 
ambienti di elaborazione aziendale 
Microsoft e Digital Equipment, che 
sfruttando l’esperienza di Digital nel 
software distribuito object oriented 
hanno collaborato nella progettazio¬ 
ne di parti fondamentali di OLE, 
hanno già siglato un accordo in base 
al quale Digital renderà OLE dispo¬ 
nibile sui principali sistemi operativi 
attraverso i suoi prodotti e la sua 
divisione di System integration. 


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Stretto un accordo con la Softwarehouse 

Da Media Direct Derive in italiano 

Il prodotto Derive della società americana Softwarehouse 
sarà disponibile anche in Italia grazie ad un accordo 
con la Media Direct che ne ha curato l'edizione italiana 


D erive 3.06 è un potente 
programma che applica in 
maniera intelligente le regole 
dell'algebra, della trigonome¬ 
tria, del calcolo e dell'algebra 
matriciale per risolvere un 
ampio campo di problemi 
matematici Questo significa 
che l'utente è liberato dalla 
preoccupazione di commette¬ 
re banali errori di calcolo e 
può concentrarsi appieno sul¬ 
l'analisi e l'interpretazione dei 
risultati. Derive può essere 
impiegato sia come una calco¬ 
latrice scientifica per eseguire 


con esattezza qualsiasi calco¬ 
lo con l'approssimazione desi¬ 
derata, sia come un elaborato¬ 
re simbolico per operazioni 
algebriche. È possibile visua¬ 
lizzare funzioni 2D e 3D ed 
implementare funzioni defini¬ 
te dall'utente. Contiene inoltre 
più di 400 funzioni matemati¬ 
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In arrivo un ospedale su Internet per la cura 
dei virus informatici 

Virus Hospital 

Un vero e proprio "ospedale" su Internet per la cura dei 
virus verrà lanciato dalla taiwanese Trend Microsystems 

L'obiettivo è di usare il modem come ambulanza per trasporta¬ 
re nella clinica il file bisognoso della cura antivirus. una volta 
giunto alla Trend esperti mondiali di virus esamineranno il file e 
lo restituiranno 'curato' al mittente: il costo dell'operazione 
sarà inferiore ai 10 dollari, È in via di definizione un accordo con 
Microsoft che permetterà agli utenti di Windows 95 di accede¬ 
re al Virus Hospital semplicemente con un colpo di mouse La 
Trend distribuisce PC-cillin, usato da migliaia di utenti in tutto il 
mondo per vaccinare i computer StationLock e Mobile Protect 
sono dei sistemi antivirus made in Taiwan con una combina¬ 
zione hardware/software fatti su misura per gestire particolari 
rischi di infezione delle reti informatiche e dei computer porta- 
tili usati da chi viaggia per lavoro. 


£ La liome page della Trend su Internet si trova all'indirizzo: 

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sulla tela (Song Map). 
L’arrangiamento è pronto, e puoi 
anche aggiungere la melodia! 






























































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aggiunta di un secondo proces¬ 
sore Pentium. Così la produtti¬ 
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Texas Instruments, mobilità 
e sicurezza nelle comunicazioni 

Dei nuovi elaboratori di segnale per le trasmissioni e la voce rendono 
sicuro ed economico il terminale GSM. Inoltre Texas offre 
ai produttori anche molto software già pronto per applicazioni 
tradizionali e in half rate 


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S e alcuni anni fa aveste osservato 
qualcuno usare un telefono in 
automobile, probabilmente avreste 
riguardato per vedere se per caso vi 
eravate sbagliati. Oggi ci fareste caso 
a malapena, dato che su qualunque 
strada trafficata è possibile incontrare 
qualcuno aggrappato allo sterzo con 
una sola mano e con un cellulare nel¬ 
l'altra. I telefonim sembrano la perfet¬ 
ta unione di mobilità e comunicazio¬ 
ne, eccetto che per un fattore: la 
sicurezza. Secondo uno studio del 
Rochester Institute of Technology, gli 
automobilisti con il cellulare nell'auto 
affrontano un rischio d'incidente 
maggiore del 34% rispetto agli altri 
motorizzati. In svariati Stati la giuri¬ 
sprudenza si sta adeguando II parla¬ 
mento britannico è stato il primo, con 
una legge che richiedeva per i cellula¬ 
ri in auto l'installazione sul cruscotto 
onde lasciar libere le mani, ma rego¬ 
lamenti simili sono in considerazione 
dappertutto. Texas Instruments ha 
annunciato una nuova soluzione di 
elaborazione digitale del segnale che 
darà agli utenti di telefoni cellulari la 
sicurezza delle operazioni in viva 
voce con la qualità permessa dall'uso 
delle mani. 

La soluzione si basa su due nuovi 
chip DSP, il TMS320WP010 e il 
TCM320AC36. 

In piu il software Cellular Audio 
Penpheral Enhancements usato nel 
WPOIO viene dato in licenza agli svi¬ 
luppatori. riducendo di molto il tempo 
di sviluppo di nuovi prodotti. Un altro 
software di Texas è quello per le 
comunicazioni in Half-Rate GSM. Il 
nuovo chip potrà servire il mercato 
internazionale, potendo essere pro¬ 
grammato per svariati standard ana¬ 
logici e digitali usati nel mondo, tra i 


quali AMPS, IS 54. IS 136. GSM. 
CDMA e PDC. 

Texas ha inoltre annunciato lo svilup¬ 
po di nuovi circuiti d’interfaccia per 
gli standard GSM e IS-136: i due 
microchip allo studio porteranno a 
sistemi di costo ridotto, minori 
dimensioni, maggiore affidabilità e 
ridotta dissipazione d'energia. 
Tornando al WPOIO, il nuovo DSP 
sopprime il rumore dell'abitacolo e 
cancella entrambi gli echi, acustico e 
di linea, rendendo chiaro il suono che 
ciascun ascoltatore può sentire nella 
conversazione II nuovo circuito inol¬ 
tre supporta la trasmissione simulta¬ 
nea bidirezionale (full duplex), per¬ 
mettendo agli interlocutori di parlare 
contemporaneamente continuando a 
sentirsi Negli economici sistemi half 
duplex la voce di uno dei due viene 
completamente soppressa mentre 
l'altro parla, causando fastidiosi salti 
nella conversazione II WPOIO è una 
soluzione viva voce di costo adegua¬ 
to con l'elevata qualità del full duplex 
e al contempo la cancellazione dell'e¬ 
co acustico e la soppressione del 
rumore. 

Secondo studi indipendenti, Texas è 
fornitore leader di DSP nel mondo 
con una quota di mercato pari al 
42,3%, e stima che nel 2000 il mer¬ 
cato delle soluzioni di elaborazione 
digitale del segnale raggiungerà i 10 
miliardi di dollari. 



Texas Instruments Italia 

Centro Direzionale Colleoni, 


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20041 Agrate Bnanza IMO. Tel 039/68.421 


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Cosa devo fare con i miei programmi? 
Continuo a lavorare con Windows 3.1? 
Oppure mi butto su Windows 95? 

O invece? Perché non OS/2? 


Altre domande? 


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Mettiti al passo con i 
tempi che corrono. Lotus ha 
appena lanciato SmartSuite 
4 per Windows 3.1, sei 
potenti applicazioni, un 
unico modo di lavorare. 

SmartSuite è l’unica suite al 
mondo che può offrirti i benefi¬ 
ci del team computing ed è la 
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l’evoluzione del mondo infor¬ 
matico: in un solo colpo potrai 
avere il mitico foglio elettronico 
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elaboratore di testi che ti per¬ 



mette di lavorare in team, il 
database Approach, Freelance, 
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Suite 4 entro il 31 dicembre 
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Protezione d’Aquisto e ti spieghe¬ 
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lotus SmartSuite e un marchio registrato ili Ixitus Development Corp. • Windows 95 c un marchio registrato ih Microsoft Corp. • OS/2 Warp c un marchio registrato ih IBM Corp. 










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In occasione del 3High! si è parlato di ISDN 

Sonix completa l'offerta 3Com 

L'azienda britannica nata solo tre anni fa è ora l'offerta 
ISDN di 3Com, che diventa il terzo fornitore europeo dietro 
a Cisco ed A VM 
di Leo Sorge 



L i edizione ottobrina di 

3Highl. la periodica seduta 
d'aggiornamento che 3Com 
offre a partner e giornalisti a 
Milano, Roma e Madrid, si è 
svolta all'insegna di due argo¬ 
menti principali, il networking 
IBM e l'ISDN È proprio que¬ 
st'ultimo argomento quello più 
caldo nell'informatica attuale, 
ed è a lui che dedicheremo le 
note che seguono. Iniziamo 
con il ribadire che sostanzial¬ 
mente ISDN è la solita, tradizio¬ 
nale rete telefonica: ciò che 
cambia è solo il terminale. 
L'ISDN è perfetta per il cosid¬ 
detto telelavoratore stanziale, 
del quale è fissa la postazione 


di lavoro, mentre per il nomadi- 
co la rete commutata resta fon¬ 
damentale, almeno fino ad una 
eventuale capillarità del nuovo 
sistema Negli Stati Uniti, addi¬ 
rittura. le aziende possono 
avere degli sgravi fiscali se 
assumono telelavoratori. I van¬ 
taggi sono enormi anche per il 
sistema commerciale in gene¬ 
rale: basti dire che la conferma 
di una transazione con carta di 
credito, che su commutata va 
da 20 a 40 secondi, passereb¬ 
be ad un massimo di 9 secondi 
e ad un mimmo di soli tre. Nel 
mercato sta conoscendo una 
crescita continua, senza picchi 
ma duratura, soprattutto a sca¬ 


pito delle linee dedicate: se è 
vero che un buon sfruttamento 
di quest'ultime garantisce costi 
più bassi della rete integrata, è 
anche vero che tale soglia è 
piuttosto alta mentre i servizi di 
connessione fanno gola a 
molte aziende dal traffico mino¬ 
re ma importante Oltre all'ac¬ 
cesso geografico alle lan, ISDN 
è richiestissima per l'accesso ai 
servizi on Ime e ad Internet, ma 
tra breve saranno attratti anche 
gli utenti domestici che potran¬ 
no lavorare sullo stesso scher¬ 
mo insieme ad altre persone 
connesse (videotelefonica¬ 
mente. Parlando di mercato, 
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pea vedeva tre grandi attori in 
Cisco, AVM e 3Com. Cisco, 
inventore del mercato dei rou- 
ter, deteneva il 26% delle con¬ 
segne totali di mternetworking 
ISDN, laddove la AVM, tedesca 
di Berlino, ha il 23% con sche¬ 
de per PC ed applicazioni varie, 
tra le quali risalta una soluzione 
NetWare sviluppata congiunta- 
mente con la stessa Novell. 
L'eccellente posizione di 
3Com. terza con il 19%, e 
dovuta all'acquisizione di Sonix, 
azienda inglese leader nel set¬ 
tore e accreditata di ben il 46% 
del mercato britannico. 
Tornando a 3Com la sua offerta 
spazia ora su quattro fronti prin¬ 
cipali: grandi connessioni, pic¬ 
cole connessioni, comunicazio¬ 
ni aziendali remote e Service 
provider. Sonix, acquisita a 
marzo, opera nel secondo e 
terzo settore. La storia di que¬ 
sta realtà parte appena nel 
1992, con un fatturato di 12 
miliardi di lire nell'anno fiscale 
1993/94 triplicato l'anno dopo I 
prodotti sono bridge/router e 
Terminal Adapters o TA, ci 
sarebbero anche i modem, ma 
l'approvazione in UK e Sud 
Africa è molto più sbrigativa di 
quella della Comunità Europea. 
La famiglia Arpeggio risolve i 
problemi di bndging con pro¬ 
dotti che vanno dalla scheda 


per PC alla versione Lite fino 
alla Plus. I Terminal Adapter, 
che interfacciano alla rete degli 
oggetti non ISDN, si chiamano 
Canzona e Volante, quest'ulti- 
mo anche per PC. 

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MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 













Adesso che c’è MagnaRAM, non si vedranno più tanti “rad- 
doppiatori RAM" in giro. Come possono competere con la molti¬ 
plicazione della memoria a 32 bit di cui è capace MagnaRAM? 

MagnaRAM non raddoppia, moltiplica: comprime la memo¬ 
ria fisica fino ad ottenere la memoria massima e combina questa 
tecnica di compressione assolutamente sicura con un metodo 
brevettato per migliorare la velocità della memoria virtuale. 

È un’ottima combinazione, perché lascia più memoria a dis¬ 
posizione di Windows* 1 95 e Windows 3.1. Si possono aprire più 
programmi e programmi più grandi senza ottenere quell’irritante 
messaggio di "memoria esaurita”. E, poiché non si accede tanto 
spesso al disco, l’esecuzione dei programmi è molto più veloce. 

Questo è illustrato da un semplice schermo grafico. Se volete 
sapere quanto sono migliorate la memoria e le prestazioni del sis¬ 


tema, è facile vederlo. 

Se volete mettere a punto la velocità c la memoria, è possibile 
fare anche questo. MagnaRAM c total¬ 
mente configurabile. 

È tutto molto semplice, senza chip 
da installare e tecnici da pagare. È pos¬ 
sibile installarla in pochi secondi, e fun¬ 
ziona in background. 

E soprattutto, MagnaRAM costa molto meno dei chip RAM 
o dei moduli SIMM. 

Per ulteriori informazioni rivolgersi al rivenditore, contattare 
l'indirizzo [http://www.Qdeck.co.ukJ su Web o telefonare al 
numero 1678 71953. 

(Questo amttmao è stato realizzalo senza arrecare danni ai cucciolotti.l 



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ffl 1995 Oantiaa «naKmi m BIH uose Ciaw- ter»*. OeLa*** Co tMu* nana Tu». M ma C»»*ao«i*raro«it^s»i<Mt»e«0*»»ViU«niWia»r»ri».o.aara 3»Oj»iF»càCffi»ijiw 

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m\ iW-MMi 

Contiene decine d'immagini, brevi filmati e brani musicali 

Futura: Biblioteca Elettronica ampliabile collegandosi ad Internet 


La Winner Group di Roma ha presentato, alla fine d'ottobre '95. questo suo prodotto multimediale che propone 
al grande pubblico una biblioteca elettronica basata su un CD ROM che può essere estesa ed ampliata anche 
attraverso delle consultazioni di un sito Internet che la casa editrice mette a disposizione degli acquirenti 


F utura su CD-ROM contie¬ 
ne un’enciclopedia univer¬ 
sale con centinaia di migliaia 
di lemmi; 300 monografie su 
argomenti letterari, scientifi¬ 
ci, storici e d'attualità; alcune 
opere attinenti alla letteratu¬ 
ra fondamentali quali II 
Decamerone, La Divina 
Commedia e I Promessi 
Sposi; La Sacra Bibbia; il 
testo integrale del Nuovo 
Codice della Strada, del 
Codice Postale e una serie di 
guide pratiche per destreg¬ 


giarsi nei meandri della pub¬ 
blica amministrazione 
Poi vi sono i testi ufficiali 
completi che riguardano i 
Decreti Legge, la giurispru¬ 
denza tributaria e le istruzioni 
tributarie degli ultimi cinque 
anni. Per finire, sono inclusi 
anche i riassunti degli elabo¬ 
rati di medicina apparsi sulle 
più importanti riviste euro¬ 
pee negli ultimi due anni. 

A giustificare la multimedia¬ 
lità del prodotto, il CD-ROM 
contiene decine d'immagini, 


brevi filmati e brani musicali. 
Questa gran quantità d'infor¬ 
mazioni è gestita da un'appli¬ 
cazione di ricerca d'estrema 
semplicità per consentire 
una consultazione rapida e 
facile dell'opera. 

La presentazione di Futura è 
stata basata su una versione 
Beta ed è previsto che la 
versione definitiva sarà 
disponibile alla fine del 1995, 
inizio 1996. 

Il prezz.' dell'opera, che si 
prevede includa il servizio 


d’aggiornamento e consulta¬ 
zione attraverso il server 
d'Internet, non è stato anco¬ 
ra definito ma è previsto che 
possa essere fissato intorno 
ai quattro milioni di lire. 



£ Winner Group 

Via Flaminia 342/B 
00186 Roma 
Tel. 06/32 03842 



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Simm 4 Mb 72 pin. 270.000 

Simm 4Mb 72 pin,'EDO xZr.310.000 

Simm 8 Mb 72 pin. 570.000 

Simm 8 Mb 72 pin, 'EDO x ZP". 620.000 

Simm 16 Mb 72 pin. 980.000 

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SoundBlaster 16 bit Value. 200.000 

Sound Bloster 16 bit AWE 32 . 520.000 

Sound Bloster Disrovery 16 bit. 350.000 

mm m coNfiwmA 

Gruppo di continuità Terno Wore E300 285.000 

Gruppo di continuità Teato Ware F450 ... 385.000 
Gruppo di continuità Terno Wore 1600 ... 465.000 

Mitsumi Multisessione, 4x, IDE. 250.000 

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1,3 Gb, 10 ms, En. Ide. Western Digital... 589.000 
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2,1 Gb, SCSI .. . . 1.550.000 

Nikkey 14', 0.28p, . 449.000 

MAG DxlSF, 0.28p, Digitole, MPR II. 749.000 

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Yokumo 14Fe, 0.28p, HI., LR. 489.000 

Yokumo Dx 15Fe, 0.28p, Digitale 

MPR II, Fiat Streen, Band Width 64 Mhz . 749.000 

Yokumo Dx 17Fe, 0.26p, Digitale 

MPR II, Fiat Streen, Band Width 64 Mhz 1.349.000 

Yakumo Dx 17Fe, 0.26p, Digitale, 

MPR II. Trinitron, 120 Hz. 64 Mhz. 1.699.000 

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REQUISITI TECNICI 

PIATTAFORMA: Windows 
PROCESSORE 486 DX 2 50 Mhz 
RAM 8 SCHEDA VIDEO: SVGA 
SCHEDA AUDIO: in riproduzione 
Sound Blosler compatibile 


REQUISITI TECNICI 


PIATTAFORMA Mocinlosh e Windows 
PROCESSORE 486/040 RAM 8 Mb 
SCHEDA VIDEO. SVGA/640x480 8/16 Bit 
SISTEMA OPERATIVO Windows 3.1 /MAC 05 7.1 


REQUISITI TECNICI 

PIATTAFORMA Macintosh e Windows 
PROCESSORE: IBM compatibile 386 minio 
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Windows PC -80486 DX 33 RAM 8 Mb 



















SOFTWARE 


MULTIMEDIA 


È il primo sistema di questo tipo 

Inazware di Inai Paghe, per la gestione 
e l'amministrazione del personale 

Inaz Paghe è l'azienda leader in Italia per l'amministra¬ 
zione e la gestione del personale, e con le sue proce¬ 
dure Inazware e Procedura Paghe e Stipendi si è 
guadagnata sul campo record di vendita nel settore: 
la società è anche partner di Microsoft 


D isponibile per i sistemi 
operativi Windows 3.1, 
NT e 95, Inazware fa uso di 
soluzioni tecnologiche all'a¬ 
vanguardia quali archiviazio¬ 
ne ottica e accesso in rete 
per soddisfare tutte le esi¬ 
genze dell'ufficio paghe 
aziendale o dello Studio di 
consulenza del lavoro. 
L'aspetto più innovativo del 
sistema riguarda la modula¬ 
rità, con una configurazione 
modificabile in base alle esi¬ 
genze, capace inoltre di inte¬ 
grarsi con le applicazioni già 
presenti nell'azienda, quali 
Word, Excel ed altri. 

La Procedura Paghe e 
Stipendi è disponibile in 
ambienti DOS, Unix, Aix e 
Windows, realizza una 
gestione multicontrattuale e 
multiaziendale delle paghe, 
gestisce l’intero ciclo di ela¬ 
borazioni mensili e annuali 
riguardanti tutti gli obblighi 
contrattuali, contributivi e 
fiscali e si integra con le altre 
procedure Inaz Paghe: rileva¬ 
zione e gestione presenze. 


Modello 730, Modello 770 e 
Gestione Risorse umane. La 
procedura viene inoltre forni¬ 
ta con le tabelle precaricate 
riguardanti sia le percentuali 
contributive sia i valori retri¬ 
butivi di tutte le categorie 
previste da ciascun contrat¬ 
to. La Procedura Paghe e 
Stipendi di Inaz Paghe è 
stata realizzata anche in ver¬ 
sione per IBM AS/400, in 
linguaggio COBOL/400. 
Particolarmente curato è 
stato lo stand Inaz Paghe allo 
scorso SMAU, dove veniva¬ 
no dimostrate le procedura 
sopracitate: nello stand era 
presente una vera e propria 
galleria d'arte, chiamata Inaz 
Gallery, nella quale erano 
esposte opere della pittrice 
Rossella Gilli ispirate a 
Inazware. 



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Nuova tecnologia software interattiva 

Intel Indeo è ora interattivo 

Intel ha annunciato Indeo Video Interactive, una tecnologia 
software interamente nuova, basata sulla tecnica wavelet 
Ipiccole ondeI che permette l'interazione in tempo reale 
ed il controllo di immagini video e grafiche in applicazioni 
multimediali e nei giochi per PC 

Oltre a nuove funzioni interattive, Indeo Video Interactive per¬ 
mette di ottenere immagini di qualità notevolmente superiore a 
frequenze di trasferimento di dati decisamente inferiori rispetto 
a quelle della precedente tecnologia Indeo Video. È stata inoltre 
implementata una funzione per la selezione del livello della qua¬ 
lità dell'immagine che permette di sfruttare a fondo i piu veloci 
processori Pentium in commercio. Per chi si occupa dello svi¬ 
luppo di software, Indeo Video Interactive mette a disposizione 
molte funzioni di base per l'interattività per la realizzazione 
effetti e la gestione di finestre Ad esempio c'è ora il supporto 
della funzione di trasparenza per creare effetti digitali interattivi, 
rendendo possibile sovrapporre ad una scena grafica o a imma¬ 
gini video dei grafici di forma arbitraria o degli oggetti video, che 
- tramite il joystick, la tastiera o il mouse -, possono essere con¬ 
trollati in maniera interattiva direttamente in runtime Va poi 
segnalato l'accesso casuale ai frame principali, che vengono 
usati per ripristinare la qualità delle immagini di un video. Inoltre 
il miglioramento della qualità ha permesso di implementare 
nuove funzioni relative alla scalabilità della visualizzazione. Le 
precedenti versioni di Indeo Video permettevano di variare la 
frequenza di quadro e le dimensioni dell’immagine in modo da 
adattare la visualizzazione ai diversi livelli di potenza del micro¬ 
processore presente nel PC. Con Indeo Video Interactive è ora 
possibile selezionare tra diversi livelli di qualità o "bande" in base 
alla potenza delle CPU. In questo modo è possibile visualizzare 
filmati video a pieno schermo, con movimento delle immagini 
estremamente fluido, particolarmente nei PC basati sul 
Pentium e anche alle velocità di trasferimento dei dati tipiche 
dei CD-ROM a velocità 2x. In senso assoluto va registrata una 
qualità eccezionale: su normali PC con Pentium a 90 MHz o piu 
in ambiente Windows 3.1 i filmati a pieno schermo hanno una 
qualità analoga a quella dei VHS e paragonabile alla decodifica 
software dell'MPEG-1. Indeo Video Interactive per Windows 95 
e Windows 3.1 è disponibile agli sviluppatori sin dal mese di 
ottobre come Software Developers Kit (SDK) comprendente i 
driver Indeo Video Interactive (software), gli strumenti di pro¬ 
grammazione e la documentazione. 

Intel concederà gratuitamente le licenze di Indeo Video 
Interactive a qualunque sviluppatore software e non richiederà 
il pagamento di alcuna royalty Intel ha previsto per il primo tri¬ 
mestre del 1996 l'introduzione di driver Video Intel Interactive 
per la piattaforma Apple QuickTime versione 2.01 e 2.1 



MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 































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disponibilità. 

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coesistenza di diversi raid set sullo stesso sottosistema. 

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else 16 bit (tilde devicis su RA 230) 

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I prodotti arrivano in seguito ad un accordo con Micrografx 

Due nuovi titoli per bambini nel catalogo Opera Multimedia 


La casa editrice multimediale di Olivetti Telemedia, Opera Multimedia, ha annunciato il rilascio di due nuovi titoli 
di CD-ROM per bambini, distribuiti in seguito ad un accordo con Micrografx, società americana leader 
nel segmento del software grafico per PC 


I due titoli sono Amazing Art 
I Adventure e Art Studio, che 
in poco tempo hanno scalato 
le classifiche di vendita nel set¬ 
tore CD-ROM per la prima 
infanzia. I due nuovi titoli simu¬ 
lano in modo interattivo l'utiliz¬ 
zo di carta, pastelli e colori, 
consentendo ai giovani utenti 
di disegnare o colorare disegni 
predefimti utilizzando una vera 
e propria tavolozza multimedia¬ 
le. Amazing Art Adventure è 
rivolto ai bambini dai 3 ai 6 anni 
e propone il disegno, il movi¬ 


mento e la rotazione spaziale 
di figure bidimensionali e tridi¬ 
mensionali, stimolando il coor¬ 
dinamento e la conoscenza dei 
numeri e della geometria. Il 
software è dotato di facile 
manuale di istruzioni e consigli 
in italiano. Le connessioni logi¬ 
che e simboliche facilitano l'ap¬ 
prendimento nonché il proces¬ 
so di interazione e di decisione 
tra le attività. Viene presentata 
una vera e propria tavolozza 
multimediale, dotata di colori, 
segni e stimoli, musiche e 


suoni, possibilità di animazioni 
con cui passare momenti 
divertenti e nel contempo edu¬ 
cativi. Art Studio è invece dedi¬ 
cato ai ragazzi dai 6 ai 12 anni 
e propone il disegno, il movi¬ 
mento e la rotazione spaziale 
di figure bidimensionali e tridi¬ 
mensionali. stimolando il coor¬ 
dinamento e la conoscenza dei 
numeri e della geometria. 
Rispetto al titolo precedente il 
software stimola il coordina¬ 
mento e lo sviluppo delle capa¬ 
cità sui solidi complessi, come 


piramidi, coni e figure tridimen¬ 
sionali di fantasia, che favori¬ 
scono anche la conoscenza 
della geometria. I due CD¬ 
ROM sono disponibili presso 
librerie e computer shop al 
prezzo di 99 mila lire ciascuno 
con manuali in italiano. 

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Extracad III è uno strumento eccezionale per la 
realizzazione ili unifica professionale bidimensionale, 
particolarmente indicalo per disegni meccanici, elet¬ 
trotecnici. di impiantistica civile ed in moltissimi altri 
casi. Extracad III si differenzia dagli altri CAD per: 

^ Potenza 

grazie alla sua flessibilità e all'uso di particolari accor¬ 
gimenti che rendono Extracad III uno dei CAD più ve¬ 
loci attualmente in commercio, su qualsiasi computer! 

^ Facilità d'uso 

perchè la filosofia del programma è quella di mantenere 
la naturalezza e le possibilità d'impiego del disegno con 
la matita. 

^Efficacia 

nella realizzazione di qualsiasi disegno tecnico, grazie 
alla struttura lineare, chiara e ben organizzata del pro¬ 
gramma. 


Inoltre , Extracad III è in grado di 

Gestire le seguenti primitive grafiche: punti, linee, cerchi, 
archi, ellissi, curve di Be/ier. testo, campitura, quote e 
gruppi 

Operare con i seguenti modificatori geometrici: libero, 
medio, centro, estremo, intersezione, quadrante, punto, 
elemento, tangente, perpendicolare 
Effettuare la quotatura semiautomatica su linee, cerchi, 
archi, ecc. 

Muovere, copiare, cancellare, smussare, raccordare, 
estendere, rompere, ecc. qualsiasi oggetto inserito nel 
disegno 

Importare ed esportare il formato grafico Dxf 
Esportare in formato Hpgl. PostScript anche a colori 
Lavorare con 256 layers con tratti, spessori e colori diversi 
Effettuare zoom illimitati 

Stampare (anche a colori!) con più di 200 tra stampanti e 
plotter 

Disegnare con diverse unità di misura sia in coordinate 
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DI 



MULTIMEDIA 


Presentate diverse applicazioni interattive 

Oracle e Intel Insieme per la TV interattiva 

/ media server Oracle ed i Client Intel ProShare sono ora integrati in una soluzione economica ed interattiva 


O racle ed Intel hanno inte¬ 
grato le loro tecnologie 
per fornire video-on-demand e 
servizi interattivi per gli utenti 
di personal computer in azien¬ 
da e a casa su linee ISDN. In 
una conferenza stampa con¬ 
giunta, Lawrence Ellison ed 
Andy Grove, Chief Executive 
Officer rispettivamente di 
Oracle e Intel, hanno presen¬ 
tato diverse applicazioni inte¬ 
rattive rese possibili dalla 
combinazione del software 
per video conferenze 
ProShare di Intel e Media 
Server di Oracle, con novità 
significative come news-on- 
demand e informazioni inte¬ 
rattive sul tempo, posta elet¬ 
tronica, training-on-demand, 
acquisto online di CD musicali 
e, infine, registrazione e ripro¬ 
duzione di videoconferenze. 
"Internet è un mezzo eccellen¬ 
te per distribuire testi interatti¬ 
vi e contenuti grafici, ma per 
applicazioni interattive basate 
su video si rende necessaria 
una nuova tecnologia” ha 
detto Lawrence J. Ellison, 
fondatore e CEO di Oracle. 
"Combinando Media Server di 
Oracle, ProShare Video 
Systems di Intel e linee ISDN, 
abbiamo creato una nuova 
classe di applicazioni interatti¬ 


ve per PC." "L'interesse 
attorno al video-on-demand 
sta crescendo sempre di più, 
ma gli utenti PC vogliono in 
realtà information-on-demand, 
informazioni che sempre più 
frequentemente sono in for¬ 
mato video", ha aggiunto 
Andy Grove, presidente e 
CEO di Intel. "Queste nuove 
applicazioni dimostrano come 
le informazioni complesse 
che sfruttano il video possano 
essere fornite a costi ragione¬ 
voli su PC Pentium di fascia 
alta, dotati di prodotti avanzati 
per le comunicazioni, come 
ProShare Video Systems, in 
combinazione con server mul¬ 
timediali come Oracle Media 
Server". Le due società forni¬ 
ranno l’infrastruttura ProShare 
Video Systems per l'accesso 
a informazioni video e multi¬ 
mediali da Oracle Media 
Server su linee ISDN. Si tratta 
della prima soluzione per l'uti¬ 
lizzo di video-on-demand su 
PC che elimina la necessità di 
trasferimento e download di 
enormi file su drive locali. 
ProShare Video System 200 
di Intel è un prodotto per 
videoconferenze su PC con 
cui gli utenti possono vedersi 
e lavorare insieme condivi¬ 
dendo informazioni e applica- 


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IL.Cocy Help 

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4 


■Intel ProShare(tm) Personal Conferenclng Is a 
powerful tool that can help you and your company stay on 
top. 



zioni, Intel ha presentato la 
famiglia ProShare nel gennaio 
1994 Video System 200 è al 
momento disponibile in più 
del 70% delle aree metropoli- 
tane USA. 


HARDWARE 


Il prezzo della nuova unità non teme confronti 

Backup Iomega: 

la sicurezza ad un costo 

sorprendente 

Ditto Easy 800 è la prima unità a nastro magnetico 
da 800 MB, compatibile Windows 95, che è stata 
presentata da Iomega e che si caratterizza per 
un ottimo prezzo: meno di 330.000 lire 

Ditto Easy 800, che è facilmente installabile in pochi minu¬ 
ti, permette di realizzare backup di grosse moli di dati in 
un'unica operazione totalmente gestibile dall'operatore, 
viene commercializzato in versione interna ed esterna. 
Secondo le stime di International Data Corporation (IDC), 
nel 1994 sono stati venduti 3.3 milioni di unità di backup 
personali nel mondo, IDC prevede che nel 1995 tali vendi¬ 
te raggiungeranno i 4 milioni, con un incremento del 20%. 
Il software proposto fornisce un'interfaccia che permette il 
backup completo dell'hard disk in un solo passaggio, men¬ 
tre l'hardware viene collegato facilmente alla porta paralle¬ 
la e si posiziona verticalmente od orizzontalmente a secon¬ 
da dello spazio disponibile. 

Ditto Easy 800 supporta tutti i principali formati di nastri 
QIC, inclusi Travan, QIC-WIDE e cartucce standard QIC, in 
modo che gli utenti possano scegliere le cartucce preferi¬ 
te. Ditto Easy 800 è compatibile con Windows 95, con le 
precedenti versioni di Windows. OS/2, DOS, Novell e 
LANtastic. I dati più recenti di IDC, relativi al secondo tri¬ 
mestre 1995, evidenziano che Iomega è il terzo fornitore di 
unità di backup a nastro nel mondo ed il primo in Europa 
La società commercializza una famiglia completa di affida¬ 
bili soluzioni di backup con capacità di memorizzazione che 
spaziano da 420 MB a 3.2GB. 

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La gestione completa della contabilità aziendale 


Aquila III è il programma piu compiei» e completamente 
integralo per la gestione della contabilità delle aziende di 
commercio e produzione. 

Con Aquila III è quindi possibile automatizzare le proprie 
procedure contabili, affidandosi ad uno strumento funzionale, 
affidabile e di facile utilizzo: per esempio, emettendo un 
ordine, con pochissime altre operazioni, si può produrre la 
relativa l'altura, l'aggiornamento dei movimenti contabili e di 
magazzino ed. eventualmente, la ri.ba. da presentare in banca. 
Allineato secondo le ultime normative fiscali. Aquila III 
prevede la stampa del bilancio secondo le direttive CEE. 
Aquila III consente di gestire fino a 26 aziende contem¬ 
poraneamente (ciascuna con ‘>9 magazzini separali) e prevede 
avanzate funzioni di statistiche, di analisi contabili, un 
completo scadenziario clienti-fornitori e la possibilità di 
generare la distinta base Le stampe dei documenti fiscali 
(completamente personalizzabili) possono avvenire su qual¬ 
siasi modulo prestampato. 

Aquila III rappresenta una scelta obbligata per le Aziende che 
vogliono avere una gestione moderna della propria ammini¬ 
strazione! 

Configurazione minima: P < MS-DOS lOtì'/t compatibile. 
CPU B02K6 o supcriore. Iluril Disk. 640 Kb di RAM. 
sninipanic Epson EX o compatibile, IBM Proprinter o 
compatìbile. MS-DOS 5.0 o superiore. 


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PRINCIPALI CARATTERISTICHE 


Contabilità: 

• Piano dei conti a tre livelli 

(99 mastri c conti. WH soltoconu i 

• Inserimento di prima noia guidato 

• Causali automatizzale 

• Lanini conio a panile aperte e storico 

• Movimentazione dello scadenzario 
automatica e manuale 

• Stampe e ristampe dei tcgistn bollati 

• Gestione automatica fme/inizio anno 

• Riclussificazionc del bilancio secondo 

la direttiva CEE 

• Gestione cespiti 

Iva: 

• Tenuta di più registri t lino a Vi 

• Iva acquisti, vendile, in sospensione, 
corrispettivi, venulazione 

• Visualizzazione istantanea 
della situazione Iva 

• Liquidazione Iv a mensile, trimestrale 
e riepilogo annuale 

• Riepilogo dati per modello INTR A 

• Allegato dienldfornilon 

Gestione documenti: 

• Oliata 

• Conferma d'ordine 

• Bolla prolomia 

• Bolla vendita 

• Bolla vendita riepilogalo a 

• Bolla di reso 

• Bolla non di vernina 

• Iattura prolorma 

• Fattura immediata 

• f attura differita 

• Fattura accompagnatoria 

• fattura riepilogativa 

• Nola di credilo 

• Comspellivo/Ricevuia fiscale 

• Ordine a fornitore 

• Bolla di carico 

• Bolla di Irasfcnmento magazzino 

• Ricov ute bancanc/trallc 

• Riha elettroniche 

• Visualizzazione c nsiampa documenti 

• Emissione documenti in valuta estera 

• Registrazione clientc/fomitorc e articolo 

di magazzino in taso di emissione documenti 

• Modulo di stampa, fino a 132 colonne, 
completamente personalizzabile 

Magazzino: 

• 99 magazzini per ogni azienda più 
il magazzino generale 


• Progressivi contabili per ogni magazzino più 
il magazzino generale 

• Codice articolo di là caratteri 

• Suddivisione degli articoli per categoria c 
per raggruppamento 

• (v prezzi di listino 

• Ordinato e impegnalo 

• Stampe paramelriebe 

• Analisi venduto mensile 

• Analisi v ondulo per articolo, per diente, zona, 
prov ineia. agente, a quantità e valore 

• Analisi acquistato per articolo, per fornitore, 
a quantità e valore 

• Gestione LIFO (fino a IO anni) 

• Gestione listini 

Gestione dienti/fornilori: 

• Gestione anagrafica/contabilc 

• Gestione estrailo conto 

• Scadenziario rimesse dirette, ricevute 
bancarie, traile 

• Gestione degli ordini 

• Analisi (aiiurato 

• Stampe paiatnctnchc selettive 

• Inv io lettere di sollecito per pagamenti 

Distinta base: 

• Distinta base monolivello 

• 500 componenti per ogni distinta 

• Scarico automatico dei componenti 

• Commessa di produzione 

( tesi ione im«l oli: 

• 999 moduli personalizzabili 

• Modulo fino a I à2 colonne e 99 righe 

• Moduli d'esempio già registrali 

t ustione fine/inizio unno: 

• Chiusura dei comi ccouomici/poiruiiiuiiuli c 
bilancio d'apertura 

• Riporto scadenze, parlile- aperte e documenti 
sospesi nell'esercizio successivo 

Gestione agenti: 

• Gestione ordini 

• Gestione provv igioni 

• Gestione prov vigioni a buon fine 

• Statistiche sul fatturalo 

Mailing: 

• Scrittura lesti ed invio selettivitàcllenli/fomiton 

• Slampa cnchettc 

• Slampa selettiva etichette 

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HARDWARE 


Le nuove workstation sono state chiamate Celebris XL e Alpha XL 

Da Digital workstation ad alte prestazioni per Windows NT 

È stata annunciata da Digital una nuova famiglia di workstation ad alte prestazioni e dai costi contenuti: pensate 
specificamente per l'ambiente Windows NT sono dotate con processori Intel ed Alpha, hanno componenti 
intercambiabili e sono particolarmente adatte alle applicazioni tecniche 


S econdo un rapporto della 
società di ricerche di mer¬ 
cato Dataquest pubblicato lo 
scorso aprile, si prevede che il 
mercato delle workstation 
RISC per Windows NT cresca 
da 80,000 unità l'anno nel 
1995 a 375.000 unità l'anno 
nel 1997, mentre le proiezioni 
per i sistemi desktop basati 
su processori Intel in ambien¬ 
te Windows NT prevedono 
una crescita da 460 000 unità 
nel 1995 a 1.272.000 nel 
1997. Le personal worksta¬ 
tion Celebris XL e Alpha XL, 
con un’unica piattaforma e 
sette potenti modelli con pro¬ 
cessori sia Intel che Alpha, 
coprono la più ampia gamma 
di prestazioni disponibili sul 
mercato. I modelli basati su 
Intel includono monoproces- 
sori Pentium da 100, 120 e 
133 MHz, e biprocessori da 
100 e 133 MHz. I modelli 
basati su Alpha utilizzano il 
processore Alpha 21064 nelle 
versioni da 233 e 266 MHz 
Le nuove NT personal work¬ 
station hanno prestazioni da 
workstation e prezzi da PC: 
Alpha XL 233, con CPU 
Alpha a 233 MHz. configurato 


con 32 MB RAM, 1 GB disco, 
CD ROM 4 velocità, scheda 
grafica Matroz Millenium, 
Windows NT Workstation 
premstallato ha un prezzo di 
listino di lire 9.589.000. 

Molto buono anche il rapporto 
prezzo/prestazioni, in una 
serie di benchmark AutoCAD, 
Digital dichiara che le personal 
workstation Alpha XL 233 e 
266 hanno ottenuto prestazio¬ 
ni nettamente superiori rispet¬ 
to alla Sun 20/51 ed alla HP 
715/100. 

Le nuove personal worksta¬ 
tion sono ideali per le applica¬ 
zioni di calcolo intensivo e di 
grafica intensiva come ad 
esempio il CAD meccanico 
elettronico, per il CASE in 
ambiente tecnico, per il desk¬ 
top publishmg e per i servizi 
finanziari. Inoltre le nuove per¬ 
sonal workstation, nate 
espressamente per l'ambien¬ 
te Windows NT, permettono 
agli utenti di continuare a uti¬ 
lizzare le abituali applicazioni 
di produttività individuale (fogli 
elettronici, word processor, 
ecc.). Attualmente sono già 
disponibili più di 2000 applica¬ 
zioni native per Windows NT 



su processori Intel, mentre 
sono più di 1200 quelle dispo¬ 
nibili su processori Alpha, sei 
volte il numero delle applica¬ 
zioni disponibili su qualunque 
altra architettura RISC. 

Inoltre in ambiente Windows 
NT si possono eseguire in 
emulazione applicazioni a 16 
bit DOS e Win 16, in aggiunta 


STRATEGIE 


Nuovo standard per l'accesso remoto 

Xylogics promette 
la connettività totale 

Xylogics International, leader nelle soluzioni per 
il nework accessing, ha annunciato la sua nuova strate¬ 
gia "Universal Remote Access" che prevederà una solu¬ 
zione globale per connettere chiunque, dovunque, 
su qualsiasi applicazione, in qualsiasi momento, 
indipendentemente dalla tecnologia usata 

Xylogics offre una soluzione completa per l'accesso remoto 
in analogico. ISDN, linea dedicata e capacità canalizzate TI 
L'interfaccia proposta è del tipo point-and-click, che ne per¬ 
mette l'uso da parte di utenti inesperti che accedono al 
network della società con qualsiasi mezzo vogliano. 

L'utente può accedere a qualsiasi applicazione sul network, 
o viaggiare su Internet, indipendentemente dalla piattafor¬ 
ma e dalla rete: LAN, IPX, TCP/IP, AppleTalk. LAT. VINES, 
Microsoft Wms, PPP, ARA e SLIP, non ci sono problemi di 
compatibilità anche nel caso dei protocolli di routing RIP, 
RIP2 e OSPF. Il nucleo della strategia Universal Remote 
Access è nella completa lista dì prodotti Xylogics per l'ac¬ 
cesso remoto analogico, ISDN, su linea dedicata o TI, que¬ 
sti prodotti permettono all’utente mobile ed agli uffici remo¬ 
ti di accedere trasparentemente alla risorse di rete, incluse 
le tradizionali applicazioni client/server e multi-host, cosi 
come i network pubblici quali Internet o CompuServe. 



^ Xylogics International Limited -Tel +44 1011908 222112, 
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a un numero sempre crescen¬ 
te di applicazioni a 32 bit 
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lavoro di ricerca che Ti porterà alla 
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nel corso dei secoli. 

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d'autore esclusive per ogni Cd-Rom, 
presentate con un sofisticato programma 
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Ogni fotografia è accompagnata da una 
completa didascalia, in forma sia scritta 
che audio; sono disponibili vari effetti di 
zoom e modifica dei colori, con la pos¬ 
sibilità di stampare l'immagine ed even¬ 


tualmente esportarla nei formati più dif¬ 
fusi (BMP, TIFF, PCX, JPG, GIF). E inoltre 
possibile attivare una funzione "SLIDE" 
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nalizzato. Le immagini contenute nel CD 
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HARDWARE 


telematica! 


Arrivano le nuove macchine con il P6 

Intergraph guarda al futuro con 
nuove workstation ad alta velocità 

Sono ora disponibili le Workstation TD e TDZ presenta 
te la scorsa primavera 


I ntergraph è il primo fornito- 
I re in grado di offrire pro¬ 
cessori Pentium a elevata 
velocità di elaborazione in 
workstation con configura¬ 
zione dual-processor, i pro¬ 
cessori utilizzati sono il 
Pentium 100 e 133 MHz; 
dallo scorso settembre, inol¬ 
tre, le workstation TD sono 
equipaggiate con il nuovo 
sistema operativo Windows 
95. "Le nostre workstation 
multitasking sono progetta¬ 
te per applicazioni grafiche 
complesse e per questo 
attendevamo questa nuova 
versione del processore. 
Siamo infatti i primi a rende¬ 
re disponibili sistemi con 
doppio Pentium a 133 MHz", 
ha dichiarato Wade 
Patterson, Vice President di 
Intergraph Computer 
System (ICS). 

Rispetto alle versioni con 
processore da 100 MHz, le 
workstation TD e TDZ con il 
Pentium a 133 MHz miglio¬ 
rano del 30% le prestazioni 
della CPU, mentre l'incre¬ 
mento delle prestazioni 
complessive del sistema 
oscilla fra il 10 e il 20%, 
superando in questo modo 
anche le prestazioni di work¬ 
station di altri produttori, 
egualmente equipaggiate. 
Alcune funzioni multimediali 
sono integrate nella macchi¬ 
na (fra cui stereo sound 
logie da 16 bit nella System 
board e altoparlanti e 
microfono costruiti nella 
tastiera multimediale della 
workstation). 

È presente lo slot PCMCIA 
ICS è stato il primo vendor a 


includere PCMCIA in una 
workstation. Le periferiche 
installabili sono compatibili 
plug-and-play in modo da 
semplificare al massimo le 
operazioni, il sistema è 
anche dotato di tecnologia a 
risparmio energetico per il 
consumo di corrente 
A Los Angeles si sono svol¬ 
te lo scorso agosto alcune 
dimostrazioni relative alle 
caratteristiche e alle presta¬ 
zioni della nuova generazio¬ 
ne di workstation TDZ di 
Intergraph Computer 
Systems con il processore 
Intel P6. Secondo Jim 
Meadlock, Chairman e Ceo 
di Intergraph Corporation, la 
grafica a 3D con i livelli di 
texture mapping e di presta¬ 
zioni messa in luce dalle 
TDZ P6 non ha precedenti 
nel mondo Intel ed è possi¬ 
bile grazie sia al P6 che a 
Windows NT, uniti agli acce¬ 
leratori grafici Intergraph. 
Secondo Meadlock le nuove 
macchine garantiranno pre¬ 
stazioni analoghe alle work¬ 
station di Silicon Graphics 
pur costando circa la metà. 
Intergraph consegnerà i 
primi sistemi dotati di P6 
non appena lo stesso sarà 
reso disponibile sul mercato 
da Intel. 



Creato un Web interattivo 

Blueberry Hill: l'agenzia 
per ogni esigenza di grafica 

Blueberry Hill è una dinamica e moderna agenzia, 
recentemente insignita del primo premio come più effi¬ 
ciente e produttiva azienda alla manifestazione Design 
Weeks 1995 National Consultancy Survey, rivolta sia 
al confezionamento del packaging sia ai più grandi 
programmi delle maggiori corporate 

I fondatori della società, Ben Sellers, Russel Sellers e 
William Cawley, hanno sempre rivolto le loro attività verso 
un indirizzo "fun" e particolarmente accattivante, evitando 
gli stereotipi e guadagnando cosi competitività sul mercato. 
Blueberry usa le tecnologie spinte al massimo livello, come 
una sofisticata rete di computer per il lavoro giornaliero; 
questo, unito ad un'esperienza quadriennale nel campo 
della "cultura delle reti*, le permette di operare ai massimi 
livelli. Dopo queste premesse è ovvio che la compagnia sia 
lieta di annunciare il debutto di un suo Web Internet parti¬ 
colarmente interessante e innovativo, chiamato "thè ultima¬ 
te Interactive adventure"; realizzato in soli quattro mesi da 
un gruppo di quattro persone, il Web si basa su una grafica 
mappata molto divertente e di immediata comprensione 
Lo scopo tenuto in mente da Blueberry è stato quello di 
creare un sito dove ognuno può visitare e dimostrare le pro¬ 
prie abilità creative in modo virtuale La natura amichevole 
ed interattiva del sito è il risultato di un lungo lavoro di svi¬ 
luppo ed i progetti di ampliamento per il futuro riguardano 
l'aggiunta di suono, video, camminate virtuali e, cosa più 
importante, qualsiasi cosa i visitatori richiederanno. 
L'indirizzo del sito è |http://www.blueberry.co.uM 



120 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





















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identificandone a migliaia, conosciuti e sconosciuti 

I Può autoripristinarsi se viene infettato 

■ E in grado di effettuare controlli durante le copie dei 
files o di dischetti 

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Espero, società di formazione e consulenza, ha realizzato il sito italiano di Apple 

Apple Computer finalmente sul World Wide Web 

Fisicamente residente in Olanda, la nuova postazione si appoggia su soluzioni hardware e software proposte 
dalla stessa Apple 


F inalmente esiste il sito 
Internet dedicato espres¬ 
samente alle attività di Apple 
Italia. Grazie agli strumenti 
specifici per lo piu della stes¬ 
sa Apple è stato realizzato in 
una settimana, permettendo 
quindi di passare alla fase di 
inserimento dei dati dopo un 
tempo di sviluppo estrema- 
mente breve, 
(.'implementazione è stata 
curata da Espero. una società 
di consulenza e formazione 
legata all'azienda della Mela. Il 
sito, raggiungibile all'indirizzo 
World Wide Web 
http://www.italy.euro.apple.c 
om/, rappresenta un impor¬ 
tante punto di riferimento per 
il mercato Apple italiano non 
solo per gli operatori ma 
anche per gli utenti finali. 
Infatti ospita tutte le informa¬ 
zioni essenziali, tra le quali 
spiccano i testi integrali di tutti 
i comunicati stampa rilasciati 
nel 1995 con possibilità di 
ricerca per parole chiave, le 
schede in formato testo e 
PDF di tutti i prodotti com¬ 
mercializzati da Apple in Italia, 
il dettaglio per regione e pro¬ 
vincia dei rivenditori Apple e 


un elenco completo delle 
terze parti operanti nel nostro 
Paese Fisicamente il sito 
risiede a Zeist, in Olanda, 
insieme ai server WWW delle 
altre consociate europee 
Apple L'annuncio di Apple è 
interessante anche dal punto 
di vista puramente tecnico, in 
quanto evidenzia una volta di 
più la grande efficacia e flessi¬ 
bilità delle tecnologie messe a 
punto dalla società per la pub¬ 
blicazione e gestione delle 
informazioni su Internet. 
L'hardware del sito si basa su 
una configurazione evoluta di 
Apple Internet Server Solution 
for WWW, comprendente un 
Apple Workgroup Server 
9150 con 40 Mbyte di RAM e 
un disco rigido da 4 Gbyte, 
più lettore CD-ROM a quadru¬ 
pla velocità e unità di backup 
a nastro DAT. Sul lato 
software, invece, sono state 
impiegate le tecnologie Apple 
- per esempio AppleSearch 
(per la ricerca full text tramite 
parole chiave! - e i programmi 
presenti sul CD allegato a 
Internet Server Solution, più 
Timbuktu di Farallon per l'am- 
mimstrazione remota e il 



software di server WEBStar 
di StarNine. Hardware e 
software concorrono a forma¬ 
re una soluzione di grande 
potenza e versatilità, in grado 
di assicurare all'utente 
Internet un servizio veloce e 
affidabile oltre che garantire al 
gestore del sito la massima 


semplicità di creazione, 
aggiornamento e manutenzio¬ 
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Tel. 02/2732 61 


MULTIMEDIA 


Da MediaLab un nuovo gioco multimediale 

Albert, il telequiz su CD-ROM 

Destinato ai ragazzi fino ai 12 anni, il CD-ROM prevede 
1140 domande per uno o due concorrenti 

Sembra una favola, ma non lo è. MediaLab presenta Albert, 
il gioco interattivo educativo per bambini dai 6 ai 12 anni 
implementato su CD-ROM. Si tratta della simulazione di un 
telequiz, ed è ambientato in uno studio televisivo. Il gioco è 
stato studiato per uno o due concorrenti e a due diversi livelli 
di difficoltà 

Nel CD-ROM Albert sono contenute 1140 domande divise in 
38 differenti argomenti. In ogni partita 10 argomenti scelti a 
caso generano, sempre a caso, 90 domande Questo per¬ 
mette all'utente di apprezzare Albert come un nuovo gioco 
ad ogni partita. Nel tabellone per le risposte suddiviso in 
nove caselle appaiono di volta in volta disegni, fotografie, illu¬ 
strazioni, etc. a seconda dell'argomento. A ogni domanda 
corrisponde una sola casella giusta. Non si tratta solo di una 
riedizione elettronica del "Rischiatutto" di bongiormana 
memoria: ad esempio i punti vinti dipendono anche dalla 
prontezza della risposta II gioco è completamente parlato ed 
il presentatore interviene per spiegare ogni volta che si ritie¬ 
ne utile. Per ravvivare il gioco sono anche possibili, a richie¬ 
sta dell'utente, commenti audiovisivi alle risposte. La moda¬ 
lità 'impara' consente poi all'utente di esercitarsi alle risposte 
di uno specifico argomento. Una partita di durata media 
supera ampiamente i 30 minuti di gioco. Le schede di Albert 
parlano di tanti argomenti: geografia, matematica, scienze, 
sport, musica, società, altro (ad esempio parole straniere). 


MediaLab • Via Buonarroti IO. 28100 Novara, 
Tel. 0321/6! 33 45 


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Padova - Viale Venezia 61 c/o "Giotto" - Tel. (049) 8074575 


Perugia (Foligno) - Piazza S. Domenico 10/A - Tel. (0742) 354063 
Pisa (Ghezzano) - Via Carducci 62/C - Tel. (050) 878779 
Roma - Via Seslio Calvino, 123/125 • Tel. (06) 71589483 
Siracusa - Via Garigliano 12 - Tel. (0931) 462950 
Torino - Corso Francia 333/4 - Tel. (Oli) 4031114 
Torino - Via Tripoli 179/B - Tel. (Oli) 352262 
Torino (Grugliasco) - Via Crea 10 c/o "Le Gru" - Tel. (Oli) 7708951 
Vicenza - S.S. 11 Padana Sup. 60 c/o “Palladio" 

Udine - Via Leopardi 24/A - Tel. (0432) 507644 






















STRATEGIE 


Dopo l'exploit di SMAU 95 anche la vendita per corrispondenza 


X-Comp: nuova società, nuovi computer 


Una completa linea di prodotti a prezzi molto concor¬ 
renziali e standard qualitativi elevati 


L a X-Comp srl è una gio¬ 
vanissima azienda mila¬ 
nese che si presenta sul 
mercato offrendo la vendita 
diretta e per corrispondenza 
su tutto il territorio naziona¬ 
le di personal computer con 
il marchio X-Comp. 

Lo standard qualitativo è 
elevato, ma ciò che più inte¬ 
ressa l'utente finale, al 
quale la X-Comp si rivolge 
direttamente mediante una 
serie di negozi presenti 
nelle maggiori città italiane, 
sono i prezzi particolarmen¬ 
te convenienti 
X-Comp propone sistemi 
completi m case desktop, 
minitower, bigtower ed in 
cabinet speciali per applica¬ 
zioni multimediali con dota¬ 
zione espandibile a richiesta 
dell'utente mediante sche¬ 
de musicali, joystick, sche¬ 
de video, stampanti e 
quant'altro possa completa¬ 
re il personal computer o 
soddisfare specifiche esi¬ 
genze dell’utilizzatore 
I monitor disponibili sono 
numerosi e comprendono 
modelli a 14, 15 e 17 pollici; 
la scelta di motherboard e 
processori è altrettanto 
vasta e comprende soluzio¬ 
ni a partire dal 486/80 fino 
al Pentium 133, tutte carat¬ 
terizzate da prezzi contenu¬ 
ti, ad esempio il sistema 
486/80 con HD da 420 
Mbyte e 4 Mbyte RAM 
costa 1.100.000 lire (IVA 
esclusa), mentre il sistema 
al top della gamma dei pro¬ 
cessori, basato su Pentium 
133 con HD da 420 Mbyte 
e 8 Mbyte RAM costa 
2.400.000 lire (sempre IVA 


esclusa). Non mancano 
soluzioni intermedie basate 
sui processori 486 a 100 e 
120 Mhz di clock oltre che 
sui Pentium con frequenza 
di clock a 75. 90. 100, 120 
MHz. 

La X-Comp si rivolge diret¬ 
tamente all'utente finale e 
offre la vendita per corri¬ 
spondenza semplicemente 
telefonando al numero 
02/29512340 oppure (via 
fax) al numero 
02/29524544 

In alternativa, nelle città di 
Milano, Torino, Bologna e 
Firenze sono presenti nego¬ 
zi in grado di soddisfare le 
richieste dei potenziali 
acquirenti 

Il negozio di Milano (nelle 
vicinanze della fermata 
metro Lima) gestisce anche 
la vendita per corrisponden¬ 
za mentre gli indirizzi dei 
negozi nelle altre città sono 
i seguenti Torino - Corso 
Francia. 15. Bologna - Via 
Dagmni. 11 - tei 
051/6238666, Firenze - V ie 
Fratelli Rosselli, 47R/49R - 
tei 055/357299 



SOFTWARE 


È stato presentato allo scorso SMAU 
e presenta significativi miglioramenti 

Esatto per Windows 95 

Il pacchetto è supportato da una completa gamma di 
servizi ad alto livello qualitativo che vengono erogati 
direttamente da ESA Software e dai Partner ESA 
Software Prodotti per la Piccola Impresa 

ESA Software dopo aver sviluppato Esatto, il primo gestio¬ 
nale in ambiente Windows, sin dal 1990, oggi offre una 
versione del prodotto utilizzato in migliaia di aziende anche 
nella versione Windows 95. 

La GUI permette di pianificare con facilitò la gestione 
aziendale, facilitando l'apprendimento e l'uso da parte del 
personale preposto, aumentando l'efficienza e la produtti¬ 
vità dell'azienda. 

Esatto è una famiglia di prodotti completamente integrata 
in Windows composta da Esatto Desktop ed Esatto 
Workgroup Tutte le informazioni elaborate da Esatto pos¬ 
sono essere trasferite a qualsiasi altra applicazione 
Windows, grazie al passaggio di finestre. 

Esatto per Windows 95 consente l'accesso ai programmi 
di gestione archivi da tutti i campi che li utilizzano e nella 
versione Workgroup permette di gestire le partite con 
stampa dell'estratto conto. Le opzioni relative al program¬ 
ma sono attivabili con il tasto destro del mouse e la funzio¬ 
ne di ricerca sugli archivi è stata progettata in modo da ren¬ 
dere i filtri e gli ordinamenti definibili e memorizzabili. 

Tra le principali novità di Esatto per Windows 95 va citato il 
nuovo programma di gestione scadenze in sostituzione di 
effetti/scadenze e la visualizzazione interattiva dei mastrim 
da prima nota e da menu. 

Altro aggiornamento introdotto consiste nella modifica 
della gestione degli utenti in Esatto Workgroup per funzio¬ 
nare anche su PC non collegati in rete e semplificare l'in¬ 
stallazione su reti Peer to Peer. 

Esatto per Windows 95 è supportato da una completa 
gamma di servizi che vengono erogati direttamente da 
ESA Software e dai partner ESA Software, strutture ade¬ 
guatamente qualificate e certificate alle quali e affidata la 
vendita, su tutto il territorio nazionale, dei prodotti ESA 
Software per le Piccole Imprese 


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124 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 




















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HARDWARE 


Potenza, versatilità, qualità e prestazioni elevate per il mobile computing 

Dalla TVC Italia la potenza del Brahma VP 

Pentium, display DSTN da 11.3" ed estensioni multimediali integrate nel nuovo 
I portatile 


L a TVC Italia di Pasiano di 
Pordenone presenta il 
Brahma VP. un notebook del 
peso di 3.2 chilogrammi 
(batterie incluse) e con 
dimensioni di 299 x 232 x 55 
mm dotato di processore 
Pentium con frequenze di 
clock selezionabili a 75. 90. 

100 e 120 MHz ed in grado 
di operare con tensione di 
alimentazione a 3.3 Volt nel 
primo caso o con le versioni 
CSLM a 2.9 volt del proces¬ 
sore (in tutti gli altri casi) per 
una maggiore autonomia 
con le batterie in dotazione 
La memoria in configurazio¬ 
ne standard di 8 Mbyte può 
essere espansa con un mas¬ 
simo di due moduli di ulte¬ 
riori 8, 16, 32 Mbyte fino ad 
un massimo di 72 Mbyte di 
RAM 

Una memoria cache di 
secondo livello della capacità 
di 256 kbyte consente un'ul¬ 
teriore aumento delle pre¬ 
stazioni in termini di velocitò 
di accesso alla memoria 
mentre hard disk con tagli 
da 340 Mbyte fino a 1.2 
Gigabyte (in tecnologia IDE 
su bus PCI) permettono di 
soddisfare le esigenze di 
installazione software più 
gravose 

La particolare configurazione 
di interfaccia consente l'uti¬ 
lizzazione di tecnologie 
(LBA) per la gestione di un 
unico volume pari all'am¬ 
montare della capienza 
nominale dell'hard disk. 

Oltre a queste caratteristi¬ 
che il Brahma VP offre 
anche diverse configurazioni 
riguardanti la scelta del 
display: a matrice passiva 


DSTN ed a matrice attiva 
TFT Nel primo caso è dispo¬ 
nibile un display a più ampia 
superficie (11.3"). nel secon¬ 
do caso all'insuperabile resa 
del display TFT si oppone 
una minore grandezza dello 
schermo (10.4'). 

In entrambi i casi la massi¬ 
ma risoluzione supportata è 
di 800 x 600 dot a 256 colori 
con la possibilità di supporto 
di una palette true color in 
una prossima versione men¬ 
tre la risoluzione massima 
consentita dall'adattatore 
video su un monitor esterno 
può giungere fino a 1280 x 
1024 pixel. 

Le connessioni standard pre¬ 
senti sul notebook consisto¬ 
no in una porta seriale, una 
porta parallela (standard EPP 
e ECP), un connettore per 
tastiera esterna (o mouse), 
un connettore per joystick (o 
porta MIDI), un connettore 
per comunicazioni a raggi 
infrarossi (standard IrDA) ed 
un connettore per l'adozione 
di una docking station. 

La dotazione del Brahma VP 
è poi completata da una 
ricca gamma di estensioni 
multimediali comprendenti 
una scheda sonora 
SoundBlaster compatibile 
stereo a 16 bit con ingresso 
microfonico e di linea (ste¬ 
reo) e uscita per altoparlanti 
o cuffia 

Per facilitare l'impiego delle 
funzionalità un microfono e 
due altoparlanti sono inte¬ 
grati già nel computer e 
tutte le regolazioni riguar¬ 
danti sia audio che video 
sono possibili mediante tasti 
funzione. 


Un ulteriore possibi¬ 
lità concessa 
dalle estensio¬ 
ni multime¬ 
diali consi¬ 
ste nella 
presenza di 
un'interfaccia MPEG 
con supporto di funzioni 
video in riproduzione. 

La disponibilità di un lettore 
CD-ROM a doppia o quadru¬ 
pla velocità rende possibile 
la fruizione immediata dei 
titoli multimediali già esi¬ 
stenti. 

Il controllo delle funzionalità 
multimediali è completato 
da numerose utility software 
particolarmente adatte 
all'ambiente Windows 95. 

Un ulteriore nota di interes¬ 
se è rappresentata dalla pre¬ 
senza di un modulo 
TrackPad mediante il quale, 
semplicemente con lo spo¬ 
stamento di un polpastrello 
sulla sua superficie, si riesce 
a guidare il cursore sullo 
schermo. 

A completamento della già 
ricca dotazione che contrad¬ 
distingue il notebook è pre¬ 
sente anche un doppio slot 
PCMCIA standard 2.1 per il 
supporto di due schede 
anche in configurazioni com¬ 
binate (una di tipo III assie¬ 
me ad una di tipo II); un pic¬ 
colo display LCD riporta lo 
stato delle funzioni o delle 
periferiche attive. 

Brahma VP offre numerose 
soluzioni tecnologicamente 
avanzate che hanno consen¬ 
tito di migliorare la dissipa¬ 
zione termica ed al contem¬ 
po una maggiore autonomia: 
ad esempio con l'adozione 



di una bat¬ 
teria in package 
standard Duraceli DR36 o 
l'implementazione delle spe¬ 
cifiche APM rei. 1.1 per 
quanto concerne il power 
management a configurabi- 
lità automatica o manuale 
secondo le esigenze dell'uti- 
lizzatore per la migliore 
gestione delle risorse. 

Alle caratteristiche di innova¬ 
zione tecnologica la TVC 
Italia affianca anche un com¬ 
pleto servizio di supporto 
con aggiornamento progres¬ 
sivo dei driver software, 
teleassistenza, eventuali 
interventi dì riparazione 
presso la sede autorizzata; 
inoltre, ogni notebook e 
testato nella configurazione 
prescelta prima dell'inoltro al 
cliente ed è supportato dalla 
garanzia biennale con tempi 
di risoluzione di 72 ore 


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126 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 








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HARDWARE 


| Anche Microsoft sceglie il software ATM dell'azienda danese 

Da Olicom una scheda PCI per ATM a 155 MBPS 

La prima scheda PCI per ATM a 155 Mbps è stata presentata da Olicom, un'azienda fondata nel 1985 
in Danimarca ed oggi secondo fornitore mondiale di prodotti token.ring dopo IBM 


L a scheda e stata studiata 
appositamente per offrire 
connettività alle workstation e 
ai server ATM, è disponibile in 
due versioni, con connettori in 
fibra multimodali SONET/SDH 
e connettori RJ45 UTP. La 
scheda può essere utilizzata 
per il collegamento diretto tra 
PC per le applicazioni che 
richiedono molta ampiezza di 
banda, come quelle multime¬ 
diali, oppure può collegare su 
una dorsale ATM dei server in 
grado di supportare i normali 
sistemi operativi di rete. La 
scheda inoltre può essere uti¬ 
lizzata come piattaforma per 
collegare le LAN a una dorsa¬ 
le ATM per mezzo di router 
'Il fatto che Olicom sia la 
prima azienda ad offrire una 
scheda PCI per ATM è l'ulte¬ 
riore dimostrazione della 
nostra volontà di diventare 
leader nella fornitura di pro¬ 
dotti di connettività per PC in 
ambiente ATM' ha dichiarato 
Mikkel Bodersen, Product 
Manager di Olicom. La sche¬ 
da ATM PCI permette agli 
utenti di costruire workstation 
o server di tipo high-end basa¬ 
ti su PCI e collegati su rete 
ATM utilizzando le normali 
architetture per PC Questa 
soluzione rappresenta un 
notevole vantaggio rispetto 
alle altre schede a 155 Mbps 
che solitamente vengono pro¬ 
gettate specificamente per le 
workstation di tipo RISC. La 
scheda comprende driver per 
tutti i sistemi operativi di rete, 
compresi Microsoft Windows 
for Workgroups, Windows 
NT, Windows 95, Novell 
NetWare e Novell UnixWare. 
Con ogni scheda è compreso 


il software di emulazione LAN 
e di segnalazione ATM per 
Windows di Microsoft. 

Il software ATM LAN 
Emulation di Olicom è stato 
scelto da Microsoft per l'inse¬ 
rimento nei suoi sistemi ope¬ 
rativi. La scelta di Microsoft è 
caduta su Olicom dopo aver 
preso in considerazione diver¬ 
si software di emulazione 
LAN presenti sul mercato. 
Olicom LAN Emulation per¬ 
mette ai sistemi operativi di 
rete Ethernet e Token-Ring e 
alle applicazioni compatibili di 
funzionare senza modifiche 
su reti ATM Utilizzando LAN 


Emulation. le applicazioni esi¬ 
stenti potranno utilizzare l'in¬ 
tera ampiezza di banda ATM. 
senza la necessità di installare 
un sistema operativo ATM. 
Implementando LAN 
Emulation nei suoi sistemi 
operativi, Microsoft darà la 
possibilità ai propri utenti di 
sfruttare i vantaggi di una rete 
ATM, mantenendo i sistemi 
operativi e i software applica¬ 
tivi già in uso "Olicom vanta 
una consolidata esperienza 
nel campo delle reti locali e 
dell'ATM*. ha dichiarato John 
Balcuinas, Business Manager 
della Divisione Business 
Systems di Microsoft. 
"Utilizzando il software 
Olicom, saremo in grado di 
fornire ai nostri clienti il sup¬ 
porto ATM LAN Emulation 
per la famiglia di sistemi ope¬ 
rativi Windows' 



a Olicom Italia 

Via Guido D‘Arezzo 4. 
20145 Milano. 

Tel 02/4800.94 65 


SOFTWARE 


La valutazione è stata data da Software Digest 

Norton AntiVirus: 
il migliore fra i top 10 

Norton AntiVirus 3.0 per DOS/Windows e Norton 
AntiVirus 2.0 per NetWare sono stati accreditati del 
migliore giudizio complessivo con4 stelle e 8.5/10 di 
valutazione media, in una prova comparativa tra 10 
prodotti antivirus condotta dalla rivista americana 
Software Digest 

La prova era incentrata sulle soluzioni in grado di protegge¬ 
re sia le stazioni di lavoro sta i server, tra tutti i software 
provati, inoltre, Norton AntiVirus è risultato quello di piu 
semplice uso ed apprendimento 

Il secondo classificato ha riportato un valore di 3 stelle ed 
una valutazione media di 7.6/10. Norton AntiVirus 3.0 per 
DOS/Windows e Norton AntiVirus 2 0 per NetWare è offer¬ 
to in pacchetti da 10. 25 e 50 utenti, sono immediatamente 
disponibili m lingua italiana Sono inoltre disponibili la versio¬ 
ne in lingua inglese di Symantec AntiVirus 4 0 per Mac e la 
versione italiana di Norton AntiVirus per Windows 95, l'uni¬ 
ca soluzione antivirus attualmente sul mercato in grado di 
supportare il nuovo ambiente operativo a 32 bit di 
Microsoft. 

Gli utenti di prodotti software Symantec possono usufruire 
di un servizio di assistenza tecnica post-vendita dalla 
società Imola Informatica. Personale specializzato risponde 
allo 0542/28062-29642, la hot line telefonica offerta ai clien¬ 
ti Symantec. 

‘Nel sviluppare Norton AntiVirus Symantec si è impegnata a 
fondo per realizzare una soluzione completa e di alta qualità" 
ha dichiarato Germame Ward, direttore generale della sezio¬ 
ne antivirus del Peter Norton Group di Symantec. 'Il lusin¬ 
ghiero giudizio di Software Digest dimostra che Symantec 
ha raggiunto l'obiettivo che si era posta di fornire una singo¬ 
la soluzione in grado di gestire efficacemente la protezione 
antivirus attraverso tutta l’impresa, dalle stazioni di lavoro ai 
server, dalle LAN alle WAN'. 

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SICUREZZA 


Ha la capacità di progettare e di produrre software in proprio 

Il sistema informativo delle Fiamme Gialle 
è il più avanzato in Italia 

Nell'occhio del ciclone, nel bene e nel male, durante e dopo "mani pulite", la Guardia 
di Finanza vanta nel nostro Paese il più avanzato ed evoluto sistema informativo 
Iprimato che forse condivide con l'ENEL) 

di Francesco Fulvio Castellano 


O ltre ad una notevole capa¬ 
cità di processing, la GdF 
comprende una estesa rete 
operativa retaggio di oltre 40 
anni di continue evoluzioni 
all'interno del Corpo, ha la 
capacità di progettare tutta la 
sistemistica e di produrre 
software applicativo in proprio. 
Il sistema è orientato da una 
parte all'assolvimento delle 
funzioni operative: ottimizza¬ 
zione degli adempimenti istitu¬ 
zionali (controlli valutari e tribu¬ 
tari, lotta alla criminalità orga¬ 
nizzata, al riciclaggio e alle 
frodi) oltre alla pianificazione e 
controllo. 

Dall'altro assolve l'esigenza 
operativa, la quale implica un 
elevato livello di tempestività. 
Attualmente la rete collega 
oltre 130 terminali ■intelligenti" 
e oltre 2.000 PC collegati (su 
4.000 funzionanti) di 900 enti 
della GdF sparsi sul territorio 
nazionale Ci sembra superfluo 
accennare come il requisito 
operativo, naturalmente in 'real 
time", si basa sulla richiesta e 
la notificazione puntuale di 
grossi quantitativi di dati defini¬ 
bili soggettivi, mentre la pianifi¬ 
cazione e il controllo presumo¬ 
no risposte e disponibilità 
immediate e, dunque, elabora¬ 
zione di informazioni di massa. 
Onginale lo sviluppo storico- 
architettomco di sistema del 
CED di Roma. Si inizia con i 
primi sistemi meccanografici 
(1954) GE-Olivetti e Honeywell 
2050 e H66, per passare nel 
1982 all'installazione del primo 
vero 'mainframe", un DPS 8 
della Honeywell (oggi Bull), 


con 16 Mbyte di memoria cen¬ 
trale e 12 GB di memoria di 
massa, seguito nell'88 da un 
IBM 3090-280E con 32 Mbyte 
di memoria centrale, 90 
Gigabyte in linea e 32 Mbyte 
di memoria di massa. 
Insomma autentici "armadi" da 
muro-a-muro Nel '95 si passa 
ad un forte potenziamento del 
sistema. Arriva un IBM 9021- 
822 (128 Mbyte di memoria 
centrale e 180 Gigabyte on 
line) e relative periferiche e 
console di comando e control¬ 
lo, oltre ad un complesso di 
"memorie" per la gestione 
della rete. In questo stesso 
anno viene avviata la realizza¬ 
zione del FEP (Front End 
Processor), un "supervisore" 
delle linee verso i terminali e i 
PC collegati e verso banche 
dati esterne compatibili, oltre 
ai "gateway" per dialogare con 
altre banche dati non di 
ambiente IBM e ai concentra¬ 
tori sui quali si attestano le 
linee esterne. Vediamo cosa 
succede oggi. 

Il collegamento fra il centro 
elaborazioni dati e le reti remo¬ 
te avviene in due modi: diretta- 
mente attraverso i sistemi 
comuni di trasmissione 
Telecom, oppure mediante 
ponti radio delle forze di polizia 
(da 9.600 - a 4.800 baud) 
Protocollo standard di trasmis¬ 
sione dati, con commutazione 
a pacchetto, l'X-25. Passiamo 
ora alle realizzazioni più vicine. 
La rete della GdF verrà amplia¬ 
ta e potenziata con i cosiddetti 
"Utenti mobili": si tratta delle 
oltre 1.000 "valigette diplomati¬ 


che" che conterranno un PC 
portatile, un modem, un 
telefonino GSM e una piccola 
stampante. Saranno dotate di 
"valigette diplomatiche" pattu¬ 
glie e verificatori che operano 
all’esterno della GdF. I tecnici 
delle Fiamme Gialle hanno ela¬ 
borato tutte le specifiche delle 
"valigette" (per ora in fase di 
prototipo), per poi passare alla 
fase relativa alla gara di appalto 
per la produzione di serie. Per 
il software applicativo vedre¬ 
mo più avanti. I collegamenti di 
rete sono bidirezionali, consen¬ 
tendo ai terminali o ai PC, e 
naturalmente alle "valigette", di 
essere dotati di posta elettroni¬ 
ca, condivisibile con il 
Ministero delle Finanze. Ciò 
permetterà di attingere dati e 
informazioni sia ai numerosi 
database attraverso database 
esterni real-time ad accesso 
immediato di tutti gli "utenti" 
della GdF, anche remoti, com¬ 
presi quelli detti "operativi" 
(anagrafe tributaria, ACI, INPS, 
ENEL, motorizzazione civile e 
banca dati integrata dalle Forze 
di Polizia), sia quelli di "suppor¬ 
to" (agenzia ANSA, Gazzetta 
Ufficiale, Corte di Cassazione, 
Archivio Tributario, Commis¬ 
sione UE, ecc). A queste ban¬ 
che dati si arriva per "rimbalzo": 
da qualsiasi terminale collega¬ 
to in rete è possibile "navigare" 
dentro queste banche dati 
L'organizzazione informatica 
della GdF formata da circa 
200 militari, fra i quali una deci¬ 
na di ufficiali e una novantina 
di sottufficiali e il resto da tec¬ 
nici addetti alla assistenza e 



manutenzione. Per la messa a 
punto e sviluppo del software 
applicativo sono impegnati 34 
militari-tecnici di cui 4 ufficiali. 
Per risolvere le esigenze che 
superano le risorse delle 
Fiamme Gialle viene incontro il 
Ministero delle Finanze al fine 
di integrare i sistemi informati¬ 
vi dei due "enti", come è avve¬ 
nuto per ESAU (Expert 
System for Auditing), un siste¬ 
ma esperto per personal com¬ 
puter portatili (vedi le "valiget¬ 
te"). Il tutto con lo scopo di for¬ 
nire al personale impegnato le 
verifiche di routine per i 
riscontri, l'acquisizione dati, il 
calcolo, la verbalizzazione con 
l'help di modellistica predeter¬ 
minata. Altre le esigenze di 
sicurezza e riservatezza delle 
elaborazioni, memorizzazioni e 
trasmissioni in rete garantite 
da accorgimenti d'ingresso 
gerarchici. L'indirizzo a più 
ampio respiro attuale è rivolto 
ad una crescente semplifica¬ 
zione, anche attraverso la sofi¬ 
sticazione dell'interfaccia-uten¬ 
te grafica, dei sistemi di 
memorizzazione e decentraliz¬ 
zazione con l'implementazione 
delPintelligenza distribuita" 
Per agevolare queste iniziative 
e contenerle negli standard 
sono stati distribuiti agli utenti 
periferici della GdF pacchetti 
applicativi Works e OfficePro 
Per concludere, questo avan¬ 
zato sistema informatico, con¬ 
ferisce, attraverso la legge, 
una gamma estesa di poteri e 
di controlli incrociati che la 
rende una istituzione unica nel 
suo genere. 


130 


MCmicrocomputer n.157 - dicembre 1995 











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Pronta al via la prima Caccia al Tesoro telematica a squadre 

Caccia al Tesoro nel cyberspazio 

MC-link ospiterà nel prossimo mese di gennaio una Caccia al Tesoro 
virtuale, giocata nel cyberspazio e basata sulla ricerca di informazioni 
in Internet. L'evento potrà essere seguito in diretta da tutti tramite 
il World Wide Web 

Chi non ha partecipato almeno una volta in vita sua ad una Caccia al Tesoro? 
Sappiamo tutti di cosa si tratta una sorta di gara a tempo, nella quale varie squadre 
di concorrenti debbono superare alcune tappe consistenti nella risoluzione di enigmi 
o nel reperimento di determinati oggetti di uso non comune, sotto il controllo di 
un'apposita giuria arbitrale. Non è raro che i concorrenti di una Caccia al Tesoro tradi¬ 
zionale debbano spostarsi in auto anche di molti chilometri per ottenere un oggetto 
o risolvere un problema, ma non è possibile far partecipare alla stessa compatizione 
squadre dislocate in citta diverse; in ogni caso la comunicazione dei risultati parziali e 
sempre problematica. 

Ma nell'epoca di Internet è possibile pensare a nuove forme di Caccia al Tesoro, 
nelle quali le squadre concorrono a distanza e dove il campo di gioco non e il reale 
territorio ma il cyberspazio. Una Caccia al Tesoro virtuale, insomma, in cui i concor¬ 
renti, che possono risiedere ovunque, cooperano tra loro e colloquiano coi giudici via 
posta elettronica o Chat, dove i quesiti si risolvono navigando per la Rete alla ricerca 
di informazioni, e dove infine il pubblico può assistere alla gara via World Wide Web 
ricevendo tutti gli aggiornamenti intermedi in — — _ 

tempo reale L'idea di questa Caccia al MA II ■ I A 

Tesoro telematica e venuta ad un gruppo di /■/■ I _*■ I I M W-* 
abbonati ad MC-link. seri professionisti con J_ ■ ili ■ I m l 

la sana passione per il gioco, che Tha propo- f|f[ WORLD ON LINE 
sta ai responsabili del sistema. L'idea è pia¬ 
ciuta. ed MC-link ha deciso di farla propria sponsorizzandola ed offrendo al gruppo 
degli organizzatori tutte le risorse tecniche ed operative per il suo svolgimento 
Al momento in cui scrivo il regolamento non è ancora stilato definitivamente, 
comunque alcuni punti sono già stabiliti. La gara si svolgerà nel prossimo mese di 
gennaio, in una notte fra un sabato ed una domenica, la data piu probabile è quella 
del weekend del 13 e 14 del mese La partecipazione è gratuita ed aperta a tutti gli 
abbonati di MC-lmk, che saranno organizzati in squadre di tre-quattro persone I que¬ 
siti e le prove di reperimento saranno predisposti in modo tale da poter essere risolti 
in modo tradizionale ma anche, e soprattutto, navigando per Internet senza alzarsi 
dalla propria poltrona. Il gruppo dei giudici rilascerà i quesiti delle vane tappe per via 
elettronica, e le risposte dovranno pervenire per lo stesso mezzo. La cronaca in 
diretta dell'evento si avrò su MC-link via chat e su Internet via World Wide Web tra¬ 
mite alcune pagine che saranno approntate per l'occasione e verranno aggiornate 
via via che si concluderanno le varie tappe In palio per i primi classificati un abbo¬ 
namento gratuito ad MC-link Inoltre MCmicrocomputer dedicherà alla manifesta¬ 
zione un ampio articolo. Il bando col regolamento, quando leggerete questo fasci¬ 
colo. sarà già disponibile su MC-link e sul WWW. Per maggiori informazioni ci si 
può comunque rivolgere alla segreteria di MC-link ai numeri sottoindicati. 


Corrado Giustozzi 


Nodi urbani a: 

MILANO (02)41 65.48 
FIRENZE (055) 500.1111 
NAPOLI (081)57 81.242 
ROMA (06) 45 01 515 

ROMA (06) 45.13.900 

• 

Per informazioni nuovi abbonali: 

telefono 1061 Al 89 24 34 

dalle 9.30 alle 13 e dalle in,30 alle 17 

Segreteria abbonati: 

telefono 1061 4l.B9.2n.52 

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The worlcf s leadmg professional 
page layout software 


Adobe PageMaker 6.0 







HARDWARE 


Pesa solo due chili... ma ne dimostra di più 

Siemens Nixdorf PCD-4NL 

La casa tedesca propone un notebook "in scala ridotta", che coniuga dimensioni e peso contenuti 
con un'usabilità identica a quella degli apparecchi "formato A4" 

di Manlio Cammarata 



Il PCD-4NL alla destra del iratello maggiore, il PCD-5ND 


A vederlo sembra solo un po' più 
piccolo di un notebook normale 
ma, fatti due conti, si scopre che la 
riduzione in termini di volume e di 
peso è di oltre un terzo in confronto 
a macchine standard come il recen¬ 
te PCD-5ND (del quale abbiamo par¬ 
lato nelle News di un mese fa), 26,9 
x 19 9 centimetri, altezza 3,9, peso 
2,15 chilogrammi: queste sono le 
"misure vitali' del nuovo portatile 
della casa tedesca La linea è sobria, 
nel classico grigio chiaro della casa, 
con la cerniera del coperchio bene 
in evidenza. 

Le caratteristiche tecniche fanno 
inserire questo modello in quella 
che oggi è la fascia entry-level: pro¬ 
cessore 486 DX2 a 50 MHz, 4 MB 
di RAM (espandibili a 20), hard disk 
da 250 MB. slot PCMCIA tipo III, grafica 
Super VGA con 256 colori La risoluzione 
del video a colon DSTN da 9.5 pollici è di 
640x480 pixel, ma può essere portata a 
800x600 (sempre a 256 colori) o a 
1024x768 a 16 colori, sia sullo schermo 
incorporato, sia su un monitor esterno 
quella che si vede è una finestra dell'inte¬ 
ro desktop, con la risoluzione 640x480, 
ma il movimento del cursore oltre i bordi 
causa uno scrolling istantaneo sulla parte 
restante della schermata (in pratica si rive¬ 
la come uno "zoom", utile per la grafica o 
quando si lavora su tabelle di grandi 
dimension. Le possibilità di impiego fanno 
classificare a prima vista il PCD-4NL tra i 
portatili "da giornalista" piccolo, leggero, 
adatto alla videoscrittura e agli applicativi 
tradizionali: chi cerca prestazioni multime¬ 
diali o attitudine ad applicazioni "pesanti" 
farà bene a rivolgere la sua attenzione ad 
altre macchine, oggi fatalmente di dimen¬ 
sioni più massicce 

Con il PCD-4NL gli ingegneri tedeschi 
sono riusciti in un'impresa non facile: 
costruire un PC sensibilmente più piccolo 
di un normale notebook, ma con le stesse 
caratteristiche dei modelli maggiori. Il 
drive per i floppy da 3,5, come è ovvio, è 
esterno, ma tutto il resto è a bordo: porte 
seriali e parallela (bidirezionale veloce), 
connettore per il video e per tastiera o 


mouse esterni, nelle dimensioni standard 
DB-9, DB-25, DB-15 e Mimdm e riuniti die¬ 
tro a uno sportellino nella parte posteriore. 
Non occorre quindi (e non è previsto) un 
box di espansione. Ci sono anche due 
robusti piedini retrattili, per dare alla tastie¬ 
ra la giusta inclinazione durante l'uso. 

La tastiera, a prima vista, sembra standard 
e anche al primo impatto non si incontra¬ 
no difficoltà nella digitazione veloce. In 
realtà I area occupata dai tasti è di circa il 
20 per cento più piccola di quella della 
sezione alfanumerica di un PC da tavolo, 
ma la corretta impostazione del layout 
rende il particolare del tutto insignificante 
Su questo modello, diversamente da molti 
altri notebook anche di dimensioni mag¬ 
giori. i tasti cursore sono correttamente 
disposti a T rovesciata e grandi quanto gli 
altri; non è stata aggiunta una fila verticale 
di tasti sull'estrema destra (che in genere 
causa non pochi problemi quando si cer¬ 
cano alla cieca Enter e Backspace) e persi¬ 
no il tasto CTRL è stato messo al posto 
giusto, nell'angolo in basso a sinistra. Solo 
i 12 tasti funzione sono di dimensioni 
ridotte, ma comunque sufficienti per l'uso 
rapido. Inutile dire che il tastierino numeri¬ 
co è "annegato" e attivabile con il solito Fn 
Mancano solo i tasti Home ed End, rag¬ 
giungibili in seconda funzione su PgUp e 
PgDown Anche la barra retroversa V è in 


seconda funzione sul tasto Ins, 
posto in basso a destra accanto a 
Del Quest'ultimo particolare é l'u¬ 
nico che richiede un periodo di 
assuefazione (per noi italiani, che 
siamo abituati al backslash in alto a 
sinistra, non per i tedeschi e gli 
americani). 

Il dispositivo di puntamento incor¬ 
porato è una precisa trackball di 19 
millimetri di diametro, correttamen¬ 
te posta al centro, sotto la barra 
spazio, e con i due pulsanti ai lati. Il 
coperchio-schermo si apre comple¬ 
tamente a 180 gradi e quindi si può 
comodamente sistemare il portatile 
sotto un supporto a ponte quando 
si usa un monitor esterno, mante¬ 
nendo l’allineamento ergonomico 
tra tastiera e video. 

Un altro aspetto interessante è dato dalla 
totale assenza di interruttori, pulsanti. LED 
e altri ammennicoli (c'è solo un LED di 
stato della batteria) Tutte le funzioni, com¬ 
prese l'accensione e lo spegimento, le 
regolazioni del video e il setup, sono atti¬ 
vate con la combinazione Fn + tasto, chia¬ 
ramente indicate in blu sui tasti stessi. Le 
informazioni di stato della macchina 
(accesso ai dischi e alle card PCMCIA, 
livello della batteria) compaiono invece in 
una piccola finestra, liberamente spostabi¬ 
le sullo schermo, sia sotto DOS che sotto 
Windows 

Con questa soluzione si semplifica la 
costruzione dell'apparecchio (con conse¬ 
guente riduzione dei costi) e soprattutto si 
eliminano dispositivi soggetti a usura mec¬ 
canica e rotture, come interruttori e poten¬ 
ziometri Anche l'alimentatore e piccolo e 
leggero (circa 200 grammi), ma carica la 
grossa batteria intercambiabile al mchel- 
metallidrato in sole due ore a computer 
spento, il doppio con la macchina in fun¬ 
zione. (SS 



134 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





















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essere pv/ih, È perfetto per if dio 
lavoro, l/l on posso -farne a deno/" 


I pulsanti facilmente programmagli 
evitano di perdere (empo con i doppi 
clic.! trascinamenti,le selezioni 
del menù più frequenti: basteranno 
dei veloci, singoli clic. 


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LE 


DI 


Si chiama Pentium Pro il nuovo chip di Intel successore di Pentium. Già noto con il nome 
in codice P6, ha tutte le carte in regola per offrire una nuova "ventata" di potenza di calcolo 
alle prossime macchine da tavolo. Contemporaneamente all'annuncio sono già stati presentati 

nuovi computer basati sull'innovativo chip 

Intel Pentium Pro 

(per gli amici... P6!) 

di Andrea de Prisco 


P uò un microprocessore fingersi un 
abile prestigiatore? L'eccezionale 
P6 (ops. . Pentium Pro) grazie alla sua 
architettura superpipeline superscala¬ 
re e all'Esecuzione Dinamica, rimesco¬ 
la all'occorrenza le istruzioni da ese¬ 
guire alla ricerca di sequenze "salva- 
tempo". Come dire che anche nell'e¬ 
secuzione del più rigido programma, il 
nuovo nato di casa Intel, grazie alla 
sua "intelligenza" si permette il lusso 
di decidere in piena autonomia quali 
istruzioni eseguire per prime pur di 
raggiungere l'obiettivo (l'esecuzione 
completa di sequenze di codice) nel 
minor tempo possibile Appare incredi¬ 
bile. ma e stupefacentemente vero: le 
prestazioni raggiungibili dal Pentium 
Pro possono anche essere 
doppie a parità di clock 
rispetto al Pentium "liscio", 

5.5 milioni di transistor 

Ciò che differenzia, anche a 
prima vista, il neonato 
Pentium Pro da qualsiasi 
altro microprocessore riguar¬ 
da il fatto che non si tratta di 
un puro e semplice (per 
quanto complicato) chip: 
all'interno dello stesso con¬ 
tenitore ceramico, infatti, tro¬ 
viamo due distinti "pezzi" di 
silicio, il primo è il micropro¬ 
cessore vero e proprio (a sua 
volta composto di svariate 
unità' logiche e delle imman¬ 
cabili cache di primo livello 
per istruzioni e dati) il secon¬ 
do è la cache di secondo 
livello, attualmente disponibi¬ 
le in tagli da 256 o 512 
Kbyte 

Le due unità sono connesse 
internamente da un bus otti¬ 
mizzato ad alta velocità largo 
64 bit, grazie al quale sono 


possibili accessi ai dati e alle istruzioni 
ad una velocità ben superiore di quella 
generalmente possibile utilizzando un 
bus e una cache esterna 
Dal punto di vista logico, la più alta 
sofisticazione tecnologica messa a 
disposizione di P6 è la già citata 
"Esecuzione Dinamica" (una combina¬ 
zione di tecnologie comprendenti la 
predizione multipla di salto, l'analisi 
del flusso dati e l'esecuzione specula¬ 
tiva) grazie alla quale le unità di elabo¬ 
razione interne sono "rifornite" inin¬ 
terrottamente di dati e istruzioni 
All'interno di Pentium Pro sono analiz¬ 
zate sezioni molto più ampie di flusso 
del programma in esecuzione rispetto 
a quelle di qualsiasi altro processore 


per PC, allocando velocemente le 
risorse interne ed ottimizzando intelli¬ 
gentemente i lavori eseguibili in paral¬ 
lelo, consentendo in pratica una mag¬ 
giore velocità d'elaborazione 
L'analisi del flusso dei dati effettuata a 
tempo di esecuzione esegue un nodi- 
namento delle istruzioni indipendente 
dall'ordine stabilito del programma 
Tale tecnica e parente stretta delle 
architetture data-flow in cui ogni istru¬ 
zione viene eseguita non appena sono 
disponibili i dati sui quali operare, indi¬ 
pendentemente (se, ovvero, non sus¬ 
siste dipendenza logica) dall'esecuzio¬ 
ne delle altre istruzioni. 

L'esecuzione speculativa, altra carta 
vincente del nuovo chip, consente 
all'unità centrale di mantene¬ 
re il proprio nucleo supersca¬ 
lare il più operante possibile, 
eseguendo quelle istruzioni 
che con maggiore probabilità 
saranno necessarie al prose¬ 
guo del programma 

Pentium 

contro Pentium Pro? 

L’attuale microprocessore 
Pentium (già scherzosamen¬ 
te soprannominato "liscio") 
è caratterizzato, come molti 
chip dell'ultima generazione, 
da una microarchitettura 
pipeltne superscalare. 
Questa consente un tempo 
medio di esecuzione delle 
istruzioni addirittura inferiore 
al singolo colpo di clock. La 
versione "liscia" utilizza una 
pipeline a cinque stadi, men¬ 
tre la nuova versione Pro (si 
fa per dire: P6 non è affatto 
una "versione" rinnovata del 
Pentium ma nella maniera 
più assoluta un chip comple¬ 
tamente nuovo e diverso 



136 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 19Q5 







PROCESSORI 



Pentium Pro Processor Fact Sheet 



— 

— 


Il e "777777“ 

_ 

__ 

_«_ 


Manufacturing l'rocess 










Power 
( «valli ) 

tvpical | maximum 

Ivpical | maximum 

tvpicil | maximum 

tvpical | maximum 

Performance 

• no 3 spisCiitftt 

• 220 0 SPF.Cfp92 

• 6 tW SPECfetftt 

• 5 42 SPEC(p95 

• 327 1 SPECint92 

• 261 3 SPECfpW 

- 7 11SPECM9S 

• 6 21 SPECfp95 

• 127 4 SPECint92 

• 254 6 SPF.Cfp92 

• 7 29 SPECmt95 

• 6 10 SPF.Cfp93 

. J66 0 SPECÌM97 

• 2J3 J SPEC lpt2 

• IWSPECinWS 
. «70SPECIW5 

Production Quontity 

04 '95 

01 É 

04 '95 

Q4 '95 


dalla precedente generazione sotto 
molti aspetti) utilizza un'implementa- 
zione a 12 stadi Oltre a questo, 
Pentium Pro rivoluziona pesantemente 
le comuni tecniche di esecuzione, 
ampliando la visione del flusso di istru¬ 
zioni in corso, in modo da ricercare e 
stabilire un diverso ordine di "lavora¬ 
zione" delle stesse, al fine di comple¬ 
tare l'intera esecuzione del program¬ 
ma in un tempo inferiore. L’analisi 
effettuata da Pentium Pro consiste 
nell'individuare quelle istruzioni che 
possono essere eseguite indipenden¬ 
temente dalle altre, anche nel caso in 
cui si trovino "più avanti" nel program¬ 
ma, sfruttando i tempi morti dei 
"cache miss” (mancanza di un dato o 
di un'istruzione all'interno della cache, 
da prelevare nella memoria centrale) 
Se. infatti, un dato non è disponibile 
nella cache, inoltrata la richiesta alla 
memoria, Pentium Pro esegue altre 
istruzioni che non dipendono logica¬ 
mente dall'istruzione iniziata ma non 
ancora completata. Non appena arriva 
il dato richiesto anche l'istruzione 
sospesa può essere completata, con¬ 
sentendo cosi l’avanzamento nell'ese¬ 
cuzione anche delle istruzioni che 
dipendevano dalla prima. 

La complicità del bus 

Rispetto a quanto avviene con le archi¬ 
tetture tradizionali (anche se, ad onor 
del vero, non è più chiaro da tempo 
dove risieda la "tradizione"), l'esecu¬ 
zione dinamica tipica del nuovo micro¬ 
processore richiede maggiori accessi 
al bus di sistema Tanto per restare in 
casa Intel, sul bus del Pentium solo 
una singola richiesta puO essere inol¬ 
trata ogni volta e il microprocessore 
aspetta l'esito di questa prima di conti¬ 
nuare l’esecuzione interna. Pentium 
Pro. come abbiamo già anticipato, non 
spreca il suo tempo in inutili attese e 


continua a processare istruzioni anche 
dopo un "cache miss" spingendosi ad 
eseguire fino a quattro successive 
richieste di bus prima di dover neces¬ 
sariamente "aspettare". 

Pentium Pro dispone di due distinti 
bus dati da 64 bit: un bus interno col¬ 
lega il microprocessore vero e proprio 
con la cache integrata di secondo livel¬ 
lo da 256 o 512 kbyte, un bus esterno 
è usato per il collegamento con la 
memoria di sistema, l'I/O ed altri pro¬ 
cessori, Il primo "corre" all'effettiva 
velocità del chip (150, 180 e 200 
MHz), offre una larghezza di banda 
pari a 1 gigabyte/secondo, ed è utiliz¬ 
zato per tutti i "missing" della cache 
interna di primo livello con una percen¬ 
tuale di utilizzo pari al 90-95% Il 
secondo bus. esterno, viaggia invece 
alle frequenze tipiche delle attuali 
board. 

I primi sistemi 

In contemporanea all'annuncio ufficia¬ 
le del nuovo Pentium Pro sono arriva¬ 
te anche le prime macchine basate sul 
nuovo chip. Acer, Apricot. Hewlett 
Packard, Intergraph e Olivetti sono le 
prime aziende ad arrivare sul mercato 
con sistemi di questo tipo 
Olivetti annuncia due macchine: la 
power workstation Suprema M6-950 e 
il server di fascia alta SNX 460 
Systema. Suprema M6-950 è il primo 
modello di una nuova famiglia di work¬ 
station che utilizzerà i processori 
Pentium Pro nelle varie frequenze di 
clock disponibili. Si tratta di macchine 
progettate per applicazioni che richie¬ 
dono massima potenza di calcolo per 
l'elaborazione e la realizzazione di 
immagini 3D, riconoscimento vocale 
in tempo reale, videoconferenza, capa¬ 
cità multimediali evolute, applicazioni 
finanziarie, editoria elettronica e appli¬ 
cazioni di CAD/CAM. 


Il server Olivetti SNX 460 Systema 
nasce per soddisfare l'esigenza di alte 
potenze elaborative in ambienti avan¬ 
zati per la modellazione finanziaria, l'e¬ 
laborazione transazionale intensiva, il 
video-on-demand, i database multidi- 
mensionali Utilizza fino a quattro pro¬ 
cessori Pentium Pro a 166 MHz, dotati 
di memoria cache sincrona di secondo 
livello da 512 kbyte. 

La nuove workstation grafiche TDZ 
proposte da Intergraph sono state pro¬ 
gettate specificatamente per utilizzare 
il nuovo processore Intel in unione agli 
acceleratori grafici GLZ per la grafica 
3D basati su tecnologia OpenGL. 
Anche le macchine Intergraph posso¬ 
no utilizzare fino a quattro processori 
Pentium Pro con frequenze di clock di 
150 e 200 MHz. Secondo quanto 
dichiarato dal costruttore, le worksta¬ 
tion TDZ a singolo processore supera¬ 
no le prestazioni della maggior parte 
delle workstation RISC e configurate 
con due o quattro CPU consentono di 
ottenere risultati significativamente 
più interessanti, soprattutto con appli¬ 
cazioni mullithreaded in ambiente 
multitasking. 

Anche Hewlett Packard, come detto, 
si lancia dalla piattaforma Pentium Pro 
offrendo due nuovi HP Vectra basati 
sul nuovo microprocessore: si chiama¬ 
no XU 6/150 e VT 6/150. Il primo ha la 
possibilità di installare un secondo pro¬ 
cessore, offre formidabili prestazioni, 
grafica potente e ampie possibilità di 
connessione ed espansione, il secon¬ 
do è un sistema esclusivamente 
monoprocessore in grado di offrire 
elevate prestazioni in termini di poten¬ 
za ed espandibili ad un prezzo con¬ 
veniente. Tra le caratteristiche comuni 
ad entrambi i sistemi, l'adozione delle 
memorie DIMM a 64 bit con le quali si 
ottiene un incremento di prestazioni di 
circa il 10% rispetto all'utilizzo dei 
comuni moduli SIMM. KS 


9 

0 Intel Corp. Italia Spa 

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irmWnmmni iter n 1.67 - dicembre 1995 


137 




























ATTUALITÀ 


News dagli USA 

di Gerardo Greco 


Nel mondo della grafica di sintesi il 
termometro dell'evoluzione del merca¬ 
to, quindi dell’hardware e del software 
per il suo sviluppo, è tradizionalmente la 
fiera del Siggraph. Di recente questo 
termometro ci ha mostrato come Sili¬ 
con Graphics sia riuscita a diventare 
sempre piu il punto di riferimento per 
questo mercato, grazie all'ormai famo¬ 
so Geometry Engine, il sistema per la 
generazione della grafica utilizzata oggi 
anche in real-time. Questa architettura, 
inizialmente disponibile solo su macchi¬ 
ne di costo elevato, è stata messa a di¬ 
sposizione di fasce di utenza sempre 


più vaste, consolidando quindi la posi¬ 
zione della società. 

Anche quest'anno il Siggraph 95 ha 
confermato la tendenza tradizionale ma 
ha altresi mostrato che nuovi player 
stanno spingendo con forza per mutare 
lo stato delle cose. In particolare dob¬ 
biamo notare come Microsoft, che di 
recente aveva acquistato la canadese 
Softimage, abbia intrapreso anche nel 
mercato della computer graphics una 
politica commerciale molto decisa, coe¬ 
rente con la filosofia generale già imple¬ 
mentata in altri mercati. Ma per saper¬ 
ne di più dovremo aspettare ancora 


qualche settimana. Le voci di corridoio 
parlano di piani finalizzati a rendere di¬ 
sponibili su piattaforma Windows NT 
tuttti i pacchetti di computer grafica del¬ 
la citata Softimage. Questo significhe¬ 
rebbe un punto di vantaggio per l'archi¬ 
tettura Windows NT-Intel. ma anche 
Alpha, rispetto alle concorrenti SGI-MI- 
PS e Apple-PowerPC. entrambe leader 
di due diverse fasce di mercato per la 
computer graphics. In realtà Windows 
NT esisterebbe anche su piattaforma 
PowerPC ma si prevedono ritardi circa 
la possibilità di utilizzare Softimage su 
quest'ultima. 



La soluzione di sei virtualmente reale di Elset su 
tecnologia Silicon Graphics 



Silicon Graphics/Alias* Wavefront 

SGI ha da qualche tempo assorbito 
due delle principali software house spe¬ 
cializzate in computer graphics. Alias e 
Wavefront. Insieme a queste ha intro¬ 
dotto di recente il progetto Maya, una 
visione a lungo termine che impatterà il 
mercato specialmente in tre aree il li¬ 
vello di realismo possibile e le possibili 
utilizzazioni della grafica di sintesi, la ve¬ 
locità con la quale grafica di elevata 
qualità possa essere prodotta ed infine 
l'esperienza creativa dell'artista che uti¬ 
lizza strumenti digitali. 


lndigo2 Impact è una nuova linea di 
potenti workstation per grafica 3D ed 
immagini di alta qualità, con circa tre 
volte la capacita di calcolo 3D del prece¬ 
dente lndigo2 Extreme per applicazioni 
quali texiure mappmg, volume rende¬ 
ring. HDTV, ecc.. 

Il nuovo sistema utilizza un sottosi- 
stema grafico con otto componenti di 
nuova realizzazione progettati da GSI e 
realizzati da Toshiba per processare gra¬ 
fica 3D con 100 milioni di interpolazioni 
trilineari al secondo, grazie anche alla 
nuova tecnologia DRAM Rambus da 
500 MHz 



Il nuovo indigo2 Im¬ 
pact di Silicon Gra¬ 
phics 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


















bMv 


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quale è fondamentale il giusto rapporto qualità/prezzo e, in 
questo senso. Gavi Computers si colloca tra i migliori co¬ 
struttori di computers sul mercato. 

Chi utilizza le macchine per il proprio lavoro, vuole prima di 
tutto affidabilità e servizio, ed è disposto, in funzione di mag¬ 
giori garanzie, a spendere qualcosa di più. Nasce da qui la 
strategia commerciale che ha permesso a Gavi Computers 
di crearsi una solida fama tra i professionisti del settore. 
Richiedere Gavi Computers significa, oggi, poter lavorare 
sulle stesse macchine dei professionisti dell'informatica. 

Senza sorprese. 



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Solo ottime macchine 



















Reboot- è la prima sene di cartoni realizzata al 
100% con computer grafica; e la stona di Bob. Dot 
e Enzo, personaggi a 30 realizzati con Softimage 
30 che vivono nella citta di Mainframe 



• The adventures ot Captato Buzz Cheeply ■ 6 il car¬ 
tone animato realizzato dalla canadese Buzz con 
Softimage Toonz con 103 scene animate in ciascun 
episodio realizzate m solo I? settimane 


"Casper•• utilizza effetti creati da ILM con Softima- 
ge 30 



Microsoft/Softimage 

Softimage Toonz 4.0 è la versione in¬ 
trodotta più di recente di uno dei 
software più famosi per la generazione 
di animazioni digitali realizzate con ani¬ 
matori di celle tradizionali per le indu¬ 
strie cinematografica, video, dei giochi 
interattivi e dei new media. È stata mi¬ 
gliorata la gestione delle palette di colo¬ 
ri che ora è ancora più vicina a quella 
dei pittori che utilizzano colori ad olio e 
sistemi tradizionali. Altri miglioramenti 
comprendono Xsheet che controlla ora 
l'interattività con un illimitato numero di 
peg. celle e colonne. Flip Module che, 
con la scheda Cosmo, permette se¬ 
quenze animate molto lunghe senza 
problemi di memoria a risoluzione TV 



••WipeOut" e il 
gioco realizzato 
da Psygnosis 
con Sottimage 
3D pei la nuova 
console Sony 
Playstation 


Macromedia 

Macromedia Extreme 3D è la prima so¬ 
luzione desktop cross-platform per 3D 
che comprende post-produzione profes¬ 
sionale e combina le capacità dei prodotti 
Macromedia per 3D, compreso Macro- 
Model, in una soluzione unica. 

Tra le caratteristiche spiccano la model¬ 
lazione basata su Splme con accuratezza 
CAD, l'animazione basata sul tempo e sui 
fotogrammi, rendering di qualità finale, 
strumenti per la post-produzione e la com¬ 
posizione. FreeHand 5 per Windows è og¬ 
gi il primo software per illustrazione su 
Windows in codice nativo a 32 bit, capace 
di funzionare su Windows 95, NT, 3.1 e 
3.11 sotto Win32 Alcune settimane fa 
era stato annunciato che dalla collabora¬ 
zione tra Macromedia e SGI era stato pos¬ 
sibile portare Director sulla piattaforma 


UNIX WebFORCE di SGI, nata per creare 
contenuti per WWW. É uno dei passi che 


Estreme 30 la nuova 
soluzione completa per 
la grafica 3D di Macro¬ 
media 


ci porterà ad un avvicinamento del mondo 
del CD-ROM a quello di Internet 



Sun 

La SPARCstation 20TurboZX intro¬ 
dotta di recente da Sun è un nuovo 
punto di riferimento per le workstation 
grafiche da scrivania. Il nuovo modello 
offre grafica con calcolo di poligoni pan 
a 230.000 quadrilateri 3D al secondo, 
oltre che trasparenza, anti-aliasing di li¬ 
nea, stereo, finestre a doppio buffer e 
tassellazione dinamica per NURB tutte 
accelerate in hardware 

140 



La nuova workstation 
SPARCstation 20Tut- 
boZX da Sun 


n. 157 dicembre 1995 






























La. comunicazione professionale 


Internet, BBS, autostrade informatiche. Comunicare con il mondo è 
ormai un'esigenza fondamentale. 

La gamma dei modem Gavi risolve tutte le esigenze di comunicazione 
professionale con gli Host, le Banche Dati, le reti informatiche inter¬ 
nazionali più diffuse. In versione modem o modem fax, possono 
essere esterni, interni, pocket o PCMCIA e supportano tutti i maggiori 
protocolli di trasferimento e correzione dei dati. La velocità di trasmis¬ 
sione/ricezione varia da 300 a 115.200 bps (in compressione dati). 
I modem Gavi sono disponibili anche in versione Speaker Phone, 
presto le versioni VoiceView e Data-Over-Voice. 

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manipolazione delle immagini, nTitle 
per l'animazione 2D e la titolazione. Li- 
ghtWave 3D SGI per l'animazione 3D e 
TV Paint per il disegno e l'illustrazione 


XAOS ha introdotto la sua XAOS Tools Production 
Suite 



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3D ha annunciato di recen¬ 
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le animazioni tridi¬ 
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HP RISC e fra breve su SGI. Nuovi ele¬ 
menti software nella versione più re¬ 
cente accelerano il processo di anima¬ 
zione automatizzando le ombre, la com¬ 
posizione dei colori, la correzione di er¬ 
rori di inchiostro e di disegno, la sostitu¬ 


zione di colori successivamente al dise¬ 
gno, la riproduzione dell'animazione in 
tempo reale dal disco rigido e una ge¬ 
stione migliorata dell'autotraccia e degli 
spessori di linea. Animo utilizza il siste¬ 
ma operativo NeXTSTEP su PC Pen¬ 
tium o 486. «E 


Gerardo Greco e raggiungibile tramite MC-lmk alla 
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Si è svolta a Salsomaggiore il 16 e 17 settembre scorsi una interessante sfida 
scacchistica fra un grande giocatore italiano, il "nostro" Carlo D'Amore, ed un grande 
programma di scacchi, quel M Chess Pro 5.0 che successivamente è divenuto 
campione del mondo Ha vinto Carlo, ma la competizione è stata dura. 

Sfida Uomo-Computer di Salsomaggiore 
D'Amore batte M Chess Pro 5.0 

Testo e foto di Corrado Giustozzi 




□ Salsomaggiore, 
verso metà set¬ 
tembre, il locale 
circolo scacchistico 
"Paolo BerteHini" ha orga¬ 
nizzato il consueto Open 
Internazionale Semilam- 
po. Ma quest'anno ca¬ 
deva anche il ventennale 
di fondazione del circolo, 
e dunque si sono svolte 
alcune manifestazioni 
addizionali per celebrare 
l'evento Una di queste 
ci ha riguardato molto da 
vicino: si è trattato infatti 
di una 'Sfida Uomo- 
Computer " che ha visto 
fronteggiarsi il M I Car¬ 
lo D'Amore, campione 
italiano con la squadra 
ARS-MCmicrocompu- 
ter. e M Chess Pro nella 
sua recentissima versio¬ 
ne 5.0, il rinomato pro¬ 
gramma di scacchi del¬ 
l'americano Marty Hir- 
sch che pochi giorni dopo ha anche vinto 
il titolo di campione del mondo per micro- 
computer. A "guidare" il programma, che 
girava su un Pentium a 90 MHz, c era 
Sandro Necchi, esperto di informatica 
scacchistica e soprattutto co-autore di M 
Chess Pro in quanto responsabile del libro 
delle aperture. 

La sfida, che a quanto mi consta è sta¬ 
ta la prima in assoluto in Italia a questi li¬ 
velli. era stata voluta da Roberto Cavalca, 
Presidente del Circolo BerteHini, che con 
invidiabile serenità è riuscito a sopravvi¬ 
vere a due giorni densissimi di lavoro e di 
impegni organizzando tutto al meglio 
Gli accordi iniziali prevedevano che i 
due contendenti si sarebbero battuti sullo 
spazio di otto incontri semilampo, ovvero 
con 30 minuti di riflessione a testa, in 
realtà gli incontri disputati sono stati poi 
aumentati a dieci su richiesta di Sandro 
Necchi, cui Carlo D'Amore, in gran for¬ 
ma, ha acconsentito volentieri. 


Un match del 
genere, vorrei ri¬ 
cordarlo, ha un 
grande valore teo¬ 
rico perché tende 
a far giocare il 
computer sul ter¬ 
reno che gli è con¬ 
geniale Infatti co¬ 
me già piu volte 
ho spiegato il com¬ 
puter è fortissimo 
tatticamente ma 
assai debole stra¬ 
tegicamente. sui 
brevi tempi di ri¬ 
flessione la grande 
forza tattica della 
macchina non può 
rivelarsi appieno, 
mentre su quelli 
medi e lunghi si, 
ed è in grado di im¬ 
pensierire seria¬ 
mente anche dei 
grandi giocatori 
Carlo, pur non 
essendosi preparato specificamente a 
questo incontro (oltretutto non avrebbe 
potuto farlo, dato che il programma era 
una versione preliminare della nuova re- 
lease migliorata) ha tuttavia una buona 
esperienza di gioco contro le macchine, e 
dunque aveva buone probabilità di riuscita 
anche contro un avversario cosi agguerri¬ 
to. Tuttavia ha dovuto ricorrere a tutte le 
sue risorse per riuscire infine a piegarlo, 
cosa che è avvenuta proprio nelle ultime 
due partite extra 

Naturalmente Carlo ha tentato soprat¬ 
tutto di giocare aperture poco analizzate, 
per costringere il programma ad uscire 
prematuramente dal proprio libro di aper¬ 
ture e giocare sin dall'inizio in analisi È 
stato anche necessario evitare il più pos¬ 
sibile situazioni tattiche, che avrebbero 
favorito non poco il programma, per 
esplorare varianti strategiche in grado di 
"soprendere" il programma vanificandone 
quando possibile l'analisi pregressa 



1 2 3 

4 

5 6 

7 

8 

9 

10 

Totale 

Carlo D'Amore 

= 0 = 

1 

= 1 

0 

0 

1 

1 

5,5 

M Chess Pro 5.0 

= 1 = 

0 

= 0 

1 

1 

0 

0 

4,5 


Sopra la sede delia sfida, nel Palazzo dei Congres¬ 
si Sotto Carlo D'Amore in piena riflessione 
A fronte, Neccni e D'Amore durante un incontro 


144 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 










SCACCHI 
SFIDA UOMO-COMPUTER 


Alcune partite fra le più interessanti della sfida 


8 

7 
6 

5 

4 

3 
2 
1 

a b c d e f g h 

8 
7 

6 

5 

4 
3 
2 
1 

a b c d e f g h 


1 

# a 

t 

% 

A 

a t 

i 



i 

1 





£ 




& 

£ 


£ 

£ 

£ a® 

£ 


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a 

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1 

1 



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i 

1 




i 

* 




i 

£ 




















£ 

£ 


£ 

A 




B 


£ 





B 





Carle D'Amore • M Chess Pro 5.0 

7 pania - Salsomoggìote 1995 


1 c3 f5 2.d3 e5 3.e4 d6 4 Db3 Cd7 5.exf5 Cc5 6.Odi Axf5 7.d4 exd4 
8.cxd4 Ce4 9 d5 C8f6 10.Ae2 Ae7 11.Cf3 0-0 12.0-0 De8 13.Cd4 Ad7 
14.f3 Cc5 15 Cc3 Ch5 16.b4Ca4 17 Cxa4 Axa4 18 Dd3 Ad7 19 g3a5 20.b5 
Df7 21 Cc2 Af5 22.Dc4 Af6 23.Cd4 Tae8 24.Tf2 Axd4 25.Dxd4 Cf6 26,Ab2 
Cxd5 27 Ac4 Ae6 28.Te1 Cf4 29.Axe6 Cxe6 30.Dd5 Cc5 31.Dxf7+ Rxf7 
32.T2e2 Txe2 33.Txe2 c6 34.bxc6 bxc6 35.Aa3 Te8 36.Txe8 Rxe8 37.Axc5 
dxc5 38 f4 Re7 39.g4 Re6 40.Rf2 Rd5 41 Re3 c4 42.h4 a4 43.h5 c5 44.Rd2 
Re4 45.f5 h6 46.Rc3 Rf4 47.Rxc4 Rxg4 48.Rb5 Rxh5 49.Rxa4 Rg5 50.Rb5 
h5 0-1 


Situazione dopo 30.Dd5 


Carlo D'Amore • M Chess Pro 5.0 

4 portilo ■ Soisomoggiore 1995 


1 d3 d5 2.e4 dxe4 3.dxe4 Dxd1+ 4.Rxd1 e5 5.Ae3 f5 6.exf5 Axf5 7.Ce2 
Cc6 8.Cg3 0-0-0+ 9.Cd2 Ag6 10,c3 C8e7 11.Ab5 a6 12.Aa4 Rb8 13.Te1 
b5 14,Ac2 Cd5 15.Axg6 hxg6 16.C3f1 Cxe3+ 17.fxe3 Ae7 18.Re2 Ah4 
19.Ted1 Tdf8 20 Ce4 Tf7 21 C1d2 Ae7 22.h3 Td8 23.Tf1 Af6 24.Tf3 g5 
25.Tifi g4 26.hxg4 T7d7 27.Cb3 Ae7 28.Tf7 a5 29.Txg7 a4 30.C3d2 Td3 
31 Cf3 T3d5 32 a3 Rb7 33.g5 Af8 34.Tf7 Ae7 35.g6 Rb6 36.g7 Tg8 37.Th1 
T5d8 38.Th6 Tde8 39.Te6 Axa3 40.Txe8 Txe8 41 bxa3 Tg8 42,Cf6 b4 
43.cxb4 Cd8 1-0 


Situazione dopo 23. Tfl 


Alla fine, dicevamo, Carlo ce l'ha fatta 
ma è uscito dal match veramente prova¬ 
to. Grande comunque la soddisfazione 
anche di Sandro Necchi, che ha verificato 
l'ottima qualità del programma in situazio¬ 
ni 'stressanti" come quelle imposte dal 
gioco fuori dalle righe di Carlo 

Il 15 ottobre, dicevo, M Chess Pro è 
divenuto campione mondiale in un gran¬ 
de torneo svoltosi a Paderborn, di cui vi 
parlerò prossimamente su Intelligiochi. E 
l'anno prossimo la sfida si ripeterà, per¬ 
ché Carlo ha accettato di incontrare la fu¬ 
tura versione 6.0 che forse girerà addirit¬ 
tura su P6, e sarà nientemenoche in 
compagnia di Kasparov. Ovviamente in 
quell'occasione sarò in prima fila per rife¬ 
rirvi poi su queste pagine l'accaduto. 

Complimenti dunque a Carlo D'Amore 
per la performance e . appuntamento al 
prossimo anno! «e 



MCmicrocomputer n. 157 -dicembre 1995 


145 








MANIFESTAZIONI 


Dal 3 all'11 ottobre Ginevra ha ospitato il settimo Forum mondiale delle telecomunicazioni 


Telecom 95, il telefono nel personal 

L'integrazione tra telefonia e computer, sempre maggiore, sta spostando il tiro delle aziende informatiche: 
Microsoft, Lotus, Oracle ma soprattutto Intel stanno cambiando faccia nel nome dell'ISDN 

di Leo Sorge 


L i evento, che ha luogo ogni quattro 
anni, è il più importante nel mondo 
per il settore delle telecomunicazioni 
Viene organizzato dall'lnternational 
Telecommumcations Union, in breve ITU 
fondata nel 1865 per gli standard delle 
telecomunicazioni (telefonia fissa e mobi¬ 
le. radio e TV, satelliti, dal 1947 è l'agenzia 
delle Nazioni Unite. È difficile parlare in 
breve spazio d'un evento dalle dimensioni 
e dagli investimenti immensi basti dire 
che dei 155 mila visitatori (persone fisiche, 
esclusi i 35 mila esibitori, precisa l'organiz¬ 
zazione) ben 128 mila hanno acquistato 
un biglietto che per un solo giorno costava 
circa 50 mila lire Tante le definizioni asso¬ 
ciate a Telecom 95 le olimpiadi delle 
comunicazioni, la rivoluzione d'ottobre, la 
multimedialità nel mondo, o piu semplice- 
mente Connect!, l'ormai mitico ordine di 
E M. Forster preso a slogan dalla stessa 
organizzazione. In effetti l’evento si artico¬ 
lava in due diversi summit, uno strategico 
e l'altro tecnologico II primo "Infrangere le 
barriere della società dell’informazione glo¬ 
bale". mentre "Convergenza di tecnologia, 
servizi ed applicazioni" per computer, reti e 
software che si uniscono all'elettronica di 
consumo e all'intrattenimento nella ridefi- 
mzione d'un mercato anch'esso globale. 
Ovviamente stracolmo di eventi collaterali, 
il programma ha ospitato anche 
lnternet@TELECOM95. nei giorni 7 ed 8 
ottobre. Tra gli ospiti nomi mitici quali 
Brian Carpenter dell’Internet Architecture 
Board. Vim Cerf - il padre di Internet -, Jim 
Clark di Netscape, Christian Huitema 


dell'lnria, Anthony Bay di Microsoft 
Network. David Chaum di Digicash e molti 
altri. 

La rete nel personal computer 

La convergenza con l'informatica ha porta¬ 
to a Ginevra le aziende a noi più note. 
C erano quasi tutti Microsoft, Lotus. SCO, 
Hewlett Packard. Bull, Digital, IBM, 
Informix, Olivetti, Oracle. Sun e chi più ne 
ha più ne metta, per tacere di Intel che 
addirittura metteva il suo presidente Andy 
Grave tra i keynote speakers, il che in un 
evento di telecomunicazioni equivale ad 
una dichiarazione d'intenti. 

Microsoft, anche se con uno stand piccolo 
per le sue abitudini, era presente con 
Windows 95 ed anche con Microsoft 
Network, la sua managed Internet che sta 
facendo discutere. Molti gli annunci della 
Casa di Redmond, molte anche le polemi¬ 
che che li accompagnano. È passato 
senza apparenti distorsioni il messaggio di 
collaborare con sette giganti della telefonia 
(GTE, HonkKong Telecom. MCI. NTT. 
Pacific Bell. Telefonica e US West) per svi¬ 
luppare e migliorare gli standard di 
Internet, una linea che verrà seguita con 
prodotti specifici che dovrebbero rendere 
NT una piattaforma leader per i server 
Internet e Web. Più rumore ha invece 
fatto l’annuncio di integrare entro pochi 
mesi ISDN in Windows 95, con un obietti¬ 
vo di "30 milioni di copie nei prossimi 
mesi" secondo Craig Mundie. uno dei vice¬ 
presidenti di Microsoft: questa capacità 
potrebbe ribaltare alcuni dei concetti di 


base di MSN. in primis la non disponibilità 
della rete a scaricare software. La polemi¬ 
ca su Microsoft e stata poi inasprita da 
alcune dichiarazioni di Larry Ellison, CEO di 
Oracle, che nel presentare le potenzialità 
della sua azienda nel settore dei database 
multimediali on line ha presentato la stra¬ 
tegia dell'avversario come "il Club Med 
delle reti: se acquisti una loro vancanza 
non esci mai dal recinto che ti costruisco¬ 
no intorno, senza visitare ristoranti, parlare 
con la gente locale, ma tutto è garantito e 
sei salvo. Microsoft on line fallirà mala¬ 
mente", anche se guardando al successo 
del Club Med la profezia sembra poco cal¬ 
zante. Presente ovviamente Lotus con 
l’annuncio del Notes Public Network, ma 
anche SCO e Chorus con l'annuncio di 
Siemens come primo cliente della loro 
strategia per giganti della telefonia Un 
capoverso a parte merita Intel, che sta cer¬ 
cando di reinventarsi come gigante delle 
telecomunicazioni proponendo una visione 
globale definita Smart Connection, basata 
su potenti personal equipaggiati con il 
Pentium e videoconnessi da linee ISDN 
magari con software Intel, 

Già da qualche anno, anche se con alterne 
vicende, sta insistendo in questo settore, 
certa prima o poi di sfondare. "Le teleco¬ 
municazioni stanno passando da una situa¬ 
zione controllata dai governi ad un'indu¬ 
stria competitiva guidata dal mercato", ha 
detto Grove, delincando un panorama 
identico a quello dell'industria del compu¬ 
ting nel quale Intel ha un'esperienza invi¬ 
diabile. fi3S 















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Technimedia srl - Ufficio Diffusione - Via Carlo Perrier. 9 - 00157 Roma - Tel.: 06/418921 - Fax: 06/41732169. 

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Per usufruire dell'offerta è possibile utilizzare il modulo pubblicato nella pagina a fronte che annulla e sostituisce il 
consueto modulo pubblicato nelle ultime pagine della rivista. 











LE 


DI 


Un grande successo di pubblico ha salutato la quarta edizione della manifestazione romana 

dedicata ai fumetti e ai giochi 

MCmicrocomputer a EXPO CARTOON 

Ancora Doom al centro degli eventi di MC con un interessante gioco cooperativo ed un corso interattivo 

di progettazione e costruzione di scenari aggiuntivi 


di Corrado Giustozzi 



D al 16 al 19 novembre Roma è diven¬ 
tata la capitale del fumetto, dell'ani¬ 
mazione e del gioco. Si è infatti svolta, 
nei locali della Fiera di Roma, la 
quarta edizione di Expo Cartoon, la 
mostra-mercato che ormai si avvia 
a diventare un evento di rilevanza 
internazionale. 

La precedente edizione, svoltasi 
nello scorso mese di maggio, era 
stata visitata da 42.000 persone ed 
aveva visto la presenza di ben 240 
stand e 15 mostre espositive. 

Assai numerose e qualificate le 
presenze anche di quest'edizione, 
che ha visto ad esempio la partecipazio¬ 
ne in prima persona della Walt Disney 
Italia con un intero padiglione di 2000 
metri quadri dedicato per la maggior 
parte al 'compleanno' di Paperino. 
Moltissime ovviamente le mostre, fra cui 
spiccava quella dedicata a Nathan Never 
ed organizzata su uno spazio di 800 metri 
quadri; e numerose anche le conferenze 
e le proiezioni Ampio spazio, come al 
solito, è stato dedicato al collezionismo 
ed alla vendita di 'gadget' legati al mondo 
del fantastico e della fantascienza. 


Presenti 
ovviamente 
i giochi, grazie 
ad una ludoteca 

particolarmente attrezzata che ha ospita¬ 
to tra l'altro la finale del Campionato 
Italiano di Dungeons & Dragons. Durante 
la mostra si è inoltre tenuta la premiazio¬ 
ne del Gioco dell'Anno 1995 
MCmicrocomputer ha partecipato ad 
Expo Cartoon nell’ambito della ludoteca 
elettronica con due iniziative legate a 
Doom, il gioco della Id Software che è 


oramai diventato un vero e proprio ogget¬ 
to di culto. Dopo aver per primi introdotto 
come attrazione il gioco in rete, sin dalle 
prime manifestazioni ludiche degli 
scorsi anni a Gradare. Marina di 
Carrara ed Urbino, in questa occa¬ 
sione abbiamo pensato di presen¬ 
tare agli appassionati qualcosa di 
più e qualcosa di nuovo, che non 
fosse ancora reperibile nelle varie 
sale giochi che ormai si stanno 
attrezzando con Doom Ecco qum- 
l'utilizzo di uno scenario di gioco 
cooperativo, con filosofia e finalità 
differenti dal solito, e per la prima 
volta l'organizzazione di un 'corso di pro¬ 
gettazione e realizzazione di scenari' per 
Doom e Doom2 


DeathTag 

Il DeathTag è un modo nuovo e diverso 
di giocare in rete a Doom, inventato dagli 
americani Talon e Aikman e migliorato su 
suggerimento dello stesso Romero della 
Id Software. Si tratta di un gioco coopera¬ 
tivo. nel quale i quattro giocatori sono 
suddivisi in due squadre, una "rossa" ed 
una 'blu', che si affrontano su un terreno 



Due immagini dello stand di MCmicrocomputer, la cui principale attrazione era il DeathTag Si notano te quattro postazioni di gioco, alternate per le due squadre 


150 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 










REPORTAGE 




Due momenti del corso di progettatone di scenari di Doom. gentilmente ospitato nell'aula didattica della Di Piu 



comune Al contrario del solito deathmat- 
ch, tuttavia, uccidere gli avversari non è il 
fine del gioco ma solo un mezzo, lo 
scopo è invece segnare punti, cosa che 
si fa andando a premere un determinato 
pulsante, evitando nel contempo che la 
squadra avversaria faccia altrettanto. La 
prima squadra a segnare cinque punti 
vince la partita. 

Il gioco è fortemente cooperativo, tanto 
che per una squadra non è possibile 
segnare punti se i suoi componenti non 
sono estremamente affiatati e coordinati 
Per questo motivo i giocatori erano colle¬ 
gati tra loro a coppie mediante un apposi¬ 
to interfono con cuffia-microfono, che 
permetteva ai due elementi di ciascuna 
squadra di scambiarsi le informazioni 
necessarie a coordinare le rispettive azio¬ 
ni, senza che gli avversari potessero udir¬ 
li. 

Il gioco, gratuito, si è svolto presso lo 
stand di MCmicrocomputer in ses¬ 
sioni di mezz'ora che comprende¬ 
vano anche un 'briefing' iniziale 
nel quale ai giocatori venivano 
spiegati lo scopo e le modalità del 
gioco. Ogni postazione era 
comunque dotata di cartelli con un 
breve riassunto delle regole e con 
la mappa dello scenario. Per con¬ 
sentire un ordinato svolgimento 
dei turni, e minimizzare gli affolla¬ 
menti. le sessioni di gioco andava¬ 
no prenotate in anticipo. Ciò nono¬ 
stante lo stand e stato preso d'as¬ 
salto da gruppi organizzati di gioca¬ 
tori incalliti di Doom i quali, dopo 
un breve disorientamento iniziale 
dato dalla totale inversione di pro¬ 


spettiva rispetto al gioco tradizionale, 
subito si sono appassionati al nuovo 
gioco tanto da tornare in qualche caso 
nelle giornate successive della fiera per 
poter giocare nuovamente! 

Corso di creazione di scenari di Doom 

Ogni giocatore assiduo di Doom ha desi¬ 
derato prima o poi di poter realizzare un 
proprio scenario per giocare in deathmat- 
ch con gli amici o per farli giocare in "sin¬ 
golare’ contro il computer. Esistono 
ormai diversi software, quasi tutti di pub¬ 
blico dominio, che permettono di fare 
ciò; ma solo i più esperti sono in grado di 
usarli perché il processo sottostante è 
piuttosto complesso da comprendere e 
laborioso da realizzare. Per ottenere uno 
scenario valido, inoltre, occorrono anche 
delle conoscenze tecniche sul funziona¬ 
mento interno del "motore" di Doom, ed 
è inoltre necessario avere alcune nozioni 


di "stile" per evitare di realizzare scenari 
troppo sbilanciati o troppo difficili, o 
anche semplicemente "brutti" dal punto 
di vista puramente estetico 
Ecco quindi l'idea di organizzare un vero 
e proprio corso, della durata di due ore, 
allo scopo di spiegare la teoria e la pratica 
della buona progettazione di scenari per 
Doom. L'impostazione è stata quella di 
un seminano per quanto possibile interat¬ 
tivo: dopo un primo esame degli elemen¬ 
ti tecnici che compongono gli scenari, si 
passava subito alla pratica con l'esame 
ravvicinato di uno scenario esistente (il 
primo livello di Doom I, sicuramente noto 
a tutti) per terminare con la realizzazione 
di un pur semplice scenario originale 
Al corso, tenuto dal sottoscritto, è stata 
abbinata la vendita di un dischetto che 
conteneva il necessario alla costruzione 
di scenari di Doom, cosi che chiunque, 
tornando a casa, potesse utilizzare imme¬ 
diatamente e al meglio il softwa¬ 
re. In particolare l'editor scelto è il 
famoso DEU di Raphael Quinet, 
un prodotto freeware di cui sono 
gratuitamente disponibili anche i 
sorgenti, che consente di creare 
scenari per Doom I, Doom II ed 
Heretic. Nel dischetto, oltre a 
DEU per DOS e DEU per 
Windows, erano compresi anche 
lo scenario per il DeathTag e gli 
scenari originali realizzati dal sot¬ 
toscritto per il primo Campionato 
Italiano di Doom tenutosi ad 
Urbino nel 1994 e per la scorsa 
edizione del MCmicrocomputer 
Show. 



La schermata di apertura del DeathTag, il nuovo modo cooperativo 
di giocare a Doom 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


151 
















Ora che l'hai visto, come chia¬ 
meresti questo rivoluzionario 
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M Packard Bell 


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Paradox per Windows 

di Alan Simpson 

Apogeo - Editrice di Informatica - Via Voghe¬ 
ra. 1 1/A - 20144 Milano - Tel 02/89404722. 
89408423 
ISBN 88-7303-037-8 
807 pagine - Lire 85 000 

La mia esperienza è stata abbastan¬ 
za frustrante quando, qualche tempo 
fa, ho avviato la ricerca di un libro su 
Paradox per Windows regolarmente 
m'imbattevo in Paradox per DOS, ma 



sulla versione Windows, mente, alme¬ 
no sino a quando ho trovato questo li¬ 
bro, dopo avere cercato in diverse e 
importanti librerie di Roma Ironia della 
sorte, due giorni dopo in redazione ne 
arrivava una copia per la recensione. 
Non mi sono tuttavia pentito dell'ac¬ 
quisto Ecco perché. Tutti gli addetti ai 
lavori sanno che la versione corrente di 
Paradox per Windows è la 5.0. Non 
tutti sanno perché questa versione non 


e nata da un lento progredire della pri¬ 
ma, come accade normalmente nel 
mondo dell’informatica (da 1.0 a 1 1, 
poi a 2.0, eccetera): Paradox per Win¬ 
dows è passato direttamente dalla ver¬ 
sione 1 0 alla 5 0! 

Non mi sorprende il fatto che que¬ 
sto libro sia dedicato alla prima versio¬ 
ne e non all'ultimissima Ma non ha 
importanza, l'ho potuto constatare di 
persona questo libro l'ho utilizzato a 
fondo proprio per cercare di acquisire 
una conoscenza abbastanza profonda 
del programma nella sua ultima versio¬ 
ne ed ho potuto verificare che le diffe¬ 
renze non sono sostanziali, quindi la 
validità del libro rimane intera 

Non possiamo dimenticare chi è 
l'autore Alan Simpson scrive da anni 
dei best-seller di settore II suo approc¬ 
cio è molto pratico e molto americano 
non parte mai dalla presunzione che un 
certo argomento sia scontato, spiega 
sempre tutto in modo esauriente e 
completo, per mettere l'utente in gra¬ 
do di capire e impadronirsi delle tecni¬ 
che d'uso dei programmi. 

Con Paradox per Windows, che e 
un database relazionale, il compito di 
trasmettere i concetti non è sempre 
facilissimo Ma è proprio per questo 
che chi ha il problema di affrontare 
questo complesso e affascinante pro¬ 
gramma, constaterà che Alan Simpson 
può rivelarsi un partner prezioso 

Vi sono quasi 900 pagine da legge¬ 
re: questo fatto la dice lunga sull'am¬ 
piezza della trattazione, 
anche in considerazione 
del fatto che ObiectPAL è 
trattato solo superficial¬ 
mente. 

Insomma chi usa Para¬ 
dox per Windows e ritiene 
di avere bisogno di aiuto 
può trovarlo in questo li¬ 
bro. 

Dino Joris 


«Non c'è nulla di più facile che scri¬ 
vere codice HTML: si tratta di puro te¬ 
sto con qualche modesta indicazione 
che è racchiusa tra i segni di maggiore 
e minore, come ad esempio <H1>». 
Chi concorda con questa analisi mes¬ 
sa tra virgolette per ben chiarire che si 
tratta di una citazione, non ha certo bi¬ 
sogno di leggere questo libro, invece 
chi come me non ritiene che per di¬ 
ventare «accattiemmellisti» sia suffi¬ 
ciente scopiazzare i codici disponibili 
sul Web, potrà farne buon uso 

Il libro affronta i temi della costru¬ 
zione grafica e stilistica delle pagine 
Web. offrendo anche indicazioni sulla 
gestione dalla parte del server, che so¬ 
no preziose per indicare all'aspirante 
creatore di pagine Web che vi sono 
delle cose (le ricerche su basi di dati, 
ad esempio) che possono essere im¬ 
plementate solo sulla base di «moto¬ 
ri» esistenti sul server. 

Il libro viene accompagnato da un di¬ 
schetto contenente dei file htm, che 
spiegano con esempi pratici come im¬ 
plementare certi comandi e che posso¬ 
no evidentemente essere usati come 
«template» per i lavori dell'utente 
Sono inclusi degli efficaci esempi di 
tabelle, moduli, mappe sensibili, ecce¬ 
tera 

Un ottimo «primer», ma anche 
un aiuto per chi si occupa professio¬ 
nalmente di questo mondo in evolu¬ 
zione 

Dino Joris 



HTML: 

creare pagine WWW 
con stile 

di Roberto Boschin 

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ca - Via Voghera. 11/A -20144 
Milano - Tel. 02/89404722 
89408423 
ISBN 88-7303-132-3 
256 pagine - Lire 28 000 


156 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 













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ISBN 88-7303- 120-X 
510 pagine - Lire 48.000 

«Ho sentito dire che...» - cosi si co¬ 
mincia a parlare di argomenti non com¬ 
pletamente familiari e di cui vogliamo 
capire di piu. Particolarmente difficile è 
capire Internet e assorbirne i contenuti, 
siano essi tecnici o politici, sociologici o 
culturali, eccetera. Internet è una realtà 
di cui non è facile stabilire dimensioni e 
confini. 

Su Internet si stanno scrivendo mi¬ 
liardi di parole. 

Poi, grazie al cielo, c'è anche chi scri¬ 
ve più semplicemente qualche decina 
di migliaia di parole e le mette su carta 
per offrirci una panoramica pratica ed 
esauriente su come si affronta Internet 
da un punto di vista pratico. 

Questo libro spiega come accedere a 
Internet, come crearvi una presenza 
aziendale e come renderla visibile ed ef¬ 
ficace, come evitare possibili «colli di 
bottiglia», come utilizzare le grandi ri¬ 
sorse a disposizione, come preparare 
documenti Web usando il linguaggio 
HTML. 

Il libro è evidentemente frutto di una 
ricerca molto approfondita e si occupa 


di un gran numero di set¬ 
tori specifici, mettendo in 
grado gli utenti di risolve¬ 
re i dubbi e di prendere la 
strada giusta, sia per per¬ 
corsi di sola ricerca che 
per quelli di partecipazio¬ 
ne attiva (inserimento 
delle proprie pagine 
Web). 

Gli aspetti tecnici prin¬ 
cipali sono trattati in mo¬ 
do completo ed esaurien¬ 
te e il lettore ha quindi la 
possibilità di capire cosa 
significhino termini come. 
FTP, Gopher, Veronica 
(scoprendo che anche 
questo termine è un 
acronimo, probabilmente 
uno dei più lunghi mal in¬ 
ventati), WWW, GUI, 
HTML, URL. 

Nella prima parte il let¬ 
tore trova delle indicazio¬ 
ni sui fornitori di «connet¬ 
tività» e di «servizi». In altre parole, se 
volete esplorare la possibilità di impian¬ 
tare un vostro «server» o, più semplice¬ 
mente, di avere qualche vostra pagina 
Web su Internet, troverete le indicazioni 
necessarie e sufficienti per cominciare 
il lavoro di ricerca del fornitore giusto. 

Ma anche dopo averlo trovato, il let¬ 
tore potrà poi ricevere indicazioni utilis¬ 
sime su come rendere efficaci le pro¬ 
prie pagine Web, su come renderle ef¬ 
fettivamente visibili e quindi utili da un 
punto di vista di marketing. 

In appendice vi sono anche delle indi¬ 
cazioni utili su hardware e software ne¬ 
cessari per lanciarsi nella grande avven¬ 
tura di Internet. 

Quando i coloni partivano alla con¬ 
quista del West, probabilmente porta¬ 
vano con loro un solo libro: La Sacra 
Bibbia. Per partire alla conquista di In¬ 
ternet vi sarà probabilmente e più mo¬ 
destamente sufficiente Internet Per le 
Aziende. 

Dino Joris 


Internet Fuori Orario 

di Gary Wolf e Michael Stein 

Apogeo - Editrice di Informatica - Via Voghe¬ 
ra, I l/A -20144 Milano - Tel.. 02/89404722. 
89408423 
ISBN 88-7303-121-8 
278 pagine - Lire 32.000 


Mi sarebbe piaciuto vedere la faccia 
deirimpaginatore della copertina di que¬ 
sto libro quando si è accorto di avere 
scritto «Micahel» invece di «Michael» 
come nome di uno degli autori! 

A parte questo esordio non felicissi¬ 
mo, il libro è perfettamente in grado di 
raggiungere il suo obiettivo, che è quel¬ 
lo di far conoscere al lettore dei «siti- 
maivisti», come recita il sottotitolo ita¬ 
liano. 

Tenendo presente che il titolo origi¬ 
nale è «Aether Madness» o «Pazzia 
nell’etere», non ci si stupirà troppo di 



trovare capitoli intitolati «alieni», «zaini 
e tariffe ridotte», «soffiate» (nel senso 
di delazioni) e cosi via. 

Il libro è scritto in modo discorsivo e 
spiritoso, ma non manca di dare delle 
indicazioni precise di navigazione. In- 
somma, potrebbe essere un buon com¬ 
pagno di lettura serale, ma anche un 
buon regalo per chi, non addetto ai lavo¬ 
ri, ci chiede che cos'è Internet (e ci libe¬ 
riamo con poca spesa di un compito 
gravoso e ingrato: spiegare qualcosa 
che neanche noi capiamo interamen¬ 
te..,) 

Dino Jons 


158 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 









dove sarebbe il più potente 

Strumento di sviluppo senza il genio 
diedwin hoogerbeets? 


Se Edwin Hoogerbeets fosse uno 
sviluppatore, sarebbe un uomo 
orgoglioso di sé, Perc hé il nuovo 
Microsoft Visual C+ + 4.0 ™ 
si baso sullo stesso principio che 
egli segue come regola di vita: 
non si crea mai dal niente. 

Chi è Edwin Hoogerbeets? Un gemo 
del riciclaggio che vede in ogni oggetto 
usato un'occasione per il suo talento 
creativo. Proprio come potrebbe fare 
uno sviluppatore se impiegasse il 
nuovo Visual C++ 4.0. Nessun altro 


C++ e i controlli OLE. insieme con 
altri componenti di terze parti. 

E in MFC 4.0 trovate più di 150 
classi e 120.000 righe di codice che 
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riutillzzabilità è questione d'intuito. 
Con ClassView. potrete vedere le 
relazioni tra le vane classi. Con un 
solo clic potrete persino avere accesso 
alla libreria degli sviluppatori 
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al numero 02/7039.2020. 










INFORMATICA E SOCIETÀ 


Considerazioni su alcuni fatti di cronaca 

Delinquenza reale, 
terrorismo virtuale 

Software copiato o software contraffatto, «Falange armata» o perditempo telematici, 
l'informazione che perde colpi e non riesce a far capire alla gente che cosa sta 
veramente accadendo: è necessario cercare di chiarire il significato di alcuni recenti 
episodi, al di là della cronaca quotidiana 

di Manlio Cammarata 


Un tempo i cronisti di nera iniziavano la giorna¬ 
ta scorrendo il «mattinale» della Questura, che ri¬ 
portava i fattacci della notte appena trascorsa, e 
spesso concludevano il lavoro facendo il giro dei 
reparti di pronto soccorso degli ospedali Oggi è 
tutto su un monitor le notizie d'agenzia, la posta 
elettronica, i «newsgroup» di Internet. Le infor¬ 
mazioni che prima bisognava andare a prendere, 
letteralmente, con le mani e coi piedi, oggi arriva¬ 
no sotto forma di bit. Una parte di queste notizie 
non è cambiata, furti, omicidi, risse, atti osceni in 
luogo pubblico, incidenti di ogni tipo Ma ce ne so¬ 
no altre del tutto nuove, come gli arresti dei pirati 
del software, gli «atti osceni in rete», le intrusioni 
nei sistemi telematici e altro ancora. 

Il cronista, lo sguardo fisso sul monitor, spesso 
non ci si raccapezza. Un morto e un morto, una 
persona scomparsa è qualcuno che non si riesce 
a trovare Una violazione di domicilio si verifica, 
senza dubbio, quando qualcuno entra fisicamente 
m una casa nella quale non ha il permesso di en¬ 
trare Quando viene arrestato un individuo che 
vende falsi Rolex o la perquisizione in un negozio 
fa scoprire false borse di Fendi, il reato è chiaro, il 
dolo e evidente, il reo deve essere identificato, 
processato e. possibilmente, ospitato per qualche 
tempo nelle patrie galere. Non è difficile per il cro¬ 
nista dare la notizia, non è difficile per il lettore ca¬ 
pire che cosa è accaduto. 

Ma quando le forze dell'ordine, al termine di si¬ 
lenziose indagini, arrestano qualche pirata del 
software, tutto diventa più nebuloso. Quale reato 
ha commesso costui? Violazione del decreto legi¬ 
slativo 518/92, è la risposta; nel linguaggio comu¬ 
ne è un ladro, un ricettatore, uno spacciatore di 
bit. Bit falsi? No. i bit sono sempre veri, e valgono 
miliardi di lire Ma quanto costa un bit, quanto co¬ 
sta un dischetto? Come si fa a rubare miliardi 
mettendo dei bit sui dischetti? È difficile da capire 
e da spiegare, è difficile inquadrare la notizia, dar¬ 
le una dimensione che renda l'idea della gravità 
del fatto. 

Le cose si complicano ancora di più quando la 
notizia riguarda faccende di sesso. Grande scalpo¬ 
re ha suscitato in settembre la notizia che la poli¬ 
zia americana, dopo due anni di laboriose indagini, 


ha pizzicato dodici figuri, fra i tre milioni di abbona¬ 
ti alla rete Prodigy, dediti all'adescamento telema¬ 
tico di minorenni. È una notizia da sbattere in pri¬ 
ma pagina, gridando allo scandalo della pornogra¬ 
fia virtuale, o basta un «taglio basso» nelle crona¬ 
che dall'estero? Proviamo a immaginare lo stesso 
fatto nel mondo reale: la polizia di Roma indaga a 
tappeto per due anni fra i tre milioni di abitanti del¬ 
la citta, e alla fine identifica dodici pederasti. 

Nell'universo tecnologico i fatti si verificano in 
forme diverse da quelle a cui siamo abituati La 
persona che subisce un furto se ne accorge per¬ 
ché non è più in possesso della cosa rubata II 
«furto» di bit, invece, non priva il proprietario dei 
bit stessi, essi restano al loro posto, e la cosa ru¬ 
bata si trova contemporaneamente in possesso 
della vittima, del ladro, del ricettatore e di molte 
altre persone Occore un salto culturale per com¬ 
prendere il significato del fatto, e anche il giurista 
si trova spesso molte difficolta per classificare il 
reato tecnologico 

Come interpretare, come raccontare la notizia 
di qualcuno che «si introduce» abusivamente nel 
sistema telematico di un altro, in una macchina 
elettronica, senza che vi sia un passaggio fisica¬ 
mente percettibile? Sono bit-intrusi che si mesco¬ 
lano a bit-proprietari, gli uni identici agli altri. A vol¬ 
te i primi «feriscono» o «uccidono» i secondi, a 
volte si limitano a manifestare la propria presenza 
sotto forma di messaggi inquietanti Ma a prima 
vista, nell'incombere dei tempi di chiusura della 
pagina, come si fa a capire (e a far capire al letto¬ 
re) che cosa è veramente successo? 

Una bomba che esplode tra la gente o accanto 
a un monumento è quasi certamente un attentato 
terroristico. Ma un computer che si blocca mentre 
un messaggio sui monitor dice «questo e un at¬ 
tentato terroristico» è realmente il risultato di un 
atto di terrorismo 7 Oppure è l'opera di un imbecil¬ 
le? 

Oltre la cronaca 

È necessario mettere le cose in chiaro, inqua¬ 
drare i fatti in un contesto che non sia tracciato 
solo per attirare il lettore, cercare di spiegarne il 


160 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 







significato e prevederne le conseguenze Cerco di 
farlo con queste note, partendo da alcuni recenti 
fatti di cronaca. 

Il primo riguarda un’operazione compiuta dal 
Nucleo regionale di Polizia Tributaria di Milano, di¬ 
retta dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato, che 
coordina un pool di magistrati specializzati nella 
materia Le Fiamme Gialle, dopo approfondite in¬ 
dagini condotte anche «con l'approccio sperimen¬ 
tale ad intercettazioni telematiche», hanno distrut¬ 
to un’organizzazione che produceva software fal¬ 
sificato su scala industriale. Impressionante l'elen¬ 
co dei materiali sequestrati: 25.000 floppy, 210 
unità hardware (PC, scanner, schede) quasi 2.000 
manuali, 21 000 etichette contraffatte. Il punto in¬ 
teressante è proprio questo: i malfattori, che lavo¬ 
ravano tra la «centrale» di Savona e una dozzina di 
altre città, non si limitavano a distribuire copie pi¬ 
rata a basso prezzo, ma producevano veri e propri 
«falsi», riproducendo le scatole originali, i manuali, 
le etichette e quant'altro. Si trattava quindi di vera 
e propria contraffazione commerciale, in grado di 
ingannare perfettamente gli acquirenti Con una 
differenza, rispetto alle usuali imitazioni di beni di 
lusso: che il software falso funziona esattamente 
come quello vero (se e copiato correttamente). 
L’utilizzatore lo paga come se fosse vero, e come 
tale lo usa. Non subisce il danno di quando com¬ 
pera un falso Cartier, che dopo un po’ smette di 
funzionare: con il software falso si riceve quello 
che si paga con soldi veri. 

Chi falsifica il software compie un reato «co¬ 
mune», prima ancora che un reato «informatico», 
e nel computo degli anni di galera contano più le 
violazioni classiche del codice penale che quelle 
punite dal DL 518/92 sulla protezione del softwa¬ 
re. Ma in questa vicenda c’è un aspetto, sul quale 
tornerò più avanti, che merita una riflessione l’im¬ 
possibilità per l’utente di distinguere il vero dal fal¬ 
so, l’originale dall’imitazione 

Un’altra operazione della Guardia di Finanza 
(questa volta ad opera della terza Compagnia del 
Il Gruppo di Roma, con la «firma» del sostituto 
procuratore Giuseppe Corasamti) rientra invece 
nella normalità della repressione della pirateria del 
software, perché il traffico riguardava i soliti pro¬ 
grammi copiati abusivamente in quantità. E che 
quantità: 32.000 dischetti, 1.300 CD-ROM e 56 
magneto-ottici sequestrati, oltre al solito corredo 
di hardware. Il fatto nuovo, e preoccupante, è la 
presenza di una certa quantità di software specia¬ 
listico, come le raccolte di giurisprudenza su CD¬ 
ROM, che non sono certo prodotti di larga diffu¬ 
sione Questo significa che c’e una richiesta di 
software irregolare anche da parte di utenti di alto 
livello, come gli avvocati, che dovrebbero ben co¬ 
noscere la natura giuridica della transazione che 



compiono: ricettazione Questo deve far riflettere, ta Guardia di Finanza 
perché c’è una grande differenza tra il comporta- „„ 

mento di un acquirente di software falso (che pirati del software 

sembra autentico) in un negozio, e quello di chi 
compera software palesemente copiato. Nel pri¬ 
mo caso si può tranquillamente presumere la buo¬ 
na fede dell’acquirente, nel secondo no. Compera 
un programma su una bancarella, su dischetti o 
CD-ROM non originali, senza manuali o con ma¬ 
nuali fotocopiati... e solo un «incauto acquirente», 
o un ricettatore, secondo il disposto dell’art. 648 
del Codice penale? 

Qui vorrei fare una breve digressione giuridica. 

La contestazione del reato di ricettazione a chi ac¬ 
quista software copiato illegalmente ha suscitato 
molte perplessità fin dalle prime letture del DL 
518/92 Si osserva che in molti casi la pena appare 
spropositata (fino a sei anni) rispetto al reato princi¬ 
pale (fino a tre). Recentemente è stata sollevata, 
da parte di un difensore di presunti «pirati», l’obie¬ 
zione che l’art. 648 cp punisce chi «acquista, rice¬ 
ve od occulta denaro o cose provenienti da un 
qualsiasi delitto», mentre il software non è, per co¬ 
mune opione, una «cosa» (e nemmeno denaro) 

L’ipotesi difensiva è interessante, ma resta II fatto 
che chi acquista consapevolmente software irre- , 
golare compie un'azione che deve essere conside¬ 
rata illegittima. Probabilmente basterebbe una mo¬ 
difica al 518 per risolvere il problema (compatibil¬ 
mente con le norme europee), che estendesse 
all’acquirente le pene previste per chi ab ustamen¬ 
te duplica... importa, distribuisce, vende, detiene a ! 
scopo commerciale o concede in locazione prò- 
grammi di provenienza irregolare (art 171 bis) 

Forse in casi come questi non sarebbe esagerato 
mettere sullo stesso piano il duplicatore abusivo e 
l’acquirente in mala fede, e cadrebbe la più grave 
accusa di ricettazione. Resta il fatto che in molti 
casi di «copia per uso personale» si dovrebbero 
prevedere sanzioni molto più lievi, soprattutto 
quando il «fine di lucro» non sia cosi evidente o 
essenziale (il caso classico dello studente che scri¬ 
ve la tesi di laurea con un word processor copiato, 
ovvero un concetto di «modica quantità»). 


MCnucrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


161 







INFORMATICA E SOCIETÀ 


Bombe telematiche 

Ritorniamo alle cronache, con due fatti molto 
più preoccupanti e che richiedono riflessioni at¬ 
tente. Domenica 1 ottobre 1995. titoli in prima pa¬ 
gina annunciano che terroristi informatici hanno 
colpito i sistemi informativi della Banca d'Italia, ol¬ 
tre a quelli di alcune aziende. La Repubblica si di¬ 
stingue per il consueto catastrofismo: «Terrori¬ 
smo informatico, la Falange all'assalto», ma non 
dà molte informazioni su che cosa sia realmente 
accaduto. L'unica notizia certa è che «il loro com¬ 
puter, collegato alla rete Internet, ieri è stato pre¬ 
cipitosamente staccato. Più equilibrata e più infor¬ 
mata si rivela l'Unità. Titola: «Abbiamo i codici. La 
Falange armata insidia Bankitalia». ma avverte 
nell'occhiello: «Messaggio via Internet. Avverti¬ 
mento o brutto scherzo?». Nel testo si precisa 
che. secondo la Digos, «uno o più pirati informati¬ 
ci sarebbero effettivamente riusciti a penetrare 
nell'appendice del sistema di Bankitalia dedicata 
allo scambio dei dati con la rete delle reti... In ogni 
caso i sistemi della banca centrale non avrebbero 
subito alcun danno, neppure temporaneo». Il che 
riporta la notizia alle sue giuste proporzioni. In 
realtà il messaggio della sedicente organizzazione 
terroristica è giunto a molti altri «siti», oltre a qual- 


li citati dalle cronache, ed è subito circolato in rete 
tra gli addetti ai lavori. Che, dopo un rapido esa¬ 
me. sono stati concordi nel ritenere che, chiunque 
fosse l'autore dell'azione, non aveva fatto un 
grande sfoggio di conoscenze tecnologiche, fer¬ 
mandosi in realtà nell'anticamera del sistema Ma 
il risultato finale, purtroppo, è esattamente quello 
previsto dai «terroristi telematici», o sedicenti tali: 
gettare l’allarme, con la complicità involontaria dei 
mezzi di informazione. 

Passano appena ventiquattr'ore da questi fatti 
ed esplode (metaforicamente) un'altra bomba: i 
giornali radio delle 12 e delle 13 di lunedì 2 otto¬ 
bre danno notizia di un nuovo assalto telematico, 
che avrebbe bloccato tutti i sistemi informativi 
della regione Friuli-Venezia Giulia. Misteriosamen¬ 
te subito dopo l'informazione scompare dai noti¬ 
ziari. Che cosa è successo? Che il magistrato che 
indaga sulla Falange armata, il PM Pietro Saviotti, 
ha chiesto il silenzio stampa. Il giorno dopo la Re¬ 
pubblica si adegua e ignora la notizia proveniente 
da Trieste, ma ritorna sul cosiddetto assalto di 
due giorni prima, titolando: «Cosi hanno violato 
Bankitalia» Finalmente nell'articolo si precisa che 
«gli elaboratori... sono sempre rimasti nel control¬ 
lo dell’lsitituto stesso, né sono penetrabili 
dall'esterno». E allora, perché tanto clamore? Ma 


Attenzione alla password! 

Nella maggior parte delle violazioni di si¬ 
stemi informativi il primo colpevole è proprio 
l'amministratore di sistema. Se è vero che la 
sicurezza assoluta, al cento per cento, non è 
mai raggiungibile, è anche vero che si posso¬ 
no assumere precauzioni che consentono di 
ottenere la quasi inviolabilità. 

I metodi sono molti, e devono essere adot¬ 
tati tutti insieme: in primo luogo chiudere tut¬ 
ti i buchi hardware e software, che nella mag¬ 
gior parte dei casi sono noti a quelli che lavo¬ 
rano sulle diverse «piattaforme», poi adottare 
una corretta gestione delle password e adde¬ 
strare gli utenti a custodirle con attenzione. 
Ecco un piccolo elenco delle precauzioni che 
dovrebbero essere considerate obbligatorie. 

1. Adottare uno schema di password che 
obblighi a usare segni di interpunzione e nu¬ 
meri, oltre che lettere, distinguendo le maiu¬ 
scole dalle minuscole (vedi il sistema di MC- 
link). Questo aumenta enormemente il nume¬ 
ro delle combinazioni possibili e evita le 
stringhe tipo «123456», «PIPPO» o «Luigi», 
nel caso che il titolare si chiami, appunto. 
Luigi. Queste password sono la gioia degli 
hacker. 

2. Archiviare le password crittografate con 
un sistema «one way» (cioè a senso unico, 
anche questo metodo è adottato da MC-link). 
L'algoritmo «one way» non consente di rico¬ 
struire la password all'indietro, cioè partendo 
dalla stringa in codice. Chi riuscisse ad entra¬ 


re nell'archivio troverebbe dati praticamente 
inutilizzabili. 

3. Obbligare gli utenti a cambiare periodi¬ 
camente la password, in genere una volta al 
mese. Se l'utente non cambia la password, 
alla scadenza gli viene negato l'accesso: deve 
rivolgersi all'amministratore di sistema e far¬ 
si riabilitare, dopo la somministrazione di 
una ramanzina. Un metodo più pratico e me¬ 
no umiliante è la comparsa di un messaggio: 
«È l'ultima volta che entri con questa pass¬ 
word, cambiala!». 

4. Il punto precente invoglia gli utenti ad 
attaccare al computer un foglietto con la pas¬ 
sword. Per questo l'amministratore, o l'ad¬ 
detto alla sicurezza, dovrebbe girare spesso 
per gli uffici e verificare che non si vedano 
password in giro, adottando anche sanzioni 
contro gli imprudenti. 

Tutto questo assicura un'ottima protezione 
contro gli accessi con password rubate, ma 
non protegge nulla se non c'è un preciso col- 
legamento tra la password e il suo titolare. 
Concedere un abbonamento senza accertarsi, 
con la necessaria diligenza, dell'identità del 
cliente, rende impossibile l'identificazione di 
responsabili di atti delittuosi. Non parliamo 
poi di recenti azioni promozionali, con le quali 
sono state messe in giro centinaia di migliaia 
di dischetti con le stesse password: è come 
andarsene in vacanza per un mese lasciando 
spalancata la porta di casa. 


162 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 










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altri giornali, fra i quali il Corriere della Sera e molti 
quotidiani locali, hanno ritenuto di dare notizia del¬ 
la violazione del sistema di Trieste Che è stata 
un'azione anche meno dannosa di quella perpetra¬ 
ta ai danni del collegamento Internet della Banca 
d'Italia, perché hanno lasciato il solito messaggio 
sulle macchine dell'ufficio stampa della Regione, 
collegate a Internet, affermando in sostanza: «la 
vera Falange siamo noi e possiamo fare danni ter¬ 
ribili, quelli di ieri sono dei dilettanti, degli abusi¬ 
vi». Le macchine sono state staccate per il tempo 
necessario alla Digos per effettuare i rilievi ed è 
stato messo in funzione il sistema di riserva. 

Dunque, per ora. il «rischio Falange Armata» 
non dovrebbe essere grave come lo si vorrebbe 
dipingere Fra l'altro si sta profilando l'ipotesi che 
il primo «attentato telematico» della misteriosa 
organizzazione, quello del 1. dicembre '94 
all'agenzia ADN Kronos. non sia stato portato 
dall'esterno, ma dall’interno del sistema. E questo 
cambia tutte le valutazioni sull’accaduto, in parti¬ 
colare l'allarme giustamente creato dall'ipotesi 
che ci sia qualcuno in grado di penetrare senza 
problemi in qualsiasi rete Se riassumiamo i fatti 
che fino a oggi sono stati resi noti, finora non si 
sarebbe verificata nessuna vera intrusione in si¬ 
stemi di importanza vitale, nonostante i «terroristi 
digitali» affermino di possedere le chiavi di tutti i 
computer che governano i centri nevralgici della 
nostra penisola 

Questa è la situazione, fino a prova contraria, 


che si può ricostruire scavando fra i titoli ad effet¬ 
to Resta da considerare un particolare importan¬ 
te, in materia di diritto-dovere dell'informazione È 
comprensibile, e probabilmente opportuno, che 
un magistrato che conduce un'inchiesta delicatis¬ 
sima cerchi di ottenere il silenzio stampa su certe 
notizie che possono oggettivamente «fare il gioco 
del nemico» Altrettanto comprensibile, e forse 
corretto, è che la stampa non voglia rinunciare al 
suo ruolo e fornisca ugualmente l'informazione. 
Ma c'è modo e modo: si deve trovare una via di 
mezzo tra l'accettazione della censura scelta dalla 
Repubblica e il riportare per esteso il «comunicato 
della Falange», come hanno fatto molti altri gior¬ 
nali. Una piccola notizia (anche perché è piccolo il 
fatto), senza citazioni testuali, soddisferebbe il do¬ 
vere di cronaca e non favorirebbe la cercata diffu¬ 
sione di proclami inquietanti e di allarmi forse in¬ 
giustificati. 

Ma le «bombe» esplodono sempre 

Sulla base delle informazioni che ho riportato, la 
mia opinione è che queste imprese non siano da 
attribuire a un gruppo terroristico ben organizzato e 
in grado di colpire qualsiasi importante sistema 
informativo Lo indica il fatto che quella che viene 
presentata come un'azione dimostrativa della «po¬ 
tenza di fuoco» della sedicente organizzazione ter¬ 
roristica. di fatto è l'equivalente digitale di un bana¬ 
le furto di polli. Se la cosiddetta Falange esiste e di¬ 


ri Terrorismo 
informatico o 
terrorismo 
giornalistico> Ida la 
Repubblica del I 
ottobrel 


21 Piu correttamente 
l'Unita si chiede 
«Avvertimento o 
brutto scherzo ?» 


31 II giorno dopo 
l'episodio e 
ridimensionato, ma la 
Repubblica insiste 


•Il II Gazzettino riporta 
m prima pagina 
l'attacco di Trieste, 
con un intelligente 
commento di Roberto 
Vacca 


51 La Tribuna di 
Treviso passa la 
notizia nelle pagine 
interne, senza citare il 
comunicato c'e la 
notizia, non c è il 
terrorismo 
giornalistico 


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163 




INFORMATICA E SOCIETÀ 


spone di elenchi di delicate password (che posso¬ 
no diventare inutili in pochi attimi, basta cambiar¬ 
le!), potrebbe dimostrarlo violando realmente un 
importante sistema informativo, magari senza pro¬ 
vocare gravi danni, ma facendo capire inequivoca¬ 
bilmente che si tratta di un attacco portato o orga¬ 
nizzato dall'esterno del sistema colpito. 

Questo significa che non credo all'esistenza dei 
ciberterroristi? Non ho informazioni sufficienti per 
esprimere una valutazione sull'esistenza «reale» 
di queste persone, ma sono certo della loro pre¬ 
senza «virtuale», Nel senso che, indipendente¬ 
mente dalla loro origine, queste azioni ottengono 
l'effetto di atti terroristici, perché spargono il timo¬ 
re fra la gente Potremmo fare l'ipotesi che tutte 
queste azioni (e, forse, anche altre che potrebbe¬ 
ro non essere state comunicate ai mezzi di infor¬ 
mazione) siano opera di individui diversi, non col¬ 
legati tra loro, ciascuno dei quali avrebbe agito in 
totale autonomia, per puro spirito di imitazione, In 


L’urgenza della legge 

Il disegno di legge 1901 bis sulla protezione 
dei dati personali, in discussione al Parlamen¬ 
to, impone al responsabile del trattamento di 
adottare tutte le misure necessarie per la sicu¬ 
rezza dei dati, anche in relazione alle cono¬ 
scenze acquisite in base al progresso tecnico, 
alla natura dei dati e alle specifiche caratteri¬ 
stiche del trattamento, in modo da ridurre al 
minimo, mediate l'adozione di idonee e pre¬ 
ventive misure di protezione, i rischi di distru¬ 
zione o perdita, anche accidentale, dei dati, di 
accesso non autorizzato o di trattamento non 
consentito o non conforme alle finalità della 
raccolta (art. 15). 

È chiaro che per conseguire questo risul¬ 
tato è necessario prima di tutto provvedere 


Intervista al maggiore Mauro Floriani 

Le Fiamme Gialle: specialisti per passione 



Mauro Floriani 


Il maggiore Mauro Floriani coman¬ 
da il II Gruppo della IX Legione della 
Guardia di Finanza, specializzato nel¬ 
la repressione di traffici illeciti che 
vanno al di là delle normali violazioni 
alla normativa tributaria. In questo 
reparto la terza Compagnia si occupa 
specificamente della pirateria del 
software, sotto la direzione del sosti¬ 
tuto procuratore Giuseppe Corasani- 
ti, e ha messo a segno importanti 
azioni contro i duplicatori abusivi 


Maggiore Floriani, anche nella vostra ultima 


operazione in materia di duplicazione illecita di 
programmi avete agito senza il supporto di con¬ 
sulenti esterni, ottenendo tuttavia ottimi risultati , 
C’è quindi un settore specializzato all’interno del¬ 
la Guardia di Finanza ? 


vorare, ma per quanto riguarda la nostra specia¬ 
lizzazione diciamo che è un po' affidata all'inizia¬ 
tiva dei singoli. 

Abbiamo visto che questo è un settore nuovo, 
in cui si deve lavorare bene C'è la necessita di 
ragazzi che vogliano fare qualche sacrificio, nel 
senso di rimanere un po' di piu. al di là dell'orario 
di lavoro, di comperarsi qualche manuale, oltre 
quello che noi, come organizzazione dello Stato, 
possiamo fornire. 

Scambiamo idee e esperienze con altri colle¬ 
ghi, ci diamo un po' tutti una mano 

Noi, come II Gruppo, stiamo cercando di co¬ 
stituire un gruppo di ragazzi che abbiano una 
competenza specifica in questo settore perché, 
qualora ce ne sia la necessità, possiamo utilizza¬ 
re sempre gli stessi: quelli della terza Compa¬ 
gnia, e anche quelli della quarta, i «Baschi ver¬ 
di», che hanno dei servizi anche in questa mate¬ 
ria li uBaschi verdi" sono specializzati in antiter¬ 
rorismo e operazioni di pronto impiego, ndrl 


Non abbiamo al'interno del nostro corpo una 
specializzazione in questo settore Prima di tutto 
perché è nuovo, e non siamo moltissimi, come 
tutti sanno, Il nostro gruppo di specialisti si è for¬ 
mato spontaneamente e cerca di stare al passo 
con i tempi. 

Stiamo cercando di avviare i neo-finanzieri, e 
anche sottufficiali e ufficiali, a una conoscenza 
del settore informatico quanto più estesa possi¬ 
bile. Prima di tutto per una possibilità di utilizzo 
diretto, ma anche per sviluppare l’attività di poli¬ 
zia in questo settore, che molti elementi ci fanno 
pensare che potrebbe essere la criminalità del 
futuro. 

Cerchiamo di avere una base su cui poter la¬ 


La pirateria del software è esclusivamente 
opera di piccoli operatori, o ci sono di mezzo or¬ 
ganizzazioni importanti ? 

Non ci sono delle organizzazioni o delle strut¬ 
ture criminali consolidate, per ora. Noi comun¬ 
que cerchiamo di capire se ci sono prospettive di 
costituzione di organizzazioni di questo tipo Non 
abbiamo elementi certi per dire che ci sono delle 
strutture come per il contrabbando o per la pira¬ 
teria audiovisiva, per la quale ci sono collega- 
menti diretti con organizzazioni camorristiche, 
come è emerso qualche mese fa in un'importan¬ 
te operazione dei nostri colleghi dell'Arma dei 
Carabinieri e anche in una che abbiamo condotto 


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MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 















INFORMATICA E SOCIETÀ 


alla sicurezza del sistema in sé. Consideran¬ 
do poi che la maggior parte dei sistemi infor¬ 
mativi contiene un archivio di dati personali 
(se non altro l'elenco degli abbonati, o le ba¬ 
si dati di clienti e fornitori nel computer di 
un'azienda) la norma citata obbligherà tutti i 
gestori ad adottare serie misure di sicurezza, 
in mancanza delle quali possono sorgere 
gravi responsabilità civili e penali. Norme an¬ 
cora più precise su questa materia dovrebbe¬ 
ro essere contenute nella legge-delega previ¬ 
sta dal 1901 ter, che dovrebbe contenere an¬ 
che la definizione della non responsabilità 
dei gestori dei sistemi telematici in relazione 
a eventuali contenuti illeciti immessi da terzi, 
e anche stabilire i casi in cui un sistema tele¬ 
matico ricade nell'ambito della legislazione 
sulla stampa, con l'obbligo di registrazione 


come testata giornalistica. Si porrà così fine 
a una lunga (e abbastanza inutile) discussio¬ 
ne su questi argomenti. L'approvazione dei 
ddl 1901 bis e ter è quindi urgente, non solo 
per adempiere a precisi obblighi internazio¬ 
nali, ma anche per mettere ordine in un set¬ 
tore nel quale oggi regna il caos. Un altro 
aspetto che fino ad ora non è stato conside¬ 
rato, ma che dovrebbe essere a sua volta og¬ 
getto di disposizioni specifiche, riguarda i 
«buchi» che sono caratteristici di alcuni siste¬ 
mi, e che di solito non vengono segnalati dai 
produttori, anche se sono noti a tutti gli 
esperti. Le norme sulla sicurezza dei prodotti 
industriali dovrebbero bastare, ma, data la 
delicatezza della materia, non sarebbe ecces¬ 
sivo un preciso richiamo nella emananda 
legge-delega. 


noi in Campania, sulla base di informazioni as¬ 
sunte a Roma. Però i vantaggi di attività illecite 
di questo tipo sono enormi, soprattutto se si 
tratta di prodotti, come stiamo vedendo recente¬ 
mente, di tecnologia superiore ai primi grossola¬ 
ni tentivi di duplicazione, e anche perché le puni¬ 
zioni sono limitate e non possiamo certo preten¬ 
dere pene «islamiche» per questo tipo di reati. 

Ma, seguendo le precedenti esperienze del 
contrabbando e della pirateria audiovisiva, abbia¬ 
mo motivo di ritenere che alla lunga anche in 
questo settore si possano verificare sviluppi 
preoccupanti Prendiamo, per esempio, la pirate¬ 
ria telematica. Immaginiamo che qualcuno riesca 
a entrare nei sistemi di una banca (il che è molto 
difficile) e riesca ad acquisire informazioni riser¬ 
vate Viene a sapere che una persona si trova in 
uno stato di necessità, e da qui all'usura il pas¬ 
saggio e diretto. Comunque ritengo che se alla 
lunga verranno fuori rapporti con organizzazioni 
criminali di livello superiore, dovrò indagare il re¬ 
parto che si occupa specificamente di criminalità 
organizzata 

Il nostro è un lavoro locale, prevalentemente 
su Roma. È chiaro che se il livello si innalza, do¬ 
vrà innalzarsi anche il livello della struttura che 
se ne occupa. 

Quindi il vostro lavoro è diretto soprattutto al¬ 
la repressione della pirateria informatica nelle 
forme che oggi sono più preoccupanti. 

Certo, non perdiamo tempo con lo studentel- 
lo che, a tempo perso, duplica programmi. Ma 
seguiamo anche questo fenomeno, cerchiamo di 
verificare, di fare un'attività di «intelligence», nel 
nostro piccolo, per capire gli sviluppi di questo ti¬ 


po di attività illegali 

Un'ultima domanda, maggiore Fionani. Qual¬ 
che difensore di persone indagate per violazioni 
al DL 518 ha sollevato l'obiezione che i sequestri 
di software copiato abusivamente non sono stati 
compiuti durante perquisizioni ordinate dall'auto¬ 
rità giudiziaria, ma nel corso di verifiche compiu¬ 
te dalla Guardia di Finanza di propria iniziativa, 
sulla base della normativa tributaria e della legge 
del 29... 

La legge n. 4 del 7 gennaio 1929 è una norma 
cardine del sistema tributario, perché permette 
di fare comunque controlli per perseguire viola¬ 
zioni in materia finanziaria e tributaria. Noi però 
siamo molto attenti a questo aspetto, anche in 
funzione delle nuove norme di procedura penale: 
non vale la pena forzare la mano, per vedersi poi 
invalidato tutto. Non si ottiene nulla, si vanifica 
un’attività per la quale si può attendere l'autoriz¬ 
zazione del magistrato 

A me, come comandante del mio reparto, non 
interessa fare immediatamente un sequestro 
per dimostrare che sono bravo, per aumentare il 
rendimento del reparto Può capitare di trovare 
incidentalmente software irregolare, ma tenden¬ 
zialmente noi dobbiamo essere in grado di avere 
delle informazioni precise e di operare in modo 
che quello che facciamo sia utile e arrivi all'ulti¬ 
mo grado di giudizio. 

Lo potremmo fare sempre, non dico casual¬ 
mente. ma quasi. Penso che potrei fare un inter¬ 
vento al giorno, in qualsiasi amministrazione del¬ 
lo Stato o in qualsiasi azienda privata, e troverei 
programmi duplicati. Credo che questo lo sappia¬ 
no tutti... 


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INFORMATICA E SOCIETÀ 


questo caso non esisterebbe «fisicamentre» 
un'organizzazione di ciberterroristi. Però gli effetti 
sono gli stessi, esattamente come si verifica nelle 
applicazioni delle tecnologie della realtà virtuale: il 
sistema informatico ci fa credere che una cosa 
esiste, e invece non c’è. Terrorismo virtuale, dun¬ 
que Una situazione inquietante, di fronte alla qua¬ 
le non sappiamo assolutamente che fare, se non 
sperare che magistrati e forze dell'ordine facciano 
luce e identifichino i responsabili. 

In conclusione, tutto questo mi fa temere che 
dovremo abituarci a fare i conti con una «realtà 
virtuale» molto meno divertente dei grossolani 
esperimenti che vediamo nelle fiere. L’informazio- 
m digitalizzata, dove ogni bit è uguale a un altro, 
dove non c'è differenza tra il bit autentico e quello 
contraffatto, si presta a ogni forma di manipolazio¬ 
ne occulta Molti hanno visto un filmato dimostra¬ 
tivo di Silicon Graphics, nel quale si vede la ripre¬ 
sa di una vettura che corre sull'autostrada. Sem¬ 
bra, e forse è, un vero film, cioè una scena ripresa 
dal vivo con una macchina da presa Ma in pochi 
secondi vediamo l'auto che cambia forma e colo¬ 
re. e diventa di un'altra marca, continuando a cor¬ 
rere sul nastro d'asfalto Chi vede solo la prima 
parte del filmato può giurare in totale buona fede 
che si tratta di un certo tipo di auto, di quel colore. 
Chi vede solo la seconda può affermare, con al¬ 
trettanta buona fede, che si tratta di un altro mo¬ 
dello e di un altro colore Qual è la verità? Forse 
non esiste, forse tutta la sequenza è stata creata 


nella memoria di un computer Nella realtà potreb¬ 
bero non esistere né l'una né l'altra automobile, 
potrebbero non esistere nemmeno quell'autostra¬ 
da e quel paesaggio. Eppure quando ho visto l'ini¬ 
zio di quella sequenza ero convinto che si trattas¬ 
se di una vera ripresa cinematografica Se non 
avessi assistito alla metamorfosi, non avrei avuto 
nessun dubbio: due riprese diverse, con due vet¬ 
ture diverse. 

Il cinema si è impadronito di questa tecnologia 
Un attore muore durante le riprese? Condoglianze 
alla signora, noi giriamo le scene che mancano 
«sintetizzando» il personaggio. Chi è in grado di 
distinguere l'attore vero da quello virtuale? Lascia¬ 
mo la fiction e proviamo a immaginare la stessa 
applicazione in una situazione reale: un tale e ac¬ 
cusato di un delitto, in tribunale viene fatto vedere 
un filmato nel quale lo si vede nell'atto di compie¬ 
re il crimine. È una prova? Oggi lo è, domani po¬ 
trebbe non esserlo. 

Possiamo appena intuire la prospettiva di un 
enorme cambiamento culturale. Oggi siamo con¬ 
vinti che sia reale tutto quello che vediamo, tutto 
quello che tocchiamo con mano Diciamo, come 
San Tommaso, che se vediamo, crediamo Ma 
sappiamo anche quello che vedremo domani, con 
la stessa apparenza realistica, potrebbe essere 
«virtuale», cioè non esistere nella realtà: è la con¬ 
cezione stessa della «realtà» che viene scossa 
dalle fondamenta. C'è un'intera filosofia da co¬ 
struire dal nulla. Come faremo? 


Problemi giuridici sulle intercettazioni telefoniche 


Le polemiche sorte tra i magistrati e tra 
questi e gli avvocati dopo la rivelazione dei 
contenuti delle telefonate del «latitante di 
Hammamet» hanno fatto passare in secondo 
piano alcuni aspetti molto importanti della vi¬ 
cenda. legati a norme di procedura penale, 
diritto internazionale e protezione della pri¬ 
vacy, discusse ampiamente anche nel nostro 
Forum multimediale «La società dell'informa¬ 
zione». 

La Procura di Milano non ha voluto rivela¬ 
re le tecniche usate per intercettare le telefo¬ 
nate (in arrivo, in partenza o tutte?), limitan¬ 
dosi a puntualizzare il fatto che l'operazione è 
stata compiuta dal territorio italiano. Ma chi 
conosce il funzionamento delle centrali ISDN 
sa che l’operazione non è complessa, almeno 
in teoria. È complicato invece il profilo giuri¬ 
dico dell'operazione sul piano dei rapporti in¬ 
ternazionali: è stata violata la sovranità di un 
paese straniero? Con le tecniche di intercetta¬ 
zione tradizionali, sulle vecchie centrali deca¬ 
diche, sarebbe stato necessario un intervento 
«hardware» da compiere sul posto, regolato 
quindi da accordi tra i due Stati. Ora invece in 
molti casi è possibile intercettare conversa¬ 
zioni e flussi di dati senza dover intervenire 


materialmente sui fili, praticamente con le 
stesse tecniche degli «hackers». 

Questo però ci riporta a un problema anco¬ 
ra irrisolto sul piano giuridico (ne ho parlato 
sul numero 154 di questa rivista): dove è sta¬ 
ta commessa un'azione telematica, nella qua¬ 
le, per la natura stessa dell'azione, i suoi ef¬ 
fetti si verificano in un luogo diverso da quel¬ 
lo in cui è stata commessa? Il problemasi po¬ 
ne sia per gli atti illeciti, sia per quelli leciti. 
Per esempio, in molti casi è importante il luo¬ 
go nel quale è stato stipulato un contratto; in 
genere, quando i contraenti si trovano in lo¬ 
calità diverse e il luogo non è stabilito con¬ 
venzionalmente. il contratto si considera sti¬ 
pulato nel luogo in cui viene perfezionato. 
Ma il ciberspazio non è un «luogo» giuridica¬ 
mente riconoscibile! 

Sul piano sostanziale resta da fare un'ulti¬ 
ma osservazione: se le centrali telefoniche 
ISDN facilitano il lavoro degli inquirenti nelle 
intercettazioni sulle linee di possibili autori di 
gravi reati, in teoria si prestano anche a facili¬ 
tare le intrusioni di abili pirati telematici. Po¬ 
trebbe Telecom Italia rassicurarci sul fatto 
che le sue centrali ISDN sono ragionevol¬ 
mente a prova di «hacker»? 


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INFORMATICA E SOCIETÀ 


Le banche dati del Poligrafico dello Stato 

Alla ricerca 

delle Tavole della legge 

Mentre l'interesse per l'informazione on-line dilaga nella penisola, prosegue la nostra 
«navigazione» alla ricerca dei testi delle leggi in vigore. Che si trovano anche in 
formato digitale, in rete o su CD- ROM, ma con un particolare non trascurabile: costano 
cari, anzi, carissimi. La legge è un bene di lusso? 

di Manlio Cammarata 


Mosè, nell'iconografia tradizionale, mostra i 
dieci comandamenti scritti su due tavole. Ai Ro¬ 
mani ne servirono dodici per affiggere le leggi su 
un muro del Foro. E. dato che tutti potevano ve¬ 
derle. stabilirono il principio che ignorarti legis 
non excusat, l'ignoranza della legge non esime dal 
doverla rispettare. 

Il principio vale ancora oggi, sia pure con un 
piccolo «distinguo» pronunciato alcuni anni fa dal¬ 
la Corte costituzionale. Ma si dà il caso che le leg¬ 
gi italiane siano almeno centomila, qualcuno ipo¬ 
tizza addirittura centocinquantamila. Tante, troppe 
(i francesi ne hanno 8.500). al punto che nessuno 
sa quale sia il loro numero esano, e in molti casi 
quali siano in vigore, in tutto o in pane, e quali no. 
Ogni legge ne richiama altre, spesso emesse mol¬ 
ti anni prima, e a volte contiene anche disposizioni 
che non hanno nulla in comune con l'oggetto prin¬ 
cipale (le cosidette «norme occulte», delle quali 
non c'è traccia nel titolo). Come orientarsi in quel¬ 
la che Onofrio Fanelli, presidente del CED della 
Cassazione, chiama la «giungla normativa»? 

Lo Stato risponde, c'è la Gazzetta Ufficiale, che 
si pubblica tutti i giorni non festivi, come recita la 
testata, e riporta tempestivamente tutti i testi di 
legge, subito dopo l'approvazione II problema è 
sapere in quale delle migliaia e migliaia di numeri 
della Gazzetta, edita dall'Istituto Poligrafico e Zec¬ 
ca dello Stato, si trovi il testo che ci interessa in 
quel momento, e poi trovare una libreria o un'edi¬ 
cola che faccia parte della rete distributiva e ci 
procuri proprio quel numero. In molti casi si rivela 
praticamente impossibile ottenere il documento 
in un tempo ragionevole Le soluzioni alternative 
sono: a) rivolgersi a un amico magistrato o avvo- 
| cato; b) se si ha un PC con lettore di CD-ROM, 

[ sborsare una cifra non indifferente per acquistare 
uno dei dischi in commercio, che contengono i te- 
j sti delle leggi e anche un software di ricerca; c) 
collegarsi alla banca dati del Poligrafico dello Sta¬ 
to, o del Senato, o della Camera dei Deputati, o 
della Corte Suprema di Cassazione; di fare una ri¬ 
cerca su Internet. 

Tralasciamo la soluzione a), che non è praticabi- 
| le da tutti e. ripetuta più volte, può rovinare 
1 un'amicizia. La più semplice apparirebbe la d), ma 
c'è il non trascurabile particolare che nessuna del¬ 
le banche dati italiane che contengono testi di leg¬ 


ge è accessibile dalla «rete delle reti» (in pratica 
qualcosa si può trovare, grazie a dei «buchi» in 
una delle reti istituzionali, ma non è un sistema 
raccomandabile, anche perché ci si trova presto di 
fronte a opportuni sbarramenti). La soluzione c) è 
invece di fatto possibile, con alcune avvertenze. 
La banca dati del Poligrafico, che ha un suo lin¬ 
guaggio di interrogazione, contiene solo la Gazzet¬ 
ta Ufficiale a partire da 1987 e i testi aggiornati 
delle leggi solo dal '90. quindi per conoscere le di¬ 
sposizioni precedenti bisogna cercare nell'archivio 
della Cassazione; se poi sì vuole sapere qualcosa 
sulle leggi ancora in discussione, è bene andare a 
vedere nel sistema informativo del Senato, il cui 
linguaggio di interrogazione è il più astruso di tutti. 
Non basta: per accedere ai sistemi della Suprema 
Corte bisogna avviare una procedura burocratica 
di «concessione» con il Ministero di Grazia e Giu¬ 
stizia (che si riserva di accettare o no la richiesta) 
e pagare un paio di milioni l'anno. La stessa som¬ 
ma, lira più, lira meno, vale per il Senato (la Came¬ 
ra dei Deputati non ha ancora stabilito il regola¬ 
mento per l'accesso), e anche qui la burocrazia 
valuta caso per caso se concedere o no l'autoriz¬ 
zazione al collegamento. Più semplice e più eco¬ 
nomica si rivela la procedura del Poligrafico per 


Il palazzo del 
Poligrafico 



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INFORMATICA E SOCIETÀ 


otto ore l'anno di collegamento basta un milione, 
come spiega un elegante pieghevole di carta pati¬ 
nata. Insomma, occorrono cinque milioni l'anno 
per avere i testi normativi accessibili per via tele¬ 
matica. e bisogna aggiungere il tempo di frequen¬ 
tare i corsi, puntualmente organizzati da ciascun 
istituto, per imparare come si fanno le ricerche. 

In tutto questo c'è un aspetto paradossale: 
l'editore di Stato, che è il Poligrafico, è un «ente 
pubblico economico)», cioè un'azienda a tutti gli 
effetti, che deve far quadrare i propri bilanci come 
qualsiasi altra azienda E lo fa vendendo i propri 
«prodotti», il più importante dei quali è proprio la 
Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Ma 
siccome la Gazzetta Ufficiale, come abbiamo vi¬ 
sto, non è il sistema più efficace per cercare i te¬ 
sti delle leggi, per chi deve compiere spesso que¬ 
ste ricerche conviene comperare un PC e usare i 
CD-ROM prodotti dalle case editrici. «Conviene» 
per modo di dire, perché questi dischi sono ven¬ 
duti a prezzi molto elevati. E comunque non risol¬ 
vono del tutto il problema, perché la legislazione 
si evolve continuamente, ogni giorno c'è una no¬ 
vità Il sistema più pratico per avere l'informazione 
aggiornata, in qualsiasi settore, è la consultazione 
delle banche dati on-line. E cosi ritorniamo al Poli¬ 
grafico dello Stato. 

L'editore di Stato 

La sede centrale dell'Istituto Poligrafico e Zec¬ 
ca dello Stato (IPZS) è in un maestoso palazzone 
umbertino nei pressi del centro di Roma, che ha 
una storia singolare: fu edificato ai primi del seco¬ 
lo come sede per la Corte dei Conti. Ma i giudici 
non vollero mai andarci perché, dicevano, era 
troppo in periferia. Oggi è circondato da automo¬ 
bili parcheggiate a file multiple e la periferia si è 


La Gazzetta Ufficiale 

La Gazzetta Ufficiale della Repubblica Ita¬ 
liana è un quotidiano che non esce nei gior¬ 
ni festivi e, come tutti i quotidiani, ha le sue 
edizioni speciali e i suoi supplementi (man¬ 
cano, per ora, videocassette e gadget vari). 
Nei supplementi, che possono essere ordi¬ 
nari o straordinari, sono pubblicati atti di 
particolare interesse, come il «Conto rias¬ 
suntivo del Tesoro», mentre le serie speciali 
sono destinate a determinati settori, come 
gli «Atti dei giudizi davanti alla Corte costi¬ 
tuzionale» o agli atti delle Comunità euro¬ 
pee. 

Un fascicolo della serie generale costa 
1.300 lire, mentre il prezzo di copertina delle 
serie speciali e dei supplementi varia a se¬ 
conda del numero di pagine. Sono pubbli¬ 
cati anche gli «indici mensili», ma non c'è 
un indice generale aggiornato, né un indice 
analitico, né «browser» a qualunque livello. 

La Gazzetta è venduta in un numero limi¬ 
tato di librerie e di edicole, tale comunque 
da renderla virtualmente presente su tutto il 
territorio. 


spostata molto più lontano (come la nuova sede 
della Corte dei Conti) Ma gli enormi spazi all'inter¬ 
no dell'edificio fanno comodo all'Istituto, che oltre 
agli uffici vi ha installato anche una buona parte 
degli impianti di stampa. L'IPZS è infatti di 
un'azienda a ciclo completo, che produce dalla 
carta speciale alle monete, senza trascurare gli 
aspetti commerciali, come il conio di medaglie per 
collezionisti e l'editoria di lusso Si sfrutta, come è 


Le banche dati on-line dell’IPZS 


Il servizio ISPOLItel è articolato su un 
insieme di banche che comprendono le più 
importanti pubblicazioni ufficiali dello Stato. 

GURItel contiene la Gazzetta Ufficiale, 
parte la, con tutti gli atti pubblicati dal 1. 
gennaio 1987, ricercabili per estremi (nume¬ 
ro e anno), ente emettitore e per parole si¬ 
gnificative contenute nell'intero testo; sono 
poi ricercabili, per materia di classificazione 
e per parole significative contenute nei titoli, 
gli atti pubblicati dal 1. gennaio 1984. 

I testi aggiornati (cioè quelli che hanno 
subito modifiche) sono disponibili dal 1. 
gennaio 1990. 

Si possono poi consultare le nuove tariffe 
di estimo catastale e il Codice di procedura 
penale con le leggi complementari. 

COMItel presenta i bandi di gara in atto per 
acquisti e forniture pubbliche, le convocazio¬ 
ni d'assemblea delle società commerciali 
pubblicate sulla GU negli ultimi sessanta 


giorni e i prezzi delle specialità medicinali de¬ 
liberati dal CIP. 

ALBItel contiene gli albi ufficiali dei revo- 
sori dei conti, degli assicuratori, degli uffici 
viaggi e turismo, dell'autostrasporto per con¬ 
to terzi e l'annuario del notariato. 

CONCORSI riporta i testi dei bandi di con¬ 
corso in atto. 

CEEtel contiene le Gazzette ufficiali legisla¬ 
tive delle Comunità europee, con possibilità 
di ricerca per parole significative. 

PUBBLItel è la versione elettronica della 
pubblicazione del Provveditorato generale 
dedicata agli organi dello Stato. 

I collegamenti possono avvenire su rete 
commutata o Itapac, oltre che attraverso il Vi¬ 
deotel. Gli abbonamenti per la consultazione 
via modem costano 1.000.000, 3.000.000 o 
5.000.000 di lire l'anno, per 8, 27 o 50 ore di 
consultazione. Ogni minuto in più, rispettiva¬ 
mente, costa 2.000, 1.850 o 1.700 lire. 


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INFORMATICA E SOCIETÀ 


giusto, il grande know-how specialistico acquisito 
in anni di lavoro. Fra l'altro i prodotti dell'IPZS so¬ 
no molto apprezzati all'estero e una parte dell'atti¬ 
vità si svolge anche per conto di istituti di emis¬ 
sione stranieri. La carta filigranata prodotta dalla 
cartiere del Poligrafico, essenziale per le bancono¬ 
te. gli assegni e altri documenti che non dovreb¬ 
bero essere falsificati, viene considerata tra le mi¬ 
gliori del mondo 

Un altro momento interessante della storia 
dell'istituto riguarda l'incorporazione della Zecca di 
Stato, che alla fine degli anni '70 non riusciva a 
coniare monete in quantità sufficiente (chi ricorda 
i «mmiassegni» e le «caramelle a corso legale»?). 
Assunta la responsabilità della Zecca, il Poligrafico 
in pochi mesi raddrizzò la situazione e fu sventato 
il rischio che qualcuno si mettesse a fabbricare e 
spacciare caramelle false. 

La pubblicazione della Gazzetta Ufficiale resta il 
fulcro dell'attività dell'Istituto. Un lavoro delicato 
(un errore di stampa in un testo di legge può ave¬ 
re conseguenze molto gravi), che spesso non co¬ 
nosce orari, perché la Gazzetta deve riportare ogni 
giorno le disposizioni emanate da diversi enti isti¬ 
tuzionali nelle ventiquattr’ore precedenti, e spes¬ 
so decisioni importanti vengono prese a tarda se¬ 
ra. 

Ma i tempi cambiano, le tecnologie avanzano, e 
anche l’editore di Stato ha iniziato ad affiancare 
l'informazione elettronica a quella cartacea. Cosi, 
nella seconda metà degli anni '80, la Gazzetta Uf¬ 
ficiale è stata pubblicata anche in formato digitale, 
nella banca dati denominata GURItel. che consen¬ 
te ricerche molto più rapide di quelle che possono 
essere compiute nell’edizione tradizionale. GURI- 
tel, in funzione dal 1987, permette di ricercare tut¬ 
ti gli atti pubblicati sulla Gazzetta da quell'anno, 
partendo sia dall’ente che ha emesso il provvedi¬ 
mento, sia sulla base del numero e dell'annata È 
possibile anche la ricerca sull'intero testo o per 
voci di classificazione delle materie trattate. Per 
gli atti pubblicati a partire dal 1984 è possibile solo 
la ricerca per materia di classificazione e per paro¬ 
le chiave contenute nel titolo, ma al Poligrafico 
stanno lavorando per mettere gradualmente in li¬ 
nea anche i fascicoli delle annate precedenti. 

C'è anche la possibilità di ottenere i testi ag¬ 
giornati delle norme, purtroppo però solo per 
quelle pubblicate dopo il '90. Considerando la ten¬ 
denza che affligge la nostra attività legislativa, di 
modificare continuamente le norme esistenti an¬ 
che quando sarebbe più opportuno riscriverle a 
fondo, la disponibilità dei testi aggiornati dovrebbe 
essere estesa molto più indietro nel tempo (tanto 
per fare un esempio noto ai nostri lettori, il dise¬ 
gno di legge sulla protezione dei dati personali in 
discussione al Parlamento modifica alcuni punti 
della legge del 1981 che istituisce la banca dati 
del Ministero degli Interni). 

C'è comunque un motore ipertestuale, svilup¬ 
pato all'interno dell'istituto, che consente di visua¬ 
lizzare le norme richiamate anche da riferimenti 
non normalizzati. 

L’interfaccia, in emulazione di terminale 
«3270», riesce a rendere le ricerche abbastanza 


rapide e intuitive, anche se alla base c'è il vecchio 
linguaggio di interrogazione STAIRS. 

Per inciso, il trattamento automatizzato dei te¬ 
sti di legge è un vecchio sogno dei giuristi italiani, 
fin dagli anni '60. ai tempi della nascita della ban¬ 
ca dati della Corte Suprema di Cassazione. Ma in 
pratica nulla è stato fatto in questa direzione, 
nemmeno un serio tentativo di normalizzazione 
del linguaggio, e i legislatori aggravano sempre 
più la situazione 

GURItel fa parte di un servizio, denominato 
ISPOLItel, che comprende diversi altri archivi (in 
tutto il Poligrafico mette a disposizione dei suoi 
abbonati oltre sessanta banche dati, si veda il ri¬ 
quadrato a fianco). Da ricordare CEELtel, che con¬ 
tiene la serie L della Gazzetta Ufficiale delle Co¬ 
munità europee, PUBBLItel per le pubblicazioni 
della pubblica amministrazione, e poi alcuni albi 
professionali, i concorsi del pubblico impiego e gli 
annunci commerciali che devono essere pubblica¬ 
ti per legge. 

Tutto questo è consultabile attraverso la rete 
telefonica generale, Itapac e Videotel, con costi 


Fiandanese: su Internet 
i costi scenderanno 

La domanda per l'ingegner Giuseppe 
Fiandanese, responsabile tecnico del 
Poligrafico, è semplice: quando avremo 
le leggi d'Italia in rete, consultabili at¬ 
traverso Internet e possibilmente gratis? 

A breve ISPOLItel sarà anche su Inter¬ 
net - risponde Fiandanese - dal punto di 
vista tecnico è già tutto pron¬ 
to, e sarà possibile collegarsi 
sia alle banche dati residenti 
su host, sia a banche dati su 
server WWW. Su host è gesti¬ 
ta la gran parte delle banche 
dati ISPOLItel, che contengo¬ 
no milioni di documenti, pre¬ 
valentemente di carattere te¬ 
stuale. Siamo d'accordo sul 
fatto che l'accesso alle fonti 
normative debba essere sem¬ 
plice e di basso costo per il 
cittadino e l'affermazione dei 
nuovi mezzi di comunicazione fa intra¬ 
vedere nelle prospettive una riduzione 
dei costi. Certo, il valore aggiunto, le at¬ 
tività redazionali e gli apporti professio¬ 
nali ci saranno sempre. Si tratterà di ve¬ 
dere se ripartire diversamente i costi in 
ambito pubblico. La gratutà dei servizi 
pubblici è comunque solo apparente, e 
a volte sono proprio i servizi gratuiti 
che costano ancora di più al cittadino¬ 
contribuente. Forse la via più concreta 
per l'abbattimento dei costi è da ricerca¬ 
re nelle sinergie in materia fra gli enti 
dello Stato. 



Giuseppe Fiandanese 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


169 








INFORMATICA E SOCIETÀ 


che vanno da uno a tre milioni di lire l'anno, a se¬ 
conda del traffico È imminente anche un accesso 
dal Internet - World Wide Web, ma sempre in 
emulazione di terminale. 

Per molti questo sistema può essere conve¬ 
niente. soprattutto se si considera la tempestività 
di aggiornamento della Gazzetta Ufficiale, consul¬ 
tabile il giorno stesso della pubblicazione da qual¬ 
siasi angolo del mondo. Resta il limite della scarsa 
«memoria storica» del sistema, che rende pratica¬ 
mente indispensabile anche il collegamento con il 


Centro Elettronico di Documentazione della Cas¬ 
sazione, o la creazione di una biblioteca di CD¬ 
ROM Nessuna di queste soluzioni, a quanto pare, 
offre però la possibilità di consultare in formato di¬ 
gitale le Gazzette Ufficiali pubblicate prima del 
1987. 

Bisogna andare a cercare i singoli testi negli ar¬ 
chivi della Cassazione, impresa spesso lenta e dif¬ 
ficile, oltre che costosa. C'è solo da sperare che 
l'aggiornamento «all'indietro» dell'archivio GURl- 
tel proceda velocemente. 


Fibra ottica nelle fogne (non solo perla TV-spazzatura) 


La partita è colossale, migliaia di miliardi 
di investimenti che dovrebbero portare in¬ 
genti profitti nei prossimi anni. Si tratta di ca¬ 
blare, per lo più con la fibra ottica, città gran¬ 
di e piccole, per portare in tutte le case i ser¬ 
vizi prossimi venturi della società dell'infor¬ 
mazione. Se vogliamo mantenere il paragone 
con le «autostrade», l’affare consiste nella co¬ 
struzione di milioni di svincoli, fino a rag¬ 
giungere ogni abitazione. 

Grandi interessi in gioco, grandi contese 
tra le aziende. Telecom Italia ha annunciato 
all'inizio dell'estate scorsa il suo progetto per 
portare, nel giro di pochi anni, la «larga ban¬ 
da» in tutte le case d'Italia. Subito si sono le¬ 
vate vivaci proteste contro quello che viene 
considerato il tentativo di precostituire una 
posizione dominante in un futuro mercato 
che dovrebbe nascere all'insegna della libera 
concorrenza. Infatti la stesura dei cavi appare 
un po' come il gioco del «filetto»: sulla linea 
dove un giocatore ha messo una pedina, 
all'altro non conviene porre la sua. 

In ogni caso, la mossa di Telecom ha avuto 
alcuni effetti positivi. Prima di tutto ha avvici¬ 
nato la prospettiva della fine del monopolio 
(che il «decreto Gambino» propone di antici¬ 
pare al prossimo anno, invece che all'inizio 
del '98), poi ha scatenato la corsa di molte 
aziende, italiane e straniere, per la presenta¬ 
zione di progetti di cablaggio. La previsione 
di affidare alle amministrazioni locali la con¬ 
cessione delle «licenze di cablare» ha messo 
in movimento un altro meccanismo, che da 
una parte offre ai comuni la possibilità di 
svolgere un ruolo importante nella costruzio¬ 
ne della società dell'informazione (e di incas¬ 
sare un bel po' di soldi), dall'altra stimola le 
aziende a investire nella costruzione delle in¬ 
frastrutture, con prevedibili benefici per l'eco¬ 
nomia e l'occupazione. 

Nel frattempo sono cambiate alcune delle 
prospettive iniziali. Un paio di anni fa, quan¬ 
do si incominciava a parlare della costruzione 
delle «autostrade», si prevedeva che fossero 
necessari almeno dieci anni per cablare la pe¬ 


nisola e un investimento colossale, nell'ordi¬ 
ne di almeno trentamila miliardi di lire (si ve¬ 
da il rapporto sull'indagine conoscitiva 
dell'ottava Commissione permanente del Se¬ 
nato, su MCmicrocomputer n. 150). Poi si è 
capito che non è necessario partire da zero (a 
parte il fatto che la rete di distribuzione di Te¬ 
lecom, cioè le grandi dorsali, è già tutta in fi¬ 
bra ottica e adeguata ai servizi a banda lar¬ 
ga), perché ci sono già molte infrastrutture 
che possono essere usate per far passare la 
fibra, risparmiando l'enorme costo dei lavori 
di scavo. 

Con il progetto di Telecom la prospettiva 
decennale si è ridotta della metà, o quasi, e 
anche le previsioni di spesa sono alquanto 
diminuite. Ma le ultime proposte (che vengo¬ 
no da alcuni Comuni, Bologna in testa) scon¬ 
volgono tutti i piani: niente scavi in città, fac¬ 
ciamo passare i cavi in fibra ottica nella rete 
fognaria, che è capillare e raggiunge già tutte 
le case. Tempi rapidi, costi ridotti, niente can¬ 
tieri che paralizzano il traffico. L'uovo di Co¬ 
lombo. 

Cambiano molte cose: i costi più bassi 
mettono in corsa anche altre aziende locali e 
non solo i colossi multinazionali, e le auto¬ 
strade dell'informazione possono diventare 
una realtà nel giro di pochi anni, sotto la 
spinta della concorrenza. 

E poi? Che cosa faremo passare sulle fibre 
«sparate» fino agli scarichi dei gabinetti? Il 
punto è che i progetti di servizi interattivi ri¬ 
chiedono molto tempo per essere realizzati, e 
ancora più tempo è necessario per infondere 
nella gente una nuova «cultura» dell'informa¬ 
zione. Che è molto di più dell'alfabetizzazione 
tecnologica (problema che si estinguerà più 
rapidamente del previsto), perché coinvolge 
il rapporto di ogni individuo con la colletti¬ 
vità. 

Speriamo che non si debba constatare, tra 
pochi anni, che sui cavi posati nelle fogne cit¬ 
tadine passino soprattutto la TV-spazzatura e 
un'altra sostanza che in quei cunicoli circola 
già da tempo immemorabile... 


170 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 







INFORMATICA E SOCIETÀ 


Un gateway per la PA? 

Dunque i problemi fondamentali sono due: uni¬ 
ficare in qualche modo le diverse banche dati esi¬ 
stenti (o, meglio, unificarne le procedure di acces¬ 
so) e mettere il tutto a disposizione dei cittadini. 
Sul primo punto ci sono novità sostanziali, conte¬ 
nute in due decreti del Ministero del Tesoro, data¬ 
ti 29 settembre 1992 e 20 gennaio 1993. Il primo 
istituisce presso il Provveditorato Generale dello 
Stato il centro telematico di distribuzione delle 
banche dati (art 1). Questo centro, tecnicamente 
già attivo, dovrà non solo offrire un accesso unico 
alle diverse strutture telematiche pubbliche, ma 
anche collegare tra loro diversi enti per l'inter¬ 
scambio di dati, offrendo anche un'interfaccia il 
più possibile comune. Un nodo, dunque, un vero 
e proprio «gateway» a valore aggiunto, che risol¬ 
verebbe anche i problemi di incompatibilità di lin¬ 
guaggi e di protocolli che affliggono il frammenta¬ 
to mondo dell'informatica pubblica (va notato, a 
questo proposito, che i problemi di interconnes¬ 
sione tra sistemi diversi sono molto meno gravi di 
qualche anno fa, perché il costo della potenza di 
elaborazione necessaria alle conversioni scende 
velocemente e i relativi software sono sempre più 
diffusi). 

Il decreto del settembre '92 prevede all'art. 2 
che il Provveditorato Generale dello Stato stipuli, 
a titolo oneroso o gratuito, convenzioni con ammi¬ 
nistratori, enti o società fornitori di banche dati, 
per la relativa diffusione tramite il centro di distri¬ 
buzione di cui al precente articolo. L’articolo 3 sta¬ 
bilisce che gli organi dello Stato che intendono av¬ 
valersi di questo servizio dovranno presentare 
istanza motivata. Più avanti (art. 9) si legge che è 
consentito utilizzare le informazioni solamente per 
ragioni d'ufficio È vietato distribuire a terzi, anche 
gratuitamente, le informazioni in esse contenu¬ 
te.. di riprodurre le informazioni su supporti adatti 
alla elaborazione elettronica o di compiere in alcun 
modo attività diretta di elaborazione elettronica 
sulle informazioni stesse Infine l’art. 12 dispone 
Il centro telematico di distribuzione banche dati 
predispone la raccolta organica della documenta¬ 
zione operativa di tutte le banche dati gestite, per 
fornirla agli organi dello Stato che ne facciano ri¬ 
chiesta. Si prevede infine che il centro organizzi 
periodicamente, in collaborazione con i fornitori 
corsi di addestramento sulle modalità di accesso 
e sulle caratteristiche funzionali di ogni banca ge¬ 
stita a beneficio del personale interessato degli 
organi dello Stato. 

Il Decreto successivo, del 20 gennaio '93, auto¬ 
rizza l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (art 
1) ad effettuare la distribuzione di banche dati 
pubbliche a persone fisiche e persone giuridiche 
pubbliche e private, fermo restando l'ambito di 
competenza del Provveditorato Generale dello 
Stato, stabilito con il decreto precedente. L'art. 2 
integra il centro telematico di distribuzione nel si¬ 
stema informativo del Poligrafico, che con l'art. 9 
assume la responsabilità del controllo delle abilita¬ 
zioni agli accessi. 

Dunque il «nodo» delle banche dati della PA 



c'è, sia come previsione funzionale, sia come Cartografia digitale ai 
realtà tecnica Come sarà utilizzato e quale sara la Poligrafico 
sua efficacia è materia futuribile, mentre non è 
chiaro quale funzione debba svolgere nel disegno 
complessivo della rete della pubblica amministra¬ 
zione, prevista da piano triennale dell'Autorità per 
l'informatica. Una cosa però è chiara: non si pre¬ 
vede l'accesso diretto del pubblico alle informa¬ 
zioni, ma soltanto a singoli enti pubblici o privati. 

Non c'è ancora la visione di una «comunicazione 
pubblica» con sistemi moderni, al di là della buro¬ 
crazia degli URP, gli uffici delle relazioni con il 
pubblico di recente istituzione. 

Per fortuna la visione del Poligrafico va più in là 
delle leggi e dei decreti, e i suoi tecnici hanno pre¬ 
parato un accesso tramite World Wide Web al si¬ 
stema ISPOLItel che dovrebbe essere disponibile 
in tempi brevi. Non si tratta, purtroppo di un siste¬ 
ma di ricerca HTML, al quale si sta abituando un 
numero crescente di persone, ma dell'emulazione 
di un terminale 3270 (a carattere e senza la possi¬ 
bilità di usare il mouse) che appare nella finestra 
del browser. Comunque è un passo avanti impor¬ 
tante, ne riparleremo quando il servizio sarà in re¬ 
te. 


Il mondo cambia 

A questo punto si impongono alcune conside¬ 
razioni sull'adeguatezza di questi sistemi ai tempi 
nuovi che stiamo vivendo. In tutto il mondo, con 
l'eccezione di alcune nazioni dell'Africa e 
deH'America latina, si diffonde con impressionan¬ 
te velocità uno strumento di ricerca semplice ed 
economico: Internet Qualcuno dice che si tratta 
di una moda, che non può durare in questa forma, 
e preconizza scenari foschi per il futuro della rete. | 
Ma, a quasi due anni dalla sua improvvisa esplo¬ 
sione. in Italia la «moda» di Internet non accenna 
a placarsi. Anzi, non è più una moda, è un'invasio¬ 
ne. un diluvio, una valanga. I fornitori di connetti- 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


171 












INFORMATICA E SOCIETÀ 



tmnii 


Una stazione di 
acquisizione di 
immagini 


vità e di servizi si contano ormai a centinaia, edi¬ 
cole e librerie sono invase da una massa di pubbli¬ 
cazioni dedicate alla «madre di tutte le reti». 

Ed è bene che sia cosi. È bene anche che l'In¬ 
ternet di cui tanto si parla, si sparla e si straparla, 
sia quella di oggi, quel World Wide Web in cui an¬ 
che la casalinga di Voghera è capace di navigare a 
colpi di click del mouse, e non la complicata Inter¬ 
net «a carattere» dei pionieri. Perché in questo 
modo una torma di cultura telematica si diffonde 
rapidamente nella penisola, recuperando a passo 
di carica un ritardo di anni. Intanto il barometro 
delle vendite di PC si avvia al «bello stabile», i mo¬ 
dem vanno a ruba, i primi «teleputer» appaiono 
nelle vetrine dei negozi tra frigoriferi e lavapiatti. 

E sta per scatenarsi una gara forsennata a «ca¬ 
blare l'Italia» con la tanto attesa fibra ottica, casa 
per casa Ricordate? Solo un anno fa si prevedeva 
che fossero necessari almeno dieci anni, se non 
quindici, per completare il cablaggio. Oggi si parla 
di tre anni per raggiungere metà della popolazio¬ 
ne, e altrettanti per il resto. Ma questi calcoli non 
tengono conto deH’imminente liberalizzazione del 
mercato, che vede già partire la rincorsa a chi si 
assicura le concessioni prima degli altri La notizia 
dell'ultima ora è che, sfruttando le reti fognane 
per far passare i cavi, i costi del cablaggio potreb¬ 
bero ridursi a meno della metà, con tutte le con¬ 
seguenze che si possono immaginare anche per i 
prezzi dei futuri servizi interattivi. 

Dobbiamo riflettere su tutto questo e forse ri¬ 
vedere qualche idea che, fino a poco tempo fa, ci 
sembrava lungimirante. Prima di tutto che le «au¬ 
tostrade dell'informazione» fossero qualcosa di 
difficile da realizzare, lontano nel tempo e nella te¬ 
sta della gente. Invece non solo la ragnatela ottica 
si fa sempre più fitta (Telecom annuncia che per 
la fine dell’anno l'ISDN coprirà il cento per cento 
del territorio), ma si moltiplicano le iniziative che 
fanno del WWW una vera infrastruttura di infor¬ 
mazione globale, un'autostrada densa di traffico 
(e con frequenti ingorghi). L'accelerazione del pro¬ 
gresso supera le più ardite previsioni, ma la cosa 


più impressionante è che il «futuro-oggi» nel qua¬ 
le viviamo è sempre diverso dalle previsioni più 
accreditate di ieri. 

Un fatto deve essere considerato con molta at¬ 
tenzione. Fino a poco tempo fa gli osservatori più 
attenti ponevano come non superabile in tempi 
brevi il problema dell'alfabetizzazione informatica 
e telematica della gente, che si riteneva condizio¬ 
ne essenziale per il decollo dei servizi telematici, 
Questo problema non c'è più, e non perché gli ita¬ 
liani e gli altri popoli abbiano improvvisamente im¬ 
parato a usare computer e modem, ma perché 
non è più necessario saperlo fare Vai in negozio, 
comperi il PC con il modem dentro, poi torni a ca¬ 
sa. lo accendi e funziona. Installazione, configura¬ 
zione... per tutti quelli che oggi si avvicinano alle 
tecnologie sono termini privi di significato. E tra 
poco tempo gli utenti della nuova generazione, 
quella del click facile, saranno molti di piu dei vec¬ 
chi, quelli del «config.sys» e del comando 
«ATX3» (perché altrimenti il modem americano o 
giapponese non funzionava). 

E una moda, un fenomeno passeggero? E allo¬ 
ra riflettiamo un momento sulla «moda», scoppia¬ 
ta solo cinque anni fa, del telefono cellulare, che 
presto è diventato indispensabile per milioni di 
persone; per non parlare della diffusione del tele¬ 
fax, che dieci anni addietro non sapevamo nean¬ 
che che cosa fosse. La penetrazione delle tecno¬ 
logie della comunicazione in settori sempre piu 
vasti della società può anche iniziare come una 
moda o un'esigenza di distinzione (pensiamo alla 
radio, al telefono, alla televisione), ma poi si con¬ 
solida e cambia il modo di vivere di tutti, o quasi. 
Fino a far temere un mondo diviso in due, tra 
quelli che hanno accesso all'informazione e quelli 
che non lo hanno (gli «have» e gli «have-not» del¬ 
la recente sociologia americana). 

Le Tavole della legge 

Tutto questo significa che cresce rapidamente 
il numero di persone per le quali l'accesso 
all'informazione on-line diventa un fatto normale, 
se non addirittura un’esigenza quotidiana. Quando 
ci si abitua ad avere a portata di mouse un intero 
mondo di informazioni, è accettabile che manchi 
proprio l'informazione di base sulle leggi, sulle re¬ 
gole che tengono in piedi la società? 

È accettabile che io, italiano, possa avere in po¬ 
chi minuti qualsiasi informazione sulle leggi degli 
Stati Uniti, e quasi gratis, e non possa trovare 
quelle del mio paese, se non spendendo cifre paz¬ 
zesche, lottando contro la burocrazia e perdendo 
una quantità di tempo per capire come si fa? 

Per inquadrare il problema nei suoi termini es¬ 
senziali, dobbiamo distinguere tra due ben distinti 
livelli di informazione. Da una parte c'è l'informa¬ 
zione giuridica in senso lato, che comprende la 
giurisprudenza (cioè le decisioni della magistratu¬ 
ra), la dottrina (le elucubrazioni dei giuristi) e tutta 
la rete di relazioni che intercorre tra queste disci¬ 
pline e i testi legislativi, fino a comporre il cosidet¬ 
to «dato giuridico globale» Dall'altra parte c'e 
quello che possiamo invece chiamare il «dato giu- 


172 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 




















INFORMATICA E SOCIETÀ 


ridico di base», cioè il testo puro e semplice delle 
leggi, dei regolamenti di attuazione, delle disposi¬ 
zioni burocratiche e dei relativi aggiornamenti. Il 
primo tipo di dati, che è destinato agli specialisti, 
può ben essere a pagamento e anche affidato ai 
privati per la sua diffusione II valore aggiunto che 
è sempre presente in un'elaborazione di docu¬ 
menti giuridici giustifica pienamente un'attività 
commerciale in questo settore, sia da parte 
dell'editore di Stato, sia da parte dell'iniziativa pri¬ 
vata. 

La situazione attuale è invece quella dello 
stampatore pubblico che vende i testi delle leggi, 
e li vende a caro prezzo: un «affare» di Stato... La 
Gazzetta Ufficiale costa meno di un normale quo¬ 
tidiano, e vero, ma è una formalità, una specie di 
«atto dovuto», la cui efficacia è limitata a un'infor¬ 
mazione immediata, non è realmente utile per ri¬ 
cerche complesse. Il Poligrafico dice: «Siamo un 
ente economico, dobbiamo coniugare l'efficienza 
del servizio pubblico con la quadratura del bilan¬ 
cio». Ma allora la soluzione deve essere cercata 


prima, m una legge che riconosca il diritto dei cit¬ 
tadini all'accesso - semplice ed economico - alle 
fonti legislative, e che stabilisca in quali forme 
l'editore delle leggi vada compensato per questo 
servizio. Il Videotel potrebbe essere un buon si¬ 
stema, e anche il suo costo è tollerabile Ma in 
Italia, di fatto, il Videotel non esiste come sistema 
di informazione di massa, è stato ucciso sul na¬ 
scere da una politica assurda del monopolista del¬ 
le telecomunicazioni. 

Il dato giuridico di base, il testo aggiornato delle 
leggi, deve essere messo a disposizione di tutti i 
cittadini, con le forme di ricerca più semplici che 
oggi la tecnologia consente. Se si deve rispettare 
l'antico principio che ignoranza legis non excusat, 
è necessario affiggere da qualche parte le tavole 
della legge. Un tempo poteva bastare il muro del 
Foro Oggi la stessa funzione delle tavole può es¬ 
sere svolta dalle bacheche del ciberspazio. Per chi 
non ci avesse fatto caso, il latino «tabula» si può 
tradurre in inglese, mantenendone il significato, 
con Bulletin Board... «g 


Tesi di laurea in Informatica giuridica: 
un aiuto dal Forum multimediale 


Ricevo molte lettere di studenti che mi chie¬ 
dono consigli per la preparazione di tesi di laurea 
in informatica giuridica o in altre materie che ri¬ 
guardano il diritto delle tecnologie. In qualche 
caso c'è addirittura la simpatica «raccomanda¬ 
zione» di qualche cattedratico. 

Per me è un motivo di soddisfazione, perché 
significa che queste pagine sono seguite e ap¬ 
prezzate anche negli ambienti accademici, e rin¬ 
grazio tutti quelli che mi hanno dimostrato la lo¬ 
ro stima. Purtroppo, però, non posso soddisfare 
tante aspettative, per banali ma insormontabili 
motivi di tempo. Il mio lavoro di giornalista è «a 
tempo pieno», nel vero senso della parola. 

Tuttavia voglio dare in qualche modo una ma¬ 
no ai tanti giovani che decidono di affrontare una 
materia che è sempre nuova e quindi spesso 
non ha punti di riferimento collaudati, con una 
soluzione che presenta diversi aspetti interes¬ 
santi un'area telematica di scambio di informa¬ 
zioni tra gli stessi studenti, nell'ambito del Fo¬ 
rum multimediale «La società dell'informazio- 
ne». Con un primo grande vantaggio, costituito 
dalla quantità di dati e di spunti che si possono 
trovare tra le decine di interventi che hanno de¬ 
terminato il successo del Forum. E con la spe¬ 
ranza che vogliano intervenire nella pagine dedi¬ 
cata alle tesi di laurea, con consigli e indicazioni, 
anche i docenti e gli esperti delle diverse disci¬ 
pline coinvolte 

In questo modo chi è interessato dovrà per 
forza mettere il pratica il primo suggerimento 


che offro sempre a chi affronta questa materia 
fare un po' di pratica sul PC, navigare su Inter¬ 
net, usare la posta elettronica. Senza questa ba¬ 
se minima è inutile affrontare qualsiasi discorso 
sulla società dell'informazione, anche dal solo 
punto di vista giuridico. 

Dunque chi è interessato non deve fare altro 
che inviare un messaggio alla mailbox del Fo¬ 
rum, all’indirizzo ImtorumCqimclink.itl indicando 
nome, cognome, università, corso di laurea, no¬ 
me del docente e argomento della tesi. Saranno 
prese in considerazione solo le richieste che arri¬ 
veranno via e-mail. 

Pubblicheremo le tesi più interessanti 

E quando la tesi sara pronta, mandatela a 
MC-link, sempre via e-mail o su un dischetto: i 
lavori più interessanti saranno pubblicati nelle 
pagine del Forum multimediale. L'invito vale an¬ 
che per chi ha la tesi già pronta o è già laureato. 
L'unica condizione, naturalmente, è che lo scrit¬ 
to sia in formato digitale: niente carta, per piace¬ 
re. 

Manlio Cammarata 

Attenzione: l'indirizzo Web del Forum 
multimediale «La società dell'informazio¬ 
ne» è cambiato. 

La nuova URL è: 

<http://www.mclink.it/inforum> 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


173 











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ma copte capacita tino a operativi 
I 2Gb tempi di accesso me 
dwtu 15Ms e transfer late 
da 13 3Mts/ser Disponi* 
anche i prodotti con interfac¬ 
cia SCS2 compatitati Fast Scs 
e Scsi Wde capacita da i a 
4Gb. con transfer da 20.1 
68Mb/sec e tempi d> accesso 
medio attorno ai 9Ms 


HITACHI 

EXECUTIVE ha scelto Hitacre per tuffi i prò 
detti EasyNOTE Due mode* irei caparra 
rispettivamente de HOMO r 510Mb luno 
da 12 Slaltroda I9mm Tempo di accesso 
metto 12Ms transfer rate da SMbyfes/sec 
e una cache da 64Kb 


Chiedete sempre i sistemi 
opeiatv Microsoft m accorr» 
pagnamento a tutte le confr 
quwioni EasyPC e EasyNoie 
Dal 4 settembre 6 disporetulf 
anche Windows* SS 


/MÌTAC ^ 

Mitac EasyNOTE 

Notebook 486 4MP ram. con 
Vga 328it Vesa locai e connet¬ 
tori esterni per tms «nae. 
paraHeta PS/2 PCMCIA tipo 3, 
Vga Dimensioni ndorre rrac« 
baJ centrale tl sene, peso rnfò 
note ai 3Kg durata batterei di 
citta 3 ore può alloggiare 
qualsiasi tipo di Cpu 486s» o 
dii e un comune hard disk da 
2.5' DisporeMe nella versione 
monocromatica con display a 
r 64 toni, oppure a colon con 
display a VDual 


Microsoft 


EXTRA 

GUIDA ALLA SCELTA DEI PRODOTTI 


EasyPC 


Il com 


GARANZIA 


. - * 

con una 

sono i tetro» della garanzia 
offerti da EXECUTIVE tramite 
qualsiasi nvendrtore. e rap¬ 
presentata fisicamente da 
regolare cartolina di anrnvir¬ 
ne Simpatiche inizialo» lega¬ 
te alla restituzione di quest uF 
orna, quali ad esempio un 
aooonamento omaggio ad 
un» rivista stella n 


EasyPC 

Nato come base 486 preas- 

SemDBB ma completamente 
configuratole su necessita 
dm utente. EASV PC e oggi 
un mera famiglia di personal 
computa r e ali zz a t i da EXE¬ 
CUTIVE che raccoglie mooeft 

arene nella fase» Pentium 
Continuamente n evoluzione 
é composto solo dei prodotti 
<6 untore qualità che ad 
oggi narro valso le colto 
poni pKi richieste 


CONVENIENZA 


*cou« T ° 


***1*000 






OtfiSil* 


e agliacqu» 
renri di personal computo EXECUTM 
pò 4 riacquisto di poifericne o softwa 
re. questa imzaDva t rappresentata da 
un Buono Acquisto inserito nella confò 
z«riedeiPc| , | |”| 


le specifiche di prodotto 
potrebbero variare senza preavviso 
Tuffi I marchi riportati 
sano registrati dai leqrenv proprietari 


Ereditare Spa sua Elettrochimica 40 22053 Lecco |Co| 
Tel 0341/2211 Fa» 0341/221501 
Corrispondenza: fermo Posta Ufficio Postale Lecco I 


fi 67-826173 


l'I Le iniziarne legate alla garanzia firxluso il Buono Acquisto), potrebbero rstere trattole o sospese senza preavviso 

1**1 II Buono Acquisto non 6 inserito m alcune pafficotati configurazioni pc verificate con v nastro uff* commerci* prema di procedere aT acquisiti 

























































Office Standard 

ffiunm m un unto pacchetto ecco tutu 
gli strumenti apprativi pnj comune- 
mente uMsati in ogni malia aziendale 
I elaboratore letti, il foglio elettronico. j 
programma di presentazione e la peata 
elettronica Le quattro applicano™ non 
sOo comunicano con semplicità ma 
sono state ideate appositamente per 
lavorale insieme nell ottimizzazione del 
nsultato finale MS Office Standard inclu¬ 
de tua i principali applicativi Microsoft 
quali ma Elicei. Power Pomi 



EXTRA 

GUIDA ALLA SCELTA DEI PRODOTTI 



Microsoft 




Windows 95 

Più alto Svelo di utilizzo. mag 
gioie potenza e accesso afte 
morse del PC rispetto ai prece 
denti sistem operati* oltre ad 
una nuova interfaccia grafica 
ancora pù tacile ed elicente 
rispetto ai passato 
ta tecnologia Piug&Play garan 
lisce oggi rmstaHanone oene 
periferiche |mooem o Cd Som 
ad esen^ol n modani tour- 
mente autonoma ed automati¬ 
ca senza necessita quindi di 
interventi di configurazione 
onerosi e lancinosi 
Windows 95 consente di gesti¬ 
te programm MS DOS o Win¬ 
dows in un ambente pù stat» 
le ed mmodo più veloce. La 
sene di applicazioni a 32tw gó 
dsponfide su' mercato consen¬ 
te a eseguire piu attività neW 
stesso momento grazie ar utiliz¬ 
zo de«e funzioni fi multitasking 
preempove e muiethreadmg 


Office Professional 

Per ctn utilizza il dataOase ecco una ver¬ 
sione specifica di Office che implemen¬ 
ta. oltre tutto quanto previsto dalla ver¬ 
sione Slandard. il versatile programma 
di gestione database Access «luttoov- 
«amene nella versione più idonea a 
sfruttate al massimo le potenziati» di 
Windows 95 




Excel 

Gestione ed arsami dei d» carole che 
contengono tuffi i Se collegati ad uno 
stesso progetto e armtemo dete quali 
muoversi ed editare e facessimo e nempx 
mento autorrvxteo di un foglio efettronco 
in Base M un entro nconoscuto auto 
mancamente soluzione ai prodemi 
di tipo WatT semplice e veto una 
più sempre manpcfaaone dei grafia in 
pulsane suggerimenti piu avanzno 


Works 

Un pacchetto integrato e facile da usa¬ 
re. che raccogte tutti gli sm/nenti deali 
per sviluppare il lavoro a ogni gemo 
un eiacoratcrr testi, un fogso esettton- 
co composto di gestore grafici un da» 
case Completo di scheda gnda 


Power Pomi 

Presentazioni d. atossma quatti otterv 
M ter. estrema tranciti .uto composi¬ 
zione de» swe. creazione di grafici di 
ogrv tipo, oltre li 00 immagini a colon 
pronte pe> t utilizzo formattazione rape 
oaedaOBrevwadef testo 







ty Windows 95 


Word 

Per la gestione professionale dei testi più 
ampie funzioni di impaginazione. layout 
e ineriremo qr*a e una sempre mag- 
gore automatizzazione delle (unzioni e 
dei comandi Barre degli «rumeni multi 
pie e persomi»,*» (unzione di auto- 
formattazione del documeno. funzione 
di annullo cariando a più Irei: possa* 
ta di curvare, ruotare, ninne e manipo 
tare e testo, amepnma di stampa a pagi¬ 
ne mufiipte ed atro ancora 


Schedule 

Un programma di agenda 
che consene di organizzare 
con semplici» scadenze, ap 
puntamenti norreni e ir> 
contn. condwdendc* even- 
tualmene con altn sistemi 
collegati n rete 


te specifiche di prodotto Executive Spa ina Elettrochimica 40 22053 Lecco |Co| 

potrebbero variare sena preavviso Tel.0341Z2211 Fax 0341 /221 SO I 

ccec registrati dai legittimi txopnewi Corrispondenza: Fermo Pos» Ufficio Postale Lecco I 


(l67-826173 





























































EXTRA 

GUIDA ALLA SCRIA DEI PRODOTTI 



CREATIVE 





Sound Blaster 16 
MultiCD AdSP 

Digitalizzazione e 
riproduzione a I6W 
m moda*» siereo. 
processore Ad$P 
interfaccia per lettore 
CDRom Panasonic 
Sony e Mitsumi 
Comprende microfo¬ 
no e software voice 
Assist Eaaoaggiat»- 
le WaweBasser 


j 




CnC_TIVE 


Sound Blaster 16 
SCSI-2 

Dtgisatoaaone e 
riproduzione a 161 » 
in modairta siereo. 
insertacela SCSi mt 
cofano e software 

vencetost. 
Cquipaggiatue con 
processore /Viso 
W&ve Blaster 


Sound Blaster 
16 Pro 

Ogisatoacon» e 
nproduocnea I6M 
m modali» stereo 
interfaccia Irte e per 
lettore CDROM 
Panasonic 


Sound Blaster 
ProValue 

Dgeuzzazionc e 
"produzione a 8tw 
■n mcdaMa stereo 
rtertacoa per let¬ 
tore CD Rom 
Panasene 


Sound Blaster 16 Value 

Ogtalizzaziane e "produzione a 1 6tM m modali¬ 
tà stereo, interfaccia OC per lettore CDflcm 


Sound Blaster 
Value 

Dgtataaaone e 
nprodunone a 8£« 
m modaua mono, 
sintetizzatore a II 

VOCI 


AUDIO 



Sound Blaster 
AWE 32 Value Ide 

Dotatuancne e roroduacne 
a f6tw m modalità stereo 
processore E-mj 8000. mter- 
lacca per lettore CDRom Ide 
Comprende merdono e 
software Voce Assnt 
Equpajgraijle con Wawe 

Sound Blaster 
AWE 32 Ide 

Processore AdSP integrato « 
tertacca per lettore CDROM 
ide o Parasene 



Video Blaster SE 100 

Cattura immagini da dispo 

sitM m. mi svhs 

640x480. 2S6 colori, 30 
frame/sec Aldus Pnotasty 
lei. HSC Digitai Mrvon Asy 
smetnx Digital Video Produ 
cer inclusi 



Video Blaster RT-300 

Cattura registra e comprime 
immagini e sequenze in 
tempc leale Processore 
dedicato 30 trame/s« 



Video Blaster MP400 

Scheda ti decompressione 
immagini dai formati 
MPEG. VidecCO e \Wwr- 
BowVWeo. consente® 
ingrandire a finestra di w 
suatoazene fno a tutto 
schermo, nsoluzione 
1024x768 64K colon 



TV Codcr Esterno 


Ccnsertrtoie VGVPAL e VGVN7SC 
Vduato.izionr in moda*» VGA fin: 
640x480 a JS6 Colori 


filiazione semplice e rapii 



ShareWsion PC 3000 

Stazione per wdeoconfeienza composta ® scheda audio, moiem/fax 
aita velocita. telecamera e scneda di acquisizione immagini. cuffie, mi 
odono, software ® condwsione applicativi 


Le spedirne di prodotto 
pooe&oero variare senta preavviso 
Tu® I marchi npcrtao 
sono legiprali dai legittimi proprietari 


Executive Spa via Elettrochimica 40 22053 lecco (Col 
Tel.0341/2211 Fax 0341/221501 
Corrispondenza: Fermo Posta Ufficio Postale Lecco I 


^167-826173 























































EXTRA 

GUIDA ALLA SCELTA DEI PRODOTTI 






TERMICA 


SM 44 

Stampante termica a coton. 
ITT elementi, velocitò 382cps 


LC24-30 

Stampante a colori 
a 24 aghi, 

80 colorine, 
velocita 240cps 


LASER 


WT-4000 

Stampante Laser compatittle ODI, 

risoluzione 300dpi, 

velocitò Tppm. stampa su Oliste 


LC90 


Stampante a 9 aghi. 80 colonne, veloci 
tò I92cps. inseritore 55 togli 


LC240 

Stampante a 2T aghi, 80 colonne, velo¬ 
citò 2T0cps, inseritole 55 logli 


LC240C 

Stampante a colon a 24 aghi. 80 colon¬ 
ne, velocitò 240cps, inseritole 55 togli 



LC-100 Colour 

Stampante a colon 
a 9 aghi, 80 colonne, 
velocitò I80cps 



ZA-200 

Stampante a colon a 9 aghi. 
80 colonne, velocitò T20cps 

ZA-250 

Stampante a colon a 9 aghi. 

136 colonne, velocitò T20cps 


X824-200 

Stampante a colon 
a 2T aghi. 80 colonne 
velocitò 375 cps 
XB24-250 
Stampante a colon 
a2Taghi, 136 colonne, 
velocitò 375 cps 


le specifiche di prodotto Executive Spa via Elettrochimica T0 22053 Lecco (Co) 

potreMKfo variale sema preavviso Tel.03TI/22l I Fax 0341/221501 

Tutti ! marchi riportati _ . _ „ .... 

sono registrali dai legatimi proprietari. Corrispondenza: Fermo Posta Ufficio Postale Lecco I 


c 


167-826173 











































Aggiornar)»» perorilo su «un 

promozioni, novità suggerimenti 
lecnin Vw Idi c posta 


DEALER SERVICE 


3800 rivenditori mio™ 

' acquisranoregctomenteda 
Enecutive piu linee di 
. prodono 4000 aldi 
f) rivenditori conoscono 

w '' raaenda con cui ranno 
giA avolo conia» Lacere 
disnibutiva copie Mie le 
icgion. e le prownde «alane in modo 
capillare ed est/envmente qualificalo 
Olde 130 dealer in Mie le regioni «aliane 
seno divenuli Extra Hay Dealer 


Gamma di prudono il più possibile estesa 
ampia offetta a serve, conttizoni 
commerciali competitne. anemone alle 
ree essila del clienie Quesn i presupporr 
cne gaianiisccno di anno in anno una 
crescila coranua non solo pei Executive 
ma per tuia i pnncipan partner 


Laboraiori lecnici per la riparacene dei 
prodotti in gararaa competenza, 
iecnologia. cooperatone diretta con i 
piodunon e i designei consentono 
interventi mirati anclie nei camp 
generalmente ritenuti pò ostili 


Strategie studiate a tavolino, campagne 
puOMotane aneniamenie coordinile un 
lionl odile din «mie c serva sbavature 
Nuda# lascialo al caso nella 
comuivcaconc Interna ed esterna 


EXTRA 

GUIDA ALLA SCELTA DEI PRODOTTI 


Executive vanta oggi un'organizzazione in cui la risposta all'esi¬ 
genza del cliente e limpegno costante per la sua soddisfazione si 
é ormai imposto come obiettivo primario della società ad ogni 
livello aziendale e distributivo Ben 130 punii vendita, denominati 
EXTRA KEV DEALER, sono stari 
selezionati per offrire in tutta Ita¬ 
lia, con il vantaggio della vici¬ 
nanza, lo stesso attento servizio 
nel quale la filosofia aziendale 
di Executive i concretizza 
puntuale informazione tecnico 
logistica nei confronti del dien¬ 
te. alta qualità dei prodotti trat¬ 
tati, attento lavoro di verifica e controllo della produzione, perso¬ 
nalizzazione dell'offerta, ricerca di servizi sempre rinnovati Ogni 
EXTRA KEV DEALER è, dunque, il riferimento competente, ideale e 
indispensabile creato da Executive per meglio mterfacciarsi con 
coloro che. turo i giorni, la scelgono come paitner 


Owrrwa gratula per «fcnrwiorv 
LOmmetal al pubbko ipomoaon 
pufiMCKzate, «eneo EXTRA K£Y DEALER] e 
a nvcnfljon (stato evasene otdn 
aggiorrumenro Mini e promozioni 


o per r 

lupenwi alle 500000 «re ♦ IVA con 
pagamento n contrassegno cornante o 
assegno circolate 


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167-826173 



— i in i ,- 

BBS 0341-221502 

- 1 — J | i- 


Servizio rtormazioni rrUnmetWiA 


aggiramento dmer scfovwe e ufo 

ictmcne; guesoon 4 ansvw 

Per i riwnetoi stazione cnJrv evasi / in 

spedizione / n nrrvnenza inpeno u«me 

ISItuie 



Unte 0 i produzione. [est e spedizione « 
più possibile .uiiomaiizz.iiegaraniiscono 
L> quiLU e t.ittoiltìiè indispensabili a 
ogni utilizzatore di petsonal ccmputet 


Timbro del Rivenditore 



» sotvwo nosco 1 


u niuBtml 


Tagliando propagalo pec condizioni 
esclusive su prodotti in nparazione 
manodopera e trasporto della merce 
gratuiti 



/•HOT LINE 


ii 0341.221555 


Morirne tecnica per il pubblico c « 
rivenditore campmtxtt prodotti, 
caranemtiche e suggerimenti tecrvci 


r 

i 

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Informazioni ai Rivenditori 


□ 

Desidero ricevere il listino 1 

ed il materiale informativo 1_ 

1 Desidero ricevere informazioni sul 
J programma C VTD A 


KJt irv-\ 

KEY DEALER 


CCIAA 


Ritagliare e inviare per posta o via fax a 
Executive Spa, Via Elettrochimica 40 22053 Lecco (Co) fax 0341.221501 


Informazioni ai Consumatori 


Inviatemi materiale illustrativo sui seguenti prodotti: 


n 


Cogrv/r* e Numr 


tocndff 


mdinao 


s 

* 


w aa_Pro 


Ritagliare e inviare per posta o via fax a Executive Spa. 
Via Elettrochimica 40 22053 Lecco (Col fax 0341 221501 


Le specifiche di prodotto potwObero variare sena preawao - lutti i marci* nportati sono re^stran dai leqann 



































































TEMPO REALE 


s Cii'5 di Co’'»do G'Silozz 1 


Il computer sotto il palco 

Sin dagli albori dell'informatica, musica e computer hanno spesso incrociato le 
rispettive strade, con risultati spesso inattesi; Peter Gabriel, uno degli artisti più 
interessati alle applicazioni creative della tecnologia, è stato uno dei primi a sfruttare i 
computer anche durante la registrazione dei propri spettacoli dal vivo 


di Diego Meozzi 



Teatro Omèga, 25 novembre 1993: 
18.000 parigini in visibilio levano il pu¬ 
gno verso il cielo cantando assieme a 
Peter Gabriel le note di una delle più 
belle canzoni di denuncia dell’apartheid 
che siano mai state scritte, dedicata a 
Steven Biko. Nello stesso momento, al 
di sotto del palco, due computer Ma¬ 
cintosh stanno registrando in tempo 
reale tutti i segnali elettronici prove¬ 
nienti da tastiere, effetti, batteria e 
basso synth, mentre in contempora¬ 
nea, in un'altra zona del teatro, una se¬ 
ne di macchine digitali registra l’audio 
cosi come giunge alle orecchie del 
pubblico. 

Il concerto in questione rappresenta 
uno dei primi esempi di interazione tra 
artisti sul palco, registratori audio e 
computer per la registrazione di dati 
elettronici in diretta. 

È inevitabile che l'impiego del com¬ 


puter si espanda in zone che richiedo¬ 
no l'intervento sempre più massiccio di 
tecnologie avanzatissime. Alcuni con¬ 
certi possono avere successo sempli¬ 
cemente con una chitarra, un microfo¬ 
no, un diffusore amplificato e un faret- 
to fisso Altri, invece, hanno necessa¬ 
riamente bisogno di una struttura mol¬ 
to più complessa, composta da piat¬ 
taforme idrauliche, sistemi di illumina¬ 
zione computerizzata, registratori e 
proiettori video, tonnellate di effetti 
speciali compressi in unità grandi come 
armadi a sei ante, mixer che sembrano 
i ponti di decollo di una portaerei, co¬ 
struzioni a traliccio alte trenta metri e 
più. Se da un lato l’organizzazione di un 
tour musicale deve prevedere l’impie- 


Peter Gabriel e rum / r ecnici del Secret World Tour 
salutano il pubblico parigino sulle note di Biko. 


go di personale estremamente affiata¬ 
to ed affidabile, dall’altro risulta eviden¬ 
te che il supporto dei computer (sotto 
varie forme) è sempre più determinan¬ 
te per la buona riuscita di uno show 
Da anni esistono ormai tecnologie 
specifiche che sono nate proprio per fa¬ 
vorire il colloquio tra strumenti musicali, 
registratori audio e computer. Questa 
sorta di esperanto tecnologico ha un 
nome: MIDI, che non è altro che l'acro- 
nimo di Musical Instrument Digital In¬ 
terface, ovvero Interfaccia Digitale per 
Strumenti Musicali 

Tramite questi connettori pentapolari 
dall'aspetto apparentemente dimesso è 
stato possibile realizzare alcuni dei con¬ 
certi più spettacolari e delle registrazio¬ 
ni meglio riuscite che siano mai giunte 
ad orecchie umane. 

Naturalmente per sfruttare al meglio 
queste tecnologie occorrono fior di mu- 


MCmìcrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


181 










Pausa durame la registrazione video nel pomeriggio del 17 novembre a Mode- Tony Levm Ibasso e Stick), Gabriel e David Rhodes tchitarre) fotografati a Pan¬ 
na da sinistra a destra Tony Levm, David Taraskevics, Paula Cole e David Rno- gì 
des 


sicisti e soprattutto artisti in grado di ap¬ 
prezzare ed utilizzare creativamente il 
sistema MIDI senza sentirsi schiacciati 
dalla sua indubbia complessità e vastità 
di potenziali applicazioni. 

Peter Gabriel, leader storico del grup¬ 
po musicale Genesis e da quasi un ven¬ 
tennio affermato solista, fa certamente 
parte di quel ristretto numero di artisti 
capaci di gestire al meglio la tecnologia 
per approfondire e sviluppare i propri 
orizzonti musicali. Fin dagli anni '80 il 
cantante del Surrey aveva dimostrato di 
possedere coraggio e fede nella tecno¬ 
logia. con la realizzazione di un partico¬ 
larissimo complesso di studi, denomi¬ 
nato Reai World e finanziato interamen¬ 


% 




Jb 




Peter Gabriel al pianoforte, mentre canta l'ultimo 
bis Here Comes thè flood, un suo vecchio succes¬ 
so. 


te con i proventi di So: allora il suo di¬ 
sco di maggior successo. Mixer auto¬ 
matizzati, sintetizzatori, MIDI, registra¬ 
tori digitali ed elaboratori sonori sono 
quindi gli strumenti di tutti i giorni di Ga¬ 
briel che. tra l'altro, ultimamente ha an¬ 
che prodotto un CD-ROM di grande 
successo. Xplora 1. ed entro breve tem¬ 
po sarà disponibile anche una sua se¬ 
conda creazione sullo stesso tipo di 
supporto, a tutt'oggi provvisoriamente 
denominata Ève. 

È perciò quasi inevitabile che un per¬ 
sonaggio altamente creativo e allo stes¬ 
so tempo perfettamente a proprio agio 
con le più avanzate tecnologie audio ab¬ 
bia delle improvvise ispirazioni. Cosi. 


due anni fa, l'autore del presente artico¬ 
lo ha avuto l'opportunità di prendere 
parte ad uno dei numerosi progetti di 
Peter Gabriel che poi si è concretizzato 
in un doppio disco registrato dal vivo e 
denominato Secret World Live. Il tutto 
ha avuto inizio in maniera quasi casuale 
nel novembre 1993 Gabriel stava com¬ 
piendo la sua tournée mondiale per pro¬ 
muovere il disco Us e contava di regi¬ 
strare il proprio show nel corso di due 
serate a Modena, il 16 e il 17 del mese 
Mentre si trovava a Tolone, improvvisa¬ 
mente pensò che sarebbe stato utile, 
oltre che più sicuro, poter disporre an¬ 
che di una registrazione dei dati MIDI, 
in parallelo a quella dei più tradizionali 


Audio e computer 

In campo audio non sono mai state effettuate indagini statisticamente significative 
sulla percentuale di impiego delle vane piattaforme hardware Ciò nonostante, sia in 
campo professionale che in quello amatoriale, emergono delle chiare tendenze che, pur 
non suffragate dai numeri, vengono confermate dall'evidenza. 

Per gli impieghi professionali, sia in studio che sul palco, il computer in assoluto più 
diffuso è l'Apple Macintosh, nelle varianti da tavolo e portatile (PowerBook). La presen¬ 
za di una vastissima sene di ottimi software e di sistemi di supporlo hardware, sotto 
forma di schede e periferiche, di livello decisamente elevato, ha naturalmente giocato a 
favore della casa della mela iridata, notoriamente sempre poco interessata alle capacità 
audio dei propri computer E solo da poco piu di un anno, infatti, che alcuni Apple di¬ 
spongono di circuitazione audio stereo standard con risoluzione a 16 bit e possibilità di 
campionamento a frequenze di 44.1 kHz: lo standard dei tradizionali CD audio. La re¬ 
stante fetta dell’installato professionale viene suddiviso più o meno equamente tra gli 
Atari. ormai sempre più rari, e dagli onnipresenti PC x86, in rapida crescita. I primi ven¬ 
gono impiegati per la comodità d'uso offerta dalle prese MIDI incorporate in tutte le 
macchine, mentre i secondi per l'ovvia diffusione a tutti i livelli e per i costi decisamen¬ 
te inferiori rispetto ai modelli Apple di pari velocità Esistono comunque anche alcuni 
sporadici esempi di impiego di macchine molto più potenti, come gli Indy o alcuni siste¬ 
mi Unix di vario genere, limitati tuttavia al settore della didattica ad alto livello o della 
sperimentazione sonora 

Sul fronte amatoriale, invece, la partita è ancora tutta da giocare; se fino a due-tre an¬ 
ni fa Atari era il leader incontrastato, grazie al fenomenale rapporto qualità/prezzo e al 
fatto che fosse (e tuttora rimane) l'unico computer ad offrire una coppia di prese MIDI 
standard, il Macintosh prima e il PC in tempi più recenti hanno profondamente mutato 
la situazione Oggi, grazie soprattutto all'abbattimento dei costi delle schede audio, sia 
di campionamento che di generazione sonora, il PC x86 detiene probabilmente il 60- 
70% del mercato audio amatoriale, con l'Atari in netto calo e il Mac in leggero aumento 
a spartirsi il resto delle quote Anche in questo caso esistono delle eccezioni che rap¬ 
presentano una percentuale minima rispetto alla triade Atari-Mac-PC: Commodore Ami¬ 
ga e Acorn Archimedes dispongono di discrete possibilità di applicazioni audio, ma il lo¬ 
ro impiego in questo campo è veramente marginale 


182 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 






segnali audio. L'utilità della registrazio¬ 
ne dei dati di tutti gli strumenti elettro¬ 
nici si sarebbe rivelata durante la fase di 
post-produzione. Ad esempio, per mo¬ 
dificare una singola nota sbagliata dal 
tastierista, sarebbe bastato un solo co¬ 
mando di mouse e non la ripetizione 
dell'esecuzione in studio, che avrebbe 
sicuramente tradito lo spirito originale e 
falsato il risultato finale. Si sarebbe 
quindi trattato di una specie dì sistema 
di backup delle esecuzioni musicali, con 
in piu la possibilità di effettuare piccole 
modifiche senza stravolgere la registra¬ 
zione originale. 

Come fare però a trovare degli spe¬ 
cialisti MIDI in meno di 24 ore disposti 
a recarsi immediatamente a Tolone? Il 
Tour Manager, David Taraskevics, pen¬ 
sò immediatamente a Saro Cosentino: 
un compositore e produttore con base 
a Milano ma ormai di casa a Reai 
World, che naturalmente non esitò a 
coinvolgere il vostro autore in quella 
che si sarebbe rivelata una vera e pro¬ 
pria maratona audio-informatica. 

Personalmente avevo conosciuto Ga¬ 
briel e Taraskevics a Reai World nel '91 
e da anni mi occupavo di musica e MI¬ 
DI, quindi sapevo di potermi trovare a 
mio agio nel team di salvataggio 

Qui di seguito verranno esposti in 
forma di cronaca tutti gli aspetti tecnici 
ed informatici che vennero affrontati nel 
corso di quei cinque memorabili show 
del '93. 

Tolone 

Dopo un avventuroso viaggio da Mi¬ 
lano a Tolone insieme a Saro, con la 
macchina letteralmente ricolma di com¬ 
puter e accessori MIDI di vario genere, 
si giunge allo Zénith-Omega, vale a dire 
il palasport della città francese dove la 
sera stessa si sarebbe tenuto il concer¬ 
to di Gabriel. I computer al nostro se¬ 
guito sono un Atari Stacy 4 portatile 
(4MB RAM/40 MB HD), un Apple 
Performa 600 CD (20MB RAM/80 MB 
HD) ed un Macintosh II ex (8MB 
RAM/80 MB HD), con relativi monitor 
Trinitron da 14" a colori, più un hard di¬ 
sk magneto ottico Pinnacle Micro REO- 
650 e l'indispensabile programma di re¬ 
gistrazione MIDI Cubase della Stein- 
berg. 

Appena arrivati ci caliamo nell'elet- 
trizzante atmosfera dì apparente caos 
totale che circonda la preparazione di 
un palco di dimensioni più che ragguar¬ 
devoli. Dopo aver ricevuto alcune som¬ 
marie indicazioni da Dìckie Chappell, il 
tecnico personale di Gabriel, ci viene 
assegnata una zona di circa sei metri 
quadri posta al di sotto del palco, sul la¬ 
to destro, nella quale sistemare tutti i 
computer. Altri tecnici ci forniscono un 
groviglio di cavi MIDI provenienti dai va¬ 
ri strumenti elettronici ed una coppia di 
interface eMIDI Time Piece II della Mark 



Sopra David Rhodes, l'eccellente chitarrista che ormai da anni e amico e spalla di Gabriel. A destra: duran¬ 
te Across thè nver Gabriel attraversa fisicamente il palco su una aattera e metaforicamente il fiume che di¬ 
vide la musica e la cultura occidentale da quella orientale. 


of The Unicom: degli apparecchi in gra¬ 
do di tradurre i vari dati MIDI in segnali 
da inviare all'ingresso seriale dei Macin¬ 
tosh. Per sincronizzare le registrazioni 
MIDI effettuate in parallelo dai due 
computer con quelle audio realizzate 
tramite un apposito studio mobile (rica¬ 
vato all'interno di un TIR parcheggiato 
nei pressi del Palasport) è necessario 
utilizzare un segnale di sincronismo co¬ 
mune, fornito da un apparecchio speci¬ 
fico. Qui cominciano i primi problemi: 
l'interfaccia di sincronizzazione Stein- 


berg Midex+ per il portatile Atari sem¬ 
bra non gradire affatto il codice tempo¬ 
rale di sincronia. Dopo vari tentativi, 
compreso anche la riduzione del livello 
audio del segnale, decidiamo di mettere 
da parte l'Atari per dedicarci esclusiva¬ 
mente ai Mac, che vengono collegati 
entrambi ad una sola interfaccia MIDI 
Time Piece perché al momento manca 
un sistema di sdoppiamento dei segnali 
MIDI, impedendo cosi l'impiego dì due 
interfacce in una reale configurazione 
parallela. Dopo aver controllato l’effetti- 


MIDI e altri misteri 

MIDI, come già specificato, è la sigia di Musical Instrument Digital Interface, vale a 
dire Interfaccia Digitale per Strume'” Musicali Ufficialmente nato nell’autunno del 
1981, durante la convention dell’Audio Engineering Society, il MIDI non è altro che uno 
standard di comunicazione che rappresenta la fusione di tre sistemi precedenti, simili 
ma incompatibili tra loro: il Commurucatlon Bus della Roland, la Digital Interface della 
Sequenhal Circuits e la Computer/Synthesizer Interface della Oberheim II MIDI utilizza 
una vasta serie di comandi, espressa digitalmente, che rappresenta tutte le variabili 
possibili ed immaginabili in campo musicale, per poter registrare tramite computer o 
macchine dedicate ogni sfumatura esecutiva e automatizzare al tempo stesso tutte le 
funzioni audio concepibili 

Nella sua accezione più semplice, il MIDI è un sistema di comunicazione digitale di 
dati che identificano particolari eventi musicali come la pressione e il rilascio di un tasto 
o le variazioni di pressione sulla tastiera. Ogni segnale viene tradotto in un determinato 
quantitativo di dati che viene inviato sequenzialmente attraverso un cavo pentapolare al¬ 
le cui estremità si trovano gli ormai diffusissimi connettori MIDI a cinque piedini. La ve¬ 
locità di trasmissione è fissata a 31,25 kbaud e 16 è il numero massimo di canali attra¬ 
verso cui inviare segnali indipendenti 

Il primo strumento a disporre dei classici connettori pentapolari (MIDI In per l'ingres¬ 
so, MIDI Out per l'uscita e MIDI Thru per i collegamenti passanti) fu la tastiera Prophet 
600 della Sequential Circuits, nel lontano dicembre 1982. Da allora l'impiego del MIDI si 
è espanso a macchia d'olio e non esiste quasi musicista che. in un'occasione o nell'al¬ 
tra, non abbia dovuto fare i conti con questo sistema. Inizialmente il MIDI era infatti pre¬ 
visto solo per i sintetizzatori a tastiera, ma poi si è gradualmente ampliato ai moduli di 
espansione (ovvero sintetizzatori sprovvisti di tastiera), ai campionatori (cioè strumenti 
in grado di registrare, memorizzare e riprodurre segmenti audio digitali), agli strumenti 
elettronici a fiato, chitarre synth, effetti speciali e persino registratori a nastro o su hard 
disk. Pur rappresentando uno standard, il MIDI rimane comunque un sistema estrema- 
mente aperto e pertanto costantemente aggiornabile mano a mano che la tecnologia 
audio progredisce. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


183 




Sarò Cosentino ha dimostrato come anche un vec¬ 
chio Il ex possa essere utilizzato con successo per 
applicazioni MIDI di alto livello. 


vo aggancio (cioè il riconoscimento) del 
programma di registrazione MIDI Cuba- 
se al codice temporale di riferimento, 
possiamo tirare il primo sospiro di sol¬ 
lievo a meno di un'ora dall'inizio del 
concerto. 

L'unico interrogativo rimasto riguarda 
però la quantità di dati MIDI da memo¬ 
rizzare sui due computer i 20 mega di 
RAM del Performa 600 sono piu che 
sufficienti per memorizzare l'intero 
show, ma il II ex, con soli 8 MB, avreb¬ 
be dovuto effettuare almeno due salva¬ 
taggi durante le pause tra una canzone 
e l'altra. Il concerto di Gabriel prevede 
infatti un totale di 18 brani, bis compre¬ 
si. per un totale di circa due ore e venti 
di registrazione 

Poco prima dell'inizio arriva Gabriel; 
uno rapido scambio di saluti e di dita in¬ 
crociate ed ecco che parte il primo bra¬ 
no Come talk to me Dopo alcuni attimi 
di panico, dovuti al fatto che la base che 
introduce le prime note del brano è re¬ 
gistrata su nastro e non dispone di dati 
MIDI (che invece noi aspettavamo, vi¬ 
sto che non eravamo stati avvertiti 
dell’introduzione su nastro), tutto pare 
procedere al meglio, il codice temporale 
è stabile, l'interfaccia funziona e il pro¬ 
gramma Cubase registra dati a tutto 
spiano. 

Unico inconveniente è dato dal Mac 
Il ex che proprio non ce la fa a registra¬ 
re abbastanza in fretta e a riprendere la 
registrazione tra le due canzoni Blood 
of Eden e San Jacinto Poco male: il 


Secret World Live: il disco 

La registrazione audio vera e propria del disco doppio Secret World Live ha conosciuto 
tre fasi distìnte: a Tolone è stata effettuata una prima prova generale, poi scartata per evi¬ 
denti problemi tecnici: nei due giorni a Modena si è sfruttato il set composto da un intero 
studio mobile, ai comandi di Kevin Killen, mentre nelle due serate conclusive di Parigi il 
tutto è stato affidato nelle mani di David Bottrill. In tutti i casi il sistema di registrazione 
impiegato era composto da una coppia di Mitsubishi digitali a 32 piste, ai quali venivano 
forniti gli stessi segnali inviati anche al mixer del sistema di diffusione audio, piu quelli 
provenienti da un'ampia sene di microfoni impiegati per captare il suono ambientale, vale 
a dire quello della folla e del riverbero prodono naturalmente all’interno del teatro o del 
palasport Come già spiegato, parallelamente ai segnali audio sono stati registrati su com¬ 
puter i segnali MIDI provenienti dagli strumenti elettronici, in modo da avere una sorta di 
copia di sicurezza sulla quale eventualmente intervenire in fase di post-produzione senza 
richiedere l'intervento diretto del musicista. L'audio è stato registrato su nastri digitali da 
1 pollice, su bobine, mentre tutti i dati MIDI sono stati forniti su una cartuccia magneto- 
ottica da 650 MB. La post-produzione e il missaggio finale sono stati effettuati diretta- 
mente a Reai World: lo studio di Peter Gabriel realizzato in piena campagna, nei pressi 
della città inglese di Bath. Se le registrazioni sono state realizzate in cinque giorni, la lavo¬ 
razione ha richiesto circa sette mesi segno che Gabriel è un artista scrupoloso. Alcune 
dei brani sono stati modificati digitalmente, rendendoli piu brevi di quanto non fosse in 
origine: è questo il caso, ad esempio, di In Your Eyes, già lunga sul disco ma certamente 
lunghissima dal vìvo, trattandosi dell'ultima canzone dello show, perlomeno prima dei bis. 
Da notare che oltre al disco doppio sono usciti anche due CD singoli che riportano un 
paio di canzoni che non hanno trovato posto su Secret World Live: si tratta di San Jacinto 
(presente in due versioni, mixate da Kevin Killen e Peter Walsh) e Mercy Street 


Performa ha registrato tutto come do¬ 
vuto. Ancora prima dei bis i tecnici co¬ 
minciano a smontare le parti non visibili 
al pubblico e appena si accendono le 
luci, al termine del concerto, una marea 
di roadie comincia a smantellare tutto 
ciò che è imbullonato. E necessario un 
controllo delle registrazioni MIDI: per la 
prima canzone è tutto OK; la seconda 
Un disastro. Dati misteriosamente 
scomparsi, altri invece registrati dove 
non dovrebbe esserci nulla. Cosa è 
successo? Dopo un consulto rapidissi¬ 
mo troviamo l'origine del problema: du¬ 
rante il concerto, vengono mandati au¬ 
tomaticamente via MIDI anche i segnali 
per il cambio delle configurazioni dei 
vari sintetizzatori che purtroppo hanno 
raggiunto l'interfaccia MIDI collegata ai 
Mac. facendole cambiare la regolazione 
che avevamo preparato con pazienza 
certosina prima dello show e provocan¬ 
do i summenzionati problemi. Tutto da 
rifare. 


Modena 

16 novembre 1993, Palasport di Mo¬ 
dena ormai giochiamo in casa e non 
dovrebbero esserci problemi imprevi¬ 
sti... In questo caso un Quadra 700 con 
16 MB di RAM ha sostituito il Performa 
600 e l'Atan è stato definitivamente la¬ 
sciato a casa E inoltre arrivato a darci 
una mano Al Smart, uno dei tecnici di 
Reai World che ha portato con sé un si¬ 
stema di sdoppiaggio dei dati MIDI (che 
non avevamo a Tolone) e un Power- 
Book per tenere il conto degli istanti di 
codice temporale corrispondenti all'ini¬ 
zio di ogni brano. Ora i due Macintosh 
si trovano in una configurazione paralle¬ 
la reale: ognuno utilizza un'interfaccia 
indipendente e quindi anche in caso di 
follia irreversibile di un computer, l'altro 
agirebbe da unità di backup In compen¬ 
so. tanto per riequilibrare le sorti, si pre¬ 
senta un nuovo problema tecnico In 
pratica il codice temporale generato dal¬ 


ia postazione di Parigi vedeva un II Performa 600 m attesa di iniziare a 
Macintosh Quadra 700 la sinistrai e registrare i dati MIDI a Tolone 
un Mac II ex la destraI, due interfac¬ 
ce MIDI tal centrol e due hard disk 
esterni /accanto al Quadrai 




MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





TEMPO REALE 


II mixer che controlla 
esclusivamente i moni- 
tot utilizzati dai musici¬ 
sti sul palco si avvaleva 
di un PowerBook co¬ 
me blocco per gli ap¬ 
punti 





lo studio mobile, e al quale tutte le ap¬ 
parecchiature audio devono sincroniz¬ 
zarsi, sembra essere decisamente irre¬ 
golare e poco affidabile II tutto è dovu¬ 
to probabilmente al fatto che rispetto al 
concerto di Tolone, qui a Modena sono 
impiegate anche numerose apparec¬ 
chiature video per la registrazione del 
concerto dal vivo, attraverso le quali 
passano tutti i codici temporali prima di 
giungere alla nostra postazione MIDI. I 
due computer mostrano preoccupanti 
segni di follia il primo non riconosce il 
codice in ingresso e sfoggia uno sfasa¬ 
mento progressivo rispetto ai segnali di 
riferimento, mentre il secondo passa ad 
intervalli irregolari dalla registrazione alla 
riproduzione senza alcun preavviso ma 
con ovvio sconcerto da parte nostra. 
L'atmosfera generale e abbastanza te¬ 
sa: dopo oltre 100 concerti è arrivato il 
momento di dare il massimo, ma evi¬ 
dentemente non è la serata giusta. Lo 
show parte come previsto e tutto sem¬ 
bra procedere per il meglio: dopo quat¬ 
tro brani i computer sembrano lavorare 
bene incrociamo le dita. Improvviso ed 
irreparabile, giunge naturalmente la ca¬ 
tastrofe: durante il brano Shaking thè 
tree i due Mac escono contemporanea¬ 
mente dal modo di registrazione e nel 
corso dello spettacolo si verificano altre 
tre perdite di dati dovuti ai già citati pro¬ 
blemi di sincronia. Oltre tutto il Quadra 


mostra dei tempi sfasati rispetto ai se¬ 
gnali in ingresso, il che rende pratica- 
mente inutile la registrazione dei dati 
MIDI che, va ricordato, dovrebbero es¬ 
sere perfettamente sincronizzati a quelli 
audio. 

Al termine della serata, circa il 90% 
dei dati MIDI utilizzati nel corso del con¬ 
certo è stato registrato, ma non è anco¬ 
ra abbastanza si riprova il giorno suc¬ 
cessivo, il 17 novembre. 

Dopo aver fatto tutti i controlli possi¬ 
bili ed immaginabili, aver cambiato i 
principali cavi MIDI ed aver riempito tut¬ 
te le memorie delle interfacce con la 
stessa configurazione (per evitare qua¬ 
lunque problema anche nel caso di 
cambi di programma), si riparte con le 
prove del pomeriggio, durante le quali 
vengono girati anche alcuni clip video 
Tutto procede per il meglio e ci si pre¬ 
para allo spettacolo serale con meno 
trepidazione delle serate precedenti. 

Il concerto parte a meraviglia: i salva¬ 
taggi su hard disk sono effettuati al mo¬ 
mento giusto, il codice temporale è per¬ 
fettamente sincronizzato con i due Mac 
e i svariati messaggi MIDI vengono in¬ 
viati ai canali giusti. Anche il resto del 
gruppo e dei tecnici cerca di dare il 
massimo: lo show si prolunga fino alle 
due del mattino, per consentire alla 
troupe video di girare un paio di versioni 
delle canzoni più famose, più alcuni me¬ 



Tabella • Assegnazione canali MIDI 

Nel corso dei cinque concerti di Peter Gabriel, tramite i computer sono stati registrati i 
segnali provenienti da 16 canali MIDI, corrispondenti ai seguenti strumenti e musicisti: 

Canale 1 

Korg 01/W (sintetizzatore a tastiera) 

Jean Claude Naimro 

Canale 2 

Piano 

Jean Claude Naimro 

Canale 3 

Prophet 5 (sintetizzatore a tastiera) 

Jean Claude Naimro 

Canale 4 

Roland D-550 (modulo sintetizzatore) 

Jean Claude Naimro 

Canale 5 

Korg Wavestation (sintetizzatore a tastiera) 

Jean Claude Naimro 

Canale 6 

Akai S 1000 (campionatore) 

Jean Claude Naimro 

Canale 7 

Akai S 1000 (campionatore) 

Jean Claude Naimro 

Canale 8 

Akai S 1000 (campionatore) 

Jean Claude Naimro 

Canale 9 

Akai S 1000 (campionatore) 

Jean Claude Naimro 

Canale 10 

Basso MIDI (Yamaha DX7/Roland D50) 

Tony Levm 

Canale 11 

Yamaha CP70 (pianoforte MIDI) 

Peter Gabriel 

Canale 12 

Akai S 3000 (campionatore) 

Manu Katché 

Canale 13 

Roland Octapad (percussioni MIDI) 

Manu Katché 

Canale 14 

Trigger cassa e rullante (controlla campionatori) 

Manu Katché 

Canale 15 

Akai S 3000 (campionatore) 

Manu Katché 

Canale 16 

Akai MPC 60 (batteria elettronica campionata) 

Manu Katché 


diti come. Red Rain che negli altri con¬ 
certi non erano stati eseguiti II pubblico 
modenese è naturalmente in visibilio, 
ma alla fine del concerto, nonostante la 
perfetta registrazione video e MIDI, Pe¬ 
ter Gabriel non è per nulla soddisfatto 
della propria performance vocale. Evi¬ 
dentemente stanchezza e nervosismo 
hanno lasciato il segno. Il problema è ir¬ 
reparabile? Fortunatamente no: ci sono 
a disposizione altre due date prima della 
conclusione della tournée, tra una setti¬ 
mana esatta a Parigi Ci attende quindi 
una trasferta transalpina a seguito della 
band. 

Parigi 

Per una serie di motivi organizzativi, i 
due concerti a Parigi sono previsti in 
due luoghi diversi il palazzo Omnisport 
di Bércy e il teatro Omèga a La Villette. 
L'Ommsport è un palazzo di dimensioni 
considerevoli ed estetica futuribile, si¬ 
tuato a breve distanza dalla Senna la 
resa acustica è di alto livello e la serata 
si preannuncia ottima, grazie anche 
all'elevato numero di prevendite di bi¬ 
glietti. 

Non c'è più lo studio mobile, tornato 
in Inghilterra, cosi come non c'è più il 
tecnico irlandese Kevin Killen, rientrato 
anche lui in patria. A sostituirlo c'è Da¬ 
vid Bottrill, un eccellente produttore e 
tecnico del suono canadese che in mez¬ 
za giornata deve improvvisare uno stu- 



Uno dei numerosi PowerBook utilizzati dallo staff di 
Gabriel serviva a controllare l'automazione degli ef¬ 
fetti speciali audio. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


185 







TEMPO REALE 


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Prospetto dei codici temporali utilizzati nel corso del concerto conclusivo di Pa¬ 
rigi da notare che i salvataggi dei dati sono stati ellettuati da entrambi i Mac 
guattro volte in contemporanea 


oernsr !?* 


PETER GABRIEL - 

SET LIST 25111 NOVEMBER PARIS 



S'4|>vt &.*-£> 


SONG 1 

COME TALK TO ME 7 T.lStSt . 


2 *t> * oo\oo 


1 SONG 2 

STEAM * V.IVM. 





11 SONG 3 

L..-v. 

GAMES WTTHOUT FRONTIERS il il, 7 1**' Il ’V 

o 

f SONG A 

ACROSS THE RIVER Z: Si .Jo 0* ? 1,111.1 

3 

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/song 5 

SHAKING THE TREE l 4l:oo.oo T-TOIO^o 

O 

2 



SONG 6 

BLOOO OF EDEN 2.', JOlil .00 2 Ti ®o'. 


- È* 

•Song 7 HLh. 

SAN JACINTO l If Sf oo T ol 1.1. o 

o 




Song 8 

SNAPSHOT yct.Voo i 12 

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Song 9 

e»G Sili:*?:»» 3 i«:V):o= 





Song IO 

WASHING y. \l S5:oo T 'V.Ulloo 





•J Song 11 

SOLSBURY HILL V ! 1, «T. 13 V'IfAl'-Oe 


A 



Song 12 

DIGGING IN THE DIRI 0, U Alloo Ì’At:}l.oo 





Song 13 

sleoge hammer T : V-VV,o« 





Song 14 

secret VTV‘-io: «9 


'•vwe. <J>© 

- Song 15 



DON'TGIVEUP LO' 





^ Song 18 

IN YOUR EYES (Il wo n«*o lime) If \y> li-.» l r :l| Al 

OO 

•Avi. mù. 


:oj> 

Song 17 

biko H'm'IO'.oo q .7G:o, 




Song 18 

FLOOD ty.ÌS-.if:oo _iilì'S 

07 


sve a>© 


_remi mima, un Tome»_ 

Parte del file di Excel utilizzato da Al Smart durante i due concerti di Modena 
contiene i riferimenti temporali e brevi note Iindicanti i problemi) 


dio di registrazione audio, ricavandolo in 
alcuni camerini a lato del palco. A sua 
disposizione, oltre alla coppia di regi¬ 
stratori audio digitali, un nuovo mixer, 
un intero armadio di effetti speciali ed 
una gigantesca matassa di cavi audio di 
tutti i tipi. Anche Al Smart, il tecnico di 
Reai World che ci aveva dato una mano 
a Modena, è dovuto rientrare, per fortu¬ 
na lasciandoci il Macintosh Quadra e il 
sistema di divisione dei dati MIDI su 
due linee parallele. Al nostro setup, or- 



II vostro autore alle prese con le delizie della regi¬ 
strazione MIDI, mentre il concerto è in pieno svol¬ 
gimento. 


mai rodatissimo e a prova di bomba, si 
è aggiunto anche un sistema di visualiz¬ 
zazione del codice temporale in passag¬ 
gio, prima dell'immissione nei Mac: un 
sistema che permette di accorgersi im¬ 
mediatamente dell'insorgere dei già ci¬ 
tati sfasamenti tra tempo di riferimento 
e computer. 

Il concerto parte in perfetto orario, di 
fronte ad un numero incredibile di pari¬ 
gini entusiasti; la registrazione MIDI 
procede come da programma, con sal¬ 
vataggi su hard disk completati dopo il 
terzo, sesto, quattordicesimo e ultimo 
brano del concerto. La coppia di compu¬ 
ter non dà alcun problema: finalmente 
una registrazione MIDI senza intoppi 
dall'inizio alla fine. 

Nella sala di registrazione creata ex 
novo, al termine del concerto, ci atten¬ 
dono però volti scuri e fronti aggrottate: 
la registrazione audio non è granché. Bi¬ 
sogna tentare ancora la serata successi¬ 
va. 

Il quinto tentativo di registrazione si 
svolge nell'inusuale anfiteatro coperto 
de La Villette; il gruppo e l'intero staff di 
tecnici è deciso a concludere il tour nel 
migliore dei modi e la carica emotiva di 
un'intera stagione trascorsa a suonare 
in giro per il mondo esplode sul palco 
parigino, dove Peter Gabriel e compagni 
offrono un'interpretazione magistrale. 


Sulle note dell'ultimo bis, Gabriel invita 
sul palco tutti i tecnici che lo hanno ac¬ 
compagnato nel corso degli ultimi sei 
mesi: tutto il teatro è in piedi, in preda a 
sensazioni di gioia ed esaltazione, men¬ 
tre le ultime note di Biko si perdono 
nell'aria novembrina. 

E i dati MIDI? Tutto a meraviglia 
mentre i tecnici, come centinaia di fol¬ 
letti indaffarati, smontano il palco a 
tempo di record, si effettua un rapido 
controllo delle sequenze registrate su 
hard disk Sembra che tutto sia andato 
per il meglio, con le 17 canzoni ormai 
presenti in forma digitale all'interno di 
due computer e (per precauzione) su 
una cartuccia magneto-ottica, 

Una corsa in regia conferma le no¬ 
stre più rosee speranze. David Sottrili è 
distrutto ma ci accoglie con un mezzo 
sorriso. Anche la registrazione audio è 
risultata perfetta. A questo punto, con il 
calo improvviso della tensione, la stan¬ 
chezza si fa largo inarrestabile come 
una valanga. C'è solo il tempo di conse¬ 
gnare come una reliquia la cartuccia con 
i 72,6 megabyte di dati MIDI a Dickie 
Chappell, che nel corso dei prossimi 
mesi, coadiuvato da Kevin Killen, dara 
vita alla colonna sonora del video US ori 
Tour e al doppio disco dal vivo Secret 
World Live. 

MS 


186 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 






























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dell'utente 

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indipendente dal server 

y Versione rlient/scrver disponibile 



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ANTEPRIMA 


McPerson HAL 

di Andrea de Prisco 



ullo scorso numero di MCmicro- 
computer è stato recensito uno 
degli ultimi prodotti McPerson, il 
notebook Mistral dalle spiccate attitu¬ 
dini multimediali Tra le sue caratteri¬ 
stiche all'avanguardia c'è sicuramente 
da ricordare la possibilità di installare in 
luogo della meccanica per floppy disk 
un piu interessante lettore di CD¬ 
ROM 

Il tutto in pochi minuti, con la sola 
accortezza di effettuare l'operazione a 
macchina spenta, ma senza la neces¬ 
sità di riprogrammare il setup della 
macchina dopo ogni trasformazione. 
Se, però, a qualcuno la soluzione di un 
lettore di CD-ROM in sostituzione del 
drive interno può sembrare limitativa, 
la McPerson ha in catalogo anche 
un'ulteriore macchina che offre en¬ 
trambi i dispositivi senza ricorrere a 
compromessi. Si chiama HAL e si pro¬ 
pone, come la stessa McPerson di 
Pordenone dichiara, come la «massi¬ 
ma espressione di tecnologia nel mon¬ 
do dei personal portatili» 


In queste pagine vi mostriamo in an¬ 
teprima un esame «statico» della nuo¬ 
va macchina, riservandoci la possibilità 
di effettuare una prova più approfondi¬ 
ta del prodotto non appena saranno di¬ 
sponibili i numerosi accessori che fan¬ 
no di HAL un notebook veramente uni¬ 
co. 

Come tutti i prodotti finora recensiti 
della McPerson, anche HAL è «affet¬ 
to» da spiccate attitudini di espandibi¬ 
li e modularità concentrate in un ap¬ 
parecchio progettato e costruito 
nell'assoluto rispetto di ogni norma di 
natura ergonomica. Quindi alte presta¬ 
zioni e massime possibilità di configu¬ 
razione del prodotto senza ricorrere a 
nessun compromesso. 

Il processore utilizzato è il Pentium 
con velocità di clock compresa tra 75 e 
133 MHz, il display è a colori, a matri¬ 
ce attiva o in tecnologia dual scan con 
risoluzione grafica di 800x600 pixel (e 
presto sarà disponibile anche uno stu¬ 
pefacente display TFT da ben 12.3 pol¬ 
lici!!!). 


La scheda grafica presente al suo 
interno è una SVGA locai bus PCI con 
acceleratore grafico per Windows, do¬ 
tata di 1 o 2 megabyte di VRAM per 
una risoluzione grafica (su monitor 
esterno) di ben 1280x1024 pixel. Ma le 
capacità di visualizzazione di HAL van¬ 
no oltre, offrendo di serie anche 
un'uscita video standard NTSC e PAL 
disponibile su un connettore di tipo S- 
Video presente sul retro. 

La memoria di sistema è di base pa¬ 
ri ad 8 megabyte ed è facilmente 
espandibile a quota 40 utilizzando ap¬ 
positi moduli facilmente installabili an¬ 
che dall'utente. A questa è aggiunta 
anche una cache di secondo livello da 
256K per ottimizzare le prestazioni del 
microprocessore Pentium presente 
all'interno di HAL. 

L'hard disk è facilmente rimovibile 
ed è disponibile in tagli compresi tra 
340 megabyte e 1.35 gigabyte, mentre 
l'unità floppy disk può all'occorrenza 
essere sostituita da una seconda bat¬ 
teria ricaricabile (di formato e tipo iden- 



188 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 











Sul retro le porte di connessione Icompresa l'Interlaccia a raggi intrarossi IrDAt, Sul lato destro ingressi e uscite audio e l'unità floppy disk . 


tico a quella di serie) per raddoppiare 
l'autonomia elettrica della macchina. 

Non manca, inoltre, la possibilità di 
installare internamente un modem in¬ 
tegrato «proprietario" così come esi¬ 
ste la predisposizione per schede di ti¬ 
po PCMCIA di tipo III. E a proposito di 
predisposizioni, il nuovo notebook HAL 
offre anche la decodifica MPEG grazie 
ad una scheda aggiuntiva, anch'essa 
facilmente installabile all'interno. Con 
la scheda MPEG è possibile decodifi¬ 
care i filmati video compressi secondo 
questo standard e disponibili in nume¬ 
ro sempre crescente in formato Video 
CD. 

Come nel McPerson Mistral. anche 
il nuovo nato offre come dispositivo di 
puntamento l'innovativa touch-pad in¬ 
tegrata che unisce alla praticità della 
trackball la robustezza delle tavolette 
grafiche induttive (senza parti in movi¬ 
mento). 

Ma il fiore all'occhiello delle spicca¬ 
te doti ergonomiche di HAL è senza 


dubbio la tastiera, distante per qualità 
anni luce da quella di prodotti concor¬ 
renti. Troviamo (finalmente!) una di¬ 
sposizione dei tasti ottimale, senza 
quell'odiosa fila di tasti controllo curso¬ 
re presente (nella maggior parte dei 
portatili) all'estrema destra, in una po¬ 
sizione che rende difficile l’accesso ai 
tasti BackSpace e Enter. Layout a par¬ 
te - comunque promosso a pieni voti - 
è certamente da segnalare anche 
l'estrema precisione di funzionamento 
della tastiera, che non perde un colpo 
nemmeno sotto le dita più veloci. La 
posizione di quest'ultima - arretrata 
verso il display - unita alla presenza di 
due piedini posteriori che inclinano il 
portatile «verso» l'utente confermano 
le doti spiccatamente ergonomiche di 
HAL. 

La sezione audio fa capo ad una 
scheda sonora stereo a 16 bit (Sound 
Blaster Pro compatibile) alla quale so¬ 
no collegati una coppia di altoparlanti 
stereo inseriti nel pannello-display e un 


piccolo microfono mono presente nella 
zona anteriore. L'uscita audio (presen¬ 
te sul lato destro della macchina insie¬ 
me agli ingressi audio) è regolata da un 
potenziometro: a questa è possibile 
collegare una coppia di speaker ester¬ 
ni, un amplificatore o una cuffia stereo. 

A corredo è fornita una comoda bor¬ 
sa per il trasporto, nel prezzo di vendi¬ 
ta è inclusa la garanzia McPerson di 24 
mesi che comprende l'assistenza ef¬ 
fettiva entro 72 ore dalla chiamata. 

Tra gli accessori disponibili a richie¬ 
sta troviamo l'alimentatore da auto, il 
caricabatterie esterno (per due batte¬ 
rie), le espansioni di memoria, la 
docking-station, un replicatore di porte, 
il già citato fax/modem interno e il de¬ 
codificatore audio/video MPEG, un 
modulo TV/Tuner e Video capture, ol¬ 
tre, naturalmente, a tutti i dispositivi 
PCMCIA presenti sul mercato quali 
porte SCSI, Ethernet, interfacce GPS e 
fax/modem a 28,800 bps. 

MS 


Sotto al portatile la sede per la batteria ricaricabile. per /'hard disk e per 
l'espansione di memoria II lettore di CD ROM si aitacela sul lato sinistro. 




189 


























ANTEPRIMA 


Lotus SmartSuite 96 


a Lotus presenta, alla fine del 1995, 
la prima versione della sua SmartSui¬ 
te riveduta e corretta per Windows 
95. Si chiama SmartSuite 96 e sarà in segui¬ 
to disponibile anche per altre piattaforme 
per Windows 3.11 le quindi a 16 bit. per chi 
preferisce aspettare ancora un po' prima di 
passare ai 32 bit di Windows 951 e per 0S.*2, 
per chi adotta il sistema operativo, a 32 bit, 
dell'IBM Prima di parlare della Suite per anti¬ 
cipare brevemente sia le sue caratteristiche 
generali che i suoi singoli componenti, ricor¬ 
diamo che la Lotus fa ormai parte dell'IBM 
ILotus; an IBM subsidìary) e questo fatto do¬ 
vrebbe assicurarle una serie di vantaggi 
Innanzitutto va detto che alla Lotus è sta¬ 
ra garantita una totale autonomia operativa 
ed in particolare la possibilità di conservare il 
marchio, i prodotti con il loro nome (diremo 
ancora per un bel po' Lotus 123), finanche la 


di Francesco Petroni 

possibilità di conservare il look dei suoi pac¬ 
chetti, caratterizzati ancora dal giallo carico 
alla. Lotus 

Il vantaggio più concreto è il supporto 
economico, assicurato dall'IBM, assoluta- 
mente necessario per garantire l'evoluzione 
di un cosi gran numero di prodotti Inon ci so¬ 
no solo quelli della Suite ma c'e anche No- 
tesl Altrettanto importante è il vantaggio 
connesso al fatto di poter usufruire della ca¬ 
pillare rete di vendita dell'IBM che costituirà, 
per tali prodotti, un formidabile canale di dif¬ 
fusione Altro aspetto positivo nell'unione tra 
IBM e Lotus è il comune orientamento verso 
il mondo del Workgroup, IBM perchè ha co¬ 
me clienti principalmente grosse o medie or¬ 
ganizzazioni, in cui si lavora prevalentemente 
in gruppo. Lotus perche è stara la prima, con 
la sua strategia Working Together, a svilup¬ 
pare prodotti specifici per il lavoro di gruppo 


Cosa c'è di nuovo 
nella SmartSuite 

Innanzitutto troviamo tutti i vantaggi deri¬ 
vanti dall'adozione dell'ambiente Windows 
95 e quindi la tecnologia a 32 bit. il multita¬ 
sking, il supporto dei nomi lunghi dei file, la 
tecnologia OLE 2.0, supportata questa da 
tutti i prodotti della Suite, la possibilità di 
sfruttare la Shell di Windows 95. ecc 

Ci sono poi una serie di funzionalità e di 
caratteristiche comuni ai vari membri della 
Suite: citiamo le Smartlcons, i modelli Smart- 
Masters, le InfoBox, la Barra di stato attiva, 
che sono strumenti operativi presenti i tutti i 
prodotti Chi utilizza anche Lotus Notes tro¬ 
verà nei vari prodotti della Suite la possibilità 
di definire campi Notes F/X, che quindi 
scambiamo dati direttamente con i Database 
Notes, Le applicazioni di questa primissima 
versione della Suite sono solo in parte a 32 
bit Lo sono il WordPro, che sostituisce, defi¬ 
nitivamente, il vecchio AmiPro, ormai giunto 
alla fine della sua attività, il Freelance 
Graphics e l'Approach 

Le altre, per ora, rimangono a 16 bit, ma 
«girano» tranquillamente in Windows 95 So¬ 
no l'123, l'Orgamzer e l'utility ScreenCam 
Le versioni a 32 bit sono in preparazione e 
chi acquista, prima del loro rilascio, la Smart¬ 
Suite 96 ha diritto (c'è un coupon) ad avere, 
quando disponibili, i vari aggiornamenti 

Le applicazioni, in breve, 
una per una 

Cominciamo con il nuovo SmartCentre. 
che aggiunge alla metafora della Scrivania di 
Windows 95 la metafora della cassettiera 
con i cassetti In pratica sul desktop appare 
una barra di pulsanti da cui si aprono verso il 
basso (se la barra é posta in alto) dei cassetti 
che mostrano, al loro interno, linguette di 
cartelline, che indicano il contenuto delle car¬ 
telline stesse L'utente può definire tutto, 
quali cassetti inserire, di quale materiale de¬ 
vono essere fatti, quali cartelline inserire in 
ciascun cassetto e quali documenti in ciascu¬ 
na cartellina Le cartelle, che possono essere 
inserite una dentro l'altra, altro non sono che 
delle cartelle Windows 95, cosi come i docu¬ 
menti in esse conservati 

In pratica, se l'utente utilizza soprattutto i 
prodotti della Suite, questo modo ordinato di 
organizzare il materiale può diventare risoluti¬ 
vo. L'unico difetto sta nel fatto che i cassetti 
sono molto., rumorosi (c'è un effetto sonoro 
molto realistico, quando si aprono e quando 
si chiudono) 

Passiamo ai prodotti veri e propri comin¬ 
ciando con il Word Processor della casa il 


Figura I - Lotus Smart¬ 
Suite 96 - La nuova 
versione della Suite di 
prodotti della Lotus si 
chiama SmartSuite 96 
ed è stata messa a 
punto per lavorare con 
Windows95 Linstalla¬ 
zione. se si sceglie 
l'opzione Full, scarica 
sull'hard disk una ven¬ 
tina tra programmi ed 
accessori II fabbiso¬ 
gno. m termini di spa¬ 
zio, in caso di installa¬ 
zione completa, è di oF 
tre 130 megabyte ma 
si riduce a soli 60 me¬ 
gabyte m caso di instal¬ 
lazione minima che 
prevede l'installazione 
di tutti i programmi, 
ma non di tutto il mate¬ 
riale accessorio che ri¬ 
mane sul CD 




Figura 2 - Lotus Smart¬ 
Suite 96 - Il ramo 
SmartSuite del menu 
di Avvio 

Possiamo vedere le ap¬ 
plicazioni principali, che 
sono VI23. il WordPro. 
il Freelance Graphics. 
l'Approach e /'Organi- 
zer Poi c'è lo Smart¬ 
Centre. di cui parliamo 
tra un po ', e alcuni ac¬ 
cessori di lusso, come 
lo ScreenCam Inoltre 
una sene di TutoriaI il¬ 
lustrativi delle caratteri¬ 
stiche dei vari compo¬ 
nenti della Suite 



190 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 
































ANTEPRIMA 
LOTUS SMARTSUITE 96 




Figura 3 - Lotus SmartSuite 96 - Lo SmartCentre 

Lo SmartCentre puO essere una valida alternativa rispetto alla Barra delle Applicazioni di Windows 95. soprattutto per chi utilizza pesantemente i prodotti della Sui¬ 
te Si tratta di una Barra con Pulsanti che facilitano l'accesso ai singoli applicativi, ai vari accessori di servizio e ai vari documenti Lo SmartCentre utilizza la metafo¬ 
ra della cassettiera, con un numero impostabile di cassetti, e utilizza le stesse cartelle di Windows 95 che possono però essere inserite nei cassetti 

Figura 4 - Lotus SmartSuite 96 - WordPro 96 e lo SmartMaster 

Gli Smart Master sono i » modelli • preconfezionati dai guati partire Quando si inizia un nuovo lavoro, sia esso un foglio 123. un documento WordPro, una presenta¬ 
zione Freelance oppure un Database Approach Questa unificazione delle modalità operative dovrebbe velocizzare ancora di più la fase di apprendimento dei vari 
prodotti da parte dell'utente che voglia usarli tutti 




Figura 5 - Lotus SmartSuite 96 - InfoBox e Quick Menu di WordPro 96 

Se 1123 è il prodotto anagrahcamente piu vecchio, il WordPro e il piu giovane essendo guasta, per Windows 95. la sua prima versione. Conserva una totale com¬ 
patibilita con il precedente word processor della casa, che era l'AmiPro, ma 6 un prodotto del tutto nuovo In guanto tale dispone già di tutte le funzionalità comuni 
e permette tutte le modalità operative comuni che saranno via via inserite in tutti i componenti della Suite Oui vediamo una InfoBox e il Quick Menu, sempre a di¬ 
sposizione Quando occorra impostare le proprietà di un elemento, di Qualsiasi tipo, presente nella composizione 

Figura 6 - Lotus SmartSuite 96 - Approach 96 La definizione delle Relazioni 

Approach, nato da una acguisizione, è il DBMS della Suite Pur essendo un prodotto dichiaratamente destinato agli utenti finali e assolutamente corretto" dal pun¬ 
to di vista relazionale, nel senso che permette di impostare, m Questa finestra grafica, tutti i tipi di relazione e le relative regole di integrità. Nella versione 96 e stata 
migliorata anche la sezione programmazione con l'introduzione di un ambiente Editor nel Quale si possono scrivere, utilizzando il linguaggio comune, di tipo Basic 
hke, Lotus Script, i vari programmi 


WordPro 96 É, rispetto agli altri componenti 
della Suite, il prodotto più recente, sostituti¬ 
vo del vecchio AmiPro, verso il quale pero 
conserva una completa compatibilità, nel 
senso che tutti i precedenti documenti realiz¬ 
zati con AmiPro sono letti anche da Word¬ 
Pro La sua caratteristica principale e quella 
di utilizzare, per primo, tutti gli strumenti 
operativi previsti a regime in tutti gli applica¬ 


tivi della Suite Questi strumenti, ad esempio 
la possibilità di organizzare un documento in 
sezioni identificabili con una linguetta, la pos¬ 
sibilità di intervenire su qualsiasi parte del te¬ 
sto con una InfoBox, la possibilità di accede¬ 
re direttamente ad Internet, per navigare o 
per inviare o ricevere posta, ecc lo fanno di¬ 
ventare un word processor un po' particola¬ 
re. ricco di funzionalità interne, degne di un 


WP di classe elevata, e ricco di funzionalità 
al contorno 

Tra tante novità, che avremo occasione di 
approfondire in sede di prova, ci ha incuriosi¬ 
to la possibilità di definire i cosidetti "Tasti 
Ciclici" Anche questa è una nuova modalità 
operativa che dimostra come ci siano ancora 
margini di avanzamento nell'ottimizzazione 
dell'interfaccia uomo macchina. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


191 
















































































































ANTEPRIMA- LOTUS SM4RTSUHE 96 


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Figura 7 - Lotus SmarlSuite 96 - Approach 96 La definizione dell'interrogazione SQL 

Anche in Approach. come in altri DBMS della concorrenza viene introdotta una modalità operativa attraverso la quale si può impostare un'interrogazione SOL che 
agisce direttamente su Irle esterni e la cui esecuzione produce una Tabella - virtuale• interna all'applicazione Approach Sfruttando questa modalità Approach può 
essere utilizzato, da qualsiasi utente finale, come post processore" di dati comunque presenti in Azienda La finestra nella quale si imposta l'istruzione SOL e mol¬ 
to ben organizzata, dispone di vane linguette ognuna delle quali è dedicata ad una clausola dell'istruzione SOL Select. Where, From. Order 


Figura 8 - Lotus SmarlSuite 96 - Freelance Graphics 96 

Anche Freelance Graphics ha. come 1123. trascorsi DOS L attuale versione e caratterizzata da un'abbondanza in termini di SmanMaster. stili di presentazione pre¬ 
confezionati, di schemi di Slide preconfezionati, di materiale ClipArt. ai materiale Multimediale, ecc Interessanti sono la possibilità di generare una presentazione 
m formato HTML, immediatamente trasformabile quindi in pagine WEB e la possibilità di proiettare la presentazione anche in rete, in una specie di ■•videoconte- 
renza » 


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Figura 9 - Lotus Smart- 
Suite 96 Sua maestà 
1123 

La SmarlSuite 96 Sara 
multipiattaforma Sarà 
disponibile non solo per 
Windows 95. ma anche 
per Windows 3 11 e 
per IBM OS/2 La Mi¬ 
crosoft invece, per la 
sua Suite Office, ha 
scelto un'unica strada, 
quella dei 32 bit di Win¬ 
dows 95 e Windows 
NT 3 51 Tra i vari pro¬ 
dotti che costituiscono 
la Suite della Lotus, 

FI23 è quello piu anzia¬ 
no. sia perché e effe di¬ 
vamente nato prima, 
sia perche la versione 
inserita nella beta della 
Suite e ancora una 5 *, 
pressoché analoga, in 
termini di funzionalità, a 
quella precedente Non 

e stata ancora introdotta nell' 123 Foggettistica standard negli altri prodotti della Suite, come le Intobo » La 
nuova versione, totalmente riscritta per • 32 bit. sarà disponibile a breve 



Anche Freelance Graphics 96 è a 32 bit 
ed utilizza tutti i nuovi strumenti operativi 
Sono state comunque introdotte anche nuo¬ 
ve funzionalità: ad esempio facilitano il lavoro 
di composizione della Slide lo Smart Dia- 
gramming, che propone cento tipi di dia¬ 
grammi preconfezionati, oppure il nuovo Lo¬ 
tus Chart, con nuovi tipi di diagrammi, oppu¬ 
re la tecnologia TSI (Task Sensitive Interface) 
che adatta l'interfaccia operativa alla partico¬ 
lare attività in corso 

L'ultimo prodotto a 32 bit è l'Approach 
96 La sua caratteristica piu notevole e quella 
di essere un prodotto di tipo DBMS senza un 
proprio formato file per i dati Si adatta ad 
utilizzare qualsiasi formato esistente, e. nella 
stessa applicazione, anche formati multipli 
Moltissime delle novità servono per facili¬ 
tare la creazione e la gestione dei dati Citia¬ 
mo il nuovo SQL Assistant (in figura 7) con il 
quale, in maniera guidata, si possono costrui¬ 
re delle interrogazioni con sintassi SQL 
Sono rimasti a 16 bit, ma lo saranno anco¬ 
ra per poco, I' 123. l'Orgamzer e lo Screen- 
Cam 

In particolare la versione disponibile di 
123 è la versione 5 0. a 16 bit, in cui sono 
peraltro già presenti alcune delle funzionalità 
comuni ai vari applicativi 

Lo stesso dicasi di Organizer, la cui ver¬ 
sione è la 2 1. e lo ScreenCam, che è una 
utility grafica (serve per «registrare tutto 
quello che accade sul video»). 

Di questi tre parleremo quando avremo 
perlomeno le beta delle versioni 32 bit 

Strumenti e modalità operative 

Continua, da parte dei tecnici della Lotus, 
il lavoro di ottimizzazione delle modalità ope¬ 
rative praticabili nei vari prodotti. Lavoro che 


consiste sia nel «mettere a fattor comune», 
tra i vari prodotti, tantissime funzionalità, sia 
nell’adottare nei vari prodotti le stesse mo¬ 
dalità operative Tra queste ultime citiamo le 
InfoBox, finestrelle di dialogo a linguette, at¬ 
tivabili su ciascun oggetto di ciascun applica¬ 
tivo per impostare le sue proprietà, oppure la 
Barra di Stato attiva, che contiene sempre gli 
stessi pulsanti. 

Ogni applicativo, indipendentemente dal 
tipo di lavoro che si sta svolgendo (creazione 
di un foglio di 123. di un documento Word- 
Pro. di un database di Approach. di una pre¬ 
sentazione Freelance), permette un'organiz¬ 
zazione del lavoro a linguette, ognuna delle 
quali identifica o una particolare «vista» del 


lavoro (ad esempio la vista Modulo e la vista 
Tabella di un archivio Approach) o una sua 
parte (ad esempio l’indice di un documento 
WordPro molto complesso). 

Sono tantissimi altri i comandi in comune, 
ed altri ancora lo diventeranno (nel senso 
che già li troviamo in alcuni prodotti, ma non 
in tutti) Tra i primi citiamo il comando che 
serve per personalizzare le Smartlcons (le 
barre degli strumenti), oppure la finestrella di 
aiuto volante «Ask thè Expert», oppure anco¬ 
ra il correttore ortografico, che è lo stesso 
per tutti gli applicativi Tra i secondi la possi¬ 
bilità. presente in WordPro, di definire dei 
pulsanti ciclici Interessa i tecnici l'adozione, 
in tutti i membri della Suite, del linguaggio 


192 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 








































































ANTEPRIMA - LOTUS SMARTSUITE 96 




Figura IO - Lotus SmartSuite 96 - Orgamzer 2 I Gli impegni annuali 

Due cose La prima è che Orgamzer e diventato un prodono * Team• nel senso che consente la gestione degli impegni sia delle persone che dei gruppi di perso¬ 
ne La seconda e che si integra sia con lo SmartCentre. che mostra direttamente la sua Rubrica, con nomi ed indirizzi, e la sua Agenda, con gli appuntamenti, che 
con Lotus Notes In collaborazione con guest ultimo, o con un altro prodotto E-mail, come cc Mail, Orgamzer può essere utilizzato per organizzare riunioni 

Figura 11 - Lotus SmartSuite 96 - Organizer 2 I Non solo un Orgamzer 

Approfondiremo, quando sarò disponibile anche la versione a 32 bit. alcuni aspetti » singolari- dell'Organizer In particolare ci sembra interessante la sua versatilità 
nel senso che è in grado di contenere e visualizzare non solo dati, sia pur minimamente strutturati come quelli della rubrica telefonica, oppure Quelli dell'elenco 
delle cose da lare o dell'elenco degli appuntamenti, ma anche dati testuali, indici, figure, organizzagli in pagine a fogli mobili e raggiungibili anche attraverso gli in¬ 
dici 


LotusScript che dovrebbe permettere una 
forma di programmazione "trasversale" tra 
tutti gli applicativi della casa. Notes compre¬ 
so Si tratta di un linguaggio «Basic-Tike». 

Parola d'ordine: 

Team Computing 

La Lotus è stata, con la sua tecnologia 
Working Together e con il suo prodotto stra¬ 
tegico Notes, una vera e propria pioniera nel 
campo del lavoro di gruppo (Group Compu¬ 
ting) che rappresenta, soprattutto nelle 
Aziende, in cui ormai ci sono decine di PC 
collegati in rete, la naturale evoluzione del 
Personal Computing. 

Nella versione per Windows 95 della sua 
Suite, la Lotus conferma questo orientamen¬ 
to dotando i suoi prodotti di una serie di fun¬ 
zioni comuni dedicate al lavoro di gruppo, al 
Team Computing, per citare il nuovo slogan 

Parliamo evidentemente di creazione di 
documenti importanti, scruti a più mani da 
più autori appartenenti ad uno stesso gruppo 
di lavoro (Team) Gli strumenti «Team» ser¬ 
vono non tanto alla creazione delle singole 
parti del documento, quanto alla organizza¬ 
zione del lavoro, alla comunicazione, tra i vari 
autori, per mezzo del documento stesso, alla 
registrazione, sempre nel documento stes¬ 
so, della sua storia. 

Tanto per dare qualche riferimento più 
concreto, vediamo come nel menu File di 
ciascun applicativo, ci siano una serie di co¬ 
mandi dedicati; 

- TeamConsolidate, che serve a combina¬ 
re le modifiche apportate da più persone allo 
stesso documento. 

- TeamReview. che fornisce una guida 
dettagliata per l’impostazione dei vari diritti 
di modifica nei documenti condivisi. 


- Versionmg. per memorizzare, in un unico 
file, le differenti versioni di uno stesso docu¬ 
mento. 

- TeamShow. per riprodurre direttamente 
in rete una presentazione Freelance. 

- TeamMail. con il quale si spediscono e 
ricevono i documenti oggetto del Team 
Computing, 

- TeamSecurity. per la regolazione degli 
accessi ai vari documenti da parte dei singoli 
membri del Team o da parte dei gruppi, 

- Highlighter, l'evidenziatore che può ser¬ 
vire per segnalare, nel documento, le parti 
oggetto di modifica da parte dei vari parteci¬ 
panti al Team. 

Va citata anche l'integrazione tra i vari 
prodotti della Suite e Lotus Notes. In pratica, 
nelle applicazioni realizzate con ciascun pro¬ 
dotto, sono definibili dei campi F/X che sono 
in tal modo visibili direttamente dall'interno 
dei database Notes, come se fossero campi 
di un database. È stata messa a punto, ed in¬ 
serita nella Suite, una tecnologia ancora più 
evoluta, si chiama NotesFlow, che permette 
di costruire, con Notes, applicazioni persona¬ 
lizzale di workflow all'interno delle quali ven¬ 
gono completamente integrati i vari membri 
della Suite. 

Va citato anche, e lo mettiamo in questo 
capitoletto, il totale supporto di Internet In 
pratica WordPro può diventare un Browser 
di Internet, mentre Freelance puO salvare le 
sue presentazioni in formato HTML. 

Conclusioni 

Diamo per scontato il fatto che entro po¬ 
chi mesi tutti i prodotti che compongono la 
Suite saranno 32 bit e che ci saranno le ver¬ 
sioni per Windows 3.1 e per OS/2 (ci fidiamo 
della Lotus) Personalmente, conoscendo 


l'123 sin dalla versione 1 a. aspetto con cu¬ 
riosità soprattutto la sua prossima versione a 
32 bit 

Lotus SmartSuite è un prodotto interes¬ 
santissimo per tanti motivi. Il primo, piu ov¬ 
vio. consiste nel fatto che anche la Lotus, ri¬ 
vale storico della Microsoft, comincia a muo¬ 
versi nell'ambiente Windows 95 

Altri motivi dipendono dalla nuova "filoso¬ 
fia" Team che viene introdotta in tutte le ap¬ 
plicazioni. che si combina con quella implicita 
nel prodotto Notes, e che potenzialmente 
può modificare il modo di operare nelle 
Aziende in cui si lavora soprattutto per grup¬ 
pi. Sono praticabili una serie di soluzioni 
"operative" che vanno dalla semplice condi¬ 
visane dei file, alla realizzazione in «Team" 
di un complesso documento aziendale, dal 
semplice uso dei servizi di E-Mail per comu¬ 
nicare con gli altri, alla definizione di un pro¬ 
cesso aziendale in cui i vari passaggi, tempo- 
rizzati ed assegnati a specifici membri del 
Team, corrispondono a singole applicazioni 
realizzate con prodotti SmartSuite (si tratta 
del Workflow) 

Altro motivo di grande interesse è l'evi¬ 
dente continua ricerca di nuove modalità 
operative, che semplificano oggettivamente 
il modo di usare il prodotto E nella Suite tro¬ 
viamo Barre di Stato attive, ToolBar persona¬ 
lizzabili. Infobox, pulsanti "ciclici", ecc 

Insomma da parte sua la Lotus ha lavora¬ 
to bene, ha realizzato una collana di prodotti 
eccellenti, in grado di soddisfare i fabbisogni 
di Informatica Individuale e di Gruppo anche 
in Aziende molto evolute dal punto di vista 
"diffusione di strumenti informatici" Vedre¬ 
mo ora se l'iBM. che dovrebbe "accollarsi" 
la parte commerciale, saprà «vendere bene» 
tali prodotti 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


193 








































ANTEPRIMA 


Olivetti Echos P90S 

di Paolo Ciardelli 



Echos 


Produttore e distributore: 

Olive Iti SpA 

Via Jervis. 77- 10015 Ivrea ITOI 
Tel 0125/5200 
Prezzi UVA esclusah 
Eclios P75 MHz-DSTN IO 4 


8/510 Ut 

Echos P90 MHz-TFT 10 4 

8/810-CD Ut. 

Echos P90 MHz-TFT 118 

8/510-CD Ut 

Echos P90 MHz-TFT 118 

8/1 2-CD Ut. 


5 600 000 

7 900 000 

8 760000 

9 450 000 


Ci sono dei traguardi che alla fine de¬ 
vono essere raggiunti. Gli stessi posso¬ 
no coincidere con delle attese, come 
quelle che il pubblico dell'informatica 
vuole dai computer portatili. 

All'inizio era la leggerezza dell'appa¬ 
recchio, seguita dalla lunga durata delle 
batterie, per giungere agli schermi a 
colori. 

L'informatica portatile poteva quindi 
fornire nuovi spunti, oltre alla velocità 
del processore o la capacità dell'hard 
disk? La risposta non solo è positiva, 


ma a fornirla è un'azienda italiana 

Parliamo della linea Echos P . Una se¬ 
rie di portatili tutti basati su processore 
Pentium, con caratteristiche innovative 
sia dal punto di vista strutturale che 
tecnico. 

Più che un portatile 
una stazione multimediale 

Tutta la serie Echos P è caratterizza¬ 
ta dalla leggerezza, dalla potenza di cal¬ 
colo e dalla possibilità di sfruttare la 


multimedialità. Il display dell'Echos 
P90S, poi, è più che ampio. Tanto da 
essere al momento di andare in stam¬ 
pa il piu grande TFT a matrice attiva; 
ben 11.8". Ancora solo due decimi di 
pollice ci dividono dalla soglia dei 12", 
una grandezza paragonabile a quella di 
un monitor convenzionale, se non addi¬ 
rittura di un televisore 

Il notebook è stato costruito attorno 
ad un microprocessore Intel Pentium 
(Cache Memory di primo livello di 16 
«byte e 256 Kbyte di secondo livello), 
con tensioni di lavoro basse (inferiore ai 
3 volt). Con una tensione cosi bassa si 
ottengono vari vantaggi. Prima di tutto 
si abbassa il consumo della macchina, 
con una durata delle batterie maggiore, 
il secondo è che il costruttore non deve 
ricorrere al montaggio di un ventilatore 
interno per il raffreddamento della 























ANTEPRIMA 
OLIVETTI ECHOS P90S 



Particolare del CD-ROM e floppy disk esterno 


motherboard. Può sembrare una cosa 
di poco conto non montare una ventola 
interna, ma non lo è. Anche da questi 
particolari si capisce che è il frutto di 
uno studio approfondito. 

La memoria RAM è di 8 Mbyte ed è 
espandibile a 40 Mbyte. È abbondante 
anche la capienza dell'hard disk: 510 
Mbyte o 1.2 Gbyte. 

Nero antracite 

Il notebook si presenta con un colo¬ 
re nero antracite molto accattivante e 
con una linea sobria. Le sue dimensioni 
sono 286x228x49 mm con un peso di 
3.2 kg Nella parte frontale non ci sono 
aperture di sorta, mentre su quella late¬ 
rale trova posto il lettore per CD-ROM, 
affiancato dalla batteria. Al posto del 
lettore si possono inserire o un lettore 


floppy, collegabile in ogni caso con un 
cavo in dotazione, o da una seconda 
batteria al nichel idrogeno che permet¬ 
te il superamento delle 3 ore d'autono¬ 
mia. Nella parte posteriore si trovano 
poi tutte le porte per il collegamento 
con il mondo esterno (seriale, parallela, 
tastiera/mouse, RGB e mini docking 
station). Per chi poi possiede delle peri¬ 
feriche che possono comunicare con i 
raggi infrarossi, anche questa possibi¬ 
lità è stata contemplata. 

In particolare nella minidocking sta¬ 
tion si potrebbero montare due schede 
half size standard. 

Sul lato opposto, invece, troviamo i 
due slot PCMCIA (una di tipo III o due 
di tipo II), due jack per l'altoparlante ed 
il microfono esterni. 

Più che un notebook è una stazione 
multimediale. Oltre al CD-ROM integra 


aH'interno un'elettronica completamen¬ 
te compatibile con lo standard Sound¬ 
Blaster e monta due altoparlantini in¬ 
corporati nella parte alta della tastiera. 

Una novità comunque è rappresen¬ 
tata dall'adozione di un nuovo sistema 
di puntamento: non un mouse o una 
trackball, ma una specie di pad a sfiora¬ 
mento. Questo tipo di periferica d'input 
è stato migliorato nel tempo ed assicu¬ 
ra un puntamento più preciso ed è pos¬ 
sibile agire con due dita invece di uno. 

Un video grandissimo 

Il display è veramente grande: si 
sfiorano i 12". La scheda video di sup¬ 
porto è anch'essa notevole. Tutta a 
standard Locai Video Bus PCI, offre 
una risoluzione sul display interno SV¬ 
GA di 800x600 con 64 mila colori e sul 
monitor esterno VGA 640x480 con 64 
mila colori, SVGA 800x600 con 64 mila 
colori e VGAP 1024x768 con 256 colo¬ 
ri. Il software precaricato è sia Win¬ 
dows 95 sia l'MS-DOS 6.2 con Win¬ 
dows for Workgroups 3.11, a scelta 
dell'utente al momento del primo utiliz¬ 
zo. L’Olivetti sembra che abbia messo 
in produzione una bella gamma di note¬ 
book. Un prodotto ben focalizzato su di 
un mercato vasto ma preciso 

In questo momento ma soprattutto 
nel settore dei notebook è molto facile 
sbagliare se non si ha la giusta sensibi¬ 
lità. Un sesto senso che comprende il 
giusto punto di vista della tecnologia, il 
prodotto giusto per le richieste del 
mercato ma soprattutto con un prezzo 
sensato da pagare. MS 



Vista posteriore 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


195 











Tir i 


Che il futuro, almeno commerciale, della piccola informatica sia nelle nostre case 
ormai lo pensano tutti. Le famiglie costituiscono infatti un bacino d'utenza stermina¬ 
to e solo superficialmente conquistato, soprattutto qui in Europa. Se infatti la pene- 
trazione media del PC nelle case è di circa il 35% negli Stati Uniti, nel nostro conti¬ 
nente è di gran lunga inferiore e si aggira sul 15% scarso. Tutti dunque confidano 
che entro poco tempo il computer entrerà definitivamente nelle case della gente nor¬ 
male, diventando un elettrodomestico d'uso comune al pari del televisore e del for¬ 
no a microonde. 

Questo significa molto per un'industria che ha ormai quasi saturato i suoi utenti 
istituzionali e deve trovare ossigeno su nuovi mercati. Ma significa molto anche per 
gli utenti, ai quali il futuro prospetta non tanto il CD-I o la TV interattiva quanto un 
vero e proprio computer da salotto connesso all'impianto Hi-Fi, al televisore, al vi¬ 
deoregistratore, al sintetizzatore MIDI ed al telefono, in grado di agire come cuore e 
cervello di tutti gli impianti domestici e fungere di volta in volta da segreteria telefo¬ 
nica, videogioco, enciclopedia interattiva e via dicendo. Fantascienza? Forse, ma non 




196 






MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 













dobbiamo dimenticare che nel campo dell'evoluzione tecnologica la realtà finisce 
sempre per superare la fantasia. 

Comunque è un dato di fatto che i personal più potenti vengono acquistati per gli 
usi casalinghi, quali i sempre più pesanti videogiochi con grafica ad altissima risolu¬ 
zione e suoni digitalizzati, e che la diffusione di termini come SOHO, fino a poco fa 
sconosciuti (sta per Small Office - Home Office) stanno ad indicare che tanti profes¬ 
sionisti hanno oramai trasformato la propria abitazione in un piccolo luogo di lavo¬ 
ro, attrezzato con modem, fax e ovviamente computer. 

Siamo dunque alla vera nascita dell'Home Computer, il mitico oggetto di cui si par¬ 
la da quindici anni ma che nessuno ha finora visto? Forse si. Ma resta ancora il disac¬ 
cordo su come debba essere un computer da casa. Eccovi dunque le interpretazioni a 
riguardo di due grandi dell'informatica: IBM col suo tradizionale Aptiva e Olivetti col 
suo futuribile Envision. Due modi differenti di valutare il futuro e proporre idee e solu¬ 
zioni, in un mondo che cambia più velocemente di quanto magari si vorrebbe. 

Buona lettura. Corrado Giustozzi 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


197 








PROVA 



IBM 

Aptiva PI 00 Multimediale 

di Corrado Giustozzi 


□ a qualche tempo IBM sta facen¬ 
do notevoli sforzi per aggiornarsi 
ed adattarsi alle nuove realtà del 
mondo della piccola informatica Presa 
infine coscienza che la situazione attua¬ 
le non è più quella che immaginava die¬ 
ci anni fa (e forse non lo è mai stata. .1, 
Big Blue ha finalmente deciso di adat¬ 
tarsi al mercato anziché adattare il mer¬ 
cato a sé, come da sempre aveva inve¬ 
ce fatto nei settori <<seri» della grande 
informatica aziendale. 

Con un colossale sforzo di rinnova¬ 
mento, dunque, IBM ha proceduto ad 
una profonda riorganizzazione interna di 
uomini e strutture, ad un drastico cam¬ 
bio di look e ad un reale avvicinamento 
alle problematiche ed alle esigenze del¬ 
la gente comune Molti effetti di questa 


vera e propria rivoluzione concettuale 
iniziata due o tre anni fa si sono già vi¬ 
sti, ed altri si vedranno in futuro; la stra¬ 
da intrapresa e dura ma secondo noi 
vincente, e va percorsa fino in fondo 
nonostante le prevedibili inerzie e gli 
inevitabili conflitti interni di una macchi¬ 
na vasta e complessa quale è il colosso 
di Armonk. 

Sul fronte specifico dei prodotti, co¬ 
munque. uno dei risultati più interes¬ 
santi di questa nuova filosofia proget¬ 
tuale e commerciale è stata la linea Ap- 
tiva: computer pensati per applicazioni 
casalinghe ma basati su hardware allo 
stato dell'arte, ragionevolmente econo¬ 
mici ma costruiti bene come computer 
da lavoro, dotati di funzioni di utilità atte 
a semplificare la vita agli utenti inesperti 


e ricchi di tanto software utile precarica- 
to sull'hard disk. Aptiva è diventato cosi 
per IBM una sorta di bandiera: esso è il 
prototipo del prodotto »amichevole» 
adatto ai grandi e ai giovanissimi, facile 
da usare ed accattivante, nato pratica¬ 
mente dalla fusione dei PS/VP coi PS/l 
ma cresciuto alla luce della «nuova via" 
di Big Blue. Cosi per la prima volta IBM 
si è rivolta alle grandi distribuzioni per la 
commercializzazione di un proprio com¬ 
puter. m modo da favorirne la reperibi¬ 
lità e sottolinearne la natura «da elettro- 
domestico»; ed ha scelto per esso un 
»nome» e non la solita fredda sigla, co¬ 
si da umanizzarlo e nel contempo ren¬ 
derlo più identificabile e memorizzabile 
dal grande pubblico. Non solo particola¬ 
ri. dunque, ma reali »svolte» istituzionali 


198 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 









PROVA 

APTIVA P100 MULTIMEDIALE 


nel modo di approcciare il mercato e di 
fare marketing, per raggiungere quella 
vasta fetta di acquirenti inesperti, per i 
quali il nome IBM è una garanzia ma 
che non avrebbero mai comprato un 
computer IBM perché troppo « difficile » 
o troppo costoso. 

Della linea Aptiva ci occupammo su 
queste pagine sin dall'epoca del suo pri¬ 
mo esordio. Ora, dopo un po' di tempo, 
torniamo a parlarne in occasione di un 
primo rinnovamento della gamma, av¬ 
venuto non a caso con la coincidenza 
delle feste natalizie E quale miglior re¬ 
galo per i propri figli o la propria casa 
che un home computer col nome IBM 
sopra :> Ce ne sono per tutti i gusti e tut¬ 
te le tasche: dai 486 ai Pentium, desk¬ 
top o mimtower, semplici o con periferi¬ 
che multimediali, modem, scheda TV e 
relativo software. 

Descrizione esterna 

Le macchine della famiglia Aptiva uti¬ 
lizzano due tipi di case, un simpatico 
mimtower con maniglione di trasporto 
ed un sobrio desktop. Funzionalmente 
le due configurazioni sono equivalenti, 
anche se operativamente il minitower 
consente una maggiore espandibilità e 
viene dunque utilizzato per i modelli su¬ 
periori 

Il modello che abbiamo ricevuto in 
prova appartiene comunque alla linea 
desktop, com'è ovvio dalle immagini. 
Tecnicamente si basa su di una CPU 
Pentium a 100 MHz, con 8 MByte di 


Aptiva P100 Multimediale 


Distibutore: 

IBM Semea SpA 
Circonvallazione Idroscalo 
Segrale IMII 
Prezzi UVA esclusar. 

Aptiva P7 5 MT MM Tower Pentium 
75 MHz. RAM 8 MByte. HO 540 MByte. 
CD-ROM IDE. scheda audio 16 bit. 
monitor, diffusori Ut. 3.790 000 

Apriva PI00 DT MM Desktop Pentium 
100 MHz. RAM 8 MByte. HO 850 MByte. 
CD-ROM 4x IDE, scheda audio 16 bit, 
monitor, diffusori Ut •> 790 000 

Aptiva PIZO MT MM Tower Pentium 
120 MHz. RAM 8 MByte. HO I GByte. 
CD-ROM tu IDE, scheda audio 16 bit. 
monitor, diffusori Lit 5 390 000 


RAM e disco fisso da 850 MByte; trat¬ 
tandosi di un modello multimediale es¬ 
so comprende anche un CD-ROM IDE a 
quadrupla velocità, una scheda audio a 
16 bit ed una coppia di altoparlanti 
esterni. 

Ma passiamo a dare uno sguardo da 
vicino all'apparecchio. L'unità centrale, 
come si diceva, è inscatolata in un con¬ 
tenitore desktop di colore bianco spor¬ 
co, dalle dimensioni piuttosto contenu¬ 
te e dalle linee arrotondate. Il principale 
motivi estetico del pannello frontale è il 
grosso sportello che lo ricopre quasi 
completamente, nascondendo alla vista 


le unità di memoria di massa e lascian¬ 
do all'esterno solo il pulsante di alimen¬ 
tazione e le spie di accensione e di atti¬ 
vità dell’hard disk Dietro lo sportello, 
che si apre ribaltandosi in avanti, si tro¬ 
vano il drive per microfloppy e quello 
per CD-ROM, sullo sportello stesso una 
targhettma riporta utilmente il numero 
di modello e le caratteristiche principali 
del computer. 

Posteriormente la situazione è altret¬ 
tanto semplice: da un lato le feritoie per 
le schede di espansione (quella audio è 
installata di sene in questo modello), a 
sinistra la sezione alimentatnce. in bas¬ 
so all'interno di una scanalatura orizzon¬ 
tale i connettori delle interfacce stan¬ 
dard: mouse e tastiera, porte seriali e 
parallela, uscita video Da notare la pre¬ 
senza di un copripannello di plastica che 
ingentilisce l'aspetto del computer, l'as¬ 
senza della comoda presa di rete asser¬ 
vita (peccato!) e la predisposizione nella 
sezione connettori delle prese di ingres- 
so/uscita video, per quei modelli dotati 
di scheda TV 

La tastiera in dotazione al computer, 
pur palesemente di fattura economica, 
è comunque tra le migliori che ci sia ca¬ 
pitato di vedere; in puro stile IBM, con 
una meccanica precisa ed un sanno 
feedback sotto i polpastrelli. 

Il monitor che abbiamo ricevuto è un 
bell'esemplare da 14" con controlli digi¬ 
tali e funzioni «verdi» di spegnimento 
controllato a norme Energy Star. 

La coppia di diffusori attivi fornita a 
corredo è di qualità sensibilmente mi- 



La tastiera, leggera ma dalla solida meccanica 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


199 
















































PROVA 

A FI IV A PI 00 MULTIMEDIALE 



Fronte e retro del computer A sportello chiuso l'oggetto potrebbe essere Qualunque cosa, magari un vi¬ 
deoregistratore 


gliore rispetto a quella dei giocattolini 
che si vedono in giro; e pur non essen¬ 
do neppure lontanamente Hi-Fi, con¬ 
sente tuttavia una sonorizzazione assai 
efficace di giochi ed applicazioni multi¬ 
mediali in genere, grazie al generoso li¬ 
vello sonoro ed alla buona risposta in 
frequenza estesa soprattutto sui bassi. 
Utile a questo proposito la presenza dei 
controlli di tono, oltretutto separati per 
alti e bassi. 

Inspiegabile invece l'assenza di una 
regolazione di bilanciamento, che inve¬ 
ce è particolarmente utile proprio in 
questo tipo di installazione: infatti la col- 
locazione spesso precaria ed asimme¬ 
trica cui vanno soggetti i diffusori «da 
computer» provoca inevitabilmente de¬ 
gli sbilanciamenti del fronte stereo, che 
tuttavia potrebbe essere facilmente 
compensata disponendo appunto del¬ 
l'apposito controllo 


L'interno 

Grande la facilità con cui si apre que¬ 
sto Aptiva: l'intera carrozzeria è infatti 
fissata con un solo fermo, azionabile a 
mano, situato sul frontale all'interno del 
pannello di copertura; una volta sbloc¬ 
cato, il «coperchio» è libero di scorrere 
in avanti sulle sue guide a binario, e 
può quindi essere estratto in un attimo 
e senza attrezzi. 

Molto compatto l'interno, caratteriz¬ 
zato da una costruzione ordinata e ro¬ 
busta; come ci si poteva attendere, in¬ 
somma. l'assemblaggio è davvero di ot¬ 
tima qualità. 

Strutturalmente la motherboard oc¬ 
cupa quasi tutta l’area di base del com¬ 
puter, mentre l’alimentatore e le me¬ 
morie di massa sono posti al di sopra di 
essa su apposite strutture metalliche. 
Le schede di espansione si montano 


orizzontalmente grazie ad un'apposita 
«riser card» verticale, inserita in un ap¬ 
posito zoccolo della motherboard. che 
provvede anche alla «conversione» del 
bus per fornire due connettori PCI e tre 
ISA (non utilizzabili tutti contempora¬ 
neamente). 

L'elettronica integrata sulla mother¬ 
board comprende, oltre alle interfacce 
standard, anche la scheda video (con 1 
MByte di VRAM a bordo) ed i controller 
per il floppy e fino a quattro unità IDE 
(due catene da due unità). 

Il fattore limitativo all'espansione del 
computer è dunque solo quello geome¬ 
trico: non vi è infatti spazio libero per al¬ 
loggiare ulteriori unità di memoria di 
massa, mentre dal punto di vista elet¬ 
tronico le unità collegabili sono davvero 
parecchie. 

Chi avesse necessitò di installare nu¬ 
merose periferiche dovrà dunque rivol¬ 
gersi ai modelli tower, che montano la 
stessa motherboard ma dispongono di 
vari alloggiamenti liberi per drive o unità 
addizionali 

Ma torniamo all'esame della mother¬ 
board. Curiosando sulla scheda si nota¬ 
no facilmente gli zoccoli per la memoria 
RAM, la memoria cache di secondo li¬ 
vello e la memoria video (VRAM) La 
RAM installata di serie è di 8 MByte ma 
la massima espansione possibile è di 
ben 128 MByte, la cache è di 256 «By¬ 
te. espandibili a 512 «Byte; mentre infi¬ 
ne la VRAM può essere portata a 2 
MByte. 

Da notare, quasi al centro della pia¬ 
stra. lo zoccolo ZIF col processore Pen¬ 
tium ed il suo imponente dissipatore 
termico. Contrariamente al solito que¬ 
st'ultimo fa a meno della classica ven- 
tolina di raffreddamento dedicata, ed è 
per questo che le sue dimensioni sono 
cosi ampie 

Tuttavia l'interno della macchina è 
ben raffreddato grazie ad una robusta 
ventola posta a ridosso del pannello 
frontale, che agisce non solo sul dissi¬ 
patore del microprocessore ma su tutta 
la motherboard e relative schedine sup¬ 
plementari. 

Il modello in prova, designato «multi¬ 
mediale». nasce già dotato di un drive 
per CD-ROM e di una scheda audio a 
16 bit. Il primo è un'unità IDE a quadru¬ 
pla velocità, ed anche se di fabbricazio¬ 
ne cinese è marchiato IBM; la seconda, 
prodotta invece dalla Creative Labs, è 
una arciclassica SoundBlaster 16 priva 
del controller CD-ROM, ovviamente 
mutile in questa situazione. Il tutto oc¬ 
cupa un solo slot di espansione, e dun¬ 
que lascia ampia libertà all’utente per 
aggiungere nuove schede. 

Naturalmente la scheda madre ed il 


200 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 






















PROVA 

APTlVA P100 MULTIMEDIALE 



Sul frontale, dietro lo sportello, si trovano il floppy ed il CD-ROM 


suo BIOS sono compatitili con le norme 
Energy Star per il contenimento dei 
consumi energetici, e dunque le varie 
sottosezioni del computer possono an¬ 
dare automaticamente in timeout per 
prolungata inattività sotto il controllo 
del gestore di consumi, per «risvegliar¬ 
si» al momento opportuno. In particola¬ 
re la motherboard dell'Aptiva può an¬ 
che essere ridestata dal modem in ca¬ 
so di chiamata in arrivo, grazie ad 
un'apposita predisposizione della sua 
elettronica. 

E due parole in conclusione le merita 
anche il BIOS, il cui programma di Set¬ 
up è ricchissimo di opzioni di configura¬ 
zione per tutte le esigenze 


Utilizzazione 

Passiamo infine a parlare dell'uso 
pratico di questo Aptiva. 

Buone innanzitutto le prestazioni tec¬ 
niche, del tutto m linea con quelle che 
erano le aspettative ingenerate dalla 
classe del computer. Ben equilibrato 
soprattutto il rapporto fra potenza di cal¬ 
colo e velocità dell'hard disk e del CD¬ 
ROM, che poi è quello che maggior¬ 
mente conta in una macchina ad indiriz¬ 
zo multimediale. A questo proposito no¬ 
tiamo che otto MByte di RAM sono ora¬ 
mai il minimo indispensabile per questo 
tipo di applicazioni, specie se come si¬ 
stema operativo si sceglie Windows 95; 


molto meglio averne sedici, e magari 
perfino incrementare la cache di secon¬ 
do livello a mezzo MByte se si sfrutta 
davvero a fondo il multitasking. Molto 
buona anche la velocita della scheda vi¬ 
deo integrata. Il Pentium comunque c'è 
e si vede in tutte le applicazioni, anche 
quelle graficamente più pesanti; confer¬ 
mando cosi la legge non scritta la quale 
vuole che i computer casalinghi siano 
molto piu potenti di quelli aziendali per¬ 
ché devono svolgere compiti assai piu 
pesanti ed impegnativi, ovvero i giochi. 

Già. non occorre dimenticare che 
l’Aptiva è una macchina da casa, e dun¬ 
que dotata di alcune feature pensate 
apposta per venire incontro alle esigen¬ 
ze ed ai difetti degli utenti meno esper¬ 
ti. Primo fra tutti il Rapid Résumé, che 
oltre a funzionare come sistema di con¬ 
trollo per il contenimento dei consumi, 
è anche in grado di salvaguardare lo sta¬ 
to del sistema quando questo viene 
spento «a tradimento», facendo si che 
alla successiva riaccensione esso si tro¬ 
vi esattamente nello stato in cui era 
quando è stato spento, e l'eventuale 
elaborazione in corso riparta dallo stes¬ 
so punto. Altre opzioni possono essere 
impostate tramite setup del BIOS, ad 
esempio per abilitare lo spegnimento 
(stand-by) automatico dopo un periodo 
di inattività, magari con riaccensione au¬ 
tomatica ad una certa data ed ora o al 
sopraggiungere di una determinata con¬ 
dizione (pressione di un tasto, arrivo di 
un fax o di una chiamata telefonica, e 
cosi via). 

Il sistema operativo naturalmente è 
preinstallato, e può essere costituito da 
IBM DOS 7 più MS Windows 3,1 (nei 
modelli Aptiva con 4 MByte di RAM) o 
da MS Windows 95 (nei modelli supe¬ 
riori). A richiesta è possibile avere OS/2 
Warp In ogni caso il software precari¬ 
cato comprende MS Works ed un mte- 


































PROVA 

APTIVA PI00 MULTIMEDIALE 




A sinistra, i vari gruppi che consentono dì lanciare le diverse applicazioni multi¬ 
mediali o di utilità tornite col computer Qui sopra, l'interessantissimo tutore 
per l'insegnamento della musica. 


ressante tutorial interattivo che dovreb¬ 
be contribuire a spiegare ai non addetti 
ai lavori l'uso del computer. 

Per quanto riguarda invece la dotazio¬ 
ne di software ed applicativi specifici 
per questo modello multimediale, notia¬ 
mo principalmente la presenza di un ti¬ 
tolo interessante quale l'Enciclopedia 
Compton a fianco ad altri prodotti più 
dedicati alla sfera ludica o educativa a 
beneficio dei bambini, tutti naturalmen¬ 
te su CD-ROM. L'unico problema è 
l'uso costante della lingua inglese, che 
sicuramente frenerò l'utilizzo di questi 
titoli da parte di moltissimi acquirenti 
nostrani notoriamente poco avvezzi 
all'idioma d'oltremanica. Ad esempio il 
(bel) gioco multimediale Cyberia non 
può essere assolutamente giocato se 
non si ha una buona comprensione 
dell'inglese parlato, e parlato per giunta 
piuttosto velocemente; e cosi anche gli 
educativi risulteranno ben poco utili a 
chi non parla tale lingua. Per fortuna il 
mercato dei CD-ROM nostrani sta cre¬ 
scendo rapidamente, e finalmente co¬ 
mincia a diventare remunerativa per i di¬ 
stributori la traduzione di titoli stranieri. 


Conclusioni 

Ed eccoci in conclusione al consueto 
esame del listino prezzi, nel quale il no¬ 
stro Aptiva PI 00 multimediale si colloca 
decisamente in alto essendo in pratica il 
modello di punta fra i desktop della sua 
classe. Il suo prezzo, con 8 MByte di 
RAM e disco da 850 MByte, compren¬ 
sivo inoltre di monitor, CD-ROM, sche¬ 
da audio e diffusori acustici, è pratica- 
mente di quattro milioni ed ottocento- 
mila lire. Questo è il modello standard, 
nella medesima configurazione di quello 
in prova questo mese, con Windows 95 


Vista generale del computer aperto Notare la compattezza dell'assemblaggio. 



202 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 




































































PROVA 

APTIVA P100 MULTIMEDIALE 



Qui sopra, il pannello di attivazione delle vane opzioni di settaggio e configura¬ 
zione del computer. A destra, una schermata della ottima Enciclopedia Interat¬ 
tiva Compton. 




e MS Works precariati, ed il software 
multimediale su CD-ROM citato nel cor¬ 
so dell'articolo, Con circa un milione in 
più si può portare la RAM a 16 MByte, 
che con Win 95 non fa mai male, men¬ 
tre con poco meno di duecentocinquan- 
tamila lire si incrementa la memoria vi¬ 
deo VRAM a 2 MByte, utile per sfrutta¬ 
re le maggiori risoluzioni possibili al vi¬ 
deo in dotazione. 

Ma diamo uno sguardo agli altri mo¬ 
delli Aptiva multimediali, per considera¬ 
re eventuali alternative Ad esattamente 
un milione di meno rispetto al modello 
in prova si situa quello Pentium a 75 
MHz e disco da mezzo Gbyte, anch’es- 
so dotato delle medesime periferiche; 
mentre salendo incontriamo solo il top 
della gamma, con Pentium a 120 MHz 
e disco da 1 GByte, a seicentomila lire 


Smontando il floppy e 
la schedina della cache 
memory si vede chiara¬ 
mente Il processole 
Notare il dissipatore 
privo di ventolina dedi¬ 
cata. e la ventola che 
dal frontale raffredda 
tutto l'interno 


In primo piano gli allog¬ 
giamenti per la RAM di 
sistema la destraI e gli 
zoccoli per la VRAM 
addizionale (al centro), 
più dietro la «risei 
card» con gli zoccoli 
per le schede di espan¬ 
sione ed il connettore 
della cache memory. 

▼ 


in più. Entrambi questi modelli però so¬ 
no dotati di contenitore mimtower da 
pavimento. Volendo invece risparmiare 
al massimo si può scendere di catego¬ 
ria e considerare il modello desktop con 
486DX4 a 100 MHz. sempre multime¬ 
diale, con disco da mezzo Giga e RAM 
da 8 MByte, dal costo di quasi tre milio¬ 
ni e duecentomila lire. 

Insomma, nella famiglia Aptiva si 
possono trovare moltissime soluzioni 
adatte ad ogni esigenza e ad ogni por¬ 
tafoglio. Il rapporto prezzo/prestaziom è 
ottimo anche senza portare in conto il 
peso del nome IBM e la vasta dotazio¬ 
ne di software multimediale fornito a 
corredo. WS 


203 




































































Olivetti Envision 

di Paolo Ciardelli 


a capitale, come penso le mag¬ 
giori città italiane, è tappezzata da 
manifesti che riguardano Envi- 
sion. Tralasciando il giudizio di merito 
sul messaggio pubblicitario, la nuova 
macchina prodotta dall'Olivetti è indub¬ 
biamente un innovativo personal com¬ 
puter multifunzione. basato su proces¬ 
sore Pentium Intel e Windows 95. Le 
periferiche possono contare su di un 
lettore di CD a quadrupla velocità, mo¬ 
dem/fax (Internet e segreteria telefoni¬ 
ca senza problemi) e su un set di pro¬ 
grammi educativi e di intrattenimento 
già installati 

Con Olivetti Envision si tenta una 
strada nuova per arrivare sia a concre¬ 
tizzare t'home theater (il cinema in casa) 
che a infrangere le barriere che rallenta¬ 
no la crescita del numero dei computer 
installati m casa per un uso veramente 
domestico 


I motivi delle remore all'acquisto so¬ 
no sia prettamente tecnici (un compu¬ 
ter è troppo complicato da usare), che 
estetici (per un occhio « domestico» è 
un oggetto non bellissimo e di difficile 
inserimento in un ambiente come il 
soggiorno) 

A ciò va aggiunto che mentre siamo 
in casa e magari seduti m poltrona vo¬ 
gliamo relazionarci con gli altri compo¬ 
nenti del nucleo familiare: detta in paro¬ 
le povere, usando il computer in casa 
per usi non « lavorativi» ma di intratteni¬ 
mento ci andiamo ad isolare. 

È un computer 

od un videoregistratore? 

Questa è la domanda che molti si fa¬ 
ranno vedendo per la prima volta Envi- 
sion. Il design infatti oltre ad essere so¬ 
brio, è originale. «Forse non è nemme¬ 


no più il caso di chiamarlo computer, 
questa strana scatola nera che non si 
capisce di primo acchito che cosa sia, 
un po' lettore di CD, un po’ HI-FI, un po' 
computer», ha detto Michele De Luc- 
chi, designer dell'azienda di Ivrea. 

Di colore nero, l'ultimo nato dell'Oli- 
vetti ha le dimensioni standard di un vi¬ 
deoregistratore (43 cm) per cui diventa 
semplice inserirlo nel salotto di casa o 
in un ambiente diverso da uno studio 
professionale. 

Forse proprio in questi 43 cm c'è il 
frutto dello sforzo dei progettisti che 
hanno dovuto sottostare alla scelta di 
design in chiave di elettronica di consu¬ 
mo, ma soprattutto rispettare le dimen¬ 
sioni, il look ed il colore dell'ambiente di 
destinazione di Envision. tipicamente il 
salotto munito di televisione, videoregi¬ 
stratore, hi-fi ecc. 

Da qui il completo ripensamento del- 



204 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 









PROVA 
OLIVETTI ENVISION 


la ripartizione interna di moduli e com¬ 
ponenti, oltre alla ricca dotazione di pre¬ 
se di collegamento sul retro della mac¬ 
china e dei comandi della console sul 
frontale, Questo è abbondantemente 
forato e l'occhio viene subito attratto 
dalla serie di tasti funzione di un lettore 
standard di CD Audio, Sul lato sinistro 
infatti trova posto il lettore di CD-ROM 
a quadrupla velocità Al centro oltre al 
grande occhio infrarosso per il teleco¬ 
mando, c'è un ampio display che espli¬ 
ca le funzioni tipiche di un apparecchio 
di questo genere. 

Quindi la prima impressione è quella 
di trovarsi di fronte ad un lettore di CD. 
magari PhotoCD o CD-I. Va detto subito 
che oltre ai CD-ROM (oggi vantano un 
elenco di titoli ricco e diversificato, 
comprendendo programmi didattici, en¬ 
ciclopedie, giochi, riproduzioni d'arte o 
scientifiche, applicazioni per il turismo e 
il tempo libero) il lettore di Envision rico¬ 
nosce anche i CD-Audio, Photo CD Ko¬ 
dak ed i Video CD. Per cui con Envision 
è possibile riprodurre in formato digitale 
le proprie fotografie e film digitali in for¬ 
mato, oltre che ascoltare musica. 

Andando ad analizzare a fondo il fron¬ 
tale, nella parte destra c'è uno sportello 
che cela il floppy disk drive da 3.5", e 
subito sotto una fessura a cui corrispon¬ 
derà in futuro la slot per l'inserimento di 
card per la decodifica via satellite. 

Infatti in prospettiva l’Envision si po- 


Olivetti Envision 


Produttore: 

Ing C Olivetti & C S p.a - Via Meravigli, 12 
20123 Milano Tel 1670/12587 Inumerò vendei 
Prezzi UVA esclusa/. 

Envision 486 DX4/100 MHz 8 Mbyte 

RAM. 420 Mbyte hard disk. 

tastiera infrarossi Ut. 2990 000 

Envision 486 0X4/100 MHz 8 Mbyte 

RAM, 635 Mbyte hard disk. 

tastiera infrarossi, 

scheda modem/fax Ut. 3320 000 

Envision Pentium 75 MHz 8 Mbyte 
RAM. 635 Mbyte hard disk, 
tastiera infrarossi 
Envision Pentium 75 MHz 
8 Mbyte RAM. 850 Mbyte 
hard disk, tastiera infrarossi, 
scheda modem/fax 
Monitor 51 -151 Video 15" 
fiat '28 Dot Pitch Black Case 
Modem 50 

MPEG-50 Piastra Full Screen 
gestione immagini 
GRDSI BB2 Black Mouse 


Ut 3 390.000 

Ut 3 720000 

Ut 970 000 
Ut 350 000 

Ut 360 000 
Ut 30 000 


trà trasformare in set top box (il disposi¬ 
tivo che trascodifica l'input digitale del 
linguaggio informatico in segnali analo¬ 
gici televisivi) e ricevere i programmi te¬ 
levisivi via satellite o via cavo di TV on 
demand. 

A due lati la foratura denuncia la pre¬ 
senza di un paio di altoparlantini, che 
esplicano le funzioni di speaker. 


Sotto la console si aprono due spor¬ 
telli in perspex attraverso i quali si acce¬ 
de alle prese di connessione per il joy¬ 
stick. il mouse, le cuffie, l'altoparlante. 
Questa area del frontalino, in corrispon¬ 
denza degli sportellini, è rigonfiata per 
permettere ad alcuni connettori di rima¬ 
nere inseriti senza sporgere. Sotto gli 
sportellini, che sono realizzati in mate¬ 
riale plastico trasparente, trova posto il 
modulo per la tastiera a raggi infrarossi 

Nella parte destra dell'Envision, tro¬ 
viamo le barrette metalliche corrispon¬ 
denti alle slot di espansione. Una è oc¬ 
cupata dalla scheda fax/modem, le re¬ 
stanti possono essere sfruttate a piace¬ 
re 

Tutte le porte per la connessione di 
Envision al mondo esterno trovano po¬ 
sto nella parte posteriore. Da sinistra a 
destra troviamo le prese Audio (sia in 
formato minijack da 3.5 mm che Pin 
Jack), due prese SCART (per il collega¬ 
mento contemporaneo di un televisore 
e di un'altra sorgente video o di un vi¬ 
deoregistratore), la presa Video VGA 
(per il monitor), le prese MIDI, la porta 
parallela, quella seriale e la presa a va¬ 
schetta per il cavo di alimentazione. 

Subito accanto alla presa di alimenta¬ 
zione c'è l'interruttore di rete come in 
tutti gli hi-fi domestici. 

Il televisore domestico, quindi, diven¬ 
ta il monitor di Envision con una risolu¬ 
zione di 800 x 600 x 64 000 colori Uno 



La tastiera 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


205 
















PROVA 

OLIVETTI ENVISION 


dificare il volume, bloccare lo scorri¬ 
mento delle immagini video e cosi via. 


speciale dispositivo elimina lo sfarfallio 
tipico di quando si utilizza il televisore 
con il computer e garantisce un'elevata 
brillantezza e luminosità. Sempre trami¬ 
te il cavo SCART, Envision utilizza an¬ 
che gli altoparlanti del televisore, più 
potenti di quelli presenti e sicuramente 
più fedeli. Come detto prima le prese 
SCART sono due La seconda può es¬ 
sere utilizzata per connettere un video¬ 
registratore con la possibilità di registra¬ 
re su di una videocassetta sequenze di 
applicazioni, magari un appassionante 
passaggio di DOOM II, una lezione su 
come sfruttare un certo programma, o 
una presentazione da fare in un'aula in 
cui non è presente un computer 

Tornando alla tastiera, questa non è 
collegata con un cavo, ma comunica 
con il computer a raggi infrarossi, che 
permette con facilità di scrivere, gioca¬ 
re, azionare comandi seduti comoda¬ 
mente sul divano, senza l'ingombro di 
cavi, fino ad una distanza di 5 metri dal 
ricevitore. 

La tastiera assomiglia ad un volante 
o ad una periferica di guida di un avveni¬ 
ristico veicolo, con due grosse maniglie 
laterali che la fanno comodamente im¬ 
pugnare anche quando viene usata sen¬ 
za un piano d'appoggio. La pallina del 
trackball è sistemata in modo da essere 


GCC 



II telecomando 


azionata dal pollice in maniera semplice 
e veloce. 

A corredo viene anche fornito un te¬ 
lecomando, che, a differenza di altri 
esemplari, non pilota una scheda televi¬ 
siva interna al computer, ma viene 
sfruttato per accedere alle principali 
funzionalità di controllo del sistema, ad 
esempio attivare la riproduzione di mu¬ 
sica, foto e video, selezionare i brani 
musicali o le fotografie desiderate, mo- 


L'interno ed il software a corredo 

Envision è fornito in due configura¬ 
zioni, una entry level con microproces¬ 
sore di classe 486DX4 a 100 MHz e una 
più potente basata su microprocessore 
Pentium a 75 MHz. 

La mother board è a standard VESA 
Locai Bus per la versione DX4, mentre 
è PCI per il modello di fascia alta che 
monta il microprocessore Pentium. La 
RAM è abbondante. 8 Mbyte, che si ac¬ 
compagna ad un altrettanto capiente 
hard disk Fast IDE. 

L'hardware che sovraintende alla ge¬ 
stione del suono è totalmente compati¬ 
bile con gli standard MPC2 e Sound 
Blaster, mentre il video controller, svi¬ 
luppato appositamente, come già antici¬ 
pato è in grado di pilotare sia un televi¬ 
sore domestico, sia un monitor con una 
risoluzione di 800 x 600 punti a 64 mila 
colori o 1.024 x 768 a 256 colori. Que- 
st'utimo valore vale solo per il monitor. 

Stando a quanto dichiarato dai pro¬ 
gettisti uno dei componenti che ha ri¬ 
chiesto un particolare impegno proget¬ 
tuale si è rivelato proprio il video con¬ 
troller. Trattandosi di componenti stan¬ 
dard si è resa necessaria una completa 
riscrittura delle specifiche tecniche per 
ottenere esemplari pienamente confor¬ 
mi ai parametri di qualità richiesti 

Tre sono le slot disponibili per il mon¬ 
taggio di altrettante schede di espansio¬ 
ne standard ed una piggy board per l’in¬ 
stallazione della scheda MPEG Con ta¬ 
le hardware viene resa piu agevole la 
gestione di grafica sofisticata e delle 
animazioni, per cui dei filmati, 

Da sottolineare in ultima analisi la si- 
lenziosità del prodotto, determinato dal¬ 
la posizione centrale del piccolo ventila¬ 
tore per la dissipazione del calore del 
microprocessore e la scelta di laminati 
particolarmente resistenti per la cassa 
di involucro del PC, in grado di sostene¬ 
re senza cedimenti il video del compu¬ 
ter. 

Come sistema operativo. Envision 




206 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





















utilizza Microsoft Windows 95 e viene 
fornito con un nutrito numero di pro¬ 
grammi precaricati, tra i quali Microsoft 
Works 3.0, il software integrato con ca¬ 
pacità di elaborazione testi, foglio elet¬ 
tronico e database, numerosi titoli mul¬ 
timediali preinstallati e applicativi pronti 
all'uso nella lingua nazionale desiderata. 


Nel dettaglio stiamo parlando di Ma¬ 
gic Lantern (per la gestione dei Photo 
CD); Midisoft Recording Session (per la 
registrazione e manipolazione di brani 
musicali); Media Rack (per trasformare 
Envision in un sofisticato strumento Hi- 
Fi); Kid Desk (un ambiente specifica- 
mente studiato per gli utenti più giova- 


PROVA 
OLIVETTI ENVISION 


ni); Thinkin' Things e Millie's Math Hou¬ 
se (applicativi a carattere didattico per 
ragazzi) ed altri 3 titoli multimediali su 
CD-ROM 


0UPIL0T: 

ovvero l'interfaccia grafica 


La nuova interfaccia grafica. Olipilot, si 
può definire con poche parole entrare e 
uscire dalle stanze di Envision per lavorare, 
studiare e giocare. 

Per rendere ciò in pratica sono stati crea¬ 
ti tre tipi o livelli di utilizzo di crescente 
complessità. Il più basso è quello che si 
sfrutta usando il semplice telecomando per 
attivare il CD audio o il Photo CD II più alto 
è quello dedicato dai più esperti il menu di 
Windows 95 

L'intermedio però è quello più interes¬ 
sante. Parliamo di Olipilot che dovrebbe 
stando ai progettisti consentire ad un uten¬ 
te, anche del tutto sprovvisto di conoscen¬ 
ze informatiche di base, di avviare le appli¬ 
cazioni in modo assolutamente intuitivo. 

Fondamentalmente Olipilot presenta i 
principali comandi simbolizzati da oggetti di 
uso comune e collocati in tre stanze di una 
casa; il soggiorno, lo studio e la camera dei 
ragazzi. 

La prima immagine, l'ingresso della casa, 
riproduce al centro una fontana e quattro 
porte sullo sfondo. Quella più a destra con¬ 
sente l'uscita dall'ambiente grafico e l'in¬ 
gresso nell'interfaccia standard di Win¬ 
dows 95. Le altre tre porte costituiscono 
l'accesso alle stanze, e quindi ad set di ap¬ 
plicazioni specifico. 

Spostando il cursore sullo schermo le 
porte vengono evidenziate da un contorno 
colorato e una piccola finestra segnala 
l'ambiente a cui si accede. 

Entrati nella stanza compaiono vari og¬ 


getti che simbolizzano le applicazioni princi¬ 
pali: manuali sugli scaffali per l'attivazione 
della documentazione on-line e del tutorial, 
la scatola dei giochi, la scatola degli attrezzi 
per personalizzare le applicazioni, l'arma- 
dietto del software con alcune funzioni di 
controllo sul programma. 

Per tutti, stanze e oggetti, un suono im¬ 
mediatamente riconoscibile identifica l’ap¬ 
plicazione su cui ci si è posizionati con il 
mouse, mentre un elenco delle operazioni 
in corso e i programmi a cui si può accede¬ 
re e sempre disponibile cliccando sul sim¬ 
bolo di Envision 

Tra le applicazioni disponibili da Olipilot, 
alcune (CD audio, Photo CD e Video CD) 
sono quelle già attivabili via telecomando, 
altre sono specifiche delle singole stanze. 

Selezionando con il mouse uno spartito 
musicale presente nel soggiorno o nella 
stanza dei ragazzi, si attiva il lettore MIDI 
che consente di scegliere tra un'ampia 
scelta di brani musicali già memorizzati per 
ascoltarli visualizzando lo spartito ed even¬ 
tualmente intervenendo con modifiche e 
variazioni a piacere 

Nei modelli muniti di modem puntando 
con il mouse su telefono, fax o lavagna con 
foglietti si possono utilizzare rispettivamen¬ 
te la segreteria telefonica, attivare il fax e 
inviare o ricevere testi o dati via posta elet¬ 
tronica. 

Giocando, invece, su carta e penna si 
entra in un ambiente di lavoro integrato ba¬ 
sato su Works Microsoft, che comprende 


un word processor, una tabella elettronica 
e un database. 

Altre applicazioni proprie di Windows 95, 
tra cui il calendario, il calcolatore, il taccui¬ 
no di appunti, l'orologio sono disponibili 
aprendo un armadio del software. A fianco 
dell'armadio, la scatola degli attrezzi per¬ 
mette di installare nuovi programmi e appli¬ 
cazioni e di associarli ad oggetti della ca¬ 
mera non ancora assegnati 

Per i più giovani è stata disegnata la 
stanza dei bambini. 

Da una scatola dei giochi, una cassetta 
con cubi colorati, si possono scegliere ap¬ 
plicazioni didattiche per l’infanzia come 
Thinkin’ Things. dove ad esempio un oran¬ 
go insegna a riconoscere suoni e oggetti, o 
Millie's Math House, un divertente gioco 
per familiarizzare con numeri e forme geo¬ 
metriche 

Altra novità della camera dei bambini è 
Kid Desk, una scrivania colorata che ripro¬ 
pone tutti i giochi presenti nella stanza dei 
bambini senza permettere l'accesso alle al¬ 
tre applicazioni. 

Questo ambiente protetto è stato pensa¬ 
to per garantire agli utenti adulti la privacy 
dei dati residenti e per prevenire possibili 
involontarie cancellazioni o modifiche di 
parti essenziali del programma. 

L'interfaccia Kid Desk si ripresenta in 
modo automatico anche dopo lo spegni¬ 
mento di Envision e solo tramite la digita¬ 
zione di una password si accede agli altri 
programmi. 



MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


207 











Oltre ad utilizzare Windows 95, Envi- 
sion si avvale di un'originale interfaccia 
grafica, Olipilot, appositamente dise¬ 
gnata per renderne semplice e piacevo¬ 
le l'impiego. 

Vado a casa l'accendo e poi... 

Tutte belle parole, ma Envision è un 
computer e come tutti i computer lo de¬ 
vo accendere e fare un bootstrap. É ve¬ 
ro, ma con Envision si può fare di più 
perché grazie alla particolare gestione 
dell'alimentazione può rimanere perma¬ 
nentemente acceso, onde evitare lun¬ 
ghi e ripetitivi cicli di imzializzazione del¬ 
la macchina (bootstrap). Perciò dispone 
di uno stato di stand-by (presente, ad 
esempio, nei televisori) che riduce al 
minimo il consumo energetico e ne 
consente una immediata riattivazione 
anche attraverso il telecomando fornito 
in dotazione 

Alcune importanti funzionalità di En¬ 
vision vengono azionate direttamente 
dal telecomando. 

Tra queste, l’ascolto di un CD audio 
attraverso gli altoparlanti incorporati, o 
quelli del televisore o, se si dispone di 
un impianto hi-fi, le casse dello stereo, 
semplicemente indicando a Envision il 
sistema di riproduzione preferito. Una 
seconda applicazione disponibile da te¬ 
lecomando è il Photo CD, la tecnologia 
Kodak di riproduzione digitale di negativi 
o diapositive per visualizzare diretta¬ 
mente sul televisore il proprio album di 
fotografie. Anche qui, uno speciale co¬ 
mando, Rassegna, propone una veloce 
campionatura delle immagini presenti 
su dischetto. 

Sempre con il telecomando si attiva il 
CD Video, la nuova tecnologia di ripro¬ 
duzione in formato digitale delle imma¬ 
gini in movimento, destinata a sostituire 
le videocassette. Ad oggi sono disponi¬ 
bili sul mercato varie opzioni, dalle cas¬ 
sette digitali di film Video CD al Digital 
Vision per riproduzioni Karaoke allo 


standard professionale MPEG, il più dif¬ 
fuso per applicazioni per computer. 

Siamo ad una svolta? 

In ogni caso Envision rappresenta il 
prodotto di un'attenta valutazione degli 
umori del mercato. Per fare ciò l'Olivetti 
ha lanciato all’inizio del 1995 un'indagi¬ 
ne qualitativa e quantitativa in tre paesi 
europei (Italia, Francia. Gran Bretagna), 
dandone incarico a Infratest Burke, una 
società inglese specializzata in ricerche 
e analisi di mercato per i nuovi prodotti. 

200 colloqui individuali per paese 
hanno consentito di rilevare il gradimen¬ 
to e i suggerimenti del pubblico sul pia¬ 
no dell'estetica, dell'ambientabilità. del¬ 
la funzionalità. Come già indicavano i 
tassi di crescita dei personal computer 
per la casa, l'indagine ha confermato un 
atteggiamento positivo verso il personal 
computer, perché viene considerato 


uno strumento utile e, al tempo stesso, 
dilettevole I consumatori non hanno 
dubbi sul fatto che il nuovo millennio 
vedrà le tecnologie digitali protagomste 
dell’ambiente domestico 

Più interessante è risultata l'analisi 
degli elementi che fino ad oggi hanno 
ostacolato l'acquisto di un personal 
computer per la casa. Tra tutti è emersa 
la difficoltà di ambientare e integrare il 
personal computer nello spazio dome¬ 
stico. In questo senso, il design e le di¬ 
mensioni di Envision. associate alla pos¬ 
sibilità di collegati direttamente al tele¬ 
visore tramite una presa SCART e di 
operare con un telecomando e una ta¬ 
stiera a raggi infrarossi, rendono possi¬ 
bile un perfetto inserimento tra le appa¬ 
recchiature domestiche senza l'intralcio 
di alcun cavo 

Envision ha tante funzionalità tra 
informatica ed elettronica di consumo. 
Con Envision la multimedialità trova la 


Un po' 

Il personal computer nella casa è uno dei 
fenomeni piu rilevanti degli anni ’90 e sta 
rivoluzionando il modo di informarsi e co¬ 
municare anche nella sfera privata, dopo 
avere contribuito a modificare lo scenario 
professionale e lavorativo Negli Stati Uniti, 
il Paese più avanzato sotto questo aspetto, 
nel 35% delle case è presente un compu¬ 
ter (Eito '95), mentre da uno studio Data- 
quest si rileva che il 16 % delle famiglie in 
possesso di computer multimediali ne ha 
acquistato un secondo ad uso dei figli. 

Il personal computer è destinato a sosti¬ 
tuire progressivamente il televisore nelle 
preferenze degli utenti. Nel 1994 nei due 
paesi europei a più elevato tasso di infor¬ 
matizzazione, Gran Bretagna e Germania, 
la spesa per i personal computer ha supe¬ 
rato largamente quella per i televisori (ri¬ 
spettivamente. 1.790 milioni di Ecu contro 
1.280 in Gran Bretagna e 1 960 contro 


di cifre 

1.800 in Germania: fonte EITO '95) 

Questi dati si riflettono anche sulle 
aspettative degli operatori del mercato Ne¬ 
gli Stati Uniti il 34,1% dei computer vendu¬ 
ti a fine anno sarà multimediale o destinato 
ad un uso domestico. In Europa nel primo 
semestre del 1995 il mercato computer ha 
registrato un aumento medio delle vendite 
del 28% sul 1994, una percentuale di cre¬ 
scita ottenuta con un incremento del 44% 
nell'area home computing IDataquest). Le 
notevoli potenzialità in particolare del mer¬ 
cato europeo sono anche confermate dai 
dati ancora relativamente modesti della dif¬ 
fusione dei computer nelle case, con una 
penetrazione a fine 1994 del 22% in Gran 
Bretagna, del 15% in Germania e del 12% 
in Italia, di cui mediamente solo il 21% 
multimediali (negli Stati Uniti rappresenta¬ 
no il 62% dei computer domestici: fonte 
EITO '95) 


208 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 




















sua massima espressione, grazie alla 
facoltà del prodotto di integrarsi con gli 
oggetti di elettronica di consumo già 
presenti nella casa. Il nuovo PC Olivetti, 
infatti, è nato per interagire con la tele¬ 
visione, il videoregistratore, il telefono e 
l'hi fi, ed è in grado di riconoscere e ri¬ 
produrre attraverso un unico lettore tut¬ 
ti i principali compact disc disponibili fi¬ 
no ai nuovi video-CD digitali che presto 
sostituiranno le attuali videocassette. 

Envision è in grado di interagire con il 
televisore, lo strumento di comunicazio¬ 
ne più diffuso e orientato ad un utilizzo 
familiare o sociale 

Effettuata la connessione tramite ca¬ 
vo SCART, il video del televisore diven¬ 
ta il monitor di Envision con una risolu¬ 
zione di 800 x 600 punti con 64000 co¬ 
lori. Uno speciale dispositivo elimina lo 
sfarfallio tipico di quando si utilizza il te¬ 
levisore con il computer e garantisce 
un'elevata brillantezza e luminosità. En¬ 
vision utilizza anche gli altoparlanti del 
televisore, più potenti di quelli del com¬ 
puter. 

Cosi come si collega al televisore, 
Envision si connette tramite un alter ca¬ 
vo SCART anche al videoregistratore 


con la possibilità di registrare sub nor¬ 
male videocassetta sequenze di appli¬ 
cazioni su CD-Rom o le diapositive più 
belle di un Photo-CD. 

Envision può gestire direttamente il 
lettore di CD musicali avvalendosi di 
due altoparlanti incorporati e di una pre¬ 
sa di collegamento con eventuali casse 
acustiche per un ascolto in alta fedeltà. 
Inoltre, agli appassionati di musica Envi¬ 
sion offre, tramite il collegamento con 
connettori MIDI ad un qualsiasi stru¬ 
mento musicale, di suonare, comporre 
ed eseguire arrangiamenti visualizzando 
al computer il pentagramma musicale. 

Envision è anche un potente stru¬ 
mento di comunicazione, grazie ad un 
normale connettore telefonico a cui si 
collegano sia il telefono sia il computer. 

In questa configurazione. Envision of¬ 
fre le funzionalità di segreteria telefoni¬ 
ca, in grado di registrare i messaggi te¬ 
lefonici su hard disk e segnalare le te¬ 
lefonate ricevute, e di fax che permette 
di inviare e ricevere documenti senza 
spreco di carta: i messaggi in ricezione 
vengono infatti memorizzati e visualiz¬ 
zati sul monitor del computer o sullo 
schermo del televisore, mentre i mes- 


PR0VA 
OLIVETTI ENVISION 



Particolare della scheda MPEG 



saggi in trasmissione vengono digitati 
sulla tastiera e inviati al destinatario. 

Le potenzialità di Envision come stru¬ 
mento di comunicazione si esplicano, 
inoltre, nell'apertura al mondo Internet, 
la più grande rete di computer del mon¬ 
do. con più di due milioni di server inter¬ 
connessi ed un numero di utenti, stima¬ 
to oggi tra i 30 ed i 40 milioni, che au¬ 
menta al ritmo del 50% all'anno. Spedi¬ 
re e ricevere posta elettronica, consul¬ 
tare banche dati italiane ed internazio¬ 
nali, accedere ad enciclopedie pubbli¬ 
che, partecipare a conferenze in tutto il 
mondo diventa possibile da casa propria 
al costo di una semplice telefonata al 
nodo Internet più vicino. Envision viene 
fornito con il software di comunicazione 
per il collegamento a Internet, grazie ad 
accordi realizzati in ogni Paese con di¬ 
versi fornitori di servizi (ad esempio, Ita¬ 
lia on Ime per l'Italia, UK on Ime per la 
Gran Bretagna ecc.). 

Siamo dunque alla svolta? Non me la 
sento di dare una risposta affermativa 
Envision genera pareri discordanti e dia¬ 
metralmente opposti. Come se fosse 
un prodotto da amare o no. Bisogna ve¬ 
dere il mercato come reagirà, ma so¬ 
prattutto quella parte di pubblico che 
non si è mai accostata all'informatica 
per timore o per altri motivi collaterali. 
Certo è che il prezzo non proprio basso 
inciderà molto sulla riuscita del lancio, 
più che la facilità d'uso e le innovazioni 
tecnologiche, apprezzabili solo da un 
utente, lo ripeto, non esperto. 


Vista interna 


MS 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


209 



















Stakar 

Notebook Pro-Line Pen 133 

di Andrea de Prisco 


□ n questa «era» di massimo fer¬ 
vore multimediale, anche i pro¬ 
duttori di computer portatili si so¬ 
no, in un certo senso, adeguati. Dopo 
alcuni tentativi di «appendici" tuttofare 
(docking station per tutti i gusti e per 
tutte le tasche) è ora la volta dei note¬ 
book con altoparlanti, microfono e let¬ 
tore di CD-ROM integrato. Un primo 
esemplare della nuova specie è stato 
provato sul numero scorso di MCmicro- 
computer: proponeva il «lettore laser» 
in alternativa all'ormai insufficiente 
meccanica per floppy disk. Nell'appa¬ 
recchio che ci accingiamo a provare 
questa volta tutto, ma proprio tutto, è 
stato inserito dentro. 

Si tratta dell'incredibile Pro-Line Pen 
133 della Stakar che, nelle dimensioni 
di un notebook solo un po' più «cicciot- 
tello" del normale, incorpora tanta di 


quella roba da far invidia alle più potenti 
workstation multimediali oggi in com¬ 
mercio. Già leggendo il suo nome pos¬ 
siamo cominciare a tremare. A parte il 
coreografico « Pro-Line» (che evidenzia 
più che altro la sua vocazione di prodot¬ 
to di fascia professionale) è sul «Pen 
133» che dobbiamo fermarci a prende¬ 
re fiato. Pen sta per Pentium e 133 sta 
per la velocità del processore... espres¬ 
sa in megahertz. Ma vi rendete conto? 
Un notebook a 133 MHz: esattamente 
come dire che non esiste più limite alla 
voglia di tecnologia, ma anche all'in¬ 
gordigia degli utenti più esigenti! 

Ovviamente non si tratta di una criti¬ 
ca ma solo di una considerazione ad al¬ 
ta voce: il problema (ammesso che sia 
da considerare tale) è in un certo senso 
un altro. I costruttori ormai progettano, 
giustamente, le loro schede elettroni¬ 


che in modo tale da accogliere diversi 
tipi di processori a differenti velocità di 
clock. Le CPU, dal canto loro, influisco¬ 
no ormai nel prezzo totale degli appa¬ 
recchi (mi sto riferendo principalmente 
ai notebook) per solo una frazione esi¬ 
gua del valore totale e le differenze di 
prezzo tra le varie versioni tendono pra¬ 
ticamente a scomparire. 

È ovvio che con queste premesse 
«tirano» maggiormente le alte velocità: 
perché mai un utente che ha deciso di 
acquistare un notebook dovrebbe ac¬ 
contentarsi di «soli» 75 MHz quando 
con una differenza di prezzo piuttosto 
ridotta (diciamo un dieci per cento del 
valore) è possibile correre a quasi il 
doppio della velocità? Sta diventando, 
come sempre, una sfida all'ultimo 
MHz. In questo momento si sta spre¬ 
mendo (con ottimi risultati, come ve- 


210 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 
















PROVA 

NOTEBOOK PRÒ-LINE PEN 133 



Pulsarne di accensione, di standby e altoparlante 
destro. 


Stakar Notebook Pro-Line Pen 


Produttore e distributore: 

Microsys Electronics Srl 

Via Piermanm snc - S. Andrea delle Fratte IPGI 

Tel. 075/5270448 

Prezzi indicativi al pubblico UVA esclusaK 
Stakar Notebook Pro-Line Pen 133. Pentium 
133 MHz. display colore dual scan, hard disk 
730 MB. Ram 4 MB. sistema operativo OS/2 
V/arp Ut. 6.652.000 

Exp RAM 4 MB Ut. 430000 

Exp RAM 8 MB Ut. 860 000 

Mini Docking station Ut. 419000 



Il piccolo joystick integrato 


dremo) tutto il possibile dall'ormai ma¬ 
turo Pentium e già bussa alle nostre 
porte l'eccezionale P6, battezzato im¬ 
propriamente Pentium Pro e destinato 
ai server di fascia alta. 

Quanto tempo passerà, secondo voi, 
prima di vederlo all'interno di un «ser- 
verbook»? La preoccupazione va oltre: 
P6 è molto votato alle architetture mul- 
tiprocessor: quattro P6 funzionano in¬ 
sieme senza batter ciglio, ma anche le 
architetture più complesse non sono 
affatto complicate da realizzare. E se 
un giorno facessero il primo «stra-note- 
book’i multi processor? Fantascienza o 
pura follia? 

Con i piedi per terra 

Chiedo scusa per lo sfogo e torno al 
presente. Il portatile oggetto dì questa 


prova rappresenta, se vogliamo, lo sta¬ 
to dell'arte nel mondo dei notebook. 
Come già anticipato nell'introduzione si 
tratta di un prodotto con spiccate attitu¬ 
dini multimediali unite a caratteristiche 
tecniche di base incredibilmente eleva¬ 
te e del tutto paragonabili a quelle delle 
macchine da tavolo di fascia più alta. 

Monta un processore Pentium coa¬ 
diuvato da cache esterna da 256 K per 
ottimizzare gli accessi in memoria e 
può contare su un locai bus PCI per 
l'interfacciamento ad alta velocità con 
scheda video e scheda controller inte¬ 
grate. 

La prima, per inciso, è dotata di due 
megabyte di VRAM e di acceleratore 
grafico per raggiungere prestazioni 
massime anche sotto questo aspetto. Il 
display, a colori, offre una risoluzione 
massima di 800x600 pixel e può essere 


a matrice attiva o in tecnologia dual 
scan. 

Il modello in prova è dotato di di¬ 
splay TFT da 10.4" con risoluzione di 
640x480 pixel e in grado di visualizzare 
16.7 milioni di colori; lo schermo dual 
scan è leggermente più grande <11.3 
pollici) ma non va oltre i consueti 256 
colori a 800x600 pixel. Su monitor 
esterno, grazie ai due megabyte di 
VRAM integrati, la risoluzione massima 
raggiunge la bellezza di 1280x1024 
pixel a 256 colori. 

Dal punto di vista audio, lo Stakar 
Pro-Line Pen 133 può contare su una 
completa sezione a 16 bit - compatibile 
Sound Blaster Pro e Microsoft Sound- 
System - alla quale fanno capo anche 
un microfono integrato e una coppia di 
altoparlanti stereo posizionati tra tastie¬ 
ra e display. Considerato che il note- 



II layout della tastiera è quello ormai classico di molti notebook in commercio La qualità dei tasti è soddisfacente 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


211 

















PROVA 

NOTEBOOK PRO-LINE PEN 133 



book integra anche un lettore di CD¬ 
ROM (e In quanto tale in grado di «gira¬ 
re» anche CD audio), i due altoparlanti 
rappresentano tra l'altro anche una 
buona scusa per ascoltare un po' di 
musica di sottofondo mentre lavoria¬ 
mo. Non male! 

Come nei migliori portatili dell'ultima 
generazione, al posto della «solita» 
trackball integrata troviamo una più mo¬ 
derna mimtavoletta grafica dal funzio¬ 
namento molto simile alla prima. Muo¬ 
vendo un polpastrello sulla sua superfi¬ 
cie il sistema interpreta velocità e dire¬ 
zione di spostamento e, grazie ad un 
artificio di natura più software che 
hardware, è in grado di «intuire» perfi¬ 
no il click o il doppio click del tasto sini¬ 
stro del mouse dando un singolo o un 
doppio colpetto sulla stessa tavoletta 
Sono in ogni caso disponibili anche i 
normali tasti destro-sinistro da utilizzare 
con maggiore comodità col dito pollice. 

Per la prima volta in un portatile tro¬ 
viamo anche un joystick integrato: evi¬ 
dentemente l’utente-tipo di un prodotto 
simile, tra una relazione e un megagrafi¬ 
co di Excel, non disdegna una «svolaz¬ 


zata» tra le torri gemelle di New York 
con l’intramontabile Flight Simulator di 
Microsoft. Del resto., che c'è di male? 

Descrizione esterna 

Le dimensioni dello Stakar Pro-Line 
sono, com'era prevedibile, tutt'altro 
che compatte. Ma solo se le paragonia¬ 
mo a quelle di un notebook, per cosi di¬ 
re, «normale». 

Se consideriamo il fatto che li dentro 
c'è davvero di tutto, unità a floppy disk 
e lettore di CD-ROM compresi, è ne¬ 
cessario rivedere tutti i parametri di va¬ 
lutazione soggettiva Lo sforzo compiu¬ 
to dai progettisti de! notebook per ri¬ 
durre al massimo le dimensioni (sfrut¬ 
tando ogni centimetro cubo di spazio) è 
davvero notevole: se a questo aggiun¬ 
giamo il colore della tinta utilizzata (ne¬ 
ro antracite) e la forma ben arrotondata 
degli spigoli non possiamo che ritenerci 
soddisfatti. 

Il portatile, nel suo insieme, ha un 
design pulito ed elegante. Tutti i «rap¬ 
porti» col mondo esterno sono sapien¬ 
temente protetti da sportellini di plasti¬ 


ca. La meccanica per il floppy disk e il 
lettore di CD-ROM si affacciano en¬ 
trambi sul frontale, proprio come avvie¬ 
ne nei computer da tavolo, nella posi¬ 
zione certamente più ergonomica. 

Il carrello porta CD è, di fatto, la 
stessa unità di lettura, a! suo interno 
trova posto sia il pick-up laser che il 
motore di rotazione del disco L'unità 
floppy, può, all'occorrenza, essere so¬ 
stituita con un modulo MPEG per la ri- 
produzione dei filmati video registrati in 
questo formato 

Ci è anche stato anticipato che pre¬ 
sto sarà disponibile per questa macchi¬ 
na un modulo/box video tuner per ge¬ 
stire i segnali video e per ricevere le 
trasmissioni televisive direttamente sul 
notebook 

Sul lato destro troviamo l'alloggia¬ 
mento per le schede PCMCIA di tipo 
III, ingressi e uscite audio, e la batteria 
ricaricatole interna. Una seconda batte¬ 
ria, di dimensioni e capacità maggiori, 
può essere agganciata esternamente 
per prolungare significativamente l'au¬ 
tonomia della macchina. 

Sul lato opposto è presente l'inter- 


Sul lato sinistro troviamo una porta MIDI/Game. sul lato opposto ingressi e uscite audio, alloggiamento per schede PCMCIA di tipo III e batteria ncaricabile 



212 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


















PROVA 

NOTEBOOK PRO-LINE PEN 133 



Il lettore di CD-ROM 
integrato con il suo 
pick-up laser a «v/sfa» 
Sia la parte ottica che il 
motore di rotazione so¬ 
no incorporati nel cas¬ 
setto porta CD Anche 
per questa unità, la mi¬ 
niaturizzazione ha rag¬ 
giunto livelli a dir poco 
eccezionali 


microprocessore. 
Il clock può variare 


faccia seriale a raggi infrarossi (compa¬ 
tibile IrDA, Infrared Data Association), 
la ventola di aerazione e un connettore 
per il collegamento del cavo MIDI/Ga- 
me per joystick esterno e dispositivi 
musicali MIDI. 

Sul retro, protette dal consueto spor- 
tellone «full size», troviamo le rimanen¬ 
ti porte di interfacciamento: una seria¬ 
le. una parallela, un'uscita monitor SV¬ 
GA, una porta per il collegamento di 
una tastiera esterna e/o di un mouse, il 
collegamento per docking station op¬ 
zionale (quest'ultima accessibile anche 
attraverso uno sportellino secondario a 
scomparsa). 

Sul fondo troviamo i comandi di 
sblocco per batteria e floppy disk, l'al¬ 
loggiamento per l'hard disk rimovibile 
(disponibile in tagli da 420 MB a 1280 
MB) e, accessibile come non mai, la 
sede del microprocessore e del¬ 
l'espansione di memoria. Il notebook 
accetta sia processori a 3.3 V che a 2.9 
V: per l'utilizzo di questi ultimi è neces¬ 
sario installare un'apposita «CPU 
Power Board» che si occupa di fornire 
la giusta tensione di alimentazione al 


da 75 a 133 MHz 
e la selezione del¬ 
la velocità si effet¬ 
tua impostando appositi dip-switch fa¬ 
cilmente accessibili sotto la tastiera. 

Considerazioni ergonomiche 

Abbiamo già apprezzato le due me¬ 
morie di massa (CD e floppy disk) ac¬ 
cessibili frontalmente: tale posiziona¬ 
mento, sicuramente ergonomico, non 
costringe ad «affacciarsi» lateralmente 
al computer ogni volta che dobbiamo 
inserire o togliere un disco. 

Ma le doti ergonomiche del portatile 
Stakar non si limitano certo a questo. 
Agendo su due sblocchi laterali a molla 
si accede alla tastiera e al display. La 
prima è posizionata vicina al secondo 
lasciando in questo modo libera una zo¬ 
na anteriore nella quale trovano posto 
la piccola tavoletta grafica di puntamen¬ 
to. il (oystick integrato, i pulsanti mou¬ 
se e quelli game 

Durante l'utilizzo della tastiera, la 
stessa zona anteriore funge da comodo 
appoggio per i polsi: tale disposizione, 
lo ricordiamo, fu introdotta per la prima 
volta da Apple nei suoi PowerBook nel 
lontano 1991 (ad onor del vero anche la 


trackball e, successivamente la track- 
pad, centrale). 

La tastiera è di tipo esteso: sono 
presenti in prima battuta tutti i tasti 
funzione nonché i tasti di movimento e 
controllo cursore. Questi ultimi, come 
al solito, sono posizionati all'estremità 
destra, dove possono interferire un po' 
con l'accesso ai più gettonati «Return» 
e «BackSpace». 

In basso a sinistra è presente il tasto 
Fn che. in unione ai tasti funzione, con¬ 
sente l'accesso ad alcune regolazioni di 
sistema serigrafate in blu. Queste ri¬ 
guardano la possibilità di invertire lo 
schermo (sia in modo testo che in mo¬ 
do grafico, solo per i display a matrice 
passiva); espandere la visualizzazione 
sul display per ottenere un aspect ratio 
simile a quella dei monitor CRT; attiva¬ 
re la visualizzazione dello stato di carica 
della batteria; attivare o disattivare 
l'uscita monitor esterno in contempora¬ 
nea o in alternativa alla visualizzazione 
sul display; regolare luminosità e con¬ 
trasto di quest'ultimo; regolare il livello 
sonoro degli altoparlanti integrati. 

Tra tastiera e display troviamo un 
piccolo pannello LCD riportante alcune 
informazioni di servizio: stato dei tasti 
CapsLock, NumLock e ScrollLock; mo¬ 
dalità «turbo» del processore (massima 
velocità consentita); attività delle unità 
a floppy disk e CD-ROM; attività del- 
l'hard disk; livello di carica della batte¬ 
ria. Accanto a questo, due pulsanti 
azionano l'accensione/spegnimento o 
lo stato di standby del portatile (eviden¬ 
ziato anch'esso sul piccolo display LCD 
di servizio). 

Eccezionalmente veloce 

Anche lo Stakar Notebook Pro-Line 
Pen 133, cosi come tutti i computer in 


A sinistra l'hard disk e l'unità floppy estraibile Al posto di questa e possibile installare altn accesson come la scheda MPEG A destra la batteria ricaricabile incorporata 










PROVA 

NOTEBOOK PRO-LINE PEN 133 



A confronto con una copia di MCmicrocomputer 


prova presso la nostra redazione, è sta¬ 
to sottoposto ai consueti test di velo¬ 
cità per verificare che non sussistano 
problemi di interfacciamento processo¬ 
re/memoria. I risultati ottenuti, al ter¬ 






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1 . I 





rea i parametri di setup troviamo anche i timeout per il risparmio energetico. 


mine della nostra 
suite di bench- 
mark, hanno con¬ 
fermato le ecce¬ 
zionali capacità di 
calcolo della mac¬ 
china L'intera 
suite, che un paio 
d'anni fa veniva 
eseguita dalle 
macchine 486- 
DX2/66 in quasi 
due ore e mezza, 
è stata terminata 
dalla «piccola bel¬ 
va» in poco più di 
trenta minuti. Ri¬ 
spetto alle mac¬ 
chine basate sui 
processori della 
generazione pre¬ 
cedente (i 486-DX4 a 100 MHz) le 
performance raggiunte sono notevol¬ 
mente più elevate, offrendo addirittura 
velocità fino a tre volte superiori per 
quel che riguarda i calcoli in virgola 
mobile e quasi doppie per l'aritmetica 
intera. 

Risultati incredibilmente positivi an¬ 
che per i test che utilizzano mas¬ 
sicciamente la memoria centrale (e non 
le sole cache di primo e di secondo li¬ 
vello). La velocità del notebook Stakar, 
per tutte le «specialità», è del tutto pa¬ 
ragonabile a quella di macchine da ta¬ 
volo con pari processore, a dimostra¬ 
zione del fatto che le dimensioni ridotte 
- quando la progettazione hardware non 
comporta il ricorso a strani compro¬ 
messi - non implicano una corrispon¬ 
dente riduzione di performance genera¬ 
li. Complimenti! 

Conclusioni 

.L'ultimo test, per certi versi quello 
più importante, come nostra consuetu¬ 


dine riguarda il rapporto prestazioni/ 
prezzo. I notebook Stakar della linea 
Pro-Lme, essendo disponibili in un’infi¬ 
nità di differenti configurazioni, hanno 
anche un’infinità di prezzi diversi. Il pro¬ 
cessore utilizzato, in tutti i casi Pen¬ 
tium, può avere velocità di clock pari a 
75, 90, 100, 120 o 133 MHz; l’hard disk 
è disponibile in tagli da 420, 540, 730, 
810 e 1280 megabyte. Discorso analo¬ 
go per lo schermo, sempre a colori, ma 
in tecnologia dual scan o TFT (due ver¬ 
sioni: 640x480 o 800x600 pixel) e per 
la dotazione di memoria RAM, di base 
pari a 4 megabyte, ma da portare ad al¬ 
meno 8 per non avere problemi con le 
applicazioni meno parsimoniose. La 
macchina più economica, con hard disk 
da 420 MB, display dual scan e Pen¬ 
tium a 75 MHz costa poco più di cinque 
milioni e seicentomila lire (incluso si¬ 
stema operativo IBM OS/2 Warp). Lo 
stesso modello, con processore a 133 
MHz costa 690.000 lire in più, mentre 
per lo schermo a matrice attiva bisogna 
aggiungere circa un milione di differen- 


A 

L'accesso alla CPU e 
all'espansione di me¬ 
moria è quanto mai 
semplificato 


Alcuni dip-switch pre- ► 
senti sotto la tastiera 
sono utilizzati per set- 
tare il tipo di processo¬ 
re e dì schermo LCD 
installato 



Come è possibile constatare, i prezzi 
di vendita dei notebook Stakar Pro-Line 
sono tutt'altro che elevati, soprattutto 
(in rapporto alle prestazioni offerte) 
quelli relativi alle macchine più «perfor- 
manti». È il discorso che facevamo in 
apertura: ormai i processori hanno un 
costo molto ridotto in rapporto a quello 
dell'intera macchina, tant'è che è senza 
dubbio più conveniente puntare diretta- 
mente sulle velocità di clock maggiori. 
Senza sottovalutare, per finire, la possi¬ 
bilità di fare l’upgrade di potenza anche 
successivamente all'acquisto. 

Magari con processori ancora più ve¬ 
loci di quelli disponibili attualmente. 
Chissà... 

«e 


214 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 











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PROVA 


Microtek PageWiz 

di Massimo Truscelli 



MICROTEK 


rima era lo scanner a tamburo 
(costoso e complicato) poi venne 
lo scanner piano, poi ancora lo 
scanner manuale e di anno in anno la 
sua evoluzione con un continuo avvi¬ 
cendarsi di miglioramenti e nuove ver¬ 
sioni a metà tra le tecnologie già de¬ 
scritte e nuovi artifizi in grado di render¬ 
ne l'uso più agevole e garantire risultati 
di qualità maggiore. 

Microtek è un nome che ha una lun¬ 
ga tradizione nel settore dell'acquisizio- 
ne elettronica delle immagini e lo testi¬ 
monia il fatto che la società di Taiwan 
(con sedi anche in Germania a Dussel¬ 
dorf ed a Redondo Beach negli Stati 
Uniti d'America) progetta e produce 
scanner dal 1983, ed è quindi uno dei 
pionieri nella produzione di tali dispositi¬ 
vi. 

Nell'edizione 1995 di SMAU, Micro¬ 


tek ha presentato una serie di novità tra 
le quali il PageWiz oggetto di questo ar¬ 
ticolo, uno scanner compatto dotato di 
funzionalità avanzate per l'office auto- 
mation che lo pone come una delle pro¬ 
poste più interessanti disponibili sul 
mercato nello specifico settore. 

Descrizione 

Lo scanner PageWiz si presenta con 
un design molto compatto che lo fa ras¬ 
somigliare ad una piccola stampante 
portatile dalle dimensioni molto ridotte 
(28 x 11 x 12 cm). Sul frontale non esi¬ 
ste praticamente alcun controllo poiché 
tutte le procedure vengono svolte via 
software; viceversa, sul retro sono pre¬ 
senti due connettori per il collegamento 
all'Interfaccia parallela del computer ed 
il collegamento in cascata della stam¬ 


pante, il connettore per il collegamento 
dell'alimentatore esterno (17 volt CO 
ed un connettore per l'inserimento di 
un alimentatore opzionale automatico di 
originali, Il piccolo Microtek PageWiz, a 
dispetto delle dimensioni molto conte¬ 
nute, permette la digitalizzazione di fo¬ 
tografie. disegni, marchi e la lettura, tra¬ 
mite software OCR, di dattiloscritti e 
documenti tipografici. 

A queste già buone caratteristiche 
aggiunge anche alcune funzionalità ac¬ 
cessorie che consentono all'utente di 
utilizzare lo scanner e la stampante in 
modo analogo a una fotocopiatrice da 
tavolo oltre che per la distribuzione del¬ 
le immagini via E-Mail e, se il PC è equi¬ 
paggiato con una scheda fax modem, 
anche per trasmissione facsimile 

Inutile dire che lo scanner consente 
la memorizzazione dei documenti acqui- 



216 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 










PROVA 

MICROTEK PAGEWIZ 


siti in un formato proprietario oltre che 
in formati più standard come UFF, PCX. 
BMP e GIF. 

Le specifiche tecniche dichiarate dal¬ 
la stessa Microtek prevedono una riso¬ 
luzione massima di 300 dpi con due di¬ 
verse modalità di output: a 1 bit per im¬ 
magini line art & halftone, a 4 bit per 
immagini a toni di grigio; per quest'ulti- 
ma modalità, una funzione di interpola¬ 
zione consente di raggiungere gli 8 bit 
virtuali per una più fedele ricostruzione 
delle tonalità di grigio. 

Nella dotazione standard di PageWiz, 
oltre allo scanner, il relativo alimentato¬ 
re ed il cavo di connessione all'interfac¬ 
cia parallela, sono presenti il software di 
gestione composto da due diverse ap¬ 
plicazioni (PageSuite e QuickPanel), ol¬ 
tre ad una versione «Limited» di Omni¬ 
Page, il noto software OCR prodotto 
dalla Calerà. La configurazione minima 
di sistema richiesta dal Microtek Pa¬ 
geWiz comprende un personal compu¬ 
ter (desktop o notebook) equipaggiato 
con processore 386, 486 o Pentium; 
mimmo 4 Mbyte di memoria RAM (me¬ 
glio 8 Mbyte). Microsoft Windows 3.1 
(o superiore) ed almeno 10 Mbyte di 
spazio libero sull'hard disk (meglio se al¬ 
meno 20 Mbyte), ma tale valore può va¬ 
riare notevolmente in funzione delle di¬ 
mensioni del documento da acquisire e 
della qualità di digitalizzazione. 

Il software 

Il software di gestione del PageWiz è 
previsto per operare in Windows 3.1 e 
come tutti i software di tal genere ne¬ 
cessita di una fase di installazione per la 
quale è opportuno leggere le brevi, ma 
importanti istruzioni presenti nella guida 
utente. 

Il software, come abbiamo già detto, 
comprende anche una «Limited Edi- 
tion» di Calerà OmniPage e se non si 
procede ad installare innanzitutto que¬ 
sto software (contenuto in una confe¬ 
zione distinta comprendente tre di¬ 
schetti) si può incontrare qualche diffi¬ 
coltà nella fase di installazione delle ap¬ 
plicazioni Microtek PageWiz vere e pro¬ 
prie contenute su un ulteriore dischet¬ 
to. 

Al riavvio del sistema un nuovo driver 
viene richiamato dall'AUTOEXEC.BAT 
mentre all'interno di Windows appare 
un nuovo gruppo creato al termine della 
fase di installazione comprendente tre 
diversi programmi Microtek PageSuite. 
Microtek QuickPanel e Microtek Pa¬ 
geWiz Uninstall. 

Oltre al nuovo gruppo, un'icona 
sull'angolo inferiore sinistro del desktop 
indica l'attivazione o meno del PageWiz 


Microtek PageWiz 


Produttore: 

Microtek Electronics Europe, GmbH - Dussel¬ 
dorf, Deutschland 

Distributori: 

Computer Discount ■ Via T Romagnola. 61 - 
5 6012 Fornacette IPII - Tel 0587/422022 
Modo srl - Via Masaccio, 11-42100 Reggio 
Emilia - Tei. 0522X12828 
Delta srl - Via Brodolmi, 30 - 21046 Malnate 
(VA)-Tel 0332/8031 

Hi Tech srl - Via Prima Strada. 97 -35129 Pado¬ 
va - Tel 049/8070287 
Prezzo UVA esclusat 

PageWiz * software e cavo parallelo Ut. 399000 


Controller, ovvero il driver Windows per 
la periferica operante secondo le speci¬ 
fiche dell'ormai affermato standard di 
comunicazione tra periferiche di input e 


computer conosciuto con la denomina¬ 
zione TWAIN. 

Le due applicazioni, anche se in ma¬ 
niera diversa, consentono di effettuare 
tutte le operazioni consentite dallo 
scanner, ovvero l'acquisizione digitale 
dei documenti cartacei ed il successivo 
trattamento per scopi diversi. 

PageSuite offre un ambiente nel qua¬ 
le è possibile operare l'acquisizione dei 
documenti con il fine di creare un vero 
e proprio album di immagini (visualizza¬ 
bili dal formato reale a quello di più 
semplici anteprime in formato ridotto 
«thumbnail») selezionabili ed utilizzabili 
successivamente per le operazioni più 
svariate: l'archiviazione mediante una 
sorta di file manager dedicato in grado 
di gestire, mediante le funzionalità drag 
& drop di Windows, operazioni di spo¬ 
stamento. cancellazione, ridenominazio- 
ne di file e creazione di folder; la stam- 



MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


217 








PROVA 

MICROTEK PAGEWIZ 






Document Contcnt 

di 



-1 

Planici 

Giaphci 

Pholo 


1 


Advanced 



uoiumcni ouc 

□ a 

Ielle* Legai 

1 

A4 

0 

Olici 


Help 


9 


Output Quality 


Ql 

C4 

OS 

Emiafne 

Tne 

Norma! 


Density 


0 □ □ 


pa; l'invio a mezzo fax; l'analisi OCR, 
l'invio a mezzo E-mail; l'annotazione sul 
documento mediante sofisticati stru¬ 
menti come la matita, la gomma, l'evi¬ 
denziatore fluorescente, le frecce e l'in¬ 
serimento di testi. PageSuite è il pro¬ 
gramma principale mediante il quale è 
possibile, la prima volta che lo si lancia, 
eseguire anche il test di calibrazione 
dello scanner semplicemente inserendo 
un foglio bianco. Grazie alla gestione 
completamente automatica delle opera¬ 
zioni di scanning è sufficiente appoggia¬ 
re il documento da digitalizzare sullo 
scivolo di alimentazione del PageWiz 
perché un sensore posizionato all'inter¬ 
no si accorga della sua presenza ed inizi 
l'acquisizione, secondo i parametri set¬ 
tati precedentemente dall'utente, visua¬ 
lizzando poi l'immagine acquisita all'in¬ 
terno di PageSuite. 

Una volta acquisito il documento e vi¬ 
sualizzatolo all'interno di PageSuite, 
agendo sui bottoni presenti nella fila 
verticale sulla sinistra dell'ambiente 


Advanced Settin 


Output Control 

® Output Data as B/W [Single Level Dens l tyj 
P? Adaptive Threshold 

r Automatic Halftoning 

r Output Data as Gray (Multi-Level Density) 


Connect Port 
® LPT1: 


C LPT2: 


QK 


Image Adjustment 


fiancel 


Prcterences 



ffl a 


II software in dotazione 
svolge tutte le funzio¬ 
nalità consentite dal 
PageWiz Grande at¬ 
tenzione 6 dedicata al 
settaggio dei parametri 
di acquisizione e di 
svolgimento delle fun¬ 
zionalità 


Piriti 


Fax 

te 

OCR 


Gennai 

K Show About dwiog boa on tleilup 

“ ■» 1 


P Check nani tcan page: 
f ~ Jtecond 

£ancel 



Use Pelault | 


Duectouei 

Wofking deectoiy cApagewi? 
Docunent duectmy 


’l 1 



All'interno del pro¬ 
gramma principale Pa¬ 
geSuite. la sezione Ca¬ 
binet permette di svol¬ 
gere funzionalità di ge¬ 
stione dei file e delle 
cartelle contenenti i 
documenti generati 
dallo scanner o utilizza¬ 
bili dal software di ge¬ 
stione 



Il particolare del sensore CCD che permette la digitalizzazione dei documenti; uno sportellino ribaltabile permette l'eventuale pulitura della finestra di scansione 


218 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 













































































Corrimani) Wizard 


PROVA 

MICROTEK PAGEWiZ 



Uso 

Inutile dire che grazie all'interfaccia 
grafica offerta da Windows ed all'inter- 


L'interno del PageZVtz mostra l'elevata integrazione ormai raggiunta anche m dispositivi come lo scanner. 


Copy 

y 


8 ultori 

IMo: 

|Olile Fife 

Scanning totling 
Microtek PagoWii 
Output de vice 


a 


Duebeate 


Duk File 


Srh.|. 


[Hptwerd 




Maona 


Colete 


principale di lavoro si può operare l'ar¬ 
chiviazione, l'invio via fax, la lettura 
OCR o svolgere le altre funzionalità per¬ 
messe 

QuickPanel pur svolgendo pratica- 
mente le medesime funzionalità princi¬ 
pali del precedente software (tranne 
che per la lettura OCR) è da considerare 
più che altro una comoda utility con la 
quale, semplicemente agendo su uno 
dei button disponibili, vengono svolti i 
passi per eseguire la fotocopiatura di un 
documento (scansione-stampa), la tra¬ 
smissione via fax (scansione-trasmissio¬ 
ne). l'archiviazione dell'immagine di un 
documento (scansione-memorizzazio¬ 
ne), la copia nella cartella appunti 
dell'immagine di un documento (scan- 
sione-clipboard), il lancio di una applica¬ 
zione (scansione-apertura documento 
nell'applicazione). Sebbene molto ridot¬ 
to, il pannellino offre un certo numero 
di possibilità e soprattutto offre un com¬ 
pleto controllo dei parametri di funzio¬ 
namento delle singole opzioni grazie al¬ 
la presenza di un menu denominato 
«Command Wizard». 

A completamento, OmniPage LE 
consente di poter agevolmente proce¬ 
dere alla lettura OCR dei testi acquisiti 
con lo scanner, eventualmente prove¬ 
nienti anche da altre applicazioni se si 
ha l'accortezza di installarne l'icona 
all'interno di un gruppo anche separata- 
mente da PageWiz. 

Poiché si tratta di una versione limita¬ 
ta c'è da dire che OmniPage riconosce 
con facilità i testi scritti in inglese e 
quindi, di conseguenza, genera un certo 
numero di errori in presenza di vocali 
accentate o di parole che hanno un ana¬ 
logo in inglese provvedendo a visualiz¬ 
zare per default il termine di quest'ulti- 
ma lingua; ad esempio, «composito» di¬ 
venta «composite», «terminare» diven¬ 
ta «terminate», ecc. 


L'utility QuickPanel 
consente l'esecuzione 
delle (unzioni con la 
pressione di un solo ta¬ 
sto: il Command Wi¬ 
zard permette di setta¬ 
te tutti i parametri rela¬ 
tivi ad ogni operazione 


facciamento TWAIN, usare il PageWiz è 
cosa semplice e pratica. 

Tutte le operazioni sono semplici, ba¬ 
nali, Come già è stato detto, basta ap¬ 
poggiare il documento sullo scivolo di 
alimentazione per attivare automatica- 
mente la scansione da parte dello scan¬ 


ner ed al termine l'avvio dell'applicazio¬ 
ne di default per la visualizzazione in es¬ 
so del documento digitalizzato. 

L'aderenza alle specifiche TWAIN 
permette l’utilizzo del PageWiz da tutte 
le applicazioni aderenti allo standard in 
modo che l'acquisizione possa avvenire 
anche da programmi alla stregua di 
Adobe Photoshop o del più economico 
PaintShop Plus senza necessità di in¬ 
stallare applicazioni o driver aggiuntivi, 
oppure essere costretti ad utilizzare 
programmi distinti per la fase di digita¬ 
lizzazione delle immagini e quella suc- 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


219 
































PROVA 

MICROTEK PAGEWIZ 




Progress Monitor 


: 


t 


Page 1: 56 % done 
English (U.S.) 



Cancel 




cessiva di edit. 

Un cenno merita anche la procedura 
di disinstallazione compresa nel softwa¬ 
re. Sebbene essa si limiti a disinstallare 
il PageWiz Controller, lanciato conte¬ 
stualmente all'avvio di Windows, rap¬ 
presenta un modo intelligente per pre¬ 
servare le altre applicazioni già installate 
senza dover procedere ad una nuova 
completa installazione del software. 


PageSuile olire nume¬ 
rose funzionalità che 
spaziano dalla stampa 
del documento acguisi- 
to a mo' di fotocopiatn- 
ce, all’invio via fax. 
all’annotazione elettro¬ 
nica mediante l’utility 
DocuPad 


La dotazione di Omni¬ 
Page L E consente la 
lettura OCR dei docu¬ 
menti digitalizzati nelle 
due figure l’esame del 
documento con il rico¬ 
noscimento settato per 
la lingua inglese ed il n- 
sultato ottenuto aperto 
all’interno di Microsoft 
Word È evidente la 
non perfetta conoscen¬ 
za delle regole della lin¬ 
gua italiana 



Per chi si voglia disfare compieta- 
mente del software (ammesso che ne 
abbia motivo dopo aver acquistato il 
prodotto), dopo aver svolto la procedura 
di disinstallazione proprietaria, dovrò ne¬ 
cessariamente operare con uno dei 
software commerciali preposti all'ope¬ 
razione (Landmark Uninstall-it, Uninstal- 
ler, ecc.) che eliminano le porzioni di 
script all'interno dei file INI, le associa¬ 
zioni all'interno del Registration Databa¬ 
se di Windows e gli altri elementi come 
DLL non condivise da altre applicazioni, 
estensioni VBX. ecc. 

Conclusioni 

Il piccolo scanner PageWiz soddisfa 
le aspettative seppure risulta essere af¬ 
fetto da qualche peccato veniale consi¬ 
stente soprattutto nel salvataggio dei fi¬ 
le in un formato UFF non compresso 


che conduce ad un'occupazione di spa¬ 
zio sul disco non propriamente contenu¬ 
ta. Per il resto, l'esperienza maturata da 
Microtek nella produzione degli scanner 
è evidente; la dotazione è buona, l'in¬ 
stallazione semplice e l'impiego altret¬ 
tanto pratico 

Rimane da considerare il prezzo: tre- 
centonovantanovemila lire IVA esclusa, 
un prezzo che può essere considerato 
elevato o contenuto esclusivamente ri¬ 
spetto alle aspettative dell'acquirente. 

Le funzionalità descritte nel manuale 
sono svolte tutte, come abbiamo avuto 
modo di constatare, in modo egregio 

Se volete sveltire il lavoro nel vostro 
piccolo ufficio, oppure se volete dare 
un'organizzazione migliore ai documenti 
riguardanti la gestione della vostra casa, 
il Microtek PageWiz sarà certamente 
uno strumento di grande aiuto. 


220 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


























































CON I COMPUTER UNIDATA 
CHIUNQUE PUÒ NAVIGARE SU INTERNET! 


I NTERNET, "la rete delle reti", è il collegamento in tempo reale di 
tutti i networks sparsi per il mondo, ma per collegarsi a questa 
gigantesca ragnatela e poter navigare in questo mare di dati è neces¬ 
sario procurarsi l'accesso. Nasce cosi UNINET, divisione Internet della 
UNIDATA, che ha come scopo quello di offrire soluzioni professionali di 
connettività INTERNET per grandi e piccole organizzazioni. 

UNINET si propone quale INTERNET SERVICE PROVIDER ed è in 
grado di offrire una serie di prodotti e servizi nell'ambito della connetti¬ 
vità INTERNET. 

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hardware (della gamma UNIDATA e DIGITAL) e software necessari per 
ogni soluzione. QUALITÀ: Garanzia di rapida attivazione, alta affidabilità 
e supervisione dei servizi offerti. FLESSIBILITÀ: Scelta e crescita dei 
servizi forniti in base alle 
richieste del cliente. 

SICUREZZA: Le esigenze 
del cliente vengono 
affrontate con la tecnolo¬ 
gia più avanzata e le solu¬ 
zioni più affidabili. Totale 
garanzia di sicurezza dati 
con soluzioni FireWall. 


1 computer Unidata sono da sempre sinonimo di affidabilità e qualità, 
la produzione include una gamma completa dalle soluzioni tecnolo¬ 
giche avanzate che comprendono computer desk-top (PL e PD), 
desk-side (Modula) e notebook. 

I computer sono equipaggiati con CPU 486, Pentium (mono o multi- 
processore), Risc Dee Alpha. 

La linea Modula è una perfetta soluzione per server di esigenze avanza¬ 
te in particolare utilizzabili come Internet Server, Server Windows NT, 
Novell, Unix. 

La Unidata supporta completamente queste soluzioni con server Ready 
to Run. 

Oltre alla produzione di personal computer e server di rete la Unidata 
con la linea Modula Array Unit, unità di dischi multipli, ha sviluppato 

sofisticate soluzioni per 
la gestione di memorie 
di massa a disk-array, 
con tecnologia Raid 5 
per la totale sicurezza 
dei dati. È disponibile 
l'Array Unit anche in CD 
ed unità magneto otti¬ 
che. 



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OVERVIEW 



Connectix 

RAM Doubler for Windows 

di Massimo Truscelli 


no dei problemi riscontrati soven¬ 
te da chi utilizza un computer in 
ambiente Windows è la sempre 
maggiore quantità di memoria richiesta 
dalle applicazioni. 

Alla spesa iniziale del computer, spe¬ 
cialmente se si vogliono utilizzare con¬ 
temporaneamente più applicazioni (si¬ 
tuazione che conduce ad un certo di¬ 
spendio di risorseI bisogna aggiungere 
una cospicua somma per espandere la 
memoria. 

Il prodotto della Connectix presenta¬ 
to in queste pagine non risolve certo in 
modo definitivo il problema, ma può 
contribuire a risolvere temporaneamen¬ 
te i problemi di richiesta di memoria in 
attesa di una risoluzione definitiva con 
un sistema che in un certo senso è un 
vero e proprio «uovo di Colombo". 

Descrizione 

RAM Doubler nasce sulla piattaforma 
Macintosh per ovviare ai problemi di 
memoria riscontrati nell'uso contempo¬ 
raneo di più applicazioni ed è approdato 


non senza un certo interesse anche nel 
mondo Windows. Si tratta in pratica di 
un artifizio software in grado di rendere 
disponibile una maggiore quantità di 
memoria utilizzando tre diverse tecni¬ 
che: la prima opera lo spostamento dei 
device driver e del software di 
networking al di fuori del primo Mbyte 
di memoria RAM rendendo disponibile 
maggiore spazio per le applicazioni; la 
seconda è una tecnica di ottimizzazione 
della gestione delle risorse di memoria 
che adatta alle effettive necessità le di¬ 
mensioni stabilite precedentemente in 
maniera fissa da Windows; l'ultima tec¬ 
nica di «risparmio» della memoria con¬ 
siste nel comprimere i dati negli indirizzi 
di memoria al fine di contenere il nume¬ 
ro di accessi alla memoria virtuale sul 
disco. 

La configurazione necessaria al fun¬ 
zionamento di RAM Doubler for Win¬ 
dows consiste in un sistema 386. 486 o 
Pentium (per i primi due casi non c'è 
differenza se il processore è di produ¬ 
zione Intel. AMD. Cyrix o NexGenl equi¬ 
paggiato con Windows 3 1 o 3.11 (op¬ 


rami Doubler tor Windows v. 1.01 


Produttore: 

Connectix - 2655. Campus Drive San Mateo - 
CA 94403 USA 

Distributore. 

Ouestar srl - Via Ghislandi, 61 -24125 Bergamo 
Tel.. 035/249946Fax: 035/249945 
Prezzo UVA esclusa): 

RAM Doubler lor Windows Lil 185 000 


pure Windows for Workgroup 3 1 o 
3.11) e almeno 4 Mbyte di memoria 
RAM (meglio se 8 Mbyte) 

Come funziona 

La funzionalità principale nella gestio¬ 
ne delle «zone critiche» di memoria 
svolta da RAM Doubler per Windows 
consiste principalmente nell'eliminare 
tutti gli elementi che vanno ad occupare 
il primo Mbyte disponibile; tali elementi 
non sono pochi poiché comprendono i 
driver di memoria o semplicemente del 
video, ma anche file di supporto delle 
applicazioni Windows come quelli VBX 
(Visual Basic Extension) e l'occupazione 
di memoria in tale area conduce ad 
un'inevitabile quanto prematura visualiz¬ 
zazione del messaggio «Insufficient 
Memory» all'avvio di una nuova applica¬ 
zione in aggiunta ad altre già aperte 

Un ulteriore importante aspetto nella 
gestione della memoria operato da 
RAM Doubler consiste nell’ottimizzazio¬ 
ne dello spazio riservato alle risorse di 
sistema; Windows ha un sistema di ge¬ 
stione delle proprie risorse che tiene 
traccia di icone, voci di menu, finestre, 
bottoni ed altri elementi. Lo spazio ad 
essi assegnato e fisso e non è partico¬ 
larmente ampio, ragione per la quale, a 
causa del fatto che alcuni programmi ri¬ 
chiedono maggiore quantità di questo 
spazio rispetto ad altri, lanciando più ap¬ 
plicazioni contemporaneamente è facile 
utilizzare tutto lo spazio di memoria ri¬ 
servato alle risorse di sistema. L'azione 
svolta da RAM Doubler in tal senso 
consiste nello «scovare» ulteriore spa¬ 
zio da destinare alle risorse di sistema; 
il modo nel quale tale spazio è reso di¬ 
sponibile si avvale di un'ulteriore carat¬ 
teristica del gestore di memoria, ovvero 
la capacità di compressione dei dati 
contenuti negli indirizzi di memoria me¬ 
no utilizzati dalle applicazioni. Tutte que¬ 
ste tecniche, alternate dalla capacità di 



222 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 









OVERVIEW 
RAM DOUBLER POR WINDOWS 


Visualizzando le infor¬ 
mazioni su Program 
Manager si na la piace¬ 
vole sorpresa di veder 
raddoppiata la disponi¬ 
bilità delle risorse di si¬ 
stema grazie all'inter¬ 
vento di RAM Doublet 
Si noti m basso la fila di 
applicazioni incomzzaie 
comprendenti tra l'altro 
Microsoft Word. Bor¬ 
land Quattro Pro, Lotus 
Freelance, Paint Shop 
Pro, Netscape, ecc 






La procedura di setup 
di RAM Doubler 6 
quanto di piu semplice 
Si 6 visto recentemen¬ 
te per Windows la 
medesima procedura 
consente anche di ese¬ 
guire la dismstallazione 
del software basandosi 
su un file LOG deposi¬ 
tato nella directory di 
Windows 


•££SL. 


Windows di poter utilizzare una memo¬ 
ria virtuale su disco, consentono di po¬ 
ter utilizzare più applicazioni contempo¬ 
raneamente disponendo ancora di mol¬ 
ta memoria libera e di una buona quan¬ 
tità di spazio per le risorse di sistema. 

Installazione ed uso 

L’installazione di RAM Doubler è 
quanto di più semplice si è visto 
nell’informatica degli ultimi dieci anni: 
eseguito il solito a:\setup.exe, nel giro 
di pochi minuti è possibile riavviare 
Windows e rendere disponibili le funzio¬ 
nalità di RAM Doubler in modo comple¬ 
tamente trasparente per l'utente 

In quanto alle prestazioni, ritengo che 
più di ogni parola sia esplicativa l’imma¬ 
gine pubblicata in queste pagine il 40% 
di risorse libere con 8 Mbyte di memo¬ 
ria RAM ed una decina di applicazioni 
aperte tra driver, programmi ed utilità di 
sistema 

Una situazione raramente riscontrabi¬ 
le nell’uso pratico, ovvero il funziona¬ 
mento contemporaneo di: Microsoft 
Word per Windows 6.0. Borland Quat¬ 
tro Pro per Windows versione 5.0, Lo¬ 
tus Freelance Graphics 2.1, Wmsock e 
Netscape 1.12, Paint Shop Pro 3.11, Fi¬ 
le Manager, Program Manager. Orolo¬ 
gio e un paio di driver di controllo per 
mouse e scanner... 

Senza RAM Doubler le risorse di si¬ 
stema sarebbero state impegnate per 
un valore pari all’88% con l’inevitabile 
comparsa del messaggio di memoria 
non disponibile o il crash delle applica¬ 
zioni non appena avessimo tentato di 
eseguire una qualsiasi operazione. 

In verità, sebbene si tratti di una si¬ 
tuazione estrema, qualche problema è 
stato riscontrato nelle operazioni di cat¬ 
tura dello schermo con Paint Shop Pro, 
che m qualche caso non consente di 
catturare le immagini se non è utilizzato 
singolarmente, ma, tutto sommato, mi 
pare si tratti di un inconveniente trascu¬ 
rabile e facilmente risolvibile avendo 
l’accortezza di eseguire un «Print 
Screen» ed incollando l’immagine 
nell'applicazione, oppure evitando di 
lanciare troppe applicazioni contempo¬ 
raneamente se si deve usare la funzio¬ 
nalità di cattura schermo del program¬ 
ma in questione. 

In termini di velocità non ci sono so¬ 
stanziali differenze; fatta esclusione per 
un maggiore impegno dell'hard disk per 
le operazioni di swap della memoria vir¬ 


tuale che conduce ad un mimmo rallen¬ 
tamento nella fase di avvio delle appli¬ 
cazioni o nel passaggio da una all’altra. 

Conclusioni 

In definitiva, RAM Doubler svolge be¬ 
ne la funzionalità per la quale è nato: 
permettere l'utilizzo contemporaneo di 
più applicazioni Windows anche su 
macchine non particolarmente dotate in 
termini di memoria. 

Il suo impiego è assolutamente tra¬ 
sparente per l’utente, che se non venis¬ 
se visualizzata una piccola scritta «RAM 
doubled» nell’angolo inferiore destro 
del desktop, non avrebbe modo di sa¬ 
pere che sul sistema è in quel momen¬ 
to in funzione RAM Doubler per Win¬ 
dows. 

Chi utilizza Windows 3.1 su compu¬ 
ter con scarsa dotazione di memoria 


trarrà sicuramente vantaggio da questa 
utilità prodotta dalla Connectix; chi inve¬ 
ce avesse nel frattempo optato per 
Windows 95 non avrà, probabilmente, 
problemi di memoria poiché la quantità 
minima richiesta da tale sistema opera¬ 
tivo è già superiore a quella della prece¬ 
dente versione; di conseguenza, l'uten¬ 
te, con l’occasione, avrà provveduto ad 
eseguire l’up-grade della RAM, ma non 
mi stupirei se nel prossimo futuro la 
Questar di Bergamo, distributrice dei 
prodotti Connectix, provvedesse a com¬ 
mercializzare una versione rinnovata ed 
adatta al neonato Windows 95. 

Per ultimo, non rimane che conside¬ 
rare il prezzo del prodotto: centottanta- 
cinquemila lire IVA esclusa, un prezzo 
paragonabile a quello di circa un paio di 
Mbyte di memoria RAM «vera». 

«s 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


223 

























































Hardware 

MlCIOfUICIIIVI 


• Intel Zeppa 90 256Kb + 1/0 + 110! 

9/0 000 

* Hard Disk EIDE Western 1600 MB 


680 000 

* CO Pierei SCSI2 Seni 55S 2i 

289 000 

• CPU SGS OiZ-66 

50 000 

' Intel lappa 100 256Kti + I/O + EIOE 

980 000 

* Hard Ditk SCSI-2 Quantum 050 MB 

399.000 

• CO Pierei AIAPI Mitsumi (i 

260 000 

• CPU Intel 0«4-75 

98 000 

' Intel lappa 120 256KB + I/O + BIDÈ 

1.090 000 

• Hard Disk SCSI-2 Quantum 2100 M8 ' 

1.399.000 

' CD-Plarer AIAPI Soni 161 (> 

3)5 000 

• CPU AMD Oi? 80 

59.000 

Scinde Midn sema CPU 


• Hard Disk SCSI-2 Quantum (300 MB 

1.990 000 

' CO Playti SCSI! Sony 16S (i 

3)5 000 

• CPU AMD D>4100 

149000 

• Asustek 406 PVIPCI/V!SA + I/O +1101 

235 000 

‘ Hard Disk SCSI-3 Quantum 4300 MB : 

! 090.000 

Msiltnrrtten di CD 


* CPU Inni D>4100 

159 000 

* Asustek Pentium liitnn IPIXI Inliated 


* Bei per treni da SCSI interno- > esterne 

1)9 000 

• Philips CDO-522 Esterno 2M8 + 50 CD 3 )90 000 

• CPU AMD 0.4-120 

199 000 

+ I/O +1101 + MediaBus + 512X6 

480 000 

Schede Videe 



Scanneis 


* CPU Intil Pnntium 15 

295 000 

Centralina: 


* Metron Millennium 2/1 

PCI 

630.000 

' Mustek Hendr 000 24 bri 

262 000 

’ CPU Inni Pentium 90 

475 000 

’ Adaplec SCSI-21510 Bulk 

119 000 

* Matroi Millennium 4/1 

PCI 

899 000 

‘ Mustek Paragon EOO A4 24 bit 

150 008 

‘ CPU Intel Pentium 100 

505 000 

' Adaplec SCSI-2 1522 Bulk 

129 000 

‘ All MACH641MB DRAM 

PCI 

205 000 

' Mustek Peregon 1200 A4 24 bit 

1090 000 

‘ CPU Inni Pentium 120 

600 000 

‘ Adaplec SCSI-2 1542CP Bulk 

329 000 

' All MACH64 2M8 DRAM 

PCI 

200 000 

' Mustek Scanner A4 + telalai A4 + 


* CPU Intel Pentium 133 

900 000 

’ Adaplec SCSI-2 2940 Bulk 

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Un universo in espansione 

Ho fatto una breve visita allo SMAU '95, tanto per essere certo di non perdere qualche 
novità clamorosa, che non ho trovato, ma Icome vedrete) una buona novità l'ho 
trovata in redazione dopo il ritorno. Ho potuto però constatare che gli stand dedicati ai 
CD-ROM erano molto più numerosi che in passato e che tutti sfoggiavano dei 

cataloghi impressionanti 

di Dino Jori 


Cataloghi impressionanti, certamen¬ 
te, per un settore che è ancora nella 
sua infanzia, visto che è nato solo pochi 
anni fa, Chi è abituato all’editoria tradi¬ 
zionale, che mantiene in catalogo molte 
decine di migliaia di titoli, considererà 
con sufficienza le poche migliaia di titoli 
oggi disponibili su CD-ROM, tanto più 
che molti di essi sono dei «quasi-cloni» 
(mi riferisco in particolare alle collezioni 
di software shareware). 

Ma per quanto tempo questo settore 
potrà essere trattato con sufficienza, 
considerato «minore»? A mio avviso, 
solo fino a quando l'uso di un CD-ROM 
comporterà una conoscenza informatica 
(almeno di base) per la sua lettura: non 
basta saper leggere, come accade con i 
libri tradizionali, per poter utilizzare pro¬ 
ficuamente un CD-ROM sono necessa¬ 


rie delle capacità sia pur minime di ge¬ 
stione del computer. 

La gestione di un computer, per 
quanto enormemente facilitata dalle 
moderne «interfacce grafiche» cui ci 
hanno abituato il Macintosh e Win¬ 
dows. è un fatto tecnico che richiede 
un minimo di conoscenza, di allenamen¬ 
to all'uso, di volontà di fruizione. E pro¬ 
babilmente sarà sempre cosi, perché se 
da un lato il progresso informatico por¬ 
terà alla semplificazione di molte cose, 
dall’altro porterà al continuo arricchi¬ 
mento di hardware e software, a inno¬ 
vazioni e miglioramenti che richiederan¬ 
no di essere capiti e gestiti con un mim¬ 
mo di competenza. 

Ma la realtà della lettura del CD-ROM 
potrebbe essere totalmente diversa. 

Partiamo dalla considerazione dei 


contenuti del CD-ROM, che sono di tre 
tipi: audio, immagini (fisse o in movi¬ 
mento). testo Con questi tre tipi di 
informazioni è possibile offrire dei pro¬ 
dotti multimediali e interattivi comples¬ 
si, come enciclopedie, giochi educativi, 
eccetera. C'è davvero bisogno di una 
stazione multimediale su PC o MAC per 
leggere un CD-ROM? Non è torse pos¬ 
sibile creare degli standard planetari sia 
per la creazione dei dati su CD che per 
la loro lettura, che renda possibile la 
fruizione dei CD-ROM con un lettore 
«universale» che anche la solita «coma¬ 
re della porta accanto» possa usare 
senza alcun problema (dopo averlo ac¬ 
quistato a costi pari a un decimo di 
quelli necessari per l’acquisto di un PC 
multimediale, del quale, comunque, «la 
comare» non saprebbe che farsene?). 

Quando questo accadrà avremo deci¬ 
ne di migliaia di titoli a disposizione, e 
io una sempre maggiore difficoltà nello 
scegliere quale prodotto recensire. Sino 
ad allora continuo a godermi un panora¬ 
ma «gestibile» quale quello attuale 

OK, il prezzo è giusto 

Forse avrete notato che i prezzi dei 
CD-ROM sono scesi a livelli di ragione¬ 
volezza. Questo è dovuto al fatto che 
grazie alla maggiore diffusione dei letto¬ 
ri e quindi aH'ampliamento della base 
degli acquirenti, oggi i produttori hanno 
smesso di commercializzare i propri 
prodotti a prezzi basati sui costi generali 
e sulla base delle centinaia di copie pre¬ 
vedibilmente richieste dal mercato, og¬ 
gi. infatti, possono distribuire i costi sul¬ 
le migliaia di copie che il mercato richie¬ 
de Con vantaggio per tutti. 

È ragionevole pensare che presto la 
sempre maggiore diffusione di questo 
mezzo di trasferimento di conoscenza 
possa portare a miglioramenti ulteriori 
nei prezzi e nella qualità dei prodotti poi¬ 
ché gli imprenditori troveranno il corag¬ 
gio di fare investimenti maggiori, i tecni¬ 
ci sapranno darci una qualità sempre 
migliore, i direttori dei progetti capiran- 



226 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 










CD-ROM 



groov* t 1 *e4co. «aMUrura 2 roume. trao&an • to gri urto a gnxjve, fosnkizarn 
to grop« v.intr. andare a Urto». br«colare « thty **rt grcpingjor a sdutto* to 
tknr proòUms. cercavano a tento» una rotinone * loro problemi • >w grep*dJor 
thè rtgi'ftw i* hsr bag. frugava neBa borra cercando le sigarette « vJr. 1 cercare 
a tarte-m ... and-'- a tarton tao aBa porta 2 (vo/g.) 

palpare 

groptng |grop ng| s. 1 ricerca 2 (vo/*) palpata 

grota agg. 1 volgare, rozzo gena Jonguage. fanguaggw volgare, gross monnert, 
maaere rocce 2 grossolano. enorme ■ (dir.) groa msgitgpn:*. negligenza grave 3 
grasso, pmgue. pesante 4 (comm.) lordo groa naùonal produci, prodotto mlerno 
lordo « a. 1 totale lordo 2 (pLirtvar.) grosta (dodKi dotane), 4y avi’. ■ nave co to 
grata vjr. e ni ir. (commi mar un me arso lordo (di) 
groto» qua (gnu eiqu#) agg. grottesc o . 4y «w. 
grotoaquanatt |grot vaquv rw»«| a. aspetto, elemento grottesco 
grotto «. grotta 

grotty agg. >Jam.) brutto. fifagustoso 

grouch s. ijam) 1 malumore, broncio 2 lagnanza, mugugno 3 brontolone 
to grouch v.intr. ,/am) brontolare 
grouchy agg. «/a*i) brontolone 


il © LSJ © 




* 1 4 j 

/ridice grammatica 

ol 

r 

al 

m 

m} 

■1 

1 

1 

c 

| i numeri | 

regolo ortografiche 

la formazione delle parole | 

articolo doterminativo | articolo indeterminativo | 

il partitivo SOME ANY | nomi countable e uncountablol 

1-aggettivi | 

dimostrativi | possessivi 

jenitivr^assoni^ 

pronomi persona» | pronomi relativi 

SI pronome 

| SI e No come nsposta | questron tat|s 

lutto lo particolarità dot VERBO | 



MnlH -UH ! 


tivo 


som* m tran «tìermanve o rtmogative fc cortesia 

any m tran mtrnogatnre dvette o mdaette 

noi ., any m tran negative 

no m tran negatnre con verbo aBa torma atlermanva 


Wi krv* gol some brsad and som* fruii. 
Som 9 day* ago.~ 

Wouldyou hkw som e cksmss? 

Co* Ihavs some tao* 

Havt you gol any/nends i* Canada 7 
TtU ms \f Omt u any milk k/t. 

Thsrw un ì any rsason to b* aJratdJ 
Thtr v u no mason to b* ajratd. 


Abbiamo del pane e deBa frutta 
Ale un porta fa 

Vuoi deBe nkege?/ qualche obepa? 
Posso avere un po' di té? 

Hai degli anaci m Canada? 

Danna se t rimasto del latte 

Non e t nessun motivo di avere paura 


*1 


© 


3 


no sempre meglio come produrre que¬ 
ste opere multimediali. 

Ma passo ora a cercare di dare un 
contributo al miglioramento dei prodot¬ 
ti, esaminando con spirito critico e co¬ 
struttivo ciò che ho trovato sulla scriva¬ 
nia questo mese. 

Mi sento in dovere di ricordare che in 
linea generale per utilizzare i CD-ROM 
che vengono proposti in questa rubrica 
occorre come mimmo una stazione 
multimediale costituita da PC 386SX 
con Windows 3.1,4 Mbyte di RAM. lo¬ 
gicamente un lettore CD-ROM, video 
VGA, scheda audio, mouse, altoparlanti 
e microfono. 

Se pensate oggi a una stazione multi¬ 
mediale. pensate almeno in termini di 
486 veloci (ma è meglio un Pentium), a 
lettori di CD a quadrupla velocità, a 8 
Mbyte di RAM. Non lesinate oggi sulla 
qualità delle attrezzature, potreste pen¬ 
titene prestissimo. 


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Al plurale, perché la pubblicità sui 
giornali ci informa che sono diversi. 
Ma in questa sede mi occupo solo del 


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dizionario inglese/italiano/inglese, can¬ 
didato ad essere una risposta concreta 
a certi nostri desideri avere un diziona¬ 
rio parlante capace di toglierci ogni 
dubbio sulla pronuncia di circa 40.000 
parole. Ma è veramente in grado que¬ 
sto «dizionario che parla» di soddisfare 
questi nostri desideri? 

Per chi ha fretta di sapere, posso 
riassumere il mio giudizio con una di¬ 
chiarazione: lo voglio, lo comprerò. Chi 
non ha fretta e continuerà a leggermi 
verrà a sapere perché lo acquisterò 
malgrado alcuni difetti evidenti. 

Superata la (graficamente discutibi¬ 
le) prima schermata, si arriva subito al¬ 
la «prima pagina» del dizionario, illu¬ 
strata nella figura 2. 

La pronuncia 

Un click su una delle parole eviden¬ 
ziate in rosso attiva la (singola) lettrice 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 


227 


























































CD-ROM 




7 


8 


di madrelingua che pronuncia la parola 
scelta. La pronuncia è accurata, atten¬ 
dibile e sufficientemente "neutra» per 
essere considerata adatta a rappresen¬ 
tare l'inglese parlato dagli inglesi ben 
educati, anche se non laureati a Oxford 
o membri della Royal Family Ma la let¬ 
trice è una sola (difetto) e sarebbe dav¬ 
vero meglio avere il conforto di una al¬ 
ternativa (maschile e americana, for¬ 
se?). Non voglio sembrare eccessiva¬ 
mente esigente, ma se questo diziona¬ 
rio parlante è stato concepito anche 
come esercizio di apprendimento, allo¬ 
ra una varietà di lettori, quantomeno 
nella parte dedicata al lessico, avrebbe 
avuto la sua bella importanza 

La grammatica 

La voglia di esplorare e capire il fun¬ 
zionamento presto prende il soprav¬ 
vento e non si resiste alla tentazione di 
cominciare a cliccare sulle icone alla si¬ 


nistra Seguendo un ordine naturale 
cucchiamo sull'icona grammatica, sal¬ 
tando quella della guida cui ricorrere¬ 
mo solo in caso di difficoltà. 

L'impressione immediata che si ri¬ 
ceve è quella di non trovarsi di fronte 
ad una grammatica ostica per la sua 
vastità e complessità: infatti, come di¬ 
mostrano le figure 3 e 4, troviamo solo 
i rudimenti della già scarna grammatica 
inglese In questa sede, mi sembra 
onestamente sufficiente I patiti della 
grammatica troveranno modo di ap¬ 
profondire diversamente, con strumen¬ 
ti non necessariamente "parlanti» co¬ 
me questo 

L'icona successiva è quella delle im¬ 
magini, che ci porta a scegliere, come 
si vede dalla figura 5, tra una buona va¬ 
rietà di argomenti di natura essenzial¬ 
mente pratica: ci appaiono delle scher¬ 
mate che illustrano oggetti con cui ab¬ 
biamo a che fare nella vita quotidiana: 
vediamo come scriverli, sentiamo co¬ 


me pronunciarli. Il sistema mi appare 
pratico, efficace, utile. 

Il lessico 

Poi si passa al lessico, che tratta di 
vari argomenti. E qui incontriamo uno 
dei difetti dell'opera. Guardate la figura 
8: non una parola evidenziata in rosso, 
quindi non una parola di cui si possa 
sentire la pronuncia. Non mi sembra il 
caso, visto che si tratta di un dizionario 
VivaVoce. Cliccando furiosamente sul¬ 
le parole ho sperato che il programma¬ 
tore avesse almeno stabilito dei colle¬ 
gamenti con il corpo parlante del dizio¬ 
nario. ma non c'è nulla da fare, ci si de¬ 
ve tornare cliccando sull'icona apposi¬ 
ta Non è cosi per tutte le voci del les¬ 
sico. si trovano anche delle frasi di va¬ 
ria natura (orario, spesa, presentazioni, 
eccetera) che vengono pronunciate per 
noi (dalla solita, unica e infaticabile let¬ 
trice inglese), ma sono pochine, certa- 


228 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 
























































































CD-ROM 



9 



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Conversioni di unita tnglosi 


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Cerca Lemmi 


Annui* 


Parola da corcata 

vilicuKuto 





OL— 

« t*e»o 


11 

mente non più del venti per cento del 
totale. 

Le appendici 

L’apertura è sui cognomi inglesi e 
americani, che sono raccolti in una lista 
nutrita (sicuramente centinaia di nomi) 
divisa ordinatamente per lettera iniziale. 
Lo stesso è per i nomi II tutto ci assicu¬ 
ra la possibilità di ascoltare come si pro¬ 
nunciano svariati nomi e cognomi anglo¬ 
sassoni, con qualche omissione «impor¬ 
tante»; tra i cognomi degli attori che mi 
sono venuti in mente (Redford, Costner, 
Cruise, Stone, eccetera) non ne ho tro¬ 
vato uno elencato. Poco male. Ho anche 
cercato una conferma sulla pronuncia 
del nome Seamus (si pronuncia grosso 
modo «scemus»), ma non c'è. Poco ma¬ 
le, prima o poi ne incontrerò uno (di no¬ 
me e non di fatto: di questi ultimi conti¬ 
nuo ad incontrarne a dozzine ogni gior¬ 
no, guidando per le strade di Roma) e 


mi farò dire da lui 
medesimo la pro¬ 
nuncia esatta. 

Più difficile sarà 
incontrare i perso¬ 
naggi storici e mi¬ 
tologici elencati in 
una delle appendi¬ 
ci, per cui sarebbe 
stato utile sentire 
da un inglese co¬ 
me secondo lui si 
pronuncia, ad 
esempio, Caesar 
(non è del tutto in¬ 
tuitivo per noi pro¬ 
nunciarlo grosso 
modo «sisar», abi¬ 
tuati come siamo 
a pronunciarlo Ce¬ 
sare). Ma non c’è 

traccia di «traccia vocale», dobbiamo in¬ 
ventarcelo noi come pronunciare i vari 
nomi storici o mitologici (difetto, o no?). 


12 

13 ▼ 




vi»>tat«on h** «» ‘•«'*1 *• 1 nma Jbiuk. <#cc L) vwi* partorak » l'ottano*. 

Vuftaaooe (del* Vergate a Eri) «tettai 2 re^vo èrmo 3 {fom.) naia troppe lunga 
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Tutte le appendici mancano di riferi¬ 
menti sulla pronuncia. Peccato, conti¬ 
nueremo a sbagliare sulla pronuncia di 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


229 
































































































CD-ROM 


La collezione di Corel CD Home 


di Dino Joris 


Ho già parlato - benissimo - di uno dei prodotti di questa collana (Adventures with Edison) 
e vi assicuro che vale la pena parlare anche dei prodotti di seguito indicati, perché si tratta 
di opere eccezionali da molti punti di vista Con una sola esclusione, che indicherò 
Attenzione però, di questi prodotti vi dovete interessare solo se: avere figli o nipoti tra 1 3 
e gli 8 anni a cui farli usare; desiderate che i bimbi abbiano «incontri ravvicinati" con la 
lingua inglese Isono tutti in lingua inglese, con versioni doppie mglese/spagnolo e 
mglese/giapponese), avete un interesse professionale per i giochi didattici per bambini 
Isecondo me c'è molto da imparare); avete tanto spazio a disposizione su disco 1 
Per quanto riguarda le immagini, questa volta ho verificato che è molto difficile fare la 
cattura delle schermate perchè questi giochi si impossessano di tutte o quasi le risorse 
di Windows e quindi non è possibile utilizzare contemporaneamente altri programmi 
Ivista la natura dei giochi), non posso considerare questo un difetto come ho fatto 
per altri prodotti di consultazione e studio destinati agli adulti 
Prometto che farò di meglio con i prossimi prodotti 


spot: ve ne sono piu di 100) del disegno 
che si presenta ad ogni scena, si possono 
avere effetti diversissimi e per lo più diver¬ 
tenti ed educativi. 

Inoltre, si può accedere ad un divertente 
e semplicissimo strumento di disegno per 
colorare, come se fossero pagine di un al¬ 
bum, varie scene predisposte alla colorazio¬ 
ne. 

Posso estendere tutte le osservazioni a 
Blue Tortoise. che è concettualmente equi¬ 
valente e somiglia moltissimo a Red Rhmo 
(molto, molto di più di quanto non possano 
somigliarsi una tartaruga e un rinoceronte) 

Finite le delizie per bambini? No, perché 
c'è un pensiero anche per bambini un po' 
più grandi. 




Blue Tortoise & Red Rhino 

Versione Windows e Macintosh 

Se volete sapere come si pronuncia Tor- 
toise (tartaruga) o Rhino (forma breve per ri¬ 


noceronte) in inglese, non avete bisogno di 
comperare il VivaVoce di Garzanti, perchè 
provvede la lettrice ad annunciarvi i titoli di 
queste deliziose opere per bambini (ovvia¬ 
mente con accento nord americano). 

Queste due opere multimediali per bam¬ 
bini sono adatte all'età che va dai 3 ai 6 an¬ 
ni, secondo quanto dichiara la Corel A mio 
avviso l'età deve essere aumentata di 2 an¬ 
ni per entrambi i limiti se il bambino che ne 
deve fruire non ha già una buona padronan¬ 
za della lingua inglese 
Tenete presente che la lettura dei sem¬ 
plicissimi testi che accompagnano le opere 
è in stile "karaoke», ovvero le parole scritte 
sullo schermo si evidenziano man mano 
che sono lette dallo speaker 
Questo costituisce un ottimo esercizio di 
lettura e uno strumento di apprendimento 
della lingua per chi vuole utilizzare queste 
opere anche a questo scopo 
L'altro scopo possibile di fruizione delle 
opere è quello di divertirsi con i propri bam¬ 
bini (o lasciare che si divertano per loro 
conto). Certamente il genitore potrà essere 
d'aiuto all'inizio, ma poi 
il bambino, appresi i 
semplicissimi meccani¬ 
smi di utilizzo del mou¬ 
se e delle reazioni ai 
click sui disegni, vorrà 
fare da solo e . man¬ 
darci a spasso! 

Red Rhino ci raccon¬ 
ta una semplicissima 
ma accattivante storia 
di un rinoceronte rosso 
che perde il suo pallon¬ 
cino. anche lui rosso, in 
un mondo di oggetti 
prevalentemente rossi 
Il gioco consiste nell'in- 
dividuare il palloncino 
con un click, ma se si 
cliccano altri compo¬ 
nenti (punti caldi o hot 


Nikolai's Traili 

Versione Windows e Macintosh 

Ecco qualcosa dedicato ai piu grandicelli, 
età dai 4 agli 8 anni (ma se la mia teoria so- 
vraesposta è valida, allora possiamo dire da 
6 a 10 anni). 

Questo gioco è leggermente piu com¬ 
plesso e prevede che il bambino segua il 
percorso del treno e risponda con reazioni 
appropriate alle sollecitazioni del gioco. 

In uno dei quadri, ad esempio, il treno ha 
un incidente e cade a pezzi, e il bambino 
viene sollecitato a ricostruirlo cliccando sui 
vari componenti, seguendo le istruzioni 
scritte e verbali del macchinista, che espo- 


Corel CD HOME 


Produttore: 

Corel Corporation ■ 1600. Carlmg Avenue - Ot¬ 
tawa. Ontano K1Z8R7- Tel 16131728-8200 

Distributori: 

Computer 2000 S p A - Via Gaggia , 4 - 20139 
Milano-Tel 02/525781 

J Soft Srl- Via Paracelso, 14 - 20041 Agrate 
Brianza IMI) - Tel 039/6899802 

Ingram Micro Italia - Via Roma. 74 - 20060 
Cessina de Pecchi IMII - Tel. 02/95343604 
Modo S.r.l. - Via Masaccio. Il -42100 Reggio 
Emilia-Tel 0522/512828 

Computer Discount - Via T Romagnola. 61 • 
56012 Fornacette IPII - Tel 0587/422022 

Prezzo ilVA esclusai. 

Corel CD Home Icadauno) Ut. 44 500 


230 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


















CD-ROM 



ne cartelli (boiler, 
wheels, eccetera) e 
pronuncia il nome de¬ 
gli oggetti, Invitando il 
bambino a cliccare su 
di essi per ricostruire il 
treno. 

Ottimo e divertente 
esercizio di apprendi¬ 
mento. 

Ho forse dimentica¬ 
to di dire che le anima¬ 
zioni, compatibilmente 
con il mezzo, sono più 
che soddisfacenti (non 
attendetevi cartoon di 
livello disneyano) e 
che le idee divertenti 
sono la regola in que¬ 
sto e negli altri giochi 

Tutto perfetto, allora? No, perché sono 
personalmente convinto che ci potrebbero 
essere risparmiate (o quantomeno ridotte) 
le presentazioni di apertura dogo animato 
della linea Corel CD Home). Che i tempi di 
attesa tra un'azione e l'altra sono piuttosto 
lunghi quando si usa un lettore a doppia ve¬ 
locità (ma ci dobbiamo attrezzare con un 
4x). anche se si usa un 486 DX-100 come 
nel mio caso. 

E se pensate che vi dica che assoluta- 
mente tutti i prodotti Corel CD Home sono 
molto belli, vi offro subito modo di ricre¬ 
dervi. 


Arcade Mania 

Versione Windows 

Lasciatemi fare una piccola premessa a 
proposito di questo prodotto (prodotto e 
non opera): non ho alcun interesse per i 
giochi di tipo Arcade che mi ispirano un'an¬ 
tipatia feroce, specialmente quando vado a 


fare i conti di quanto i miei due figli maschi 
riescono a spendere nelle sale giochi, pur 
avendo a disposizione in casa un computer 
con molti giochi e il Super Nintendo. 

Quando sento parlare di Arcade - la sala 
giochi, appunto - vedo rosso. 

Questo vi dovevo per chiarire il fatto che 
non sono per nulla oggettivo a proposito di 
prodotti del genere e che quindi dovete, 
considerare neon giudizio» il mio giudizio 
negativo. 

I tre giochi contenuti in questo prodotto 
non sono eccezionali e tutt'altro che origi¬ 
nali: Neutrino consiste nel respingere delle 
palline che cadono dall'alto e rimbalzano in 
varie direzioni distruggendo altre palline. Se 
siete schiappe come me la fine è una sola: 
boom, esplosione atomica e segregazione 
all'ultimo posto in classifica. Già visti giochi 
di questo tipo, ma senza un finale da Giudi¬ 
zio Universale. 

Gli altri due giochi hanno la pretesa di vo¬ 
ler somigliare a Doom. almeno per gli 
aspetti grafici tridimensionali, ma non ne 
hanno la classe e danno comunque la sen¬ 
sazione per me poco piacevole di vivere 
nella semioscurità (mi piacciono le cose alla 
luce del sole) a combattere con¬ 
tro nemici scarsamente visibili. 

Se dopo avere superato la fase 
di installazione che, per l'esattez¬ 
za. prende 8.78 Mbyte del vostro 
disco rigido e avere giocato un 
po' a questi giochi sentite il biso¬ 
gno di consolazione, allora pensa¬ 
te al costo per ogni gioco che 
avete a disposizione: meno di 
20.000 lire. 

Potete volere di più? 

Ma avete già capito che io pre¬ 
ferisco spendere i soldi in modo 
diverso e quindi ritengo personal¬ 
mente che questo prodotto sia 
da relegare tra le ultime scelte 
Tanto più che la Corel ha promes¬ 
so qualcosa come 50 nuovi titoli 
l'anno, quindi la scelta di prodotti 
non mancherà, anche nel settore 
Arcade (prometto di affrontare 
l’esame di questo tipo di giochi 
con minori pregiudizi, la prossima 
volta). 


Leicester, Worcester, Gloucester, ecce¬ 
tera. Come si vede dalle figure 10 e 11, 
gli argomenti che sono trattati nello 
stesso modo sono svariati. 

Ad esempio, in fatto di pesi e misure, 
potremo apprendere a quanto equivale 
un «hundredweight», ma per sentirne la 
pronuncia dovremo abbastanza faticosa¬ 
mente lanciare una ricerca sui lemmi. 

Lemmi e frasi 

Nella parte bassa della schermata vi 
sono le icone che ci consentono di fare 
ricerche su lemmi o su frasi. 

Cominciamo con un click sull'icona 
lemmi e appare una finestrella di ricerca 
nella quale possiamo digitare le prime 
lettere della parola cercata e confermare 
con Enter: questa azione ci porterà sulla 
parola digitata o quanto meno in «zona» 
se abbiamo deciso di digitarne solo una 
parte (digitiamo solo «hundr», ad esem¬ 
pio, per cominciare a trovare prima 
«hundred» e poi «hundredweight»). 

La velocità di esecuzione non è quella 
di un «fulmine», ma è sufficiente anche 
se si usa un lettore a doppia velocità e 
un PC 486 DX66. Ho anche provato il Vi- 
vaVoce con un lettore a quadrupla velo¬ 
cità installato su un Pentium e devo dire 
che è tutto un altro mondo. Chi pensa 
ad una stazione multimediale oggi deve 
pensare in questi termini 

Ma torniamo a noi e scopriamo che 
con un click su «Frasi» abbiamo l'oppor¬ 
tunità di digitare una data parola e sco¬ 
prire in quale contesto si usa. Un esem¬ 
pio: con la parola «stone» - pietra - ho 
appena trovato una ventina di frasi. La 
prima è: «to kill two birds with one sto¬ 
ne». 

Noi siamo meno violenti, non uccidia¬ 
mo due uccelli con una pietra, ma piu 
pacificamente prendiamo due piccioni 
con una fava (certo, non quando siamo 
al volante nel traffico delle nostre città, 
non è vero?). 

Conclusioni 

Difetti e incertezze di questo prodotto 
non mi fermeranno, l'ho già inserito nel¬ 
la lista delle spese da fare. Non solo per¬ 
ché è oggettivamente utile, ma anche 
perché tra non molto sarà un pezzo da 
collezionismo, da non mancare. Certo, 
per farne un pezzo da collezione non ba¬ 
steranno le correzioni che ho implicita¬ 
mente suggerito e quelle che altri sug¬ 
geriranno. 

Sicuramente però i progressi rapidis¬ 
simi che si sono verificati nel mondo 
multimediale porteranno a cambi so¬ 
stanziali (anche la lingua cambia, ma per 
nostra fortuna con ritmi molto più a mi¬ 
sura d'uomo). ► 



• 


•4* 

lUIIJR FOX 

NtllllllNO 

V 


NOVI) 

* V 

■ * —, . 

timmi 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 


231 












CD-ROM 




Un esempio di «Appunti di viaggio su CD » è Questo titolo dedicato agli orsi 
pruni, ecco il piano di lavoro per la scelta degli argomenti 


La rappresentazione «thumbnaih delle immagini ci consente di analizzarle 
nel piu semplice dei modi, gh strumenti di ricerca sono poi del tutto classici 


«Appunti di viaggio SU 

di Massimo Novelli 


Finson e gli 


Ancora un'egregia uscita 
della nota casa milanese che 
aggiunge cosi ulteriori sviluppi 
alla sua produzione su CD¬ 
ROM Presente sul mercato fin 
dal 1984. la Finson si puO 
senz'altro considerare leader 
nel settore della produzione e 
distribuzione di software tutto 
italiano, di utilizzo generale, sia 
per MS-DOS che per Commo¬ 
dore Amiga 

Al suo ampio catalogo, com¬ 
prendente ormai oltre 300 tito¬ 
li. e che spazia dall'ambito ge¬ 
stionale familiare all'intratteni¬ 
mento, dalla grafica alla didatti¬ 
ca, all'aziendale e cosi via, si è 
aggiunto da poco un intero set¬ 
tore, su supporto CD-ROM. in¬ 
titolato "Appunti di viaggio", 
collana comprendente già oltre 
80 titoli. Gli argomenti variano 
dal culturale al geografico, dal¬ 
lo storico al naturalistico, tutti 
improntati come ipotetici "diari di viaggio" 
nei quali, con ampie documentazioni foto¬ 
grafiche curate da professionisti del setto¬ 
re. si può tranquillamente -navigare" in po¬ 
sti tra i piu impensabili, analizzare aspetti 
del mondo animale, ripercorrere epoche re¬ 
mote Cinque le ultime uscite, tutte natura- 
listiche-geografiche. e che riguardano l'Egit¬ 
to, il Sudafrica, lo Zimbabwe nonché due ti¬ 
toli dedicati all'orso e a! suo ambiente, l'uno 
che tratta di orsi bianchi e l'altro il più co¬ 
mune orso bruno 

Il generale, in ogni volume della collana 
sono contenute più di 100 immagini foto¬ 
grafiche digitalizzate direttamente dagli ori¬ 
ginali. col rispetto della massima resa cro¬ 
matica. nonché controllate a posteriori pro¬ 
prio dagli autori degli scatti per garantirne 
una equilibrata fedeltà di riproduzione 

Ma non si tratta di una sola, arida raccol¬ 
ta di foto su CD, peraltro "royalty free», 
quindi liberamente utilizzabili in altri contesti 


per usi privati (a differenza dell'utilizzo in 
ambito aziendale, ove occorre l'ovvia auto¬ 
rizzazione della Finson); al loro interno e 
presente un completo programma di ge¬ 
stione immagini, sotto Windows, che per¬ 
mette di navigare nel materiale, selezionan¬ 
dolo semplicemente dal catalogo a scher¬ 
mo (e, nei volumi dedicati alla geografia, 
per argomento e per scelta dalle carte ripro- 


Appunti di viaggio su CD 


Produttore e distributore: 

Finson srl - Via Montepulciano. 15 - 20124 
Milano tei 02/66987036 
Prezzo I IVA mclusah 

Prezzo unitario per ogni volume Ut 59 000 


dotte). Non solo, in tutti i volu¬ 
mi è stata poi inserita una intro¬ 
duzione all'argomento, redatta 
da giornalisti del settore speci¬ 
fico, e ogni foto è accompagna¬ 
ta da didascalie, nonché testi 
recitati a voce da speaker pro¬ 
fessionisti Sarà poi possibile, 
inoltre, e dopo aver fatto una 
selezione delle immagini, atti¬ 
vare la funzione di "sliden che 
provvedera, in slide show ap¬ 
punto, a mostrarci il nostro 
viaggio personalizzato. 

Nella gestione del tutto, poi, 
non mancano le funzioni tipi- 

» che di un programma di grafica 
\\ di uso generale, come la capa- 
” cita di stampare le immagini, 
covertale in colori e formati, tra 
i più comuni, zoom, dithering di 
tre tipi, oltre alle classiche fun¬ 
zioni di gestione di un databa¬ 
se; ricerche e selezioni per ar¬ 
gomenti, per codice e per no¬ 
me Tutto viene reso più facile con l'esteso 
uso di rappresentazioni "thumbnail" delle 
foto, sul piano di lavoro Superfluo dire che 
le immagini sono tutte di ottima qualità e si¬ 
gnificative da ogni punto di vista, in sintesi 
molto funzionali nell'economia dell'argo¬ 
mento, e tra l'altro tutte a 24 bit. 

L'operazione "Appunti di viaggio su CD" 
della Finson ci sembra una scelta felice, 
vuoi per il suo prezzo, prima di tutto li volu¬ 
mi costano 59.000 lire IVA compresa), vuoi 
per il valore intrinseco che. a volte, può an¬ 
dare al di la della sola didattica. 

E sicuramente fonte di esperienze inte¬ 
ressanti, nonché un buon catalogo di imma¬ 
gini, da utilizzare come più si voglia, per ar¬ 
ricchire produzioni altrettanto didattiche o 
solo semplicemente per istruire, sul nostro 
meraviglioso mondo e nel ruolo che ha la 
pura conoscenza culturale di quello che ci 
circonda, spesso minacciato da mille pro¬ 
blemi Kg 





























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77 
195 
77 
77 
29 
68 
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480 
57 
137 
64 
33 
64 
77 
67 
37 

79 
99 

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Works I8S 

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0 Publisher 3.0 104 


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IT W 
ITW 619 
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0 Excel 7.0 329 H PowerPoint 7.0 329 


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__ Word 7.0 
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249 

619 

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IT W 834 
IT W/DI9S 
IT W 104 


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TradeUp ITA 99 
tortone Italiana ITA 20S 
B Mentore taluna ITA 84 



Norton Antivirus per Win. 95 


b 


TradeUp 
Versore Italana 
tomore tatara 


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ITA 75 
ITA 159 
ITA 65 


114 


WINDOWS 95 RESOURCE KIT L 110.000 iva compresa 

0 SOFTWARE EDUCATION AGGIORNAMENTO IN ROSSO PREZZI SPECIAL) IN VERDE NOVITÀ 


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CSOwmDrawll 
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MathemaOa 22 Stand Studenti 
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inw !i» PUBLISHERxWIN 
275.000 




Upgr. 


LEGENDA: D=OOS W»WINDOWS M=MACINTOSH FD=FLOPPY DISK CD=CD ROP4 


CONDIZIONI DI VENDITA Si Ktetono on*ni per telefono, fu e posa Tutte le offone vnAxo « sosotuocono le precedetti OStne vaWe «no a esaurito fl* scorte, cor. nserva 6 vanarom * preno sena preavviso Papato contrassegno, tedinone i meno comere espresso IL 20.000*IVA) 
oppure a meno posa (LI100Q*IVA). Nessun addetta? per orini supenon a L600000+IVA. Tuta i^preza sono espressa r rngkaca • Ur». IVA escua.franco nossro rrapn/ro e salvo 4 wnAito. Tro i pacóro sono m «tr&one onerale con poma rficaie.ne»'e verw* p»u recenti dnporubiti Ptpmmi e 

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PER O RDINI 


I INI FORM AZIO INI I 


TEL 0424/504650 ■ FAX 0424/504651 M 

Viale Asiago, 85 ™ 


o Ti J J* 


jf ORARIO APERTURA 
] LUNEDI/VENERDÌ 9.00-19.30 
SABATO 9 00-13.00 
'ili II 


X-MEN BASSA IVO 
































MIAI I M A G 


PROVE Jb PRODOTTI 


Nikon LS-1000 

di Andrea de Prisco 




Dei prodotti Nikon dedicati alla foto¬ 
grafia digitale ci siamo occupati più vol¬ 
te sulle pagine di MC. La prima volta, 
oltre un anno fa, nel reportage relativo 
alla Photokma '94, la fiera mondiale del¬ 
la fotografia tenuta ogni due anni in 
quel di Colonia. In quella sede parlam¬ 
mo della fotocamera digitale Nikon El, 
basata su un CCD da un milione e tre- 
centomila pixel, in grado di riprendere 
immagini in true-color salvandole in for¬ 
mato digitale più o meno compresso su 
schede di memoria in standard PCM¬ 
CIA Poco prima dell'estate fu la volta 
dello scanner per diapositive Nikon 
CoolScan, provato nelle pagine della ru¬ 
brica Digital Imaging. Di quell'apparec¬ 
chio /presente sul mercato già da alcuni 
anni) rimanemmo colpiti dalla eccellen¬ 
te qualità delle digitalizzazioni, ma an¬ 
che per le sue ridottissime dimensioni 
del tutto identiche a quelle di una co¬ 


mune unità di memorizzazione formato 
5" e 1/4 Grazie a questo importante 
« dettaglio», il CoolScan poteva essere 
installato anche come unità interna, uti¬ 
lizzando una normale predisposizione 
per meccaniche floppy disk del nostro 
computer. Il merito di tanta compattez¬ 
za era da ricercare essenzialmente nella 
meccanica di lettura, basata come sem¬ 
pre su un sensore CCD lineare, ma uti¬ 
lizzante come sorgente luminosa non la 
solita lampada fluorescente, ma una 
batteria di LED a luce fredda (da cui il 
nome CoolScan). A fronte di una qualità 
immagine a dir poco entusiasmante, il 
Nikon CoolScan aveva in pratica un solo 
difetto: un'eccessiva lentezza. Per digi¬ 
talizzare una diapositiva alla massima ri¬ 
soluzione (2700 dpi) erano necessari 
una decina di minuti! Tutto il tempo per 
andarsi a prendere un buon caffè al vici¬ 
no bar dietro l'angolo... 


Ma si sa, la tecnologia avanza e 
Nikon non è certo abituata a stare die¬ 
tro agli altri. Cosi dopo la comparsa di 
alcuni apparecchi concorrenti particolar¬ 
mente »sprintosi» la risposta da parte 
di Nikon non poteva certo tardare. Il 
nuovo LS-1000, non a caso «sopranno¬ 
minate)» Super CoolScan, offre le me¬ 
desime qualità del suo predecessore 
ma con tempi di risposta ben più ag¬ 
giornati. Adesso per digitalizzare un fo¬ 
togramma bastano poche decine di se¬ 
condi, ma le caratteristiche davvero 
«Supera del nuovo nato non si limitano 
alla sola maggiore velocità. Grazie ad un 
intelligente accessorio acquistabile a 
pane il Super CoolScan può digitalizzare 
automaticamente in sequenza fino a 50 
diapositive che inseriremo nell'apposito 
caricatore. Il software di gestione (ov¬ 
viamente rinnovato anch 'esso) si occu¬ 
perà di caricare una per una tutte le dia- 


234 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 








DIGITAL IMAGING 
NIKON LS-1000 


positive effettuando per ognuna di es¬ 
se, prima della digitalizzazione, la corret¬ 
ta messa a fuoco <ora automatica) e la 
necessaria autoesposizione. 

La differenza è evidente: il caffè lo 
potremo prendere comodamente in 
centro <non più dietro l'angolo) ma al 
nostro ritorno il Super CoolScan avrà di¬ 
gitalizzato per noi non una ma cinquanta 
diapositive. E scusate se è pocoI 

Dimensioni compatte 

Il nuovo Super CoolScan, diversa- 
mente dal precedente modello, non ha 
più le dimensioni standard di un'unità 
5" e 1/4 e. quindi, non può più essere 
installato all'Interno del nostro compu¬ 
ter. L'aumento di dimensioni è, però, 
molto contenuto (pochi millimetri di dif¬ 
ferenza). e non è perso il suo primato di 
scanner eccezionalmente compatto. 
Evidentemente del modello precedente 
la Nikon deve aver venduto la quasi to¬ 
talità di apparecchi in versione «ester¬ 
na» al punto da spingerli a proporre il 
nuovo nato solo in questo formato. Inol¬ 
tre, visto che al Super CoolScan può es¬ 
sere aggiunto un alimentatore automati¬ 
co per diapositive, l'installazione come 
unità interna avrebbe sicuramente crea¬ 
to qualche problema in più per l'aggan¬ 
cio del dispositivo opzionale. 

Forma e dimensioni rimangono quel¬ 
le tipiche di un dispositivo SCSI di me¬ 
morizzazione (un hard disk o un lettore 
di CD-ROM esterno, per intenderci). Sul 
lato frontale troviamo la consueta fes¬ 
sura per l'inserimento della diapositiva 
da digitalizzare (o dello spezzone di pel¬ 
licola da sei fotogrammi tramite l'appo¬ 
sito adattatore fornito a corredo), un 
LED verde e un minuscolo sportellino a 
scomparsa. 

Nasconde un connettore DB-15 (del 
tutto simile a una presa VGA) per il col- 
legamento elettrico dell'alimentatore 
automatico per diapositive. Per l'instal¬ 
lazione di quest'ultimo non dovremo far 


Nikon LS-1000 


Produttore: 

Nikon Corporation 
Electronic Imaging Divi Sion 
4-25, Nishi-Oh l-chome 
Shinagavva-ku, Tokyo 140, Japan 
Distributore: 

Nital SpA 

Via Tabacchi. 33 

10132 Torino 

Tel 011/3102151 

Prezzi orientativi IIVA esclusar. 

Nikon LS-1000 Ut. 4.875 000 

Caricatore per diapositive SF-100 Ut 1 470000 


altro che aprire lo sportellino, posiziona¬ 
re il Super CoolScan in posizione verti¬ 
cale, accostare e agganciare le due parti 
bloccando il tutto tramite un semplice 
ma efficace dispositivo di incastro mec¬ 
canico. Nonostante le apparenze fin 


troppo plasticose, l'alimentatore auto¬ 
matico ha un funzionamento ineccepibi¬ 
le. Sollevando il coperchio semitraspa¬ 
rente troviamo due sedi per le diapositi¬ 
ve. Quella più esterna accoglie gli origi¬ 
nali da trattare, quella interna raccoglie 
gli originali trattati. 

Ogni diapositiva viene inserita nel Su¬ 
per CoolScan, digitalizzata, estratta e 
posizionata nel corridoio di raccolta. Il 
tutto automaticamente, come vedremo, 
grazie al nuovo software di gestione 
fornito con l’apparecchio. 

Tornando all’apparecchio principale, 
sul lato destro troviamo solo l'interrutto¬ 
re di alimentazione. Il retro si presenta 
più o meno come tutti i dispositivi SCSI: 
troviamo i due connettori per il collega¬ 
mento alla catena di interfacciamento, il 
selettore per impostare l'indirizzo di pe¬ 
riferica e, naturalmente, il connettore 
per l'alimentazione elettrica. 

L'estremità posteriore dell'apparec¬ 
chio è tutta circondata da minuscoli fori 




MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


235 
















DIGITAL iMAGiNG 
NIKON LS-1000 



Grazie all'alimentatore automatico per diapositive e possibile digitalizzare automaticamente in sequenza fino a 50 originali 



La presa per il collegamento elettrico dell'alimenta¬ 
tore automatico 


d'aerazione: è la parte dello scanner 
contenente la sezione di alimentazione 
e. per nostra fortuna, non troviamo al¬ 
cuna ventola d'aerazione. In altri appa¬ 
recchi concorrenti del Nikon, non solo 
tale dispositivo è presente, ma è anche 
particolarmente rumoroso. 

Uno sguardo all'interno 

Per aprire il Super CoolScan è suffi¬ 
ciente svitare una sola vite Questo, 
però, non è certo un complimento: il 
frontalino è montato ad incastro e per 
estrarlo è necessario far leva con un 
cacciavite a taglio (in mancanza di at¬ 
trezzi più specifici) con il rischio di pro¬ 
vocare un danno estetico all'apparec¬ 
chio Anche i due semigusci sono trat¬ 


tenuti da appositi incastri e per separarli 
è necessario spostare verso il retro 
quello superiore, dopo aver tolto la già 
citata «vitarella». 

Una volta all'interno possiamo ammi¬ 
rare un pregiato mix di meccanica, otti¬ 
ca ed elettronica di elevatissima qualità. 
Come già anticipato la sezione alimen- 
tatrice è situata posteriormente: accan¬ 
to ai grossi condensatori di stabilizzazio¬ 
ne e al trasformatore (multiavvolgimen- 
to) di alimentazione, troviamo anche un 
fusibile da 3.15 ampère accessibile solo 
dall'interno. 

L'elettronica digitale è situata su una 
grossa scheda di dimensioni pari all'im¬ 
pronta dell'intero apparecchio. La mag¬ 
gior parte dei componenti è saldata in 
tecnologia SMD e non manca all'appel¬ 
lo né un microprocessore (nella fatti¬ 
specie l'intramontabile Zilog Z80) né la 
necessaria EPROM contenente il 
firmware di gestione. Troviamo anche 
un chip custom marchiato Nikon a con¬ 
ferma del fatto che la casa giapponese 
non si è limitata solo alla progettazione 
elettronica utilizzando componenti stan¬ 
dard ma è andata ben oltre realizzando 
in proprio componenti a più alta scala di 
integrazione 

La meccanica di lettura (simile 
nell'aspetto a quella del modello prece¬ 
dente) è situata nella parte anteriore. 
Questa volta utilizza non uno ma due 
motori passo-passo. Il primo per la 
messa a fuoco automatica, il secondo 
per scansione vera e propria. Il «vec¬ 
chio» CoolScan non metteva a fuoco 
automaticamente e per effettuare tale 
regolazione (non indispensabile ma cer¬ 


to consigliabile prima di ogni digitalizza¬ 
zione) era necessario agire su un appo¬ 
sito comando manuale accessibile 
esternamente. 

Il sensore CCD, per finire, è situato 
posteriormente, su un apposito modulo 
facilmente accessibile in caso di neces¬ 
sità (da parte dei centri d'assistenza, 
s'intende!). Tra il sensore e l'originale è 
interposto un obiettivo composto da sei 
lenti in quattro gruppi: la messa a fuo¬ 
co, come già anticipato, è effettuata tra¬ 
mite un motore passo-passo che spo¬ 
sta l'intera diapositiva in alto o in basso 
fino al raggiungimento della nitidezza 
massima. 

Installazione ed uso 

Come tutte le periferiche SCSI anche 
il Super CoolScan può essere collegato 
direttamente al computer o inserito 
all'Interno di una preesistente catena di 
dispositivi di questo tipo. Se il Super 
CoolScan è l’unico o l'ultimo elemento 
della catena, è necessario inserire in 
una delle due prese presenti sul retro 
l'apposito terminatore SCSI fornito a 
corredo. Tutte le operazioni di collega¬ 
mento vanno effettuate (ovviamente) a 
macchina spenta: tale raccomandazio¬ 
ne, banale per un utente Macintosh (al¬ 
la catena SCSI è normalmente collegato 
anche l'hard disk, dunque la massima 
cautela nelle operazioni è assolutamen¬ 
te indispensabile) è il piu delle volte sot¬ 
tovalutata dagli utenti Windows meno 
responsabili La seconda accortezza ri¬ 
guarda l'indirizzo SCSI da assegnare al 
dispositivo. Anche in questo caso biso- 


236 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 











La finestra di controllo del plug-in che comanda il Nikon Super CoolScan A destra i livelli e le curve LUT 



La selezione del tipo di digitalizzazione e, a destra, 
la correzione cromatica per i singoli colon pomari 




Visione interna del Super CoolScan il livello costruttivo è elevatissimo 


DIGITAL IMAGING 
NIKON LS-1000 




gna considerare gli eventuali altri dispo¬ 
sitivi già collegati assegnando al Super 
CoolScan un indirizzo non già utilizzato. 
E dal punto di vista hardware abbiamo 
finito (sempreché il nostro computer 
abbia già un'interfaccia SCSI installata, 
altrimenti occorre provvedere anche in 
tal senso). 

Passiamo al software. L'apparecchio 
giunto in redazione per la prova era do¬ 
tato di driver per macchine Macin¬ 
tosh/Power Macintosh, ma le conside¬ 
razioni che d'ora in poi faremo riguarda¬ 
no anche la versione Windows del pro¬ 
dotto. Il software di gestione è conte¬ 
nuto m un unico dischetto e comprende 
sia il consueto plug-in di Photoshop (per 
effettuare le digitalizzazioni all'interno 
del programma di fotoritocco) sia un’uti¬ 
lity denominata «Nikon Control» che ci 
permette di comandare l'apparecchio 
anche in modalità diretta L'utility, in 
realtà, deve essere utilizzata anche per 
le scansioni multiple, possibili con l'in¬ 
stallazione dell'apposito caricatore auto¬ 
matico di diapositive. 

Caricate queste nell'adattatore e lan¬ 
ciata la procedura automatica di scan¬ 
sione per ogni originale verrà creato un 
file il cui nome è dato da un identificati¬ 
vo (scelto dall'utente) seguito o prece¬ 
duto da un codice numerico di tre cifre 
incrementato dopo ogni digitalizzazione. 
Il formato file può essere scelto 
dall'utente tra TIFF (Mac e PC) , PICT e 
JPEG. Per i formati datalossy (a perdita 
di informazione) è possibile indicare la 
qualità immagine tenendo presente che 
ad un livello di compressione maggiore 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


237 






















































































DIGITAL IMAGING 
NIKON LS-1000 




Due immagini digitalizzate con il Super CoolScan a media risoluzione 11350 punti per pollice! 


corrisponde sempre una qualità piu bas¬ 
sa (e viceversa). 

Nikon Scan 

Nikon Scan è il plug-in di Photoshop 
utilizzato per pilotare il Super CoolScan. 
Viene richiamato anche dall'utility Nikon 
Control per l'utilizzo diretto del dispositi¬ 


vo. Un po' come tutti i driver di gestio¬ 
ne per scanner si presenta come una fi¬ 
nestra di controllo formata da un'area di 
preview a destra e da numerosi menu, 
pulsanti e cursori di regolazione a sini¬ 
stra. 

Può essere dimensionata a piacere 
all'interno del nostro schermo: ovvia¬ 
mente più è grande la finestra, maggiori 


saranno le dimensioni dell'area di pre- 
view e più facilmente potremo interve¬ 
nire alla ricerca di un risultato eccellen¬ 
te. 

In alto a sinistra troviamo tre menu 
pop-up II primo ci permette di scegliere 
il dispositivo utilizzato (nel caso in cui 
avessimo collegato più scanner Nikon 
alla nostra catena SCSI); di modificare il 
valore di Gamma; di accedere ad alcune 
funzioni particolari come la regolazione 
fine della messa a fuoco, il tipo di inter¬ 
polazione o l'esposizione automatica. 

Il secondo menu (Setting) permette 
di impostare, selezionare, salvare o cari¬ 
care i parametri dello scanner. È possi¬ 
bile avere «in linea» più d'una taratura, 
facilmente richiamabile con un sempli¬ 
ce gesto di mouse 

Il terzo menu è utilizzato per selezio¬ 
nare il tipo di originale e la modalità di 
scansione: negativo, positivo, colore, li¬ 
velli di grigio o bianco/nero secco. Per 
le scansioni monocromatiche (indipen¬ 
dentemente dal tipo di originale) è pos¬ 
sibile impostare un filtro monocromati¬ 
co blu, verde o rosso per schiarire le to¬ 
nalità del filtro selezionato e scurire 
quelle del colore complementare (allo 
stesso modo della sovrapposizione di 
un filtro colorato su una fotocamera ca¬ 
ricata di pellicola in bianco e nero) 

Sotto ai primi tre menu è possibile 
impostare le dimensioni e la risoluzione 
d'uscita della nostra digitalizzazione. La 
risoluzione può arrivare fino a 2700 pun¬ 
ti per pollice mentre la dimensione 
massima è quella del formato 135 inte¬ 
ro. 24x36 mm. È anche possibile impo¬ 
stare un fattore di scala (compreso tra 
l'8 e il 200 per cento) cosi come blocca¬ 
re le dimensioni su un determinato va¬ 
lore impostato dall'utente. 

La «zona» più interessante della fine¬ 
stra di controllo è quella relativa alle re¬ 
golazioni cromatiche effettuabili sull'im¬ 
magine di prescan visualizzata a destra 
Possiamo regolare sia luminosità e con¬ 
trasto. sia intervenire singolarmente 
sulle tre componenti cromatiche «viran¬ 
do» il risultato finale verso qualsiasi co¬ 
lorazione. La finestra di preview mostra 
costantemente il risultato delle nostre 
operazioni. Se non siamo soddisfatti 
delle regolazioni di base, possiamo in¬ 
tervenire sulla curva di gamma global¬ 
mente o singolarmente per i tre colori, 
ma anche effettuare la regolazione au¬ 
tomatica dei livelli con la possibilità di 
visualizzare in ogni momento Cisto¬ 
gramma della gamma tonale. Non man¬ 
ca, inoltre, la possibilità di impostare 
manualmente i cosiddetti punti di «bian¬ 
co» e di «nero» che identificano il mas¬ 
simo e il minimo livello di luminosità 
presente nella nostra immagine 

La messa a fuoco avviene automati- 


238 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





DIGITAL IMAGING 
NIKON LS-1000 



Nuovo anche l'adattatore per pellicole in stnscia adesso è possìbile digitalizzare tutti i fotogrammi senza h- 
posizionare manualmente il film 


camente: è possibile selezionare un 
punto della nostra immagine da focaliz¬ 
zare con particolare cura, altrimenti 


verrà preso come riferimento il centro 
del fotogramma. 

In basso a sinistra, il piccolo pulsante 


a forma di punto interrogativo attiva 
l'help in linea: in questa modalità, spo¬ 
stando semplicemente il puntatore 
mouse su un controllo o un menu pos¬ 
siamo leggere accanto al pulsante di 
help una breve spiegazione del suo fun¬ 
zionamento. 

Sul lato destro è presente, come det¬ 
to. l'area di preview deH'immagine digi¬ 
talizzata. Sotto di essa, cinque pulsanti 
permettono di cambiare l’inquadratura 
(verticale o orizzontale), riflettere nei 
due versi l'immagine, ingrandire un par¬ 
ticolare o visualizzare l'intero fotogram¬ 
ma. Per selezionare la zona di digitaliz¬ 
zazione è sufficiente tracciare col mou¬ 
se all'interno della finestra di preview. 
La zona selezionata può essere sposta¬ 
ta e ridimensionata in ogni momento: 
sul lato sinistro potremo leggere sia le 
dimensioni in pixel dell'area di scansio¬ 
ne effettiva, sia l'occupazione in memo¬ 
ria dell'immagine digitalizzata A questo 
punto è sufficiente agire sul bottone 
Scan per ottenere, in appena una qua¬ 
rantina di secondi, digitalizzazioni anche 
alla massima risoluzione di 2700 punti 
per pollice. 

Gatta frettolosa? 

In molte zone d'Italia esistono tradu¬ 
zioni o interpretazioni varie del detto 
«presto e bene non vanno mai insie¬ 
me». Visti, però, i risultati ottenibili 
dall'incredibile Super CoolScan c'è da 
credere che in Giappone questo prover¬ 
bio non sia per nulla conosciuto. Infatti, 
la nuova versione del film-scanner 
Nikon non solo offre una velocità di 
scansione decisamente allineata con 
quella di alcuni prodotti concorrenti, ma 
mantiene (era da aspettarselo) quella 
qualità immagine che faceva del «vec¬ 
chio» CoolScan un prodotto davvero 
unico per la sua fascia di prezzo. 

Il software di gestione, poi, è molto 
potente e permette un controllo presso¬ 
ché totale dell'apparecchio riuscendo a 
fornire risultati eccezionalmente fedeli 
anche utilizzando originali pessimi visto¬ 
samente sovraesposti o sottoesposti. 

Infine, il prezzo di vendita del nuovo 
nato, sebbene superiore a quello del 
modello precedente, è ancora ben alli¬ 
neato con le caratteristiche offerte, so¬ 
prattutto in rapporto alla realtà di merca¬ 
to oggi esistente. Il Super CoolScan è 
un prodotto di stampo certamente pro¬ 
fessionale rivolto a chi è interessato a 
digitalizzazioni di qualità fotografica, ot¬ 
tenibili in tempi brevissimi, ma soprat¬ 
tutto mantenendo il completo controllo 
dell'intero procedimento di scansione. 
Altro che storie... 

MS 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


239 



Cool, Catalytic, Connected 

L'arte digitale vista da Los Angeles 

Oggi il termine «grafica computerizzata» ha praticamente perso senso: tutto è 
computer graphics, Ma come se non bastasse le stesse categorie nate da quella 
originaria di computer graphics, il multimedia, gli effetti speciali, le comunità 
interattive, crescono fino a perdere il senso originario esse stesse. Rimane ancora 
però la voglia di sorprendere, di stimolare i nostri sensi, di indurre quella «sospensione 
dell'incredulità» attraverso l'immagine di sintesi, un comportamento che è oggi parte 
integrante dell'alimentazione della nostra fantasia 

di Gerardo Greco 


Digital Art Gallery 

Figlia prediletta della originale «com¬ 
puter graphics» la Digital Art trova un 
proprio spazio naturale proprio in quelle 
istituzioni culturali-commerciali che tra¬ 
dizionalmente hanno ospitato la pittura 
e la scultura: le gallerie d'arte. Come 
abbiamo visto in passato per il 
Museo di Karlsruhe. le gallerie 
d'arte sono ormai organizzate 
per ospitare vere e proprie «in¬ 
stallazioni», l'equivalente digita¬ 
le delle pitture e delle sculture 
fuse in un unico concetto estre¬ 
mamente flessibile I lavori ac¬ 
cessibili al pubblico sono di di¬ 
versa natura, come si addice ad 
un concetto aggiornato di com¬ 
puter graphics. 

Da esecuzioni incorniciate ed 
appese alle pareti alle vere e 
proprie installazioni interattive 
che fanno uso delle tecnologie 
piu disparate. Si tratta quindi 
tanto di oggetti che di «ambien¬ 
ti» creati affinchè il visitatore 
possa vivere l'esperienza preor¬ 
dinata dall'artista. Sin dall'edi¬ 
zione di questa estate del Sig- 
graph 95 nella citta di Los An¬ 
geles sono stati presentati in 
maniera organizzata lavori pro¬ 
venienti da oltre tredici nazioni, 
compresi, per la prima volta, il¬ 
lustrazioni digitali utilizzati nel 
servizio postale, un esempio di 
arte «annullata» che deriva dal 
piu tradizionale concetto di fila¬ 
telia Vista l’enorme quantità di 
lavori sono state utilizzate sin 
da questa estate numerose gal¬ 
lerie d'arte dell'area di Los An¬ 


geles che è diventata un'enorme area 
espositiva. 

Molto interessanti sono le testimo¬ 
nianze di alcuni degli artisti digitali circa 
il rapporto tra arte tradizionale e stru¬ 
mento tecnologico. Nell'intervento dal 
titolo «Insegnare Computer Art, ovvero 
come un pittore si confronta con il com¬ 


puter a Londra» di James Faure Walker, 
l’artista ci porta la testimonianza di co¬ 
me, osservando il lavoro tradizionale di 
pittura e facendosi influenzare dall'im¬ 
magine di un'interferenza televisiva, si 
sia posto il problema del senso della pit¬ 
tura tradizionale in un salotto moderno. 
Forse il futuro è nelle mani dei cyberar- 
tisti? In attesa di poter studiare 
nel modo giusto il rapporto tra 
computer ed arte il signor 
Walker ci racconta di come al- 
l'ISEA 5 di Helsinki mentre va¬ 
gava tra le installazioni interatti¬ 
ve sia stato invece attratto dal¬ 
le pitture finlandesi di inizio se¬ 
colo. 

Senza suggerire risposte 
globali, l'artista ci spiega solo 
che queste esperienze lo han¬ 
no portato a cercare di include¬ 
re elementi visivi appartenenti 
al mondo della natura nei suoi 
lavori sul computer, creando 
cosi un collegamento con quel¬ 
lo che ha visto in quell'occasio¬ 
ne ed offrendo allo stesso tem¬ 
po una temperatura umana ed 
un aspetto riflessivo al proprio 
lavoro. 

In «L'immagine trasformata 
ed in trasformazione nel salto 
dalla cultura della stampa a 
quella digitale» di Starla Sten- 
saas, l'autore approfondisce il 
concetto della «lettura» delle 
immagini in un medium digitale 
partendo tanto dal linguaggio 
visivo, stretto nei limiti 
dell'hardware e del software, e 
la cultura visiva che viene cam¬ 
biata da un medium che ci 
spinge verso un idioma che è 



■'Kaos- di Celeste Brignac 


240 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 









MULTIMEDIA 




"Havmg said. thè grass is always greener in thts case n mas- di Denis A Da¬ 
te. 


»Good daughier. bad mother, good mother. bad daughter cathatsis * conti¬ 
nuumi di Susan E Metros 


allo stesso tempo molteplicità e simul¬ 
taneità. 

Interactive Entertainment 

Alcuni dei progetti accessibili, già 
mostrati al Siggraph 95 nell'area Inte¬ 
ractive Entertainment rappresentano 
tendenze contemporanee, lavori di 
spicco e punti di vista originali nel 
mondo dell'intrattenimento, dei giochi 
e della televisione interattiva. Ciascuno 
dei lavori raggiunge un livello di sofisti¬ 
cazione in una certa direzione Alcuni 
sono particolari nel rendering, altri han¬ 
no un'interfaccia che supera il concet¬ 
to di base del «point and click», altri 
ancora raggiungono risultati incredibili 
utilizzando tecnologie molto semplici. 

Tra i progetti disponibili solo pochi 
sono destinati a diventare dei grossi 


successi in campo commerciale, altri 
sono invece l’esplorazione di nuove di¬ 
rezioni non ancora mature per lo sfrut¬ 
tamento commerciale. Fino ad oggi 
sembrerebbe che maggiore attenzione 
sia stata posta su quel genere di inte¬ 
rattività basata prevalentemente su ri¬ 
flessi pronti ed un dialogo limitato. Si 
tratta di giochi di azione che si sono 
diffusi velocemente nelle sale da gioco 
e nei videogiochi domestici. Man ma¬ 
no che la tecnologia migliora le storie 
si fanno più interessanti e immagini 
realistiche vengono utilizzate sempre 
più spesso. Accanto a questi giochi 
«tradizionali» troviamo esempi di gio¬ 
chi che richiedono maggiori capacità 
analitiche, pur includendo comunque 
immagini molto realistiche. 

Esempi di questi sono i giochi basati 
sulla storia o. ad esempio, casi di orni- 



• Cathach di John Ca ► 
buio 


< ■ Die Formes Flight-di 
James Faure Walker. 


cidio. il comportamento delle azioni in 
borsa, salvare le torri gemelle di New 
York dai terroristi, ecc. 

È importante ricordare che, dal pun¬ 
to di vista deM'utilizzatore. l'obiettivo 
reale dell'lnteractive Entertainment 
non è affatto tecnologico ma è di esse¬ 
re intrattenuto con il gioco ed il diverti¬ 
mento, essere rapito da una storia, sfi¬ 
dato da un mistero o semplicemente 
essere trasportato in un mondo fanta- 



MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


241 













MULTIMEDIA 






Alcuni sili WWW aa visitare per approfondire il concetto di «Interactive Conv 
munities• 


stico attraverso la «sospensione 
dell'incredulità». 

Interactive Communities 

Le Comunità Interattive rappresenta¬ 
no un’area di esplorazione di come la 


grafica computerizzata, i media interatti¬ 
vi e la comunicazione in rete possa rea¬ 
lizzare nuove forme di comunità ed atti¬ 
vare nuove specie di interazioni sociali. 
Si tratta di una via di mezzo tra uno stu¬ 
dio di produzione televisiva ed una torre 
di controllo per il traffico aereo 


Internet ed il WorldWideWeb occu¬ 
pano una parte importante di questo 
settore. 

È proprio su WWW che si sta crean¬ 
do una delle comunità più avanzate in 
termini di sperimentazione. 

Da un certo punto di vista il Web è 


242 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 
































































MULTIMEDIA 


spazio di pubblicazione immediatamen¬ 
te condivisibile da un numero elevatissi¬ 
mo di persone. 

In questo senso rappresenta lo stato 
dell'arte del concetto di comunità globa¬ 
le. Per questo motivo in quest'area la 
grafica computerizzata perde i connotati 
tradizionali per integrarsi con l’interatti- 
vità del multimedia e con la condivisibi- 
lità delle reti. Quindi possiamo conside¬ 
rare il Web non solo come un'area com¬ 
merciale o di consultazione, ma proprio 
quel laboratorio multimediale globale 
prospettato da visionari come Negro- 
ponte. 

La comunicazione interpersonale, 
compresa quella mediata da computer, 
incorpora un certo livello di interattività, 
e può verificarsi tanto tra due consuma¬ 
tori che tra gruppi «molti con molti», co¬ 
me nella teleconferenza, negli incontri 
tra due gruppi, ecc., e possono utilizza¬ 
re molteplici combinazioni di media esi¬ 
stenti e contenuti diversi. La chiave più 
importante che distingue le diverse 
possibili combinazioni è il livello di inte¬ 
rattività 

In un modello di comunicazione me¬ 
diata da computer il mezzo di comuni¬ 


cazione è il computer e l'efficacia viene 
misurata misurando l'impatto della tec¬ 
nologia informatica sulla trasmissione 
dei contenuti e sul completamento del 
proprio compito. Risulta chiaro che in 
questo caso, grazie all'interazione, il 
mezzo di comunicazione contribuisce 
alla trasmissione dei contenuti tra ditta 
e consumatore, piuttosto che impove¬ 
rirla come nella comunicazione di mas¬ 
sa. 

A differenza del modello appena cita¬ 
to, se estendiamo il concetto di intera¬ 
zione da interazione attraverso un mez¬ 
zo di comunicazione, il computer, ad in¬ 
terazione anche verso il mezzo stesso, 
possiamo definire un modello di siste¬ 
ma ipermediale mediato da computer 
come: 

una rete dinamica distribuita su tutto 
il pianeta, comprendente tutto l'hardwa- 
re ed il software necessario per accede¬ 
re alla stessa, che permette ai singoli e 
ai gruppi diversificati di accedere ed of¬ 
frire l'accesso a contenuto ipermediale 
e di comunicare attraverso il mezzo di 
comunicazione. 

Per comprendere a fondo il modello 
innovativo di Interactive Commumties 


quale sistema ipermediale mediato da 
computer, dobbiamo considerare i con¬ 
cetti che vengono introdotti per la prima 
volta e che distinguono lo stesso dai 
modelli multimediali tanto tradizionali 
che interattivi: l'interazione con la mac¬ 
china. la telepresenza, l'ipermedialità e 
la navigazione della rete 

Alcuni dei siti da visitare per ap¬ 
profondire il concetto di Interactive 
Commumties sono sicuramente: 

|htto://www.mclink~itl 
tip //www hoiwired coin/t 

ttp://www. epa.gov,] 

ttpV/www khoros unm edu/ 
http://www.sdsc.edu/SDSC/Research/ 
Visualization/Tecate/ 


http://globe.gsfc nasa.gov/globe 


|nttp://www artcom de/pinq/mappen 


http://www.artcom.ae/proiects/terrc 


http://www usc.edu/dept/garden 

http://bug.village.virginia.edu 

http://cityspace.org 

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Gerardo Greco 6 raggiungibile tramile MC-link alla 
casella greco e tranvie internet agli indirmi gre- 




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160 

PENTIUM 120 2.400 

PENTIUM 120 

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15" DIGITALE 

575 14400 ESTERNO VOICE 

190 

PENTIUM 100 2.300 

PENTIUM 100 

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SIMM 1 Mb 30 pin 

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330 AWE32 IDE ASP 

450 

SVGA 1 Mb PCI EXP. 2 Mb 

SIMM 4Mb30pin 

225 

SONY 4x SCSI2 

450 SB AWE32 PNP - NEW 

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HD 850 Mb E-IDE - FD 1.44 

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300 

CTRL PCI E-IDE ONBOARD 

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500 DISCOVERY 4x 

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125 DISCOVERY CD324X 

650 

MONITOR COL. 14" SVGA 

MB 486 DX4/100 VLB 

200 

SVGA 5429/S3 VLB 

150 BI.ASTER CD 6x PNP + l/F 

500 

1024x768 LOW RAD. MPRII 

MB 486 DX4/I20 PCI 


SVGA 54M30 PCI 

140 BLASTERKEY 

275 

NON INTERLACCIATO 028 

E-IDE - 2 SER 16550-EPP 

210 

SVGA 5436 PCI 

180 KIT PERFORM. 32 6x PNP 

825 

CABINET DESK/M.TOWER 

MB PENTIUM TRITON 75/166 

SVGA 5440 PCI MPEG 

200 SI 1AREVISION PC 3000 

2.750 


E-IDE - 2 SER 16550-EPP 

300 

SVGA S3 TRI064 PCI 

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486 DX4/120 AMD 1.550 

|| HARD DISK E-IDE 

MTl 

STEALTH 64 VIDEO PCI 

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275 

486 DX4/100 AMD 1.500 

540 Mb 

285 

2 Mb VRAM exp 4Mb 

550 EPSON I.X 300 

300 

486 DX4/I00 INTEL 1.550 

635 MB 

315 

MATROX MILLENIUM 2/1 EPSON LQ 100 

340 

486 DX2/66 CYRIX 1.450 

850 MB 

350 

2Mb WRAM cxp 8Mb 

650 EPSON LQI50 C 

430 


1.08 Gb 

410 

MATROX MILLENIUM 4/1 EPSON LQ 300 C 

470 

3 SL PCI 4 ISA - ZIF/GREEN 

1,2 Gb 

450 

4 Mb WRAM cxp 8Mb 

850 EPSON F.PI, 3000 

950 

256 Kb CACHE-4 Mb RAM 

1.6 Gb 

600 

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550 EPSON STYLUS 820 

550 

SVGA 1 Mb PCI EXP. 2 Mb 


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MOVIE MACHINE PRO 

900 EPSON STYLUS 1500 

TEL 

HD 540 Mb E-IDE - FD 1,44 

486 DX4/100 HDISK 420 Mb 

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a curi di CsrraBc G<uSI0Z7> 


MC-Itnk via WWW 


A spasso per Internet con MC-link. 

Dopo le anticipazioni del mese scorso, diamo un'occhiata più approfondita a MC-web, 
ovvero: a come i servizi telematici migrano con sempre maggiore convinzione verso 
interfacce grafiche capaci di gestire più media contemporaneamente 


a cura di Marco Calvo 


L'interfaccia a carattere non morirà. 
Per quanti passi avanti abbiano fatto le 
attuali interfacce grafiche, in numerose 
circostanze quella a caratteri è più velo¬ 
ce, nel mondo della telematica in parti¬ 
colare, legato com'è alle linee telefoni¬ 
che e alla loro capacità (relativamente ri¬ 
dotta) di veicolare informazioni. Non so 
cosa succederà quando ci saranno si¬ 
stemi per il riconoscimento vocale ab¬ 
bastanza veloci, economici e affidabili, 
ma qualsiasi sarà il futuro più o meno 
remoto, l'attualità è fatta di tastiere, di 
mouse e di icone. 

Anche MC-link ha deciso di aprirsi a 
queste tecnologie. Icone e telematica 
non sono un connubio nuovissimo, già 
da tempo «BBS» come CompuServe e 
tanti altre, in stadi più o meno avanzati 
di sperimentazione, offrono simili inter¬ 
facce, ma nessuna è mai stata vera¬ 
mente pratica, affidabile ed adattabile ai 
numerosi sistemi operativi esistenti. Si 
tratta di realizzare qualcosa di molto 
complesso, e allora piuttosto che parti¬ 


re da zero, perché non adottare uno 
standard già diffuso e in continua evolu¬ 
zione? 

World Wide Web 

MC-link ha deciso di affiancare alla 
vecchia interfaccia a carattere l'approc¬ 
cio ipertestuale del World Wide Web. 
Quindi per l'utente non più programmi 
proprietari, diversi per ogni BBS o provi¬ 
der, ma browser qualsiasi, come Net¬ 
scape. Mosaic, WebExplorer, ecc. Il 
vantaggio è evidente: lo sviluppo e il 
progresso di tali programmi non è lega¬ 
to alle capacità e ai mezzi di un singolo 
gruppo di persone, ma a buona parte 
del mondo delle telecomunicazioni. Sta 
per uscire in questi giorni, e sarà già 
una realtà quando leggerete l'articolo, la 
versione 2 di Netscape, che implemen¬ 
ta innovative funzioni per la gestione di 
spazi tridimensionali e pagine altamente 
«interattive», ovvero in grado di reagire 
ai comandi del navigatore in modo ben 


più complesso ed elastico del semplice 
click su un rimando ipertestuale. Gli 
ipertesti non sono ancora un concetto 
familiare ai più che già vengono supera¬ 
ti! 

In attesa di descrivervi MC-link come 
un palazzo 3D pieno di stanze, bibliote¬ 
che, negozi e... esseri umani che parla¬ 
no. prendono oggetti, ecc. ecc. (se vi 
sembra un futuro troppo remoto, fatevi 
un giro con 3D-Chat, la beta è in circola¬ 
zione da varie settimane) diamo un'oc¬ 
chiata a come è ora. 

HTML 

Già oggi, grazie a una sua traduzione 
m HTML, possiamo accedere in moda¬ 
lità grafica ad alcune funzioni di MC-link. 
Nel momento in cui scrivo probabilmen¬ 
te ancora non ne potremo seguire, in 
questa modalità, le conferenze, ma già 
possiamo accedere, ad esempio, alla 
posta. Nelle prossime puntate di questa 
rubrica vedremo perciò come configura- 



!» t» t- Ir 1——- a— 1-- 

—^■—l wc^| ■»>— | | —e—. 


E 

-3 


On The Web 



n. -Urb r • pufe-itac. *auakca* le profor papié wefc 

UC-JamA Om Thè H'aé t muM» *l< ' . referto tre «ifci che MCknk. U poma muta 

tHrmjfc» ■ ohi», farne ■ -top-, notor h eh <uob crear t groar le pcopnr pap* 'J?eb. ne 
c erna uri cu t che pcn-oak ma è arche le verna *o panno cormntul Una rrfreie <ta 

< coartar pe ruotar looet» t ier*U) «A po U pctfna CMt ■ ***** per arpone e ritmar i 
irofifNMtNma 

• I ntopi-r W«fc Pnf Le pop* ** (imh bàtter 

• «immoli W«t» F-nse- - le papa ebo* Ccownrmal 

• per* oliai \V«fc P«gc Le p^nrort* V** abbonai «a MC-b*. 

• Su 111!truci coli MC-fa* Beato atabefttc itele ;*«*» mb hnntofe la MC-Ink 

• I » v rtnrn 'li M uni. - Le |-*p* web gtotr in nxxinafai «tele predali Fjibnchr * 

MCtok 


244 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 

























MC-LINK 


re i vari lettori di posta (Eudora, Pega¬ 
sus. ecc.) e vedremo come collegarci a 
MC-link servendoci del dialler di Win¬ 
dows95 (come noto la possibilità di 
connettersi a Internet è integrata in 
Windows 95, come in numerosi altri re¬ 
centi sistemi operativi, dal MacOS a 
OS/2, di cui spero di poter parlare a bre¬ 
ve). 

Per il momento riprendiamo la «pas¬ 
seggiata» tra le pagine Web di MC-link 
cominciata il numero scorso, L'accesso 
alla stragrande maggioranza di queste 
pagine è consentito anche a chi non è 
abbonato, vi invito perciò a provare di 
persona Se non avete nessun tipo di 
accesso a Internet, richiedete il mese 
gratuito di prova (nel riquadro a parte ul¬ 
teriori informazioni). 

Sfogliando MC-link 

Il sito WWW di MC-link si compone 
sostanzialmente dì due grandi insiemi, Il 
sito Web tradizionale, accessibile quasi 
per intero anche ai non abbonati, con 
numerosissimi settori, gestiti dai mode¬ 
ratori di MC-link e dallo staff della Tech- 
nimedia stesso (ne abbiamo visto una 
piccola parte il mese scorso, qualche al¬ 
tra schermata accompagna questo arti¬ 
colo), ed MC-web. Per accedere a MC- 
web bisogna essere abbonati a MC-link 
e bisogna aver chiesto alla segreteria 
abbonati l'abilitazione in scrittura. Grazie 
a MC-web possiamo creare in prima 
persona pagine HTML che verranno 
pubblicate su Internet, raggiungibili da ► 


Par ulteriori informazioni 
su MC*link... 

Per informazioni su MC-link, contatta¬ 
re la se greteria via e-mail a l seguente in¬ 
dirizzo: ImcUQulitfmclinlui o per via te¬ 
lefonica allo 06/41.89.24.34, oppure via 
fax allo 06/41 73 21 69 

Richiedete l'abbonamento-prova gra¬ 
tuito di un mesel Scaduto il mese, non 
dovrete nulla alla Technimedia, ma se 
MC-link vi piace, potrete abbonarvi al co¬ 
sto di 216.000 lire annue (I.V.A, non de- 
traibile compresa), più 15.000 lire una 
tantum per l'attivazione. 

La URL di MC-link è http://www. 
mclink.it. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


Il messaggio del mese 


Nel messaggio selezionato questo mese da MC-link, conferenza NARRATI- 
VA-COMM, Giancarlo Pagano parla del concetto di tolleranza e del perché «dob¬ 
biamo» essere tolleranti. Non è un messaggio leggero, di facile fruizione, ma 
trovo che contiene numerosi, interessanti spunti e motivi di riflessione. Dedica¬ 
tegli cinque minuti, li vale sicuramente. Il testo, per motivi di spazio, non è com¬ 
pleto (tuttavia non ho omesso parti vitali... almeno spero!) 


RUBRI CHE/i.ETTERATU RA/NARRATI VA-COMM 
Magli 2295, 16/08/95 13: 04 14988] 
Padre: Magli 2292 

Da: MC3708 Giancarlo Pagano (Napoli) 


Oggetto: Re: Recenalone Libro 
(omissis| 

Si tratta del diverso argomento utilizzato per giustificare la tolleranza 
che è uno dei temi più discussi della filosofia politica per la sua natura 
complessa e altamente contraddittoria. 

Lasciando però da parte le questioni inerenti la sua pratica realizzazione, 
il problema fondamentale della tolleranza risiede tutto nella sua 
giustificazione, cioè nella risposta alla domanda: perché dobbiamo essere 
tolleranti. Solo dopo aver risposto a questa domanda è possibile porre le 
altre due: 

a) in che termini dobbiamo esserlo (cioè tolleranti rispetto a chi, 
rispetto a cosa, come, quando); 

b) fino a che punto dobbiamo esserlo. 

Detto questo, affrontiamo ora la questione sollevata da Umberto chiarendo 
subito che l'argomento racchiuso nella citazione di Voltaire giustifica la 
tolleranza considerandola un requisito indispensabile della razionalità, 
dove per "razionalità" va inteso un procedimento logico fondato sulla 
coerenza in virtù del quale un mezzo si rivela idoneo al raggiungimento di 
un fine. Cosi la tesi è che si deve essere tolleranti perché questo è il 
sistema migliore per raggiungere la soglia della Verità. Tollerando si 
rende possibile lo scontro fra interpretazioni diverse e quindi la vittoria 
delle teorie più valide; è, insomma, l'eterna, titanica battaglia fra la 
Verità e la Falsità, il principio cosi ben esposto da John Milton nel suo 
famoso pamphlet, ** Areopagitica **: «[... | finché la Verità è sul campo 
di battaglio noi le facciamo torto a ricorrere alla censura e ai divieti, 
poiché cosi mettiamo in dubbio la sua forza. Lasciamo pure che Lei e la 
Falsità lottino corpo a corpo! Quando mai s'è visto che la Verità abbia 
avuto la peggio in una aperta e libera tenzone?» (Bari, Laterza, 1987 cit. 
p. 75). 

Questo argomento, quindi, teso a giustificare la tolleranza, è espresso in 
termini di RAZIONALITÀ'. 

Quello invece racchiuso nella citazione di Hayek giustifica la tolleranza 
in termini di MORALITÀ’; si deve essere tolleranti perché si ha il dovere 
••morale** di non offendere gli altri e di non sopraffarli. 

Il primo argomento, allora, fonda la giustificazione della tolleranza su un 
procedimento ("darwiniano”) che fa riferimento ad un'entità astratta: la 
RAGIONE; il secondo, prendendo in considerazione la morale, fonda la 
giustificazione della tolleranza su un elemento concreto e reale che è 
1*INDIVIDUO, (la morale, del resto, ha senso soltanto in riferimento a 
quest'ultimo}. La differenza, come si vede, è enorme. 

Personalmente sono propenso a condividere il secondo argomento; quello 
secondo cui la tolleranza è giustificabile in virtù del rispetto che si 
deve alla dignità morale dell'altrui persona; in virtù del convincimento 
profondo che in ognuno, in ogni individuo, vi sia qualcosa di 
irraggiungibile e di inviolabile. 

Questo qualcosa di inviolabile lo concepisco come il sacrario dello nostra 
coscienza morale. Perciò quali che siano 1 suol valori, quali che alano le 
sue credenze, ritengo che l'individuo sia sacro e come tale vada rispettato 
e protetto: ecco il principio assoluto e fondamentale della civiltà 
liberale. 

Il liberalismo, dunque, oltre ad essere, nello specifico, una tecnica 
finalizzata alla limitazione del potere si pone anche come valore, come 
fede: la FEDE, appunto, nell'INDIVIDUO. 

[omissis] 

A ben vedere, quindi, la tolleranza, cosi concepita, è espressione ultima e 
riassuntiva di un compiuto sistema morale, che va sotto il nome di 
INDIVIDUALISMO ETICO. Individualismo perché è l'individuo ad esser posto al 
centro dell'attenzione; etico perché si riconosce ch'egli è sacro e che 
perciò va salvaguardato sempre, anche quando - e soprattutto quando - 
esprime opinioni diverse dalle nostre. Da qui il diritto al dissenso e, 
politicamente, la tutela delle minoranze. 

Giancarlo Pagano. 


245 













MC-LINK 


Le aree di MC-Link 


rubriche/telema tica/TELEFONIA 
Msg# 12, 23/05/91 02:15 12681] [66] 
Padre: Msg# 11, 2 Figli: Msg# 13,16 
Da: MC5745 Massimo Vitali (Milano) 


Oggetto: Re:Conversazione A Tre 

Hai due possibilità', una che va sicuramente e una che forse va e forse no. 
Iniziamo dalla prima... 

Il tasto R del Sirio ha la stessa funzione del tasto FLASH dei vari 
Panasonic t simili, con la differenza che le temporlzzazloni sono diverse: 
il tasto R riaggancia la linea per poche frazioni di secondo, il tasto 
FLASH per un periodo piu' lungo (mi pare piu' di mezzo secondo). Lo 
centrali italiane sono ovviamente fuori standard come tutto ciò' che fa la 
SIP, e sono tarate per una temporizzazione piu' breve di quella offerta dal 
FLASH dei Panasonic, per cui la pressione del FLASH, anziché' fare la sua 
funzione, riaggancia brutalmente la linea. 

Siccome il tasto R del Sirio non e' altro che un BREVE riaggancio di linea, 
pero', e' possibile simularlo pigiando rapidamente sul pulsante su cui 
appoggia la cornetta, come se si volesse agganciare per un decimo di 
secondo: l'effetto e' lo stesso, e il risultato sicuro (sono quasi 3 mesi 
che ho questi servizi e non ho mai sbagliato una volta a simulare il 
tastino R). 

Se il tuo telefono e' uno di quelli che permette di memorizzare i numeri, 
hai un'altra possibilità'. 

Come saprai, su ogni telefono che si rispetti c'e* un piccolo commutatore 
per selezionare la modalità' di composizione del numero, a toni o a impulsi 
(su alcuni telefoni la selezione e' realizzata "via software" impostando un 
opportuno settaggio). La cosa curiosa, pero', e' che la modalità' con cui i 
numeri sono memorizzati e' indipendente dal settaggio del commutatore. Vale 
a dire che se tu memorizzi un numero in selezione a toni, e poi sposti il 
commutatore su selezione a impulsi, il numero memorizzato sara' comunque 
composto a toni anche se il default per il telefono e' stato settato a 
impulsi. 

Puoi sfruttare questa caratteristica per ridefinire un tasto per la 
memorizzazione dei numeri in modo da fargli emulare il tasto R del Sirio, e 
cioè': 

a) imposti il telefono per composizione ad impulsi 

b) memorizzi in un tasto il numero 1 

c) imposti il telefono per composizione a toni 

A questo punto tutti i numeri che comporrai saranno fatti a toni, ma 1' "1" 
memorizzato nel tasto di chiamata veloce sara' comunque composto ad 
impulsi. E un "1" composto ad impulsi su una linea abilitata a 
conversazione a tre e avviso di chiamata fa esattamente le stesse funzioni 
del "R" del Sirio: riaggancia la linea per un tot, quel tanto che basta per 
emulare il tasto "R". Non so dirti se le temporizzazioni siano esatte e se 
si tratti quindi di un meccanismo universalmente valido: ti posso solo dire 
che a me funziona, ma non garantisco che vada sempre e su qualunque linea. 
L'altro metodo, invece, e' universale anche se piu' scomodo e meno 
elegante. 


rubriche/telematlca/TELEFONIA 

Msg# 5967, 19/09/95 22:35 [2284] [199] 

Da: MC6489 Nicola Salmorla (Siena) 


Oggetto: Passanti 

.Oggi, dopo una buona mezz'ora di studio, sono finalmente riuscito a capire 
come si deve collegare un telefono a norme Sip ad una spino passante. Ho 
stabilito le seguenti interessanti cose: 

1) Contrariamente a quanto ai potrebbe pensare, e possibile usare le spine 
passanti per fare un collegamento a cascata, in modo che il telefono a 
monte escluda quello a valle; 

2) Il telefono con priorità' maggiore può' essere indifferentemente quello 
collegato alla spina passante o a quella normale; 

3) Chi ha progettato lo spina passante non sapeva quello che faceva. 

Per chi non sapesse di cosa sto parlando, le spine passanti sono degli 
aggeggi spessi circa 1.5 cm che si infilano tra una normale presa e una 
normale spina, per collegare un secondo telefono. 

L’Interno e' simile a quello di una normale presa, ed e cosi fatto: 


Telefonia 

a cura di Enrico M Ferrari 

Quando la TUT era clemente, i te¬ 
lefoni andavano ad impulsi e la conver¬ 
sazione a tre non esisteva MC-link già 
c'era. 

Nell'era pre-mternet i linker avevano 
seri problemi di comunicazione, c'era 
una tassa da pagare per trasmettere 
dati, le linee erano rumorose, la Tele¬ 
com era ancora Sip e i problemi con il 
telefono erano infiniti, proprio come og¬ 
gi. 

Nacque quindi l'area Telefonia, «co- 
stola» prediletta dell'area Hackclub, per 
distinguere i problemi prettamente te¬ 
lefonici da quelli telematici: natural¬ 
mente le cose spesso si fondono e 
confondono, ma sin da subito apparve 
chiaro come il popolo del modem aves¬ 
se bisogno di un'area dove discutere 
dei problemi di chiunque usi un telefo¬ 
no 

La storia dell’area riflette l’evoluzio¬ 
ne tecnica degli ultimi dieci anni di te¬ 
lefonia italiana: leggere Telefonia signi¬ 
fica oggi ripercorrere un piccolo cammi¬ 
no di storia italiana, fatta di ritardi, con¬ 
fusioni, burocrazia e disinformazione. 

Si è menzionato di una tassa da pa¬ 
gare: forse non tutti sanno che per col¬ 
legare un modem alla linea telefonica 
bisognava pagare, fino a tempi recenti, 
una non ben precisata tassa governati¬ 
va sulla quale Paolo Nuli si è scagliato 
per anni ed è recentemente ritornato in 
un suo editoriale. 

In area si discuteva del motivo di pa¬ 
gare una tassa per fischiare su una li¬ 
nea (questo fa il modem) anziché parla¬ 
re: fino ad oggi nessuno ha trovato una 
risposta, ma almeno l’iniqua tassa è 
stata abolita. 

Dopo poco l'area ha preso una con¬ 
notazione tecnica per tutto ciò che non 
riguardasse i modem: dove la Sip non 
arrivava con il suo supporto tecnico arri¬ 
vava spesso Telefonia, che grazie al si¬ 
stema del «passa parola» raccoglieva e 
distribuiva i consigli di utenti che aveva¬ 
no provato «sul campo» segreterie te¬ 
lefoniche, fax e quant’altro collegabile. 

L'area è anche un importante centro 
di informazioni sulle tariffe telefoniche 
con una rapida ricerca si può facilmen¬ 
te vedere come negli ultimi anni sia 
stata modificata, in silenzio, la TUT, la 
Tariffa Urbana a Tempo e come siano 
cambiate le tariffe nazionali ed interna¬ 
zionali. 


Si paga anche se il chiamato rispon¬ 
de occupato? Quanti scatti «partono» 
per telefonare a Londra? E vero che c'è 
sempre uno scatto alla risposta? Il nu¬ 
mero verde è gratis o costa uno scatto? 


Elementari quesiti tariffari ed anche 
cavilli sui quali discutere si alternano in 
area: si è discusso a lungo, ad esem¬ 
pio, se una telefonata iniziata a cavallo 
tra due fasce orane subisse una diver- 


246 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 











MC-LINK 


c 

D--E 

/ \ 

+ \ 

B 1 

+ E 

1 +++o 

o-/ 

A 

G 


o+*-H 


I H 
\ / 

I 

Ho rappresentato con delle o 1 "pioli", con delle lettere le viti e con dei 
trattini i ponticelli. I * rappresentano i contatti sui quali si va a 
inserire la eventuale spina. Notare che i pioli della spina NON sono in 
diretto contatto con i pioli della spina passante, ma vi sono collegati 
tramite i ponticelli. 

Oltre ai collegamenti sopra rappresentati, c'e' un ponticello tra E e G che 
viene interrotto quando si inserisce una spina. 

Dentro allo scatolotto sono stampate le seguenti istruzioni per il 
collegamento: 

HA accanto ad A 
RS B 

BL H 

BI non o presente, ma per esclusione si intuisce che nelle intenzioni di 
chi ha progettato l'infernale diavoleria andrebbe collegato ad E. 

Orbene, quanto scritto sopra e completamente sbagliato. 

Se provate a collegare un Sirio in questo modo, quando alzate la cornetta 
il telefono collegllerà MA con BL, e attraverso il ponticello dentro alla 
presa questo arriverà fino a BI, cortocircuitando la linea. 

I collegamenti corretti sono Invece questi: 

a) spina passante a monte della spina normale 
Rimuovere 11 ponticello tra E ed F 

MA A 
RS B 
BI F 
BL E 

b) spina passante a valle della spina normale 
Rimuovere il ponticello tra I e H 

MA A 
RS B 
BI H 
BL I 

Spero che quoste informazioni vi siano utili. 


sa tassazione oppure no. Poi le centrali 
divennero digitali, arrivò in casa il Sino 
a sostituire il vecchio telefono grigio «a 
rotella» e arrivarono nuovi dubbi. 

I nuovi servizi supplementari, quanto 
costano? Ben in anticipo sugli annunci 
Sip, gli utenti dell'area avevano scoper¬ 
to la telelettura del contatore e l'avviso 
di chiamata. 

La conversazione a tre non è più un 
mistero, ma quanti sanno che si posso¬ 
no fare catene di n persone collegate a 
due a due? C'é un limite fisico alla ca¬ 
tena? I lettori di Telefonia stanno pro¬ 
vando. 

Come usare i servizi supplementari 
dai telefoni che non hanno il tasto «R»? 
In area Telefonia si trova il trucco, per¬ 
fettamente legale e funzionante, che 
ha facilitato la vita di tutti i possessori 
di apparecchi non-Sip. 

E se una telefonata forse allunga la 
vita, sicuramente allunga la bolletta, e 
allora ecco i mille suggerimenti per ri¬ 
sparmiare sulla bolletta; dallo scambio 
di informazioni sui programmi conta- 
scatti alle tabelle comparative. 


La nascita delle carte telefoniche 
straniere è ancora avvolta dal mistero 
per la maggior parte degli utenti telefo¬ 
nici italiani. 

Grazie a Telefonia molti abbonati di 
MC-lmk hanno potuto invece constata¬ 
re la bontà dei servizi offerti dalle carte 
MCI, AT&T o Sprint per chiamare in 
USA od in altri paesi, mentre la carta di 
credito veniva attentamente analizzata 
come alternativa al chilo di spicci per 
telefonate extraurbane 

Si è dibattutto a lungo sulla Carta di 
Credito Telefonica fornita dalla Sip, ana¬ 
lizzandone gli occulti costi e le curiose 
modalità di invio «rischioso» del codice 
di sicurezza. 

In area Telefonia si è addirittura sco¬ 
perto recentemente come fosse possi¬ 
bile utilizzare l'American Express su 
tutti i normali telefoni pubblici senza 
che nessuno abbia pubblicizzato que¬ 
sto servizio... Caso, fatalità o destino 
hanno voluto che dopo la pubblicazione 
in area di questa scoperta il servizio ve¬ 
nisse sospeso. 

Naturalmente non sempre la Tele¬ 


com viene attaccata; si è parlato a lun¬ 
go sulla questione dell'uso di apparec¬ 
chi omologati, lodando la bontà degli 
impianti e delle apparecchiature «a nor¬ 
ma», condannando pirati e smanettom 
della linea. 

In area Telefonia si risolvono i pro¬ 
blemi pratici: dall’allaccio di un centrali¬ 
no a come collegare i telefoni per evita¬ 
re che la mamma senta da un altro ap¬ 
parecchio quello che dico alla fidanzata 

Si insegna a pulire una tastiera che 
non funziona più, risistemare una spina 
saltata, aggiustare un fax muto, il tutto 
specificando come e dove gli interventi 
personali sono permessi o vietati dalla 
legge 

Abbiamo parlato di burocrazia; 
l'utente telefonico italiano deve distri¬ 
carsi fra domande, ricorsi, proteste, in¬ 
dignazioni, clausole nascoste. In area si 
consigliano le strade più brevi per otte¬ 
nere una linea, per disdirne un'altra, a 
chi rivolgersi in caso di guasto della li¬ 
nea dati, chi chiamare se alzando il te¬ 
lefono continuiamo a parlare con un do¬ 
ganiere del Brennero che ci intima l'alt. 

E venne il cellulare, grande protago¬ 
nista degli ultimi anni di Telefonia. Gra¬ 
zie all'area è possibile avere una chiara 
situazione italiana della copertura del 
radiomobile, ed ultimamente l'entrata 
in funzione del GSM ha stimolato nuo¬ 
ve discussioni; viaggiatori accorti rac¬ 
contano la loro esperienza d'uso del 
GSM all'estero, contribuendo a stilare 
una mappa aggiornata delle zone servi¬ 
te. 

Naturalmente si dibatte anche sui 
modelli in commercio. Quale è il più 
conveniente, quale il più robusto, quale 
il meno «sordo», l'esperienza individua¬ 
le di ogni utente si trasforma grazie a 
Telefonia in un formidabile libro di fatti 
utili a tutti. 

Il secondo gestore GSM conviene? 
In area è subito comparsa, prima che 
sulle riviste specializzate, una dettaglia¬ 
ta analisi dei costi a confronto. 

Il futuro non è difficile da prevedere: 
fax a colori e videotelefono saranno gli 
argomenti caldi dei prossimi anni, insie¬ 
me ad uno sviluppo massiccio della ra¬ 
diotelefonia mobile. Il video-on-demand 
entrerà nelle nostre case dalla spina del 
telefono? Ne sapremo di più. ed in anti¬ 
cipo, sempre su Telefonia. 

«E 


Enrico M Ferrari è raggiungibile su MC-lmk alla ca¬ 
sella MC00I2. tramile Internet all'indirizzo e terra- 
i- - • ~1 La sua nome page è http.//www- 

mclmk it/personal/MCOOI2 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


247 








MC-LINK 



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amx. agfiommt t pubbkcm pipe Web iula rete Irtrmct 


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tutti, in tutto il mondo. Si va dalle perso¬ 
nal Web page alle Enterprise Web pa¬ 
ge. Le pagine «personal» sono la nuova 
mania di Internet, se dopo esservi pro¬ 
curati un indirizzo di posta elettronica 
pensate di esservi messi l'anima in pa¬ 
ce, vi sbagliate Le personal Web page 
sono un sistema per farsi conoscere, 
per metter su una propria galleria (vir¬ 
tuale) di immagini, per fornire informa¬ 
zioni sui propri passatempi, ecc. ecc II 


solo limite è la fantasia Le pagine En¬ 
terprise e Commercial sono invece 
orientate alle aziende e ai professionisti 
che vogliono illustrare le proprie attività: 
un negozio che vuole mettere a disposi¬ 
zione di tutti il proprio listino con i prez¬ 
zi, un'agenzia di pubblicità che vuol mo¬ 
strare le proprie campagne, e così via, 
dando spazio a qualsiasi cosa che sia 
informazione. 

Purtroppo per motivi di occupazione 


degli hard disk e, soprattutto, per l'oc¬ 
cupazione di banda passante, non è sta¬ 
to possibile rendere accessibile la crea¬ 
zione delle personal web page in modo 
gratuito, ovvero compreso nelle 
216.000 lire annue di abbonamento II 
loro costo tuttavia è abbastanza conte¬ 
nuto: 119.000 lire IVA compresa, una 


Le pagine WWW di 
MC-link 

Delos è una delle prime riviste italia¬ 
ne fruibili solo in formato elettronico. 
Non è azzardato dire che questo è un 
nuovo tipo di editoria che riceverà negli 
anni a venire un enorme impulso. Già il 
desk top publishmg ha messo molti in 
condizione di pubblicare periodici a tira¬ 
tura limitata con costi ridotti ma 
dall'aspetto professionale, Internet e il 
WWW consentono a chiunque di pub¬ 
blicare una rivista raggiungibile da qual¬ 
siasi parte del mondo e quindi, virtual¬ 
mente, con una diffusione enorme. 

MC-link ha deciso di pubblicare gra¬ 
tuitamente Delos nel proprio spazio 
Web sia a titolo sperimentale, sia per¬ 
ché la rivista è qualitativamente assai 
apprezzabile e merita di essere in qual¬ 
che modo incoraggiata. 

Personalmente mi auguro che tutto 
questo nuovo fenomeno verrà in qual¬ 
che modo agevolato, sia da un punto di 
vista legislativo (le leggi sono pensate 
per riviste cartacee con problematiche 
e peculiarità diversissime), sia da un 
punto di vista economico. Certo è diffi¬ 
cile con i pochi spiccioli che lo Stato ri¬ 
serva alla cultura sostenere anche solo 
le migliori pubblicazioni del genere, ma 
a mio modesto avviso l'utilità, la vitalità 
e la «bellezza» di questa nuova lettera¬ 
tura meritano un piccolo sforzo. 


Il futuro della fantascienza 
è già qui: 

Delos cyberzine 

a cura di Silvio Sosio 

Capita molto spesso che l'appassio¬ 
nato di fantascienza sia affascinato e at¬ 
tratto dalle innovazioni tecnologiche 
Forse più di altri, abituato com'è a spe¬ 
culare sugli sviluppi futuri degli eventi, 
portato per istinto a valutare l'importan- 


Domande e risposte su MC-link 

Scrive Ernesto Alberto Valles Galmes 

Ciao Marco, 

Leggendo 11 tuo articolo sull'ultimo MC mi sono posto la seguente 
domanda: e' possibile fare un chat personale con una persona non abbonata a 
MC-link? O piu' concretamente e possibile l'ingresso a MC-link tramite 
telnet a non abbonati a MC-link a scopo Chat? In caso di risposta negativa 
sai suggerirmi un server facile da raggiungere per un chat tra Italia e 
Giappone? 

Grazie anticipate 

Caro Ernesto, 

MC-Itnk ha la possibilità di attivare un chat sia personale, cioè a due. sia pub¬ 
blico. Tuttavia tali risorse non sono accessibili a chi non è abbonato. Un metodo 
pratico per ovviare è che sia tu, tramite MC-link, sia il tuo amico, tramite il suo 
Internet provider, raggiungiate un sito chat pubblico e da II attiviate una sessio¬ 
ne privata, protetta eventualmente da password. Per ulteriori chiarimenti, ti ri¬ 
mando al numero 154 di MCmicrocomputer. pagina 259, articolo: «IRC: c'era 
una volta il chat» di Enrico M. Ferrari. Sono chiaramente indicati tutti i passi da 
compiere. 

Per quanto riguarda il telnet, MC-link è si raggiungibile via telnet all'indirizzo 
mclink. mclink.it. ma per entrare bisogna necessariamente essere abbonati (ad 
essere precisi c'è la modalità DEMO, ma non dà accesso al chat). La connessio¬ 
ne telnet è utile a tutti coloro che hanno già un account Internet, ad esempio 
grazie all'Università, oppure grazie a qualche altro Internet provider. Perché ab¬ 
bonarsi a MC-link quando si ha già un account? Beh. il mese gratuito di prova 
serve a scoprire proprio questo: valutate la qualità e l'utilità delle conferenze e 
delle altre potenzialità proprie di MC-link (e solo di MC-link!) come MC-web, e 
poi decidete. 

Per la cronaca, e per scrupolo, è bene ricordare che le sessioni telnet (indi¬ 
pendentemente dall'Internet provider cui ci si rivolge) sono intrinsecamente me¬ 
no sicure delle sessioni via cavo telefonico tradizionale: l'intercettazione della 
password è sensibilmente più facile. 


248 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 















MC-LINK 


tantum, ovvero da versare una sola vol¬ 
ta e valide fino allo scadere del proprio 
abbonamento (se si resta abbonati dieci 
anni, la personal web page rimarrà on-li- 
ne dieci anni, senza ulteriori pagamen¬ 
ti). Le tariffe Enterprise e Commercial 
sono invece pari, rispettivamente, a 
400 000 lire e 100.000 lire mensili più 


IVA, a seconda degli spazi e della banda 
passante messi a disposizione. 

Le immagini 

Infine, attenendoci coscienziosamen¬ 
te a quanto insegna Confucio, lasciamo 
spazio alle immagini e, meno filosofica¬ 


mente, agli ottimi articoli di Enrico Fer¬ 
rari sull'area di MC-link TELEFONIA e di 
Silvio Sosio su Delos, una delle prime e- 
fanzine. 


Marco Calvo 6 raggiungibile su MC-link alla casella 
MC3363 e tramile Internet all'indirizzo marco cat- 
lro»mchnk~7rl La sua nome page è httpi/Mww- 
mclink. it/personal/MC3363 







NOMAI Milo 


[A. E* Ymm fio Diti* ma* i 0W fin*» 

-al hlalfll ±\ 


Lcesta» |»vlp/-W. meta» «r. 


Ni 5—th | Hi 0»»c*cry | H-mqkxpi | HyrfDoc* | 


Whl'i Whl'i Coti 


09 SETTEMBRE 1995 

KKNttU AMI Utt'lUU » 


Intfinit.i fon 

PKArcmi r 


. Ncqui*I r ictnak** 
nel riit Pitia rhe.vedi Pino 
l.’eto il’oio ^ 


za di una nuova scoperta, di un nuovo 
prodotto, sulla vita e sull'evoluzione del¬ 
la società umana, Quando gli appassio¬ 
nati di fantascienza nell'anteguerra leg¬ 
gevano dei primi esperimenti sui razzi, 
già immaginavano astronavi sulla Luna 
e in giro per il sistema solare; guardava¬ 
no i primi esempi di automazione indu¬ 
striale vedendovi affascinati futuri robot 
del tutto simili a esseri umani; e con 
l'avvento dei primi computer già sogna¬ 
vano un mondo nel quale l'informazione 
fosse libera e alla portata di tutti. 

Gli appassionati di fantascienza han¬ 
no sempre dato il massimo per poter 
diffondere le loro idee e i loro sogni. Lo 
hanno fatto soprattutto attraverso rivi¬ 
ste amatoriali, lottando contro la scar¬ 
sità di mezzi economici che, bloccando 
la via costosa della stampa tradizionale, 
li costringeva a tentare mezzi alternativi, 
passando nel tempo dal ciclostile alle 
fotocopie. 

Soprattutto a partire dagli anni Ottan¬ 
ta è cominciata l'esplorazione di nuove 
strade, più originali La Spada Spezzata 
è stata la prima rivista amatorale in Italia 
ad essere impaginata col computer, 


sfruttando i primi software di desktop 
publishing sin dal 1984; nello stesso an¬ 
no Luigi Pachi con Biade Run tentava la 
rivista su cassetta, da leggere con uno 
dei primi home computer, lo ZX Spec- 
trum; e Tommaso Tozzi, a Firenze, pro¬ 
duceva una fanzine su segreteria telefo¬ 
nica, anticipando in qualche modo il 
concetto di bbs. Nel 1993 nasceva Shi- 
ning, curata da Franco Forte, distribuita 
via fax. 

Il punto d'arrivo di questi primi espe¬ 
rimenti è stata la telematica. Con la pro¬ 
gressiva diffusione di computer e mo¬ 
dem questa forma di comunicazione è 
diventata sempre più accessibile, e su¬ 
bito dopo gli appassionati di informatica 
sono stati proprio i fantascientifici a far¬ 
la loro. Fino ad arrivare agli anni Novan¬ 
ta e al boom di Internet. 

Come nasce una e-zine 

Nell'autunno del 1994 io e Luigi Pa¬ 
chi, infervoratissimi nel mondo biella te¬ 
lematica, cercavamo il modo di coniuga¬ 
re questo nuovo interesse con la pas¬ 
sione di sempre, la fantascienza. 


La prima idea è stata quella di creare 
una conferenza sulla bbs di Milano che 
frequentavamo abitualmente, Belìi. Par¬ 
tita a novembre, l'iniziativa suscitò un 
certo interesse, diffondendosi su una 
decina di altre bbs della rete OneNet. 
Ma il vecchio vizio di fare gli editori di¬ 
lettanti non ci aveva abbandonato. Cosi 
il passo successivo era quello della rivi¬ 
sta telematica. 

In questo progetto si unirono a noi al¬ 
tri due redattori. Franco Forte e Franco 
Clun. Anche col loro aiuto, in poche set¬ 
timane demmo vita a Delos. Realizzata 
inizialmente su un programma per pre¬ 
sentazioni in grado di generare file au- 
toeseguibili sia su Macintosh che su 
Windows, Delos Cyberzme venne diffu¬ 
sa su una decina di bbs OneNet e Fido- 
Net, che in seguito divennero una venti¬ 
na Fin dai primi numeri fu ben accolta. 
Su alcune bbs potevamo conoscere il 
numero di download, che alcune volte 
si limitava a tre o quattro, in altri casi 
superava la decina (per esempio sulla 
Rete Civica di Milano), per arrivare fino 
a un record di 35 download su Mix On 
Line. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


249 



















MC-LINK 



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M 1/7 fì/F.l.B) 
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Col numero quattro della rivista, Giu¬ 
seppe De Rosa, editor di una delle più 
belle fanzine italiane degli ultimi anni, 
Terminus, e redattore di MC-link. propo¬ 
se a Marco Calvo di dare spazio a Delos 
su Internet. Marco Calvo ci diede molto 
aiuto nella preparazione di questa nuova 
versione di Delos, che finalmente ebbe 
il proprio indirizzo sul World Wide Web. 
Dal 15 agosto abbiamo anche la possi¬ 
bilità di contare i collegamenti con De¬ 
los, che viaggiano al ritmo di circa 600 
al mese. Una cifra stupefacente, se si 
pensa che difficilmente una fanzine tra¬ 
dizionale supera le 100 copie. 

Attualmente Delos ha puntatori sulla 
Resource Guide di Rutgers (il più impor¬ 
tante sito dedicato alla fantascienza su 
Internet) e in molti altri indici, inclusi 
Yahoo e l'edicola di Video On Line. At¬ 
tualmente all'indirizzo originale 
|'http://www.mclink.it/n/delos| è sta¬ 
to affiancato un mirrar su un sito di Ber¬ 
gamo, Cyberg (indirizzo http://www. 
cyberg.it/delos) 

Informazione prima di tutto 

Originariamente, devo ammetterlo, 
pensavamo di riempire Delos con mate¬ 
riale recuperato qua e là dalle nostre 
fanzine. I primi due numeri ospitarono 
un'intervista a William Gibson, realizza¬ 
ta da Forte e Pachi, che in versioni di¬ 
verse venne edita anche sul quotidiano 
L'Avvenire e sulla Isaac Asimov's SF 
Magazme, e un'intervista a Bruce Ster- 
ling, realizzata da Forte ed edita 
anch'essa sull 'Avvenire. 

Ben presto però Delos si animò di vi¬ 
ta propria. Iniziammo a dare spazio alla 
traduzione di materiale interessante tro¬ 
vato su Internet, come un paio di artico¬ 
li di Bruce Sterling (che ci concesse vo¬ 
lentieri l’autorizzazione alla pubblicazio¬ 
ne), servizi su Star Trek Voyager, sugli X 
Files e su Star Trek Deep Space Nme 
Incominciammo a intervistare autori di 
fantascienza presenti su Internet via po¬ 
sta elettronica: Douglas Adams (l'autore 


della Guida Galattica per gli Autostoppi¬ 
sti). Terry Pratchett (scrittore di best 
seller fantasy), Ann McCaffrey (famosa 
soprattutto per il ciclo di Pera, che le 
valse un premio Hugo). 

A fianco di questi servizi molta infor¬ 
mazione, sempre aggiornatissima gra¬ 
zie al potente strumento che è Internet. 
E Internet è al centro di una rubrica 
mensile di Delos che ospita link con tut¬ 
ti i siti più interessanti dedicati a questo 
argomento. Periodicamente questi link 
vengono raccolti e aggiunti a una Re¬ 
source Guide di Delos (http://www. 
mclink.it/n/delos/dlsrscs.htm) sem¬ 
pre più completa. 

Tutta la rivista è fatta con il criterio di 
essere veloce, interessante, informati¬ 
va. Forse qualcuno potrà storcere il na¬ 
so non trovando saggi di critica lettera¬ 
ria o retrospettive sul cinema russo, ma 
bisogna tener presente che Delos, a dif¬ 
ferenza delle fanzine tradizionali, non è 
fatta per un pubblico di appassionati 
specializzati. Delos può essere letta da 
chiunque sia interessato alla fantascien¬ 
za, anche senza farne una ragione di vi¬ 
ta Nel giugno del 1995 in Inghilterra è 
nata una rivista che sta avendo un largo 
successo, e che condivide l'impostazio¬ 
ne di Delos. SFX. Come SFX. per esem¬ 
pio, Delos dedica molto spazio ai tele¬ 
film. da Star Trek a X-Files. da UFO a 
Spazio 1999, che raramente sono stati 
presi in considerazione dalle riviste di 
fantascienza tradizionali. 

Anche nelle scelte narrative viene se¬ 
guito lo stesso principio Racconti brevi, 
simpatici, divertenti. È lo sbocco natura¬ 
le per i racconti finalisti del Premio Fre¬ 
dde Brown, che dal 1984 viene dedica¬ 
to ai racconti brevi. 

La cerchia di collaboratori si va allar¬ 
gando, in particolare dobbiamo segnala¬ 
re alcuni eccellenti illustratori italiani 
che sono apparsi sulle nostre copertine: 
da Claudio Berni (già autore di copertine 
di Urania Fantasy) a Maurizio Manzieri, 
che ha avuto un proprio lavoro in coper¬ 
tina sulla rivista inglese Interzone, più 


volte vincitrice del Premio Hugo, fino a 
Marco Patnto, forse il migliore illustrato- 
re fantastico italiano degli ultimi anni. 

Dal numero 9 abbiamo iniziato una 
collaborazione con Urania, la famosa ri¬ 
vista di Mondadori, con la quale condivi¬ 
diamo la rubrica di Franco Forte Cyber- 
scopio, sulle novità più curiose del mon¬ 
do della scienza e della tecnologia. 
Un'altra nuova rubrica, Feedback, dà 
spazio alla posta e tiene d'occhio gli ar¬ 
gomenti trattati nelle principali conferen¬ 
ze di fantascienza, da ree.arts.sf.mise 
di UseNet a sf.ita di Fido, da FS-CLUB 
di MC-link a FantaTalk di OneNet. 

Per il futuro? 

Per chi è appassionato di fantascien¬ 
za non è strano speculare sul futuro, e 
oggi come oggi la tendenza sembra 
quella di un sempre maggiore sviluppo 
deH'editoria telematica a scapito 
dell'editoria cartacea. La carta costa 
sempre di più, e fra una decina d'anni 
sara un bene prezioso, e riviste e gior¬ 
nali avranno prezzi altissimi Le edicole 
si svuoteranno dalla carta e si riempi¬ 
ranno di dischetti, cd-rom e videocas¬ 
sette, come sta già accadendo. Mentre 
saranno sempre piu ricche le edicole te¬ 
lematiche. man mano che crescerà la 
popolazione telematica 

Delos ha quindi davanti un roseo fu¬ 
turo. Al momento in cui scrivo abbiamo 
già materiale abbondante per tre nume¬ 
ri. con interviste succulente, servizi in¬ 
teressanti e racconti. Ma il mondo di In¬ 
ternet è tutt'altro che statico, e se ci sa¬ 
ranno innovazioni di rilievo, Delos, pote¬ 
te star certi, saprà tenere il passo. Nel 
frattempo, Delos ha dal giugno scorso 
una consorella radiofonica, Delos Cy¬ 
berspazio e Dintorni, condotta da me e 
da Luigi Pachi ogni giovedì su Radio 
Atlanta a Milano. £35 


Silvio Sosio è raggiungibile su MC-link alla casella 
MCI864. tramite internet agli indirizzi mc1864<& 
mclmk it e lsr'wo sos<o&dodox co 


250 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


































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\ 

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nuova generazione: la scheda audio, poi. ti permetterà di cainpionare musica, suoni, e 
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E le BBS? 

Dove andranno a finire? 


Passatemi il titolo provocatorio, non si offendano i molti amici sysop di BBS: tutti 
sappiamo che il boom di Internet ha coinciso in moltissimi casi con l'arresto della 
crescita delle BBS. Gli abbonati sono diminuiti o non aumentano più, le linee, prima 
sempre occupate ora sono libere Meglio, dicono in molti, meglio pochi ed 
appassionati che l'enorme rumore che generava la presenza di una crescita a volte 
mgestibile. Vediamo cosa sta succedendo nel mondo del software, 
la riscossa è in arrivo? 

di Sergio Pillon 


E curioso, ma mentre Internet stava 
iniziando a diffondersi, le BBS su Inter¬ 
net erano in fase di crescita, programmi 
scritti per UNIX, non si parlava di Fido¬ 
net se non in casi rarissimi, però si navi¬ 
gava con il telnet e ci si collegava, an¬ 
che se solo a 1200 baud per leggere 
messaggi Naturalmente non si parlava 
di ricevere file ma le bacheche elettroni¬ 
che (Bulletin Board System, BBSl erano 
un nuovo modo per comunicare anche 
su Internet. 

Oggi la crescita smisurata del World 
Wide Web come unica applicazione sta 
cancellando il concetto di BBS stesso II 
nuovo Netscape oltre ad essere un 
WWW browser ha l'interfaccia per la 
casella postale e per le News, anche 
molto sofisticata, mentre hot Java per¬ 
mette di addentrarci nel linguaggio della 
realta virtuale... ecco, questo forse è il 
problema, la BBS è direttamente il pro¬ 
gramma 1 In effetti l'interfaccia è quella 
del programma, la maggior parte di 
quello che il sysop faceva sulla BBS è 
già presente nel Browser in modo che il 
traffico sia ridotto 

Mah,, non si fanno molte amicizie 
nuove sui newsgroup, non so se qual¬ 
cuno ha trovato la ragazza su un new¬ 
sgroup.. insomma ho l'impressione 
che finito il boom si stia tornando ad es¬ 
sere sempre un po' più soli 

La riscossa dei sysop sta forse ini¬ 
ziando, una possibilità è offerta dal nuo¬ 
vo mezzo di comunicazione e qualcuno 
la sta sfruttando. Vediamo nascere BBS 
su Internet che, come è sempre stato 
fino ad ora, precedono di qualche anno 
le applicazioni. Questa volta voglio par¬ 


larvi di due programmi: Excalibur per 
Windows/Windows '95, questo mese, 
e First Class per Macintosh, il mese 
prossimo. 

La loro principale potenzialità è che 
tutto quello che leggerete più in basso 
non richiede necessariamente un colle¬ 
gamento telefonico ma può essere fat¬ 
to attraverso una connessione TCP/IP, 
Internet insomma. 

Excalibur, la spada del paladino 

(Fig 1) Nessun dubbio: i giovani di 
Tulsa, Oklahoma, che hanno pensato 
questo programma hanno una passione 
per i cicli cavallereschi: Camelot si chia¬ 


ma l'applicazione che «gestisce» l'uten¬ 
te, il castello nel quale entrare; Santo 
Graal (anzi Holy Grail) l'applicazione che 
gestisce lo scambio di dati dinamico 
(Dynamic Data Exchange, DDE), e cosi 
via con Merlin, Arthur eccetera. Natural¬ 
mente Merlino è il «Mago» delle scher¬ 
mate grafiche, Artù è l’applicazione che 
permette al sysop il controllo della con¬ 
figurazione della BBS, Excalibur, la spa¬ 
da che canta, è il terminale, ma è anche 
il nome del programma. 

Il sistema operativo sui cui gira è 
DOSAA/indows ma attualmente è «Win- 
dows'95 aware», (suona meglio in in¬ 
glese...) cioè funziona anche sotto que¬ 
sto sistema operativo pur non essendo 


Figura I - Il «quartier 
generale » di Excalibur. 
negli Siali Uniti. Come 
vedete i Sysop non 
possono collegarsi alla 
BBS. all'indinzro excah- 
burBBS excaIBBS. com 
La schermata che ve¬ 
dete è stata disegnata 
sul mio PC. dipende 
dalla mia risoluzione 
grafica ed arriva in po¬ 
chi secondi 



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MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 









TELEMATICA 


a 32 bit. La versione successiva lo sarà, 
mi dicono. 

Eccoci alla prova su strada di un pro¬ 
gramma che era nato come una BBS 
grafica sotto Windows, all'inizio come 
tanti altri, per poi diventare uno dei pro¬ 
grammi di BBS commerciali più vendu¬ 
to nel mondo. 

Innanzitutto una caratteristica che si¬ 
curamente ne ha potenziato la vendita, 
ma limitato la diffusione: non ne esiste 
una versione shareware, nulla da prova¬ 
re: se vi interessa dovete comprarlo, 
magari una licenza per due sole linee, 
ma non c'è modo di provarlo dal punto 
di vista del Sysop. Certamente è una so¬ 
luzione che si è dimostrata vincente sot¬ 
to il profilo delle vendite, le licenze ven¬ 
dute sono varie migliaia per un program¬ 
ma ancora alle versione 0.95 (ma forse 
quando mi leggerete la 1.0 sarà uscita) 
ma per un appassionato del mondo del¬ 
le BBS, del prova, se ti piace la paghi, al¬ 
trimenti per favore smetti di usarla... in¬ 
somma non sono molti i sysop che 
l'hanno provata mente le aziende che 
hanno bisogno di sistemi di comunica¬ 
zione professionali ma facili da usare so¬ 
no state tra i principali acquirenti. 

Il multitasking 

Chi. utente di BBS. non ha mai pen¬ 
sato che mentre stava leggendo i bol¬ 
lettini o l'elenco degli ultimi file arrivati 
poteva magari ricevere un file od anche 
inviarlo? Normalmente le BBS, che na¬ 
scono sotto DOS, permettono o l'una o 
l'altra cosa ed una delle attrattive di In¬ 
ternet è proprio la possibilità di collegar¬ 
si, contemporaneamente a vari sistemi 
per fare cose diverse. 

Qui si trova l’ambiente familiare della 
BBS, il sistema di posta elettronica tra 
utenti, con la possibilità di scambiarsi fi¬ 
le nella casella postale, ma anche attra¬ 
verso Internet perché il sistema ha an¬ 
che un gateway di posta con la rete del¬ 
le reti. 

Ecco che si legge la posta mentre si 
riceve un file, o anche mentre si sta in¬ 
viando un documento; msomma il con¬ 
cetto mi sembra chiaro, si è collegati ed 
attraverso il link passano informazioni, 
indipendentemente dal fatto che siano 
file, schermate, posta ed il tutto con¬ 
temporaneamente, sfruttando le fine¬ 
stre, Windows appunto. 


Potevamo stupirvi 
con effetti speciali 

Chi naviga nel WWW sa bene quale 
rapporto di amore-odio ci sia con la gra¬ 
fica: bellissima, attira, spiega meglio e 
rafforza i concetti ma rallenta e se non 
si dispone di una linea veloce... oltre ad 
essere additata dai «vecchi» di Internet 
come spreco di banda Sta arrivando 
hot Java ma Excalibur non solo trasmet¬ 
te la grafica, ma anche, più semplice- 
mente trasmette le informazioni per ri¬ 
costruirla, inclusi gli effetti speciali, co¬ 
me le dissolvenze, lo schermo che si 
«apre» e chiude e cosi via Naturalmen¬ 


te non manca la grafica bitmap, è possi¬ 
bile inserire nelle schermate file JPEG 
per creare bottoni, sfondi, insomma 
quello che molti sysop hanno sempre 
sognato (fig. 2 e fig. 3) Inoltre è possi¬ 
bile inserire suoni per ogni evento, il si¬ 
stema si accorge se li abbiamo e se 
mancano... chiede il permesso di pren¬ 
derli. Con questo stesso sistema si pos¬ 
sono fare nuove applicazioni, che prova¬ 
no ad avviarsi, si accorgono che manca 
una DLL e chiedono il permesso di in¬ 
viarla. Il risultato è che quando ci si col¬ 
lega a sistemi Excalibur si ricevono nuo¬ 
vi programmi, che sono il risultato della 
personalizzazione della BBS. 



wnn 0001*7 


Figura 2 - Un esempio 
di schermala realizzata 
interamente in modo 
grafico Anche in que¬ 
sto caso l'immagine 
viene presentata In Da 
se alla risoluzione dello 
schermo e si tratta di 
un file JPEG, anzi di 
più di un file Peraltro il 
logo della BBS é arriva¬ 
to all'inizio, assieme ai 
suoni, che certo in foto 
od a stampa non ven¬ 
gono bene 


Figura 3 ■ L uso della 
grafica permette di rea¬ 
lizzare schermate invi¬ 
tanti, in cui il solo limi¬ 
te e la fantasia Inoltre 
si possono usare im¬ 
magini di dimensioni 
iumane ", che poi ven¬ 
gono scalate per adat¬ 
tarsi allo schermo di 
chi riceve II testo vie¬ 
ne sovrapposto alla 
grafica ed in questo 
modo la compressione 
JPEG diventa ottimale 
ed il testo è sempre 
perfettamente leggibi¬ 
le 





Pawns' Duel 

Ttv* rs,m om«ltO |HH 2 KM* 

v* ADONTINO' 



RESTRICTED ACCESS PRO 

A r>« kMÌ«n4 murt| program Pattward tinteti fUa\ 
pluf*». ICtMAI M 


Mordred' 

TK# n» «chatfutar »©* Cica!* Jih I 

puff» poni nifi UUCICO and »u< 


Dump II! 

Gm i c'XtoI B# f%wr ut*« tm 


Tons ot nevi plugins on 
thè v vay... 

-zz - 



OMtn» «*!•*. t™moo» non» 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


253 




















TELEMATICA 


La cache? Certamente una volta rice¬ 
vuta la schermata od il suono non ser¬ 
virà piu riceverlo perché sarà conserva¬ 
to sul disco e direttamente richiamato 
quando occorre, insomma quello che 
stiamo aspettando sul WWW esiste 
già, con molte altre caratteristiche 

Ma io voglio vendere 
l'accesso ad Internet... 

Ed ecco la soluzione Normalmente 
se si vuole diventare Internet provider 


si deve costruire un'interfaccia per per¬ 
mettere di attivare il PPP oppure lo 
SLIP, insomma bisogna usare Trumpet 
Winsock od altri programmi che gesti¬ 
scano il TCP/IP 

Da Excalibur basta selezionare... esci 
su Internet, ed eccoci: se non l'aveva¬ 
mo, arrivano il flipsock ed il Winsock e 
la connessione è attiva. Si lancia Net¬ 
scape, fatto. Il bello è che naturalmente 
si continua a navigare nella BBS mentre 
si aspetta una pagina complessa del 
WWW, si surfa mentre si viaggia in na¬ 


ve, insomma tutta un'altra crociera At¬ 
tualmente il socket è solo a 16 bit e 
quindi richiede la versione di Netscape 
a 16 bit anche si usa Windows '95 ma 
si promette che per la 1.0 anche i 
socket saranno a 32 bit. 

Il modo più semplice di diventare ac- 
cess provider, senza bisogno di trum¬ 
pet, SLIP, PPP e sigle varie. Natural¬ 
mente esistono, nessuno ha inventato 
nulla dal nulla ma la semplicità d’uso e 
impressionante (fig.4) 

Inoltre ricevere file via Internet da 


URLa del mese 


Questo mese cambiamo la filosofia solita: ho pensato di 
farmi qualche nemico. Scherzi a parte penso che sia anche 
importantissima la funzione sul WEB di quegli strumenti di 
autoregolamentazione che si chiamano worst of thè WEB (il 
peggio del...) o, come in questo caso, thè hall of shame. Na¬ 
turalmente si tratta di giochi di parole in cui shame ad 
esempio sostituisce fame, la celebrità con la parola shame, 
vergogna. |Http:// www.meat.com/ netscape hos.htmj 
(fig. 7) per vedere di cosa vergognarsi sul WEB. 

Ma penso che ci siano cose che non andrebbero messe 
sul WEB anche in Italia. Naturalmente non voglio offendere 
nessuno, non si tratta di persone ma di fatti. Il mio, tutt'altro 
che un giudizio è un suggerimento, un'opinione che vale co¬ 
me quella di chiunque altro, lo la scrivo, e vi spiego anche 
perché le URL che seguono meritano la hall of shame italia¬ 
na 

Iniziamo dalla prima, Ihttp:// www.italia.coml (fig. 8). 
Nulla da dire sul sito, sul quale non esprimo giudizi, ma sul 


dominio che è stato registrato. Provate un po' a registrare 
Iwww.unitea.states.cont , oppure |www great butani 

.com... 

lo non credo di essere un eroe del risorgimento se penso 
che associare il nome di una nazione ad un dominio com¬ 
merciale, dove si vende, sia di cattivo, anzi pessimo, gusto. 
Il controllo su Internet, in particolare se la registrazione del 
domino viene chiesta al di fuori dell'Italia è mimmo ma, 
passatemi l'opinione, il buon gusto non abitava dalle parti di 
chi ha registrato il dominio. 

Ed il numero 2, |http://www.pisofPf1 (fig. 9) nulla da di¬ 
re ancora sul sito se non fosse che è stato annunciato con 
una lettera c ircolare a tutti i postmaster italiani da augu- 
lsto<s l pisoftitl Certo il postmaster di playmen.it o della pre¬ 
fettura di Pisa staranno ancora ridendo, come faccio io, po¬ 
stmaster del dominio di posta elettronica dell’Antartide. Per 
altro io ho ricevuto il messaggio della lettera P, certo è faci¬ 
le un CC, 21 messaggi uno per lettera dell’alfabeto Tempo 




?M)0 Arce'.! (■loninllnt ! 
Directory di )00 ScrvUI WWW lnll.nl 

tiididmTii’.n 



ReBUtta «Ubico il lui) «eivfi WWW 

• • 

E luilo la rete di Provideif hit miri Italia Com 
Italia Com cerca nuovi POP per le piovutele non ancora coperte 
Veniteci a trovare allo SMAU e visitate I WWW di Italia Com 


Figura 7 - la lavagna delle vergogne in effetti sarà per il colore nero ma ri- Figura 8 - Eccola, è vero siamo un paese di naviganti, di poeti, di commer- 

corda un po' la lavagna di scuola, quella dietro alla quale andare per vergo- danti ... itaha.com, persino con la I minuscola mi pare troppo, 

gnarsi nei tempi antichi 


254 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





































TELEMATICA 


una BBS Excalibur ha un vantaggio non 
minimo: se il link cade, per i noti proble¬ 
mi del TCP/l P, il file viene ripreso al tra¬ 
sferimento successivo da dove si era 
interrotto, come faceva il normale Zmo- 
dem, ma non certo l'FTP! 

Vista dall'ottica del sysop è una delle 
BBS più veloci da installare, si gestisco¬ 
no gli utenti, i messaggi ed i file in ma¬ 
niera semplicissima, gestisce diretta- 
mente il CD-ROM, permette senza diffi¬ 
coltà di gestire molte linee, si vede in 
ogni finestra cosa fanno gli utenti in 


modo grafico, se connessa ad Internet 
permette l'accesso e l'uscita.... insom¬ 
ma è ideale 7 

Le note dolenti 

Ce ne sono, come in tutte le cose, 
se non ce ne fossero probabilmente la 
mia «prova su strada» non sarebbe sta¬ 
ta esauriente. 

Iniziamo dalle risorse del sistema: di¬ 
menticatevi di gestire più di 2 linee. In¬ 
ternet ed altro se non disponete di una 


macchina «seria». I tempi delle 2 linee 
con un 386 sono finiti. Per gestire 4 li¬ 
nee un Pentium 90 è consigliato, 16 Mb 
di RAM sono pochi, 32 Mb ed un HD 
SCSI o fast IDE con cache memory sul 
controller, un sistema di back-up; Win¬ 
dows NT va bene, meglio ancora Win¬ 
dows '95 ed ecco che per mettere su 8 
linee la configurazione richiede una 
macchina da circa 7 milioni, poi bisogna 
mettere la multiseriale ed i modem, altri 
8-10 milioni, insomma 1.6 alla Telecom 
per le linee, la licenza, ci vogliono 20 



fa una ditta lo fece negli Stati Uniti: ricevettero tante lettere 
di protesta che saturarono il sistema di posta elettronica e 
non lo fecero più... Pensate al traffico generato, agli acci¬ 
denti ricevuti; il postmaster dà il proprio indirizzo per proble¬ 
mi relativi al traffico di posta sul proprio sistema, non certo 
per sapere da Augusto che lui vende cose a Pisa sul WEBI 
Eccoci al numero 3 della mia hall of shame italiana: la 


URL è del CINECA. previsioni metereologiche, 
lhttp://www. cmeca.it/meteo/welcome.html dici ~l 01 poi 
si va nel meteo, e., sorpresa, le previsioni sono solo per 
L'Emilia Romagna. Bene, mettere su un sistema visibile da 
tutt'ltalia, da tutto il mondo, con poi la possibilità di vedere 
solo le previsioni dell'Emilia lo trovo al minimo ridicolo. Cer¬ 
to magari un bolognese di New York lo troverà interessan¬ 
te... (fig. 11) 


< Figura 9 ■ II silo> Non saprei ma la pubblicità porta a porta mi sembrava ette 
tosse considerata da maleducati su Internet 




Previsioni meteorologiche 

Il Servizio Meteorologico Regionale dell'Emilia Romagna in collaborazione 
col CINECA rende giornalmente disponibili i campi previsti dal proprio 
modello ad area limitata LAMBO, che ogni giorno calcola sul CRAY C94 
una previsione a 72 ore I valori sono disponibili ad intervalli di 6 ore, 
organizzati su base regionale e nazionale e relativi a diversi parametri fisici 
su 6 livelli verticali di pressione e a livello del suolo 


.-u aulite—..i;.. 



Figure IO e II - Il sito meteorologico del CINECA, msomma è vero che tutto Si 
può mettere su Internet, ma questo mi sembra l'antitesi del concetto di rete 1 



SMR / CINECA Meteo 


L' utente specificato non figura tra quelli abilitati al servizio. 

Occorre fere richiesta per ricevere la previsione relativa al territorio specificato 


Toma alla welcome page meteorologica 



MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


255 


























TELEMATICA 



Figura 4 - In questo 
momento stavo chiac¬ 
chierando m chat con il 
sysop, mentre riceve¬ 
vo un hle, mentre sta¬ 
vo usando Netscape 
Sullo sfondo la BBS del 
distributore italiano, ed 
alcune loto Ha palette 
di Windows ha avuto 
qualche problernmo 
nella cattura delle im¬ 
magini. I Per lanciare 
Netscape ho solo sele¬ 
zionato il bottone 
esci su Internet! 


Figura 5 - Un esempio 
di schermata che usa 
solamente la grafica 
vettoriale della BBS Si 
tratta della sezione sy¬ 
sop della casa madre, 
un esempio di cosa si 
possa lare Arriva in 
pochissimi secondi. 
con effetti speciali, an¬ 
che su linee Internet 
tralhcate perche non 
ha bisogno di bitmap 



0) tt moi« 


calibut World HcadOuì 



Figura 6 - Un assaggio 
di First Class, un pro¬ 
gramma di BBS che 
con versione attuale, la 
3.01 è arrivato alla ma¬ 
turità. Curiosi? Ne par¬ 
leremo nel prossimo 
numero. 


milioni per un sistema base con 8 linee 
Se si vuole uscire su Internet ed essere 
raggiunti un contratto Telecom per una 
64 Kb senza rivendita costa circa 35 mi¬ 
lioni, chiavi in mano. Insomma per una 
azienda una cifra ragionevole, non certo 
alla portata di un sysop amatoriale. Le 
caratteristiche importanti di Excalibur si 
scontrano per un sysop con difetti non 
mimmi, prima di tutti l'impossibilità di 
collegarsi per chi non usa Windows, 
nulla anche per chi usa Mac e gli altri si¬ 
stemi operativi, certamente si tratta del- 
l'80% dei possibili utenti ma. 

Un altro difetto è la complessità 
dell'interfaccia con FIDONET, che ha bi¬ 
sogno di un programma esterno, svilup¬ 
pato da terze parti, che non permette in 
modo semplice quello che ormai tutti i 
sistemi fido fanno con i normali mailer I 
programmi plug-in shareware di fatto 
non esistono, tutto costa, magari 
50.000 ma spesso almeno il doppio 

Per installare più di 8 linee conviene 
pensare di usare due computer, infatti 
con Grati non ci sono difficoltà per usa¬ 
re una rete Windows in cui il program¬ 
ma risiede su una macchina ma Came- 
lot, la BBS, viene eseguita su un altro 
In particolare Camelot può essere confi¬ 
gurato sia come nodo Internet esclusi¬ 
vo, che come nodo modem e TCP/IP, 
sia come modem. 

Alla fine una promessa degli svilup¬ 
patori: con la versione 10 sarà pronta 
Ginevra, l'interfaccia con i principali mo¬ 
tori database, da db3 ad Access, a data¬ 
base SQL. 

Insomma per un Sysop « ricco», (fig 
5) che voglia iniziare con un sistema 
professionale (d'altro canto ormai le 
macchine entry point sono dei DX4) 
magari con 1 o 2 linee può mettere su 
una BBS grafica con caratteristiche pro¬ 
fessionali. Se poi ci si accontenta di una 
linea Internet a 19200 si può essere vi¬ 
sti da tutto il mondo a cifre ragionevoli 

Per fare qualche prova 06/86800700 
oppure via Internet 151 199.152.2 Col¬ 
legandosi per telefono al numero che vi 
ho indicato (il distributore italiano) si ri¬ 
ceve il terminale, da installare, questo 
si, completamente freeware, gratuito. 

Il mese prossimo, 
viaggiare in prima classe 

(Fig. 6). Come, mi direte, è quasi fini¬ 
to lo spazio sulla rubrica ed inizia a par¬ 
lare di un programma diverso? Giusto, 
parliamone nella prossima puntata .. 

«e 


Sergio Pillon è raggiungibile su MC-lmk all'indirizzo 
mc2434 o su Internet all'indirizzo pillon@mclink. 


256 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


















































Immagina tutte le cose che 
hai sempre voluto per il tuo 
Servizio online / Server Web 

Tutto ciò che ti resta da fare è... “AiINSTALL” 


Worldgroup Ita lian Version®. Una nuova gene¬ 
razione di servizi online: una fusione dei miglio¬ 
ri tools di workgroup/e-mail, servizi commer¬ 
ciali online e tecnologia BBS. 

Più di un tool per workgroup, Worldgroup è 
una piattaforma online client/server che ti col¬ 
lega al mondo. Come le tradizionali applica¬ 
zioni workgroup, Worldgroup offre efficiente 
condivisione di risorse, informazioni ed idee 
sulla tua LAN. 

Ma solo Worldgroup può estendere questo 
ambiente produttivo al mondo esterno - senza 
problemi di sicurezza e senza costi di licenze 
multiple proibitivi. Worldgroup lega in un unico 
network il mondo dei tuoi affari - clienti, for¬ 
nitori, prospects, personale viaggiante, riven¬ 
ditori, relazioni esterne. 

Puoi offrire agli utenti menu di servizi interat¬ 
tivi - e-mail, newsgroup, librerie di file, tele¬ 
conferenze multiutente e accesso a Internet. 
Per gli utenti che si collegano con il Client in 
ambiente Windows - distribuibile gratuitamente 
- l'interfaccia grafica di Worldgroup è uguale 
ai grandi servizi internazionali come America 
Online. 

Per gli utenti tradizionali, puoi supportare ter¬ 
minali ASCII, ANSI e RIP (Remote Imaging 
Protocol) - consentendo la più ampia fruibilità 
del servizio. Da dentro la tua organizzazione, 
le persone possono collegarsi via LAN o su 
link seriale. Dall'esterno, gli utenti possono 
collegarsi via modem, e (opzionalmente) ISDN, 
Internet, X.25. 

Worldgroup è client/server. L'ambiente 
client/server di Worldgroup rende il PC dell'uten¬ 
te remoto un'attore attivo dello scambio onli¬ 
ne. Invece che la macchina server, è il softwa¬ 
re Client che gira sul PC remoto a guidare la 
sessione. Solo i dati essenziali vengono tra¬ 
sferiti attraverso il link, rendendo l'ambiente 
Worldgroup estremamente efficiente. L'intel¬ 
ligenza dalla parte dell'utente consente di fare 
pieno uso di applicazioni multimediali, opera¬ 
zioni offline e di sfruttare la potenza della CPU 
remota. Questo meccanismo assicura presta¬ 
zioni al top sia che gli utenti si colleghino via 



modema2400bps 
o a 10.000.000 
bps via LAN. 

Con il controllo su 
entrambi i lati del link, 
le macchine degli utenti stabiliscono una con¬ 
nessione bidirezionale e multithreaded con il 
server. 

Per ogni Client possono essere attivati 30 lavo¬ 
ri simultanei, come trasferimenti di files in back¬ 
ground mentre leggi la posta. 0 eseguire aggior¬ 
namenti automatici delle applicazioni mentre 
disegni sulla tavolozza da disegno lo schema 
che viene visto dal tuo corrispondente in 
Teleconferenza. 

Worldgroup server. Possono esserci fino a 
256 Client collegati contemporaneamente al 
server. Il server è installabile su una macchi¬ 
na 486 o superiore con MS-DOS 5.0 o supe¬ 
riore, e può efficacemente servire contempo¬ 
raneamente oltre 100 utenti ad alta velocità 
(V.34) e, con l'Opzione Connettività Internet, 
fino a 250 sessioni TCP/IP simultanee. 

Con Worldgroup, il tuo servizio online può 
avere un look differente da qualsiasi altro siste¬ 
ma. Puoi cambiare qualsiasi richiesta, ed i menu 
ed i messaggi mostrati all'utente. 

Usando l'editor grafico di menu integrato, puoi 
organizzare ogni opzione di menu da presen¬ 
tare agli utenti. 

Ogni opzione può dare accesso ad un'altra pagi¬ 
na di menu, visualizzare un file, o eseguire 
un'applicazione. 

Puoi configurare con semplicità l'hardware di 
sistema, la sicurezza ed i metodi di accoun- 
ting, oltre ad eseguire report ed utility varie di 
manutenzione. Il server tiene conto dei servi¬ 
zi forniti ad ogni singolo utente. 

Ogni pannello video del server fornisce infor¬ 
mazioni e possibilità di gestione: schede ana¬ 
grafiche utenti, grafici statistici sull'attività delle 
ultime 24 ore e dell'ultima ora di attività, stato 
degli utenti online, storico degli eventi del ser¬ 
ver, monitoraggio di ogni canale, ed informa¬ 
zioni tecniche circa lo stato del software e 
dell'hardware del server. 


mini 

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Studio 5 Liguria srl (Copyright © Galacticomm. Ine.) 

Via Papa Giovanni XXIII, 162/1 • 17031 • ALBENGA - (SV) 
modem: 0182-556262 • fax: 0182-543977 • tei: 0182-540200 
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Centro Sportivo Italiano, 

Monte Paschi Siena, 

Croce Rossa Italiana. 

L'Opzione Connettività Internetaggiunge, sullo 
stesso Personal Computer con funzione di ser¬ 
ver, il servizio di server Web con il supporto 
di pagine HTML, forms. mappe cliccabili, oltre 
a servizi SMTP e NNTP (e-mail e newsgrou- 
ps), client/server Telnet, client/server FTP, 
client/server Rlogin, client/server Finger, Client 
IRC. pass-thru SLIP/CSLIP/PPP, Server P0P3. 

Un server Worldgroup per 8 utenti via modem 
e LAN, oltre al Client Windows gratuitamente 
distribuibile, costa L. 1.190.000. 

La licenza per ogni gruppo di 6 utenti aggiun¬ 
tivi, costa L. 590.000. 


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P/90 8 Ram HD 840 .3.495 

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250c 600 dpi, A0 4 Mb Color 6.930 
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A P P 


a cara Jt Corrano Grusiom 


Immagini e liste 

Eccoci al secondo appuntamento con il linguaggio HTML. Dopo le nozioni di base viste 
il mese scorso, impariamo questo mese come si possano arricchire i documenti Web 

con immagini ed elenchi 

di Giuliano Boschi 


Avvenimenti e fatti quotidiani intro¬ 
ducono nella nostra lingua parole prima 
mai usate o comunque riservate ad un 
ristretto circolo di iniziati od esperti. Ad 
esempio i tristi avvenimenti che qual¬ 
che anno fa hanno coinvolto la Valtellina 
ci hanno insegnato la parola «tracima¬ 
re». ora comunemente usata (ed abusa¬ 
ta) nel parlato comune. Un termine or¬ 
mai sulla bocca di tutti è Multimedialità, 
ossia la possibilità di utilizzare contem¬ 
poraneamente diversi strumenti di co¬ 
municazione e di informazione, a stam¬ 
pa o audiovisivi. In questo senso Inter¬ 
net e uno strumento multimediale. 

Nel numero scorso abbiamo già esa¬ 
minato uno dei principali elementi multi¬ 
mediali di Internet: i link, ossia come 
collegarsi ad un altro computer della re¬ 
te (tramite il comando A HREFI Vedia¬ 
mo ora come inserire nelle nostre pagi¬ 
ne WWW le immagini, indubbiamente 
l’elemento che ha reso interessante e 
piacevole la navigazione nel World Wi¬ 
de Web Se non ci credete guardate la 
figura 1. Forse non sarà ricca di conte¬ 
nuti, ma le immagini gli danno «spesso¬ 
re» e. soprattutto, voglia di continuare 
nella lettura 

Il comando IMG 

Il tag, ossia il comando HTML, che 
permette di inserire immagini grafiche 
all'interno del documento è: 

<IMG SRC="nomefile.gif"> 

dalla contrazione del termine inglese 
image source Da notare che oltre al 
formato GIF i browser interpretano an¬ 
che immagini in formato JPEG e XBM. 

L'immagine in questione sarà inserita 
esattamente nel punto in cui termina il 
testo che la precede. Se si vuole che 
l'immagine sia all'inizio di un nuovo ri¬ 
go, bisogna inserire, alla fine del testo 

MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


precedente, un separatore (<P> o <BR> 
o altro come abbiamo già precedente- 
mente visto). Anche il testo che segue 
sarà scritto esattamente dove termina 
l'immagine, a meno di inserire i suddet¬ 
ti separatori o altri tag: questi possono 
rendere, e rendono, la pagina stilistica¬ 
mente più bella, alternando testo ed im¬ 
magini, come si addice ad ogni Magazi- 
ne che si rispetti (vedere figura 2) La 
sintassi di tali tag è: 

<IMG ALIGN=TOP SRC=“nomefi- 
le.gif "> il testo che segue sarà allineato 
a lato della figura a cominciare dal pun¬ 
to piu alto della stessa: 

<IMG ALIGN = MIDDLE SRC="no- 
mefile.gif"> il testo che segue sarà alli¬ 
neato a lato della figura a cominciare dal 
centro della stessa; 

<IMG ALIGNrBOTTON SRC="no- 
mefile.gif"> il testo che segue sarà alli¬ 
neato a lato della figura a cominciare dal 
punto più basso della stessa. 


Figura 1 - Visitare il sito 
di Batman Forever e 
un piacere per gli oc¬ 
chi, anche se odiate 
tutto ciò che riguarda 
l'uomo-pipistrello 


È bene notare che il testo si allineerà 
alla figura per una sola riga continuan¬ 
do, eventualmente, sotto di essa. 

Altri comandi utili a vivacizzare la vo¬ 
stra pagina WWW sono: 

<IMG ALIGN=LEFT SRC="nomefi- 
le.gif "> l'immagine viene allineata a si¬ 
nistra del testo che segue a partire dal 
punto più in alto della figura per prose¬ 
guire. riga dopo riga, per tutta la lun¬ 
ghezza della figura: 

<IMG ALIGN=RIGHT SRC="nome- 
file.gif "> come sopra con l'immagine 
allineata a destra del testo 

Qualora la lunghezza del testo risul¬ 
tasse più corta deH'immagine bisogna 
inserire, al termine del testo, un'esten¬ 
sione del comando <BR>: <BR 
CLEAR=LEFT> o <BR CLEAR=RIGHT> 
in seguito al quale il testo o l'immagine 
che seguono vengono inseriti nella pri¬ 
ma riga libera a sinistra o a destra del 
nostro documento. 















APPUNTI DI HTML 



Figura 2 - Anche Mamma Fiat è andata in rete te senza l’aiuto di Vallili. 


<HTML> 

<HEAD> 

<T[TLE>Es*mpio ai inserimento immagìnK/l 11 LE» 

</HEAD> 

<BODY> 

<IMG SRC=-nomefile.gir> <P> 

il lesto che segue viene visualizzalo al 01 sotto nell'Immagine <P» 

<IMG ALIGN=TOP SRO'nometiie gir» 

Il testo che segue viene visualizzato lateralmente allimmagine a panne dalla sub parte più 
alta <P> 

<IMG AUGNAMI DOLE SRC='nomefile gip» 

Il testo che segue viene visualizzato lateralmente all immagine a partire Oalla sua parie 
centrale <P> 

<IMG ALIGN'BOTTOM SRC=-nomefile gir> 

Il lesto che segue viene visualizzalo laieralmente all'Immagine a partire dalla sua parte più 
Bassa <P> 

<IMG ALIGN*LEFT SRC='nomefile gir» 

Limmagine viene visualizzata a sinistra del lesto che segue a partire dal punto più m alto per 
proseguire, riga dopo riga per tutta la lunghezza della figura <8R CIEAR»IEFT> 

«IMG AUGN"RIGHT SRC*‘nometile gir> 

L immagine viene visualizzala a destra del lesto che segue a partire dal punlo più In allo per 
proseguire, riga dopo riga per tutta la lunghezza della figura;<P> 

</BODY> 

<IHTML» 


Listato I 


Provate i vari comandi digitando il li¬ 
stato 1. Vi ricordo che un file HTML de¬ 
ve essere digitato con un editor (ad 
esempio il notepad di Windows) e quin¬ 
di salvato m modalità «solo testo», Per 
visionare un documento HTML da voi 
composto caricatelo con l'opzione 
«open file» del vostro browser (es Net¬ 
scape) Se l'immagine non si trova nella 
stessa directory della pagina HTML, do¬ 
vrà essere indicato l'intero path. 

Estensioni al comando IMG 

Con l'ultima versione di HTML sono 
state implementate alcune estensioni 
particolarmente interessanti al coman¬ 
do IMG: 

<IMG HEIGHT=valore SRC="no- 
mefile.gif"> indica al browser l'altezza 
in pixel con cui deve essere visionata 
l'immagine in questione. Questa esten¬ 


sione può essere utilizzata per modifica¬ 
re le dimensioni dell'immagine e per ve¬ 
locizzarne il trasferimento: nel primo ca¬ 
so il browser calcola automaticamente 
l'altra dimensione mantenendo perfet¬ 
tamente la ratio dell'immagine, nel se¬ 
condo se indichiamo al browser le esat¬ 
te dimensioni dell'immagine che stiamo 
inviando, questo non deve calcolarla 
con conseguente accorciamento dei 
tempi di attesa. 

<IMG WIDTH=valore SRC="nome- 
file.gif"> come sopra indicando al 
browser la larghezza in pixel dell'imma¬ 
gine; 

<IMG VSPACE=valore SRC="no- 
mefile.gif”> questa estensione viene 
utilizzata per evitare che un’immagine 
venga inglobata in un testo o da altri 
elementi grafici VSPACE controlla lo 
spazio libero sopra e sotto l'immagine; 

<IMG HSPACE=valore SRC=“no- 


mefile.gif"> come sopra con il control¬ 
lo dello spazio a destra e a sinistra 
dell'immagine; 

<IMG BORDER=valore SRC=“no- 
mefile.gif"> questa estensione crea un 
bordo (del colore del testo), della di¬ 
mensione desiderata intorno all'immagi¬ 
ne Se ben utilizzata può rendere più 
«elegante» l'aspetto grafico della nostra 
pagina. 

Tutte queste estensioni possono es- 


<HTML» 

<HEAD> 

<TiTLE>Esompto di listo ordinato o non ordlnato</TITLE> 
</HEAD> 

<BODY> 

<UL> 

<LI>uno 

<LlxJoo 

<LI>tr® 

<UL> 

<UxjuatUo 

<LI>c*nquo 

Osci 

<UL> 

<Ll>sette 

<LI>otto 

<LI>novo 

</UL> 

<AJL> 

</UL> 

<OL> 

<LI>uno 

<LI>duo 

<Ll>tre 

<OL> 

<LI>quattro 

<U>cmque 

<LI>S©i 

<OL> 

<U>sette 

<Ll>otto 

<LI>nove 

</OL> 

</OL> 

<fOL> 

</BOOY> 

</HTML> 

Listato 2 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


Figura 3 • Una presen¬ 
tazione ordinata di 
elenchi e testi rende 
piu chiaro e intelligibile 
il nostro documento 


tf l» r— ir» %**~.*‘ 

-I- [;-\ 1 1 1-1*1 •] 

LmHb 

o* 


- 32 



260 



























APPUNTI DI HTML 


Figura A - Ancora una 
lista ordinata, m questo 
caso senza elementi 
identificatori 



<HTML> 

<HEAD> 

<TITLE>Esempk> di definitimi loKfTITLE» 
</HEAD> 

<BOOY> 

<H2>ESEMPI0 DI DEFINITION LIST</H2> 
<DL» 

<DT>definition lisi term 1 
<DD>defimuon li» definitimi 1 
<DO>definitlon II» definlllon 2 
<P» 

<OT>definHion li» lem 2 
<DO>definllion II» definlllon 3 
<DO>deflnmon II» definlllon 4 

</DL> 

</BOOY> 

</HTML> 


Listato 3 


sere utilizzate in combinazione tra di lo¬ 
ro e con i comandi ALIGN 

Immagini cliccabili 

Nel numero scorso abbiamo visto co¬ 
me, tramite il tag <A HREF....>. sia pos¬ 
sibile creare delle righe di testo o delle 
parole cliccando sulle quali si può visio¬ 
nare un documento presente su uno 
qualsiasi dei milioni di computer della 
rete. Ugualmente può essere resa clic- 
cabile un'immagine e collegarla quindi 
ad un altro documento. La sintassi è: 

<A HREF=" DOC2.HTM "> <IMG 
SRC="nomefile.gif"x/A> 

L’immagine risulta ora bordata di blu, 
e ciccando su di essa possiamo esami¬ 
nare il documento desiderato. Se inse¬ 
riamo, all'interno del comando IMG 
l’estensione BORDER=0. non sarà più 
visibile il bordo blu. Ciò può rendere più 
«elegante» il nostro documento, anche 
se dobbiamo fare attenzione al fatto 
che, chi riceve il documento, potrebbe 
non capire che l’immagine è cliccabile. 

Se inseriamo nel nostro documento 
un'immagine cliccabile che contiene 
nell’immagine stessa le indicazioni del 
nome del documento visionabile, pos¬ 
siamo incorrere in un effetto indesidera¬ 
to. Vi sarà infatti successo, navigando 
per la rete, di non riuscire, per problemi 
di traffico od altro, a caricare un'imma¬ 
gine. Al suo posto, sul vostro schermo, 
è apparsa solo una cornice blu (con al 
centro il simbolo generico di immagine 
non caricata), si cliccabile ma senza la 
possibilità di sapere a quale documento 
è collegata. Inoltre, anche se ormai so¬ 
no un numero decisamente limitato e 
forse trascurabile, alcuni utilizzano an¬ 
cora browser che non permettono l’uti¬ 
lizzo di immagini grafiche. Altri, in nu¬ 
mero maggiore, disabilitano tale possi- 

MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


bilità del proprio browser per velocizza¬ 
re i caricamenti. 

Per ovviare a ciò si utilizza il coman¬ 
do ALT (alternate) con questa sintassi: 

<A HREF="DOC2.HTM"> <IMG 
ALT^lDocumento 2]" SRC="nomefi- 
le.gif"></A>, in questo caso, se l’im¬ 
magine non potrà essere visualizzata, 
apparirà al suo posto la frase cliccabile 
«(Documento 2)». Le parentesi quadre 
non sono obbligatorie, ma sono divenu¬ 
te, col tempo, una consuetudine. 

Come si vede, a livello tecnico, l’in¬ 
serimento di immagini nel documento, 
è una cosa semplice. Quello che risulta 
invece difficile, è trovare un rapporto fa¬ 
vorevole tra immagine e il tempo ne¬ 
cessario per trasferirla. Infatti un’imma¬ 
gine anche bellissima (magari a 16 mi¬ 
lioni di colori) che impiega diversi minuti 
per «giungere» sul nostro monitor, irri¬ 
terà chiunque stia visionando il nostro 
documento. L’immagine deve quindi 
essere la più «corta» possibile, compa- 

Figura 5 - Un po' di co¬ 
lore può rendere viva¬ 
ce anche la lista piu 
noiosa 


tibilmente con le esigenze grafiche del¬ 
la nostra pagina WWW Sarà argomen¬ 
to di un prossimo articolo l’elaborazione 
delle immagini e come inserirle, profi¬ 
cuamente, nel nostro documento. 

Le liste 

Occupiamoci ora di un altro elemen¬ 
to molto usato nel programmare pagine 
HTML le liste 

Le liste permettono di inserire, all’in¬ 
terno del nostro documento, un elenco 
di elementi ognuno dei quali viene evi¬ 
denziato e separato dall'altro. I tag prin¬ 
cipali che caratterizzano le liste sono 
tre: 

<OL> (ordered list) che identifica li¬ 
ste ordinate, ossia identificate da un nu¬ 
mero progressivo 1. 2, 3, ecc. Questo 
tag, una volta terminata la lista deve es¬ 
sere chiuso </OL>; 

<UL> (unordered list) che identifica 
liste non ordinate, ossia identificate da 


t*» v» w**— t e-*-». 


H-M aM U*ì »J 


U.|WW»Ni 

d SS 

ESEMPIO DI LISTA CON DOT GRAFICI 

a 

e_ 


* 4 - 


e» 




c w 


B— 1 * 1 | | Il 

4 

0 3- !3 — 


261 
























APPUNTI DI HTML 


elementi grafici come un cerchietto o 
un quadratino Questo tag, una volta 
terminata la lista deve essere chiuso 

</UL>, 

<LI> (listi che identifica i singoli ele¬ 
menti della lista. Questo tag non deve 
essere chiuso. 

Un esempio di liste è quello presente 
nel listato 2. Il risultato è quello visibile 
in figura 3. Alcune considerazioni: è 
consigliabile (ma non obbligatorio), digi¬ 
tare i listali a «scaletta» (o «nested» 
all'inglese), per meglio evidenziare, e 
quindi correggere o aggiornare, i vari li¬ 
velli di lista, come si può vedere 
dall'esempio, con il tag <UL> vi sono 
tre livelli di lista, il primo caratterizzato 
da un cerchietto pieno, il secondo da un 
quadratino vuoto, il terzo da un quadra¬ 
tino pieno, ulteriori sottolivelli vengono 
si ordinati, ma saranno sempre eviden¬ 
ziati da un quadratino pieno; non è ne¬ 
cessario inserire un separatore di linea 
(<BR> o <P>) alla fine di un elemento 
della lista, infatti il successivo tag <LI> 
porterà il puntatore all'inizio del rigo 
successivo; utilizzando il tag <OL>, ogni 


sottolivello inizierà la numerazione dei 
paragrafi dal numero 1. 

Estensioni di gestione delle liste 

Vi sono numerose estensioni che 
permettono un miglior uso e una mag¬ 
giore duttilità delle liste. 

Al tag <UL> possono essere aggiunti 
i comandi TYPE=DISC TYPE=CIRCLE 
TYPE=SQUARE (es. <UL TYPE=CIR- 
CLE>). Ciò permette di inserire il cer¬ 
chietto o i quadratini vuoti o pieni a no¬ 
stro piacimento, senza seguire l'ordine 
automatico di default. 

Al tag <OL> possono essere aggiunti 
dei comandi che permettono di marcare 
gli elementi della lista in modo diverso 
dai numeri TYPE=A permette l'utilizzo 
progressivo delle lettere maiuscole 
dell’alfabeto, TYPE=a di quelle minu¬ 
scole, TYPE=I inserisce numeri romani 
progressivi maiuscoli, TYPE=i numeri 
romani minuscoli e TYPE=1 permette di 
tornare alla identificazione numerica 
(es. <OL TYPE=A>). 


A volte, utilizzando il tag <OL>, può 
presentarsi la necessità di iniziare la li¬ 
sta con un numero diverso da 1 
START=valore permette di iniziare la li¬ 
sta dal numero che noi desideriamo (es 
<OL START=6>). 

Un altro tipo di lista è quella chiamata 
definition list da cui il tag <DL> (e la 
sua chiusura </DL> Gli elementi che 
compongono tale lista sono la defini¬ 
tion list term <DT> e la definition list 
definition <DD> In pratica ciò che se¬ 
gue <DT> viene interpretato come una 
sorta di titolo o di elemento principale, 
ciò che segue <DD> viene visualizzato 
sul rigo seguente con il margine sposta¬ 
to più a destra Un esempio pratico di 
definition list è presente nel listato 3, il 
risultato è quello della figura 4 

Abbelliamo le nostre liste 

Un altro modo «artificiale» di fare 
una lista, è utilizzando elementi grafici, 
in primo luogo dei pallini (in inglese 
dot). Tali elementi risultano sicuramen¬ 
te più vivaci, vari e personalizzati rispet¬ 
to a quelli automaticamente inseriti dal 
tag <UL> (anche se nella prossima ver¬ 
sione dell’HTML dovrebbe essere previ¬ 
sta la possibilità di inserire automatica¬ 
mente nel comando <UL> un dot grafi¬ 
co di nostra scelta). Dovendo, per ora, 
«arrangiarci», la sintassi per inserire un 
elemento grafico personalizzato è quel¬ 
la che abbiamo già visto all'inizio di que¬ 
sto articolo ossia: 

<img src="dot.gif">uno«:P> 

<img src="dot.gif">due<P> 

<img src="dot.gif">tre<P> 

Il risultato è quello di figura 5 
Come si può facilmente notare, dob¬ 
biamo obbligatoriamente inserire un 
elemento separatore di linee come <P> 
o <BR>, altrimenti tutti gli elementi del¬ 
la lista saranno rappresentati su di una 
stessa linea. Il problema sorge quando 
abbiamo a che fare con un testo parti¬ 
colarmente lungo. Infatti in questo ca¬ 
so, il testo, terminato il primo rigo, con¬ 
tinuerà anche sotto il pallino. Per ovvia¬ 
re a questo problema possono essere 
utilizzate le tabelle che approfondiremo 
in un prossimo articolo. 

Ancora estensioni... 

Per concludere esaminiamo le esten¬ 
sioni di un tag presentato nello scorso 
numero <HR> (hard rule) Attenzione: 
tali estensione sono utilizzate solo dal 
browser Netscape, che è comunque il 
più utilizzato (si parla del 70-80% del 
mercato mondiale). <HR> crea nel no¬ 
stro documento un separatore orizzon¬ 
tale, una riga ombreggiata con effetto 
«bassorilievo». Le estensioni sono: 


Dove trovare le immagini? 

Quando si inseriscono immagini all'interno di un documento HTML, sorge il problema 
di dove trovare l'immagine giusta Molte possono essere le soluzioni Ad esempio, di¬ 
sponendo di uno scanner, possiamo fare noi stessi dei disegni per poi acquisirli o acqui¬ 
sire direttamente immagini da giornali, riviste o quant’altro. 

Il sistema più semplice è però quello di reperire le immagini direttamente dalla rete 
Quando visitate un sito con delle illustrazioni che vi interessano salvatele cliccando su 
di esse con il pulsante destro del mouse e utilizzando l'opzione «save this imago as...» 
Con Netscape, inoltre, tutte le immagini caricate vengono automaticamente salvate, 
con un nome in codice, nella sottodirectory cache di Netscape stesso 

Utilizzando dei motori di ricerca, come ad esempio Yahoo (www.yahoo.coml, pote¬ 
te effettuare ricerche e reperire cosi immagini e disegni su qualsiasi argomento vi inte¬ 
ressi Attenzione le immagini che prelevate possono essere coperte da copyright 
Chiedete sempre il permesso per poterle utilizzare tramite una e-mail. Normalmente 
viene concesso, magari a patto di nominare l'autore. 

A titolo di esempio, ecco alcuni siti dove potete trovare immagini interessanti. 

Potete avere accesso allo sterminato archivio fotografico (con chiave di ricerca) del 
Gruppo San Paolo, solo digitando wwwl.iol.it/stpaul/cerca.htm 
Il Tounng Club Italiano vi invita ad una visita fotografica, storica, culturale e ovviamen¬ 
te geografica dell'Italia: fs003mi.iol.it/tci.sdp/htmi/index.htm 
P otete visitare l'archivio con le migliori fotografie tratte dalla ri vista Time Life all'mdi- 
nzzo lwww.pathfinder.com/pathfinder/photo/sighthome.htn 1 l 
Una visita archeologica ali'Atene antica/ Nessun problema basta prendere il volo 
Iwww. india naTecTù7^T|TówTrckTflT1Téns7ATh , ensTfitrn| 

Un archi vio per appassionati di aeronautica Usate «photo» come chiave di ricerca 
all indinzzc lwww.dtic.dla.mil/airtorcelink /search/search multiple db.html 

Siete un appassionato di zoologia 7 Per voi i lemuri sono gli animali più belli del mon¬ 
do? Ecco il sito che avete sempre desiderato ftp://ftp.mfltd.co.uk /pub/images/ 
lemurs/INDEX .html 

Se preferite le piante carnivore, non resta che fare un salto a 

|www.hpl.hp.com/Dot/cp | home 

Ma se proprio odiate i lemuri, e vorreste mangiarvi le piante carnivore in insalata, do¬ 
vete rassegnarvi ad optare per le più belle foto delle top model (e dei top model). Per 
sognare digitare Iwww.modelsly nk.com/modeis/topmodels.htm) 

In questi siti potete trovare le tranquillamente prelevare) ogni sorta di elemento grafi¬ 
co come pallini, stelline, barre colorate, ecc lwww.mmdsprinq.com/-quild/ 
graphics/graphics.html iwww.inti.net/-rdralph/icons/cedar.cic.net/--rtilmann/ 
htmltools.html 


262 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 

















APPUNTI DI HTML 


«HTML» 

<HEAD> 

<TITLE>Esempi di estensioni del tag HR</TITLE> 
</HEAD> 

HR normale 
<HR> 

<P> 

HR con altezza modificata 
<HR SIZE B 10> 

<P> 

HR con lunghezza modificata 
«HR WIDTH=75%> 

<P> 

HR allineato a sinistra 

<HR WIDTH=50% ALIGN=LEFT» 

«P» 

HR allineato a destra 

<HR WIDTH=50% ALIGN=RIGHT> 

<P» 

HR centrato 

«HR WIDTH"50% ALIGN=CENTER> 

<P> 

HR senza ombreggiatura 
«HR NOSHADE» 

«P> 

«rBODY» 

«/HTML» 

Listato 4 


Figura 6 - HR per tutti i 
gusti, non c'è ette l’im¬ 
barazzo della scelta 



<HR SIZE=valore> permette di au¬ 
mentare l'altezza della riga; 

<HR WIDHT=valore o percentua- 

le> determina la lunghezza della riga in 
pixel o in percentuale (100% la riga vie¬ 
ne rappresentata per l'intera larghezza 
della pagina); 


<HR ALIGN=LEFT o RIGHT o CEN- 
TER> la riga può essere allineata a si¬ 
nistra, a destra o al centro della pagi¬ 
na; 

<HR NOSHADE> elimina dalla riga 
l'effetto ombra creando una linea «soli¬ 
da». 


Digitate il listato 4, il risultato sarà 
quello di figura 6 

E per ora è tutto: alla prossima e 
buona strada. MS 


Giuliano Boschi è raggiungibile su Interne r all'indi- 

riZZO \DQScnr*z r ''iC"r.K 1 


QUANDO EL GIOCO SI FA DURO: HASP! 

The Professional Software Protection System 

(Ora anche in versione OPENHASP!) 


HASP: è un sistema di sicurezza hardware che aiuta i produttori di 
software a proteggere i loro investimenti contro la pirateria. 

Facile da usare e altamente flessibile: sono disponibili interfac¬ 
ce per tutti i più noti compilatori; si possono proteggere i programmi 
persino in mancanza del loro codice sorgente; possono essere crit- 
tografati anche gli archivi di dati. 



ALADDIN 


Sviluc 


ippato pensando all'utente: massima trasparenza e compati¬ 
bilità. Installato su PC. MAC. PowerMac. IBM RISC/6000. DEC 
Alpha. Silicon Graphics. SUN. HP ecc. o in rete, gli utenti neppu¬ 
re si accorgono della sua presenza. 

OPENHASP . per Workstation e PC: chiave per porta seriale, basata 
su microprocessore contenente un algoritmo elettronico, dotata di 88 
byte di memoria. 

partner data «i 

Servizi e Prodotti Informatici 

Via Marocco 11 - 20127 Milano Tel. 02 - 26.147.380 (r.a.) Fax 26.821.589 
E-mail |parlncr(° augusiea.i| 


CHE COSA DICONO GLI ESPERTI 

In lutti i prodotti da noi testati, eccetto gli HASP. siamo riusciti a 
penetrare i codici crittografici. C'T Magatine (Germania) 

MemoHASP. tra tutti i dispositivi da noi testati, è fuor di dubbio 
quello che assomma le migliori caratteristiche. 

PCompalible'Spagnai 

Cercare di penetrare un programma protetto da una chiave HASP è 
come voler trovare la Holy Grail. Micro System (Francia) 

La maggioranza dei dispositivi soffre di problemi di trasparenza 
quando si connette una printer al PC: ad eccezione di DF.Skey e 
HASP-3. Program Non (Inghilterra) 

Tra tutte le chiavi testate. HASP è la più ambiziosa.. La qualità dei 
prodotti HASP sembra essere eccellente. PC Compatible (Francia) 

Un sistema di protezione Sw per Macintosh facile da usare, che assi¬ 
cura un efficace difesa contro i pirati.. Mac HASP è un ottimo meto¬ 
do diprotezione, per i programmatori... e per gli utenti... 

Bit Magazine (Italia) 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


263 


Nord Informatica 




























Il Quinto Torneo di Crobots 
di MCmicrocomputer 

Ridendo e scherzando sono ormai cinque anni che si ripete l'appuntamento 
dicembrino col Tomeo di Crobots. Segno che questo particolare gioco è ben lungi dal 
tramontare nell'interesse degli mtelligiochisti italiani. Molte anzi le matricole in questo 
Torneo 1995, il che non può che farmi piacere. Ben quarantadue i robot in gara, per un 
Tomeo assai interessante che si è oltretutto deciso solo all'ultimo minuto 


di Corrado Giustozzi 


Un lustro, Informatica¬ 
mente parlando è un tempo 
enorme Alcuni giochi tutta¬ 
via sembrano resistere 
all'assalto del tempo, forse 
perché sono talmente sem¬ 
plici e generali da essere 
pressoché assoluti, e dun¬ 
que immuni dai capricci della 
moda e dell’evoluzione tec¬ 
nologica. Crobots sembra 
essere uno di questi, alme¬ 
no per quanto riguarda la co¬ 
munità intelligiochistica ita¬ 
liana. Se infatti quest’anno si 
celebra nientemeno che il 
decennale del rilascio del 
gioco da parte del suo auto¬ 
re, Tom Poindexter, noi nel 
nostro piccolo festeggiamo il 
quinto anno consecutivo di 
Tornei di Crobots di MCmi¬ 
crocomputer. 

Devo ancora ricordare 
cos’è Crobots? Brevissima¬ 
mente, consiste nel pro¬ 


grammare una strategia di 
combattimento in un robot 
virtuale dotato di motore, ra¬ 
dar e cannone, usando un 
semplice subset del linguag¬ 
gio C. I robot cosi «istruiti» 
vengono quindi collocati a 
gruppi di quattro in una are¬ 
na anch'essa virtuale, e la¬ 
sciati liberi di combattersi tra 
loro. Vince ovviamente chi 
sopravvive più a lungo. 

Chi volesse saperne di 
più può naturalmente con¬ 
sultare i vecchi numeri di 
MC, a cominciare dal vene¬ 
rabile numero 97 (giugno 
1990), per finire con i numeri 
di dicembre degli ultimi anni 
che sono appunto sempre 
stati dedicati a Crobots. Gli 
abbonati ad MC-link posso¬ 
no anche trovare informazio¬ 
ni su Crobots nell’area MA- 
TENIGMICI, che come si sa 
è la controparte telematica 


di questa rubrica; ed ampio 
spazio a Crobots è anche de¬ 
dicato sul server WWW di 
MCmicrocomputer, nelle pa¬ 
gine di Intelligiochi On The 
Web Da quest'anno, anzi, il 
Web ha giocato un ruolo 
molto importante nella diffu¬ 
sione delle notizie sul Tor¬ 
neo. dato che dalle sue pagi¬ 
ne era possibile consultare 
in tempo reale i risultati in¬ 
termedi dei vari gironi man 
mano che avvenivano gli 
scontri. Ma di questo parle¬ 
remo meglio tra un attimo. 

Passiamo invece alla cro¬ 
naca preliminare dell’evento. 

I preliminari 

Anche quest'anno gli ap¬ 
passionati hanno avuto molti 
mesi a disposizione per met¬ 
tere a punto i loro concor¬ 
renti. Come al solito, infatti. 


le iscrizioni al Torneo si sono 
aperte nel mese di giugno 
per chiudersi alla fine di set¬ 
tembre; il Torneo vero e pro¬ 
prio si è invece svolto fra la 
fine di ottobre ed i primi 
giorni di novembre, appena 
in tempo per la tradizionale 
pubblicazione dei risultati sul 
numero di dicembre Ben 
quarantadue i concorrenti 
ammessi al Torneo. Sareb¬ 
bero stati in effetti quaranta- 
tré, ma ho dovuto rifiutare la 
partecipazione di lazyii.r, di 
Luigi Rafaiani, in quanto vin¬ 
citore del Torneo preceden¬ 
te; una legge non scritta ma 
sempre applicata nei prece¬ 
denti Tornei è infatti che non 
si possano reiscrivere i vinci¬ 
tori di una passata edizione. 
Mi dispiace per Luigi, che 
non aveva avuto il tempo di 
preparare un nuovo concor¬ 
rente, e lo invito naturalmen- 



Benvenull Hill homc page del 


Quinto Tomeo di Crobots 
di MCmicrocomputer 
1995 


Con la vittoria di tox.r si t concluso il girone finale! 


E tannalo J 7 aovtmbrt i kadsonair Tarn* M Ciottoli « MC Mere amputar poto orna aia «ali r«Mt. che ot 
■mariti 27 otthrt acoro 

Quell’anno, per la piena eolu. i Totneo d Crobota ha pon*o itrerr taprio w Jsatu mi World WUa Wab £ cori «rio 
ponMe orienrr* tutta Ir nfonnaaoa mi Tomeo a ma parocpma » *oprriMk> m ori tu r a aa inope rm «V i pattai 

orinari man mano Arar» k> mjpoeato le* accori* 



Figure 1. 2 - Due delle pagine Web del Torneo, a sinistra la home page, a destra la pagina con gli aggiornamenti m tempo reale 


264 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 
























INTELLIGIOCHI 


te a partecipare al Torneo 
del prossimo anno L'elevato 
numero di partecipanti ha re¬ 
so necessario il ricorso, per 
il terzo anno successivo, ad 
una struttura a gironi II mec¬ 
canismo adottato è il solito, 
descritto in dettaglio su 
MCI35 (dicembre 1993). 
Come sempre il fattore di ri¬ 
petizione degli incontri è sta¬ 
to variato in modo da mante¬ 
nere costante il numero di 
volte in cui ciascun singolo 
robot ha incontrato ciascun 
altro, come spiegato nel nu¬ 
mero 115 di MC (febbraio 
1992) È ora il caso di fare la 
conoscenza coi concorrenti, 
ma prima di presentarveli la¬ 
sciatemi annunciare il vinci¬ 
tore di questa edizione; si 
tratta di tox.r, scritto da 
Alessandro Camela di S 
Benedetto del Tronto. Com¬ 
plimenti dunque ad Alessan¬ 
dro, che con la vittoria peral¬ 
tro assai sofferta del suo ro¬ 
bot vince un abbonamento 
per un anno ad MC-link. Ma 
a dopo i festeggiamenti ed i 
commenti. Passiamo invece 
subito a fare la conoscenza 
dei concorrenti. 

I concorrenti 

Quarantadue, dicevo, i ro¬ 
bot iscritti; ventinove i ri¬ 
spettivi autori. Potete vede¬ 
re i nomi degli uni e degli al¬ 
tri in tabella 1. 

I più affezionati lettori po¬ 
tranno riconoscere tra di es¬ 
si molti personaggi noti, al¬ 
cuni dei quali veri e propri 
veterani della nostra compe¬ 
tizione che con l'occasione 
ringrazio per la costante par¬ 
tecipazione; cito a caso, 
chiedendo anticipatamente 
perdono per eventuali invo¬ 
lontarie omissioni: Lorenzo 
Ancarani, Michelangelo 
Messina e Angelo Ciufo, 
Maurilio Longo e Teresa Car¬ 
dellino, Daniele Nuzzo. An¬ 
drea Creola. Maurizio Ca- 
mangi, Igor e Roberto Infan¬ 
te, Carlo Perich. Cristiano De 
Mei. Molte anche le matrico¬ 
le. che invece saluto a nome 
di tutti i veterani. 

Per quanto riguarda le 
considerazioni sui robot in 
gara, si conferma anche 


quest'anno la tendenza a ro¬ 
bot sempre più «intelligen¬ 
ti», molto attenti a sfruttare 
al massimo ogni ciclo mac¬ 
china senza alcuno spreco. 
L'attenzione è sempre più 
concentrata sulla realizzazio¬ 
ne di routine di mira quanto 
più precise possibili, per 
sfruttare al massimo ogni 
colpo sparato, ed anche 
sull'impiego di tattiche elusi¬ 
ve tese a spiazzare le routi¬ 
ne di sparo avversarie. 

Il torneo 

E vediamo brevemente la 
struttura organizzativa del 
Torneo di quest'anno. I qua¬ 
rantadue concorrenti sono 
stati suddivisi in tre gironi di 
qualificazione da quattordici 
robot: i primi sei classificati 
di ciascun girone sono pas¬ 
sati direttamente in finale, 
mentre i successivi quattro 
hanno dato vita ad un girone 
di ripescaggio da dodici ro¬ 
bot; di questi, i primi sei so¬ 
no a loro volta passati in fi¬ 
nale. Il girone finale si è svol¬ 
to dunque con ventiquattro 
concorrenti, provenienti in 
gruppi di sei da ciascuno dei 
quattro gironi preliminari. 

Il fattore di ripetizione, 
calcolato come prima ricor¬ 
dato, è stato di 16 partite 
per incontro nei gironi di 
qualificazione, 23 nel girone 
di ripescaggio e 5 nel girone 
finale In complesso dunque 
si sono disputati 14124 in¬ 
contri per un totale di ben 
112563 partite! Tutta questa 
mole di lavoro ha impegnato 
per circa una settimana la 
CPU 486DX2/66 che avevo 
dedicato al Torneo. 

Da notare che il computer 
era collegato in rete locale, 
tramite Ethernet e TCP/IP, al 
server WWW di MC-link; e 
tramite un file System condi¬ 
viso in NFS, il programma di 
gestione del Torneo aveva 
accesso on line alle pagine 
di Intelligiocht On The Web. 
Fra i vari programmi di ela¬ 
borazione ne ho realizzato 
uno che trasformava i risul¬ 
tati intermedi, ottenuti ogni 
cento incontri, in una pagina 
HTML riepilogativa, invian¬ 
dola poi al Web server. In 


questo modo dalla home pa¬ 
ge del Torneo, che avevo 
opportunamente predispo¬ 
sto all'interno di Intelligiochì 
On The Web. era possibile 
ottenere in tempo reale gli 
aggiornamenti intermedi du¬ 
rante ogni fase del torneo. 
Nelle figure 1 e 2 potete ve¬ 
dere appunto la home page 
del Torneo e questa pagina 
di aggiornamento in tempo 
reale. L'esperimento ha fun¬ 
zionato benissimo, e così 
l'intera comunità di Crobotici 
su Internet ha potuto segui¬ 
re in cronaca diretta il torneo 
in tutto il suo svolgimento, 
dalle qualificazioni sino alla 
lunghissima (tre giorni!) e 
combattutissima finale. 


I risultati 

Eccovi quindi i risultati; 
nelle tabelle 2, 3 e 4 vedia¬ 
mo i gironi di qualificazione; 
in tabella 5 il girone di ripe¬ 
scaggio; in tabella 6 il girone 
finale Ricordo che sono as¬ 
segnati tre punti per la vitto¬ 
ria ed uno per il pareggio, 
mentre il valore di «efficien¬ 
za» (calcolato come il rap¬ 
porto percentuale fra il pun¬ 
teggio effettivamente otte¬ 
nuto ed il massimo punteg¬ 
gio teoricamente ottenibile) 
indica il rendimento di un ro¬ 
bot. 

In testa ai gironi 1 e 2 si 
notano gli «outsider» tox.r e 
b52.r. che poi daranno vita 


Robot 

Autore 

Località' 

andrea.r 

Luiql Cilini 

Frisa (CH) 

aniial.r 

Lorenio Ancarani 

Ancona 

apache95.r 

M. Messina, A. Ciufo 

Scauri di Mintumo (LT) 

archer.r 

Guido Masotti 

Cotlgnola (RA) 

bll5e2.r 

Marco Giunti 

Ostia Lido (M) 

1)52.r 

Daniele Huno 

Rosa 

biro.r 

M. Longo, T. Cardellino 

Villafranca P.te (10) 

Doss.r 

D. Centurione, M. Parolini 

Milano 

caiillo.r 

Marco Pranzo 

Rosa 

cario.r 

Luigi Cilini 

Frisa (CH| 

circle.r 

Eugenio Gallina 

Bosco Marengo (AL) 

cri«.r 

Andrea Creola 

Gargallo (IO) 

diablo.r 

Stefano Francesi 

Rosa 

flasht.r 

Lorenio Ancarani 

Ancona 

halSOOO.r 

Maurilio Caianqi 

Ancona 

heavens.r 

Massiio Paradisi 

Mentana (RM) 

torse).r 

Giovanni Suna 

Verbania Intra (VB| 

kenii.r 

Carlo Perieli 

Viterbo 

losendos.r 

Leonardo Bernardi 

Bari 

ìikezhar.r 

Michele Iacobellis 

Adelfia (BAI 

iinus».r 

I. Infante, R. Infante 

Potenza 

paccu.r 

Cristiano De Mei 

Foia 

passion.r 

H. Messina, A. Ciufo 

Scauri di Mintumo (LI) 

peritalo.r 

Stefano Costa 

Piacenza 

pippo95.r 

Andrea Creola 

Gargallo (IO) 

raita.r 

Daniele Scopelliti 

Reggio Calabria 

rocco.r 

Roiolo Quaranta 

Mentana (RM) 

sary.r 

Saverio Dinardo 

Matera 

sel.r 

Eliliano Maiolo 

Galliate (NO) 

sitino.r 

Bruno Santantonio 

Matera 

star.r 

Fabio Maiolo 

Galliate (NO) 

stinger.r 

Guido Masotti 

Cotignola (RA) 

t-rei.r 

Michele Mescolo 

Rosa 

tatari-l.r 

Luca Ceresoli 

Pilaqo (BG) 

tatari- 2 .r 

Luca Ceresoli 

Filago (BG) 

tequila.r 

Daniele «uno 

Rota 

tiii.r 

Carlo Perich 

Viterbo 

tor.r 

Alessandro Caiela 

S. Benedetto del Tronto (AP) 

tricky.r 

Stefano Francesi 

ROM 

tuins.r 

Maurilio Caianqi 

Ancona 

upv-9596.r 

R. Infante, I. Infante 

Potenza 

xenon.r 

Michele Mascolo 

Rota 


Tabella 1 -1 robot partecipanti ed i rispettivi autori 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


265 









INTELLIGIOCHI 


alla combattutissima finale; 
più equilibrato invece il giro¬ 
ne 3, così come anche quel¬ 
lo di ripescaggio 

La finale è stata caratte¬ 
rizzata dallo scontro fra tox.r 
e b52.r quest'ultimo, che 
sulla carta sembrava il favori¬ 
to, è stato in effetti al co¬ 
mando per quasi tutto il 
tempo, ma ha dovuto infine 
cedere alla lenta quanto ine¬ 
sorabile rimonta di tox.r, Al¬ 
la fine quest'ultimo ha vinto 
con uno scarto lievissimo di 
appena 56 punti su oltre 
12500: veramente una vitto¬ 
ria sul filo dei centesimi! 

In conclusione (tabella 6) 
ho riportato come al solito 
alcune statistiche sull'effi¬ 
cienza dei robot. Vediamo 
così che ai primi posti del gi¬ 
rone finale sono comunque 
andati i migliori di ciascun gi¬ 
rone di qualificazione, pur se 
con diverso ordine; mentre i 
ripescati si sono dovuti ac¬ 
contentare delle ultime posi¬ 
zioni. Segno questo che il 
meccanismo di selezione 
adottato riesce effettiva¬ 
mente a discriminare con ot¬ 
tima affidabilità i robot più 
validi da quelli meno validi 
Da notare anche che, come 
è normale, praticamente tut¬ 
ti i robot hanno esibito un 
brusco calo dì efficienza nel 
passaggio dalle qualificazioni 
alla finale. In particolare il ro¬ 
bot più penalizzato è stato 
mikezhar.r, ma anche pas- 
sion.r e apache95.r hanno 
subito un crollo che ha fatto 
loro perdere posizioni in 
classifica. L'unico ad aver 
guadagnato qualcosina è 
stato stinger.r, che ha cosi 
potuto recuperare qualche 
posizione sui suoi compagni 
ripescati. 

E per finire eccovi i tre 
grafici caratterizzanti il giro¬ 
ne finale. In figura 3, distri¬ 
buzione delle efficienze, bal¬ 
za subito all'occhio la so¬ 
stanziale parità al vertice fra 
tox.r e b52.r; in figura 4, 
composizione percentuale 
dei risultati, si vede come i 
robot migliori tendano gene¬ 
ralmente a pareggiare poco 
o affatto; infine in figura 5. 
variazione di efficienza fra 
qualificazioni e finale, si può 
notare chiaramente come la 


V torneo di Crobots di MCmicrocomputer - Girone 1 Ott. 1995 


Pos. Robot 

Giocati 

Vinti 

Nulli 

Persi 

Vinti % 

Nulli % 

Persi % 

Punti 

EH. % 

1 tox.r 

4.576 

2.775 

315 

1.486 

60,6% 

6,9% 

32,5% 

8.640 

62,9% 

2 upv-9596.r 

4.576 

1.995 

1 

2.580 

43,6% 

0,0% 

56,4% 

5.986 

43,6% 

3 ninus99.r 

4.576 

1.509 

1.293 

1.774 

33,0% 

28,3% 

38,8% 

5.820 

42,4% 

4 biro.r 

4.576 

956 

1.440 

2,180 

20,9% 

31,5% 

47,6% 

4.308 

31,4% 

5 hal9000.r 

4.576 

805 

1.642 

2.129 

17,6% 

35,9% 

46,5% 

4.057 

29,6% 

6 rambo.r 

4.576 

1.265 

83 

3.228 

27,6% 

1,8% 

70,5% 

3.878 

28,2% 

7 tmii.r 

4.576 

797 

269 

3.510 

17,4% 

5,9% 

76,7% 

2.660 

19,4% 

8 tricky.r 

4.576 

827 

71 

3.678 

18,1% 

1,6% 

80,4% 

2.552 

18,6% 

9 animai.r 

4.576 

593 

0 

3.983 

13,0% 

0,0% 

87,0% 

1.779 

13,0% 

10 stinger, r 

4.576 

357 

455 

3.764 

7,8% 

9,9% 

82,3% 

1.526 

11,1% 

11 peribolo.r 

4,576 

311 

526 

3.739 

6,8% 

11,5% 

81,7% 

1.459 

10,6% 

12 heavens.r 

4.576 

193 

356 

4.027 

4,2% 

7,8% 

88,0% 

935 

6,8% 

13 sel.r 

4.576 

104 

321 

4.151 

2,3% 

7,0% 

90,7% 

633 

4,6% 

14 tabori-l.r 

4.576 

15 

310 

4.251 

0,3% 

6,8% 

92,9% 

355 

2,6% 


4.576 

893 

506 

3.177 

19,5% 

11,1% 

69,4% 

3.185 

23,2% 


Tabella 2 - Il primo girone di qualificazione. 


V torneo di Crobots di MCmicrocomputer - Girone 2 Ott. 1995 


Pos. Robot 

Giocati 

Vinti 

Nulli 

Persi 

Vinti % 

Nulli % Persi % 

Punti 

EH. % 

1 b52.r 

4.576 

2.842 

265 

1.469 

62,1% 

5,8% 

32,1% 

8.791 

64,0% 

2 twins.r 

4.576 

1.235 

1.593 

1.748 

27,0% 

34,8% 

38,2% 

5.298 

38,6% 

3 flash4,r 

4.576 

1.541 

359 

2.676 

33,7% 

7,8% 

58,5% 

4.982 

36,3% 

4 rocco.r 

4.576 

1.351 

0 

3.225 

29,5% 

0,0% 

70,5% 

4.053 

29,5% 

5 paccu.r 

4.576 

822 

1.338 

2.416 

18,0% 

29,2% 

52,8% 

3.804 

27,7% 

6 iosendos.r 

4.576 

674 

1.443 

2.459 

14,7% 

31,5% 

53,7% 

3.465 

25,2% 

7 archer.r 

4.576 

394 

1.733 

2.449 

8,6% 

37,9% 

53,5% 

2.915 

21,2% 

8 horse3.r 

4.576 

849 

6 

3.721 

18,6% 

0,1% 

81,3% 

2.553 

18,6% 

9 cri95.r 

4.576 

347 

1.501 

2.728 

7,6% 

32,8% 

59,6% 

2.542 

18,5% 

10 pippo95.r 

4.576 

646 

545 

3.385 

14,1% 

11,9% 

74,0% 

2.483 

18,1% 

11 camillo.r 

4.576 

226 

1.510 

2.840 

4,9% 

33,0% 

62,1% 

2.188 

15,9% 

12 carlo.r 

4.576 

162 

7 

4.407 

3,5% 

0,2% 

96,3% 

493 

3,6% 

13 circle.r 

4.576 

62 

139 

4.375 

1,4% 

3,0% 

95,6% 

325 

2,4% 

14 b115e2.r 

4.576 

88 

3 

4.485 

1,9% 

0,1% 

98,0% 

267 

1,9% 


4.576 

803 

746 

3.027 

17,5% 

16,3% 

66.2% 

3.154 

23,0% 


Tabella 3 - Il secondo girone di qualificazione. 


V torneo di Crobots di MCmicrocomputer - Girone 3 Ott. 1995 


Pos. Robot 

Giocati 

Vinti 

Nulli 

Persi 

Vinti % 

Nulli % Persi % 

Punti 

EH. % 

1 passlon.r 

4.576 

2.527 

407 

1.642 

55,2% 

8,9% 

35,9% 

7.988 

58,2% 

2 tequila, r 

4.576 

2.331 

228 

2.017 

50,9% 

5,0% 

44,1% 

7.221 

52,6% 

3 apache95.r 

4.576 

2.233 

298 

2.045 

48,8% 

6,5% 

44,7% 

6.997 

51,0% 

4 boss.r 

4.576 

1.750 

1.005 

1.821 

38,2% 

22,0% 

39,8% 

6255 

45,6% 

5 mikezhar.r 

4.576 

1.813 

13 

2.750 

39,6% 

0,3% 

60,1% 

5.452 

39,7% 

6 skizzo.r 

4.576 

1.061 

888 

2627 

23,2% 

19,4% 

57,4% 

4.071 

29,7% 

7 dlablo.r 

4.576 

1.220 

4 

3.352 

26,7% 

0,1% 

73,3% 

3.664 

26,7% 

8 kenii.r 

4.576 

576 

297 

3.703 

12,6% 

6,5% 

80,9% 

2.025 

14,8% 

9 Star r 

4.576 

260 

71 

4.245 

5,7% 

1,6% 

92,8% 

851 

6,2% 

10 saxy.r 

4.576 

81 

180 

4.315 

1,8% 

3,9% 

94,3% 

423 

3,1% 

11 xenon.r 

4.576 

118 

45 

4413 

2,6% 

1,0% 

96,4% 

399 

2,9% 

12 andrea.r 

4.576 

69 

6 

4.501 

1,5% 

0,1% 

98,4% 

213 

1,6% 

13 t-rex.r 

4.576 

51 

41 

4.484 

1,1% 

0,9% 

98,0% 

194 

1,4% 

14 tabori-2.r 

4.576 

29 

102 

4.445 

0,6% 

2,2% 

97,1% 

189 

1,4% 


4.576 

1.009 

256 

3.311 

22,0% 

5,6% 

72,4% 

3.282 

23,9% 


Tabella 4 - Il terzo girone di qualificazione. 


266 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





INTELLIGIOCHI 


V torneo di Crobots di MCmicrocomputer - Ripescaggio Ott. 1995 


Pos. Robot 

Giocati 

Vinti 

Nulli 

Persi 

Vinti % 

Nulli % Persi % 

Punti 

Eff. % 

1 horse3 r 

3.795 

1.753 

0 

2.042 

46,2% 

0,0% 

53,8% 

5.259 

46,2% 

2 diablo.r 

3.795 

1 488 

28 

2.279 

39,2% 

0,7% 

60,1% 

4492 

39,5% 

3 tricky.r 

3.795 

1.370 

77 

2 348 

36,1% 

2,0% 

61,9% 

4.187 

36,8% 

4 pippo95 r 

3.795 

825 

642 

2.328 

21,7% 

16,9% 

61,3% 

3.117 

27,4% 

5 stinger r 

3.795 

851 

560 

2.384 

22,4% 

14,8% 

62,8% 

3.113 

27,3% 

6 archer.r 

3.795 

696 

1.010 

2.089 

18,3% 

26,6% 

55,0% 

3098 

27,2% 

7 cri95.r 

3.795 

642 

914 

2.239 

16,9% 

24,1% 

59,0% 

2 840 

24,9% 

8 tmil.r 

3.795 

635 

200 

2.960 

16,7% 

5,3% 

78,0% 

2.105 

18,5% 

9 kenii.r 

3.795 

400 

408 

2.987 

10,5% 

10,8% 

78,7% 

1.608 

14,1% 

10 animai.r 

3795 

486 

0 

3.309 

12,8% 

0,0% 

87,2% 

1.458 

12,8% 

11 saxy.r 

3.795 

93 

210 

3.492 

2,5% 

5,5% 

92,0% 

489 

4,3% 

12 Star r 

3795 

132 

39 

3624 

3,5% 

1.0% 

95,5% 

435 

3.8% 


3 795 

781 

341 

2.673 

20,6% 

9.0% 

70,4% 

2 683 

23,6% 


Tabella 5 - Il gitone di ripescaggio 


V torneo di Crobots di MCmicrocomputer - Finale Ott. 1995 


Pos. Robot 

Giocati 

Vinti 

Nulli 

Persi 

Vinti % 

Nulli % Persi % 

Punti 

Eff. % 

1 tox.r 

8.855 

4.036 

452 

4.367 

45,6% 

5.1% 

49,3% 

12.560 

47,3% 

2 b52.r 

8.855 

4.026 

426 

4.403 

45.5% 

4,8% 

49,7% 

12.504 

47,1% 

3 upv-9596.r 

8.855 

3.060 

8 

5.787 

34,6% 

0,1% 

65,4% 

9.188 

34,6% 

4 passion.r 

8.855 

2573 

1.291 

4.991 

29,1% 

14,6% 

56,4% 

9.010 

33,9% 

5 ninus99.r 

8.855 

1.973 

2.662 

4.220 

22,3% 

30,1% 

47,7% 

8.581 

32,3% 

6 twins.r 

8.855 

1.890 

2484 

4.481 

21,3% 

28,1% 

50,6% 

8.154 

30,7% 

7 tequila, r 

8.855 

2.203 

1.387 

5.265 

24,9% 

15,7% 

59,5% 

7.996 

30,1% 

8 rambo.r 

8.855 

2.417 

100 

6.338 

27,3% 

1,1% 

71,6% 

7.351 

27,7% 

9 flash4.r 

8.855 

2.255 

550 

6.050 

25,5% 

6.2% 

68,3% 

7.315 

27,5% 

10 hal9000.r 

8.855 

1.384 

2.931 

4.540 

15,6% 

33,1% 

51,3% 

7.083 

28,7% 

11 apache95.r 

8.855 

2.078 

753 

6.024 

23,5% 

8,5% 

68,0% 

6.987 

26,3% 

12 boss.r 

8.855 

1.576 

1.428 

5.851 

17,8% 

16,1% 

66,1% 

6.156 

23,2% 

13 biro.r 

8.855 

1.360 

1.718 

5.777 

15.4% 

19,4% 

65,2% 

5.798 

21,8% 

14 paccu.r 

8.855 

1.094 

2.309 

5.452 

12,4% 

26,1% 

61,6% 

5.591 

21,0% 

15 skizzo.r 

8.855 

1.457 

929 

6.469 

16,5% 

10,5% 

73,1% 

5.300 

20,0% 

16 rocco.r 

8.855 

1.610 

55 

7.190 

18,2% 

0,6% 

81,2% 

4.885 

18,4% 

17 losendos.r 

8.855 

827 

2.027 

6.001 

9,3% 

22,9% 

67,8% 

4.508 

17,0% 

18 mikezhar.r 

8.855 

1.084 

30 

7.741 

12,2% 

0,3% 

87,4% 

3.282 

12,4% 

19 stinger, r 

8.855 

738 

927 

7.190 

8,3% 

10,5% 

81,2% 

3.141 

11,8% 

20 archer.r 

8.855 

439 

1 554 

6.862 

5.0% 

17,5% 

77,5% 

2.871 

10,8% 

21 pippo95.r 

8.855 

692 

506 

7.657 

7.8% 

5,7% 

86,5% 

2.582 

9,7% 

22 tricky.r 

8.855 

810 

120 

7.925 

9,1% 

1,4% 

89,5% 

2.550 

9.6% 

23 horse3.r 

8.855 

795 

1 

8.059 

9,0% 

0,0% 

91,0% 

2.386 

9,0% 

24 diablo.r 

8 855 

629 

4 

8.222 

7.1% 

0,0% 

92,9% 

1.891 

7.1% 


8 855 

1.709 

1027 

6.119 

19,3% 

11,6% 

69.1% 

6.153 

23,2% 


Tabella 6 - Il girone finale 


maggior «tenuta» di tox.r ri¬ 
spetto a b52.r gli abbia per¬ 
messo di superare il pur dif¬ 
ficile avversario. 

Il vincitore 

Ma lasciamo ora la parola 
all'autore di tox.r ovvero 
Alessandro Camela, venti¬ 
cinquenne studente di Inge¬ 
gneria Elettronica. Ecco 
quello che mi ha scritto do¬ 
po aver appreso della rocam¬ 


bolesca vittoria del suo con¬ 
corrente: 

Seguo Crobots dalla pri¬ 
ma edizione del torneo su 
MC quando ero poco più di 
una matricola nella facoltà di 
ingegneria di Ancona. Scri¬ 
vevo i listati durante le lezio¬ 
ni per poi provarli quando 
tornavo a casa, e quindi an¬ 
che se è la prima volta che 
partecipo ho avuto modo di 
sviluppare il mio robot te¬ 


standolo con i partecipanti 
delle passate edizioni. 

Ho seguito gli aggiorna¬ 
menti in tempo reale grazie 
alle pagine Web apposita¬ 
mente allestite per l'occasio¬ 
ne. Per me è stata una gradi¬ 
ta sorpresa arrivare primo, 
dato che per tutta la finale 
tox.r è sempre stato secon¬ 
do dietro l'ottimo b52.r, e 
non pensavo proprio di vin¬ 
cere. La tattica di tox.r è la 
seguente: il robot si sposta 


negli angoli dell'arena di gio¬ 
co e ivi resta fino a quando 
non viene colpito o non pas¬ 
sa un determinato periodo di 
tempo, utilizzando la routine 
di sparo da fermo Itattica co¬ 
mune ad altriI. 

Usa due routine di fuoco 
molto simili ed in un certo 
qual modo ispirate allo 
splendido lazyii.r (vincitore 
dello scorso anno, N.d.R.). 

Il tempo che trascorre tra 
i due scan utilizzati per predi¬ 
re la posizione futura dell'av¬ 
versario è importante che 
sia costante, e per questo 
ho utilizzato una sequenza di 
«if (scan....», anche se sem¬ 
brerebbero inutili. 

Quando il robot è fermo fa 
la scansione dell'area di gio¬ 
co con un passo di 15 gradì 
ed apertura IO, trovato il ne¬ 
mico, passa ad apertura 5 ed 
infine a 1; se lo perde di vista 
scandisce prima a destra e 
poi a sinistra altrimenti incre¬ 
menta l'angolo e continua. 

Penso che la caratteristi¬ 
ca più saliente di tox.r ri¬ 
spetto ad altri robot simili a 
lui sia la capacità di sparare 
con alta precisione anche 
muovendosi! 

Questo è stato reso pos¬ 
sibile con tre accorgimenti: 

- la scansione è fatta a 
passi di 11 gradi: 

- al posto delle onerose di¬ 
visioni ho utilizzato gli shift; 

• correzione di tiro utiliz¬ 
zando le funzioni sin(alfa) e 
costa If al, dove alfa indica 
l'angolo tra la direzione di 
movimento e la scansione. 

Mi complimento con l'au¬ 
tore di b52.r che è stato un 
ottimo avversario. 

Saluto gli organizzatori ed 
i partecipanti pensando che 
tra qualche giorno darò il 
mio ultimo ventinovesimo 
esame 11 ’ 

Ci sentiamo nel prossimo 
torneo di Crobots. 

Complimenti ancora ad 
Alessandro, che grazie alla 
sua creatura vince un abbo¬ 
namento annuale ad MC- 
link. Abbonamento che però 
ha deciso di regalare al suo 
amico Fulvio Baiocchi, che 
essendo dotato di modem e 
già abbonato ad MC-link lo 
ha aiutato ad inviarmi il robot 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


267 




INTELLIGIOCHI 


ed a seguire lo svolgimento 
del Torneo sul Web. Grazie 
dunque alla generosità di 
Alessandro, Fulvio vedrà il 
proprio abbonamento pro¬ 
lungarsi di un anno alla sua 
naturale prossima scadenza. 
Ma permettetemi di asso¬ 
ciarmi ad Alessandro nel fa¬ 
re i complimenti anche a Da¬ 
niele Nuzzo, autore di b52.r, 
robot che si è comportato 
benissimo durante tutto il 
Torneo ed ha anche rischiato 
di vincerlo. 

Conclusioni 

E anche per quest'anno 
l'appuntamento con Crobots 
è terminato. Nel modo mi¬ 
gliore, direi, perché la com¬ 
petizione è stata veramente 
interessante e movimentata. 
Grazie ancora a tutti quelli 


V torneo di Crobots di MCmicrocomputer - Statistiche Ott. 1995 


Po». Robot 

Girone 

Po*. 

Ripeso. 

Eff. In. Eff. Fin. Ine. Eff. 

1 tox.r 

1 

1 


62,9% 

47,3% 

-15,7% 

2 b52.r 

2 

1 


64,0% 

47,1% 

-17,0% 

3 upv-9596.r 

1 

2 


43,6% 

34,6% 

-9,0% 

4 passion.r 

3 

1 


58,2% 

33,9% 

-24,3% 

5 ninus99.r 

1 

3 


42,4% 

32,3% 

-10,1% 

6 twins.r 

2 

2 


38,6% 

30,7% 

-7,9% 

7 tequila.r 

3 

2 


52,6% 

30,1% 

-22,5% 

8 rambo.r 

1 

6 


28,2% 

27,7% 

-0,6% 

9 flasM.r 

2 

3 


36,3% 

27,5% 

-8,8% 

10 hal9000.r 

1 

5 


29,6% 

26,7% 

-2,9% 

11 apache95 r 

3 

3 


51,0% 

26,3% 

-24,7% 

12 bossr 

3 

4 


45,6% 

23,2% 

-22,4% 

13 biro.r 

1 

4 


31,4% 

21,8% 

-9,6% 

14 paccu.r 

2 

5 


27,7% 

21,0% 

-6,7% 

15 skizzo.r 

3 

6 


29,7% 

20,0% 

-9,7% 

16 rocco.r 

2 

4 


29,5% 

18,4% 

-11,1% 

17 losendos r 

2 

6 


25,2% 

17,0% 

-8,3% 

18 mikezhar.r 

3 

5 


39,7% 

12,4% 

-27,4% 

19 stinger, r 

1 

10 

5 

11,1% 

11,8% 

0,7% 

20 archer.r 

2 

7 

6 

21,2% 

10,8% 

-10,4% 

21 pippo95.r 

2 

10 

4 

18,1% 

9,7% 

-8,4% 

22 tricky.r 

1 

8 

3 

18,6% 

9,6% 

-9,0% 

23 horse3 r 

2 

8 

1 

18,6% 

9,0% 

-9,6% 

24 diablo r 

3 

7 

2 

26,7% 

7.1% 

-19,6% 


Tabella 7 - Il confronto fra i risultati delle qualificazioni e quelli della finale 


5 Torneo di Crobots di MCmicrocomputer 

Finale - Efficienza 



123456789 10 11 1213 W 15 16 17 18 1920 21 22 23 24 
Ponsont n Oraflci 


5 Torneo di Crobots di MCmicrocomputer 

Finale - Esiti 



5 Torneo di Crobots di MCmicrocomputer 

Differenza fra qualificazioni e finale 


40% 



Figure 3. • i. 5 - In alto a sinistra, la distribuzione delle efficienze nel girone fina¬ 
le; qui sopra, la distribuzione degli esiti degli incontri; a fianco, la variazione di 
efficienza tra qualificazioni e finale. 


che hanno partecipato ed a 
tutti coloro che hanno segui¬ 
to in diretta il Torneo sul 
Web. A questo proposito 
sappiate che le pagine Web 
del Quinto Torneo non ver¬ 
ranno cancellate dal server 
ma rimarranno a disposizio¬ 
ne di chi volesse consultarle 
per trovare notizie e statisti¬ 
che che non ho potuto pub¬ 
blicare qui sulla rivista; ricor¬ 
do anche che dalle pagine 
del Web di Intelligiochi è 
possibile consultare alcuni 


degli articoli su Crobots degli 
ultimi anni (anche questo!) 
nonché prelevare i sorgenti 
di tutti i robot che hanno par¬ 
tecipato alle varie edizioni dei 
Tornei di MCmicrocomputer 
E con questo vi saluto, non 
senza darvi l'appuntamento 
al prossimo Torneo, le cui 
iscrizioni si apriranno come al 
solito nel mese di giugno. 

Buone feste e buon anno 
a tutti, e appuntamento col 
normale corso di Intelligiochi 
al prossimo mese. «£ 


268 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 













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90 Mhz 256K Vesa/PCl 842 
100 Mhz 256K Vesa'PCI 973 
120 Mhz 266K Vesa/PCl 1.107 
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SVGA PCI 1280 - da 139 

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Diamond Motion Video Player 690 
Matrox ÈtiMmmiam 2M esp.8M 695 
Matrox Mitioniam 4 M e«p.8M 960 


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860 Mbyts EIDE 

370 

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125 

CD ROM Nec 4x 

269 

CD ROM Sony 4x SCSI 

399 

CD ROM TEAC 6x 

526 

MagnetoOttico 230 Mbyto 

843 

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DAEWOO 15" 1280 Digitale 643 

GoldStar 15“ 1280 N.I. L.Rad 569 

GoldStar 17" 1280 Digitale 1.128 

GoldStar 20" 1600 Digitale 2.056 

Sony 15" 3F • 0.25 1280 899 

Sony 17" SF - 0.25 1280 1.699 

Sony Trinitron 17" SE 1600 2.099 
Sony Trinitron 20" SE 1600 3.607 

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Olivetti erboso 4M/HD120 1.495 
ZENITH DX2/50 4M/HD250 2,099 
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Scanner piano color 1200 dpi 776 
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ModemFoxV34/28800 interno 271 
Doppia Seriale 16550 59 


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oroingmento d> Co^soo G>ussozz' 


Il pianista 

StoryWare, ovvero pagine dedicate a racconti fantasy e di fantascienza. 

Questo mese: i racconti «Il piazzista» di Giorgio Ginelli e «Lo scrittore» di Gianluca 
Gatta, nelle News le novità sulle fanzine «7° Inchiostro» e «KULT Underground», 
sull'associazione culturale SPAZIO LIBeRO e sull'edizione elettronica dell'«Apologia di 
Socrate» e del «Critone» di Platone (distribuiti gratuitamente da Liber Liber tramite il 

progetto Manuzio) 

a cura di Marco Calvo 


Leggevo (un po' distratta- 
mente, lo confesso) la con¬ 
ferenza di MC-link dedicata 
alla fantascienza quando un 
nome tra i nuovi abbonati mi 
passa sorto gli occhi. Quel 
nome, Giorgio Ginelli. l'ave¬ 
vo già letto da qualche parte 
Dopo pochi messaggi ecco 
che Giuseppe De Rosa, il co¬ 
moderatore della conferen¬ 
za. chiede se si tratta proprio 
di «quel» Giorgio Ginelli Eb¬ 
bene sì, tra i nuovi abbonati 
a MC-link c'è «quel» Giorgio 
Ginelli Qualcuno a questo 
punto si potrà chiedere chi 
sia mai questo Giorgio Ginel¬ 
li. Molto semplicemente, è 
uno dei nomi che circola nel 
cosiddetto « fandom», un ap¬ 
passionato di SF che da di¬ 
versi anni pubblica sulle fan¬ 
zine racconti sempre grade¬ 
voli La prima cosa che gli 
abbiamo chiesto è stata 
quindi di spedirci suoi rac¬ 
conti, ed eccone qui il primo: 
«Il piazzista», finalista al Pre¬ 
mio Nazionale «Città di 
Courmayeur» 1989 e al 
«Premio Italia 1991». Tempo 
fa c'era chi prometteva un 
milione dì nuovi posti di lavo¬ 
ro, Giorgio ci spiega come 
crearli in modo forse più 
concreto... 

Come? Sto facendo mal¬ 
destramente satira e invece 
dovrei occuparmi dei raccon¬ 
ti? Va bene, il secondo rac¬ 
conto di questo mese si inti¬ 
tola «Lo scrittore» ed è di 
Gianluca Gatta, di Ravenna. 
Nella lettera che accompa¬ 
gna il testo Gianluca mi chie¬ 
de di rendergliene subito no¬ 
te le sorti caro Gianluca, 
sarà pubblicato... Scherzi a 
parte, nella stragrande mag¬ 


gioranza dei casi non posso 
rispondere subito perché i 
racconti per lo più vengono 
vagliati ed eventualmente 
pubblicati dopo mesi. Prefe¬ 
risco procedere lentamente 
ma con metodo, piuttosto 
che saltare di racconto in 
racconto, cestinando ciò che 
«a naso» non mi piace dopo 
solo poche pagine. I racconti 
vengono pubblicati o perché 
individuati da me diretta¬ 
mente o perché mi vengono 
segnalati dagli abbonati a 
MC-link. che proprio in que¬ 
sti giorni, coordinati da Anto¬ 
nello Dessi, stanno stilando 
una classifica (inutile dire 
che cercherò di pubblicare 
tutti i racconti al vertice di 
questa lista). Questo meto¬ 
do, anche se lento, ha il me¬ 
rito, secondo me, di conce¬ 
dere poco spazio alle sviste. 

Anche per questo mese è 
tutto, un buon Natale a tutti 
e a presto. 


Marco Calvo 6 raggiungibile su MC- 
link alla casella MC3363 e tramile In¬ 
ternet all'Indirizzo marco.calvo@- 
mchnk II La sua dome page è 

t<UL'//ttm\.msi,nk.iuiiersQnamu4 

63 


Il piazzista 

racconto di Giorgio Ginelli 

Avete mai notato come il 
progresso metta nella condi¬ 
zione di realizzare piu facil¬ 
mente delle macchine che lo 
stesso progresso ha già da 
tempo reso inutilizzabili? 

In genere questa è la do¬ 
manda con la quale apro una 
normale trattativa con il mio 


cliente. Ma non sono più un 
normale piazzista, ormai 
vendo «macchine automati¬ 
che per la lavorazione della 
pasta e accessori comple¬ 
mentari allo sviluppo dell'ali¬ 
mentazione», come sta 
scritto sulla mia licenza, e 
l'utenza non può certo defi¬ 
nirsi normale. 

Le macchine per lavorare 
la pasta sono mutili nel no¬ 
stro tempo, direte voi. Infat¬ 
ti, chi mai può mettersi a ti¬ 
rare la sfoglia in casa? 

Appunto. Ora che la tec¬ 
nologia ci permette di co¬ 
struire delle macchinette per 
tirare la pasta che sono prati¬ 
camente dei gioielli di perfe¬ 
zione, per l'assoluta assenza 
di attrito fra pasta e rulli e 
l’infarinatura controllata da 
un sensore inserito all'uscita 
della sfoglia e comandata da 
un microprocessore, e altre 
meraviglie che non sto ad 
elencare, ora chi mai le com¬ 
prerebbe? 

Qui da noi più nessuno, 
ormai l'abbiamo capito Ma 
cerca cerca, un piccolo mer¬ 
cato alla fine l'abbiamo tro¬ 
vato. Bastava pensarci un 
po'. 

• # • 

La stradina era molto pol¬ 
verosa, anche perché ci bat¬ 
teva il sole quasi per tutta la 
mattinata e non pioveva da 
un bel po' di tempo. Ma era 
l'ultima cascina da visitare di 
quel turno; poi finalmente 
avrei avuto una settimana di 
sano riposo a casa. 

Arrancai dunque gli ultimi 
metri della breve salita che 
mi separava dall'aia, con un 
fondo di felicità nel cuore 
generato dalla stanchezza 


appagante... e mi obbligai a 
sorridere, non appena il cane 
dal fondo del cortile comin¬ 
ciò ad abbaiare furiosamente 
nella mia direzione Subito 
un bambino usci dalla stalla 
e poi un altro da dietro un 
angolo della cascina, che si¬ 
curamente portava al frutte¬ 
to che avevo notato salendo 
la stradina. Una donna si af¬ 
facciò alla porta della casa, 
con un altro bambino attac¬ 
cato alla gonna. Infine, il fat¬ 
tore fece capolino dall'alto 
del fienile col forcone in ma¬ 
no; pronto per ogni evenien¬ 
za 

- Salve a tutti - urlai in dire¬ 
zione della casa senza guar¬ 
dare nessuno in particolare, 
alzando una mano a mo' di 
saluto. Il gesto provocò un 
nervoso e sensibile aumento 
nell’abbaiare del cane che 
maledissi mentalmente. 

- Salve - ripetei questa 
volta rivolto al fattore, che 
stava scendendo dal fienile 
usando la scala appoggiata 
contro. - Incantevole questo 
posto... Si, incantevole dav¬ 
vero - sibilai tra i denti, ma il 
cane non smise di abbaiare 

Il fattore, nel frattempo, 
era arrivato a terra saltando 
gli ultimi due pioli della sca¬ 
la; si girò e mi squadrò. Ma 
non provavo nessun timore, 
sapevo quanto fosse perfet¬ 
to il mio abbigliamento; la 
nostra sezione «Immagine & 
Dettaglio» era all'avanguar¬ 
dia per quanto riguarda i tra¬ 
vestimenti di noi piazzisti E 
poi, quello stesso abbiglia¬ 
mento, aveva superato la 
prova della quindicina di altre 
fattorie che avevo visitato 
nei giorni precedenti 


270 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 








STORYWABE 



L'illustratone per il racconto "Il pianista " e di Paola Fortunati 


La donna si avvicinò al 
fattore e assieme a lei anche 
il bambino che gli stava 
sempre stretto alla lunga 
sottana Gli altri due. invece, 
erano scomparsi fin da quan¬ 
do il fattore aveva preso a 
scendere dal fienile, forse 
approfittando della mia visita 
per godere di qualche minu¬ 
to di distrazione. Il cane con¬ 
tinuava insistente ad abbaia¬ 
re. 

Rivolsi un mezzo inchino 
al fattore ed alla signora pri¬ 
ma di deporre il voluminoso 
pacco che avevo fra le mani, 
togliendo nel contempo un 
fazzoletto dalla tasca della 
giacca per detergermi il su¬ 
dore dalla fronte. 

- Cos'è che vende, lei? - 
chiese il fattore, indirizzan¬ 
domi un cenno col capo 
«Male», pensai. «Male 
Questo ha già capito che gli 
voglio vendere qualcosa 
Male.. » 

- Per carità - gli risposi 
con un terribile sorriso. 

- Non mi deve giudicare 
severamente solo perché ha 
avuto qualche sgradita espe¬ 
rienza con altri meno onesti 
di me... La prego. 

- Non ho capito cos'è che 
lei vende - ripetè il fattore 
ostinato, avvicinandosi sem¬ 
pre di più con atteggiamento 
minaccioso. 

- Sì, certo... La vedo già 
interessata al mio articolo e 
lo sarà ancora di più, dopo 
che le avrò illustrato il fun¬ 
zionamento di questo.. - e 
parlando, tamburellavo con 
la mano sul grosso pacco 
che avevo deposto ai miei 
piedi, meraviglioso acces¬ 
sorio. 

- C'ho già tutto per la 
campagna. 

- Ma non è per la campa¬ 
gna. È per la sua casa! 

- C'ho già lei per la casa. 
Per tutto quello che serve! - 
disse il fattore indicandomi 
la donna al suo fianco. 

- Oh... Ma che c’entra... - 
borbottai. 

- Mandel via... Mandel via 
che gó da fà - sentenziò il 
fattore rivolgendosi alla don¬ 
na e indicando minacciosa¬ 
mente il cane che continua¬ 
va a tratti a latrare. 


- Appunto per quello sono 
venuto - dissi quasi sull'orlo 
della disperazione. - È pro¬ 
prio per dimostrarle quanto 
sia utile l'oggetto che ho 
portato con me, che sono 
venuto a quest'ora della 
giornata. 

Ora che avevo un certo 
vantaggio non avrei lasciato 
loro un attimo di respiro, co¬ 
si mi lanciai: - La signora 
starò probabilmente prepa¬ 
rando il pranzo, non vero? 
Bene! Se mi permette vo¬ 
glio mostravi un utile ausilio 
per il lungo e faticoso lavoro 
di preparazione del pasto. 
Vedete questo pacco? 

Non mi aspettavo certo 
una risposta e perciò sollevai 
da terra il voluminoso pacco 
senza nemmeno guardarli in 
viso. - Vi è racchiusa la più 
fantastica delle macchine da 
cucina che qualcuno vi abbia 
mai fatto vedere! E se mi 
permettete di entrare un at¬ 
timo vi illustrerò ciò che è in 
grado di fare! 

- Ma no Ma no Non c'ab¬ 
biamo ancora la corrente 
giusta per 'sti rob chi. Va là. 
Va via... 

- Ecco, anche questa è 
una meraviglia Questa mac¬ 
china non ha bisogno di nes¬ 
sun tipo di alimentazione. 

- Cos'è...? 

- Non ha bisogno di cor¬ 
rente, intendo.. 

- È a mano? 

- Funziona con un'energia 
particolare, che non deve es¬ 
sere mai ricaricata. Una nuo¬ 
va scoperta scientifica! 
Un'energia eterna! - così di¬ 
cendo scoperchiai il pacco, 
mettendo in mostra la mac¬ 
china. 

Ogni volta che arrivo a 
questo punto si interessano 
tutti di colpo al mio prodotto; 
il design stesso della mac¬ 
china è stato studiato per at¬ 
tirare completamente l'at¬ 
tenzione dell'acquirente. Ed 
anche in quel caso, l'effetto 
fu quello desiderato. 

Il fattore si tolse il cappel¬ 
laccio e si avvicinò di più alla 
scatola per guardare meglio 
dentro - Potremmo entra¬ 
re... - suggerii, sperando in 
cuor mio di averlo convinto 
ad ascoltarmi ancora un po¬ 


co. Non rispose, ma con la 
testa fece segno di seguirlo. 
Ci incamminammo verso il 
casolare, mentre il cane si 
prodigava in lugubri strepitìi, 
tentando di garrotarsi con la 
catena che lo teneva legato. 

La cucina era come tutte 
le altre che avevo visitato in 
quella settimana Rispetto 
ad una delle cucine alle quali 
siete abituati voi e anch'io, 
mancava di tutto. Perfino di 
un decente e rispettoso im¬ 
pianto di acqua corrente. Ap¬ 
poggiai il pacco sul tavolo e 
ne estrassi la macchina. 
L'attenzione di tutti era rivol¬ 
ta ai miei misurati gesti, an¬ 
che se un velo di scettici¬ 
smo animava gli occhi del 
fattore, mentre la donna e il 
bambino aggrappato alla sua 
sottana ostentavano uno 
sguardo indifferente 

Dispiegai pian piano sul 
tavolo tutto quello che era 
contenuto nel pacco: la mac¬ 
china per tirare la pasta e i 
cinque contenitori dei rulli 
per i diversi formati. Poi, 
sempre con il mio terribile 
accattivante sorriso sulle lab¬ 
bra. guardai dritto negli occhi 


del fattore. - Ora, attenzio¬ 
ne ... Questa che vedete è la 
più moderna macchina per 
tirare la pasta che abbiate 
mai potuto vedere in funzio¬ 
ne... e che vedrete mai! Se 
gentilmente la signora - cosi 
dicendo rivolsi lo sguardo al¬ 
la donna, - volesse darmi la 
farina e le uova necessarie. 

Ma la donna guardò l'uo¬ 
mo. che a sua volta mi lan¬ 
ciò uno sguardo nel quale 
potei chiaramente leggere 
«Se mi consumi uova e fari¬ 
na per niente, t'ammazzo!» 
Poi, fece un gesto e la don¬ 
na si affrettò a portare un va¬ 
so e il cesto con le uova. 

- Oh, bene... Sarà sempli¬ 
cissimo, vedrete - iniziai cosi 
ad armeggiare con la mac¬ 
china. - Questo è il conteni¬ 
tore dove va riposta la farina. 
La prego, ne versi la solita 
quantità - dissi rivolto alla 
donna, che esegui da quel 
momento in poi le mie indi¬ 
cazioni senza più degnare di 
uno sguardo il fattore, come 
se ormai quello fosse in ogni 
caso compito suo. - Ecco 
fatto... Brava... e dentro que¬ 
sto scomparto metta le uo- 


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STORYWARE 


va. Quante ne desidera... 
Senza romperle... Bene, co¬ 
si,.. 

Fu meravigliosa la fiducia 
cieca con la quale si abban¬ 
donò ai miei voleri - Vede 
questo piccolo pulsante? - 
chiesi alla fine di tutte quelle 
operazioni, indicando il fian¬ 
co sinistro della macchina, 

La donna però si era al¬ 
lontanata dal tavolo e il fatto¬ 
re mi scrutava con occhi 
sempre più socchiusi. - E al¬ 
lora? - mi apostrofò brusca¬ 
mente. 

- Beh, allora bisogna pre¬ 
merlo, dopo aver fatto tutte 
le operazioni che la sua si¬ 
gnora ha cosi gentilmente 
eseguito... Su, la prego. Non 
abbia nessun timore... 

Ma la donna rimaneva 
sempre discosta dal tavolo. 
Fu il fattore a stupirmi, per¬ 
ché con un brusco movi¬ 
mento della mano e un gru¬ 
gnito di stizza incitò al donna 
ad avvicinarsi ed eseguire. 
Come a dire di non fargli fa¬ 
re figure con quel forestiero, 
ora che si era arrivati a quel 
punto. 

Ci vollero altri due grugniti 
come il primo, forse anche 
più minacciosi, e un «Schi- 
scia al bueton...» prima che 
lei si avvicinasse quel tanto 
che bastava per poter pre¬ 
mere il temuto bottone E 
dopo averlo pigiato si ritras¬ 
se subito, come se il pulsan¬ 
te scottasse e si fosse ustio¬ 
nata. Si sfregò persino la 
mano contro la sottana. 

Nel frattempo la macchi¬ 
na si era messa silenziosa¬ 
mente in moto; solamente 
accostando l'orecchio si po¬ 
teva sentire una debole vi¬ 
brazione Sul pannello co¬ 
mandi, dove stava il pulsan¬ 
te che la donna aveva cosi 
coraggiosamente premuto, 
una lueina verde pulsava re¬ 
golare. 

- Vedete questa lueina 
verde? É il segno che la 
macchina sta impastando re¬ 
golarmente la farina con le 
uova e tra qualche minuto la- 
scerà il posto a una lueina 
blu. Solo in quel momento la 
macchina avrà finito quella 
delicata operazione. 

Entrambi, il fattore e la 


donna, guardavano alternati¬ 
vamente la macchina e me; 
la macchina come se fosse 
un diabolico aggeggio e me 
con lo sguardo di chi capisce 
si e no una parola su dieci di 
quelle che dicevo. Ma sape¬ 
vo fin dall'inizio di parlare per 
loro quasi in una lingua sco¬ 
nosciuta e non me ne preoc¬ 
cupavo: il risultato avrebbe 
poi parlato da solo. Continuai 
perciò la dimostrazione, in¬ 
curante dei loro sguardi con¬ 
fusi e dicendo solo lo stretto 
indispensabile per colmare il 
silenzio. 

Finalmente si accese la 
lueina blu e lo feci subito no¬ 
tare ai due zotici; - Ora la 
macchina è pronta per sfor¬ 
nare il tipo di pasta che voi 
desiderate. Basta applicare 
uno di questi cinque conteni¬ 
tori in prossimità di questa 
fessura Se non ci mettete 
niente uscirà la sfoglia 

Cosi dicendo feci avanza¬ 
re di un breve tratto i rulli e 
dalla fessura fuoriuscì una 
lingua di sfoglia dello spes¬ 
sore ideale. 

La donna e il fattore si 
guardarono in volto, poi 
guardarono me e poi ancora 
la sfoglia che fuoriusciva dal¬ 
la fessura. Infine, sedettero. 

- Toccatela, vi prego... 
Prenda signora - e le porsi 
un lembo della sfoglia fuoriu¬ 
scita miracolosamente dalla 
macchina. - Saggiate lo 
spessore, la consistenza, os¬ 
servate il colore. Valutate la 
porosità della sfoglia. 

L'atteggiamento dei due 
nei miei confronti e in quelli 
della macchina, cambiò radi¬ 
calmente! L'uomo, perfetto 
figlio del suo tempo, fu atti¬ 
rato dal diabolico macchina¬ 
rio che aveva di fronte e si 
impegnò a squadrare la mac¬ 
china come se con la sola vi¬ 
sta avesse potuto trapassar¬ 
la per vedere gli ingranaggi 
muoversi al suo interno; la 
donna sedeva beatamente 
con lo sguardo perso nel 
vuoto e un sorriso nell'ani¬ 
ma, come se qualche buon 
angelo del cielo le avesse 
dato finalmente una speran¬ 
za per diminuire da quel gior¬ 
no la fatica giornaliera. 

Avevo ottenuto il risultato 
sperato e potrei spiegare di 
nuovo cosa dovevano fare, 
avendo ormai la loro comple¬ 
ta attenzione. Insegnai alla 
donna anche a manovrare il 


selettore per lo spessore 
della sfoglia e ad inserire i 
contenitori per ottenere i di¬ 
versi formati di pasta. - Que¬ 
sto è per i tagliolini. Qui, ve¬ 
de, si regola lo spessore del¬ 
la striscia, fino alla lasagna... 
Questo è per i maccheroni, 
di tutti i tipi, lunghi, corti, lar¬ 
ghi... Questo è per la pasta 
speciale, strozzapreti, orec¬ 
chiette... - e cosi via, finché 
non riuscii a illustrarli tutti e 
cinque anche nei mimmi det¬ 
tagli. 

Alla fine mi sentivo vera¬ 
mente soddisfatto, come mi 
accade ogni volta che faccio 
una completa illustrazione 
del prodotto che devo ven¬ 
dere Vedevo anche solo 
con un'occhiata che i due 
erano rimasti affascinati dal¬ 
le possibilità offerte dalla 
macchina. In pratica, era già 
venduta. Aggiunsi, perciò, il 
tocco finale: - E attenzione, 
attenzione, la macchina 
NON HA BISOGNO DI ES¬ 
SERE PULITA! É compieta- 
mente, assolutamente, ne¬ 
cessariamente, decisamente 
A-U-T-O-P-U-L-E-N-T-E! 

A quel punto mi rimaneva 
solo una cosa. Come se il 
fattore mi avesse letto nel 
pensiero proprio in quel mo¬ 
mento, sollevò lo sguardo e 
mi domandò: - Ma... Sa la 
custa 'sta macchina...? Cosa 
costa? 

Eravamo giunti al punto 
più delicato, per me s'inten¬ 
de. Qualsiasi cosa fossi riu¬ 
scito a strappare in più sul 
valore convenuto dai miei 
superiori, sarebbe stato di 
mio esclusivo appannaggio. 
Perciò sparai alto: - Ma... 
Dunque, vediamo... Se di¬ 
cessi quattro conigli e una 
pecora? 

Il fattore depose piano la 
pasta che aveva in mano e si 
alzò dalla sedia sulla quale si 
era seduto. Mi guardò bene 
negli occhi e poi esclamò: 

- Ohe, l'è matl 

- Beh, non è poi un prezzo 
così tanto... 

- Ma no, ma no... Le pos¬ 
so dare dei soldi, ma mica le 
pecore. 

- Soldi? - esclamai a mia 
volta agitato, iniziando a rac¬ 
cogliere frettolosamente le 
parti della macchina dissemi¬ 
nate sulla tavola. - Di soldi 
non se ne parla nemmeno. 
Non saprei cosa farmene. 
No, no... Vediamo... toglia¬ 


mo la pecora., diciamo allo¬ 
ra quattro conigli, due oche, 
un piccione e un cesto di uo¬ 
va. 

La trattativa andò per le 
lunghe, come era nelle pre¬ 
visioni. Ma riuscii, comun¬ 
que, a portare a casa due co¬ 
nigli, due galline, mezza doz¬ 
zina di uova, tre bottiglioni di 
vino e due cespi di insalata 
rossma. Non era poi male, e 
l'insalata sarebbe stata tutta 
mia! 

Era già pomeriggio inoltra¬ 
to quando mi allontanai e ri¬ 
presi a scendere la stradina 
polverosa che avevo percor¬ 
so per arrivare fino a lì. Ero 
contento, perché finalmente 
sarei tornato a casa per un 
bel periodo di riposo. Promi¬ 
si perfino al fattore che sarei 
ritornato appena avrei avuto 
per le mani qualche altro ar¬ 
ticolo interessante. 

Non lontano dalla fattoria 
avevo nascosto la mia navet¬ 
ta. Nel vano posteriore riposi 
la merce che avevo avuto in 
cambio della macchina per la 
pasta, assieme agli animali, 
alla frutta, verdura e tutte le 
altre cose che avevo ottenu¬ 
to dagli altri fattori durante la 
settimana trascorsa nel XX 
secolo. 

Mi misi serenamente al 
posto di guida e posizionai i 
comandi per tornare a casa 
nel XXII secolo 

Arrivato alla stazione di 
partenza uscii dall'abitacolo 
e salutai il compagno che at¬ 
tendeva il mio arrivo per riu¬ 
tilizzare la navetta. Feci rapi¬ 
damente scaricare tutta la 
mercanzia racimolata, sepa¬ 
rando i miei guadagni da 
quelli dell'azienda e curando 
che le merci fossero imballa¬ 
te nella giusta maniera per 
non deteriorarle. 

Quella era una fase molto 
delicata; la merce di scam¬ 
bio che avevo portato a casa 
valeva ora almeno diecimila 
volte il suo valore originario 
In un secolo in cui ormai non 
esisteva più niente dì natu¬ 
ralmente commestibile ed 
ecologicamente stabile, un 
uovo di gallina valeva quanto 
una casa personale 

Pensai, come ogni volta, 
per un attimo agli aspetti 
speculativi di quell'operazio¬ 
ne: quanti, in questo XXII se¬ 
colo, avrebbero potuto an¬ 
che solo odorare la poca 
merce che noi, piazzisti tem- 


272 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 



STORYWARE 


porali. raccattavamo nei se¬ 
coli passati? Di sicuro solo 
poche centinaia tra i miliardi 
di abitanti della Terra E di 
certo non i più bisognosi... 

Con uno sbuffo e una 
scrollata di capo - bisogna 
pur vivere, diceva una vocina 
dentro di me - sigillai il ma¬ 
gazzino, finalmente rilassato 
e contento che anche quella 
volta tutto si era risolto per il 
meglio. Ogni volta, giunto a 


quel punto, i problemi morali 
generati dai risvolti etici del 
mio lavoro, lasciavano il po¬ 
sto ai bisogni fisici. Avevo 
veramente bisogno di un'im¬ 
mediata settimana di riposo. 

Andai aH'armadietto e in¬ 
dossai una tuta antismog 
per uscire con sicurezza, co¬ 
si protetto, all'aperto: il cielo 
plumbeo della città era stria¬ 
to di vapori grigi con venatu¬ 
re che passavano dal rosso 


al viola a seconda dei venti. 
Come al solito non si intra¬ 
vedeva nessun chiarore: ora 
ero veramente a casa! 

Lo schermo gigantesco 
che campeggiava sul muro 
dell'edificio di fronte a quello 
della mia azienda, attirò per 
un attimo il mio sguardo 
Una scritta lampeggiava in 
continuazione, avvistato 
uno sprazzo di cielo limpi¬ 
do per più di dieci minuti 


al largo dell'Oceano... tutti 
i particolari su... 

Non finn nemmeno di leg¬ 
gere! Ne avevo avuto abba¬ 
stanza: non avrei potuto sop¬ 
portare ancora per molto un 
cielo limpido come quello 
del XX secolo. Corsi al mio 



Invito chiunque abbia novità che riguardano la letteratura, la fan¬ 
tascienza oppure il connubio letteratura+informatica in particolare, 
a segnalarmele via e-mail l5irindinzzo: marco .calvoiftmciinl*mi o per 
posta ordinaria al recapito: Technimedia / StoryWare - Via Carlo 
Perner, 9 - 00157 Roma. 


7° Inchiostro 

È uscito ormai già da alcuni giorni il numero 5 (anno III) della fan¬ 
zine «7° Inchiostro» edita dal centro culturale L Altroquando Que¬ 
st'ultimo numero è più «ricco» rispetto ai precedenti. 48 pagine, 
copertina in cartoncino, ma soprattutto, insieme ai 
racconti di fantascienza, molti disegni: la fanzine in¬ 
fatti esce in concomitanza con una Mostra di fumet¬ 
ti Manga organizzata dall'Assessorato alla Cultura di 
Settimo Torinese, dal Centro culturale L'Altroquando 
e dall'Ataru Moroboshi Fan Club Purtroppo non ho 
immagini da allegare a questo breve flash, ma vi assicu¬ 
ro che ci sono ottimi disegni (a proposito: se pubblicate una fanzine 
che non ha finalità di lucro e volete farla conoscere attraverso que¬ 
sto spazio, mandatemene delle illustrazioni su floppy in formato 
GIF, TIFF oppure JPEG). «7° Inchiostro » può essere richiesta al 
Centro culturale L'Altroquando, Via Matteotti 6, 10036 Settimo To¬ 
rinese (TO), tei. 011/80 03.585, fax 011/80.07 157 


SPAZIO LIBeRO 

SPAZIO LIBeRO è un'associazione culturale senza fini di lucro 
Progetto fondamentale dell'associazione sarà quello di realizzare 
una rivista bimestrale di letteratura e comunicazione, distribuita in 
libreria e, in versione ridotta, sulla rete Internet. Intento dei fonda¬ 
tori è di definire un luogo «virtuale» di scambio e confronto nella n- 
vista e attraverso la rivista. SPAZIO LIBeRO sarà fatta dai giovani 
per tutti, si propone come rivista di qualità, ma non accademica, 
permetterà le pubblicazioni (tramite un progetto editoriale parallelo) 
dei giovani autori e l'analisi di quelli noti. 

SPAZIO LIBeRO cerca collaboratori! Appassionati della letteratu¬ 
ra e della comunicazione, cercano autori di racconti, romanzi, saggi, 
poesie, recensioni... di tutto ciò che 6 arte e comunicazione scritta 
Chi vuole collaborare o richiedere maggiori informazioni può contat¬ 
tare la redazione all'indirizzo e-mail lspàzio.iiDeroi«aqora.stm il 


KULT Underground 


Frai i dischetti che mi sono arrivati recentemente in redazione ne 
ho trovato uno che conteneva una rivista «elettronica» KULT Un¬ 
derground. La nota che la introduce è perfettamente esplicativa, 
perciò eccovela qui di seguito (in coda le indicazioni su come prele¬ 
vare la fanzine gratuitamente via Internet): 

KULT Underground è la prima rivista multimediale underground 
italiana È una rivista perché è una fanzine a tutti gli effetti, con arti¬ 


coli di vano genere, poesie, partite di scacchi, e molto altro, è mul¬ 
timediale perché non solo consente di leggere testi, ma collega 
quello che è stato scritto con immagini, note e rimandi Inoltre 
KULT Underground dà la possibilità di inserire negli articoli piccole 
animazioni e suoni, e ha la capacità di legare a particolari brani, pro¬ 
grammi o dati tranquillamente scaricabili su computer in maniera 
autonoma, è underground perché nasce indipendente, autoprodot¬ 
ta. e tratta argomenti particolari che difficilmente è possibile trova¬ 
re insieme in una qualunque altra pubblicazione normale. 
jCrJ\_ KULT Underground vuole essere un veicolo per l'espres- 
- sione della creatività di tutta quella gente che, per motivi 
di tempo, di modestia, o di soldi, non può far conoscere la 
propria dose di «Arte» che tutti quanti possiedono. 

-Mt Per prelevarla via Internet collegarsi a: ftp://ftp.pia- 
neta.modena.it/dist/giornali/kult_underground/, la 
home page è invece presso http://www.gira- 
mondo.com/-kult/. Per ulteriori informazioni: KULT Underground 
c/o Informagiovani. P.zza Grande 17-41100 Modena, BBs LLabbra 
059/33.09.16. 


Liber Liber 

La biblioteca del progetto Manuzio di testi elettronici accessibili 
gratuitamente via Internet questo mese si arricchisce di due classi¬ 
ci di Platone: «Apologia di Socrate», tradotto da Vito Stazzone, e 
«Cntone», tradotto da Maria Michela Sassi II riversamento in elet¬ 
tronica di entrambe le opere è stato eseguito da Claudio Paganelli, 
mentre la revisione è stata effettuata dal noto antropologo Paolo 
Barberi, che ha voluto cosi dare il suo apporto al progetto Manuzio 

Come sempre, ecco sinteticamente le indicazioni per il prelievo 
(gratuito) dei testi: grazie alle utility dì compressione dei dati, l'inte¬ 
ra «biblioteca elettronica» del progetto Manuzio, composta al mo¬ 
mento da più di 50 opere, tra cui la Guida a Internet della Electronic 
Frontier Foundation, la Divina Commedia, I Malavoglia, I Promessi 
Sposi, ecc., occupa solo cinque floppy disk ad alta densità. Posso¬ 
no accedere GRATUITAMENTE a questa raccolta, tutti coloro che 
hanno accesso a Internet: basta collegarsi al seguente indirizzo 
elettronico dell'Università di Milano: ftp://sunsite.dsi.unimi.it/- 
pub/culture/Manuzio oppure ftp://ftp.dsi.unimi.it/DSI/basa- 
gni/Manuzio (attenzione a rispettare maiuscole e minuscole). 

Chi non dispone di modem può richiedere l'invio di uno o più 
floppy disk del progetto Manuzio (al costo unitario, a titolo di rim¬ 
borso spese, di lire 10.000. Per tutti e 5 i floppy il rimborso rimane 
pari a lire 40 000) tramite conto corrente postale numero 73225005 
intestato a. Liber Liber, Via Cina, 40 - 00144 Roma, con causale: «Il 
sottoscrittoc nome e indirizzo> desidera <numero di floppy disk da 
mviare> contenenti i testi del progetto Manuzio». In alternativa al 
conto corrente è possibile inviare il denaro tramite assegno o con 
un vaglia (questi ultimi due sistemi sono più veloci). Non ci si di¬ 
mentichi di specificare sempre, in stampatello ben leggibile, il pro¬ 
prio indirizzo! Il numero di telefono di Liber Liber per informazioni a 
voce è 06/52.20.05.05 il recapito e-mail è: liber.liber@mclink.it. 
Liber Liber ringrazia la Technimedia per lo spazio gentilmente con¬ 
cesso. 


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STORYWARE 


cubicolo di due metri per tre 
e mi coricai immediatamen¬ 
te sul materassino ad acqua 
Con un sospiro collegai la 
protesi inserita nel gomito al 
circuito di depurazione del 
sangue per una sana seduta 
settimanale di dialisi. 
Ahhh. ! 


Lo scrittore 

racconto di Gianluca Gatta 

Non ce la faceva, proprio 
non ce la faceva ad andare 
avanti Come avrebbe potu¬ 
to diventare scrittore se non 
riusciva nemmeno a rendere 
quantomeno accettabile dal 
punto di vista lessicale i suoi 
scritti? 

Strana contraddizione. . 
lui. di professione, faceva 
l'addetto stampa e aveva a 
che fare ogni giorno con tut¬ 
to ciò che riguarda lo scrive¬ 
re: leggeva a non finire edi¬ 
toriali, fondi, cronaca. . che 
approfondiva poi studiando 
libri su libri su libri; stilava re¬ 
soconti dettagliati di forum, 
tavole rotonde, convegni e 
congressi; sintetizzava o dro¬ 
gava a piacimento - o piu 
spesso secondo le necessità 
- le agenzie, i discorsi dei po¬ 
litici. dei cantanti, degli atto¬ 
ri, delle pornostar Ma dalla 
propria penna non riusciva a 
trarre niente di veramente 
buono che non fossero fred¬ 
de elencazioni di dati o giu¬ 
stapposizioni di informazioni 
pescate un po' qua un po' là 

Ma come si diventa scrit¬ 
tori? Di idee ne aveva a biz¬ 
zeffe; ormai non si contava¬ 
no i fogli sparsi nei suoi cas¬ 
setti contenenti appunti, 
stralci di pensieri, frasi 
smozzicate e scalette per li¬ 
bri. Però, quando era il mo¬ 
mento di mettere su carta, 
per esteso, tutto quel mate¬ 
riale e di legare frasi di sen¬ 
so compiuto che avessero 
un certo significato, una cer¬ 
ta... poesia, tutto spariva nel 
caos. 

Il fatto è che lui non si ac¬ 
contentava di riuscire a scri¬ 
vere: voleva comporre arte. 
Ma l'arte gli sfuggiva. 


Come spedire un racconto a StoryWare 

StoryWare è sempre alla ricerca di nuovi racconti, se hai scrit¬ 
to qualcosa non più lungo di circa 25 Kb <grosso modo 14 cartel¬ 
le di 60 battute per 30) allora leggi quanto segue: 

V memorizza il tuo racconto o i tuoi racconti non più lunghi di 
circa 25 Kb su floppy disk da 3 1/2 (MS-DOS). 

2) utilizza il formato ASCII, non impaginato (ovvero evita che ci 
siano dei ritorno a capo a ogni fine riga, ma solo a fine paragrafo) 
cosi da semplificare il passaggio da un computer all'altro; 

3) in caso di dubbi, salva il racconto o i racconti in più formati; 

4) inserisci nell'Intestazione del racconto i tuoi dati (nome, co¬ 
gnome. recapito); 

5) assicurati che non ci siano vincoli per la Technimedìa alla 
pubblicazione (ovvero che sia tu a detenere ì diritti dell’opera e 
che, naturalmente, non si tratti di racconti copiati); 

6) spedisci il tutto al seguente recapito: 

Technimedia - StoryWare 

Via Carlo Perrier, 9 

00157 Roma 

Gli autori dei racconti pubblicati riceveranno un compenso di 
100.000 lire lorde. Tutti i racconti giunti in redazione su floppy di¬ 
sk verranno inseriti nelle aree FS-RACCONTI e NARRATIVA- 
RACC di MC-lmk (insieme, naturalmente, al nome e al cognome 
dell'autore), dove sta nascendo una sorta di biblioteca (gratuita) 
di racconti Se non desideri che la tua opera sia pubblicata su 
MC-link sei cortesemente pregato di specificarlo nell'intestazio¬ 
ne del racconto o nella lettera di accompagnamento. 


Un tempo era giunto a 
credere che l'artista, quello 
vero, non sa di essere tale, e 
se lo sa o smette immedia¬ 
tamente di esserlo o smette 
immediatamente di saperlo. 
Allora si era sforzato di non 
pensare all'arte, ma al con¬ 
trario più si sforzava e più ci 
pensava, e più ci pensava 
più l'arte si allontanava. 

Poi cominciò a credere 
che l'artista non è artista se 
non viene considerato tale 
dagli altri; e allora, non rien¬ 
trando questo giudizio tra le 
sue possibilità di controllo, si 
convinse che degli altri non 
doveva fregargliene niente 
di niente e cominciò a scri¬ 
vere a ruota libera, anche se 
questa volta il risultato era 
spesso una bolgia di idiozie 
scontate e ritrite. 

Ma anche così un altro 
problema, un ostacolo fon¬ 
damentale, risaliva poi alla 
luce, lo sviluppo dell'idea. In 
genere funziona cosi: quan¬ 
do l'idea è ben chiara nella 
testa allora ci si ricama un 
po' sopra per darle un sen¬ 
so, un seguito, una cornice 
un po' carina, qualcosa che 
insomma la faccia meglio di¬ 
gerire al lettore Ma a lui 
succedeva che, nel bel mez¬ 
zo di questo procedimento, 
aH'improvviso, tutto si richiu¬ 


deva su se stesso, si accar¬ 
tocciava, si appallottolava 
nella mente e, appallottolan¬ 
dosi, cominciava dapprima a 
perdere di significato, poi a 
perdere di mordente e alla fi¬ 
ne anche l'idea veniva rapita 
e, con il resto, respinta ver¬ 
so il silenzio da cui era sca¬ 
turita. È come se, superato 
un certo punto ideale di ri- 
mestio interiore, l'idea stes¬ 
sa richiedesse di venire liofi¬ 
lizzata, disidratata per poi 
sparire indietro. Quelle volte 
che invece riusciva ad arriva¬ 
re ai fogli di carta quadretta¬ 
ta - prendeva in mano la 
penna stilografica e comin¬ 
ciava a scrivere - allora dap¬ 
prima andava spedito e but¬ 
tava giù tutto quanto gli ve¬ 
niva in mente, a cascata, poi 
cominciava col rallentare 
(per correggere la grafia, una 
sintassi poco felice o sempli¬ 
cemente cercare un'immagi¬ 
ne più efficace) e alla fine, 
inesorabilmente, era costret¬ 
to a fermarsi. Il pensiero gli 
pareva più veloce della pro¬ 
pria mano e non era capace 
di tenerlo a freno: andava 
avanti, nel dopo, in quello 
che nel seguito sarebbe già 
successo e l'autore a quel 
punto non riusciva più a scri¬ 
vere perché non poteva al 
tempo stesso pensare 


all'adesso e al poi di un'ope¬ 
ra. E anche cosi, quelle po¬ 
che volte, si bloccava. 

Cominciò allora a scrivere 
racconti sempre più brevi, 
cercando di battere il pro¬ 
prio pensiero sulla lunghez¬ 
za dello spazio e del tempo 
Dal punto di vista spaziale 
un racconto breve gli per¬ 
metteva di descrivere le 
stesse cose, il medesimo 
concetto, in poche parole; 
dal punto di vista temporale, 
cosi aveva sperimentato, 
riusciva a tenere sotto con¬ 
trollo il pensiero, sfuggente, 
per non più di venti minuti 
in quei pochi istanti (perché 
tali comunque li percepiva) 
dovevano nascere le sue pa¬ 
gine d'artista 

Ma c’era poi la correzione 
lessicale. Un giorno si sor¬ 
prese a scrivere la decima 
stesura di un racconto lo 
aveva reso cosi incompren- 
sibile e deficiente da indurlo 

- solo per un momento però 

- a desistere per sempre 
Che tipo di parole doveva 
adottare? forbite? popolari? 
gergali? comprensibili? Do¬ 
veva interrogare perenne- 
mente il dizionario dei sino¬ 
nimi e macinare i segni, so¬ 
stituendoli uno a uno, alla ri¬ 
cerca di un linguaggio «so¬ 
stenuto»? Ma i veri scrittori 
lo fanno? Oppure non si ab¬ 
bassano a tanto perché han¬ 
no tutto il lessico fissato in 
quella testa? 

Ora, in questo preciso 
istante, adesso, si trovava li 
con il foglio bianco davanti. 

Azzerato. 

Non sapeva che cosa di¬ 
re, come scrivere, come cor¬ 
reggere. 

Ebbe però un'intuizione. 
Se invece di aspettare le 
idee avesse scritto qualcosa 
sul proprio modo di scrivere, 
la propria maniera di affron¬ 
tare un racconto, le proprie 
fissazioni, i propri problemi 
eccetera, non era forse un 
modo come un altro per rac¬ 
contare qualcosa di interes¬ 
sante? Forse, attraverso 
questa specie di esorcismo 
letterario, sarebbe riuscito 
successivamente a superare 
ogni viziosità. 

Come si dice. . provare 
non costa nulla e di getto co¬ 
minciò allora a scrivere: 
«Non ce la faceva Proprio 
non ce la faceva ad andare 
avanti...». ^ 


274 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 




£ £Accrescere le potenzialità 
grafiche del mio PC? 

Mi piacerebbe, 

ma le schede ad alte prestazioni 

costano un patrimonio. yy 



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968 con oltre 110 milioni di Winmarks. E se giustamente pensate al futuro, niente paura, il sistema è modulare: ogni scheda, 
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tiuito a così poco? Domanda legittima. VideoLogic è una delle aziende leader nella progettazione c produzione di dispositivi 
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di Francesco Calia 


Natale. In giro la solita aria 
di bontà ad orologeria lo 
chissà perché in questi 
casi mi sento leggermente 
più sarcastico del solito. 

Mi vien fatto di pensare a 
Jerome David Salinger, 
uno degli scrittori più 
incìsivi del secolo ed 
autore del «Giovane 
Holden». Holden Caulfield 
è una specie di ribelle degli 
anni Cinquanta; non gli va 
bene quasi nulla e parla a 
raffica sema troppo 


2 In cosa trasformo le 
mie idee? 

Nasce il pensiero/materia. 
Per paradosso il pensiero di 
sempre cambia e diventa, 
proprio un paradosso, qual¬ 
cosa di più solido, di consi¬ 
stente; pensiero materiale. Il 
pensiero si rafforza ed entra 
da padrone nel ciclo delle 
cose. Non si limita più a dare 
impulso e nascita alle cose: 
è una cosa anch'esso, una 
materia prima che assomi¬ 
glia all'energia E questo per¬ 
ché si stanno spostando i 
valori: valgono sempre i pro¬ 
dotti, le cose, ma vale anco¬ 
ra di più il pensiero materia¬ 
le, il pensiero/cosa 

Rifacciamo il ciclo. Prima 
idea, pensiero, progetto, 
prodotto, Adesso: idea, pen¬ 
siero/progetto materiale. Op¬ 
pure idea, pensiero/proget- 
to/prodotto immateriale Mi 
fermo alla stazione prece¬ 
dente. E non mi vengono i 
calli alle mani Certo non va¬ 
le per tutto. Ma vale per 
molto e ogni giorno per qual¬ 
cosa in più 

Se penso cosi cambia 
molto. Cambia prima di tutto 
il modo di pensare Se conti¬ 
nuate a leggere vedrete per¬ 
ché e anche come Con la 
sorpresa finale 

Adesso non sono più 
quello di prima Ho imparato 
a pensare in questo modo 
nuovo e ora lo faccio. Il para¬ 
gone che mi viene più facile 
è quello del musicista A 
pensare così sono un po' un 


pensare a quello che dice. 
Holden odia il Natale 
perché lo costringe ad un 
comportamento ancora più 
conformista del solito: tutti 
quegli auguri, quelle inutili 
pacchette sulla spalla... 
Holden non li sopporta. 
Così finisce che si chiude 
in camera con i suoi libri e 
magari pensa di telefonare 
a qualcuno che gli garba. 
Bene, se fosse stato 
giovane nel Natale del 
1995. probabilmente 


musicista che non sono dav¬ 
vero. Quando immagino un 
musicista mi viene in mente 
che debba soffrire tanto 
quando qualcuno, un'orche¬ 
stra o chessò io, esegue la 
sua musica. Soffrire perché 
sente davvero quello che 
aveva sentito nella sua men¬ 
te. Dev'essere come sentirsi 
la voce registrata: oddio: co¬ 
si insopportabile e diversa 
da quella che c'era dentro 
nel pensiero. Ecco se penso 
come penso adesso sono 
come un musicista che non 
vuole che la sua musica sia 
mai eseguita davvero. Come 
un poeta che non vuole le 
sue parole siano lette mai. 
Ma il bello è che il mìo pen¬ 
siero prende vita ugualmen¬ 
te. Resta immateriale, ma 
esiste E nemmeno si potrà 
più dire che il mio pensiero 
sia restato «sulla carta». No, 
niente carta Resta in una 
macromemoria virtuale ed 
estesa. Rimane nella rete. 

Mettetela cosi Adesso 
un uomo e il suo pensiero 
possono diventare un’indu¬ 
stria Prendete uno scritto- 
re/industria. Per esempio 
Stephen King Un libro all'an¬ 
no. una faticaccia. E poi un 
sacco di gente che ci man¬ 
gia sopra perché il romanzo 
diventa carta e si stampa e 
alberi che muoiono e tir che 
partono pieni di libri e distri¬ 
buzione e commesse gentili 
che ti porgono il capolavoro 
e King a casa che aspetta le 
royalty. Fine. Adesso King è 
un luogo virtuale su Internet 


Holden si sarebbe tappato 
in camera con il modem 
settato su Internet, magari 
con l'indirizzo comprato da 
MC-link, e avrebbe cercato 
disperatamente gente 
come lui nei newsgroup di 
tutto il cyberpianeta e sulle 
Internet Relay Chat che 
rallegrano di voci le coste 
della WorldWideWeb E 
magari avrebbe raccattato 
qua e là versioni demo, 
assolutamente giocabili, 
dei videogame più nuovi, e 


e ogni giorno scrive una pa¬ 
gina e ogni giorno la mette 
in rete e ci possiamo andare 
a vedere cosa ha scritto e 
pagare per leggerla e dirgli 
quello che pensiamo e fare 
l'abbonamento al suo pen¬ 
siero. È o non e pensiero 
materiale? 

So già quello che state 
pensando, a stare dietro a 
queste cose si diventa tele¬ 
pati un po': e se uno non fa 
lo scrittore come può vende¬ 
re il suo pensiero? Tornate 
indietro a leggere. Tutto sta 
nella catena di prima: idea, 
pensiero/progetto materiale. 
Sì può fare tutto così. Tutto. 
Prendete un architetto Fa le 
case. Prima aveva uno stu¬ 
dio. riceveva i clienti, parlava 
con loro. Uno per volta 
Adesso ha un posto su Inter¬ 
net: ha dentro i suoi pensie- 
ri/progetti e ce n'è uno per 
tutti, di vari prezzi e ne fa an¬ 
che su misura, come quelli 
che faceva prima. Funziona. 

Era Duchamp che diceva 


opere prime di poeti 
interattivi e scrittori on line. 
Natale. In giro la solita aria 
di bontà ad orologeria lo in 
questi casi mi sento 
leggermente più sarcastico 
del solilo. E vedo il mio 
ghigno caustico riflesso in 
una biglia del Christmas 
tree 

E adesso, la seconda 
puntata di Vivere 
Simulati, o come 
transitare indenni nel fine 
millennio digitale 


che saremmo diventati tutti 
artisti e quel simulatore ante 
litteram di Warhol Andy, un 
po' scimmiottando il saggio 
francese, ripeteva che di si¬ 
curo saremmo stati famosi 
per quindici minuti lo la ve¬ 
drei piuttosto cosi l'idea di 
fama viene dall'idea di me¬ 
dia: i media parlano di noi 
(prima i libri, poi le gazzette i 
giornali, poi la radio e la tv e 
adesso l'Internet. .) dunque 
siamo famosi Invece credo 
che sui personal media, sui 
nuovi media interattivi, es¬ 
serci non sia sinonimo di 
status raggiunto, di fama, 
con le inesistenti barriere 
all'entrata credo piuttosto 
che sia sinonimo di nascita 
nel simulmondo, nel mondo 
immateriale 

Insomma: di qua la mate¬ 
ria (nel mondo materiale. ) e 
di là il pensiero (nel simul¬ 
mondo, nel mondo immate¬ 
riale .) E da ora in poi mi 
vengono le idee e le trasfor¬ 
mo in pensiero/materiale 


Index 

Ed eccoci nel cuore del sistema i tre Avvenimenti di questo me¬ 
se sono dedicati a tre generi popolarissimi nel PC PlayWorld: un 
arcade dì guida degno delle salegiochi dall'Electromc Arts The 
need for speed un film interattivo in 7 dicasi 7 cdrom di Roberta 
Williams, moglie del fondatore e padrone della Sierra, Ken Wil¬ 
liams, che ha centrato perfino l'interesse della CNN Phantasma- 
goria; un simulatore di tappeto volante sequel del fortunatissimo 
Magic Carpet da Bullfrog. Magic Carpet 2 E poi Panorama con 
ulteriori segnalazioni sui game più interessanti di queste feste in¬ 
terattive e la Top 100 che comincia ad avere dei lievi, ma sensibili 
sommovimenti. E grazie a quegli amici che mi scrivono all'indiriz¬ 
zo Interne! \dib0d4U<a)iperbote.bolognaufl risponderò a tutti nei 
limiti del mìo tempo macchina Auguri simulati a rutti, 


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MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 






PLAYWORLD 



PW Avvenimento 1 

The need for speed 


Electronic Ans USA 
PC cdrom 



Guidare simulato è una 
delle attitudini più classiche 
del videogame. Direi anzi 
che è proprio una delle pri¬ 
me cose che il videogioco 
ha mostrato di saper fare. In 
questo genere direi che i 
leader storici sono sempre 
stati Sega e Namco in sala- 
giochi (Sega ha realizzato 
una caterva di simulatori 
spettacolari e divertenti: mi 
vengono a mente in ordine 
sparso Super Monaco GP. 
Out Run. Virtual Racmg e 
Rad Mobile. .. mentre Nam¬ 
co ha sempre avuto un de¬ 
bole per le competizioni: era 

10 sponsor di Suzuka ed è 
stata la prima a maneggiare 
tecnologie virtuali come in 
Winning Run e a farci gioca¬ 
re in multiplaying in Final 
lap...) e probabilmente Elec¬ 
tronic Arts e Microprose sui 
PC. Microprose quasi esclu¬ 
sivamente grazie a Geoff 
Crammond e ai suoi bellissi¬ 
mi Stunt Car Racer. FI GP e 

11 nuovissimo FI GP2, ed 
Electronic Arts con una ca¬ 
terva di prodotti dal suo anti¬ 
co e riuscitissimo Ferrari FI 
per Amiga, fino a questo re¬ 
centissimo The need for 
speed. 

Correre realistico 

Con The need for speed 
correte realistico, nel senso 
che la grafica non è cartoo- 
mzzata come nei prossimi 



Demolition Derby e Ridge 
Racer. ma digitalizzata e su¬ 
pervera. lo più lo interagisco 
e più mi ricorda il mitico Test 
drive 2, uscito dall'Accolade, 
ma opera dello stesso team 
di Vancouver Canada che sa¬ 
rebbe poi diventato la divi¬ 
sione EA Sports, cioè quelli 
che hanno fatto questo si¬ 
mulatore. E un po' la solfa è 
la stessa: le più famose auto 
sportive da strada tra cui po¬ 
tete scegliere la vostra (le 
solite Ferrari, Lamborghini, 
le giapponesi, etc etc .T e 
poi lunghe corse su diversi 
track, pezzi di strada da farsi 
a velocità simulate, che tan¬ 
to non si beccano né multe 
né guard-rail e fossi. 

Che poi invece una delle 
gag più celebri e carme di 
Test Drive 2. che di sottoti¬ 
tolo faceva The duel essen¬ 
do una disperata e un po' 
idiota rincorsa tra due auto¬ 
mobili semipirata. era quella 
del cop che ci raggiungeva 
in moto, una di quelle Harley 
Electra Glide. e ci faceva una 
bella multazza. 

Niente di tutto ciò in 
Need for speed qui le cose 
sono molto serie e anche 
forse troppo: tutto è simula¬ 
to con diligenza e precisio¬ 
ne: automobili e cruscotti di¬ 
gitalizzati, menu con imma¬ 


• (disastro), *• (non simula¬ 
re), * * * (interagire con cau¬ 
tela). (da simulare). 

.(interagisci o muori). 


gmi delle auto in alta risolu¬ 
zione, diversi comportamen¬ 
ti delle auto, la Ferrari è una 
specie di saponetta, suoni 
assolutamente perfetti (a 
parte quello della Ferrari me¬ 
desima visto che Maranello 
non ha dato accesso al tec¬ 
nico del suono della EA per 
registrare i rombi possessi 
della TR...troppo impegnati 
in provincia di Modena a cer¬ 
care di vincere quacosa .)- E 
nelle strade/circuito (solo sei 
purtroppo ..) si possono fare 
evoluzioni niente male e per¬ 
fino verificare sulla strada 
l'effetto delle paurose sgom¬ 
mate di cui sono capaci que¬ 
sti bolidi interattivi Insomma 
una gita in campagna con al¬ 
cune delle piu intoccabili 
megacar in circolazione, un 
cdrom di sicuro successo ed 
efficacia. 


PW Avvenimento 2 


Phantasmagoria 

Roberta Williams 
Sierra USA 
PC cdrom 

A me i game di Roberta 
Williams non è che siano 
mai piaciuti molto. Con trion¬ 
falismo mica tanto raro, alla 
Sierra hanno di recente an¬ 


nunciato di avere l'85% del 
mercato degli adventure ga¬ 
me in America, mercato che 
insieme alla Lucas hanno di¬ 
rei contribuito a creare, al¬ 
meno nella forma in cui 
adesso lo conosciamo. Il 
punto è che gli adventure, 
ammettiamolo va. si limitano 
ad essere atroci agglomerati 
di puzzle semi insolubili e 
spaccatesta e, pare, solubili 
e risolti solo grazie alla com¬ 
pagnia di un file hint di Inter¬ 
net oppure alle pagine di 
qualche rivista che lo fa step 
by step. Ma dov'è l'interatti- 
vità? Dov'è il divertimento? 
Dove l'intelligenza simulata? 

La Sierra ha oltretutto ab¬ 
bastanza abusato del suo 
engme adventure. sebbene 
più volte migliorato negli an¬ 
ni, e di recente il pubblico 
aveva denunciato una certa 
stanchezza, specialmente 
per saghe giunte alla tremil¬ 
lesima puntata, tipo Police 
Quest oppure le gesta di 
quel semideficiente di Larry 
che molti trovano addirittura 
simpatico Un'eccezione di¬ 
screta è stato Gabriel Kni- 
ght, infatti premiato dal pub¬ 
blico, un giallo gotico che as¬ 
somiglia in modo impressio¬ 
nante ai temi e ai personaggi 
di Dylan Dog, e di Knight sta 
per uscire prontamente la 
seconda avventura 

Ma, tornando alla Wil¬ 
liams. la signora Sierra si era 
finora specializzata in saghe 
per famiglie piene di contri¬ 
buti morali interattivi, non 
sempre esattamente richie¬ 
sti a gran voce dal pubblico 
degli astanti, tipici di una 
certa mentalità Wasp ameri¬ 
cana. Invece qui, in questo 
gigantesco Phantasmagoria, 
si trasforma improvvisamen¬ 
te e senza preavviso, in una 
specie di darklady da Me Do- 
nald's, che frigge, senza tan¬ 
to scomporsi, autentici ham¬ 
burger di dubbia provenienza 
almeno in quanto a composi¬ 
zione organolettica Una 
specie di temibile Dario Ar¬ 
gento in gonnella 

Phantasmagoria? 

Il plot non è esattamente 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


277 













PLAYWORLD 


una delle cose piu originali 
degli ultimi vent'anm; una 
donneila di ambite (da chi?) 
formosità e discutibile sguar¬ 
do, finisce in una casa dove 


non è solo igienico non apri¬ 
re porte a casaccio, ma in 
cui sarebbe stato proprio 
meglio non aprire nemmeno 
quella di casa Consigli utili 
che come sempre gli incauti 
protagonisti di questi melo¬ 
drammi interattivi e non si 
guardano bene dal seguire. Il 
resto e un grandguignol si¬ 
mulato che, e qui ritorna la 
moralità di fondo della signo¬ 
ra Williams, che può essere 
skippato a piacere per evita¬ 
re la proibizione di questo ti¬ 
tolo ai ragazzini che sono 
sempre i massimi acquirenti 
anche dei film interattivi. 

Insomma una phantasma- 
gona di sangue ed effettacci 
speciali degni del cinema ita¬ 
liano dell'orrore degli anni 
Sessanta, di Lamberto Bava 
& company: facce verdastre, 
organi amputati, sanguinacci 
in ebollizione, insomma un 
po' di tutto il repertorio caro 
anche Dylan Dog che però 
spesso, specie quando lo 
scrive il mio amico Tiziano 
Sciavi, è anche lieve e poeti¬ 
co Invece Phantasmagoria 
ha a che vedere con la poe¬ 
sia quanto Rocco Siffredi 
con l'omosessualita. Che poi 
minimo si scoprirà che è 
omosessuale e io ci farò una 
figuraccia... 

Come forse avrete capito 


non è che mi sia piaciuto 
molto Phantasmagoria. ma 
questa vostra sensazione 
non è poi del tutto vera, in 
realtà di questa megaoperet¬ 
ta (7 cdrom') mi è piaciuta la 
qualità della parte tecnica: 
fluidità dell'animazione tutta 
full screen e tutta cinemati¬ 
ca. semplicità e immediatez¬ 


za dell'interfaccia, audio di 
ottimo livello effetti e musi¬ 
che ... un prodotto di confe¬ 
zione assolutamente qualita¬ 
tiva. Ciò non toglie che gli 
preferisca Under a killing 
moon e/o la lettura di «Letti» 
di Groucho Marx. Potete voi 
tutti davvero biasimarmi? 


PW Avvenimento 3 


Magic Carpet 2 

Bulltrog UK 

PC cdrom _ 

■■■■■ 

Ecco chi sa come pren¬ 
derci interattivamente: Peter 
Molineux. quel geniaccio si- 
muloide della Bullfrog che. 
ormai zeppo di danaro per¬ 
cepito dalla vendita alla Elec¬ 
tronic Arts, sta sciorinando 
una qualità e una dovizia di 
titoli magistrali, compresi 
quelli che ci saranno fra po¬ 
chi giorni: Dungeon Keeper 
e The indestructibles. Ma 
qui parlerò di Magic Carpet 2 
se avrete la pazienza di iper- 
leggermi. 


Il tappeto volante 

Bene, allora, Magic Car¬ 
pet 2 è un sequel. insomma 
una di quelle operazioni che 
m teoria se si è davvero 
creativi non si dovrebbero 
mai fare, ma chi è davvero 
creativo a questo mondacelo 
infame? E poi siamo cosi si¬ 
curi che l'autentica creatività 
paghi? Ma no, ma no, la 
gente, in attesa che i perso¬ 
nal media la rendano sem¬ 
pre massa ma autosufficien- 
te in quanto a media e quin¬ 
di definitivamente in grado 
di urlare il proprio messaggio 
nel deserto della comunica¬ 
zione cyberspaziale, beh in 
tale attesa la gente preferi¬ 
sce prodotti perfetti e ben 
elaborati a qualunque spunto 
di cultura e genio. Ciò mi 
inonda di malcelata tristezza, 
ma tant'è.. e mentre vado 
con il pensiero a momenti di 
delirio cosi tanto carino co¬ 
me quello di Jeff Minter 
(però dio come si vestiva 
male quel freakettone.J in 
Ancypital o in Mmama Lla- 
ma, tributo ai suo amati am¬ 
mali sputazzanti (poteva es¬ 
sere matto quel desso .) già 
che ci sono donerà un altro 
pensiero a quell'auro indi¬ 
menticabile amico di An¬ 
thony Crowther. quello della 
teiera interattiva che nessu¬ 
no di voi può ricordare a me¬ 
no di andarsi a spulciare gli 
annali di PlayWorld e i miei 
vecchi articoli dei primi anni 
Ottanta Tutto questo per di¬ 
re che Molineux è comun¬ 
que un tipico inglese, figlio 
di questo ambiente che ne¬ 
gli anni Ottanta seppe gene¬ 
rare tanti interessanti pro¬ 
dotti e un numero quasi illi¬ 


mitato di idee che ancora cir¬ 
colano e che in gran parte 
sono atterrate alla Bullfrog 
che a queste intuizioni ha sa¬ 
puto abbinare, e decisamen¬ 
te ci vuole di questi tempi, 
un’organizzazione e budget 
da maior Da qui Magic Car¬ 
pet 2 

Vi ricordate un anno fa? Si 
trattava di svolazzare qua e 
là con il piu strano simulato¬ 
re di fluttuazione aerea mai 
prodotto (insieme a quello di 
dragone di qualche anno fa 
della Westwood di Com- 
mand & Conquer .) e già 
che si era sul posto affronta¬ 
re quegli indomiti opponenti 
e circolare per castelli, oasi, 
valli e fiumi, con un engme 
in tempo reale senza molti 
rivali sul mercato direi, a par¬ 
te quello di Terminal Velocity 
e la Looking Glass di Flight 
Unlimited Beh non è che 
qui le cose siano molto cam¬ 
biate direi soprattutto molte 
nuove avventure per il no¬ 
stro Aladino simulato e un 
bel mucchietto di nuovi 
obiettivi che certo il racco¬ 
gliere mana a molti non era 
bastato Tutto qua direte? 
Beh non molto di piu: miglio¬ 
ramento dei servizi, mappe 
piu dettagliate e utili, grafica 
Svga un po' lentina se non 
avete il solito Pentium 133 
MHz... (beh scherzo un po', 
ma certo un penty 100 sa¬ 
rebbe davvero meglio averlo 
ormai per non avere sorpre¬ 
se...) Ma c'è una cosa che 
davvero mi piace una certa 
aria di follia e di sorpresa 
che s'insmua in tutto il ga¬ 
me il golden touch di Moli- 
neux che mica si può impa¬ 
rare: se ce l'hai ce l'hai 
Sennò niente. 




278 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 








PlAYWORlD 



PW Panorama 


una grafica piuttosto definita 
e precisa In più si sparac¬ 
chia da tutte le parti ed ha il 
buon gusto di avere una ver¬ 
sione shareware per cui nes¬ 
suno è obbligato ad acquista¬ 
re se non dopo aver provato. 
Non passerà alla stona dei vi¬ 
deogame come un prodotto 
rivoluzionario, ma sta scalan¬ 
do la top 100 perché è piut¬ 
tosto divertente da giocarsi 
Apache Longbow è il 
nuovo simulatore di volo, eli¬ 
cottero stavolta, della Digital 


ancora trovato un imitatore 
all'altezza e nemmeno la No- 
valogic ha saputo innovarlo. 
Direi che Apache ha delle 
buone chance di farcela, se 
non per la grafica, quasi cer¬ 
tamente per la qualità della 
simulazione che la casa in¬ 
glese ha sempre saputo as¬ 
sicurare. 


Natale. So già che vi affrettate in giro con i pacchettini 
di rito. Bah, facevate meglio a starvene a casa con il 
vostro PC, magari a girovagare in Inet che magari 
trovavate la donna dei vostri simulsogm. Tanto quelli 
che avranno i vostri regali ricambieranno con 
l'ennesima brutta cravatta che ne avete già dei cassetti 
pieni. O almeno potevano donarvi uno di questi hit. 
Insomma, per farla breve ecco ancora alcune idee sui 
game più attesi delle festività E ricordatevi di mettere 
in frigo lo spumante. 



Ecco allora: Primal Rage 
è un game della solita razza 
dei picchiatori interattivi che 
ha visto il suo top in Mortai 
kombat (sciocchino come 
pochi e corrispondente in vi¬ 
deogioco della furiosa banda 
anni settanta dei kung fu B- 
movies...). Da Street Fighter 
2 a Mortai Kombat 3 si sono 
picchiati dappertutto (che 
poi avevano cominciato mol¬ 
to prima...) e con tutto e fra 
tutti Nel passato, nel pre¬ 
sente e nel futuro con il 
bruttarello Rise of thè Ro- 
bots dell'anno scorso che 
sta per uscire il due. Insom- 
ma qui non c'è un fico di 
nuovo e se proprio volete il 
nuovo tecnologico dovete ri¬ 
volgervi al bellissimo FX Fi- 
ghter degli Argonauts, quello 
s) un prodotto innovativo. In 
Primal Rage la cosa migliore 
è davvero la grafica. Precisa 
e definita. 

Abuse invece è un pro¬ 
dotto per certi versi assai 
classico: un arcade con un 
buon scrollmg orizzontale e 



Primal Rage 



Chronomaster 



Apache Longbow 



Cyberbikes 


In questo numero parleremo di: 

Primal Rage, Abuse, Apache Longbow, Chronomaster, Cyber¬ 
bikes, Epic Pinball, Shangay: great moments, Tekwar, Witcha- 
ven, 3D Ultrapinball. XS: Shield Jp, Cybermage. Pitfall, Quake. 
Kmgdom 0‘Magic. Gender Wars.Thexder, Hexen 


integration, una casa inglese 
non molto prolifica, ma di 
solito qualitativa e che ha 
avuto un grosso hit in Torna¬ 
do ormai circa tre anni fa 
Longbow entra nella mischia 
di Comanche che, dopo tre 
anni dalla sua uscita, non ha 


Chronomaster invece è 
un game sviluppato da Intra- 
corp e basato sulle avventu¬ 
re del personaggio creato da 
Roger Zelazny, inquietanti vi¬ 
cende di heroic fantasy, fan¬ 
tascienza di qualche interes¬ 
se che adesso approda in vi- 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


279 


































playworld 


deogame, passaggio ormai 
quasi obbligato nel Crossing 
dei generi e dei media 
Cyberbikes è un gioco 
che nasce già un po' vecchio 
per via della grafica a poligo¬ 
ni pieni che non è esatta¬ 
mente il massimo in questi 
tempi di texturing e di algo¬ 
ritmi tipo phong e gouraud. 



3D Ultrapìnball 



Tekwar 



E adesso tre passatempi- 
ni: intanto un altro set di 
Epic Pinball I flipperim sha¬ 
reware più famosi del mon¬ 
do e davvero parecchio di¬ 
vertenti anche se niente af¬ 
fatto innovativi rispetto ai 
precedenti, poi. e questo si 
davvero innovativo, 3D Ul- 
trapinball della Sierra. 


un'idea gemale su come re- 
dispotte un flipper e supera¬ 
re i problema storico del flip¬ 
per in videogame e cioè il li¬ 
mite della disposizione oriz¬ 
zontale del monitor e la ver¬ 
ticalità del tavolo di un flip¬ 
per vero Grafica strabiliante 
e divertimento accertato Di 
flipper simulati ne escono 


Shangay 
greal momenis 


< EpicPinball 



Ammicca decisamente a 
Tron, vecchio film e vecchis¬ 
simo videogame (una volta 
si diceva che non ci fosse 
nulla di piu vecchio di un 
giornale di ieri, ma secondo 
me non c'è davvero niente 
di più antico di un videoga¬ 
me di oggi .1: insomma è 
una corsa di motorette vet¬ 
toriali. 




anche altri e il più atteso è 
Tilt che ha una visione sog¬ 
gettiva. interessantissima 
ma. ma di cui va verificata la 
giocabilità 

E a proposito di passa¬ 
tempi, esce Shangay: great 
moments. nuova versione 
di quello che è stato in asso¬ 
luto uno dei più divertenti e 
gemali videogame di sem¬ 
pre. specialmente la versio¬ 
ne Amiga con l'occhio del 
dragone che sfondava il ve¬ 
tro del monitor e si offriva in 
tutta la sua prestanza Una 
versione innovativa del mah- 
jong che trova la sua reale 
dimensione giocato a due 
persone. Straordinario 

La Capstone non è esat¬ 
tamente una delle case piu 
reputate in circolazione. Di 
solito ha sempre fatto dei di¬ 
screti flop, ultimo Body 
Count che doveva essere 
meglio di Doom 2 e non era 
Stavolta pare che i motori 
3D siano più efficienti e i 
due game realizzati con que¬ 
sti engme e che stanno per 
uscire sono Tekwar. botte 
da orbi in ambiente cyber 
anzichenó, e Witchaven 
stesso andazzo soggettivo e 
tema fantasy In nessuno 
dei due casi posso dire di 
essere sconvolto né dalla 
novità di quanto essi propon¬ 
gono e nemmeno dal coin- 
volgimento emotivo e tecno¬ 
logico dei medesimi 

Invece SCI, una casa in¬ 
glese che si è mal distinta 
per i due pretenziosi e sca¬ 
denti The lawnmowerman (Il 
taghaerbe.. ) e Cyberwar (la 
piu brutta e pacchiana confe¬ 
zione di tutti i tempii), ades¬ 
so ci riprova con due titoli 
che non paiono rivoluzionari: 
XS: Shield Up e Gender 
Wars Gli screen e i demo 


280 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 














PLAYWORLD 



chooee class 

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Hexen È un soggettivo fantasy che 

ha tutte le caratteristiche per 
diventare uno degli hit di 
questa stagione natalizia: 
grafica, soggetto, tecnica. 

La Sierra intanto rilascia 
per Windows 95 il suo hit di 
qualche anno fa Thexder, 
un game un po' giapponese 
che troverà un certo numero 
di estimatori tra i fan dei ga¬ 
me platform, i quali fan tro¬ 
veranno di che saturarsi gio- 
4 Ouake cando e rigiocando Pittali: 




visti depongono a favore di 
una certa qualità grafica e 
dell'utilizzo intensivo di mac¬ 
chine Silicon Graphics, ma il 
tema dell'engine di base e 
quindi dell'impalcatura inte¬ 
rattiva di tutta la faccenda 
per quanto riguarda questi 
due title, è tutta da vedere 
Quindi per ora sospendo il 
giudizio. 

Due game davvero attesi 
e probabilmente degni di 
questa attesa sono Quake 
ed Hexen La ID sta pren¬ 
dendo la brutta abitudine, 
del resto dilagante in questo 
settore, di annunciare con 
largo anticipo titoli che ten¬ 
dono poi a non uscire mai É 
il caso di Stufe di cui non si 
è saputo più nulla e sta di¬ 
ventando il caso di Quake di 
cui hanno rilasciato una serie 


Tnexder 

di screen nella loro home pa¬ 
ge sulla WEB e per il resto 
nessuna data di uscita con¬ 
fermata Hexen invece do¬ 
vrebbe essere in dirittura 
d'arrivo e forse sarà già nei 
negozi in questo momento 


thè mayan adventure il ri¬ 
torno sotto Windows 95 di 
un grande personaggio dei 
primi game Activision degli 
anni d'oro del videogioco, gli 
anni Settanta/Ottanta 

Per chiudere segnalo due 


interessanti rpg di stile diver¬ 
so Kingdom O' Magic fan¬ 
tasy sui generis della Inter¬ 
play che sta diventando una 
delle case più interessate a 
questo fortunato genere 
(Stonekeep, Dungeon Ma¬ 
ster 2, etc.) e sopiattutto il 
nuovo titolo Origin Cyber- 
mage un tentativo che mi 
pare abbastanza riuscito di 
mixare i due media del fu¬ 
metto cyberpunk e del vi¬ 
deogame in una soluzione 
che potrebbe dare frutti an¬ 
che più intensi nel futuro. 

In tale trepida attesa vi 
porgo i miei più cordiali salu¬ 
ti. 

l/s. Francesco Cartà ► 


Francesco Carla e raggiungibile in In¬ 
terne! allindmoo dib0348@iperbo- 
le bologna.il 



MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


281 















PtAYWORLD 


PC TOP 100 NET PC Dicembre 1995 

Questa classifica è compilata mensilmente da più di 10OO persone del mondo dell'intrattenimento interattivo, 
tra autori, editori, giornalisti e user, tra cui il sottoscritto . E viene diffusa via WEB e ripubblicata sulle più 
importanti riviste del mondo Tutti i mesi PlayWorld & MCmicrocomputer la pubblicano per l'Italia 
Alla fine della Top 10 0 potete leggere un mio breve co mmento Come sempre aspetto i vostri messaggi via 
Web (tneftoz?o |Jib0348@iperbole.bologna.it| o con mezzi più tradizionali, tipo fax o lettera. 


QM 


MS 

TS 

Titolo 

Autore/Editore 

Cat 

ID Punti 

1 

( 

11 

51 

Galactic Civilizations (+Shipyards) IO) Stardock 

ST 

[1508) 

546 

2 

( 

21 

41 

Descent (R) 

Parallax/Interplay 

AC 

[15651 

400 

3 

( 

31 

52 

boom 2: Meli on Earth 

Id/GT/Virgin 

AC 

[1502] 

369 

4 

( 

4) 

145 

Civilization 

MicroProse 

ST 

[1002] 

329 

5 

( 

51 

33 

Dark Forces (C) 

LucasArts/Virgin 

AC 

[15851 

327 

6 

( 

9) 

* 4 

Star Emperor (O) 

Stardock 

ST 

[1716) 

327 

7 

( 

6) 

10 

MechWarrior 2: The Clans {C) 

Activision 

AC 

[1697] 

304 

8 

( 

71 

46 

Warcraft: Orca and Humans 

Blizzard/Interplay 

ST 

[15281 

309 

9 

( 

8) 

52 

Master of Magic 

SimTex/MicroProse 

ST 

[1501] 

255 

10 

( 

28) 

* 2 

COMMAND & CONQUER (C) 

Westwood/Virgin 

ST 

[17291 

291 

11 

( 

11) 

43 

Wing Commander 3: Heart of thè 

Tiger |C) Origin 

AC 

[1562] 

190 

12 

( 

10) 

105 

Master of Orion 

SimTex/MicroProse 

ST 

[1344] 

167 

13 

( 

12) 

77 

U.F.O.: Enemy Unknown (+X-Com) 

Mythos/MicroProse 

ST 

[1437] 

178 

14 

( 

13) 

144 

Dune 2: Building of a Dynasty 

Westwood/Virgin 

ST 

[1110] 

179 

15 

( 

15) 

27 

X-COM 2: Terror f.t. Deep 

Mythos/MicroProse 

ST 

(1600) 

174 

16 

( 

16) 

64 

Tie Fighter (+add-on) 

LucasArts/Virgin 

AC 

[1473] 

160 

17 

( 

18) 

* 32 

World at War: Stalingrad 

Atomic/Avalon Hill 

ST 

[1584] 

169 

18 

( 

14) 

45 

Panzer General 

SSI/Mindscape 

ST 

[1522] 

139 

19 

I 

20) 

' 23 

Full Throttle (C| 

LucasArts 

AD 

[1612] 

159 

20 

I 

17) 

25 

Jagged Alliance 

Sir-Tech/Mindscape 

ST 

[1605] 

140 

21 

( 

19) 

91 

SiraCity 2000 

Maxis/Mindscape 

ST 

[1399] 

132 

22 

( 

22) 

55 

World at War: Operation Crusader Atomic/Avalon H. 

ST 

[1489] 

144 

23 

( 

21) 

22 

Terminal Velocity (R) Terminal 

Reality/3D Realms 

AC 

[1616] 

128 

24 

( 

24) 

53 

Colonization 

MicroProse 

ST 

[1496] 

137 

25 

( 

34) 

* 6 

PHANTASMAGORIA (C) 

Sierra 

AD 

[1712] 

145 

26 

( 

26) 

95 

Doom (+Ultimate Doom) (R) 

Id 

AC 

[1386] 

115 

27 

( 

23) 

41 

Heretic IR) 

Raven/ld 

AC 

[1566] 

101 

28 

( 

25) 

47 

Transport Tycoon 

MicroProse 

ST 

[1521] 

104 

29 

( 

27) 

14 

Star Trek TNG: A Final Unity IdSpectrum Holobyte 

AD 

[1641] 

95 

30 

( 

32) 

'136 

X-Wing (+Imperial Purs.,B-Wing: 

LucasArts/US Gold 

AC 

[1169] 

97 

31 

( 

29) 

118 

Betrayal at Krondor 

Dynamix/Sierra 

RP 

[1275] 

83 

32 

( 

30) 

43 

Magic Carpet (+add-on) {C) 

Bullfrog/EA 

AC 

[1549] 

72 

33 

( 

31) 

9 

Dungeon Master 2 |C) 

FTL/Interplay 

RP 

[1699] 

74 

34 

( 

33) 

81 

Myst (W| |C| Cyan/Broderbund/Electronic Arts 

AD 

[1426] 

66 

35 

( 

35) 

46 

Nascar Racing 

Papyrus/Virgin 

SP 

[1529] 

71 

36 

l 

44) 

* 44 

Roids (RI )0| 

Léonard Guy 

AC 

[1531] 

93 

37 

( 

39) 

' 25 

NBA Live 95 (C) Hitmen/Electronic Arts 

SP 

[1602] 

78 

38 

( 

40) 

'126 

7th Guest (C) 

Trilobyte/Virgin 

PU 

[1230] 

73 

39 

( 

36) 

41 

Rise of thè Triad: Dark War [R 

Apogee 

AC 

[1564] 

61 

40 

( 

38) 

54 

System Shock LookingGlass/Origin/Electronic Arts 

RP 

(1438) 

65 

41 

( 

37) 

47 

Under a Killing Moon (C) 

Access/US Gold 

AD 

[1517] 

55 

42 

( 

41) 

144 

Star Control 2: Ur-Quan Masters Accolade 

AC 

[1116] 

66 

43 

( 

46) 

'143 

World Circuit (+F1 Grand Prix) 

MicroProse 

SP 

[1123] 

72 

44 

( 

47) 

' 12 

Buried in Time (C) Presto/Sanctuary Woods/US Gold 

AD 

[1687] 

70 

45 

( 

48) 

' 19 

Psycho Pinball 

Codemasters 

AC 

[1621] 

72 

46 

( 

42) 

18 

Starsi IR) 

Star Crossed 

ST 

[1629] 

57 

47 

( 

49) 

'113 

Warlords 2 

SSG 

ST 

[1284] 

70 

48 

( 

51) 

' 41 

Little Big Adventure (+Relentless) Adeline/EA 

AD 

[1538] 

72 

49 

( 

45) 

51 

One Must Fall: 2097 |R) 

Epic 

AC 

[1505] 

55 

50 

( 

54) 

' 53 

NHL Hockey ’95 

Electronic Arts 

SP 

[1493] 

67 

51 

( 

43) 

15 

FX Fighter (C) 

Argonaut/GTE 

AC 

[1639] 

34 

52 

( 

53) 

'118 

Syndicate (+add-on) Bullfrog/Electronic Arts 

AC 

[1271] 

55 

53 

( 

50) 

20 

Virtual Pool IR) (C) 

Celeris/Interplay 

SP 

[1620] 

46 

54 

( 

57) 

'135 

Empire Deluxe (+add-ons) 

New World 

ST 

[1177] 

56 

55 

( 

56) 

" 27 

Discworld: The Problem with Dragons Psygnosis 

AD 

[1596] 

48 

56 

t 

55) 

142 

VGA Planets IR) 

Tim Wisseman 

ST 

[1131] 

45 

57 

( 

61) 

'102 

Day of thè Tentacle 

LucasArts/US Gold 

AD 

[1268] 

53 

58 

( 

66) 

' 5 

Pittali: The Mayan Adventure (W) (C| Activision 

AC 

[1714] 

60 

59 

( 

52) 

87 

Pinball Fantasies Digital Illusions/21st Century 

AC 

[1416] 

34 

60 

( 

58) 

42 

U.S. Navy Fighters (+add-on) |C) Electronic Arts 

SI 

[1543] 

44 


282 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 











PLAYWORLD 


61 

( 

62 )* 

13 

Hi-Octane !C) Bullfrog/Electronic Arts AC 

[1643] 

50 

62 

( 

63) * 

12 

Space Quest 6: The Spinai Frontiec (C) Sierra AD 

[1684] 

17 

63 

( 

59) 

26 Monty Python’s Waste of Time |C) 7th Level AC 

[1588] 

40 

64 

( 

-)♦ 

1 

NEED FOR SPEED 

Electronic Arts AC 

[1738] 

44 

65 

( 

60) 

101 

Epic Pinball (+Silverball) 

|R) Epic AC 

[1359] 

40 

66 

( 

64) 

92 

Gabriel Knight: Sins of thè 

Fathers Sierra AD 

[1377] 

41 

67 

( 

71) * 

8 

Simon thè Sorcerer 2 

AdventureSoft AD 

[1679] 

50 

68 

( 

67) 

145 

Darklands 

MicroProse RP 

[1008] 

39 

69 

( 

-)* 

1 

WORLD AT WAR: America Invades Atomic/Avalon Hill ST 

[1736] 

43 

70 

( 

65) 

18 

Flight Unlimited 

Looking Glass SI 

[1632] 

35 

71 

( 

70) 

28 

Bioforge |C| 

Origin/Electronic Arts AD 

[1599] 

42 

72 

( 

68) 

33 

Mortai Kombat 2 (C) 

Midway/Acclaim AC 

[1582] 

37 

73 

( 

72) 

69 

The Settlers (+Serf City) 

Blue Byte/SSI ST 

[1458] 

38 

74 

( 

69) 

94 

Sam & Max Hit thè Road 

LucasArts/US Gold AD 

[1379] 

32 

75 

( 

74) 

145 

Links 3,86 Pro (+add-ons) 

Access/US Gold SP 

[1006] 

36 

76 

( 

76) 

96 

XndyCar Racing 

Papyrus/Virgin SP 

[1375] 

36 

77 

( 

77) 

4 

Primal Rage 

Time Warner AC 

[1717] 

37 

78 

( 

73) 

21 

SimTower 

Handbook/Maxis ST 

[1617] 

32 

79 

( 

75) 

8 

Lost Mind of Dr. Brain 

Sierra PU 

[1704] 

32 

80 

( 

83)* 

120 

Ind. Jones: Fate of Atlantis LucasArts/US Gold AD 

[1003] 

38 

81 

( 

81) 

36 Cybecia (C) 

Xatrix/Interplay AC 

[1574] 

35 

82 

( 

78) 

143 

Rai1road Tycoon 

MicroProse ST 

[1121] 

29 

83 

( 

80) 

37 

Video Poker (R) (0) 

IBM EWS ST 

[1571] 

31 

84 

( 

85)* 

78 

Battle Isle 2 (+add-on) 

Blue Byte/Accolade ST 

[1439] 

35 

85 

( 

79) 

16 

The Perfect General 2 

QQP ST 

[1626] 

27 

86 

( 

87)* 

35 

Front Page Sports: Football 

•95 Dynamix/Sierra SP 

[1520] 

33 

87 

( 

84) 

142 

Ultima Underworld 2 LookingGlass/Origin/El. Arts RP 

[1127] 

28 

88 

( 

99)* 

96 

Rebel Assault (C) 

LucasArts/US Gold AC 

[1374] 

39 

89 

( 

94) * 

106 

Privateer (+Righteous Fire) 

Origin/Electr. Arts AC 

[1337] 

35 

90 

( 

90) 

3 

Pinball Mania 

21st Century AC 

[1722] 

28 

91 

( 

-)* 

1 

Heroes of Might and Magic 

New World ST 

[1737] 

34 

92 

( 

82) 

102 

Ultima 7 (+Forge of Virtue) 

Origin/Mindscape RP 

[1001] 

19 

93 

( 

-)* 

1 

Magic Carpet 2: The Netherworlds (C) Bullfrog/EA AC 

[1739] 

26 

94 

( 

-)* 

1 

Fade to Black Delphine/Electronic Arts AC 

[1740] 

26 

95 

( 

88) 

60 

Crusaders o.t. Dark Savant 

Sir-Tech/US Gold RP 

[1104] 

24 

96 

( 

93) 

32 

Realms of Arkania 2 (+Schwarze Auge 2) Sir-Tech RP 

[1514] 

25 

97 

( 

95) 

3 Apache-Longbow (C) Digital 

Int./Interactive Magic SI 

[1711] 

25 

98 

( 

86) 

62 

Jazz Jackrabbit (R) 

Epic AC 

[1479] 

17 

99 

iioor 

29 

FIFA International Soccer 

Electronic Arts SP 

[1481] 

27 

100 

( 

89) 

59 

Theme Park Bullfrog/Electronic Arts ST 

[1459] 

18 


Usciti di 

classifica : 





( 

91) 

134 

Falcon 3.0 (+add-ons) Spectrum Holob./MicroProse SI 

[1005] 



( 

92) 

78 

Raptor: Cali of thè Shadows (R) Cygnus/Apogee AC 

[1434] 



( 

96) 

52 

Lode Runner: The Legend Returns Sierra AC 

[1487] 



( 

97) 

79 

Ultima 8: Pagan 

Origin/Electronic Arts RP 

[14011 



( 

98) 

11 

SuperKarts |C) 

Virgin AC 

[1685] 



LEGENDA: 

QM = posizione di questo mese 

MS = posizione del mese precedente. 

TS = totale settimane di presenza all'interno della top 100 

Cat = tipologia del gioco (Azione (AC). Strategia (ST), Role Playmg (RP), Adventure (AD), Sportivo (SP), Simulazione (SI), Puzzle Game 
(PU)). 

Id = numero identificativo 

Punti = punteggio ottenuto 



COMMENTO alla TOP 100 di Luglio 

Anche questo mese poche news. Le prime cinque posi- posto in un solo mese dalla sua entrata in classifica e quin- 
zioni sembrano inchiodate e non credo che cambieranno fi- di potrebbe avere chance di raggiungere la top 5 già dal 
no a quando i nuovi game che stanno uscendo in questi mese prossimo. Buona la performance anche di Phanta- 
mesi non si segnaleranno per forza e innovazione e quindi smagoria (avvenimento di questo mese...) che in un mese 

saranno in grado di scalzare i resistentissimi Galactic Civili- e mezzo è arrivata al numero 25, e altre due new entries 

zations, Descent. Doom 2. Civilization e Dark Forces. A interessanti sono Fade to Black che sarà un avvenimento 

conferma che le tipologie di gioco più gradite nel mondo del mese prossimo, e The need for speed, altro avveni- 
sono la simulazione strategica, meglio se multiplayer, e mento di questo PlayWorld. Ci vediamo il mese prossimo 

1 action tridimensionale. E chi ne aveva mai dubitato... con molte novità e la classifica di Carlà dei dieci migliori ga- 

Ma vediamo le ascese più vertiginose: intanto Com- me del 1995. 
mand & Conquer della Westwood che raggiunge il decimo 



MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


283 








ALTRI TEMPI 


eoortiifiameiio c> Ar.jrw 3c Prisco 

Ricomincio do III 

di Raffaello De Masi 



□ alle mie parti si dice che occorre 
nascere con la « aorta », sinoni¬ 
mo, in italiano, di sorte, fortuna. 
L'altra volta abbiamo parlato del gran 
tonfo fatto con /'Olivetti M20; oggi ve¬ 
diamo un altro illustre « cadavere » della 
storia dei microcomputer. 

È il numero 4 della rivista, dicembre 
198 I. Apple, sull'onda del grande suc¬ 
cesso conseguito da Apple II Isi scrive¬ 
va proprio cosi, con due parentesi qua¬ 
dre contrapposte), lancia l'Apple III. 

Inaugurando una tendenza perversa 
poi ampiamente perseguita da innume¬ 
revoli altri produttori, la macchina viene 
preannunciata almeno un anno prima. 
L'unica differenza rispetto poi agli epi¬ 
sodi successivi è che. allora, si usava 
scusarsi. Jack Griffin, marketing mana¬ 
ger della Apple, alla presentazione, rin¬ 
grazia della pazienza avuta dagli utenti e 
presenta una nuova macchina costruita 
secondo un progetto aziendale pensato 
a lungo e accuratamente pianificato. 

Ascoltate, senza sorridere, quanto si 
pensava a quel tempo, secondo gli 
esperti il mercato si sarebbe senza dub¬ 
bio evoluto verso la fascia alta, speciali¬ 


stica. di utenza avanzata, mentre l'uso 
hobbistico avrebbe coperto non più del 
5%. Con senno del poi tale previsione 
si sarebbe dimostrata errata, ma occor¬ 
re tenere conto che. allora, i costi erano 
elevatissimi, addirittura proibitivi per 
utenti singoli. Una macchina, che oggi 
farebbe sorridere, con qualche mancia¬ 
ta di kappa e un monitor monocromati¬ 
co. un HD da un paio di mega e un 
floppy da cinque pollici SSSD costava 
allora quanto una macchina di media ci¬ 
lindrata. È proprio l'Apple III, provato ad¬ 
dirittura da Bo Arnklit. 

Storia di un fiasco imprevisto 

Apple III non nacque, effettivamente, 
sotto una buona stella. I primi esemplari 
accusavano problemi di surriscaldamen¬ 
to. a causa della necessità di racchiude¬ 
re tutta la componentistica discreta in 
un involucro metallico atto a filtrare le 
sorgenti di interferenza, in modo da ri¬ 
spettare le normative FFC. già allora 
piuttosto severe. Il chip dell'orologio in 
tempo reale, allora qualcosa di rivoluzio¬ 
nario, all'inizio inserito negli esemplari 


di preproduzione, venne poi eliminato in 
quanto poco affidabile, e non disponibi¬ 
le. da parte del fornitore, in quantità suf¬ 
ficienti La macchina venne prima ven¬ 
duta negli Stati Uniti «perché il mercato 
era più vicino alla casa costruttrice, e 
l'utente poteva fare affidamento su un 
sostegno in qualsiasi momento». L'affi¬ 
dabilità del prodotto finale era garantita, 
addirittura maggiore di quella dell'Apple 
|[. allora un vero e proprio termine di 
confronto. 

Apple III, rispetto al suo illustre pre¬ 
decessore, era indubbiamente un pro¬ 
dotto innovativo. Se la macchina minore 
disponeva di otto slot, era pur vero che 
almeno quattro di essi erano occupati 
più o meno permanentemente, il Tre 
possedeva già, built in, una grossa fetta 
di hardware-schede; erano inoltre già di¬ 
sponibili. alla presentazione, un'interfac¬ 
cia Centronics, del tipo I/O (vale a dire 
non solo destinata a pilotare una perife¬ 
rica di questa marca, allora vero stan¬ 
dard delle stampanti, ma capace di 
«leggere» segnali e messaggi da que¬ 
sta porta). Un'altra era riservata a una 
scheda IEEE 488, allora standard estre- 


284 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 










ALTRI TEMPI 




II T1-99/4 A e l'home computer proposto dalla Texas Instruments all'inizio degli 
anni SO 


Il VIP 1600 di Vector Graphics una «potente » macchina gestionale con ben 64K 
di RAM 


mamente più diffuso di oggi sulle picco¬ 
le macchine, e. ancora, una ospitava il 
controller per il Profile, un monumenta¬ 
le HD da 5 mega che ne faceva una 
macchina gestionale avanzata. La ta¬ 
stiera ha ben (sic!) 74 tasti, ivi compre¬ 
so un tastiermo numerico (assente sul 
II), un monitor a fosfori verdi, il sistema 
operativo di base S.O.S., il Business Ba¬ 
sic e il Visicalc. É incorporato un driver 
da 5" 1/2, mentre opzionale è un altro 
driver, che invece è esterno Salendo la 
scaletta delle opzioni, troviamo già di¬ 
sponibili un Fortran e un Pascal (che 
all'inizio aveva creato non semplici pro¬ 
blemi all'utilizzatore), una versione ad 
hoc dell'AppleWriter, e un Mailing List 
Manager, che può essere abbinato al 
wp. 

Il monitor ha una immagine molto 
stabile , grazie alla frequenza di 50 Hz, e 
visualizza i caratteri minuscoli, adottan¬ 
do il tasto di shift (cosa ovvia oggi, ma 
non comune a quei tempii). La visualiz¬ 
zazione è di 40x24 caratteri (quella 
dell'Apple II), ma anche di 80x24, come 
sulle macchine «grosse» Cose di quei 
tempi che furono, il manuale consiglia 
di spegnere lo schermo se si desidera 
far «andare» la macchina in maniera più 
veloce; in un tempo in cui occorreva 
prepararsi tutto da soli, nel campo del 
software, la possibilità offerta di poter 
leggere un carattere posto in una speci¬ 
fica locazione dello schermo, è una 
ghiotta opportunità per i programmatori. 

Già allora Bo dimostra qualche per¬ 
plessità nei riguardi del driver, di soli 
140K quando già erano disponibili 
DFDD da 600K; probabilmente la cosa è 
stata allora voluta per garantire una 
qualche compatibilità con il principe Ap¬ 
ple II. Fatto sta che è disponibile il Profi¬ 
le, di cui abbiamo detto, che, al prezzo 
di un'altra media cilindrata, offre 5 Mb 


di memoria in linea. Potremmo stupirvi 
con gli effetti speciali, si potrebbe dire, 
ma gli standard dei tempi fanno proprio 
sorridere. Business Basic, il Basic forni¬ 
to col sistema operativo, è grosso ben 
25K, una lunghezza, per i tempi, chilo¬ 
metrica (Applesoft di II. con cui fior di 
ingegneri hanno realizzato calcoli strut¬ 
turali estremamente complessi, era una 
decina di K) e possiede funzioni avanza¬ 
te, come il Print Using e i separatori au¬ 
tomatici decimali. Questo Basic è un 
ibrido strano, che esegue le righe attra- 



Marmo Coretti, sul n 9 di MC, racconta la sua 
esperienza di programmazione con gli alunni di una 
scuola elementare 


verso un interprete Pascal, che traduce 
a sua volta le istruzioni in P-Code, che a 
sua volta dipende da un relativo inter¬ 
prete. 

La precisione numerica non è delle 
migliori (6 cifre decimali, quando già il II 
ne offriva 9), e il range numerico da E- 
38 a E+38 è un poco modesto, se si 
confronta con macchine di Hewlett- 
Packard, quindici volte più potenti. Cu¬ 
rioso ma vero, numeri in diversa preci¬ 
sione non possono essere mischiati tra 
loro, ma devono passare attraverso fun¬ 
zioni di conversione. 

Antesignano di quanto poi diverrà 
un'esigenza diffusa. Apple III affronta di 
petto il problema della emulazione. Tout 
court, un disco compreso nella dotazio¬ 
ne trasforma l'Apple III in un II a tutti gli 
effetti, garantendosi l'utilizzabilità del¬ 
l'immensa dotazione di programmi pro¬ 
pria di questa macchina, allora virtual¬ 
mente universale. 

Risultato di tanta dovizia di qualità e 
che Apple III fu pressoché un fiasco. I 
motivi? Probabilmente la stretta somi¬ 
glianza, piu fisica che altro, con il prece¬ 
dente II, ma anche il fatto che per esso, 
che era diretto a un'utenza essenzial¬ 
mente commerciale, non fu mai prodot¬ 
to software adeguato. 

Seconda prova dello stesso numero 
è il VIP 1600 di Vector Graphics, una co¬ 
stosissima macchina gestionale, poten¬ 
te e versatile, che rappresento un'altra 
meteora nel mondo della microinforma- 
tica di allora. 64K di RAM, alloggiati su 
una piastra apposita, danno idea della 
potenza disponibile. Basata su un pro¬ 
cessore Zilog Z-80. grande avversario 
del 6502 su cui erano basate le macchi¬ 
ne Apple, permetteva di far girare gli 
standard imperanti di allora, CP-M e Mi¬ 
crosoft Basic. Era dotato di un tabellone 
elettronico (allora cosi venivano chiama- 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


285 

















ALTRI TEMPI 



Lo Sharp PC-1500 collegato alla sua stampantìna-plotter a colon 6 slato un sogno spesso irraggiungibile di 
molti studenti universitari dell'epoca 


ti gli spreadsheet) abbastanza versatile, 
e di un rivoluzionario word processor, 
Meteorite, capace di ben 30.000 carat¬ 
teri in un solo file; esso aveva la caratte¬ 
ristica, straordinaria, di eseguire una ve¬ 
rifica grammaticale dello scritto, propo¬ 
nendo correzioni e alternative 

Area rubriche: ci si ingegnava con 
quel che si aveva Oggi la nostra funzio¬ 
ne astrusa ce l’andiamo a cercare nella 
libreria di Excel Allora c'era gente che 
risolveva sistemi complessi con le TI, e 
le disequazioni di 2° grado con le calco¬ 
latrici HP 

Da pesi massimi a pesi piuma 

Saltiamo al numero 19, per ritrovare 
un vecchio amico, una macchinetta che 
mi ha accompagnato per tanto tempo, 
e che riuscivo a spremere, letteralmen¬ 
te, fino all’ultimo byte. È lo Sharp PC- 
1500 (con PC che non significa PC, ma 
Personal Calculator), macchinetta dav¬ 
vero configurbile in maniera difficile 
nell’allora mondo della microinformatica 
(ironia della sorte, qualche minuto fa 
stavo sfogliando il numero di giugno di 
Byte, dove sono presentati cinque «hi¬ 
gh end laptop», macchine dalla salute di 
ferro, al cui confronto il 1500 è una for¬ 
mica rachitica). Lo Sharp era un calcola- 
torino della grandezza di una media 
agendina elettronica di oggi, ma posse¬ 
deva una completa tastiera QWERTY, 
oltre ad un altrettanto organizzato ta- 
stierino numerico. 


La potenza muscolare di questa mac¬ 
china è data chiaramente dalla sua di¬ 
sponibilità in RAM, 1850 byte LA ROM 
interna, contenente sistema operativo e 
Basic, era di 16K, un bel valore per I 
tempi che correvano, e addirittura,era 
presente un orologio in tempo reale (co¬ 
sa che non era risucita ad Apple) richia¬ 
mabile attraverso la funzione TIME. 

Il Basic utilizzato da questo PC è piut¬ 
tosto esteso e potente. Sebbene il 
clock interno sia poco più di 1 MHz, es¬ 
so viaggia piuttosto rapidamente e go¬ 
de di istruzioni abbastanza sofisticate, 
come una diagnostica d’errore non crip¬ 
tica, gestione di I/O su cassetta, e fun¬ 
zioni di grafica piuttosto interessanti. 

A proposito di queste ultime, occorre 
spendere qualche parola per un pregia¬ 
to accessorio di questa pur pregevole 
macchinetta. Si tratta della CE-150, una 
stampantina che funziona, più o meno, 
come un plotterino in sedicesimo, e 
che trascrive, a quattro colori, tutto 
l’output della calcolatrice stessa. Il bello 
è che questo attrezzino possiede fun¬ 
zioni proprie, e permette creazione di 
grafici e visualizzazione di funzioni piut¬ 
tosto avanzati. 

L’utilizzazione della macchina è parti¬ 
colarmente agevole, per chi conosce un 
poco di Basic e ha pratica di tastiera 
QWERTY. Le minipenne biro della 
stampantina si rivelarono, all’uso conti¬ 
nuo, piuttosto «deboli», e questo per¬ 
ché tendevano ad asciugarsi se lasciate 
inutilizzate nel loro carousel. 


C’è ancora da accennare ad un pre¬ 
gevole accessorio di questa macchinet¬ 
ta. Essa era offerta corredata da un utile 
volume contenente una serie di pro- 
grammini, in Basic, già svolti. Più che al¬ 
tro erano routine, che però, a me come 
spero a molti altri, sono state utilissime, 
spaziando dalla geometria analitica a 
complesse funzioni finanziarie e statisti¬ 
che, a sequenze di calcolo numerico ve¬ 
ro e proprio. 


Alla ricerca di qualche curiosità 

Spigolando tra le News troviamo la 
presentazione della Texas TI-99/4A, 
criptico nome di un calcolatore di qua¬ 
lità avanzata (in un mondo dove gli 8 bit 
imperavano anche sulle grosse macchi¬ 
ne, esso era pilotato da un 16 bit). Ne 
parleremo ampiamente nella prossima 
puntata, visto che ebbe un esplosivo e 
fugace successo nel campo della na¬ 
scente home informatica Sharp pre¬ 
senta l'MZ-80A, una macchina basatasu 
Z-80 che ebbe buona popolarità nel 
mondo scientifico e matematico. Com¬ 
modore annuncia il suo VIC 10 e, nella 
fascia più alta, il SuperVIC, ancora una 
volta «seduto» sul 6502. Digital, ancora 
detentrice dello standard mondiale in 
fatto di sistemi operativi, il CP-M , e che 
già esercitava il suo strapotere nella fa¬ 
scia dei mainframe con il PDP 11/70, in¬ 
vade l’area dei personal (per la verità 
senza troppa convinzione; chissà dove 
saremmo adesso se avesse dato mag¬ 
gior forza al suo impegno, opponendosi 
più strenuamente al prossimo venturo 
fenomeno PC IBM!). Informatique offre 
una scheda Z-80 per Apple II, aprendo a 
questo calcolatore la più vasta area pro¬ 
grammi del mondo Sempre sul princi¬ 
pio che «il cervello non deve mai pati¬ 
re» c’è qualcuno che fa funzionare RPN 
in time-shanng, e, nel software SOA, 
troviamo un monumentale listato per 
«studiare» il cubo di Rubik (per la risolu¬ 
zione vera e propria del formidabile 
rompicapo è necessario attendere il nu¬ 
mero 11 con il megaprogramma per 
VIC-20 opera del già pericoloso ADP) In 
atmosfera social-filosofica Giovanni La- 
riccia presenta alcune riflessioni sulle 
modifiche del comportamento indivi¬ 
duale nel lavoro, nel tempo libero, nella 
comunicazione sociale, nell’organizza¬ 
zione del pensiero indotte dai micro¬ 
computer 

L’ing Gioia propone, in Micromee- 
ting, la formazione di un club di utenti 
esasperati del computer Nuova Elettro¬ 
nica, mentre un altro lettore cerca gio¬ 
vincelli e giovmcelle per scambio pro¬ 
grammi e sogni personal-informatici 

Chissà come gli sarà andata! «E 


286 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





NUOVA MOVIE LINE 




ma■ 


TV-Tuner 


Uve-Overlay 


^ FramegrabBjjW) 
[Sj Moviegrabbing 1 
,m Tape Editing 
a Harddisk Editing 


anche in bundle con 


Tho Ari ol Digital Vldao 


[rv V - ^ • I n» Mi V n 1 r 

Movie Studio II: Mixer con nuovi 
effetti video digitali in tempo reale 
quali dissolvenza e mosaico. DVE per 
la personalizzazione degli effetti. 













a cura di Gaetano Di Stasio 


Applicazioni speciali: 

reti locali ad altissima velocità 

seconda parte 


Per interconnettere sistemi real-time distribuiti non è possibile usare una comune 
LAN. Primo fra tutti, lo stretto intervallo di tempo (prettamente deterministico) in cui 
devono rigorosamente avvenire le comunicazioni fra i processi cooperanti è un limite 
sostanziale per il Locai Area Networking abituale. Lo scorso mese abbiamo descritto 
una soluzione estrema: una rete locale ad altissima velocità; in questo appuntamento 
vedremo alcune significative applicazioni 


Ricapitoliamo 

La rete locale ad altissima velocità è 
ovviamente la rete SCRAMNet. di cui 
abbiamo diffusamente scritto in una 
dettagliata analisi tecnica, sul numero 
scorso. 

Sinteticamente possiamo ricordare 
che la rete SCRAMNet, della americana 
Systran Corporation, è attualmente 
l'unica soluzione nel suo genere sul 
mercato mondiale: una shared-memory 
network con prestazioni che arrivano fi¬ 
no a 150 Mbit/sec e che permette final¬ 
mente la gestione degli eventi in real-ti¬ 
me stretto m elaborazione distribuita. 

Ogni informazione scritta nella me¬ 
moria di un nodo viene «istantanea¬ 
mente» ed automaticamente replicata 


di Gaetano Di Stasio 

allo stesso indirizzo nella memoria di 
ogni altro nodo Le memorie replicate 
(RMEM), di 128K byte, 512K, 1M o 
2MByte, sono cioè mappate in una con¬ 
figurazione comune, ovvero sono me¬ 
morie ad accesso casuale interconnes¬ 
se tramite Dual Fiber Optic Cable. Tale 
approccio offre un'elegante soluzione ai 
problemi che nascono da un approccio 
distribuito al controllo di processo. 

SCRAMNet (Shared Common Ran- 
dom Access Memory Network) offre in¬ 
fatti un data latency per nodo di soli 
250-800 nano secondi, determinato e 
fissato all’atto della configurazione, con 
la possibilità di collegare contempora¬ 
neamente fino a 256 nodi ognuno di¬ 
stante più di 300 metri. Il protocollo 
adottato è chiamato GOLD Ring (Gua- 


ranteed Access, Optimized, Low- 
overhead, Determimstic Ring protocol): 
esso permette di spedire un pacchetto 
a tutti i nodi in 1.8 o al più in 3.6 micro- 
secondi evitando collisioni, ritardi, con 
controllo di errore e sistemi di recovery 
«built in hardware» e con la possibilità 
di aggiungere o eliminare nodi dinami¬ 
camente. 

Queste caratteristiche sono fonda- 
mentali in applicazioni distribuite in tem¬ 
po reale stretto: la rete di collegamento 
infatti deve essere veloce ed affidabile 
e deve inoltre proporre dei tempi di 
connessione precisamente determinati. 
Ethernet invece è tipicamente non de¬ 
terministica perché, ad esempio, usa un 
sistema di rilevamento delle collisioni 
che ritenta il collegamento per risolvere 



Foto I a, b. - La necessita di ospitare in un'unica ambientazione sintetica più unità mobili simulate, con i rispettivi equipaggi, é attualmente un aspetto molto senti¬ 
to nei centri militari di addestramento non solo statunitensi In queste immagini vediamo due momenti di una missione portata a termine da una squadra di unita 
blindale. Nella prima loto è ripresa la vista dal periscopio del carro armato che chiude la colonna. Nella seconda, un momento dell’azione contro unità nemiche in ri¬ 
tirata sullo slondo, supportata da tre elicotteri La vista è quella del terzo elicottero, in una classica formazione di volo a cuneo Si nota la ottima qualità del rende¬ 
ring e le texture e microtexture totograliche realizzale con elaboratori della COMPU-SCENE 


288 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 






VIRTUAL REALITY 


i conflitti; ciò vuol dire che non è mai 
deterministicamente individuato e fisso 
il tempo di connessione fra due macchi¬ 
ne in rete. 

Simulatori in rete 

Anche i simulatori di volo girano su 
sistemi distribuiti a real-time stretto La 
complessità del sotto-sistema grafico e 
l'estrema rapidità con la quale il sistema 
deve rispondere ad ogni comando sono 
fattori fondamentali per rendere «reale» 
la missione virtuale. 

Oggi che la gestione dei vari sottosi- 
stemi (effetti grafici, effetti audio, mo- 
tion, gestione strumentazione, sensoriz- 
zazione) è demandata a piu unità di ela¬ 
borazione, emerge la necessità di far 
colloquiare le varie componenti in tempi 
tanto stretti da rientrare nel fantomatico 
«tempo utile». A complicare ancor più 
le cose si mette inoltre la necessità di 
raggiungere «economie di scala» con¬ 
nettendo più simulatori per addestrare 
piu equipaggi in un'unica sessione. 

L'architettura di un sistema del gene¬ 
re può prevedere anche più di dieci si¬ 
mulatori collegati in rete. Attualmente si 
sta utilizzando solo in parte, e con una 
certa modicità, la soluzione che pro¬ 
spetta l'uso di una rete di reti ad elevata 
complessità, in cui ogni nodo-simulato¬ 
re è costituito da più elaboratori messi 
in rete SCRAMNet, ognuno dei quali 
connesso agli altri nodi tramite un'altra 
rete ad anello ad alta velocità. La poten¬ 
za di elaborazione per ogni macro-nodo 
potrebbe in tal caso crescere a dismisu¬ 
ra ottenendo come vantaggio la possibi¬ 
lità di gestire ambientazioni sintetiche 
altamente complesse, con una risposta 
super-realistica anche in casi estremi. 
Questo approccio è utilizzato solitamen¬ 
te nei simulatori di veicoli quali caccia o 
elicotteri militari per la loro necessità di 
gestire grandissime quantità di informa¬ 
zioni sia a livello grafico che a livello 
strumentale. Nel caso invece di simula¬ 
tori di carri armati, il contatto col mondo 
esterno è limitato dai periscopi ed il 
feedback strumentale è modesto ri¬ 
spetto alla complessità della strumenta¬ 
zione di un caccia: in tal caso un unico 
elaboratore grafico riesce tranquilla¬ 
mente a soprintendere a tutte le opera¬ 
zioni fondamentali. 



Un 'immagine del nuovissimo Boeing 777 


In generale 
avremo quindi so¬ 
luzioni ibride: si¬ 
mulatori monoe¬ 
laboratore per si¬ 
stemi a media 
complessità ed 
elaborazione real- 
time distribuita 
per i sistemi ad 
elevata comples¬ 
sità, tutti comun¬ 
que connessi as¬ 
sieme tramite rete ad anello SCRAM¬ 
Net Ogni nodo o macro-nodo ha a di¬ 
sposizione al suo interno tutte le infor¬ 
mazioni riguardanti l'ambientazione sin¬ 
tetica sede delle operazioni La rete 
SCRAMNet, di connessione dei nodi e 
dei macro-nodi, è di fondamentale im¬ 
portanza per rendere note a ciascun si¬ 
mulatore sia la posizione degli altri vei¬ 
coli simulati nel mondo sintetico e sia le 
azioni da essi intraprese, eventi che tut¬ 
ti i nodi devono conoscere e che posso¬ 
no trovarsi a gestire: il lancio di una gra¬ 
nata o di un missile da parte di un vei¬ 
colo e la sua traiettoria; il cambiamento 
della posizione nell'area di manovra. A 
queste informazioni ogni sistema ri¬ 
sponde aggiornando autonomamente in 
forma simbolica il mondo sintetico o ad¬ 
dirittura rappresentandone gli effetti se 
la porzione del mondo visualizzato sugli 
schermi è sede dell'evento: date le 
informazioni quali «lancio di un missile 
dall'unità A, con traiettoria B», poste in 
rete dal simulatore A, ogni altro sistema 
si calcolerà gli effetti di scia e l'esplosio¬ 
ne relativa sul target, oltre agli effetti 
successivi di fumo e fuoco. Ciò rende il 
sistema estremamente robusto e molto 
flessibile. 

Il sistema di testing della Boeing 

Le reti ad altissima velocità non ser¬ 
vono ovviamente solo a farci applicazio¬ 
ni avanzate in realtà virtuale quali quelle 
descritte nel paragrafo precedente. Il 
campo di utilizzo è naturalmente molto 
piu vasto e abbraccia in generale tutte 
le applicazioni real-time particolarmente 
pesanti sotto l'aspetto computazionale 
e che quindi hanno bisogno di un ap¬ 
proccio distribuito. Un esempio applica¬ 
tivo degno di nota è quello offerto 


dall'ambiente di testing integrato della 
Boeing. 

La prossima generazione di aeroplani 
commerciali proposti dalla Boeing, co¬ 
me il nuovissimo B777. saranno gli ae¬ 
roplani più a fondo esaminati mai co¬ 
struiti al mondo. Infatti grazie a test in¬ 
crociati, in larghissima parte effettuati 
durante i voli di prova, questo nuovo ae¬ 
reo è riuscito ad ottenere dalla Federai 
Aviation Admimstration (FAA) l'abilita¬ 
zione per voli a lungo raggio in tempo 
record Questo aspetto è di particolare 
importanza per due motivi: in primo luo¬ 
go il B777 ha ricevuto questa importan¬ 
tissima abilitazione poche settimane fa, 
all'ingresso sul mercato e non dopo 6-8 
mesi dalla commercializzazione, otte¬ 
nendo sia vantaggi di immagine, sia be¬ 
nefici in termini di costi; in secondo luo¬ 
go è la prima volta che un bimotore rag¬ 
giunge questo obiettivo, mai ottenuto 
da altre importanti case produttrici. 
Questo prospettato è un vantaggio 
competitivo molto promettente che 
permetterà alla Boeing di consolidare il 
suo mercato a scapito delle altre com¬ 
pagnie, per questione di affidabilità del 
prodotto, per l'alto livello tecnologico 
conseguito, per il minor costo di realiz¬ 
zazione e sperimentazione che grava 
sul veicolo stesso rispetto ai diretti con¬ 
correnti (trimotori), per la minore inci¬ 
denza delle modifiche e degli adatta¬ 
menti; altro vantaggio competitivo è la 
rapidità di ingresso sul mercato che ha 
preceduto di almeno un anno i più diret¬ 
ti concorrenti. 

Il segreto che ha permesso alla 
Boeing di ottenere questa importantis¬ 
sima certificazione, e questi brillanti ri¬ 
sultati, è stato un progetto avviato tre 
anni fa su un sistema informatico inno¬ 
vativo per il testing degli aviogetti civili 


MCrnicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


289 


VIRTUAL REALiTY 


ThunderSeat e FLY-IT: imulatori di volo domestici 


Pensate ad un SubWoofer da 100 watt 
posto dietro le vostre spalle, a contatto con 
lo schienale della vostra poltrona Pensate 
poi di connettere questo aggeggio ad un 
amplificatore di potenza e quindi all'uscita 
audio del vostro giochetto preferito: ad ogni 
esplosione, ad ogni proiettile che vi colpi¬ 
sce, ad ogni azione compiuta o subita il 
SubWoofer spara tutti e 100 i watt dietro le 
vostre spalle scambiando i vostri polmoni 
per camere acustiche. Un'esperienza vibran¬ 
te ed estremamente coinvolgente capace di 
farvi schizzare adrenalina da tutti i pori 

Il simulatore di volo domestico della 
ThunderSeat è costituito sostanzialmente 
da una poltroncina avvolgente reclinabile, da 
due supporti per joystick, da un supporto 
per tastiera e da un «magnificatore» video 
Nella spalliera della poltroncina c’è però uno 
di questi SubWoofer da 100 watt: quando il 
diaframma di questo potente altoparlante si 
espande, comprime l’area all’interno del 
ThunderSeat, generando vibrazioni e colpi 
micidiali che avvolgono il giocatore in un’im¬ 
mersione totale fatta di suoni, di vibrazioni 
generate dai suoni a bassa frequenza e da 
immagini Per aumentare la spettacolanta 
infatti è stato inserito nel listino un optional 
denominato SuperView 180 ($220) uno 
schermo, dietro il quale viene posto il pro¬ 
prio video, dotato di una lente di fresnel che 
ha lo scopo di esaltare l'immagine fino al 
30% senza alcuna distorsione, in modo tale 
che un comune monitor di 15 pollici appaia 
di 21 

Il ThunderSeat Ace (in foto) costa $160: 
opzionali sono il reggi tastiera e i supporti 
per i due |oystick, l'imbottitura ed il timone 
di coda sotto forma di pedaliera Altri due 
modelli più «professionali" sono il Rol- 
lingThunder a la ACES II ($340 e $700 ri¬ 
spettivamente) 

Se quindi volete giocare il ThunderSeat fa 
al caso vostro, ma se volete avere a disposi¬ 
zione un'intera plancia, molto simile a quella 
a disposizione di un piccolo aereo da turi¬ 
smo non potete perdervi il pannello di con¬ 
trollo della FLY-IT 

Non piu tastiere per computer dunque, 
per pilotare il MS FlightSimulator. Il pannello 
di controllo della FLY-IT permette di giocare 
avendo tutti i comandi a portata di dito, sen¬ 
za la necessità di ricordarsi codici da tastiera 


per aumentare potenza o mettere i flap In¬ 
fatti il FLY-IT General Aviation Control Panel 
sostituisce la comune tastiera con interrut¬ 
tori, manopole e leve che assomigliano terri¬ 
bilmente a quelle di un vero aeroplano A 
supporto c’è una scheda ISA a 16 bit da in¬ 
serire m uno slot del proprio computer II co¬ 
sto è di $595 ed include la scheda di 
interfaccia e due emulatori software, 
ne sono disponibili anche altri al 
prezzo di $20 ciascuno per suppor¬ 
tare il proprio simulatore di volo 
preferito 

I modelli di plancia a di¬ 
sposizio¬ 



ne sono due, per aereo civile e militare. Se 
però siete rimasti incantati dalle possibilità 
di sentire in voi i boati delle esplosioni la 
AURA Systems ha costruito un sistema che 
potrete utilizzare non solo per giocare a 
Doom, ma anche per guardare in TV il vo¬ 
stro movie d’azione preferito. 

Fino ad oggi i film, la musica e i videogio- 
chi hanno avuto limiti nelle possibilità di im¬ 
mersione. Supponiamo di poter «sentire” 
l'azione che si sta vedendo ed ascoltando: 
immaginiamo di percepire addosso il rom¬ 
bo di un aeroplano che si sta guidando, o 
l’energia emanata da un'orchestra sinfo¬ 
nica Con Interactor Cushion tutto ciò è 
possibile semplicemente appoggiandosi 
al cuscino amplificato e connettendo 
amplificatore di potenza all’output audio 
del dispositivo in uso. Il costo è inferiore 
ai SI00. Questo nuovo modo di far 
spettacolo e di «sentirlo» non 
solo con le orecchie ma anche 
col «sedere», sta avendo un 
grande successo, tanto che la 
AURA propone un altro di¬ 
spositivo (il Theater Seat 
Transducet) per sale cine¬ 
matografiche o teatrali, che 
trasforma ogni spettacolo in 
una «esperienza spettacola¬ 
re». A questo si aggiunge una 
terza soluzione, sempre dal co¬ 
sto di circa $100, per l'home ga- 
ming (in foto). 


Ecco il ThunderSeat. in 
un vano ricavato nella 
poltroncina ha sede il 
SubWoofer da 100 watt 


In foto vediamo le tre 
soluzioni offerte dalla 
FLY-IT il General Avia- 
tion Control Panel, il Mi¬ 
litar* Control Panel, e la 
stazione ideata per le sa¬ 
ie giochi 

T 




































Per ulteriori informazioni 

ThunderSeat 

6330. Arizona Orde, Los Angeles. CA 90045 
USA 

Tel:*1 800 884 8633 
Fax *1310 410 1569 

FL Y-IT Simulatiors 

3042. Highland Drive. Cartsbad, CA 92008 
USA 

Tel *1 800 9833744 
Fax *1619 720 9916 
Personaggio chiave 
Terry J Simpkins, President 

AURA Systems Ine. 

2335, Alaska Avenue, Et Segundo. CA 90245 
USA 

Tel. *1310 643 5300 



La AURA Systems realizza il sogno di entrare fisi¬ 
camente all'interno di un azione proiettata in TV 
durante la visione del proprio movie preferito e di 
sentire addosso il vigore dei colpi ricevuti giocan- | 
do a Doom In foto è riprodotto LAURA Interactor 
Cushion ed il sistema ideato per l'home gaming 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


di nuova concezione, ospitato a bordo 
durante i voli di prova, che sostituisse 
quello storicamente adottato a questo 
scopo. 

Infatti il sistema maturato da questo 
progetto, denominato ADAMS II (Air- 
born Data Analysis and Monitor System 
II), ha sostituito l'ormai obsoleto siste¬ 
ma informativo ADAMS I adottato fino 
a qualche anno fa dalla Boeing per stu¬ 
diare e verificare l'aerodinamicità. la si¬ 
curezza ed il funzionamento dei sistemi 
di bordo dei modelli sperimentali e dei 
prototipi dei propri aerei. Il vecchio 
ADAMS era costituito da un MNDB 
(Measurement Number Data Bus) idea¬ 
to e progettato dalla stessa Boeing oltre 
quindici anni fa. un Command & Control 
bus (via rete Ethernet), un sistema di 
acquisizione dati, un mimeomputer per 


VIRTUAL REALITY 


il controllo di processo, un sotto siste¬ 
ma di archiviazione, un sotto sistema di 
elaborazione ed un rack di convertitori 
analogico/digitali. 

Lo scopo di ADAMS II e duplice: 
comprovare le qualità e le prestazioni 
dell’aereo per conto della FAA e moni¬ 
torare oggettivamente il grado di miglio¬ 
ramento del prodotto. Per raggiungere 
tali obiettivi migliaia di nastri magnetici 
di dati sono stati acquisiti, analizzati ed 
elaborati. 

MNDB era un bus dati che collegava 
tutti i computer ed i dispositivi periferici, 
mentre la rete Ethernet era usata per 


VR-LINK 

Per interconnettere sistemi di realtà virtuale a basso costo 

La proposta offerta dalla Systran e discussa in questo e nel precedente numero di 
MC. non è certamente definibile di basso costo Per tal motivo essa può essere adottata 
solo quando esistono delle esigenze concrete di interconnettere sistemi real-time in una 
configurazione distribuita ad alto valore aggiunto. In applicazioni amatoriali, oppure di ca¬ 
rattere ludico, non è certo una soluzione adatta o adattabile. Per giocare con la realtà vir¬ 
tuale distribuita ci sono altre soluzioni, meno estreme e per questo molto meno costo¬ 
se, come quella offerta da MaK Technologies. 

Questa azienda è stata fondata nel 1990, da due ingegneri che sono stati per alcuni 
anni a capo del progetto SIMNet (SIMulation Networking) varato nella seconda metà de¬ 
gli anni '80 dal DoD (Department of Defence) statunitense, per lo studio di un sistema di 
networking ad alta velocità per connettere simulatori militari. 

Da questa esperienza la MaK ha realizzato un tool di programmazione per applicazioni 
real-time distribuite su locai networking abituale, che tende a minimizzare tutti quegli 
aspetti negativi discussi nel numero scorso, chiaramente minimizzando allo stesso tem¬ 
po il costo complessivo di sviluppo ed impianto. In tal modo si è dischiusa anche per la 
realtà virtuale a basso costo la possibilità concreta di sviluppare sistemi remoti collabora¬ 
tivi e sistemi di intrattenimento multipli utilizzabili anche in applicazioni educative La tec¬ 
nologia software proposta da MaK, denominata VR-LINK. permette di fare del Distribu- 
ted Interactive Simulation semplicemente fornendo all'utente una biblioteca di funzioni 
C++ da integrare nelle proprie applicazioni Oltre ai mattoncmi di base per la gestione di 
un networking real-time. la libreria di VR-LINK fornisce inoltre importanti esempi di appli¬ 
cazioni che posso¬ 
no servire per svi¬ 
luppare più agevol- nom»*T*u*ioii 

mente su piattafor¬ 
ma sia SUN che Si¬ 
licon Graphics. 


MaK Technologies. 
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291 












VIRTUAL REALITY 


Trasmettere comandi, richieste e file di 
set-up tra i differenti elementi del siste¬ 
ma. Questa soluzione era però limitata 
grandemente dalla massima distanza di 
connessione fra gli elementi (al più 3 


metri), e dalla velocità di trasferimento 
dati che raggiungeva i 500 Kword al se¬ 
condo. Questi erano ormai limiti non più 
sostenibili, che rendevano la struttura 
inefficace ed inefficiente rispetto agli 
obiettivi strategici individuati dalla 
Boeing: per tal motivo si mise da parte 
la filosofia MNDB, non piu adatta a ge¬ 
stire l'enorme flusso di informazioni ge¬ 
nerato. a favore della tecnologia Systran. 


Infatti dato che ogni volo costa deci¬ 
ne di migliaia di dollari (e più veloce¬ 
mente i test sono completati, piu pre¬ 
sto l'aereo può fare ingresso sul merca¬ 
to) la Boeing ha voluto incrementare il 
numero di test, la loro qualità e comple¬ 
tezza, ideando e realizzando un sistema 
integrato per l’acquisizione e l'analisi 
on-line dei dati strumentali, ciò ha dato 
l'opportunità agli ingegneri a bordo di 



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MCmfcrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


per eccellenza, e con EVIL EYE può diven¬ 
tare anche un rapido strumento di output in 
applicazioni avanzate in cui può essere utile 
l'abilità umana (prettamente oculo motoria) 
di spostare rapidamente e precisamente il 
punto di attenzione dello sguardo in rispo¬ 
sta a precisi stimoli visuali 

EVIL EYE impiega un sistema non invasi¬ 
vo. che può essere comodamente montato 
su un casco, per tracciare lo sguardo del 
soggetto con una frequenza di scansione di 
60 Hz (ma si può arrivare anche fino a 240 
Hz) ed un'accuratezza di alcuni decimi di 
grado. 

Le informazioni spaziali relative al punto 
in cui guarda il soggetto, possono essere 
usate per controllare varie funzioni o indica¬ 
re target di interesse. 

I componenti principali sono l'EYE Ima- 
ging System, il RK-426 Pupil Corneal Re- 
flection Tracking System e l'Autocalibration 
System. 

II primo consiste di un sistema, leggero e 
quindi facilmente indossatale, che legge la 
posizione della pupilla tramite un sensore 
ottico ed un laser a bassa potenza a stato 
solido che lavora nell'infrarosso. A questi si 
aggiunge uno specchio dicroico, trasparen¬ 
te all'operatore, ma riflettente nell'infraros¬ 
so. 

RK-426 è un processore di immagini digi¬ 
tali in tempo reale che traccia il centro della 
pupilla del soggetto e rileva la direzione in 
cui è volta la cornea leggendo la luce infra¬ 
rossa da essa riflessa RK-426 è un sistema 
di tracciamento che opera anche in ambien¬ 
ti molto luminosi, riuscendo a discriminare 
automaticamente i riflessi dovuti ad ombre 
o a luce ambientale II calcolo della direzio¬ 
ne dello sguardo non è affetto dalla dimen¬ 
sione della pupilla 

Infine RK-520 calcola la posizione dello 
sguardo sulla superficie dello schermo o sul 
campo di vista, individuandolo attraverso un 
cursore luminoso. Dopo la calibrazione il si¬ 
stema RK-520, automaticamente traduce i 
dati grezzi provenienti dal 426 in coordinate 
del punto di vista II sistema include anche 
un joystick ottico e un display di dati nume¬ 
rici su schermo per delimitare elementi del¬ 
la scena di interessa come i bottoni su un 
pannello di controllo digitale che possono 
essere selezionati attraverso lo sguardo 

Un dispositivo di sicuro interessante so¬ 
prattutto nel campo dell'aiuto ai disabili 


ISCAN: EVIL EYE 
Lo sguardo come un mouse 


EVIL EYE 6 un’interfaccia uomo-macchi¬ 
na che permette ad un operatore di indicare 
rapidamente, accuratamente e naturalmen¬ 
te aree di interesse oppure obiettivi selezio¬ 
nati all'interno del proprio campo di vista 
Solo guardando i target di interesse l'opera¬ 
tore può attivare o controllare funzioni quali 
comporre un numero telefonico, lanciare un 
missile contro un obiettivo, o puntare e se¬ 
lezionare oggetti come si fa normalmente 
con un comune mouse EVIL EYE. proget¬ 


tato inizialmente per scopi militari per la va¬ 
lutazione dei fattori umani, è un sistema ba¬ 
sato sull'acquisizione dei movimenti dell'iri¬ 
de e sull'analisi della direzione dello sguar¬ 
do Le applicazioni possibili includono: pun¬ 
tamento rapido di armi, sorveglianza di am¬ 
bienti con telecamere guidate, controllo del¬ 
la strumentazione di una cabina di pilotag¬ 
gio. dispositivi di puntamento in aiuto a gra¬ 
vi handicap di carattere motorio, realtà vir¬ 
tuale. valutazione dei fattori umani, studi 
sulla qualità della messaggistica promozio¬ 
nale A questi campi di interesse di devono 
necessariamente includere fra gli altri quel¬ 
lo neurologico, optatmologico e psicologico 
in aiuto a specifiche patologie o usati in test 
tossicologici. 

L'occhio umano è il dispositivo di input 


Ecco gli elementi fon¬ 
damentali che costituì 
scono EVIL EYE Nella 
toro in basso vediamo 
inoltre, al fianco del 
computer, la centrali¬ 
na di controllo di un 
sensore posizionale 
Polhemus utilizzato 
nell'head tracking per 
rilevare la posizione 
della testa dell'opera¬ 
tore insieme a quella 
dello sguardo A sini¬ 
stra. un particolare del- 
l'EYE Imagmg System 









VIRTUAL REALITY 


seguire le evoluzioni delle variabili fon¬ 
damentali. senza aspettare che i dati 
scaricati su nastro fossero elaborati a 
terra in modalità batch (come avveniva 
con ADAMS I), fornendo utili consigli al 
pilota per porsi nelle condizioni critiche 
più significative. ADAMS II infatti con¬ 
nette gli elaboratori di processo e le va¬ 
rie unità operative in una configurazione 
real-time distribuita, tramite rete 
SCRAMNet, migliorando il sistema in 
termini velocistici (con i 150Mbit al se¬ 
condo supportati dal GOLD Ring), incre¬ 
mentando le sue prestazioni, l'affidabi¬ 
lità e rendendo inoltre il sistema piu 
economico e soprattutto interattivo. 

La mole di dati acquisiti ed elaborati 
in questo modo è davvero enorme. In¬ 
fatti i test a cui devono essere sottopo¬ 
sti gli aerei civili di alta quota riguardano 
non solo aspetti tecnici quali i dati pro¬ 
venienti dall'analisi dello stress a cui so¬ 
no sottoposte le strutture portanti, le vi¬ 
brazioni, il flusso del carburante, la velo¬ 
cità. l'altitudine ed il calore prodotto dai 
motori, ma anche i dati sulla comunica¬ 
zione come i piani di volo, le richieste 
delle condizioni del traffico aereo e le 
condizioni meteorologiche, l'attivazione 
automatica dei sistemi di allarme e di 
protezione, ecc. tutto ciò in ogni condi¬ 
zione operativa. A questi si aggiungono 
tutti quegli aspetti piu «vicini» e cari a 


noi viaggiatori, come il comfort: unifor¬ 
mità di temperatura interna, minimizza¬ 
zione dei rumori e delle vibrazioni in fu¬ 
soliera dovuti agli scarichi dei motori, la 
pressione in cabina e l'aria condizionata. 

A queste prove si aggiungono pre¬ 
ventivamente i test on-road sull'aerodi- 
namicità del mezzo, tramite l'analisi del¬ 
le informazioni sull'andamento delle 
correnti fluide e sull'acustica, che aiuta¬ 
no grandemente i ricercatori a confron¬ 
tarsi con le complesse leggi della fluido¬ 
dinamica solo in parte simulabili in labo¬ 
ratorio. In questa fase preliminare uno o 
più calcolatori di processo devono leg¬ 
gere i valori forniti dai sensori posti 
all'esterno del velivolo (sulla fusoliera e 
sulle ali) per determinare le forze che 
esercitano le correnti fluide, la loro dire¬ 
zione, le pressioni che si sviluppano sul¬ 
le superfici. la velocità dei moti turbo¬ 
lenti Tali informazioni, solitamente ac¬ 
quisite durante i primi voli sperimentali, 
sono importantissime perché permetto- 


Per ulteriori mlormaiioni 
Systran Corp 
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Dayton OH 45432-3068 USA 
Tel. 15)3)252-5601 
Fax 1513) 258-2729 


no di migliorare il coefficiente di aerodi- 
namicità e la manovrabilità del velivolo. 
Si pensi ad esempio che per il B777 
(molto simile ad un A300) l'incremento 
dell' 1 % del coefficiente di resistenza 
ottenuto con l'analisi dei dati offerti da 
ADAMS II, ha portato ad un aumento 
del carico utile di circa 1200 kg (da mol¬ 
tiplicarsi per il massimo raggio d'azione 
del velivolo). 

Come ovvio tutte quante queste 
informazioni sono acquisite dagli elabo¬ 
ratori di processo tramite la sensoristica 
ospitata a bordo, e le informazioni così 
ottenute, sono impacchettate e scarica¬ 
te su nastro magnetico per poi essere 
elaborate successivamente a terra in 
modalità batch Tali informazioni, come 
già evidenziato, sono comunque parzial¬ 
mente elaborate on-line da una work¬ 
station grafica, anch'essa ospitata a 
bordo, per dare ai ricercatori informazio¬ 
ni significative per (arare opportuna¬ 
mente l'evoluzione dell'esperimento. 

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Gaetano Di Slasio è raggiungibile tramite MCImk 
alla casella MC7400 e tramite Internet all'Indirizzo 
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PENTIUM 120 
PENTIUM 133 


3.090.000 

3.290.000 

3.590.000 


MODEM 

14.400 int. 

14.400 est. 

14.400 est. voice 

28.800 int. 

28.800 est. 


140.000 

180.000 

330.000 

290.000 

330.000 


Listino rivenditori al 06-547820 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


293 
























DESKTOP P U B L I S M N G 

■ . . 


Desktop Publishing e Windows 95 

Il lancio di Windows 95 è stato senza dubbio l'evento del 1995. Mai nel settore 
informatico si era vista tale profusione di sforzi per realizzare il prodotto e, soprattutto, 
una campagna pubblicitaria così ampia in concomitanza con la commercializzazione. A 
parte ogni possibile critica, Windows 95 segnerà la storia dei personal computer. 

Naturalmente i produttori interessati al settore del Desktop Publishing si stanno 
rapidamente allineando a questa piattaforma, con una serie di prodotti molto 
interessanti e innovativi. In questo articolo non potremo certamente parlare di tutti e 
nemmeno approfondire ogni singola funzionalità; cercheremo invece di capire quali 
siano i vantaggi pratici che si ottengono dall'adozione di Windows 95 e dei programmi 
a 32 bit studiati appositamente per questa piattaforma 

di Mauro Gandini 


Al solito, un passo indietro 

Come già ricordato altre volte, il 
mondo del desktop publishing nasce su 
piattaforma Macintosh, dove mantiene 
uno zoccolo duro, che resisterà ancora 
per moltissimi anni. Ma negli ultimi 
tempi Windows ha iniziato a scalfire 
questa posizione di quasi totale mono¬ 
polio, grazie al fatto che i produttori di 
software per il desktop publishing han¬ 
no capito che Windows avrebbe potuto 
aprire loro orizzonti di mercato altrettan¬ 
to vasti di quelli offerti dalla piattaforma 
Macintosh. 

A parte Ventura, che ha sempre sup¬ 


portato egregiamente la piattaforma 
MS-DOS (salvo una versione per Macin¬ 
tosh, che si è persa per strada alcuni 
anni orsono), gli altri produttori sono mi¬ 
grati da Macintosh a Windows durante 
gli anni Per assurdo, ormai succede il 
contrario di ciò che succedeva nel pas¬ 
sato: mentre alla fine anni '80 ed all'ini¬ 
zio degli anni '90 venivano preparati pri¬ 
ma i prodotti per Macintosh e, dopo 
qualche mese, si parlava di quelli per 
Windows, ora succede quasi sempre il 
contrario, prima Windows e poi Macin¬ 
tosh (o, se possibile, insieme) 

Windows 95 offre nuove possibilità 
ai produttori di software, soprattutto a 


quelli che sviluppano applicazioni dedi¬ 
cate alla grafica: infatti l'ambiente a 32 
bit privilegia ovviamente tutto ciò che di 
grafico si può fare. Inoltre, rispetto 
all’uso di sistemi operativi a 16 bit, i PC 
possono essere sfruttati molto più che 
in passato. 

La grande sfida 

La grande sfida è stata quella che 
hanno affrontato ed affronteranno tutti 
gli sviluppatori I problemi che hanno 
dovuto affrontare sono diversi e non 
tutti cosi banali. Prima di tutto, natural¬ 
mente il cosiddetto porting da 16 a 32 



Il nuovo PageMaker 6 la cura Adobe, che ricordiamo ha acquisito Aldus, si vede in questa versione L integrazione con Photoshop consente di utilizzare p plug-in di 
quest'ultimo per elaborare le immagini direttamente dall'interno di PageMaker 


Un CorelDraw sempre più potente quello che viene proposto per Windows 95 l'elenco delle nuove lunzionalità è piuttosto lungo, tra le altre ricordiamo il coltello 
per poter '!affettare" gli oggetti, la possibilità di ottenere l'ingrandimento automatico di una porzione del disegno e la quasi totale possibilità di personalizzare /'in¬ 
terfaccia del programma inserendo i pulsanti delle varie funzioni nelle barre degli strumenti 


294 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





















































DESK TOP PUBLISHING 



Anche Corel PhotoPainl si aggiorna con 77 nuovi filtri, una finestra di navigatone per poter andare da un punto ad un altro velocemente, nuovi strumenti come 
gessetti, matite colorate carboncino, ecc 

Sempre da Corel abbiamo Dream 30. un'applicazione di modellazione e rendering tndimensionale Idei quale si parla più ampiamente in questo stesso numerol e 
CorelDepth Inella figurai che consente con pochi colpi di mouse di creare un logotipo o semplici titoli 3D 


bit: in alcuni casi, si e voluto andare ol¬ 
tre, mantenendo una compatibilità con i 
16 bit, per lasciare liberi gli utenti di 
passare a Windows 95 o continuare 
con Windows 3.1. 

Gli sviluppatori hanno dovuto poi af¬ 
frontare il problema Multitasking e Mul- 
tithreadmg: Windows 95 infatti introdu¬ 
ce queste due caratteristiche, poco o 
nulla sfruttate in passato. Non vogliamo 
disquisire a lungo su queste caratteristi¬ 
che, ma vale la pena ricordare breve¬ 
mente cosa fanno: il Multitasking con¬ 
sente al computer di svolgere piu atti¬ 
vità contemporaneamente, in pratica di 
far girare più programmi nello stesso 
momento, mentre il Multithreading con¬ 
sente qulacosa di simile all'Interno dello 
stesso programma, cioè di svolgere più 
funzioni insieme. 

Alcuni programmi già in passato era¬ 
no stati dotati dagli sviluppatori di Multi¬ 
tasking (anche se nella meno evoluta 
forma «Preemptive»), che consentiva di 
svolgere più di un'attività alla volta, ma 
con notevoli rallentamenti (in pratica 
ogni applicazione doveva tenere con¬ 
trollato il sistema per sapere se era libe¬ 
ro o meno) ragione per la quale gli svi¬ 
luppatori hanno dovuto mettere mano 
alla gestione del Multitasking e rivedere 
completamente le procedure di collabo¬ 
razione con il sistema Per il Multithrea¬ 
ding, il discorso è differente, perché po¬ 
che applicazioni avevano questa carat¬ 
teristica: anche in questo caso la sfida 
era grande, inserire nelle applicazioni 
funzioni in grado di essere svolte con¬ 
temporaneamente ad altre azioni svolte 
dall'utente. Cosi, per esempio, inseren¬ 


do un testo o una figura che vanno a 
modificare un testo più lungo su più pa¬ 
gine, con la nuova tecnologia non do¬ 
vremmo più attendere, che il program¬ 
ma re-impagini tutto il documento, poi¬ 
ché questa funzione verrà fatta mentre 
noi continuiamo a lavorare. 

Qualcosa in più 

Esaminiamo ora punto per punto ciò 
che troviamo di utile a chi deve svolge¬ 
re attività di desktop publishing e di gra¬ 
fica utilizzando le applicazioni studiate 
per Windows 95. 

Architettura a 32 bit 

Parlare di 32 bit ad un utente finale di 
un sistema può significare molto o nul¬ 
la: la prima cosa che ci si immagina è di 
trovarsi su un'autostrada intasata con 
16 corsie e pensare che, se ce ne fos¬ 
sero 32, si viaggerebbe più veloci. In un 
certo senso è proprio così. Nel nostro 
caso la GDI - Graphics Device Interface 
- lavora a 32 bit e velocizza le operazioni 
di disegno, la creazione dei font a video 
e accelera anche le operazioni di stam¬ 
pa Le prestazioni sono ancora migliori 
visto che al suo interno Windows 95 
supporta direttamente a livello di siste¬ 
ma primitive grafiche come le curve di 
Bezier Un altro punto a favore dei 32 
bit è l'affidabilità: ogni applicazione in¬ 
fatti lavora in uno spazio di memoria 
proprio senza interferenze con altre ap¬ 
plicazioni. Considerando che i professio¬ 
nisti del dtp utilizzano spesso più di un 
programma per volta, questo fatto è di 
notevole importanza, poiché consente 


di lavorare con maggior tranquillità. La 
protezione della memoria rende di fatto 
più sicure anche le applicazioni a 16 bit 
che si possono, quindi, continuare ad 
utilizzare anche con Windows 95. 

Per finire, non possiamo dimenticare 
(anche se ne parleremo di nuovo più 
avanti) le migliorate prestazioni di 
Networking. 

Interfaccia Utente 

Il miglioramento dell'interfaccia uten¬ 
te è una caratteristiche che porta bene¬ 
ficio a tutte le applicazioni, quindi anche 
a quelle di desktop publishing. Un 
esempio su tutti è quello della barra ap¬ 
plicazioni che consente a chi lavora con 
più programmi di passare dall'uno all'al¬ 
tro con un semplice click. 

Stampa e multitasking 

Chi lavora nel settore del desktop pu¬ 
blishing, opera di regola con file molto 
grossi che richiedono tempi di stampa 
significativamente lunghi. Poter gestire 
queste operazioni in background men¬ 
tre si fanno altre operazioni è senza 
dubbio una delle cose più interessanti 
offerte dal nuovo ambiente operativo. 

Nomi lunghi dei file 

Nel settore del dtp nato in casa Ap¬ 
ple. può suonare come un'eresia ricor¬ 
dare che ora anche in Windows si pos¬ 
sono utilizzare nomi dei file più lunghi 
dei tradizionali 8 caratteri del passato 
(ora si passa a ben 256), visto che su 
Macintosh ciò è possibile da sempre. 
Vale la pena tuttavia ricordarlo: nel de¬ 
sktop publishing, infatti, capita spesso 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


295 

























































DESK TOP PUBLISHING 




Designer di Micrografx e stato rivisitato e presentato in versione per Windows 95 


Anche Micrografx Picture Publisher viene ora offerto in versione a 32 bit 


di creare differenti versioni dello stesso 
documento (per esempio con piccole 
varianti grafiche) e. quindi, il poter dare 
dei nomi più descrittivi ci aiuta a gestire 
meglio i nostri documenti. 

Anteprima dei documenti 

Una delle nuove funzionalità di Win¬ 
dows 95 è quella che permette, in fase 
di apertura di un documento, di vederne 
un'anteprima in formato ridotto: il tem¬ 
po che si risparmia è veramente tanto, 
specialmente se pensiamo a tutto il 
tempo perso nell'apertura di un docu¬ 
mento sbagliato. 

Plug&Play per le periferiche 

Stampanti laser, fotounità, stampanti 
a colori, scanner, schede grafiche/mom- 
tor, dischi rigidi, e potremmo continuare 
a lungo: con il sistema Plug&Play instal¬ 
lare o rimuovere una nuova componen¬ 
te sarà piu facile I maggiori vantaggi si 
hanno normalmente con periferiche 
omologate «Plug&Play», ma anche con 
le periferiche standard spesso il siste¬ 
ma ci viene in aiuto durante l'installazio¬ 
ne 

Simulazione colori 

Per raggiungere una più precisa corri¬ 
spondenza tra i colon dello schermo e i 
colori della stampa, Windows 95 sup¬ 
porta la tecnologia ICM (Image Color 
Matching), fornita su licenza da Kodak 
Le applicazioni ora possono sfruttare 
questa possibilità direttamente da siste¬ 
ma senza doverla sviluppare al proprio 
interno, con l'ulteriore garanzia che la¬ 
vorando con più applicazioni i risultati 
saranno identici, indipendentemente 
dall'hardware utilizzato Ovviamente è 
supportato anche il classico CYMK per 
la generazione dei colori in quadricro¬ 
mia. 


TrueType Font 

Il generatore dei caratteri all'Interno 
di Windows 95 è ora a 32 bit, ed è in 
grado di fornire una maggiore corrispon¬ 
denza tra la rappresentazione matemati¬ 
ca dell'immagine e il bitmap risultante 
Inoltre è stata inserita la tecnica deno¬ 
minata «antialiasing» che mostra margi¬ 
ni e angoli di un carattere con differenti 
livelli di intensità, facendo in modo che i 
caratteri appaiano più regolari: ciò è 
possibile solo se si utilizza una scheda 
video in grado di supportare più di 256 
colori. Alcuni programmi consentono di 
disabilitare l'uso dell'antiliasing. 

Gestione rete 

In Windows 95 lavorare in rete è di¬ 
ventato. dopo una prima fase ancora af¬ 
fetta da qualche problema in fase di in¬ 
stallazione, più sempltce'e sicuro in 
molti casi chi utilizza una rete di PC e la¬ 
vora nel settore del desktop publishing 
ha bisogno di scambiare file di notevoli 
dimensioni con altre persone. Una ge¬ 
stione della rete più semplice rende più 
facile il lavoro. 

Inoltre la nuova gestione dei file con¬ 
sente a più utenti l'apertura contempo¬ 
ranea dello stesso documento, in que¬ 
sto caso il programma dovrà solo gesti¬ 
re i possibili conflitti nel momento in cui 
i due operatori decidono di salvare le 
modifiche fatte allo stesso file (gli svi¬ 
luppatori ed i gestori delle risorse EDP 
dovranno decidere se dare la possibilità 
agli utenti di salvare entrambe le modifi¬ 
che, se fatte in punti differenti, se sal¬ 
vare separatamente i file o se dare la 
possibilità ad un solo utente di salvare il 
lavoro svolto). 

Supporto OLE2 

Ormai tutti i programmi per Win¬ 
dows 95 integrano il supporto alla tec¬ 


nologia OLE2 (anche perché senza que¬ 
sto supporto Microsoft non dà la possi¬ 
bilità di fregiarsi del logo «Designed for 
Windows 95»), Ci sono alcune interes¬ 
santi opportunità che ci vengono date 
da OLE2 in Windows 95: per esempio, 
una già esistente in MacOS, consiste 
nel selezionare un elemento del nostro 
lavoro (testo, immagine o qualsiasi altra 
cosa si voglia) e portarlo sulla scrivania 
Vedremo che in quel punto delle scriva¬ 
nia apparirà un'icona con un nome «Do¬ 
cumento ritaglio» seguito da un'indica¬ 
zione del contenuto. 

Utilizzando poi un'altra applicazione 
potremmo prendere l'icona dalla scriva¬ 
nia e metterla nel nostro documento 
senza bisogno di fare operazioni di ta¬ 
glia e incolla o importazioni di documen¬ 
ti completi Un'altra possibilità che ci of¬ 
fre OLE2 è la possibilità di selezionare 
un elemento o un testo dal nostro do¬ 
cumento e portarlo sul bottone di un'al¬ 
tra applicazione, bottone che appare 
sulla barra applicazioni: automaticamen¬ 
te il pezzo verrà duplicato all'interno del 
documento attivo in quel momento 
nell'applicazione ridotta a bottone An¬ 
che questo è un ottimo sistema per ve¬ 
locizzare il lavoro che vede gli operatori 
di dtp, utilizzare molto le funzioni di ta¬ 
glia e incolla per spostare elementi tra 
le loro applicazioni. 

Installazione delle applicazioni 

L'installazione di applicazioni è un si¬ 
stema di installazione, che dovrebbe es¬ 
sere supportato da tutte le nuove appli¬ 
cazioni, che consente di tenere traccia 
di tutte le operazioni svolte durante l’in¬ 
stallazione. In questo modo è piu sem¬ 
plice disinstallarle, ottenendo una mag¬ 
giore «pulizia» del nostro disco rigido 
Visto che i programmi di dtp hanno 
sempre necessità di lavorare con parec- 


296 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


















































DESK TOP PUBLISHING 




Microgralx olire ora una ABC Graphics Suite che comprende oltre a Designer e Picture Publisher anche ABC FlowCharter Inolia figurai. 

Publisher 95 di Microsoft, sempre più orientato agli utenti meno esperti, olire una serie di aurocomposiziom che consentono la realizzazione di progetti grafici di 
valore senza dovere essere dei g'rahci. 


chi file sparsi in giro per il computer, 
questa possibilità di una gestione più 
accorta dello spazio occupato è senza 
dubbio ben gradita, 

Che c'è di nuovo sul mercato 

La ghiotta occasione concessa a tutti 
i produttori di rinnovare la propria gam¬ 
ma di prodotti in vista dell'arrivo di Win¬ 
dows 95, è stata colta con entusiasmo 
da tulte le principali software house 
che lavorano nel settore desktop publi¬ 
shing Adobe, Corel, Micrografx, Macro¬ 
media e Microsoft hanno tutti presenta¬ 
to nuove versioni dei loro prodotti. 

Adobe 

Si è impegnata a rinnovare tutta la 
gamma entro il 1996 Naturalmente ab¬ 
biamo già dei prodotti pronti, come Pa¬ 
geMaker 6 e Photoshop 3, mentre Ado¬ 
be Type Manager dovrebbe arrivare en¬ 
tro il primo trimestre del '96 lllustrator, 
Premiere, Acrobat, Persuasion e 
Streamline non hanno ancora un calen¬ 
dario definito (Premiere dovrebbe esse¬ 
re disponibile a brevissimo in una ver¬ 
sione a 32 bit per Windows 95 e Win¬ 
dows NT, ma non sarà marcata con il 
logo «Designed for Windows 95» - la 
versione in grado di lavorare sfruttando 
a pieno Windows 95 arriverà durante il 
1996). 

Corel 

Anche Corel è pronta con alcuni pro¬ 
dotti: abbiamo ovviamente la famiglia di 
prodotti CorelDraw 6 che oltre al vero e 
proprio Draw comprende anche Photo- 
Pamt; Dream, un programma di model¬ 
lazione 3D e rendering, Motion 3D, per 
le animazioni e Presents, per le presen¬ 
tazioni Ventura, nella nuova versione, 
sarà disponibile nei primi mesi del '96. 


Micrografx 

Le tre principali applicazioni Desi¬ 
gner, Picture Publisher e ABC Flow- 
Chart sono disponibili nella versione per 
Windows 95. Inoltre è ora disponibile 
anche una suite che raccoglie questi 
prodotti Non è da tralasciare il fatto che 
Micrografx tradizionalmente collabori 
con gli sviluppatori di sistemi operativi 
per ciò che riguarda l'implementazione 
delle funzionalità grafiche. 

Macromedia 

Ha presentato la nuova versione di 
FreeHand 5 che resta comunque com¬ 
patibile anche con Windows 3.1 

Microsoft 

Publisher 95, in una nuova veste, è 
dedicato sempre a chi non è esperto di 
desktop publishing. Parlando di dtp, vor¬ 
remmo anche citare il nuovo Word 95: 
Word da sempre viene utilizzato per la 
stesura dei testi da importare poi nei 
documenti di desktop publishing Una 
nuova funzione di questo Word 95, resa 
possibile proprio dal multithreading di 
Windows 95, ci ha colpiti particolarmen¬ 
te: il controllo ortografico in linea In 
pratica il programma sfrutta i tempi 
morti tra un tasto e il successivo, men¬ 
tre si scrive, per svolgere la correzione 
ortografica della parola digitata in prece¬ 
denza: quando abbiamo finito, ci trove¬ 
remo con le parole scritte erroneamen¬ 
te già sottolineate in rosso come faceva 
il maestro a scuola. Con un click sul ta¬ 
sto destro del mouse potremmo anche 
avere automaticamente le parole consi¬ 
gliate Il risparmio di tempo è veramen¬ 
te grande. 

Rose e spine 

Tutte le rose hanno qualche spina e 


Windows 95 non fa eccezione. Di sicu¬ 
ro basta solo il fatto che Windows 95, 
neanche a dirlo, per lavorare bene ha bi¬ 
sogno di memoria: e siccome chi lavora 
nel dtp ha sempre bisogno di memoria 
per i documenti, è bene che si metta 
nell'ottica di aggiungere almeno altri 8 
Mb di RAM alla sua attuale configura¬ 
zione per poter lavorare bene anche 
con Windows 95 Ovviamente non si 
può pensare di lavorare con un vecchio 
386, e nemmeno con un 486 a 33 MHz: 
questo potrebbe essere il problema mi¬ 
nore, visto che ormai i PC con proces¬ 
sore 486 a 66 MHz si trovano sotto il 
milione e mezzo anche se poi si rischia 
di spendere altrettanto per adeguare la 
dotazione di memoria.. 

Altro problema potrebbe essere quel¬ 
lo dell'interfaccia è senza dubbio piu 
amichevole, ma bisogna prenderci con¬ 
fidenza e chi lavora con il computer, ha 
sempre poco tempo per queste cose. 

Conclusioni 

Non possiamo certo dire che Win¬ 
dows 95 renda il PC la macchina inso¬ 
stituibile per chi deve fare del desktop 
publishing: prima di scalzare la supre¬ 
mazia Macintosh in questo campo ci 
vorranno probabilmente alcuni anni. Di 
certo le cose che vi abbiamo illustrato 
aiutano notevolmente gli utenti nello 
svolgimento delle proprie attività di de¬ 
sktop publishing ed un generale interes¬ 
se nel settore del dtp a spostarsi sulla 
piattaforma Windows potrebbero costi¬ 
tuire il fattore comune capace di co¬ 
stringere i produttori di hardware speci¬ 
fico, che in qualche caso hanno ancora 
preferenze per il mondo Macintosh, a 
mutare la propria strategia per il futuro 

Non ci rimane che attendere! ! I 

MS 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 


297 


























































D A 1 


A B A 


$ E 


Teoria Relazionale 

Capire le Relazioni Molli a Molti 

L'enorme diffusione dei prodotti di tipo DBMS anche tra i cosiddetti utenti finali, che 
in quanto tali non hanno nessuna conoscenza della Teoria Relazionale, sta 
comportando (è la mia personale opinione) qualche problema. 

I prodotti DBMS delle ultime generazioni sono ormai molto evoluti, al punto che 
permettono di costruire applicazioni di media o grande complessità senza che sia 
necessario scrivere nessun tipo di programma. È facile costruire le Tabelle, le 
Interrogazioni, le Maschere per l'immissione e la gestione, controllata e guidata, dei 
dati, i Report per la loro riproduzione, nelle più svariate forme, su carta. È anche facile 
costruire gli automatismi (quelli dì tipo più semplice si chiamano Macro) che 
semplificano l'esecuzione dei processi ripetitivi 

di Francesco Petroni 


L'utente dal canto suo conosce (si 
sperai benissimo il problema che vuole 
risolvere e quindi conosce bene i dati 
che deve gestire con l'applicazione che 
sta costruendo. Magari sa maneggiare 
bene il prodotto anche perché questo 
assomiglia molto, in parecchie situazio¬ 
ni operative, a tutti gli altri prodotti che 
già conosce. Poi abbiamo già detto che 
non è richiesta nessuna forma di pro¬ 
grammazione. specialmente nel caso in 
cui l'utente sia contemporaneamente 
quello che realizza l'applicazione e quel¬ 
lo che la utilizzerà una volta terminata. 

Il cerchio, tra l'utente e il prodotto 
DBMS, sembrerebbe chiudersi perfet¬ 
tamente, solo che c'è ancora un piccolo 
problema. Purtroppo, al nostro utente 
finale, manca una cosa fondamentale, 
senza la quale l'applicazione che sta 
realizzando probabilmente non potrà 
mai funzionare. Manca la conoscenza 
della Teoria Relazionale, teoria che co¬ 
stituisce il pilastro portante dei prodotti 
DBMS e che deve essere ben padro¬ 
neggiata e ben applicata nella fonda- 
mentale fase iniziale della costruzione 
del Database su cui si poggia l’applica¬ 
zione. 

In altre parole, prerequisito per il 
buon funzionamento dell'applicazione, è 
la corretta impostazione del Database, 
ovvero la definzione corretta delle varie 
Tabelle coinvolte e delle Relazioni che 
le legano l'una alle altre. 

In genere i manuali dei vari prodotti 
di cui stiamo parlando dedicano comun¬ 
que qualche pagina alla descrizione dei 
vari modelli relazionali, ma tali descrizio¬ 
ni sono «addomesticate», nel senso 
che la trattazione è finalizzata all'ap¬ 


prendimento del prodotto e non della 
Teoria Relazionale, che ha una sua va¬ 
lenza assoluta, che prescinde dai pro¬ 
dotti, dal computer, dall'uomo. La teoria 
relazionale esiste in natura, così come 
la legge della Gravitazione Universale 
oppure il Secondo Principio della Ter¬ 
modinamica. L'uomo si è solo accorto 
della loro esistenza. 

Uno a Molti, Uno a Uno 
e Molti a Molti e... basta 

La Teoria Relazionale, qualsiasi sia il 
modello formale che si utilizza (alcuni 
studiosi hanno messo a punto dei Mo¬ 


delli Teorici che sfruttano anche dei 
semplici simbolismi grafici, un po' co¬ 
me si fa in altri tipi di progettazione, ad 
esempio nella progettazione degli Im¬ 
pianti Elettrici) si basa su poche tipolo¬ 
gie di elementi In particolare tra due 
delle molte Tabelle presenti in genere 
in un Database possono esistere solo 
tre tipi di Relazione: la Relazione Uno a 
Molti, la Relazione Uno a Uno, la Rela¬ 
zione Molti a Molti. 

Nell'analizzare due tabelle collegabili 
tra di loro ci si deve quindi subito porre 
una domanda in che tipo di rapporto 
sono? Successivamente, al momento 
della realizzazione dell'applicazione, a 


Figura I - Il concetto dì 
Matrice 

Una relazione Molli a 
Molli si presta ad es¬ 
sere simboleggiala in 
torma di Matrice ret¬ 
tangolare Nel nostro 
caso mostriamo una 
Matrice tra Articoli, in 
alto, e Fatture, a sini¬ 
stra La matrice, letta 
in verticale, indica in 
quale Iattura è stato 
venduto ciascun artico¬ 
lo. Letta in orizzontale 
indica quali articoli so¬ 
no stati venduti in una 
data fattura La casella 
in corrispondenza di 
una taltura e dì un arti¬ 
colo può indicare la 
quantità di quell'artico¬ 
lo venduta nella fattura 
stessa. Questa infor¬ 
mazione è propria della 
Tabella Righe della Fat¬ 
tura Il prezzo di vendita è una informazione che è propria della tabella Articoli Se si ipotizza di definire degli 
sconti in maniera non predeterminata lad esempio se lo Sconto è proprio del ClienteI occorrerà prevedere 
un prezzo dì vendita specifico per quella singola riga oppure, sempre nella riga, uno sconto relativo proprio 
a quell'articolo. 


Articolo 


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5 




298 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 




























DATA BASE 


seconda della risposta che si dà alla do¬ 
manda e a seconda del prodotto che si 
ha a disposizione, occorre fare una se¬ 
rie di operazioni, in genere sempre le 
stesse, indipendenti dalla particolare ap¬ 
plicazione che si sta affrontando. 

In altre parole, nello sviluppo di un' 
applicazione di tipo DBMS, è molto più 
critica la fase preliminare di Analisi del 
Problema, nella quale vanno definite le 
Tabelle e le Relazioni tra di esse, che 
non la fase attuativa nella quale si crea¬ 
no le strutture delle Tabelle, delle Inter¬ 
rogazioni, in cui si costruiscono le Ma¬ 
schere e i Report Se non funziona la 
struttura relazionale non funziona l'inte¬ 
ra applicazione, mentre se non funziona 
una Maschera o un Report, basta cor¬ 
reggerli. 

Torniamo all'argomento dell'Articolo 
(relazioni Molti a Moltil e quindi alla trat¬ 
tazione degli aspetti relazionali facendo 
una serie di esempi per sensibilizzarvi 
alla materia. Prima però anticipiamo il 
fatto che, in caso di relazione Molti a 
Molti, tra due Tabelle occorrerà sempre 
individuare, e conseguentemente co¬ 
struire, una terza Tabella, intermedia tra 
le due, che spezza la relazione Molti a 
Molti in due relazioni Uno a Molti 

Altra premessa doverosa riguarda il 
fatto che la corretta impostazione delle 
Tabelle e delle Relazioni è si fondamen¬ 
tale per il corretto funzionamento del¬ 
l'applicazione, ma non è tutto. Occor¬ 
rerà comunque eseguire altre imposta¬ 
zioni, inserire altri controlli, oltre a quelli 
impliciti nel fatto di avere definito le Re¬ 
gole Relazionali. In particolare è fonda- 
mentale il discorso sul Campo Chiave e 
sui Campi Indice da inserire nelle Strut¬ 
ture delle varie Tabelle, e che servono, 
tra le altre cose, a far funzionare le Re¬ 
lazioni. Di questo e di alcuni altri con¬ 
trolli parleremo via via che capiterà 

Ecco un po' di esempi 

Descriviamo un’applicazione di tipo 
Biblioteca Un Autore (escludiamo il ca¬ 
so di libri scritti da più autori) ha scritto 
uno o più Libri (inteso come Titolo), un 
dato Libro è stato scritto da un solo Au¬ 
tore. Un Libro, scritto dal suo Autore, 
può avere piu Edizioni, magari di Case 
Editrici differenti. 

Tra Autori e Libri c'è una relazione 
Uno a Molti. Anche tra Libri ed Edizioni 
c'è una Uno a Molti. Se invece pensia¬ 
mo anche alle Case Editrici diremo che 
tra Case Editrici e Titoli c'e una Molti a 
Molti. Dato un Titolo, ad esempio un 
classico, può essere stato edito da più 
Case Editrici e data una Casa Editrice 
ha edito più Titoli. Per la soluzione di 


Figura 2 - II nostro pri¬ 
mo Caso Studio Alun¬ 
ni. Materie Scolastiche 
e Interrogazioni Sche¬ 
ma Ftelazionale 
Ecco un esemplificazio¬ 
ne facilmente com¬ 
prensibile dei concetto 
di Relazione Molti a 
Molti, tipo di relazione 
che "esiste in natura », 
ma che con qualsiasi 
prodotto, di tipo 
DBMS, può essere ri¬ 
solta solo costruendo 
tre Tabelle Poiché tra 
una Materia Scolastica 
e un Alunno esiste un 
rapporto Molti a Molli, 
va costruita una Tabella 
intermedia che, in que¬ 
sto caso, si può chia¬ 
mare Interrogazioni ilo 
Alunno "subisce » mol¬ 
te interrogazioni nelle 
vane materie In una 

Materia vengono fatte molte interrogazioni ad altrettanti alunni Nella Tabella Interrogazioni andranno inseriti 
almeno i seguenti campi Materia, Alunno, Data e Voto, i primi due da collegare alle corrispondenti tabelle 




Btcmé fluiti 


T«5R 


Ciati* M «IMA 


VOTO 


• w • 


inEn 


[n 


MATERIA 


CONTIGUO 


Figura 3 - Il nostro po¬ 
mo Caso Studio Alun¬ 
ni, Materie Scolastiche 
ed Interrogazioni Pri¬ 
ma Scheda 

Questa è una Scheda 
con Sottoscheda, rea¬ 
lizzata con MS Access, 
che mostra in alto i da¬ 
ti « anagrafici" della 
Materia e m basso i da¬ 
ti relativi alle interroga¬ 
zioni dei singoli Alunni 
La scheda può essere 
utilizzata anche per 
eseguire l’immissione 
dei dati Sulle righe 
della sottoscheda ven¬ 
gono eseguiti dei cal¬ 
coli poi riportati m alto 
Si tratta del calcolo del 
numero di interrogazio¬ 
ni registrate e della 
media dei voti riportati 
Usiamo i voti da 0 a 
IO. interi Si potrebbe 

prevedere una scheda, simmetrica a questa, che mostra i dati delle Interrogazioni non dal punto di vista 
della Materia, ma da quello dell’Alunno 


Sana 


eia 




JRFÉTTA 


ìTORJA DEI PENSERÒ RLOSOfXC 


questo tipo di rapporto, che esiste in 
natura e che viene chiamato Matrice 
(vedi figura 1 ). occorre prevedere una 
Tabella Intermedia che si chiama pro¬ 
prio Edizioni e che avevamo già identifi¬ 
cato. 

In questo caso è abbastanza facile in¬ 
tuire la necessità della tabella interme¬ 
dia, in altri casi no. La Tabella Edizioni 
conterrà le due informazioni necessarie 
per il collegamento alle due tabelle Tito¬ 
li e Editore, più altre proprie, come anno 
di edizione, prezzo di copertina, ecc. 

Parliamo ora di Alunni e Materie Sco¬ 
lastiche. in mezzo ci sono le... Interro¬ 
gazioni. Un Docente di una Materia 


Scolastica fa tante Interrogazioni, anche 
più di una per Alunno. Un Alunno viene 
interrogato più volte nella stessa Mate¬ 
ria. 

Per quanto riguarda il Docente, se ci 
interessa solo conoscere il nome, lo in¬ 
seriremo come campo Docente nella 
Tabella Materie. Se invece ci interessa 
gestirlo (ad esempio perché con la no¬ 
stra applicazione trattiamo anche le 
Classi e gli Orari) dovremo «dedicargli» 
una Tabella tutta sua. 

Parliamo ora della nostra Rivista, per 
la quale scrivono parecchi Autori Un 
Numero di MC ha tanti Articoli (Uno a 
Molti), un dato Autore ha scritto tanti 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


299 


























































































DATA BASE 


Articoli (altra Uno a Molti). Anche in 
questo caso tra Numeri di MC e Autori 
c'e una Matrice risolvibile con la Tabella 
intermedia Articoli L'articolo ha un suo 
titolo, un suo numero di pagine, ecc. ol¬ 
tre che nome dell'autore e numero di 
MC in cui è apparso, campi necessari 
per costruire i collegamenti. 

Parliamo anche dei Lettori della no¬ 
stra Rivista Si possono dividere in due 
gruppi gli Abbonati e i non Abbonati 
Tra l'insieme dei Lettori di MC e l’insie¬ 
me degli Abbonati c'è una Relazione 
Uno a Uno. Il che, parlando di Lettori e 
di Abbonati, significa che. dato un Let- 




ATiNG 


1 

■E® 


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1 

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MATEMATICA 

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SIdamiamO LUCJOl 

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04/04,■* 


ALTO 

ET55R SS 

1 {damiamo LUCIDI 

4 

CS/04/M 




7] 





Figura 4 - II nostro pri¬ 
mo Caso Stuella Alun¬ 
ni, Materie Scolastiche 
ed Interrogazioni Se 
concia Scheda 
Una relazione Molti a 
Molti, che prevede una 
tabella in mezzo, può 
avere due punti di os¬ 
servazione in certi casi 
uno dei due e piu im¬ 
portante, ad esempio 
se si parla di Fatture ed 
Articoli e piu interes¬ 
sante vedere una Fat¬ 
tura con le sue Righe 
di Dettaglio, che non 
un Articolo con le Ri 
ghe delle vane Fatture 
m cui e stato venduto 
Nell'applicazione Alun¬ 
ni e Materie ó opportu¬ 
no vedere le interroga 
ziorn da ambedue le 
parti 


Figura 5 - il nostro pri¬ 
mo Caso Studio. Gene¬ 
razione di una formula 
Nella nostra scheda ab¬ 
biamo inserito una Ca¬ 
sella di Testo che mo¬ 
stra la media delle vo¬ 
tazioni di tutte le inter¬ 
rogazioni, Il calcolo è 
staro eseguito nella se¬ 
zione Pie di Pagina del¬ 
la Sottoscheda, in una 
Casella di Testo che e 
stala chiamata TOTV e 
della quale è stata im¬ 
postata a No la pro¬ 
prietà Visibile Nella 
Casella di Testo della 
soprascheda va inseri¬ 
ta la proprietà che ne 
indica l'origine, origine 
che è la Casella di Te 
sto della sottoscheda, 
che si chiama SUB le il 
nome con cui la sotto 
scheda e vista dalla 
schedai 


Figura 6 ■ Il nostro se¬ 
condo Caso Studio 
Fatture e Articoli - 
Schema Relazionale 
In una Fattura vengono 
venduti pni Articoli. Un 
Articolo viene venduto 
in piu Fatture Tra le 
due tabelle va costruirà 
una terza tabella che 
contiene le Righe di 
Dettaglio delle Fatture, 
ciascuna delle quali in¬ 
dica che in quella Fat¬ 
tura viene venduto 
quetl'Anicolo Appar¬ 
tengono alla tabella Ri¬ 
ghe di Dettaglio altri 
campi, ad esempio la 
Quantità di quell'artico¬ 
lo venduto in quella Iat¬ 
tura La Iattura sarà a 
sua volta collegata alla 
Tabella dei Clienti In 
questo caso la 'elezio¬ 
ne e di tipo Uno a Mol¬ 
ti Un Cliente molte Fatture, una Fattura un sol Cliente. Nella figura abbiamo piazzato sia la finestra Databa¬ 
se che mostra le quattro Tabelle, sia. in secondo piano, la finestra Relazioni. 



Generatore espressimi! 


-[SUBl|Schcda|l|TOTV| 


OK 


— Annulla 


1 ' M ' IftìRTlTRfÀndl Or |No,[IMITITI I t" c " lla 


Iti MAIERIE II) IN 1 EHM 

♦ 

Tcilol2 

♦ 

<V«ilmc> 

♦ 

fa I (limile 

— 

TeilolG 


Abilitalo 

h— 



— 

I cilolU 


Allineamento I mio 

— 



ACOGNOME 


Allo/n 


£j Schedo 


ANAIIJ 


Atpclln 



-0 Schedo calicele 


IMAIE 


BaiieSconimento 



LQ MATERIE ED IN 


INAIA 


Bloccalo 



t-fóSOTTOSCHE 


IVQTO 


CaiatleieCouivo 



- (±] Tulle le «chede 


(.«impili 11 


Lm.illcicGiaiicllo 



♦ 

TOTV 


CcialtmeSottolineati 



ri fì 


CONI 

« 

CilieOecimali 

♦ 


tore di MC può essere un Abbonato di 
MC. Un Abbonato di MC è comunque 
un Lettore di MC. 

Parliamo infine di una classica appli¬ 


cazione Ordini e/o Fatture. Ci sono i 
Clienti e ci sono la Fatture (Uno a Mol¬ 
ti). Poi ci sono gli Articoli ordinabili. Tra 
Fatture ed Articoli c'è chiaramente una 


relazione Molti a Molti Una Fattura con¬ 
tiene tanti Articoli, un Articolo è presen¬ 
te in tante Fatture La tabella intermedia 
sarà quella delle Righe di Dettaglio, che 
conterrà sue informazioni, ad esempio 
la quantità ordinata 

Perché usiamo MS Access 

Nei costruire i nostri esempi utilizze¬ 
remo MS Access versione 2.0, in quan¬ 
to è il prodotto DBMS oggi piu in voga 
e in quanto è “corretto» dal punto di vi¬ 
sta relazionale, nel senso che permette 
di sviluppare tutte le tipologie di Modelli 
Relazionali e che permette di imposta¬ 
re, come controlli eseguiti dal sistema, 
tutte le Regole di Integrità Referenziale 

Vedremo quindi, per ognuno dei tre 
Casi Studio che proporremo, la vista 
grafica delle Relazioni (comando di Me¬ 
nu: Modifica Relazioni), ambiente in cui 
vanno letteralmente disegnate, come 
normali linee tra un campo di una tabel¬ 
la e l'altro dell'altra tabella, le Relazioni 

Altro strumento caratteristico di MS 
Access, e che lo rende molto adatto a 
mostrare i dati presenti in Tabelle poste 
in relazione Uno a Molti e conseguente¬ 
mente in relazione Molti a Molti, è la 
Scheda con Sottoscheda. 

In pratica nella parte superiore della 
Scheda si vedono i dati dalla tabella «la¬ 
to Uno» e nella parte inferiore i dati del¬ 
la tabella «lato Molti» Nella Molti a 
Molti, che come detto si spezza in due 
Uno a Molti (e quindi diventa Uno a 
Molti a Uno) in alto vedremo la tabella 
lato Uno (una delle due) e in basso la ta¬ 
bella intermedia Molti arricchita con i 
dati dell'altra tabella lato Uno (la rima¬ 
nente). 

La Molti a Molti è simmetrica, nel 
senso che si possono creare due Sche¬ 
de con Sottoscheda simmetriche tra di 
loro, nel senso che mostrano in pratica 
la stessa sottoscheda, vista da due so¬ 
praschede differenti. Vedremo, nel pri¬ 
mo Caso Studio, Interrogazioni Scolasti¬ 
che organizzate sia per Materia che per 


300 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


































































































DATA BASE 



■**»»! 


uro pm/mmio I comwn 


Figura 7 - II nostro se¬ 
condo Caso Studio. 

Fatture e Articoli - Una 
scheda 

La tipologia di scheda 
più adatta per • vede¬ 
re » una Relazione Mol¬ 
ti a Molti è la Scheda 
con Sottoscheda, or¬ 
mai facilmente realizza¬ 
bile con qualsiasi pro¬ 
dotto DBMS della ulti¬ 
ma generazione Facil¬ 
mente realizzabile a 
patto che si padroneggi 
la sottostante proble¬ 
matica relazionale. Nel¬ 
la parte superiore della 
Scheda si inseriscono i 
dati di una delle due 
Tabella Molti, nella par 
te interiore, i dati della 
tabella intermedia arric¬ 
chita con i dati della al¬ 
tra Tabella Molti. Nel 
primo caso, visto pri¬ 
ma, in alto le Materie e in basso le Interrogazioni con dati degli Alunni, oppure in alto gli Alunni ed in basso 
le Interrogazioni con dati delle Materie Nel caso di Fatture ed Articoli m alto i dati della Fattura, in basso le 
Righe di Dettaglio con in più dati provenienti dalla Tabella Articoli È possibile anche inserire una serie di 
campi calcolati, che si poggiano sulla stessa organizzazione relazionale 


Mkf—W togli - PMMISStOME FATTURE! 


Visuali/?! Record Finestra ? 




axiiBi 


I omosi 


ARCA 6L0GR 

I MILUiO | 

INIZIO RAPII)RIO 

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—: 


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7T 


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nella quale si definiscono i dettagli delle 
relazioni I due campi in comune, tra la 
tabella Materie e la tabella Interrogazio¬ 
ni, sono il nome della Materia (MMATE 
e IMATE, nelle due tabelle). 

È in questo momento che si imposta 
lo switch «Applica integrità referenzia¬ 
le», il che significa che Access impedi¬ 
sce che siano inserite Interrogazioni in 
materie non presenti nella relativa Ta¬ 
bella e che siano cancellate Materie per 
le quali siano state registrate Interroga¬ 
zioni (a condizione che non sia attivato 
lo Switch «Cancella in successione»). 

Definite Tabelle e Relazioni si può 
passare alla costruzione delle Schede. 
Ne facciamo due (in figura 3 e 4), di tipo 
Scheda con Sottoscheda, in cui vedia¬ 
mo Materie e Interrogazioni di quella 


Figura 8 II nostro ter¬ 
zo Caso Studio Squa¬ 
dre di Calcio, Partite di 
un Campionato, Calcia¬ 
tori e Gol Schema Re¬ 
lazionale 

In un Campionato di 
Calcio una Squadra in¬ 
contra tante altre Squa¬ 
dre La tabella interme¬ 
dia. tra le due tabelle 
delle Squadre tche in¬ 
vece sono la stessa ta¬ 
bella e da un punto di 
vista relazionale posso¬ 
no esserloI si può chia¬ 
mare Partite Questa 
contiene altre informa¬ 
zioni prime tra tutte il 
Risultato dell'incontro 
Se gestiamo anche I 
Giocatori, che sono in 
rapporto Uno a Molti 
con le Squadre, po¬ 
tremmo memorizzare 
anche I Gol segnati nel¬ 
le varie partile Tra i Giocatori e le Panile c'è la tabella intermedia dei Gol: un Giocatore tanti Gol e una Par¬ 
tita tanti Gol Si tratta di una Molti a Molti da manuale. Nella tabella intemedia dei Gol metteremo Partita, 
Giocatore. Minuto, e magari tipo di gol. se ci va di memorizzare questo tipo di informazione 



Alunno. 

Altro strumento di Access che sfrut¬ 
teremo molto è la Query che permette 
di creare delle Tabelle «virtuali» con i 
dati, anche provenienti da più tabelle, 
organizzati nella maniera più adatta alle 
necessità dell'applicazione. Le query 
producono dei Dynaset, che sono viste 
dirette sui dati delle tabelle, e che sono 
quindi direttamente aggiornabili dalla 
query stessa. Nel creare una Scheda 
con Sottoscheda si possono usare, co¬ 
me Origine dei Dati, sia tabelle che 
query. 

Il primo Caso Studio 

Il primo Caso Studio che vogliamo af¬ 
frontare è quello delle Interrogazioni, 
che prevede la costruzione di tre tabel¬ 
le: quella degli Alunni, quella delle Ma¬ 
terie che, per semplificare, arricchiamo 
di informazioni relative a Docenti e a Li¬ 
bri di Testo Non essendo un'applicazio¬ 
ne critica non cediamo alla tentazione di 
dare un Codice Identificativo né alle 
Materie, né agli Alunni, Gli Alunni li 
identificheremo attraverso il Nome 
(sperando che non ve ne siano due con 
lo stesso nome, nel tal caso dovremmo 
inserire anche l’iniziale del Cognome) e 
anche le Materie attraverso il loro no¬ 
me. In pratica definiremo questi due 
campi come Campi Chiave nelle rispet¬ 
tive tabelle. 

È infatti necessario disporre, sia nella 
tabella Alunni che in quella Materie, di 
un campo chiave che serve proprio per 
impostare le due relazioni Uno a Molti 
con la terza tabella Interrogazioni. Que¬ 
sta conterrà innanzitutto i due campi, 
nome dell'Alunno e nome della Materia, 
che costituiscono il collegamento con le 
rispettive tabelle (potrebbe essere un 
buon aiuto guardare la figura 2, in cui 
vediamo le due tabelle, in secondo pia¬ 


no, e, in primo piano, una fase della de¬ 
finizione di una delle due relazioni). 

Nella Tabella Interrogazioni non è in¬ 
dispensabile, per il corretto funziona¬ 
mento dell'applicazione, impostare una 
Chiave identificativa. Inoltre l'accoppiata 
Alunno+Materia non potrebbe essere 
utilizzata come Chiave identificativa per¬ 
ché non è univoca: un Alunno può esse¬ 
re interrogato più volte nella stessa Ma¬ 
teria. Allora si potrebbe pensare ad 
Alunno+Materia+Data dell’interrogazio¬ 
ne. Questa scelta potrebbe andare be¬ 
ne per mettere in ordine i dati e funzio¬ 
na a patto che un povero Alunno non 
venga interrogato due volte nella stessa 
Materie nello stesso Giorno. 

Nella figura 2 vediamo due cose. Sul¬ 
lo sfondo le tre tabelle con le due rela¬ 
zioni Uno a Molti. In primo piano la Box 


particolare Materia e Alunni ed Interro¬ 
gazioni di quel particolare Alunno 

La prima sottoscheda mostra i dati 
delle Interrogazioni e degli Alunni (pre¬ 
parate da una Query), la seconda i dati 
delle Interrogazioni e delle Materie (pre¬ 
parate da una Query). 

Si tratta di una costruzione abbastan¬ 
za semplice, peraltro guidata da un Wi¬ 
zard, ottimo per preparare una prima 
bozza della Scheda, sulla quale poi in¬ 
tervenire a mano, 

Elenco dei passaggi necessari 
per costruire Scheda 
con Sottoscheda 

Supponendo di avere già costruito le 
tre Tabelle necessarie in un Modello 
Relazionale Molti a Molti (tabelle che 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


301 







































































DATA BASE 


Figura 9 - Il nostro ter¬ 
zo Caso Studio Un 
paio di utili Function 
In questo articolo par¬ 
liamo degli aspetti Re- 
lazionali tra le tabelle 
dell applicazione Ta¬ 
belle e Relazioni costi¬ 
tuiscono l'ossatura fon¬ 
damentale dell'applica¬ 
zione. che pero neces¬ 
sita di tante altre coset¬ 
te per poter funzionare 
al meglio In ogni appli¬ 
cazione che si rispetti 
vanno costruite delle 
Function da utilizzare 
qui e là quando neces¬ 
sario. ad esempio in 
una Ouetv. m una 
Scheda, in uri Repoi t 
Nell'applicazione Calcio 
potranno tornarci co¬ 
mode una funzione che 
••calcolaa il segno della 
Schedina dati / gol se¬ 
gnati dalle due squadre 
in una partita Oppure 
una funzione che sco- 
dihca un codice nume¬ 
rico, da I a 5. che indica, nella Tabella Giocaton. il ruoto svolto da quel particolare giocatore 


Function RUOLO (NUM) 

' scodifica del codice numerico 
* indicante il Ruolo di ciascun giocatore 
Select Case NUM 
Case 1 

RUOLO * “PORTIERE" 

Case 2 

RUOLO - "DIFENSORE" 

Case 3 

RUOLO - "CENTROCAMPISTA" 

Case 4 

RUOLO 
Case 5 

RUOLO - -PUNTA" 

End Select 
End Function 


Function SEGNO (Gl, G2) 

• calcolo del segno della schedina 
■ a partire dal numera di gol di ciascuna squadra 
SEGNO • Ilf(Gl > 02, "1*, Ilf(Gl - G2, "X", "2")) 
End Function 


-MEZZAPUNTA" 


chiameremo UN01 - MOLTI - UN02) e 
supponendo di avere già impostato le 
relazioni tra UN01 e MOLTI e UN02 e 
MOLTI, elenchiamo i passi necessari 
per costruire, con MS Access, la sche¬ 
da con sottoscheda di figura 3 o, i passi 
sono gli stessi, di figura 4 o di figura 7 

1 - Costruzione di una Query con le 
due tabelle MOLTI e UN02. su cui ba¬ 
sare la sottoscheda, 

2 - costruzione, con l'Autocomposi- 
zione, di una Scheda Superiore di tipo 
colonna singola, basata sulla tabella 
UN01; 

2 1 - eventuali interventi interni alla 
sovrascheda, indipendenti dall'aspetto 
relazionale; 

3 - costruzione, con l’Autocomposi- 
zione, della Sottoscheda di tipo tabella¬ 
re, basata sulla QUERY; 

3 1 - eventuali interventi interni alla 
sottoscheda, indipendenti dall'aspetto 
relazionale; 

3.2 - inserimento di eventuali Caselle 
di Testo in cui eseguire dei calcoli sui 
dati della sottoscheda (totalizzazioni, 
conteggi, ecc.) ed impostazione del loro 
nome (ad es. T0T1, T0T2, ecc.); 

4 - inserimento della Sottoscheda 
nella Scheda superiore ed impostazione 
del nome (ad. es. SUB), con cui l'intero 
oggetto sottoscheda viene visto nella 
scheda superiore; 

5 - collegamento tra le due parti im¬ 
postando come valori «Campi master» 
e «Campi figli» rispettivamente i campi 
di collegamento tra la tabella UN01 e la 
QUERY; 

5.1 - inserimento di eventuali ele¬ 
menti che visualizzano, nella sovrasche¬ 
da, calcoli eseguiti dalla sottoscheda. 

Per quanto riguarda i passi 3.1 e 3.2 
si tratta di interventi di tipo «estetico» o 
comunque di tipo «localizzato». Ad 
esempio nei nostri esempi abbiamo so¬ 
stituito delle semplici Caselle di Testo 
con delle Combo Box. Invece di scrive¬ 
re il nome di un Alunno lo scegliamo da 
una Lista di nomi. 

Inoltre tra i passi indicati con 3,2 pre¬ 
vediamo la costruzione di elementi che 
eseguono dei calcoli su colonne della 
sottoscheda. Ad esempio la Media dei 
voti di tutte le interrogazioni presenti 
nella sottoscheda. Tale elemento, in ge¬ 
nere si tratta di una Casella di Testo, si 
può rendere invisibile, se ci interessa 
solo il suo risultato, magari da visualiz¬ 
zare in un'altra casella di testo Cosi nel¬ 
la sovrascheda inseriamo una Casella di 
Testo la cui origine è una formula (co¬ 
struibile a botta sicura con il Generatore 
di Espressioni, in figura 5) che fa sem¬ 
plicemente riferimento alla casella nella 
sottoscheda. Notare il percorso che 
permette di raggiungere la casella di te¬ 
sto... agognata (Schede. Schede carica¬ 


te. Materie ed Interrogazioni. Sotto¬ 
scheda Interrogazioni, nome del campo, 
proprietà Valore). Dato che si lavora in 
famiglia, in pratica nella stessa scheda, 
la sintassi si semplifica: 

=ISUBIMSCHEDE]!|TOTV| 

In cui SUB è il nome assunto dalla 
Sottoscheda all'Interno della scheda e 
TOTV è il nome della casella con il cal¬ 
colo nella Sottoscheda. 

Fatture ed Articoli 

Una classica applicazione in cui si tro¬ 
va una relazione Molti a Molti è quella 
che tratta di Fatture e di Articoli. Una 
Fattura tanti Articoli, un Articolo in tante 
Fatture. In mezzo ci va una tabella inter¬ 
media, quella con le Righe di Dettaglio 
della Fattura Dalla parte delle Fatture 
abbiamo piazzato anche la tabella Clien¬ 
ti Uno a Molti: un Cliente molte Fattu¬ 
re. una Fattura un solo Cliente 

In figura 6 vediamo lo schema Rela¬ 
zionale. insieme alla Finestra Database 
che mostra le quattro tabelle 

La scheda, in figura 7. è al solito una 
Scheda con Sottoscheda ed è molto 
ben sviluppata Nella parte superiore 
dati della Fattura e dei Clienti, nella infe¬ 
riore Righe e Articoli, più una serie di 
campi calcolati. I dati della sottoscheda 
sono stati preparati, come al solito, da 
una query. 

La scheda serve per inserire o per 
modificare contestualmente i dati della 
Fattura e i dati delle Righe I dati dei 
Clienti e degli Articoli appaiono solo per 
controllo. 

Sia al momento della scelta del Clien¬ 
te cui fare la fattura, che al momento 
della scelta dell'Articolo cui si riferisce 
la Riga, si possono utilizzare delle Com¬ 


bo Box che mostrano, rispettivamente, 
la lista dei clienti e la lista degli articoli. 

Poiché non è possibile, con tale 
scheda, inserire né un nuovo Cliente né 
un nuovo Articolo va prevista una pul¬ 
santiera. con bottoni del tipo di quelli 
messi in alto nella scheda in figura, che 
apra la Scheda Anagrafica dei Clienti (o 
degli Articoli) in una situazione Record 
Nuovo. Altri servizi da... bottonizzare sa¬ 
ranno la Stampa della Fattura, l'uscita 
dalla Scheda, ed altri. 

In questa applicazione sono stati 
molto sviluppati i campi calcolati Le ca¬ 
selle con i vari calcoli sono stati piazzati 
nel Piè di Pagina della sottoscheda e 
sono richiamati dalle rispettive caselle 
nella soprascheda. 

Il campionato di Calcio 

Quasi tutti gli italiani conoscono il 
Campionato di Calcio, con le sue squa¬ 
dre. i suoi giocatori, le sue partite, i suoi 
gol Dei milioni di italiani che parlano del 
campionato sono pochissimi, fortunata¬ 
mente, quelli che lo hanno osservato 
dal punto di vista relazionale Lo faccia¬ 
mo anche noi, limitando la nostra tratta¬ 
zione al campionato di un solo anno e 
parlando solo di Squadre. Giocatori, Par¬ 
tite e Gol (potete cominciare a vedete la 
figura 8). Non parliamo di Formazioni, 
non parliamo di Arbitri e meno che mai 
di Segnalinee, non parliamo di vari Cam¬ 
pionati ma solo di uno 

Tra Squadra e Squadra ci sono gli In¬ 
contri Una squadra incontra tante altre 
squadre, e anche la seconda ne incon¬ 
tra tante altre Ci troviamo quindi di 
fronte ad una classica Relazione Molti a 
Molti, con la piccola variante che le due 
tabelle in relazione sono in pratica la 
stessa tabella (la struttura relazionale si 
chiama Matrice Chiusa) La tabella mter- 


302 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 



DATA BASE 


Figura IO ■ Il nostro ter¬ 
zo Caso Studio . Squa¬ 
dre di Calcio, Parme di 
un Campionato. Calcia¬ 
tori e Gol Scheda a Tre 
Livelli 

In questa Scheda ve¬ 
diamo tre livelli di dati 
In alto le Squadre, poi. 
nella sottoscheda po¬ 
sta m mezzo, per ogni 
sauadra i suoi incontri, 
sia quelli giocati in casa 
che quelli giocati fuori 
casa Posizionandosi 
su uno degli incontri, in 
basso viene attivata 
un'ulteriore sottosche¬ 
da che mostra i gol di 
quell'incontro, segnati 
da una qualsiasi delle 
due squadre L aspetto 
tecnico piu interessan¬ 
te e quello che riguarda 
la produzione della sot¬ 
toscheda in cui vengo¬ 
no mostrate le partite giocate dalla squadra, sia in casa che fuori La sottoscheda si poggia su una Query (è 
la sua Origine dei Dati! 




Figura II - Il nostro ter¬ 
zo Caso Studio Una 
query un po ' spinta 
La Sottoscheda inter¬ 
media, che mostra le 
varie partite disputate, 
sia in casa che fuori ca¬ 
sa. dalla squadra su cui 
e posizionata la nostra 
Scheda Inetta figura 
precedente era T Interi 
ha come origine una 
Query che, a sua volta, 
usa un parametro pas¬ 
satogli proprio dalla 
Scheda superiore te il 
campo SNOMEl Cam¬ 
biando la squadra su 
cui ci si e posizionati la 
Query viene automati¬ 
camente rieseguita e 
quindi viene riaggiorna¬ 
ta la sottoscheda Da 
notare l'uso, nella stes¬ 
sa Query. della Funzio¬ 
ne che calcola il segno 
sulla schedina 


media è quella delle Partite, identificate 
dalla accoppiata dei nomi delle due 
squadre che si sono incontrate. Della 
partita pero conviene conservare anche 
un identificativo (giornata di campionato 
+ progressivo) e altre informazioni, co¬ 
me arbitro, numero di gol, ecc. 

Ci sono poi i Giocatori. Pensando ad 
un solo campionato, sono in relazione 
Uno a Molti con le Squadre: una Squa¬ 
dra tanti giocatori, un Giocatore una so¬ 
la Squadra. Dei giocatori memorizziamo 
il Cognome (che usiamo come campo 
chiave), il nome della Squadra in cui mi¬ 
lita. la Data di Nascita, il Ruolo in cui 
gioca, identificato da un campo numeri¬ 
co che codifica i ruoli da 1 a 5. 

Trascurando il problema delle forma¬ 
zioni, e cioè se quel giocatore ha gioca¬ 
to o meno in quella partita, se l'ha gio¬ 
cata tutta, oppure è entrato, magari co¬ 
me numero 13, oppure se è uscito, ma¬ 
gari per espulsione, possiamo mettere i 


Giocatori in relazione con le Partite at¬ 
traverso il concetto di Gol. Anche tra 
Giocatori e Partite c'è una Matrice rap¬ 
presentata dal Gol. 

Un Gol è identificato dalla partita in 
cui è stato segnato, dal giocatore che lo 
ha segnato, dal minuto in cui è stato se¬ 
gnato e, per gli amanti delle codifiche, 
da un codice che ne indica le modalità 
di esecuzione (punizione, tiro al volo, 
gol di testa, autorete, ecc.). 

A proposito di codifiche vediamo (in 
figura 9) come risolvere, con una Func- 
tion, la codifica che serve per indicare il 
Ruolo di ciascun Giocatore Nella Tabel¬ 
le il ruolo è indicato con un numero, che 
viene scodificato con la funzione RUO¬ 
LO, nella quale usiamo la istruzione Se- 
lect Case, più elegante ed importante 
della Function Choose, che avrebbe in 
questo caso risolto egualmente il pro¬ 
blema. Vediamo anche la Function Se¬ 
gno, che calcola il segno della schedina 


sulla base dei due numeri con i gol se¬ 
gnati dalle due squadre. 

In un'applicazione, anche di bassa 
complessità, conviene sempre costruire 
un Set di Funzioni personalizzate, in ag¬ 
giunta a quelle proprie del prodotto, 
che. una volta costruite, possono servi¬ 
re nelle più svariate situazioni 

Chiariti i limiti che ci si dà nel definire 
l'applicazione, costruite poi le tabelle e 
le relazioni, si può passare a realizzare 
le Schede. Ve ne proponiamo una sola 
(in figura 10) in cui vediamo tre sezioni 
(scheda con sottoscheda e sottoscheda 
della sottoscheda). In alto la Squadra, in 
mezzo una sottoscheda con le Partite 
giocate dalla squadra, sia in casa che 
fuori casa In basso un'altra sottosche¬ 
da con i gol segnati nella partita selezio¬ 
nata nella seconda parte sia dalla squa¬ 
dra esaminata che dalla sua avversaria 
m quella partita. 

E interessante esaminare come sia¬ 
no state alimentate le due sottoschede. 
La prima con una Query che utilizza co¬ 
me parametro il valore della Casella 
SNOME posto nella parte superiore del¬ 
la scheda e che in tal modo provvede 
ad estrarre solo le partite giocate dalla 
squadra in esame. Abbiamo inserito 
due volte il parametro, una volta sul 
campo che indica la squadra che gioca 
in Casa e una volta su quella Fuori Ca¬ 
sa Il segno sulla schedina è calcolato 
dalla Function (la Query è in figura 11). 

Anche la seconda sottoscheda è ali¬ 
mentata da una Query che seleziona 
solo i gol della partita puntata nella se¬ 
conda sottoscheda. Per comodità, utiliz¬ 
ziamo come campo di passaggio, una 
casella posta nella sovrascheda in cui 
visualizziamo la sigla della partita (gior¬ 
nata di campionato + progressivo) sele¬ 
zionata nella sottoscheda di mezzo. 
Questa casella fa da Campo Master del¬ 
la sottoscheda inferiore, in cui il Campo 
Figlio è la stessa sigla che contraddi¬ 
stingue i gol segnati nella stessa partita. 

Conclusioni 

Abbiamo visto come non siano rari i 
casi in cui ci si trova di fronte a relazioni 
Molti a Molti e come sia relativamente 
semplice risolverli con delle strutture 
Relazionali standard, facilmente riutiliz¬ 
zabili nelle varie situazioni. 

Abbiamo anche potuto constatare 
come le Scheda con Sottoscheda di MS 
Access siano particolarmente adatte a 
rappresentare i dati coinvolti in questo 
tipo di relazione senza dover scrivere 
una sola riga di programma. E questo 
anche in quei casi in cui si voglia au¬ 
mentare il numero delle sottoschede e 
dei livelli delle sottoschede. 

KE 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


303 






































































SCO compra Unix: 
la Roadmap 

È proprio vero, non si può mai stare tranquilli. A quattro anni dalla notizia boom 
dell'acquisizione di System V da parte di Novell, e dopo anni di lavoro di X/Open, 
ora tocca a SCO acquistare la proprietà del nostro amato sistema operativo 
Questo viene annunciato subito dopo che l'azienda di Santa Cruz 
ha presentato la roadmap fino al 1997 


L'accordo comprende direttamente 
tre aziende piu altre tre dietro le quinte. 
SCO ha acquistato UnixWare per inte¬ 
grarlo in OpenServer 5 e renderlo mi¬ 
crokernel con il nuovo kernel di Chorus; 
Novell fornirà i servizi di NetWare ed in¬ 
tegrerà il suo directory NDS con il DCE, 
HIP si incaricherà di portare avanti la 
versione a 64 bit del sistema operativo, 
fondendo il kernel SCO con il suo. La 
parte più interessante, anche se futuri- 


di Leo Sorge 


bile, è proprio l'ultima in quanto riguar¬ 
da i sistemi operativi a 64 bit che ver¬ 
ranno appoggiati sul PA86, il micropro¬ 
cessore a 64 bit che dovrebbe uscire 
dal matrimonio tra HP ed Intel (MC 

146, in X86 vo' cercando, p. 160; MC 

147, in Risc vo' cercando, p. 129). Inte¬ 
ressata è anche Oracle per i database a 
64 bit, ed infatti l'azienda ha commen¬ 
tato il nuovo percorso. Fatto sta che 
nella roadmap che vediamo SCO ha già 


inserito Olympus, una architettura a 64 
bit con supporto per i cluster di P6 e 
pronta per il P7 (anche lui incerto, po¬ 
tendo diventare il primo chip della fami¬ 
glia PA86), attesa per la fine del 1997, 
proprio quando viene annunciata la ver¬ 
sione merged tra OpenServer ed 
UnixWare. 

L'immobilismo di Novell per questo 
sistema, nonostante i tentativi dello 
UTG, Unix Technology Group di Novell, 
è stato lungamente criticato dal merca¬ 
to (MC 147, System V è vivo e diven¬ 
terà SuperNosì, un fattore che ha 
senz’altro favorito Windows NT Inoltre 
la fusione tra UnixWare e NetWare tra¬ 
mite diverse personalità di Chorus non 
andrà più avanti, almeno non nella for¬ 
ma originale, SCO acquisisce anche al¬ 
cune tecnologie di NetWare 4 tra le 
quali proprio il directory NDS, contando 
di fondere OpenServer 5 e UnixWare 2 
per tirar fuori un prodotto unico nel 
1997, alla fine della roadmap annuncia¬ 
ta in estate. Adesso la padrona di Unix 
è SCO, un'azienda molto più interessa¬ 
ta alle sue sorti, che in effetti offre un 
percorso verso i 64 bit, dando una dire¬ 
zione precisa allo sviluppo ma anche 
all'hardware. 

Per quanto riguarda Hewlett Packard, 
il suo matrimonio con Intel, la sua pre¬ 
senza in Taligent e chissà quant'altro 
avranno effetto tra perlomeno due an¬ 
ni, per cui possiamo prendercela con 
un po' di calma. 

La Roadmap 1996/1997 

È quindi disponibile una descrizione 
delle prossime mosse principali di 
SCO, che partono dalla fine del 1995 - 
anche se nel titoletto abbiamo messo 
1996 - ed arrivano alla fine del 1997 È 
in questo momento che abbiamo inse¬ 
rito il nuovo rilascio, da noi indicato con 
il nome X86 anche se con le regole da¬ 
te da X-Open, a tutt'oggi detentrice del 

MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


SCO Roadmap 1996/1997 

__ 2H95 IH96 2H96 IH97 2H97 

Exploit 

Windows | Vision 1 

Windows Deploy & | TlgershariT] 

Integration Manage 


Nexl Gen I Sole 

Integration 



Microsoft 

Services 

Cowell 




layered 

Internet 





Products 

Services 


Waddell 

Pacifica 



System 

Management 







Business 



Criticai 

| Come! | lOlympus 

Platform 

Products 

Retali 

1 Meteor I 


telecoms 

1 Voyoger | 


W S il merge con UnixWare, che per comodità chiamiamo X64. è previsto per la line del 1997 Per como¬ 
dità abbiamo incluso Vision, previsto a fine 1995 


304 






































marchio di Unix, questo nome non sa¬ 
rebbe associabile al marchio Unix. Co¬ 
me noto i prodotti di SCO si dividono in 
tre categorie: piattaforme (ovvero siste¬ 
mi operativi), layered products (servizi) 
ed integrazione con i Client che al mo¬ 
mento sono solo quelli Microsoft, dato 
che non ci sono concessioni neanche 
verso X. Il quadro riassuntivo pubblica¬ 
to in apertura di articolo, proveniente 
dalla documentazione SCO Technology 
Roadmap, è stato da noi rielaborato per 
semplificarlo e completarlo. Nel testo 
vedremo le principali proposte di que¬ 
ste categorie, trascurando i layered pro¬ 
ducts per la non aderenza con gli obiet¬ 
tivi della rubrica. Daremo invece parti¬ 
colare attenzione verso alcuni prodotti 
quali Vision, Sole, Voyager ed Olym¬ 
pus, ma anche alcune delle tecnologie 
esterne diventate cardine della propo¬ 
sta di SCO. ovvero Microsoft OLE e 
Chorus nel progetto Stream 


Platform Products 

A noi piace molto la soluzione per 
POS, Pomt Of Sales, quali casse dei su¬ 
permercati, Bancomat e roba del gene¬ 
re. La vendita al dettaglio è un settore 
nel quale SCO è sempre andata forte. 
Adesso è in arrivo Meteor, una soluzio¬ 
ne completa, compatibile X/Open, su 
solo 1,2 MB con file System distribuito 
e monitoring dei sistemi di continuità. 
Come sistema però dobbiamo parlare 
di Voyager, atteso per la prima metà 
del 1997 e in pratica primo passo verso 
Chorus. Si tratta d'un OpenServer 5 
con estensioni reai time poggiato sul 
microkernel e sulle comunicazioni inter- 
processo di Chorus con installazione 
minima di 2 MB ed implementazioni via 
via crescenti fino ad un server comple¬ 
to e flessibile II reai time comprende 
tutte le specifiche Posix (MC 134, p. 
306): non solo la 1 e la 1 b, ma anche i 
threads della le e soprattutto le esten¬ 
sioni della 4b. A Voyager farà seguito 
Olympus, dalle caratteristiche già pros¬ 
sime a quelle dell'annunciata fusione 
con UnixWare, tanto da far pensare 
che sia direttamente questa la versione 
definitiva, da parte di SCO prima dell’in¬ 
serimento di HP Attenzione: Olympus 
comprenderò funzioni di primaria im¬ 
portanza quale il plug’n'play, la gestio¬ 
ne automatica degli indirizzi in rete se¬ 
condo il DHCP (Dynamic Host Configu- 
ration Protocol) di NT, l’aderenza ad 
una lista di nuovi standard (XPG 5. Unix 
64. Tapi/Tsapi. Win32 ed SNMP2) ed 
infine la compatibilità ODBC ed 
OLE2/COM, roba da far venire il mal di 
testa a chiunque. Per il futuro ancora 


Chorus: concetto base della modularità 


Personalities del vari sistemi operativi 



La tamlglla mlcroketnel Chorus 


La storia di Unix 


I960 

1981 

1982 

1983 

1984 

1985 

1986 

1987 

1988 

1989 

1990 

1991 

1992 

1993 

1994 

1995 

1996 

1997 

1998 


HP-UX 


SCO 


Chorus 


NetWare 


OLE, ,, Open Server 5 

Win32 „ I 

Comet 


Xenix 

System V 

I 

System V ver 3 

SVR3.2 

SVR4 
SVR4 I 
SVR4.2 
Speci 170 

I 

HP-UX 10 Single Specs 


Olympus 


X64 


BSD4... 

Machl 

SunOS 

Mach 3 

Solaris 


OSE/IR 


N.B.: il dettaglio parte dal 1988 


MCmìcrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


305 








































UNIX 


piu lontano non resta poi che attendere 
questo X64... 

Windows Integration 

Per quanto concerne quest'ultima 
gamma il prossimo rilascio è previsto a 
breve distanza: si tratta di Vision, un 
prodotto della famiglia di Client che ri¬ 
guarda specificamente Windows 95. 
Questo prodotto riguarda direttamente 
Windows 95, tanto che ne segue l'an¬ 
nuncio L'API Win32 di W95 ed NT vie¬ 


ne completamente rispettata, anche 
per quanto riguarda OLE Server ed 
OLE Automation; per l'accesso ai dati, 
dove effettivamente SCO/VisionWare 
sembra davvero avanti rispetto agli al¬ 
tri, c'è già il supporto di ODBC3, 
OLEdb ed RPC Client/Server 

Non lontanissimo è poi Sole, un pro¬ 
dotto di nuova generazione molto vici¬ 
no a Windows NT Sarà per il supporto 
di Network OLE, quello di VisualBasic e 
Microsoft MFC. ma durante la presen¬ 
tazione questa analogia ci è sembrata 
del tutto accettabile, visto che il poco 
che si sa di Cairo gli somiglia molto. 

Se Windows 95 ha speso parte della 
funzionalità a vantaggio della compatibi¬ 
lità, NT ha fatto la scelta opposta, quin¬ 
di per essere funzionale è incompatibile 


Unix verso OLE 


Con oltre 500 applicazioni, di cui 70 am¬ 
bienti di sviluppo, provenienti da 300 forni¬ 
tori di software, Microsoft OLE, Ob|ect 
Linking and Embedding, è l'architettura di 
integrazione del software più usata nel 
mondo Si tratta d'una tecnologia ad oggetti 
che promette di espandersi fino a coprire 
una vasta gamma di problemi di coesisten¬ 
za di sistemi diversi che si scambiano infor¬ 
mazioni in rete. È infatti in sistema traspa¬ 
rente e sicuro attraverso tutti i tipi di elabo¬ 
ratore m rete, e può essere usato con tecni¬ 
che convenzionali di elaborazione distribui¬ 
ta Grazie a Network OLE, nell'immediato 
futuro la disponibilità di componenti in rete 
diventerà un semplice fattore di System ad- 
ministration Network OLE implementerà 
quella che viene definita network transpa- 
rency, ovvero un file System ad oggetti di¬ 
stribuito che potrà essere visto dall'utente 
come un file System locale. 

Oggi OLE viene supportata sui sistemi 
operativi di Microsoft ovvero Windows e 
Windows NT oltre che nel sistema Macin¬ 
tosh, ma nel futuro attraverso l'aggiorna¬ 
mento degli emulatori e con una sene di 
nuovi sviluppi sarà reso disponibile anche 
su altri tipi di hardware Inoltre OLE può es¬ 
sere supportato da tutti i linguaggi, incluso 
il Cobol In questo modo si può progettare il 


riuso in rete di applicazioni già esistenti su 
mini e mainframe Infine Microsoft sta lavo¬ 
rando su dei gateway. strumenti di comuni¬ 
cazione software, con altre applicazioni non 
conformi ad OLE In particolare il progetto 
riguarda le specifiche Corba, Common 
Object Request Broker Architecture, versio¬ 
ne 2.0 stuellate dall'OMG (Obiect Manage¬ 
ment Group), un organismo ispirato da Sun 
per definire standard accettati dal settore. 

I quattro elementi salienti di OLE sono 
l'embedding, il linking, il visual editing e il 
drag'n'drop Vediamoli in un mimmo di det¬ 
taglio. L'embedding descrive la capacità di 
mettere parte d'un elaborato all'interno dell' 
elaborato d'una diversa applicazione: il clas¬ 
sico esempio consiste nel mettere un grafi¬ 
co Excel in un documento Word, ma le ap¬ 
plicazioni sono moltissime Ad esempio è 
possibile inserire in un documento l'output 
grafico d'un intero progetto CAD, se il 
software supporta tale caratteristica Se poi 
colleglliamo questa immagine all'originale, 
ogni qual volta che modificheremo il proget¬ 
to anche la grafica nel testo risulterà modifi¬ 
cata. In realtà i dati vengono rappresentati 
m maniera piu complessa del solito per poi 
essere letti ad ogni necessita 

È più semplice parlare di visual editing. 
un'altra espressione anglosassone che ren¬ 
de immediatamente e 
con poche sillabe un 
concetto difficile da 
esprimere in italiano 
con la dovuta sintesi. 
Possiamo provare a tra¬ 
durre con elaborazione 
visiva quella che agisce 
direttamente sugli em- 
bedded ob/eets. facen¬ 
do partire automatica¬ 
mente l'applicazione re¬ 
lativa ad ogni compo¬ 
nente. Si tratta d'un ro¬ 
vesciamento del con¬ 
cetto attuale, guidato 
dall'applicazione, per cui 

N 8 La corrispondenza dei 
blocchi funzionali, a parte 
Cairo/Corba. non è assoluta 


OMG COMA 0 MICROSOFT CAIRO 





DOE 


NT 

Windows 

IIOP 

Open 

Step 


OLE/COM 

COSS 

CAIRO 

CORBA 


con il passato. Ciononostante tutti i tipi 
di Client devono operare con tutti i tipi 
di server, contemporaneamente 

X64: Stream by Chorus 

La prossima release della tecnologia 
Chorus (vista sul lontano MCI32, p. 
296) sarà parte fondamentale del pro¬ 
getto comunitario STREAM. Scaleable 
Technology for thè Real-time Embed- 
ded Application Marketplace è il ghiri¬ 
goro dal quale è stato ricavato racroni¬ 
mo. si tratta d'un progetto industriale 
da 11 milioni di dollari finanziato da 
Esprit per mettere a disposizione una 
famiglia di sistemi operativi per il mer¬ 
cato embedded È per questo che il 
progetto è stato finanziato all'interno 


per elaborare un grafico in un testo dobbia¬ 
mo far partire il programma di charting da 
un'altra finestra, anziché semplicemente 
mantenere la finestra ma cambiare l'appli¬ 
cazione 

La componente a nostro avviso più com¬ 
plessa, e sulla quale dobiamo attenderci ri¬ 
tardi e limitazioni, è il drag'n'drop Tutti co¬ 
nosciamo il significato di queste parole, al¬ 
meno da quando si è diffusa l'interfaccia 
utente grafica I vari elementi - file, pro¬ 
grammi, immagini - sono tutti rappresentati 
da immagini o icone poste sullo schermo, 
che possiamo catturare con il cursore del 
mouse e trasferire in altre parti del disco o 
del documento Tutto va bene se le compo¬ 
nenti risiedono sullo stesso hard disk e ap¬ 
partengono a sistemi operativi compatibili, 
ma provate ad immaginare che i file non ri¬ 
siedano sulla stessa macchina e facciano 
parte di ambienti diversi e tra loro incompa¬ 
tibili. 

Come abbiamo visto mancano ancora 
all'appello alcune componenti di OLE e 
COM, quelle di rete II modello verrà co¬ 
munque esteso in altre aree d'interesse, 
principalmente database e transazioni. Nel 
settore della gestione dei dati oggi c'è il co¬ 
mando di ODBC, che ha già risolto tecnica¬ 
mente il passaggio dal formato DDE ad uno 
più trattabile Invece SCO, attraverso SQL 
Retriever della divisione VisionWare. inte¬ 
gra il DDE nella raccolta dati Microsoft con¬ 
tinuerà a sviluppare questa tecnologia basa¬ 
ta su SQL, ma nel frattempo la completerà 
con OLE DB, che si propone come un ge¬ 
store di dati di qualsiasi tipo e che avrà 
ODBC come subset. 

Meno precisa la strategia nel settore del¬ 
le transazioni, un punto che ha sempre 
messo in crisi i sistemi aperti nei confronti 
dei mainframe. A nostro avviso restano 
aperte altre due questioni essenziali già ci¬ 
tate. quali la negoziazione di formati di dati 
complessi e i meccanismi di trasporto II 
principale prodotto nella strategia resta Cai¬ 
ro, ovvero la prossima versione di Windows 
NT: basato interamente sulla prossima ver¬ 
sione di OLE avrà anche un sistema di sicu¬ 
rezza di tipo Kerberos. il modello proposto 
dal MIT di Boston 


306 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 





















wm 


Glossario 

API: application programming interface, definizione d'una metodologia completa di tool 
per scrivere del software per una specifica soluzione. 

CORBA: Common Obiect Request Broker Architecture interfaccia di richiesta d'infor- 
maziom ad oggetti. 

DCE: Distributed Computing Environment: servizi fondamentali dell'ambiente distribui¬ 
to di OSF, comprendenti gestione di eventi, stampe, distribuzione e licencing del softwa¬ 
re, sottoreti. 

DHCP: Dynamic Host Configuration Protocol: il protocollo di gestione automatica degli 
indirizzi di rete su Windows NT. 

OLE: Obiect Linking and Embedding, tecnologia per la multimedialità proposta da Mi¬ 
crosoft. Nella versione 1 si trova su Windows 3.1 e su Lotus Notes 3.1, mentre la versio¬ 
ne 2 sarà su Chicago ed 

NT: In arrivo la versione 3. Con le varie estensioni (Network. Automation, db) sta evol¬ 
vendo verso i sistemi distribuiti 

OMF: Obiect Management Framework: gestione di rete del DME che si appoggia 
sull'architettura ad oggetti CORBA dell’OMG 

OSF: Open Software Foundation: associazione senza scopo di lucro nata nel 1988 per 
promuovere i sistemi aperti con un processo decisionale altrettanto aperto. Attualmente 
ha ridimensionato scopi ed attività 

RPC: remote procedure calls, chiamate a procedure remote, ovvero localizzate non sul¬ 
la macchina chiamante ma su un'altra in rete. 

SNMP: Simple Network Management Protocol: il servizio di gestione delle risorse in 
rete di TCP/IP. posto sopra al livello 3. È in arrivo la versione 2. 

TAPI: Telephony API proposta di Microsoft per l'integrazione delle funzioni di telefonia 
utente nei sistemi operativi 

TCP/IP: protocollo di rete fondamentale di Unix Per l'IP ci sono molte proposte di 
adattamento alle nuove esigenze di rete, in particolare ITPv6 e l'IlOP 


della Open Microprocessor Initiative 
(OMI), con inizio nell'aprile del 1994 e 
fine prevista nello stesso mese del 
1996. Gli utenti pilota sono Alcatei, 


Ericsson, GEC-Alsthom, Philips e Sie¬ 
mens; l'hardware sarà realizzato da 
AMD e Matra-MHS, il sistema eviden¬ 
temente da Chorus. Tutte le compo¬ 


nenti saranno disponibili su una vasta 
gamma di microprocessori (X86, 68K, 
29K e Sparc), e l'insieme delle SPI - 
System Programming Interfaces - sa¬ 
ranno rese pubbliche. 

Tornando al sistema operativo, le ca¬ 
ratteristiche sono la configurabilità. la 
compatibilità con più personalità, il mi¬ 
crokernel e il reai time, fondamentali 
per i principali settori d'applicazione 
quali telecomunicazioni, internetwor- 
king ed altre applicazioni tra le quali la 
TV interattiva. In particolare il microker¬ 
nel potrà occupare da un minimo di 
10K (non è un errore: dieci kilobyte) ad 
alcune centinaia di KB, sempre compa¬ 
tibile con POSIX se non addirittura con 
Unix. Le varie personalità dovrebbero 
comprendere sistemi operativi com¬ 
merciali (quali Unix, Windows NT e lo 
stesso OS/2), esecutori di operazioni in 
tempo reale (pSOS+, VRTX ed altri) ed 
estensioni proprietarie. MS 


Leo Sorge è raggiungibile su MC-link all'indirizzo 
MC6750 e su Internet all'indirizzo leo sorge- 
ìSmciinLiI 





























1 


o . $ . ( . 

a cura A; Cerano Giisioni 


OS/2 Warp Connect: 

IBM Peer for OS/2 

Abbiamo appena fatto in tempo ad installare Warp Connect ed IBM già annuncia la 
disponibilità di «AttackPak for OS/2 Warp Connect», un pacchetto che estende 
ulteriormente le già ampie possibilità di connessione e GroupWare di Warp Connect 
Ma come, proprio adesso che aveva deciso di abbandonare questo sistema operativo? 

No, non vi preoccupate: se Big Blue annuncia che il suo obiettivo principale sarà il 
Client server, non significa che «IBM abbandona il mercato dei desktop e dei sistemi 
personali!». In questi giorni se ne sono sentite le lette!) tante di cose inesatte su 
OS/2, forse perché è ancora un concorrente temibile e validissimo proprio nel campo 
della connettività. Incominciamo in questa puntata ad analizzare uno dei tanti prodotti 
distribuiti con la versione Connect di Warp: l'IBM Peer for OS/2, 
che permette la realizzazione di semplici e robuste reti locali senza l'uso 
di un vero e proprio server di rete 

di Giuseppe Casarano 


Il settore delle reti e delle telecomu¬ 
nicazioni è uno dei pochi ancora in netta 
crescita nel mercato dell’Informatica, 
ormai, specialmente in ambito lavorati¬ 
vo. è sempre più facile trovare una rete 
locale che collega i diversi Personal 
Computer aziendali, anche per realtà 
sufficientemente piccole. I vantaggi che 
derivano dall'introduzione di una LAN 
/Locai Area Network) sono molteplici: si 
spazia dalla semplice condivisione di ri¬ 
sorse come hard disk e stampanti od 
anche CPU, alla possibilità di lavoro di 
gruppo su uno stesso documento, alla 
posta elettronica, ecc. ecc. 

Ci sono diverse metodologie per or¬ 
ganizzare una rete locale, dal punto di 
vista dei server di risorse, grosso modo 
possono essere riassunte nelle due 
principali: File Server e Client Server. 
Nella prima il server di rete è organizza¬ 
to con un sistema operativo che. princi¬ 
palmente. è orientato alla condivisione 
di risorse disco e/o stampanti, un tipico 
esempio è un server Novell NetWare, 
nella seconda il server mette a disposi¬ 
zione dei servizi per l'uso di applicazioni 
Client-Server che sfruttano anche la ca¬ 
pacità di calcolo del server stesso, un ti¬ 
pico esempio è un server Unix. Le diffe¬ 
renze tra questi due approcci vanno 
sempre più sfumandosi e, in maniera 
più o meno semplice, i File Server di¬ 
ventano all'occorrenza anche server di 
applicazioni e i Client Server permetto¬ 
no la condivisione delle loro risorse lo¬ 
cali. 


Tutto questo discorso per dire che 
\'IBM Peer for OS/2, non ricade in nes¬ 
suno dei due casi precedenti, è un pro¬ 
dotto ibrido, come tutte le reti peer to 
peer attuali; in effetti non si crea una 
LAN con un server dedicato, con IBM 
Peer for OS/2 ogni workstation nella re¬ 
te può essere server delle sue risorse 
locali e, contemporaneamente. Client 
delle risorse rese disponibili da altre 
workstation con attivo il software per 
collegamenti punto a punto. Personal¬ 
mente ritengo questo tipo di soluzione 
valida per piccoli gruppi di lavoro, una 
decina massimo di Personal Computer 


collegati tra loro, non tanto per questio¬ 
ni tecniche, quanto per la gestione, il 
controllo e la manutenzione della rete, 
operazioni per le quali il costo spesso 
supera in breve quello della creazione 
della LAN stessa. 

Installazione 

La versione di IBM Peer for OS/2 
presente in Warp Connect può essere 
installata sia insieme al sistema operati¬ 
vo sia, in un secondo momento, apren¬ 
do le cartelle OS/2 System, OS/2 Warp 
Connect Install/Remove ed eseguendo 



In fase di installazione, 
se si sceglie come pro¬ 
tocollo il NetBIOS, tut¬ 
te le informazioni da 
fornire si riducono a 
quelle visualizzate 


308 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 















il programma V/arp Connect Selective 
Instali for Networking. L'installazione in 
questo modo avviene da CD-ROM, vo¬ 
lendo si possono creare i sette minidi¬ 
schi di installazione a partire dalla proce¬ 
dura PRODINST.CMD, presente nella 
directory radice del CD-ROM. più gli 
eventuali altri tre minidischi per l 'MPTS 
se non è già presente sul Personal 
Computer. 

I requisiti hardware per l'installazione 
e l'uso dell 'IBM Peer for OS/2 e del 
MPTS IMulti-Protocol Transport Servi¬ 
ces), necessario al suo funzionamento, 
sono di circa 13 MByte di spazio libero 
su hard disk, di 3 MByte di memoria 
RAM e di un adattatore di rete suppor¬ 
tato o fornito di driver NDIS per OS/2. È 
difficile stabilire un quantitativo di RAM 
necessaria ad un prodotto per il suo 
funzionamento sotto OS/2 che. come 
sappiamo, fa uso di memoria virtuale; 
con questa tecnica, quando un'applica¬ 
zione richiede un quantitativo di memo¬ 
ria RAM superiore a quella disponibile, 
viene allocato dinamicamente uno 
swap file su hard disk sul quale scarica¬ 
re porzioni di RAM secondo un'opportu¬ 
na politica di gestione (codice meno 
usato di recente, bassa priorità, ecc.). 
Quindi i 3 MByte circa di RAM (2.2 per 
IBM Peer for OS/2 e 0.6 per MPTS] che 
IBM richiede per il funzionamento del 
prodotto vanno intesi come richiesta di 
RAM da parte dell'applicativo; tra questi 
sicuramente ci saranno parti di codice o 
dati che devono risiedere sempre in 
RAM e quindi non saranno scaricabili su 
swap file ma, in genere, essi rappresen¬ 
tano una minima parte. In definitiva, an¬ 
che in presenza di un sistema con poca 
memoria, si può provare ad usare IBM 
Peer for OS/2 od altri prodotti «mangia 
RAM», male che vada a fine serata bi¬ 
sognerà dare un'aspirina all’hard disk 
per il mal di testa che gli può essere ve¬ 
nuto a forza di girare! 

Durante l'installazione tramite Warp 
Connect Selective Instali for Networ¬ 
king viene presentato un notebook con¬ 
trol attraverso il quale è possibile sele¬ 
zionare e configurare l’adattatore di rete 
e fornire le informazioni base per l'in¬ 
stallazione di IBM Peer for OS/2: viene 
richiesto il nome della stazione, una de¬ 
scrizione per meglio individuare la work¬ 
station, il nome del dominio ed il tipo di 



Il Network Messagmg 
è semplice ma funzio¬ 
nale, ira le varie opzio¬ 
ni c'é la possibilità di 
essere avvisati con un 
segnale acustico all'ar¬ 
rivo di un nuovo mes¬ 
saggio 


Il programma Sharing 
and Connectmg può 
essere considerato il 
•cuore" di IBM Peer 
for OS/2 Quando non 
si e collegati ecco co¬ 
me vengono rappre¬ 
sentate le icone delle 
risorse 


Y'~ !** 


, Disk ± 

. CD-ROM 
! \\PC_PEPPt\l 
, Oisk K 

. Partizione FAI 41 appoggio 
' \\PC_PEPPt\E 
* Prlnlor U>T3 
| \\PC_PEPPE\tPOE9UE 

; PD 


Connection* 

Stero* 

Access Controls 




protocollo da usare. Già in questa fase 
è opportuno avere pianificato l'intera 
gestione delle rete peer to peer; ad 
esempio, se sulla stessa rete operano 
due gruppi di lavoro che non condivido¬ 
no tra di loro alcuna risorsa, può essere 
utile definire per le stazioni che appar¬ 
tengono ad uno o all'altro gruppo due 
domini differenti, per facilitare la visibi¬ 
lità e la condivistone delle varie risorse. 
Può non essere facile pianificare l'instal¬ 
lazione di un prodotto che ancora non si 
conosce, quanto meno, se la rete do¬ 
vesse prevedere più gruppi di lavoro e 
più workstation che condividono le loro 
risorse locali, un buon approccio consi¬ 
ste nell'installare un paio di worksta¬ 
tion, prendere confidenza con la crea¬ 
zione di utenti, gruppi, concessione di 
diritti, monitoraggio di risorse e quindi 
progettare la rete peer to peer e prose¬ 
guire nell'installazione sugli altri Perso¬ 
nal Computer; va comunque tenuto pre¬ 


sente che si può sempre riconfigurare 
una workstation senza dover remstalla- 
re tutto il prodotto. 

Le informazioni da fornire nel note¬ 
book control sono semplici, alcune pre¬ 
vedono già un default, come il Domain 
name, altre come il Workstation name, 
sono lasciate da compilare all'utente. 
Una volta compilato il notebook control 
in tutte le sue pagine si può procedere 
nell'installazione; se ci siamo dimentica¬ 
ti qualcosa o abbiamo usato qualche ca¬ 
rattere non permesso, veniamo pronta¬ 
mente avvertiti ed il tutto partirà solo a 
correzione avvenuta. 

Un'ultima considerazione, per quanto 
riguarda l'installazione, riguarda la scelta 
del protocollo da usare tra NetBIOS e 
NetBIOS over TCP/IP, con la scelta del 
NetBIOS ci garantiamo le migliori 
performance in caso di una rete locale 
semplice, senza router; con NetBIOS 
over TCP/IP invece ci garantiamo la 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


309 





















Con pochi colpi di 
mouse si riesce a co¬ 
piare il contenuto della 
Chpboard di una work¬ 
station remota 


Il programma di Lo¬ 
gon, presente nella 
cartella UPM, visualiz¬ 
za tutte le sessioni atti¬ 
ve e permette di sce¬ 
gliere da quale scolle¬ 
garsi. 



possibilità di collegarci al nostro domi¬ 
nio di rete anche tramite collegamenti 
WAN (Wide Area Network). In ogni ca¬ 
so, il Multi-Protocol Transport Servicès 
prevede la possibilità di abilitare, utiliz¬ 
zando la stessa scheda di rete, tutti e 
due i protocolli e di utilizzare il NetBIOS 
con collegamenti LAN ed il NetBIOS 
over TCP/lP con collegamenti WAN. La 
possibilità di utilizzare più stack di proto¬ 
colli diversi con una sola scheda di rete 
verrà analizzata in una prossima puntata 
quando parleremo in dettaglio del Multi- 
Protocol Transport Services. 

Se qualcosa non dovesse andare per 
il verso giusto, cosa peraltro a noi mai 
successa, c'è sempre la possibilità di vi¬ 
sionare i due file di log che il program¬ 
ma di installazione crea nella directory 
\OS2\INSTALL: il primo, 

IBMLSHST.LOG, mantiene traccia di 
tutte le volte che è stato eseguito il pro¬ 
gramma di installazione e delle principa¬ 


li operazioni eseguite, il secondo, IBM- 
LANER.LOG, creato se qualcosa non 
dovesse andare nel giusto verso, riporta 
data, ora e messaggio di errore per me¬ 
glio individuare l'eventuale problema e 
poterlo risolvere. Anche altri prodotti 
stanno iniziando ad adottare la tecnica 
di creare file di log, generalmente posti 
nella directory \OS2\INSTALL ; speriamo 
che questo approccio divenga uno stan¬ 
dard, in tal modo è possibile monitorare 
le installazioni dei vari applicativi, risol¬ 
vere eventuali problemi o, se necessa¬ 
rio, rimuovere gli applicativi stessi, in 
maniera manuale avendo una traccia di 
tutti i file che li componevano. 

A questo punto, dopo un reboot della 
workstation ed un po’ di file copiati, ci 
ritroviamo con IBM Peer for OS/2 sul 
nostro Personal Computer e siamo 
pronti a collegarci con altre workstation 
con installato IBM Peer for OS/2 o con, 
ad esempio, Windows for Workgroup o 


Windows NT, ambedue supportati co¬ 
me workstation peer. 

IBM Peer for OS/2 

Una delle ragioni principali per le qua¬ 
li sono nate le LAN consiste proprio nel¬ 
la condivisione di costose risorse tra più 
utenti: è sicuramente più conveniente 
dotarsi di una sola stampante di buona 
qualità piuttosto che dover dotare ogni 
utente di una stampante, inesorabil¬ 
mente di qualità inferiore a meno di 
budget illimitati (ammesso e concesso 
che con una sola stampante si riesca 
sempre a soddisfare tutte le richieste di 
stampe, ecc.); spesso già queste sem¬ 
plici considerazioni giustificano e ripaga¬ 
no l'installazione hardware e software 
di una rete locale. 

IBM Peer for OS/2 permette tranquil¬ 
lamente la condivisione di risorse locali 
alle varie workstation ma va anche ol¬ 
tre, aggiungendo alcune tra le caratteri¬ 
stiche sempre più richieste ad un pro¬ 
gramma per la gestione di una rete lo¬ 
cale. Con questo prodotto si possono 
condividere: risorse disco, come ad 
esempio un'intera partizione di un hard 
disk o un CD-ROM, singole directory, 
stampanti e dispositivi seriali collegati 
alle porte locali COMx o LPTx. Quest'ul- 
tima caratteristica è una rarità per quan¬ 
to riguarda i programmi di gestione di 
rete peer to peer ed è dovuta principal¬ 
mente all'ottima gestione del multita¬ 
sking e alle buone performance dei dri¬ 
ver seriali di OS/2; si possono così con¬ 
dividere modem, anche ad alta velocità, 
in maniera del tutto trasparente: alla 
workstation che sfrutta la risorsa seriale 
presente su un altro Personal Compu¬ 
ter, al momento della connessione, ba¬ 
sta scegliere il nome della porta su cui 
mappare la risorsa in locale, ad esempio 
COM3, et voilà, con il proprio program¬ 
ma di comunicazione ci si collega sfrut¬ 
tando il modem del collega. 

IBM Peer for OS/2 offre in oltre la 
possibilità di gestire utenti e gruppi di 
utenti in modo tale da gestire in manie¬ 
ra flessibile i diritti di accesso alle varie 
risorse: per ogni dispositivo inoltre si 
possono impostare alcune opzioni ca¬ 
ratteristiche; per esempio ad una unità 
disco è possibile dare l'accesso solo in 
lettura e non in scrittura. Tra le altre 
funzionalità di IBM Peer for OS/2 c’è la 
possibilità di abilitare una funzione di 
controllo sugli accessi ad uno specifico 
dispositivo; questa opzione risulta utile 
sia per ragioni di sicurezza sia per racco¬ 
gliere informazioni in modo tale da po¬ 
ter effettuare un miglior tunning della 
rete. Ed ancora, una tra le cose più inte¬ 
ressanti. esiste la possibilità di condivi¬ 
dere il contenuto della propria clipboard 


310 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 
































con altri utenti della rete o persino atti¬ 
vare un collegamento DDE (Dynamic 
Data Exchange) tra due applicativi ese¬ 
guiti su workstation diverse. Infine vie¬ 
ne fornito anche un semplice program¬ 
ma per l'invio di messaggi sulla rete, 
con diverse opzioni tra cui la possibilità 
di invio del messaggio ad un singolo 
utente, agli utenti di un gruppo, agli 
utenti di un dominio o a tutti gli utenti 
presenti in rete 

Tutte queste funzionalità sono acces¬ 
sibili tramite un'interfaccia grafica ben 
integrata con la ZVorkplace Shell ; una 
volta installato, IBM Peer for OS/2 non 
solo aggiunge alcuni oggetti alla Scriva¬ 
nia, in particolare le Cartelle OS/2 Peer 
e UPM Services ma, cosa più interes¬ 
sante, aggiunge una nuova funzionalità 
a tutti gli oggetti compresi tra quelli che 
possono essere condivisi in rete. Se ac¬ 
cediamo al context menu di un oggetto 
disco si nota subito l'aggiunta di una 
nuova voce nel menu: Share. 

Condivisione di una risorsa 

IBM Peer for OS/2 è un prodotto 
estremamente flessibile, ad esempio, 
per condividere una risorsa con altri 
utenti della rete, possiamo scegliere di¬ 
versi modi di operare che vanno dal 
»drag and drop» all'uso di comandi im¬ 
partiti dalla linea di comando; pratica¬ 
mente per tutte le operazioni di gestio¬ 
ne di IBM Peer for OS/2 effettuabili tra¬ 
mite interfaccia grafica esiste il corri¬ 
spondente comando da poter utilizzare 
in comode procedure REXX per auto¬ 
matizzare tutte le operazioni ripetitive. 
Vediamo brevemente come si può con¬ 
dividere una partizione del nostro hard 
disk accedendo al context menu di un 
oggetto drive e selezionando Share -> 
Star sharing ci viene presentata una fi¬ 
nestra attraverso la quale principalmen¬ 
te si possono impostare il numero di 
connessioni concorrenti ed i diritti di ac¬ 
cesso rilasciati per questa risorsa; da 
notare come non viene permessa la 
condivisione fino a quando non si defini¬ 
sce, in maniera esplicita, quali operazio¬ 
ni vogliamo permettere sulla periferica 
Come per ogni risorsa si può scegliere 
di rilasciare un accesso base ed uno cu- 
stom che, nel caso di una unità disco, 
permette di scegliere utenti e/o gruppi 
abilitati all’accesso ed il tipo di accesso 
stesso che può o meno prevedere l'abi¬ 
litazione a. lettura, scrittura, esecuzione 
di programmi residenti sul disco, crea¬ 
zione di file e directory, modifica degli 
attributi dei file ed infine modifica dei 
precedenti diritti di accesso; è sicura¬ 
mente più complesso descriverlo che 
non farlo direttamente con qualche click 
del mouse. 


Il file di log per il con¬ 
trollo degli accessi, 
quando attivato, si 
riempie molto veloce¬ 
mente, fortunatamente 
si può specificare una 
dimensione massima 
di occupatone 



Tutte le informazioni relative ai diritti 
di accesso sono memorizzate in locale 
in un profilo della risorsa accedibile tra¬ 
mite il programma Sharing and connec- 
tmg presente nella Cartella OS/2 Peer. 

Gestione Utenti 

Anche per quanto riguarda la configu¬ 
razione degli utenti e dei gruppi è tutto 
memorizzato in locale e più precisa- 
mente nel file NET.ACC, presente nella 
directory \IBMLAN\ACCOUNTS. di cui è 
buona norma farsi una copia di riserva. 

È possibile accedere ai programmi di 
utilità per la creazione e configurazione 
di utenti e gruppi in diversi modi ma il 
metodo canonico è sicuramente tramite 
il programma User Account Manage¬ 
ment presente nella cartella UPM posta 
sulla Scrivania dal programma di instal¬ 
lazione. Attraverso questo programma 
è possibile creare quattro tipi di utente: 
User, User with Account Operator, Lo¬ 
cai Administrator, Administrator. Le va¬ 
rie tipologie di utente si differenziano 
chiaramente con diversi permessi di ac¬ 
cesso al sistema: uno User può usare 
tutte le funzionalità offerte da IBM Peer 
for OS/2 per quanto riguarda la condivi¬ 
sone di risorse ma non accede a quelle 
di gestione degli utenti; uno User with 
Account Operator ha in più, rispetto ad 
uno User, la possibilità di creare, modifi¬ 
care e cancellare utenti e gruppi ma so¬ 
lo ed esclusivamente di tipo User, un 
Locai Administrator dal punto di vista di 
IBM Peer for OS/2 è visto come un 
utente di tipo User, ma ha senso di esi¬ 
stere solo in presenza di altri prodotti 
IBM còme, ad esempio, il Communica- 
tion Manager/2 ; ed infine un utente di 
tipo Administrator ha accesso a tutte le 
funzionalità disponibili. 

La creazione di gruppi consiste solo 


nell'associare un insieme di utenti ad 
un gruppo, non è possibile specificare 
particolari proprietà o diritti legati al 
gruppo; lo stesso vale per gli utenti, tut¬ 
ti i diritti di accesso vengono gestiti solo 
in fase di creazione/modifica di una ri¬ 
sorsa condivisa. 

Conclusioni 

Le impressioni che ho avuto provan¬ 
do IBM Peer for OS/2 sono sicuramen¬ 
te quelle di un ottimo prodotto, nono¬ 
stante sia una versione 1.0; ribadisco 
che una soluzione con una rete peer to 
peer per organizzare una LAN è da valu¬ 
tare solo in caso di pochi Personal Com¬ 
puter collegati tra loro e attività non 
mission-critical collegate al suo funzio¬ 
namento; un server di rete dovrebbe 
sempre avere caratteristiche di affidabi¬ 
lità e sicurezza non riscontrabili, e gene¬ 
ralmente non richieste, in una worksta¬ 
tion. 

La caratteristica che rende particolar¬ 
mente interessante questo prodotto è 
che, guarda caso, funziona sotto OS/2 e 
questo gli dà quella robustezza e quelle 
performance non facilmente riscontrabi¬ 
li in prodoti simili; con IBM Peer for 
OS/2 si continua a lavorare tranquilla¬ 
mente anche se altre workstation acce¬ 
dono ai propri hard disk, ancora meglio 
se con partizioni HPFS. 

Infine anche il prezzo per questa peri¬ 
colare versione è molto interessante. . 
tutto compreso in Warp Connect! E 
questo non è che l'inizio della nostra 
esplorazione di questa versione di 
OS/2. «E 


Giuseppe Casarano e raggiungibile su MC-link alla 
casella MC I754 e su Internet all'mdmzzo mc!754- 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


311 
















'Non e possibile sottovalutare importarne del programma 
trasforma m modo fondamentale la meccanica della 
matematica ' 

New Voli Times 


'Mathematica e uno strumento sorprendentemente buono 
Nature 


'Mathematica ha il potendole per cambiare il mondo della 
scienza almeno quanto /elaborazione testi ha cambiato il 
mondo della scrittura ' 

InloWotld 


Mathematica 


Un sistema 
per la matematica 
al computer 


Obiettivo: Calcolo numerico, simbolico, grafico, 
programmazione interattiva. Ambiente di calcolo 
tecnico integrato. 

Calcolo numerico: Arilmetica a precisione 
arbitraria, numeri complessi, funzioni sfacciali 
(ipergeometriche. ellittiche, ecc.l, funzioni com¬ 
binatorie e intere. Operazioni matriciali, ricerca 
di radici, approssimazione di lun/ioni, trasfor¬ 
mate di Fouricr, integrazione numerica, solu¬ 
zione numerica di equazioni differenziali, mi¬ 
nimizzazione di funzioni, programmazione 
lineare 


Indi.'* 

3‘70 

oue 111 

25031555049932416013155719860B5849 

Inl2]s- 

Hypergeometric2Fl 17, 5, 4.1,3-11 

outlJl .-• 

-0.00403761 - 0.00295663 I 
Calcolo numerico 

Calcolo simbolico: Soluzione di equazioni, 
integrazione simbolica, differenziazione, serie di 
potenze, limiti. Operazioni algebriche, espasione 
polinomiale, fattorizzazione, semplificazione 
Operazioni su matrici, tensori, liste, stringhe 
Grafica e suono: Grafici 2D e 3Ddi funzioni, 
dati e oggetti geometrici Grafici di contorno e 
di densità. Rendering 3D con intersezione di 
superfici. modelli di illuminazione e descrizioni 
simboliche. Combinazioni di etichette e grafici 
Output PostScript a colori, grafica in qualilà 
tipografica e animazione (nella maggioranza 
delle versioni), Generazioni di suono campio¬ 
nato da funzioni e liste. 


Programmazione: Sistema simbolico inter¬ 
attivo ad alto livello. Linguaggio procedurale 
completo, costruiti di programmazione 
funzionale. Paradigma generale di regole di 
trasformazione basato su pattern matching. 


Inni:* 

Integratelx/la * Explx/), xl 

Olitili 

E x 

2 x ■Logli * —1 

x a 


E 

PolyLog [2, - I—11 
a 


Calcolo simbolico 



Cralice e visualizzazione 


Interfacce verso l’esterno: Input da file e 
programmi esterni. Espressioni, stringhe, parole, 
record, numeri (in formato Mathematica u 
Fortran), con delimitatoli di parola e record 
arbitrari. Output in TeX. C, Fortran, PostScript 
Funzioni di sistema e manipolazione di file. 
Comunicazione interprocesso generale e scambio 
di dati attraverso Ma Ih Link"' 1 
Front End a Notebook: È basato sull'analogia 
dei word processor. Documenti interattivi di 
Notebook mescolano testo, grafica, animazioni, 
input e output di Mathematica. 

Su Windows e Macintosh il Front F.nd può essere 
usato in collegamento con II kernel su altri 
sistemi. 

Documentazione: 

Mathematica A System lur Dottiti Mathematics 
by Computer, Seconda Edizione (Addison We- 
sley), allegato al pacchetto 
Documentazione addizionale tornila con le 
versioni specifiche. The Mathematica lotimal 
pubblicalo irimcstralmcmc da Miller e l-'reeman 
Parecchie decine di titoli disponibili in libreria 
Versioni disponibili: 

Macintosh • Power Macintosh • Microsoft Win 
dows • Windows NT • MS-DOS • OS/2 • Linux 
• NEXSTEP • IIP9000 3,4,7,800 • IBM 
RISC6000 • MIPS • Silicon Graphics • Data Ge¬ 
neral • Sony • SUN • DEC (UI.TRIX, VMS, O 
SF/1, OPEN-VMS) • NEC Ews 4800 • Convcx • 
Stardcnt Disponibilità di licenze di rete. Sconti 
per università, scuole c studemi. Disponibile la 
Versione 2.2, 


log/11 “ 0 
log IBI - 1 

logtx_ y_l :* loglxl t loglyl 
loglx_‘n_J s - n log/xl 
log‘lx_l * 1/x (* derivative •) 

log/: InverseFunctiontlogl * exp 
log/: 

Seriesllog[x_l, (x_, 1, n_) I :- 
Sunti-t-irk tx-ll'k/k, tk.l.nll • 
0tx,ir<n*l) 

Programmazione ad alto livello 

Applicazioni tipiche: 

Ricerca, ingegneria, didattica, modellazione ma¬ 
tematica. pubblicazioni scientifiche, analisi dei 
dati, calcoli finanziari, visualizzazione, analisi dei 
sistemi, sviluppo algoritmi. 

Disponibilità di librerie specialistiche: F.lectrical 
Engineering Pack. Mechanical Pack, Nodal, Fi- 
nancc Pack. Optica, Maththensor, Tri Control e 
Dynamics, Mathlive, Time Series Pack. ecc. 
Banca Dati: 

Disponibilità di Mathsource, una banca dati di 
pubblico dominio costituita da package, notebook 
e documentazione scientifica e divulgativa prodot¬ 
ta dagli utenti di Mathematica di tutto il mondo. 
Distribuito in esclusiva per l'Italia da: 

AIS Spa - Arca Calcolo Scientifico 
Via Esterle. 9 - 20132 Milano 
tei: 28014.1 - fax 2610853 

- 'U8S5? WWInwn MMMNrtl,, |nc MMSflnMbCA ,v ,1 iena UMenwl nnd 

Mjthl in» è ti adorna»» ot Woilram Research, Ir*.: MathemeJic.» in noi asso 
inaimi «viri Maliu«inat«n Ine . MaincmaKa f*u-cv Rtomrcfi Ire . c Mairi luci 
Ine Ab Othnr produci nartxrt rnantoned ma irodcnwtka «I trina producati) 
P«<e» and spcofcfllions d«t> »J>/oci to citando wiriout nni*:o Graffe ts pan 
et a tubuMr nofltxoorriood cA a s« -stiano lyad oe*w*eted b» .W»r'w»fMhc.i 



















.M.A THE MAI ICA 

Ottica (Optica) 

Sono di scena questo mese due pacchetti scritti dallo stesso autore. LensLab è un 
Notebook freeware di ottica e Optica è un sistema professionale, commerciale, per la 
ricerca, la didattica e lo sviluppo di sistemi ottici. Il primo pacchetto è disponibile su 
/Wat/iSource, il secondo è distribuito dalla Wotfram ma un'ampia documentazione è 

presente anche su MathSource 

di Francesco Romani 


1. Optica e LensLab 

Già da alcuni anni è disponibile su MathSource un pacchetto 
freeware chiamato LensLab-3D scritto da Donald Barnhart. Suc¬ 
cessivamente l'autore ha creato un pacchetto completamente 
nuovo chiamato Optica, e lo commercializza per uso professiona¬ 
le attraverso la Wolfram (in Italia ci si può rivolgere alla AIS di Mi¬ 
lano). 

Allo stato attuale delle cose LensLab non è una versione ridotta 
di Optica né un demo, e non è abbastanza completo per essere 
utilizzato per scopi professionali, ma ovviamente trattando lo 
stesso argomento ed essendo scritto dallo stesso autore ha in 
comune con Optica molto dell'aspetto esteriore. 

2. Giochiamo con LensLab: un sistema di lenti 

Una volta premesso che quel poco di ottica che conosco risale ai 
remoti tempi del liceo vi faccio vedere cosa sono riuscito ad otte¬ 
nere con LensLab. 

Come prima cosa ho dato una veloce lettura agli esempi presen¬ 
tati nel Notebook LensLab. Poi, ho fatto eseguire le celle di im¬ 
plementazione ed ho cominciato con il collocare tre lenti una di fi¬ 
la all'altra. 

La prima lente è una piano-convessa di diametro 50, lunghezza 
focale 70 e spessore al centro 10; la seconda è una piano-conca¬ 
va di diametro 40, lunghezza focale 70 e spessore al centro 2; in¬ 
fine la terza è una bi-convessa di diametro 50. lunghezza focale 
70 e spessore al centro 12. 

Int1l:= 

H=PlanoConvexLens [70,50,10]; 



12=SymmetricconeaveLena[70,40, 2]; 
13=SymmetricConvexLens [70,50,12]; 

Il comando DrawSystem costruisce il sistema, piazzando le lenti, 
una di fila all'altra sullo stesso asse a distanza 90, 150 e 200 
dall'origine. 

In(2l:= 

DrawSystem[[),{ 

Place[11,{90,0,0}], 

Place[12,{150,0,0}], 

Place[13,{200,0,0}]), 

PlotType->SideView]; 

(Figura 1) 

Con showsystem si può disegnare l'ultimo sistema costruito con 
altri punti di vista, per esempio con una visione tridimensionale. 

In[3l:= 

ShowSystem[PlotType->3DJ; 

(Figura 2) 

Adesso proviamo a tracciare un insieme di raggi luminosi (un co¬ 
no di sette raggi monocromatici che partono daH'origme) 

Inl4l:= 

raggi* 

ConicPointSource[{0,0,0), {0, 0), 20, 
NumberO£Rays->7] ; 

e li applichiamo al sistema composto dalle prime due lenti, con vi¬ 
sta di lato: 

Inl5l:= 



MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


313 
















MATHEMATICA 



Figura 3 



Figura 4 



Figura 5 



DrawSyst era[{raggi), 

(Place[11,(90,0,0)], 

Place[12,(150,0,0)]), 

PlotType->SideView]; 

(Figura 3) 

E di fronte: 

Inl61:= 

ShowSystem[PlotType->FrontView]; 

(Figura 4) 

Vediamo ora cosa succede quando la terza lente del sistema vie¬ 
ne spostata. 

Inl71:= 

tt=Table[{ 

DrawSystem[{raggi>, 

(Placetll,(90,0,0)], 

Place[12,{d,0,0}], 

Place[13,(200,0,0)], 

Boundary[{0,-30,-30),(400,30,30)]), 
PlotType->SideView, 

PlotRange->{{0,400),(-30,30)), 

AxeB->Tme, AxesOrigin->{0, -30), 
PlotLabel->"d= "oToString [d) ] ) , 

(d,120,180,20)]; 

Non potendo stampare un'animazione ho fatto una lista dei risul¬ 
tati (tt) e la mostro con GraphicsArray 

Inl8l:= 

Show[GraphicsArray[tt]]; 

(Figura 5) 

3. Specchi e prismi 

LensLab non è solo lenti, ci sono anche prismi, specchi, filtri, 
schermi, ecc. vediamo qualcosa di semplice con i prismi e gli 
specchi. 

Iniziamo con una sorgente puntiforme che illumina un prisma, vi¬ 
sta in prospettiva tridimensionale. 

Inlll* 

DrawSystem[ 

(HorizontalPointSource[(0,0,0}, (-5, 5)]}, 
(Place[ 

Prism[ (60 ,135, 60},100],(300,-30,-30)], 


314 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 































MATHEMATICA 



Boundary[(-110,-250,-250), 

{850,250,250}]}]; 

(Figura 6) 

Cambiamo ora sorgente e utilizziamo uno specchio pentagonale. 
In[2l:= 

DrawSystem[ 

{HorizontalParallelRays[{0,0,0},{0,0} , 90, 
NumberOfRays->7]}, 

{Place[ 

PolygonalMirror[5,100, 50] , {100,0,15}], 
Boundary[{-100,-100,-100}, 

{300,300,100}]}]; 

(Figura 7) 

Applichiamo la tecnica vista prima per far ruotare un prisma. 
ln[3]:= 

tt=Partition[Table[DrawSystem[ 
{HorizontalPointSource[{0,0,0}, {-5, 5}]}, 
{Place[Prismi{60 ,135, 60), 100], 

{300,-30,theta}], 

Boundary[{0,-250,-250),{500,250,250}]), 
PlotType -> TopView, 

PlotRange -> {{0,500},{-250,250}}], 

{theta,0,120,20}],{3}]; 
Show[GraphicsArray[tt]]; 

(Figura 8) 

Sostituiamo ora il prisma con uno specchio. 

Inl4l:= 

tt=Partition[Table[DrawSystem! 
{HorizontalPointSource[{0,0,0) , {-5, 5)]), 
{Place[PolygonalMirror[3,150,60], 

300,-30,theta)], 

Boundary[(0,-250,-250},{500,250, 250)]} , 
PlotType -> TopView, 

PlotRange -> {{0,500),{-250,250})], 

{theta,0,120,20)],{3}]; 
ShowtGraphicsArray[tt]]; 

(Figura 9) 

La più affascinante possibilità di Mathematica è la facilità con cui 
si può adattare alle proprie esigenze un pacchetto scritto da altri. 

Una rapida occhiata al Notebook mi ha fatto notare che in Len- 





MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 


315 






MATHEMATICA 


Table[N[ 

Ray[{xpos,ypos,zpos}, 

{angle,0),.381+.382 w*1.5]], 
(w, 0, 1, 0.0523}] 


sLab non era prevista esplicitamente una sorgente di luce non 
monocromatica e che i raggi venivano rappresentati solo in tre 
colori. 

Con venti minuti di lavoro ho definito la funzione Arcobaleno 
che genera un fascio (virtuale) di 20 raggi con lunghezze d'onda 
comprese tra .38 pm e .76 pm. 

Ini51= 

Arcobaleno[{xpos_,ypos_,zpos_), angle_] := 





Ho anche riscritto la funzione wavelengthToColor che sce¬ 
glie il colore di Mathematica per rappresentare un raggio. La nuo¬ 
va funzione è tutt’altro che accurata (effettua una semplice inter¬ 
polazione lineare) ma almeno permette di vedere uno spettro 
continuo di colori. 

Inl6l:= 

Clear[wavelengthToColor]; 
wavelengthToColor[w_] := 

Hue[Max[0,Min[0.86,-2.2368 w +1.7]]] 

La nuova sorgente è stata applicata a tre prismi della stessa for¬ 
ma e posizione ma costruiti con i tre tipi di vetro forniti da Len- 
sLab : bk7 (quello usato per default), sfii, e LaSF9, (non ne co¬ 
nosco le caratteristiche ma dovrebbero corrispondere a tre tipi di¬ 
versi di vetri ottici reali disponibili sul mercato americano) 

Inl71:= 

DrawSystem[ 

{Arcobaleno[{0,-30,0}, 50]}, 

{Place[Prismi{60 ,135, 60}, 100, 

GlassType -> BK7], 

{150,10,20}], 

Boundary[{0,-150,-100},{500,150,100}]), 
PlotType -> TopView, 

PlotRange -> {{0,500},{-150,150)}]; 

(Figura 10) 

ln[8]:= 

come sopra ma con GiasBType -> sfii 
(Figura 11) 

ln|9]:= 

come sopra ma con GlassType -> LaSF9 
(Figura 12) 

Infine, sostituiamo la sorgente e il vetro nel programma che ge¬ 
nera la figura 9 

lnH0l:= 

tt=Partition[Table[DrawSystem[ 

{Arcobaleno[{0,0,0}, 0]}, 

{Place[PrÌBm[{60 ,135, 60), 100, 

GlassType -> LaSF9], 

{300,-30,theta)], 

Boundary[{0,-250,-250),{500,250,250}]}, 
PlotType -> TopView, 

PlotRange -> {{0,500),{-250,250))], 

{theta,0,120,20}],{3}]; 
Show[GraphicsArray[tt]]; 

(Figura 13) 

4. Optica 

Purtroppo di Optica dispongo solo del Notebook illustrativo e non 
posso fare prove originali. Mi limito quindi ad estrarre alcune 
informazioni dal testo dell'autore. Con Optica si possono definire 
ed analizzare sia sistemi semplici che complessi; la vasta libreria 
incorporata di lenti, specchi, prismi, e reticoli può essere espansa 
in ogni momento aggiungendo elementi di interesse specifico ot¬ 
tenuti combinando quelli preesistenti. Il linguaggio di specifica di 


316 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 










MATHEMATICA 

Optica è basato su quello di Mathematica e permette di effettua¬ 
re agevolmente modifiche e aggiunte in modo strutturato. 

Essendo basato su Mathematica, Optica è un prodotto multipiat- 
taforma ( ovviamente per fare cose serie ci vuole tanta birra). 

Le applicazioni tipiche di Optica si collocano nelle sfera della ricer- 


ca e della didattica. 


Come strumento di progetto Optica permette ad inge¬ 
gneri e scienziati di effettuare esperimenti virtuali che anche se 
non sostituiscono certo quelli reali possono far risparmiare una 
quantità notevole di tempo e di denaro e permettono di speri¬ 
mentare molte alternative prima di passare alle fasi di realizzazio¬ 
ne effettiva. Le stampe ad alta qualità prodotte da Mathematica 
possono venire utilizzate direttamente in ambito professionale. 

trimenti inattuabili per il loro costo e la loro pericolosità (si pens 
all'uso del laser). 

Bibliografia 

Donald Barnhard, A Notebook AboutOpfica item 0207-605 d 
MathSource . 

Donald Barnhard. LensLab-3D item 0204-343 di MathSource. 

Come strumento educativo, Optica permette di tenere corsi di 
ottica basati su Mathematica, rendendo possibili esperimenti al- 

KSS 

Francesco Romani é raggiungibile tramile Internet all indimto limano# uniti, | 


Con quanti zeri termina n! 

Mi rubo un po' di spazio per rispondere ad uno dei quesiti presentati ro di zeri terminali di n! è dato da esp [n, 5] 


negli mtelligiochi di giugno. MC n. 152. p. 243. 

Facciamo una verifica diretta calcolando il fattoriale dei primi 1000 nu- 

Il numero di zeri terminali di n! è dato dal mimmo tra il numero di 2 e 
il numero di 5 nella sua scomposizione in fattori primi 

È facile vedere che l'esponente di un primo p nella scomposizione di 
ni è dato da Ln/pJ + Ln/p 2 J + Ln/p 3 J +.. continuando la somma finché 
gli addendi sono non nulli. 

meri, stimandone i numero di zeri terminali e controllando che il mo¬ 
dulo io* ,plB,SI è 0 mentre il modulo 1 51 è diverso da 0, (il 
tutto costa 4 righe di programma e 43.5 secondi di CPU). 

Inl61:= 

verifica[i_):» 

Per esempio 1.000! contiene 200 multipli di 5, 40 multipli di 25. 8 
multipli di 125 e 1 multiplo di 625. 

(Mod[11,10* esp[1,5]) — 0>&& 

(Mod[i 1 ,10*(esp[i,5]+1)]-l-0); 

Timing[And90verifica/0Range[1000]3 

L'esponente di 5 nella scomposizione di 1000! è quindi 249. 

Outl6l= 

In generale si può scrivere 

(43.5 Second, True) 

Inlll := 

esp[n_,p_]« 

Sumtrioor[n/p*k],(k,l.rloor[N[Log[p,n]]J)], 

Infine stampiamo la tabella degli zeri terminali di 10 k ! per k=2, 3, .... 
12 

/n/7/.= 

Verifichiamo brutalmente il risultato per 10001. 10000' per p=2, 3. 5. 

7. (per la seconda prova ci vuole qualche minuto, ovviamente la verifi¬ 
ca si potrebbe programmare in modo più efficiente e raffinato). 

Inl2l:= 

(esp[1000,2],esp[1000,3], 
esp[ 1000 ,5],esp[1000,7] ) 

Do[Print[10*i," ",esp[10 A i,5]],(1,1,12)] 

Outl7l= 

10 2 

100 24 

1000 249 

10000 2499 

100000 24999 

Outl21= 

(994, 498, 249, 164) 

1000000 249998 

10000000 2499999 

Inf31:= 

Take[FactorInteger [ 1000 ! I,4] 

100000000 24999999 

1000000000 249999998 

10000000000 2499999997 

Outl3l= 

|{2, 994),(3, 498),(5. 249),(7, 164)) 

100000000000 24999999997 

1000000000000 249999999997 

Inf4l:= 

(esp[10000,2],esp[10000,3],esp[10000,5],esp[ 
10000,7]) 

Caro Corrado, l'espansione decimale di 1.000.000! termina con 
249.998 zeri. 

La regolarità dei risultati si può spiegare approssimando esp[n,5] 

Out/4l= 

(9995, 4996. 2499, 1665) 

con la somma infinita n+n/5+n/25+. .. 

In/8I:= 

Inl5l:= 

Take[FactorInteger[100001],4) 

Needs["Algebra'SymbolicSum "]; 

Sum[n/5*k,(k,1,Infinity)) 

Outl5l= 

1(2, 99951,(3. 49961.(5. 2499). (7. 1665)) 

Outl51= 

n 

Poiché è sempre vero che esp[n, 2 ] >esp[n, 5] risulta che il nume- 

4 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


317 







Il software MS-DOS, Amiga e Macintosh di Pubblico Dominio e Shareware distribuito da 



in collaborazione con 


GÌMécurfacriMm 


Questo software non può essere venduto a scopo di lucro ma solo distribuito dietro pagamento delle spese vive di supporto, confezionamento, 
spedizione e gestione del servizio. I programmi classificati Shareware comportano da parte dell'utente l'obbligo morale di cornspondere all'autore un 
contributo indicato al lancio del programma. 


CODICE 

TITOLO RIVISTA CODICE 

TITOLO RIVISTA 

CODICE 

TITOLO RIVISTA 

CODICE TITOLO RIVISTA 


MS-DOS 

GRAFICA 


UT 1/49 

BAT MEN 

mc118 

VAR/71 CREACOD WINDOWS 

mc141 





UTI/50 

BOOTMENU 

mc130 

VAR/72 ASTROWIN 

mc141 



GRF/06 

SOLAI S TRAVI 

meli 2 

UTI/51 

TOOLS 

mc118 

VAR/73 SOS FARMACI 

me 143 

COMUNICAZIONE 

GRF/10 

AFFINITY 

mcl19 

UTI/52 

DISK COPY FAST 

mc131 

VAR/74 NAVIGA 

mcl43 



GRF/11 

ENGINEER PROFES 

me 122 

UTI/53 

MEGABACK 

me 120 

VAR/76 LOTTOFOBIA 

mc145 

COM/09 

TELEMATE 

mc119 GRF/12 

PAINT SHOP PRO 

me 156 

UTI/54 

CT-SHELL FOR WIN 

me 120 

VAR/77 C.A O S 

me 146 

COM'IO 

ROBOCOMM 

me 133 GRF/13 

PICLAB 

me 124 

UT 1/55 

ASO 

mc121 

VAR/78 STRAK 

me 146 

COMMI 

FREE BIT COMUNIC 

me 134 GRF/14 

TURBODRAW 

me 124 

UTI/56 

ARCERY 

me 122 

VAR/79 WINTAROT 

me 149 

COM/12 

EXSTASY COMUNIC. 

mc139 GRF/15 

TURBOGRAF 

mc125 

UTI/57 

DIVIDE & GENERA 

me 122 

VAR/80 ASCII 

me 148 

COM/13 

TERMINATE 

mc145 GRF/16 

NEW WAVES DESIG 

mc127 

UTI/58 

INFIERÌ 

mc122 

VAR/81 CICLOTTO 

me 150 

COM/14 

PROSIP 

mc146 GRF/17 

BITIMAGE 

mc127 

UTI'59 

BOOTANY 

mc124 

VAR.82 13CARATI 

mc156 

COM/15 

FORTÉ FREE AGENT 

me 153 GRF/16 

WINJPEG 

me 129 

UTI/60 

THE MODEM DOCTOR mc124 



COM/16 

FAX MAIL 

mc156 GRF/19 

GRAPHICA 

mc131 

UTI/61 

STOWAWAY 

me 124 

WQRDPRQCESSQR 




GRF/20 

GIFMORPH 

me 136 

UTI/62 

COMPDISK 

me 125 



DATABASE 

GRF/21 

DVPEG 

mc137 

UTI/63 

TESTDISK 

me 125 

WPR/02 FREEWORD 

me 103 



GRF/22 

GRAFFIX DOS/WIN 

mc138 

UTI/64 

BEAGLE UTILITY PACKmc125 

WPR/05 GALAXY 

me 104 

DBS/10 

ARCHIVIOPARROC 

me 109 GRF/23 

ROCKFORD 

me 138 

UT 1/65 

DOSf'EDIR 

me 125 

WPR/06 EDITOR 

meno 

DBS/12 

GESTIONE DI BIBLIO 

meli 6 GRF/24 

SKYMAP 

me 140 

UTI/66 

DOS». AX 1.7 

me 126 

WPR/07 NOTEBOOK 

mc112 

DBS/13 

RICETTARIO 

meli 6 GRF/25 

SKYVIEW 

me 140 

UTI/67 

THE LAST BYTE MEM 

me 126 

WPR/06 WORDY 

mc113 

DBS'16 

LIBRARY WINDOWS 

mc150 GRF/26 

ARREDO 3D 

me 157 

UTI/68 

SPEEDKIT 

me 126 

WPR/10 BREEZE 

mc116 

DBS; 18 

SEGRETARIA DIGIT 

me 127 GRF/27 

ETICHETTESCUSTOD. mc146 

UTI/69 

DISKDUPE 

me 128 

WPR/11 BOXER 

mc121 

DBS/19 

FILE EXPRESS 

me 127 GRF/28 

PCXDUMP 

mci49 

UTI/70 

MASCHERA 

me 130 

WPR/12 FED 

me 124 

DBS/20 

CDAUDIO 

me 130 GRF/29 

FOTOEFT 

me 150 

UTI/71 

MIX 

me 130 

WPR/13 BOOKLET 

me 136 

DBS/21 

ALADIN 

mc131 GRF/30 

MASK 

me 152 

UTI/72 

SONG 

me 130 

WPR'I4 SLEEK 

me 136 

DBS/22 

PCGLOSSARY 

mc131 GRF/31 

LABEL LABORATORY 

me 153 

UTI/73 

ULTRA COMPR II 

mc143 

WPR'15 AURORA EDITOR 

mc137 

DBS/23 

REC GESTIONE DISC 

me 132 GRF/32 

CREABAR 

me 153 

UTI/75 

DRAG8VIEW 

me 149 

OS/2 


DBS/24 

GESO. 

me 136 GRF/33 

WARPOWER 

mc154 

UT 1/76 

DRAG8ZIP 

me 149 


DBS'25 

FILATELIA DIGITALE 

me 138 



UTI/77 

DUW 

mc149 



DBS'26 

AC CARD WINDOWS 

mc139 MIDI 



UTI/78 

SPARTA 

me 149 

OS2/01 PROGRAM COMM 2 

me 155 

DBS'27 

LOG SAT 

mc151 



UTI/79 

DWM 

me 153 

OS2/02 FILE MANAGER/2 

me 155 

0BS28 

ARCHIVIO SOFTECA 

me 146 MSD/01 

IMPROVISE 

me 144 




OS2/03 ZAP O COMM 

me 155 

DBS/29 

WDBASEC 

mc146 MSD/02 

MIXIT 

mcl44 

YARIE 



OS2/04 FILE COMMANDER 

mc156 

DBS/30 

SWATCHBASE 

me 146 MSD/03 

MUSIC SCULPTOR 

me 144 




OS2/05 OS/2 COMMANDER 

mc156 

DBS/31 

MYCAR 

mc145 MSD/04 

THEDRUMS 

me 144 

VAR.30 

BUDGET 

me 120 

OS2/06 ZTREEBOLD 

me 156 

DBS/32 

INFOTREE 

me 149 MSD/05 

WINJAMMER 

me 144 

VAR/31 

MEMO MANAGER 

me 122 

OS2/07 FILEJET 

me 156 

OBS'33 

SCUOLA 

me 148 MS D/06 

SYNCRO 

me 148 

VAR'32 

MORSE 

me 122 

OS2'08 CONFIG.SYS 

me 157 

DBS/34 

AGENDE 

mc148 MSD/07 

GESTIONE BASI 

me 157 

VAR/33 

MASKS 

me 123 

OS2/09 PMVIEW 

mc157 

DBS/35 

GESTIONE FILM 

me 150 



VAR/34 

HRAM & VRAM/386 

me 123 

OS2/10 TASKBAR 

me 157 

DBS/36 

GESTIONE C/C 

mc15l SPREAD 



VAR/35 

MERCURY 

me 124 



DBS/37 

GEST. COMP SPORT 

mc151 



VAR/37 

MINIOOP LOGO 

me 125 

AMIGA 


DBS/38 

PC DIET 

me 152 SPD/01 

AS-EASY-AS 

mc132 

VAR/38 

TEORIA 

me 125 


DBS/39 

GEST QUESTIONARI 

me 152 SPD/02 

EXPRESSCALC 

me 104 

VAR/39 

CALENDARIO PERS 

me 129 



DBS40 

GEST C/C POSTALI 

mc154 SPD/04 

INSTACALC 

me 107 

VAR'40 

INTERPOLAZIONE 

me 130 

COMUNICAZIONE 


DBS/41 

CATALOGO 

SPD/05 

SSHEET 

me 139 

VAR/41 

INTEGRITY MASTER 

mc131 




MICROFOSSILI 

mc154 



VAR/42 

THE FILE MANAGER 

mc131 

AMCO'04 TERM 

mcliS 



UTILITY 



VAR/43 

CHAMP 5.0 

mc157 

AMCO/05 NCOMM 

mc119 

EDUCATIVO 




VAR/44 

KIMIKO 

me 132 

AMCO/06 BMB 

mc121 



UTI/07 

LHARC 

me 105 

VAR/45 

FUNZ2D 

me 132 

AMCO/07 BBBBS 

me 125 

EDU/01 

ABC FUN KEYS 

mc103 UTI/08 

ARJ 

me 132 

VAR'46 

CASAMIA FINANZE 

me 132 

AMCO/08 TERMINUS 

me 136 

EDU/04 

GEOBASE 

me 109 UTI/09 

LZEXE 

mc105 

VAR/47 

DIALOG DESIGN 

me 133 

AMCO/09 XPRESS READER 

me 149 

EDU/05 

CHIMICA 

me 122 UTI/10 

DIET 

mc105 

VAR/48 

TABOO 

me 133 

AMCO/10 FITTER 

me 152 

E0U/05 

GEOGRAFANDO 

mc157 UTI/11 

PKLITE 

me 105 

VAR/49 

BOOK-E 

mc133 

AMCO/11 PHONEBILL 

me 152 



UTI/12 

NEWSPACE 

mc105 

VAR/50 

DOUBLETAKE 

mc133 

AMCO/12 VLT 

me 153 

GIOCO 


UT 1/28 

ORASCO 

mc145 

VAR/51 

ESPR 

me 134 

AMCO/13 EASYLINK 

mc156 



UTI/30 

WINCOMMANDER 

mcl12 

VARI 52 

MATH 

mc134 

AMCO'14 WORLD WIDE BBS 

mc157 

GIO/55 

WINTREK 

mc121 UTI./32 

WINZIP 

mc112 

VAR/53 

LOGICA 

me 134 



GIO/72 

ADVENTURE CREAT 

mc131 UTI/33 

MOUSE EDITOR 

meli 3 

VAR/54 

MIDI FILE PLAYER 

mc134 

DATABASE 


GIO/73 

PALLOID 

me 134 UTI/34 

DEPURA 

meli 3 

VAR'55 

TRUETYPE FONT INS. mc135 



GIO/74 

VGA-POKER 

me 134 UTI/35 

DISK FATTER 

mc113 

VAR/56 

FONT MONSTER 

mc135 

AMDB/02 VIDEODAT 

mcl 16 

GIO/75 

BRISCOLA 

mc136 UTI/36 

POWER DOS 

moli 6 

VAR/57 

PROVIEW FOR WIN 

me 135 

AMDB/03 ADA 

me 123 

G10/76 

DC GAMES 

me 138 UTI/37 

SIM LIB 

meli 4 

VAR/58 

WIZMANAGER 

mc135 

AMDB/04 RANDOMCHIVE 

me 123 

Gl 0/77 

SKYROADS 

mc13B UTI/38 

UTILITY PC 

meli 4 

VAR'59 

WINPIM 3D 

mc135 

AMDB/05 LE NAG 

me 130 

GIO/78 

TETRA X 

me 139 UTI/39 

DBOOK 1.0 

meli 5 

VAR'60 

FINDER PLUS 

me 136 

AMDB/06 PHONEDIR 

me 138 

GIO/79 

SCOPA WINDOWS 

mc141 UTl'40 

SYSTEM COLOR SET 

meli 6 

VAR/62 

TSX-LITE 

mc137 

AMDB/07 AMIGADIARY 

me 140 

Gl 0/80 

BATTLE TECH 

me 142 UT 1/4 2 

TWOTASKFORMAT 

me 130 

VAR/63 

PC CONFIG 

me 137 

AMDB/08 BANCABASE 3 

me 149 

GIO/81 

GIOCO MESTIERI 

me 150 UTI/43 

FORMATQM 

meli 7 

VAR/64 

DUALMODEPLAYER 

me 137 

AMDB'09 COMICBASE 3 

me 149 

GIO/82 

SCOPONE-TRÉ SETTE mc152 UTI/44 

COPYQM 

me 123 

VAR/65 

ZIP’R FOR DOS 

me 138 

AMDB/10 ADDRESSASSIST 

mcl 54 

GIO'83 

WOLF 3D EDITOR 

me 153 UTI/45 

TELEDISK 

meli 7 

VAR/66 

Q.MARK PATENTE 

me 139 

AMDB/11 AFILE 

me 154 

GIO'84 

SCALA 40 

me 154 UTI/46 

ANADISK 

meli 7 

VAR/67 

TS-PANEL 

mc139 

AMDB/12 SCION 

mcl 55 

GIO/85 

TOMBOLA 

me 157 UTI/48 

GDIR 

meli 8 

VAR/69 

SLOOP MANAGER 

me 140 

AMDB/13 SUD 

mcl 57 


318 


MCmicrocomputer 157 - dicembre 1995 



















CODICE TITOLO RIVISTA 

GIOCO 

AMGI/12 PACMAN mcl 22 

AMGI/13 STRAIN mcl 27 

AMGI/14 SOLITAIRESAMPLER mc136 
AMGI/15 RUOTA D FORTUNA mc139 
AMGI/16 VCHESS me 140 

AMGI17 GALAGA mc142 

AMGI/18 LINES mc143 

AMGI/19 ZORK mc143 

AMGI/20 GRAVESPIN mc145 

AMGI'21 COLONIAL CONO II mc146 
AMGI.22 DEMON me 156 

AMG 1/23 FI GP-ED mel57 

GRAFICA 

AMGR/05 FREEPAINT meli3 

AMGR06 LABEL MAKER mc1l4 

AMGR'07 PICTSAVER mc114 

AMGR/08 WASP mc120 

AMGR/09 MAGPAGES mc122 

AMGR/10 GFXSCAN mc123 

AMGR/11 GIF VIEW mc124 

AMGR/12 FONTVIEWER mc125 

AMGR/13 JCGRAPH mc126 

AMGR/14 LYAPUNOVIA mc127 

AMGR15 ARMYMINER mc135 

AMGR/17 MULTIPLOT me137 

AMGRM9 PCAL mc140 

AMGR/20 SMART FRACTAL mc143 

AMGR/21 IMAGESTUDIO mc148 

AMGR/22 MUI mc151 

AMGR23 MAGICEYE mc152 

AMGR'24 HTLM-HEAVEN mc152 

AMGR25 TEXTURE STUDIO mc153 
AMGR/26 TAPECOVER mc154 

AMGR/27 ICON DELUXE mc154 

SPREADSHEET 

AMSP/01 SPREAD me104 

AMSP02 EQUATIONWRITER mcllO 

UTILITY 

AMUT/62 PRIMAN mc137 

AMUT/63 POWERSNAP mc138 

AMUT/64 EDITKEYS mc138 

AMUT/65 MEGAD mc139 

AMUT/66 MTOOL mc142 

AMUT/67 SUPERDUPER me142 

AMUT/68 FILEX mc143 

AMUT/69 MISERPRINT mc143 

AMUT/70 EDWORD mc144 

AMUT/71 UUXT me 145 

AMUT/72 CATEDIT mc145 

AMUT/73 FILEX mcl45 

AMUT/74 TDMANSUTILS mc147 

AMUT'75 AIBB mc148 

AMUT/76 FILER mc148 

AMUT/77 GUIDGEN mc150 

AMUT/78 SIGNARC mc150 

AMUT/79 LISTANALYZER mc150 

AMUT/80 RO mc151 

AMUT/81 ZSHELL mcl51 

AMUT/82 VINCI mc155 

AMUT/83 TAX SCHEDULER mc155 

AMUT/84 DISK SALV mc157 

VARIE 

AMVR/46 ARCALC mc131 

AMVR/47 EPU mc131 

AMVR/48 AMIGAWORLD mc131 

AMVR/49 DISKMATE me131 

AMVR/50 GUIARC mc132 

AMVR51 DISKSLAV mc132 

AMVR52 UPCAT me132 

AMVR/53 ARJAY me132 

AMVR/54 REMINOER mc133 

AMVR/55 DT mc133 

AMVR56 AZAP me133 

AMVR57 ASSISTANT mc133 

AMVR/58 WBPLUS mc134 

AMVR/59 BACKUP mc134 

AMVR/60 POWERCACHE mc134 

AMVR/61 AROACH me134 

AMVR62 ANTIRACISM mc135 

AMVR63 DBB mc136 

AMVR/64 TDS mc137 

AMVR65 DYNAMIC SKIES mc138 

AMVR/66 SOUNDEFFECT mc139 

AMVR/67 MUCHMORE mc140 

AMVR/68 AUTOMATION mc141 


CODICE TITOLO RIVISTA 

AMVR69 HPACK mc141 

AMVR70 MOVIEDATABASE mc141 

AMVR71 QUICKFILE me141 

AMVR72 QUADRACOMP mc142 

AMVR73 PARM mc144 

AMVR/74 SCREENSELECT mc144 

AMVR75 TRANSPHON mc146 

AMVR76 NEWICONS mc146 

AMVR77 BLOCKNOTES mc146 

AMVR78 GOLDED mc147 

AMVR/79 PCDRV2AM mc147 

AMVR'80 8UTTONMENU mc147 

AMVR81 SOUNDMACHINE mc148 

AMVR'82 TP me149 

AMVR/83 PROWIZARD mc149 

AMVR/84 DELITRACKER mc153 

AMVR85 VIRUS CHECKER mc153 

AMVFL86 ROUTE PLANNER mc155 

AMVR87 TINY METER mc156 

AMVR/88 TYPING DEMON me156 


MACINTOSH 


MICOKJ3 TELEFINDERPRO mc142 

MICO/04 VALUE FAX mc144 

MICO/05 INTERSLIP me146 

MICO/06 NCSA MOSAIC me146 

MICO'07 NETSCAPE MOSAIC mc146 

MICO 08 NETSCAPE HISTORY me! 53 

MICO/09 SIMPLE CARD me153 

MICO/10 WRAPPER mc153 

MICO/11 WABBIT mc153 

MICO'12 BLACK NIGHT mc157 

MICO'13 INTERNET CONFIG mc157 

MICO/14 UUCD me157 

EDUCATIVO 

MIEDAJ1 KIDPIX mc107 

MIED/02 NUMBER TALK mc107 

MIED/03 ALPHA TALK me107 

MIED/04 WONDER mc120 

MIED/05 COLORING BOOK mc130 

MIED/06 JUST FOR KIDS mcISO 

GIOCO 

MIGI78 MARATHON CHEAT mc148 

MIGI/79 RUINS mc149 

MIGI/80 BEDLAM mcISO 

MIGL81 SOLITAIRE OF CHAMP mcISO 

MIGI82 SPIKED mc150 

MIGI/83 INFOTRON me151 

MIGl/84 SIM TOWER mc151 

MIGL85 ERIC’S SOLITAIRE me152 


CODICE 

TITOLO 

RIVISTA 

MIGI86 

FANTASTIC VOYAGE 

mcl 52 

MIGI/87 

JIGSAW 

mcl 52 

MIGI88 

SHODAN 

mc153 

MIGI/88 

FLIGHT MASTER 

mc154 

MIGI89 

CATCH THE BUG 

mcl 55 

MIGI90 

MAC ATTAK 

mcl 55 

MIGL91 

TACOPS DEMO 

mcl 56 

MIGL92 

MANTRA 

mcl 57 

GRAFICA 

MIGR08 

PICTSHOW 

mcl 39 

MIGR09 

IMAGE CATALOG 

mcl 44 

MIGR/10 

UNIX MPEG 

mcl 44 

MIGR/11 

SLI0E PRESENTER 

mc145 

MIGR/12 

TERRAINMAN 

mcl 45 

MIGR/13 

MAC CONCEPT 

mcl 47 

MIGR114 

3DOOTS 

mcl 49 

MIGR15 

GRAPHIC CONVER 

mcl 49 

MIGR16 

EXILE 

mcl 50 

MIGRI 7 

BHE 

mcl 51 

MIGR18 

CLIP2GIF 

mcl 51 

MIGR19 

TRANSPARENCY 

mcl 51 

MIGR20 

HOT ICONS 

mcl 52 

MIGRAI 

MANDLE ACID 

me 152 

MIGR22 

VIRTUAL 

me 153 

MIGR23 

MERIDIANA 

mcl 54 

MIGR24 

SHAREDROW 

mc156 

MIDI 

MIDI/01 

CYBERNETIC COMP 

mc141 

MIDI02 

FRET NAVIGATOR 

mc141 

MIDI 03 

MIDI MANAGER ACT. 

mc141 

MIDL04 

MIDI PACK EN SEND IT mc141 

MIDI 05 

MIDI KEYS 

mc141 

MIDL06 

MIDI RECORDER 

mcl4l 

MIDI/07 

MIDI SPLIT 

mc14i 

MIDI 08 

SYNTHESIZER 

me 145 

MIDL09 

SOUND EFFECT 

mcl 52 

MID110 

UTTLE PLAYER 

mcl 54 

MIDI/11 

SPEKTRUM 

mcl 54 


MISP.'OI 

BIPLANE 

mcl 12 

STACK 

MISK01 

FOOD 1 

meni 

MISK/02 

BUSINESS 1 

mclll 

MISK03 

SOUND 1 

mclll 

MISK.04 

CRIMINALS 

mclll 

MISK05 

GIÀ SCRITTO 

mcl 22 

MISK06 

EX LIBRIS 

mcl 27 

MISK07 

HYPERMIDI 

mcl 38 

MISK.08 

PLAY MOD BUNDLE 

mcl 42 

MISK09 

GRIMOIRE 

mcl 45 


CODICE TITOLO RIVISTA 

UTIUTY 

MIUT/56 DOLLS HOUSE mc125 

MIUT/57 DOSINIT mc126 

MIUT/58 MACLIFE INSURANCE mc135 

MIUT/59 BRIAN'S SOUND TOOL mcl 38 

MIUTI'60 OUILL mc143 

MIUTI/62 EQUALIN mc143 

MIUTI/63 DFDEDITOR mcl 43 

MIUTI/64 ORNIWELL mcl 44 

MIUTI/65 BBEDIT mcl 45 

MIUTI/66 HTML mcl 49 

MIUTI/67 KEY OUENCER mcISO 

MIUTI'68 ROBOFINOER mcl 50 

MIUTI/69 FINDTEXT mcl 55 

MIUTI70 CLICPAD mcl 55 

MIUTI71 SYNK mc155 

MIUTI72 HTML WEB WEAVER mc156 

MIUTI73 RGBTOHEX mcl 56 

MIUTI74 ENGLISH-ITALIAN mc157 

VARIE 

MIVR/59 ADD/STRIP mc138 

MIVR/60 DIALOG VIEW mcl 39 

MIVR'61 OPEN WIDE mc139 

MIVR/62 SOUNDMACHINE mc139 

MIVR63 SOUND MASTER mc139 

MIVR/64 CDCAT me 140 

MIVR65 DART me 140 

MIVR'66 DEFAULT FOLDER mcl 40 

MIVR/67 DESKTOP TEXTURE III mc140 

MIVR/68 GREG'S BROWSER mc140 

MIVR/69 KEYSI mc140 

MIVR70 ECLIPSE mcl 42 

MIVR71 ECONOMICS&BUSIN. mc!42 

MIVR72 FINAL DRAFT mcl 42 

MIVR73 OSCILLOSCOPE mc142 

MIVR74 OUICKEDITOR mc142 

MIVR75 SPEEDOMETER mcl 42 

MIVR76 ZX SPECTRUM mc144 

MIVR/77 CHIRP mc144 

MIVR78 WORDLISTMAKER mcl 45 

MIVR79 CHIPMUNK BASIC mc147 

MIVR/80 TIME TRACKER mc147 

MIVR81 VISION-3D mc147 

MIVFV82 CHESS CLOCK mc149 

MIVR83 QUITIT mcl 49 

MIVR^ EXILE mcl 50 

MIVR/85 SOUNDMACHINE mc151 

MIVR86 SYMBIONTS mcl 51 

MIVR/87 DESK TOP STRIP mcl 53 

MIVR88 FILE TYPE mcl 53 

MIVR/89 SUPERLOCK mcl 53 

MIVR/90 CATASTROFE mcl 54 

MIVR91 AARON mc156 

MIVR/92 SNITCH mcl 56 

MIVR/93 MAC ASTRO mcl 57 


Compilare e spedire a: MCmicrocomputer 

Desidero acquistare il software di seguilo elencalo al prezzo di L. 8.000 a titolo (ordine 
minimo: tre titoli). Per l'ordinazione inviare l'importo (a mezzo assegno , c/c o vaglia 
postale) alla: Technimedia srl, Via Carlo Perner 9. 00157 Roma. 


dischetti da O 3.5" 


Codici: 


Totale dischi CU x 8.000-Lire 


Nome e Cognome 


Indirizzo 


CAP/Città 


Telefono 


MCmicrocomputer non offre alcuna garanzia e non si assume alcuna responsabilità sugli 
eventuali danni diretti o indiretti derivanti dall'utilizzo del software distribuito 


MCmicrocomputer 157 - dicembre 1995 


319 





























GRAFICA 


Disegnare nello spazio 
con CorelDREAM 3D 

Una delle novità più interessanti proposte dal CorelDRAW 6, la prima versione per 
Windows 95 provata negli scorsi numeri di MC. è costituita dalla presenza di alcuni 
nuovi strumenti per la grafica tridimensionale 

di Francesco Patroni 


Il più semplice tra questi è il Corel¬ 
DEPTH 3D (lo vediamo in figura 1) che 
permette, in una maniera totalmente pi¬ 
lotata da Wizard, di costruire dei Logo 
tridimensionali, digitando un breve te¬ 
sto, scegliendo un tipo particolare di ca¬ 
rattere, un'immagine di sfondo e defi¬ 
nendo una serie di impostazioni esteti¬ 
che, come il tipo di ombra da calcolare 
o la qualità desiderata per l'immagine fi¬ 
nale. 

Il più complesso è il CorelMOTION 
3D (figura 2) che serve per produrre au¬ 
tomaticamente delle animazioni in for¬ 
mato AVI o FLC. In pratica si impostano 
scena, luci, soggetti nella scena, mate¬ 
riali, movimenti e/o variazioni di qualche 


caratteristica dei vari elementi in gioco. 
Alla fine vengono prodotti, ed assem¬ 
blati nel file finale, via via i vari foto¬ 
grammi. L'ambiente operativo è abba¬ 
stanza simile a quello proposto dall'Au- 
toDesk 3D Studio, che è il prodotto per 
PC più diffuso per questa particolare 
forma di Computer Grafica. 3D Studio è 
però un prodotto assolutamente profes¬ 
sionale, di classe e soprattutto di prez¬ 
zo, superiore 

Il prodotto intermedio, ed è quello di 
cui ci occuperemo e che useremo per i 
nostri esperimenti, è il CorelDREAM 
30, che serve per produrre singole im¬ 
magini tridimensionali, anche molto ela¬ 
borate, sfruttando una strumentazione 


più sofisticata di quella disponibile in 
CorelMOTION 3D. Parleremo quindi so¬ 
lo di CorelDREAM 3D. 

Una serie di premesse 

Sono varie le motivazioni che ci spin¬ 
gono a trattare l’argomento Disegno 
nello Spazio Ne facciamo un piccolo 
elenco: 

- innanzitutto la diffusione di Win¬ 
dows 95 che. essendo più potente del 
precedente 3.1x, in particolare per 
quanto riguarda la capacità di calcolo e 
la velocità di visualizzazione, rende più 
praticabile la grafica tridimensionale, 
che, come noto, richiede un maggior 



Figura I - CorelDEPTH 3D - Non solo testi 

Il materiale che costituisce il nuovo pacchetto CorelDRAW 6 per Windows 95 è abbondantissimo On rotale 4 CD) Tre dei nuovi programmi inseriti sono realmente 
tridimensionali. Il piu semplice dei tre è il generatore di Logo tridimensionali (si chiama CorelDEPTH), che. essendo basato su un efficace Wizard, è utilizzabile da 
chiunque, anche magari solo per scrivere in "bella copia« il proprio nome e cognome Vengono usati i font True Type Oltre alla scritta si possono inserire nella 
composizione elementi grafici e sfondi II modo di vedere la •scenar è definibile attraverso una sene di Dialog Box interattive 

Figura 2 - CorelMOTION 3D - Lavoro su più finestre 

L'ambiente operativo di CorelMOTION 3D è più tradizionale di quello visto in Depth in quanto dispone delle classiche tre finestre con le proiezioni degli oggetti e di 
un ' altra finestra con la vista prospettica e/o realistica Anche con questo prodotto sono possibili più tipologie di visualizzazione, da quella che mostra gli mgombi 
degli oggetti tino a quella, ben più raffinata, che si basa sulla tecnica Rav Tracing. Questa è in grado di calcolare le ombre riportate e gli effetti di riflessione 


320 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 



















GRAFICA 


numero di elaborazioni rispetto alla gra¬ 
fica bidimensionale, 

- la diffusione, anche nei prodotti di 
grafica non tecnica, come CorelDRAW, 
di strumenti di disegno o pseudo-tridi- 
mensionale (quelli che producono sola¬ 
mente un effetto 3D) o veramente tridi¬ 
mensionale, 

- la diffusione, anche in questi pro¬ 
dotti. di sofisticati strumenti di Aiuto 
che guidano passo passo nelle opera¬ 
zioni più complesse. Le Schede Guida e 
i Wizard, ad esempio, sono ormai pre¬ 
senti in tutti i prodotti per aiutare l'uten¬ 
te in qualsiasi tipo di operazione. In cer¬ 
te costruzioni di grafica 3D, ad esempio 
nella costruzione di un solido di rotazio¬ 
ne, sono necessari una serie di passag¬ 
gi pressoché obbligati. Disporre di un 
Wizard garantisce il risultato dell'opera¬ 
zione, 

- la diffusione di formati grafici Stan¬ 
dard che consentono il facile riutilizzo 
del materiale preesistente. Sia materiale 
BitMap, che può servire per gli sfondi e 
per le «textures». che il materiale Vetto¬ 
riale, che può servire come origine di un 
processo di estrusione o di rotazione. 

CorelDREAM 3D 
Ambiente operativo 

Il primo aspetto che vogliamo analiz¬ 
zare è se e quanto sia facile comporre 
oggetti lavorando nell’ambiente operati¬ 
vo di CorelDREAM 3D 

L'ambiente di lavoro principale si 
chiama Vista Prospettiva e mostra con¬ 
temporaneamente l'oggetto e le sue 
proiezioni sui tre piani principali (figura 
3). Esiste anche una sorta di griglia spa¬ 
ziale di cui si vedono le proiezioni sui tre 
piani. Questo modo di lavorare richiede 
un certo periodo di assuefazione. Altri 
prodotti grafici di progettazione 3D, co¬ 
me AutoCAD e 3D Studio dell'AutoDe- 
sk e lo stesso CorelMOTION 3D, per¬ 
mettono di vedere l'oggetto in tre o 



Figura 3 - CorelDREAM 
3D - Lavoro nella vista 
Prospettiva 

La scena comprende 
due cubi e due cilindri 
La loro precisa posino¬ 
ne può essere com¬ 
presa vedendo non 
tanto gli oggetti nello 
spano Iquelli coloratiI 
guanto la loro proiezio¬ 
ne sui tre piani princi¬ 
pali Se il cubo ha le 
sue facce parallele ai 
tre piani proietta su di 
essi tre quadrati, se in¬ 
vece è inclinato, ri¬ 
spetto a tutti e tre 
questi piani, proietta 
su di essi tre esagoni 
irregolari 

Il cilindro nel primo ca¬ 
so proietta due rettan¬ 
goli e una circonferen¬ 
za. nel secondo tre 
esagoni irregolarissi¬ 
mi. con lati curvi. Le proiezioni sono utilizzabili per spostare nelle vane direzioni gli oggetti 


Figura 4 - CorelDREAM 
3D ■ Due viste. 

Si lavora in una Fine¬ 
stra. detta Prospettiva, 
in cui si vedono i vari 
elementi posti nella 
scena Le modalità di 
visualizzazione sono 
quattro ingombri, vvi- 
reframe. solida e com¬ 
pleta In ogni caso ogni 
elemento proietta sui 
tre piani il suo ingom¬ 
bro Notare anche le 
possibilità connesse 
con l'uso del Wizard 
con il quale si possono 
creare svariati tipi di 
elementi, come gli 
Anelli che vedete. faciF 
mente duplicabili e ma¬ 
nipolabili 




Mi »■ *mmm**rj 


Figura 5 - CorelDREAM 
3D - Ambiente Com¬ 
pleto 

Questo è l'ambiente 
operativo al gran com¬ 
pleto Ci sono le quat¬ 
tro finestre principali 
quella normale di lavo¬ 
ro, che si chiama Pro¬ 
spettiva, quella con la 
palette dei materiali, 
quella con la palette 
degli oggetti preconle- 
zionati e quella in cui si 
vede la gerarchia degli 
oggetti, necessaria 
quando il soggetto fos¬ 
se particolarmente 
complesso 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


321 


















































GRAFICA 


Figura 6 - CorelDREAM 
3D - Definizione raffi¬ 
nata del materiale con 
cui è fatto l'oggetto 
Vogliamo far notare 
due o tre cose L og¬ 
getto è un rettangolo 
estruso del quale sono 
state distorte le linee 
generatrici È stato de¬ 
finito il materiale, che 
lo ricopre, » risolvendo » 
anche il problema della 
congiunzione tra due 
facce, su cui le linee 
della trama continuano. 
È inoltre evidente che 
la luce investe l'ogget¬ 
to sulla faccia posta 
dalla parte dell'osser¬ 
vatore. cosicché risulta 
molto più chiara rispet¬ 
to a quella superiore 




Figura 7 - CorelDREAM 
3D - Caratteristiche di 
un Punto Luce 
Esistono la luce d'am¬ 
biente. per la quale van¬ 
no definite varie carat¬ 
teristiche. e le altre luci 
da piazzare nella scena 
per illuminarla Una luce 
ha una sene di caratteri¬ 
stiche geometriche im¬ 
postabili direttamente 
nella vista Prospettiva 
Iposizione. onentamen- 
1 o. ecc I nella quale ap¬ 
pare come qualsiasi al¬ 
tro elemento presente 
nella scena Ha poi una 
sene di caratteristiche 
qualitative, impostabili 
m questa ricca Box in 
cui si sceglie colore, 
ampiezza del cono, tipo 
di sfumatura, ecc 



Figura 8 - CorelDREAM 
30 ■ Un oggetto com¬ 
plesso su uno sfondo 
Leonardesco 
Questa Chevrolet Cor¬ 
vette del 1957 è pre¬ 
sente. come modello 
30 preconfezionato, 
nel CD di CorelDRAW 
6 li modelli disponibili 
sono circa I 0001 Si 
tratta di un modello 
realmente tridimensio¬ 
nale che quindi puO es¬ 
sere ruotato nelle varie 
direzioni per permette¬ 
re di vedere anche le 
sue altre parti La vista 
generata sui vari ele¬ 
menti vettoriali può es¬ 
sere dotata di uno 
sfondo, di un colore, 
con una sfumatura, 
con una immagine bit- 
map Onesto è un 
sfondo di Windows, di¬ 
sponibile nel pacchetto Plus' 


quattro finestre, tre con le tre proiezioni 
e una con una vista piu propriamente 
tridimensionale, che può essere asso¬ 
nometrica o prospettica. 

Nella vista, unica, di CorelDREAM 3D 
sono presenti dunque i vari elementi 
che costituiscono l'oggetto progettato, 
le varie luci poste nella scena, le varie 
camere con la quale la scena stessa 
viene ripresa. L'insieme di tutti questi 
oggetti si chiama Universo 

Durante il lavoro è possibile definire 
una modalità di visualizzazione degli og¬ 
getti scelta tra quattro. La Bounding 
box, che mostra solo gli ingombi globali 
degli elementi, la Wireframe, che mo¬ 
stra i profili dettagliati degli elementi. 
La Preview fa vedere le superfici colo¬ 
rate ma senza le ombreggiature com¬ 
plete Infine la Better Preview mostra 
un'ombreggiatura piu accurata. 
Quest'ultima richiede un certo tempo 
per il calcolo e per il ritracciamento per 
cui va attivata solo quando si vogliano 
controllare anche gli effetti delle om¬ 
bre 

Si possono definire le stesse quattro 
modalità di visualizzazione anche per i 
singoli oggetti. Inoltre il singolo oggetto 
si può nascondere (temporaneamente) 
quando dovesse dar fastidio al lavoro 
sugli altri. 

Supponendo di dover spostare un 
oggetto già creato si può agire sulle sue 
proiezioni in modo da muoverlo lungo 
una direzione «sicura», oppure si può 
agire con uno strumento, disponibile 
nella toolbar degli strumenti, che serve 
per ruotare l'oggetto stesso (il trackball 
virtuale) In ogni caso l'oggetto ha sue 
caratteristiche geometriche che posso¬ 
no essere impostate digitandone i valori 
in specifiche Box (la Box con tali valori 
si vede in una delle figure) 

Si possono aprire piu finestre Pro¬ 
spettiva in ciascuna delle quali imposta¬ 
re diverse caratteristiche di visualizza¬ 
zione e si può aprire una finestra con la 
vista Preview (figura 4). 

L'ambiente operativo (figura 5) è nor¬ 
malmente costituito, oltre che dalla fi¬ 
nestra Prospettiva, anche da altre fine¬ 
stre: quella per scegliere oggetti pre¬ 
confezionati. tra i tantissimi a disposi¬ 
zione, quella per scegliere i materiali 
con i quali sono fatti gli oggetti, quella 
per vedere l'organizzazione dell'Univer¬ 
so, che può essere organizzato in ma¬ 
niera gerarchica (come le risorse di 
Windows 95), 

Questo modo gerarchico di vedere i 
vari elementi che compongono la scena 
è utilissimo in caso di scene comples¬ 
se, in cui necessariamente gli elementi 
base vanno assemblati in elementi 
composti di un dato livello e cosi via fi- 


322 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 













































Modclmg Wv«d 


I olhe Obfflcta 


M 

Welcome lo CaeCREAM 30’. Modefag WMI 

The Modeing Wnatd hefcn you creolo edleble 30 otnedi by eskogyou e sene» ol 
questioni eboul Ihe obieci Make you teloetion flom Ihe SU below Ckk Nexl lo conhnue 


Whallundol obieci do you wanl lo creale? 



SknOtreci 


A ikn obieci n aeaied by 
itreichng e lurtece. a 
«kirvovei teveial 
cren lochoni d vaned 
thapei Examples booti 
piene hul». eie. 


Cencel 


Nel » | 


A lelhe obied a cteeled by tpemng e 20 proHe arouid e centi el exn lo òehne ihe otreci'i 
Mise* Selocl a lelhe prode a aeale you own prode Sebcboni «ih doublé badai 
lequxe eddbonal nlormabon tot coroitucbon 


Seleci Ihe lelhe pioNe you wanl lo ute 



LitdV bufc piolle 


The kghl boti r. cieeled 
when e liee-lom 20 prode 
a -.pur eiound a cendel 


The champagne glena 
cieeled when Ihe 20 
piotile - en open cuve ■ n 
ipun eiound a veiHcal am 


Creale yoa own obieci 

Vate prode 


Jbieale yoa own «1 by 


Cieate Ihe vaie by 

^Vlcanbineig bene elementi 

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valicai am. 


Cencel 


« Pievmua 


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Skin Obieci FTi 


H«e aio Uvee Skn Obiecis Ihal you con use. a aeele you own obieci Selec h on» wdh 
doublé badai teguie eddbonal nlormahon la consbucbon 


Creale you own obieci 

Banana 

-1 

. 

Cica»© your own «l by 
cofnfcw^ng batic ftVMOfo 


The banana obieci n 
creaWd by itrelching a 
lui «ce ova leverei 
ciost-ieclioni ihal 
ricreale and decitelo n 
tiM ovm Ih© obfoct lei^glh 


Carvfci wxh ve appai 

ketchup baile 




The careni n cieeled wilh 
mu*do cioniecbonr 

The tecboni decisale end 
iKteesa n tue lo crealo 

Ihe wiappet and Ihe candy 

1 

A ketchup baile ebrea a 
cieeled uiing leverei 
cioitiedioni a dtlaert 
urei and thepet 

-J 






Cencel 


« Pievmus 


Nevi» 


Figure 9. IO. II. 12- CorelDREAM 3D - Il Wizard dei modelli solidi Quattro fasi 

Sono disponibili una serie di primitive tridimensionali . Poi una serie di primitive bidimensionali dalle Quali partire per creare un solido di rotazione o di estrusione se¬ 
condo una sene di impostazioni da definire Esiste poi un Wizard che permette di costruire una sene di oggetti standard in maniera guidata Gli oggetti disponibili 
appartengono ad una delle Quattro categorie che vediamo nella prima figura, che è la prima Box del Wizard' La seconda pagina riguarda i solidi di Rotazione, la ter¬ 
za i solidi Pipelme e la Quarta t solidi ottenuti congiungendo sezioni successive ICross Sectionl, 


no a raggiungere l'Universo. In caso di 
costruzione di oggetti particolari si pos¬ 
sono utilizzare altre viste, dette Mode- 
ling Windows, che mostrano, in una vi¬ 
sta assonometrica nella quale è piu faci¬ 
le operare, un solo oggetto con tutte le 
sue linee generatrici. 

I passi nella creazione della scena 

In un prodotto di grafica bidimensio¬ 
nale la vista operativa coincide, grosso 
modo, con la vista finale. 

In un prodotto di grafica tridimensio¬ 
nale invece una cosa è l'ambiente ope¬ 
rativo una cosa la vista finale. Al limite 
quest'ultima non esiste quando il risul¬ 


tato finale debba essere solamente un 
file grafico. L'ambiente operativo deve 
servire sia per comporre l'oggetto, sia 
per costruire la sua o le sue viste. In ge¬ 
nere è nello stesso ambiente operativo 
che si definiscono gli oggetti e i mate¬ 
riali di cui sono fatti gli oggetti e si posi¬ 
zionano le luci che illuminano la scena e 
la camera da ripresa dalla quale si os¬ 
serva la scena. 

L'ambiente operativo con i suoi stru¬ 
menti deve quindi permettere sia il 
massimo controllo sull'oggetto che si 
sta progettando sia il massimo controllo 
sulla vista che dell'oggetto stesso si 
vuole produrre. 

È quindi importantissimo che questo 


ambiente sia... accogliente, con tutti i 
comandi al posto giusto e con la possi¬ 
bilità di agire con sicurezza e velocità 
sui vari elementi presenti nella scena. 

Di questo aspetto, e quindi delle ca¬ 
ratteristiche dell'ambiente operativo di 
CorelDREAM 3D, parliamo tra poco, in 
quanto l'argomento dell’articolo, dise¬ 
gnare nello spazio, riguarda proprio il la¬ 
voro in tale ambiente. Passiamo co¬ 
munque in rassegna i cinque momenti 
che caratterizzano il processo composi¬ 
tivo, fermo rimanendo che ci interesse¬ 
remo solo del primo, che, ripetiamo, 
consiste nella costruzione degli oggetti 
tridimensionali, sfruttando i vari stru¬ 
menti a disposizione. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


323 






























































































GRAFICA 


Il secondo momento consiste nella 
definizione del materiale con cui sono 
realizzati i vari oggetti (figura 6). Sono a 
disposizione, nelle librerie di Corel- 
DREAM 3D, sia materiali semplici, sia 
materiali composti. In ogni caso un ma¬ 
teriale di libreria si può editare impo¬ 
standone una decina di caratteristiche, 
ad esempio il colore, il fattore di rifles¬ 
sione, il fattore di rifrazione, la lumino¬ 
sità, ecc. 

II terzo momento consiste nell'orga¬ 
nizzazione della scena, e quindi nel po¬ 
sizionamento dei vari elementi al loro 





Figura 13 - Corel¬ 
DREAM 3D - Operazio¬ 
ni booleane 

Il cono iiattraversa « il 
parallelepipedo e « infil¬ 
za « la sfera Quando si 
manipolano oggetti so¬ 
lidi e questi vanno ad 
occupare le stesse por¬ 
zioni di spazio non si 
generano conflitti, a 
causa della ben nota 
legge della impenetra¬ 
bilità dei corpi solidi, 
ma si creano oggetti 
composti, secondo la 
meno nota logica Boo- 
leana Si possono an¬ 
che generare solidi 
» bucati « mediante 
un'operazione di « sot¬ 
trazionea Booleana 



Figura 14 - Corel- 
DREAM 3D - Il disegno 
di una Molla 
L oggetto che vedete è 
stato creato sfruttando 
una vera e propria pri¬ 
mitiva di disegno la 
Spirale Si può realizza¬ 
re usando il Wizard de¬ 
gli elementi grahci 3D. 
cosi come tracciando 
la sezione iniziale ed 
estrudendola lungo 
una spirale spaziale 
L editing dell'oggetto 
si può eseguire sulle 
sue linee guida che ap¬ 
paiono sui piani princi¬ 
pali 


Figura 15 - Corel- 
DREAM 3D ■ Rotazio¬ 
ne del Profilo 
Nella vista assonome¬ 
trica di destra, che si 
chiama vista Editing, 
ed è propria di ciascun 
oggetto, vediamo una 
specie di vaso, ottenu¬ 
to con un processo di 
rotazione, e le sue li¬ 
nee generatrici La vi¬ 
sta di sinistra mostra 
l'oggetto risultante con 
i materiali ben definiti 
Si può intervenire diret¬ 
tamente sulle linee ge¬ 
neratrici per modificare 
il profilo dell'oggetto e 
quindi l'aspetto del so¬ 
lido CorelDREAM 3D 
chiama queste superi¬ 
ci "Superba a tornio" 



posto, in funzione del punto di vista dal 
quale si vuole vedere la scena stessa. 

In tale ambiente, e siamo al quarto 
momento, vanno piazzate e definite le 
luci, sfruttando le efficacissime Dialog 
Box (figura 7) che servono per impo¬ 


stare tutte le loro caratteristiche. L'ulti¬ 
mo momento del processo consiste 
nella produzione della vista finale, che 
viene costruita con il sofisticato moto¬ 
re Ray-tracing interno al Corel DREAM 
(figura 8). 


Le principali tecniche di 
costruzione di un oggetto 3D 

CorelDREAM 3D dispone di una sua 
mini libreria di solidi regolari (parallele¬ 
pipedo, sfera, cono, ecc.) che si posso¬ 
no piazzare direttamente nella scena 
prelevandoli dalla Toolbox 

Nella finestra principale di lavoro 
possono essere direttamente ruotati, 
stirati, duplicati, replicati senza che per¬ 
dano la loro tipologia In caso di neces¬ 
sità si può passare alle viste piane già 
predisposte (Top, Left, Right, Bottom, 
ecc.) o alla finestra Editing che è, in un 
certo senso, una finestra specializzata 
per ciascun oggetto 

Ricordiamo che un oggetto nello 
spazio è caratterizzato da sei gradi di li¬ 
bertà. 

Questo significa che c'è bisogno di 
ben sei valori per definire inequivocabil¬ 
mente la sua posizione, ad esempio la 
posizione di un suo vertice rispetto 
all'origine del sistema di riferimento, 
per la quale servono le tre coordinate, 
e i tre angoli di rotazione rispetto ai tre 
assi principali, e fanno sei. 

C'è anche l'oggetto Testo 3D, ma 
non ne parliamo. 

Solidi più complessi possono essere 
generati con il Wizard che presenta di¬ 
versi percorsi alternativi in funzione del 
tipo di oggetto desiderato (ne vediamo 
quattro videate nelle figure dalla 9 alla 
12 ). 

Le possibilità in termini di editazione 
delle linee generatrici e dei solidi com¬ 
pleti sono tali e tante che il passaggio 
attraverso il Wizard può essere conve¬ 
niente anche se poi occorre modificare 
pesantemente il prototipo cosi realizza¬ 
to. Sono anche possibili operazioni boo- 
leane sui solidi, utili nella creazione di 
solidi complessi (figura 13). 

Una terza modalità è quella che con¬ 
siste nel disegnare gli elementi bidi¬ 
mensionali origine del solido, operazio¬ 
ne da condurre nella speciale Vista Mo- 


324 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 




































Figura 16 ■ Corel- 
OHE AM 3D - L'ambien¬ 
te Prospettiva e i quat¬ 
tro elementi di una 
composizione. Vediamo 
nell'unica finestra del¬ 
l'ambiente operativo i 
tre parallelepipedi che 
fanno da sfondo al no¬ 
stro soggetto che è una 
sedia tubolare, prodotta 
come «Pipatine" e rea¬ 
lizzata con il Wizard 
Per quanto riguarda gli 
sfondi o si costruiscono 
degli elementi, del tutto 
analoghi agli altri ele¬ 
menti. che fungono da 
fondale o si sceglie, co¬ 
me caratteristica del 
Rendering, una immagi¬ 
ne BitMap Solo nel pri¬ 
mo caso CorelDREAM 
3D *calcola « le ombre 
sull'oggetto di sfondo. 



GRAFICA 


Battista... i materiali, le luci 
e poi la foto 

Con questa frase, con la quale chia¬ 
miamo il maggiordomo (ai mie tempi si 
chiamava Battista, ora il nome per anto¬ 
nomasia Ambrogio) perché esegua una 
serie di servizi, intendiamo dire che il la¬ 
voro più complesso è quello che riguar¬ 
da la composizione, durante la quale si 
possono commettere errori nella co¬ 
struzione ed errori nel posizionamento 
degli oggetti II lavoro di assegnazione 
dei materiali ai vari oggetti, di posiziona¬ 
mento delle luci e di creazione delle vi- 


deling, e poi di attivare i vari processi di 
generazione: per estrusione, per sezio¬ 
ni piane, per inviluppo, per rotazione e 
relative numerose varianti. Per la co¬ 
struzione del profilo 2D, CorelDREAM 
3D dispone di un buon numero di pri¬ 
mitive di disegno bidimensionale, tra le 
quali spiccano le curve di Bezier, sulle 
quali si può intervenire per inserire no¬ 
di, per spostarli, per modificare linee di 
tangenza, ecc. 

Nelle figure dalla 14 in poi vediamo 
alcuni di questi processi. 

In particolare nella 14 vediamo un' 
estrusione lungo una Spirale. Vi pre¬ 
ghiamo di notare le varie linee genera¬ 
trici. o di costruzione, che appaiono sui 
tre piani principali e che possono esse¬ 
re agganciate per generare modifiche o 
deformazioni dell'oggetto iniziale. Si 
può ad esempio agganciare un estremo 
e ripiegarlo per creare un gancio. 

Nella figura 15 vediamo e commen¬ 
tiamo un solido di rotazione. La vista di 
destra è una Modeling Window, quella 
di sinistra è la normale vista Prospetti¬ 
va. Si lavora sulla destra, ma si control¬ 
la l'effetto soprattutto sulla finestra di 
sinistra. 

Nelle figure 16 e 17 vediamo una li¬ 
nea «pipeline» in cui un elemento bidi¬ 
mensionale semplice (una piccola cir¬ 
conferenza) percorre una linea nello 
spazio creando in pratica un tubo di se¬ 
zione costante. 

A differenza della estrusione, in cui 
l'elemento generatore trasla parallela- 
mente a se stesso, nella Pipeline l'ele¬ 
mento di base è sempre perpendicola¬ 
re alla linea generatrice. 

Nella 18 vediamo una composizione 
per sezioni multiple In pratica si trac¬ 
ciano una serie di elementi piani su una 
serie di piani paralleli tra di loro. Corel¬ 
DREAM 3D poi provvede a tracciare il 
solido che unisce le varie sezioni. È ov¬ 
vio che esistono una serie di comandi 
per gestire i vari piani con le varie se¬ 
zioni, ad esempio per passare da un 


Figura 17 ■ Corel¬ 
DREAM 3D - Una com¬ 
posizione con quattro 
elementi. Pteview a vi¬ 
deo 

Il risultato finale del la¬ 
voro può essere una 
pteview a video, per la 
quale si possono defi¬ 
nire una sene di carat¬ 
teristiche, come le di¬ 
mensioni in pixel 
dell'immagine, oppure 
un file di tipo bitmap, 
nei vari formati più dif¬ 
fusi per questo tipo di 
immagini. Anche in 
questo caso va impo¬ 
stata le dimensione fi¬ 
nale desiderata oltre 
che, ovviamente, il for¬ 
mato di file 






BeJtwPjevjwQujJlyj 


All co*. I etmanml mimmi__ 

□eMU nfffipr 


Figura 18 - Corel 
DREAM 3D - Lavoro su 
sezioni multiple Cross 
Section. 

Se esaminate bene la 
figura solida potete no¬ 
tare che la stessa é 
contraddistinta da una 
serie di sezioni piane, 
di varie forme, che si 
uniscono una circonfe¬ 
renza grande, una più 
piccola, un quadrato, 
due rettangoli di varie 
dimensioni, ecc Que¬ 
sto metodo di costru¬ 
zione dell'oggetto, me¬ 
diante l'unione di una 
sene di profili, si chia¬ 
ma Cross Section In 
primo piano vediamo la 
Box per la definizione 
fine dal materiale 


piano all'altro, per aggiungerne, per to¬ 
glierne. per riposizionarli, e cosi via. La 
«sezione», su qualsiasi piano, è in prati¬ 
ca un semplice profilo bidimensionale, 
costruibile ed esitabile con i vari stru¬ 
menti 2D a disposizione. 


ste finali, invece non presenta grandi ri¬ 
schi Al massimo, se il risultato ottenu¬ 
to non è soddisfacente, si sposta una 
luce, o se ne cambiano le caratteristi¬ 
che o si cambia il materiale di cui è fat¬ 
to un oggetto Non si arriva mai al caso 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


325 








































GRAFICA 


di dover ritornare sulla costruzione degli 
oggetti. Il processo richiesto per queste 
fasi successive è sicuramente lungo, 
ma è molto meno critico di quello ri¬ 
chiesto per la creazione degli oggetti. 

Conclusione 

Con Windows 95 e con CorelDRAW 
6 molti nuovi utenti si avvicineranno alla 
grafica 3D. Troveranno prodotti sofistica¬ 
ti, dotati di strumenti per la composizio¬ 
ne e per la visualizzazione potenti e effi¬ 
caci, con i quali potranno «in poche mos- 



Figura 19 - Corel- 
DREAM 3D - Effetti di 
riflessione, in questa fi¬ 
gura esemplifichiamo 
la complessità del pro¬ 
cesso di calcolo e di 
produzione della vista 
realistica lo più sinteti¬ 
camente del processo 
di RenderingI Oltre alle 
ombre proprie Icreate 
dalla luce su ciascun 
oggetto), alle ombre ri¬ 
portate /causate da un 
oggetto sugli altri og¬ 
getti circostanti), sono 
calcolati gli effetti di ri¬ 
flessione generati dalle 
superfici riflettenti, co¬ 
me quelle metalliche 
Se la superficie è curva 
l'oggetto riflesso viene, 
ovviamente, debita¬ 
mente deformato 



Figura 20 ■ Corel- 
DREAM 3D - Effetti 
speciali con. sbagli 
Abbiamo preso una 
sfera e le abbiamo av¬ 
volto attorno una im¬ 
magine Bitmap, quella 
dello sfondo a nuvolet¬ 
te di Windows 95 Pos¬ 
siamo notare due vi¬ 
stosi errori, non di tipo 
tecnico ma di tipo 
compositivo II primo 
errore 6 l'aver piazzato 
una luce troppo forre e 
troppo vicino alla sfera, 
che quindi ■ spara ». ab¬ 
bagliando l'osservato¬ 
re Il secondo aver 
scelto una modalità di 
accostamento che fa 
troppo notare la di¬ 
scontinuità sui bordi 
dell’immagine 




Figura 21 ■ Corel- 
DREAM 3D - Alcune 
box operative 
Vediamo mime qualcu¬ 
na delle numerosissi¬ 
me Box di supporto al¬ 
le operazioni nelle vane 
finestre In alto quella 
che serve per allineare, 
nello spazio, i vari ele¬ 
menti solidi In basso 
quella che serve per 
definire le caratteristi¬ 
che di un oggetto 
estruso con rotazione 
di tipo Spirale Sulla de¬ 
stra la Box delle pro¬ 
prietà geometriche di 
un oggetto Da notare 
il fatto che un oggetto 
6 comunque contraddi¬ 
stinto da un nome 
«propriox 


se» raggiungere risultati spettacolari. 

C'è bisogno di una certa pratica ini¬ 
ziale, soprattutto finalizzata ad arrivare a 
pensare direttamente in «3D», ovvero a 
pensare direttamente all'oggetto nello 
spazio senza l'intermediazione delle sue 


viste, che comunque ne danno un'idea 
non corretta. 

Vi possiamo assicurare che, con po¬ 
che ore di pratica, si raggiunge una buo¬ 
na disinvoltura operativa. In altri termini 
si raggiunge una certa sicurezza nel sa- 


Corel-DREAM3D ■ Un'immagine molto elaborata 
Sfruttando al massimo le potenzialità di Corel- 
DREAM 3D in termini di tracciamento e di edizio¬ 
ne di oggetti 3D elementari, in termini di utilizzazio¬ 
ne di “texturex realistiche, in termini di illuminazio¬ 
ne e quindi di posizionamento e scelta delle carat¬ 
teristiche delle fonti luminose, si possono ottenere 
delle immagini uperrealisliche-, delle quali e spes¬ 
so, per l'osservatore, difficile capire l'origine Una 
foto, un quadro, un disegno molto particolareggia¬ 
to, oppure, è questo il caso, il risultato di un pro¬ 
cesso di rendering 


pere cosa fare per ottenere un certo ri¬ 
sultato. che dobbiamo avere già chiaro 
in testa, ad esempio quando si debba 
costruire un certo oggetto composto da 
più elementi, oppure quando se ne deb¬ 
ba spostare uno per posizionarlo dietro 
un altro. Sono situazioni operative in cui 
il principiante perde molto tempo, per¬ 
ché procede per tentativi e perché sba¬ 
glia ripetutamente. Nella stessa situa¬ 
zione l'esperto agisce con sicurezza e 
velocità e raggiunge presto il risultato 
che aveva immaginato nella propria 
mente... che già ragiona in 3D. ss 


326 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 
























































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Educagioco 

idee, possibilità e demodisk 

Idee, possibilità e demodisk: tre fasi di analisi e produzione comuni ad un medesimo 
progetto. Le «idee» sono quelle relative al tentativo di coniugare l'educazione 
scolastica con il gioco e che si possono sviluppare ad amplissimo raggio toccando 
tutte le discipline e coinvolgendo favole e vari personaggi guida. Le « possibilità», una 
volta verificata la validità delle idee, sono quelle che il mercato multimediale può o 
meno offrirci: un MPC può reggere all'urto dei bambini? Il «demodisk» infine è la 
dimostrazione (dopo averci lavorato sopra l'intera estate) che le idee e le possibilità del 
multimedia per i bambini sono applicabilissime 
oltre che commercialmente interessanti 

di Bruno Rosati 


L’idea frullava da tempo nella testa: 
prendere le materie scolastiche, crear¬ 
ne un momento di sintesi e trasformar¬ 
le in un gioco, una favola. Poi, prendere 
un gioco (oppure una favola) ed imba¬ 
stirlo di argomentazioni matematiche, 
geografiche, ecc. 

Lo studio come pretesto per giocare, 
il gioco come pretesto per studiare. Ri¬ 
sultato: l'idea giusta (si spera...) per fare 
dei prodotti interattivi dotati di finalità 
sia educative che ludiche. 

Il mercato? Negli States ed in Gran 
Bretagna (ma senza andare troppo lon¬ 
tano anche nella vicina Francia) il mer¬ 
cato dell'«Educational» su CD-ROM c'è 


e risulta essere in continua espansione. 
In Italia sinceramente è tutto ancora da 
inventare. Accettiamo la scommessa, 
magari spostando leggermente la mira 
per cautelarci nei confronti di un target 
di utenza che, se legge «Educational», 
scappa via. Ecco, l’idea ora si completa: 
lo chiameremo «educagioco» e ne fare¬ 
mo un'adventure multimediale. Un'av¬ 
ventura dove gli indizi e le chiavi dei vari 
livelli e sottolivelli che devono portare 
alla soluzione del gioco sono costituiti 
da momenti di «ripasso scolastico». 
Operazioni aritmetiche da risolvere (fra¬ 
zioni, somme, riconoscimento dei se¬ 
gni. sequenze logiche, ecc.); luoghi e 


fenomeni geografici da riconoscere; ani¬ 
mali, infine, da «ascoltare e capire». 

L'idea sembra buona, proviamo a 
realizzarla; prima, però, c'è da risolvere 
il terzo dubbio: il PC. 

Il PC e i bambini è un binomio di faci¬ 
le convivenza? 

Proprio facile facile no Ci sono pro¬ 
grammi da installare, menu d'aprire e 
percorsi (da CD-ROM ad Hard Disk) da 
tracciare. Con Windows '95 e la funzio¬ 
ne di «autorun» (metti il CD-ROM e 
vai!) le difficoltà dovrebbero essere pra¬ 
ticamente azzerate, ma con Windows 
3.1, pur rinunciando all'installazione su 
Hard Disk del runtime (ma come si fa?). 



Figura I - Sulla schermata minale, dopo la presentazione latta dal narratore, apparirà il pannello delle scelte Possono indifferentemente giocare due bambini che 
abbiano gli stessi anni, oppure che appartengano a due differenti fasce di età 7-9 anni oppure IO-12 A seconda delle scelte effettuate sarà il programma a selezio¬ 
nare le domande più adatte ad ogni singolo giocatore 

Figura 2 - Pnma di fare l'ingresso ne »Il Regno degli Ammali » i due bambini dovranno superare una fase preliminare caratterizzata dal lancio di un dado e dalla ne¬ 
cessita di raccogliere alcuni oggetti indispensabili un binocolo ed una macchina fotografica 


328 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





































COMPUTER & VIDEO 



11 forptnt* a ftmafk 





Li! 

In America | | 2 || In Asia 






| Premi m <li un tassello e poi «ut numero equivalerne 


Figura 3 - Dall'interno di questa schermata la magia del Genio della Lampada ci aiuterà a far parlare gli animali che sono rappresentati Questi descriveranno le loro 
caratteristiche fisiche, le abitudini e i luoghi dove vivono. 


Figura 3b - Dopo, si entra nella schermata interattiva del gioco vero e proprio In questa si dovrà rispondere ad una domanda e quindi procedere alla ridehniztone di 
un Mini-Puzzle dedicalo all’animale in questione. 


ci sarà sempre una path da richiamare 
dal CD-ROM e probabilmente, per un 
bambino, la cosa non è certo il massi¬ 
mo della semplicità e dell'immediatez¬ 
za. Bisognerebbe fargli trovare un'icona 
già pronta in video: loro ci fanno click 
sopra e il gioco parte. 

Aspettando che Windows '95 gover¬ 
ni tutti i PC multimediali, l'unica soluzio¬ 
ne è quella di chiedere aiuto ai genitori, 

A questi, chi produce titoli per i loro 
iienfant-terrible» altro non può dire che 
questo: Cari genitori, TEducagioco è un 


prezioso compagno di studio e di giochi 
dei vostri figli, ma, prima di offrirglielo, 
abbiate cura di inserirlo nell'ambiente 
del PC procedendo all'installazione se¬ 
condo le modalità di avviamento di se¬ 
guito spiegate (...). 

Raccomandazioni inevitabili e da scri¬ 
vere in neretto sulla confezione, addirit¬ 
tura prima della trama sintetica che in¬ 
troduce i contenuti del prodotto stesso. 
Lo scopo di questo gioco è quello di 
aiutare Aladino a sposare la principessa 
superando tutte le prove a cui il perfido 


mago Magrebino lo costringerà Magia 
e potenti sortilegi ti porteranno nell'in¬ 
cantato Regno degli Animali Parlanti, 
dove dovrai recuperare sei magici amu¬ 
leti... poi, a bordo del tappeto volante, 
vagherai in vari punti della Terra alla ri¬ 
cerca dei gioielli egizi... trovati i gioielli 
sarai quindi catapultato nel Mondo della 
Matematica dove il mago ti tesserà tan¬ 
tissimi tranelli., infine, finalmente tor¬ 
nato a Bagdad, dovrai liberare la città ed 
i suoi abitanti dal più potente dei sortile¬ 
gi lanciati dal mago. . Ci riuscirai ? lo cre- 



1 Fabio 


Aladino 
e la 

GEOGRAFIA 



Figura 4 - In alternativa all’apparizione dell'animale parlante «di turno ». il click su uno degli amuleti può far apparire la schermata de «Il Gioco dei Versi » 
In questo il giocatore dovrà ascoltare il verso che viene riprodotto e quindi selezionare la sagoma dell'animale a cui il verso appartiene 


Figura 5 ■ In questo livello, del lutto simile a quello già visto precedere il livello degli Ammali, i concorrenti dovranno recuperare due oggetti indispensabili, il Plani¬ 
sfero e la Bussola Finché non passeranno sulle caselle relative non potranno accedere al livello di Geografia 


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329 





























































COMPUTER & VIDEO 



M A SS I M I I, I A N (> 




Al adì no (re^grafia 



LA PAMPAS 




Figura 6 ■ Nel livello di Geografia dovremo recuperare sei gemme della magica collana Egizia che il perfido Mago Magrebino ha nascosto in altrettante parti del 
mondo L aiuto del Genio sarà preziosissimo poiché ci indicherà dove sono nascoste le gemme. 

Figura 6b ■ Un click sulla gemma che lampeggia conduce all'interno del pannello delle domande relative al luogo dov'e nascosta la gemma in questione Nell'esem¬ 
pio una delle gemme è nascosta nella Pampas argentina e il giocatore, per recuperarla, dovrà dimostrare la sua bravura rispondendo ad una domanda e quindi di¬ 
stinguere una città specifica del luogo geografico da un'altra città inserita »per sbaglio» sulla cartina Lo scopo 6 quello di far volare il nostro aereo da una all’altra 
delle citta segnate in blu. 


do di sii Firmato: Aladino. 

OK, con la scusa di individuare le va¬ 
rie problematiche alle quali si va incon¬ 
tro, quella che avete appena letto altro 
non è che la cronistoria del periodo di 
gestazione precedente la nascita del 
demo di L'EducaGioco di Aladino, 
Un'idea, una prima stesura di sceneg¬ 
giatura (a quattro mani fra grafici ed 
esperti didattici) alla quale poi si è dato 
sotto con il lavoro, come al solito tanto, 
ma da farsi sulle ali dell'entusiasmo. 

L'aspetto tecnico 

Sviluppata per mezzo di Multimedia 
ToolBook (versione 3.0) l'idea dell'edu- 
cagioco tende a realizzare un codice- 
programma che costituisca la base an¬ 
che per altri, eventuali CD-ROM della 
stessa serie. Con alcune modifiche, non 
strutturali, ma basate sull'innesto/tra- 
pianto di rami periferici di codice, i vari 
«To Handle» dell'OpenScript sono in 
pratica già pronti per accogliere le av¬ 
venture di altri personaggi famosi. Ov¬ 
vero nuovi «pretesti per giocastudiare» 
con altre argomentazioni scolari, pre¬ 
scolari ed extra-scolari Ad esempio 
«giocastudiare» con le argomentazioni 
ecologiche sulla fauna e la flora dei bo¬ 
schi; sul «perché» e sul «come» furono 
costruiti i castelli; sulle leggende di na¬ 
ni, gnomi ed elfi; sulle bellezze delle mi¬ 
niere oppure sulle «bugie» della Storia. 
Insomma una struttura duttile e subito 
(ri)ottimizzabile. Ci vuole un po' di tem¬ 
po per prepararla la prima volta (con 


l'OpenScript veramente a «script aper¬ 
to»), ma poi tutto diventa facilmente 
adattabile alle esigenze che di volta in 
volta si presentano. 

Così facendo, mentre il bravo pro¬ 
grammatore verga il codice, il resto del 
team comincia a buttare giù la prima 
sceneggiatura, a selezionare gli argo¬ 
menti, a stendere la colonna-speaker e 
a dare gli input giusti per creare, ripren¬ 
dere e/o scovare nel pubblico dominio 
immagini, clip-audio, filmati, ecc. 

Poi arriva l'opportunità più ghiotta. 
Quella di collaborare alla realizzazione 
dell'educagioco con la CineVideo Inter¬ 
national Toys, una società questa che 
detiene i copyright della serie «Video- 
giochiamo con...» e che dispone di una 
ricca galleria di personaggi «cartoonizza- 
ti». A partire proprio da Aladino e pas¬ 
sando per Biancaneve, Cappuccetto 
Rosso, Pinocchio. 

Il passo è breve e dalla richiesta di 
poter sfruttare i disegni del vìdeogioco 
(un cartellone tipo «gioco dell'oca», car¬ 
te. dadi e videocassetta da seguire per 
le fasi interattive) si arriva rapidamente 
a concordare una più profonda forma di 
collaborazione. Ai responsabili della Ci- 
neVideo piace l'idea dell'educagioco su 
CD-ROM e ci dicono: noi mettiamo in 
campo i nostri personaggi, i nostri studi 
audiovisivi e la colonna-speaker, voi 
l’ideazione e la programmazione. Insie¬ 
me cercheremo di piazzare il dimostrati¬ 
vo del primo educagioco. E cosi è stato. 

Fra giugno e luglio è cosi nato un 
runtime di ToolBook denominato «ala- 


demo.exe» ed è stata la nostra prima 
vittoria. Funziona tutto e tutto sembra 
soddisfare le aspettative. Con 1,2 Mby¬ 
te, l'eseguibile, una volta installato su 
hard disk, si aggancerà ai media-path 
presenti sul CD-ROM dimostrativo per 
un totale di oltre 60 Mbyte. La versione 
completa, praticamente già pronta dai 
primi giorni di ottobre, vede invece il 
suo eseguibile ottimizzato a circa un 
megabyte ed una più ricca serie di link 
mediali (filmati, suoni, musiche, imma¬ 
gini, ecc.) che prendono non meno di 
200 Mbyte di spazio sulla disk-image 
del CD-ROM. 

Sia il demo che la «lacca» del definiti¬ 
vo sono il frutto di un'intera estate pas¬ 
sata davanti ai computer e non certo 
sulla spiaggia ad abbronzarsi. Tutti noi 
del team di sviluppo siamo bianchi co¬ 
me latticini, ma ce l'abbiamo fatta: 
l'educagioco di Aladino è pronto. Voglia¬ 
mo vedere com'è fatto? 

Aladino: il primo «educagioco» 

In linea generale l’EducaGioco di Ala¬ 
dino è organizzato in quattro livelli prin¬ 
cipali: Animali, Geografia, Matematica e 
Finale, all'Interno dei quali e in maniera 
diversa di livello in livello, vengono po¬ 
ste domande che fanno riferimento alle 
proprie conoscenze scolastiche e lan¬ 
ciate delle prove di abilità deduttiva 
Ciascun livello è a sua volta preceduto 
da un livello intermedio esclusivamente 
basato sulla componente aleatoria dove 
sarà il lancio del dado a dettare le condi- 


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E 


Fabio 


Aladino 
e la 

Matematica 



Figura 8 - Anche nel li¬ 
vello preliminare a 
quello di Matematica, 
bisognerà tirare i dadi e 
sperare di raggiungere 
il più presto possibile 
le caselle che conten¬ 
gono gli oggetti indi¬ 
spensabili per entrare 
nel livello successivo . 


zioni di vantaggio/svantaggio nei con¬ 
fronti dell'avversario. Se vogliamo, sia¬ 
mo innanzi ad una metafora della vita: 
non basta esser bravi, ma bisogna an- 
ch'essere fortunati... 

E in effetti all’EducaGioco di Aladino, 
prima di poter scatenare le proprie co¬ 
noscenze e l'abilità deduttiva, c'è biso¬ 
gno di fortuna. Il dado che va lanciato 
nei livelli intermedi ci farà muovere 
all'interno di un percorso sul quale sono 
poste sei caselle. A seconda del livello 
che l'intermedio precede, quattro di 
queste caselle, ogni volta che saranno 
raggiunte dal concorrente, faranno parti¬ 
re un filmato (scelto casualmente dallo 
script di controllo tra altri a disposizione 
in archivio) che ha attinenza sia con l'ar¬ 
gomento generale del livello (animali, 
geografia, matematica) che con lo spe¬ 
cifico contenuto della casella stessa. 

Per meglio esemplificare, osservia¬ 
mo la figura 2. Siamo nel livello inter¬ 
medio che precede il Regno degli Ani¬ 
mali e il lancio dei dadi ci farà spostare 
sulle sei caselle che compongono lo 
specifico percorso. Se il lancio del dado 
ci fa transitare sulla casella della rana, il 
filmato che ci verrà mostrato potrà es¬ 
ser dedicato sia all'animale in questione 
che ad altri tre-quattro animali che ap¬ 
partengono alla stessa categoria degli 
^anfibi». Allo stesso modo, transitando 
sulla casella dei ghepardi i filmati che 
potranno partire illustreranno breve¬ 
mente le caratteristiche generali di que¬ 
sti ed altri appartenenti alla categoria 
dei «felini». 

Così com'è per gli animali, cosi sarà 
anche per gli altri livelli intermedi. La 
geografia ci riserverà la visione di luoghi 
e fenomeni geografici di particolare evi¬ 
denza (eruzioni vulcaniche, terremoti/ 
maremoti, cicloni, fenomeni di erosione, 
ghiacciai e pak in fase di scongelamen¬ 


to, ecc.). La matematica sarà simpatica¬ 
mente introdotta dai personaggi guida 
del gioco e da alcuni spunti scolastici 
con l'apparizione di vari momenti di stu¬ 
dio in classe con dei bambini intenti a 
svolgere problemi sviluppando addizio¬ 
ni, sottrazioni, frazioni, ecc. Il tutto è 
quindi reso organico al livello nel quale, 
prima o poi, il concorrente potrà accede¬ 
re. L'accesso al livello effettivo avverrà 
solamente quando la serie dei lanci del 
dado ci avrà fatto transitare sulle caselle 
degli oggetti-chiave. Per il Regno degli 
Animali ci sarà da prendere il binocolo e 
la macchina fotografica, per la Geografia 
una bussola ed un planisfero, per la ma¬ 
tematica il quaderno e la matita. 

Una volta raggiunte le caselle dei due 
oggetti-chiave, per mezzo di un effetto 
di transizione, la schermata del livello in¬ 
termedio lascerà apparire quella del livel¬ 
lo effettivo. Una voce-guida introdurrà la 
storia e quindi le regole da seguire. 


Una volta superato il primo livello in¬ 
termedio, il bambino si troverà catapul¬ 
tato dalle magie del mago Magrebino 
nel Regno degli Animali Parlanti. Lo 
scopo (pretesto) sarà quello di recupe¬ 
rare sei magici amuleti. Per recuperare 
questi (gioco-studio) dovremo risponde¬ 
re alle domande che gli animali stessi 
(fig. 3) ci porranno. Ad aiutarci un'altra 
magia: quella del Genio della Lampada 
che, indicandoci la sequenza degli amu¬ 
leti «pietrificati» su cui clickare, farà ani¬ 
mare e parlare i sei differenti ammali 
che appaiono in schermo. Uno alla volta 
questi ci diranno chi sono, dove vivono 
e quali sono le loro abitudini di vita Do¬ 
po la magia e ricordandoci di quello che 
l'animale parlante ci ha detto, si entrerà 
nella pagina del gioco. Qui troveremo 
ad attenderci una domanda (scelta ca¬ 
sualmente da un archivio dedicato allo 
specifico animale) e, risposto positiva- 
mente, il gioco del Mini-Puzzle II Genio 


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Figura 9 ■ II livello di Matematica è il piu articolato ed il piu diffìcile da superare. Ma siamo verso la conclusione del gioco e chi 6 arrivato sin qui non dovrebbe avere 
problemi a proseguire 


Figura IO ■ Dall'interno del livello di Matematica, di tanto in tanto, si 6 costretti ad entrare in aula e svolgere un «Compito in Classe!» Nella figura vediamo il modu¬ 
lo durante la fase di programmazione dall'interno di Multimedia ToolBook 


ci ha detto di cliccare sull’amuleto del 
serpente? OK, fatto click su questo e vi¬ 
sto e sentito il Crotalo (ovvero il serpen¬ 
te a sonagli), sulla pagina del gioco che 
si visualizzerò, figura 3b, vedremo appa¬ 
rire una domanda con due risposte al¬ 
ternative Il click su quella sbagliata ci 
farà perdere la mano, il click su quella 
giusta ci permetterà di giocare al Puzz¬ 
le. Superato anche questo (il tempo a 
disposizione è scandito da una musica 
MIDI), si tornerà al pannello precedente 
e il Genio ci dirà su quale altro amuleto 
clickare. Il Mini-Puzzle ha un suo tempo 
limite che è scandito dalla riproduzione 
di una musica MIDI, quando questa ter¬ 
mina e noi non abbiamo ancora risolto il 
puzzle il gioco passa all'avversario. 

Procedendo in tal modo, click dopo 
click potremo sentire parlare altri anima¬ 
li, oppure dovremo immediatamente in¬ 
dovinare quale è l’animale fra i tre posti 
nella cornice (leone, cavallo o macaco), 
oppure giocare al Gioco dei Versi (fig, 
4). Non solo animali che parlano, o ri¬ 
sposte e mini-puzzle da indovinare, ma 
anche identikit da assegnare e versi da 
riconoscere 

Se siamo cosi bravi ed abbiamo su¬ 
perato tutte e sei le prove, proprio al se¬ 
sto amuleto raccolto, la magia che si 
genererà ci farò salire sul tappeto volan¬ 
te e volare in direzione dei sei siti geo¬ 
grafici dove, sempre il perfido mago 
Magrebino, ha nascosto le gemme del¬ 
la collana egizia. Questa rappresenta il 
dono di nozze che Aladino deve fare alla 
Principessa e se non viene ricomposta 
non ci potrà mai essere matrimonio. Ma 


a proposito dov’è Aladino? Aladino, po¬ 
vero lui, è tenuto prigioniero in qualche 
posto misterioso della Terra. Quale? 
Non possiamo saperlo né lo sa l'infati¬ 
cabile Genio che per fortuna sta comun¬ 
que dalla nostra. 

Quello che potremo sapere sono so¬ 
lo i sei luoghi geografici dove sono na¬ 
scoste le gemme. Ad uno ad uno sarà 
proprio il Genio ad indicarceli e noi. click 
dopo click, potremo volarci e planarci 
sopra. Con tale pretesto l'EducaGioco 
pone innanzi al bambino-concorrente la 
possibilità di visitare l’Everest, le Pam- 
pas argentine, l’Oceano Indiano, il de¬ 
serto del Sahara, il lago Vittoria e i luo¬ 
ghi dove scorre il Rio delle Amazzoni. In 
relazione ad ogni sito ci sarà una serie 
di domande ed un gioco integrativo da 
svolgere rapidamente. Come nell’esem¬ 
pio visibile in figura 6b, la Pampas, il 
gioco nel livello di Geografia si svolge ri¬ 
spondendo ad una domanda (come al 
solito scelta da un circuito random) ed 
effettuando il percorso esatto che dalla 
città di Buenos Aires ci porterà in quella 
di Manaus. Nel GeoTour che appare in 
figura, le due città di partenza/arrivo so¬ 
no raggiungibili clickando attraverso 
quattro tappe intermedie che raggiun¬ 
gono altrettante città. Ogni tappa è ca¬ 
ratterizzata dalla presenza di due città 
dello stesso colore: una è geografica¬ 
mente giusta, l’altra è stata inserita 
«per sbaglio». Qual è quella giusta? Ai 
bambini il piacere di verificarlo, magari 
sfogliando un bellissimo atlante geogra¬ 
fico (il multimedia non deve farci dimen¬ 
ticare che sfogliare i libri è bellissimo!). 


Di gemma in gemma, il luccicare di 
queste ci farà percorrere il mondo inte¬ 
ro. Anche in questo livello così come in 
quello del Regno degli Animali, non ci 
saranno solo domande e GeoTour da 
superare, ma anche dei giochi integrati¬ 
vi. Questi sono basati sulla conoscen¬ 
za/apprendimento di bandiere, inni e 
confini geopolitici di alcune nazioni eu¬ 
ropee ed extra-europee. Il circuito di 
controllo posto nello script del program¬ 
ma stabilirà quali gemme saranno colle¬ 
gate a questi giochi integrativi e. in que¬ 
sti, quali saranno le bandiere, gli inni ed 
i confini geopolitici da riconoscere. Ogni 
volta una combinazione diversa, in mo¬ 
do che giocare e rigiocare (anche cento 
volte) all'EducaGioco di Aladino non sia 
mai uguale alle altre volte! 

Facciamo finta che abbiamo risposto 
a tutte le domande posteci, superato 
tutti i GeoTour ed indovinato tutti gli in¬ 
ni, le bandiere ed i profili geografici pro¬ 
pinatici dallo spietato circuito random 
del programma. Bene, ora che si fa? 

Semplicemente si entra nel livello in¬ 
termedio a quello di matematica (fig 8) 
e da II, quando la fortuna vorrà, in quello 
effettivo della temutissima materia sco¬ 
lastica (fig. 9). Questo di matematica è 
il livello più dinamico di tutto il gioco ed 
allo stesso tempo il piu difficile. Le pro¬ 
ve che ci verranno ora propinate saran¬ 
no una raffica di operazioni da risolvere 
al volo, segni da riconoscere, traboc¬ 
chetti da superare in gara contro il tem¬ 
po ed infine una serie (bella e didattica¬ 
mente valida) di «compiti in classe» da 
svolgere direttamente sul quaderno a 


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Figura 11 Ad un passo dalla conclusione lutto è buio intorno a noi II mago ha imprigionato la luce e. nel buio, tutti i personaggi della stona II gioco si concluderà 
solo se il giocatore sarà in grado di rispondere ai «quiz grafici » visualizzati. Ad ogni risposta positiva sparirà uno spicchio di buio e comincerà a tornare la luce sulla 
città e sui personaggi dell'Educagioco 


Figura 12 - Caduto l'ultimo diaframma di nero Ice ne sono dieci per altrettante domande scelte casualmente da un archivio di oltre trenta «quiz grafici»!) finalmente 
si potrà cantare vittoriaI 


quadretti (fig 10). Ci saranno da risolve¬ 
re divisioni e moltiplicazioni, calcolare 
frazioni e riconoscere sequenze logiche 
e il bello (o il brutto!) della faccenda è 
che i bambini saranno soli. Il genio della 
lampada avrà difatti esaurito tutti i suoi 
poteri! Niente paura, perché cosi come 
dice la voce-guida che introduce al livel¬ 
lo, il mago Magrebino non è poi cosi in¬ 
telligente come si può pensare. 

Ed una volta che avrete superato tut¬ 
te le prove di calcolo, finalmente giun¬ 
geremo alla città di Bagdad. Voi siete 
convinti che il più è fatto, che ormai il 
gioco è vinto. Peccato che il perfido ma¬ 
go Magrebino vi propinerà l'ultima pro¬ 
va: la città è sprofondata nel buio più 
assoluto. La luce è stata fatta prigionie¬ 
ra e, nel buio e nel silenzio, sono impri¬ 
gionati tutti i personaggi della storia (fig. 
11). Per ridare luce e vita e concludere 
finalmente il gioco non resterà altro da 
fare che rispondere alle «domande gra¬ 
fiche». Dal buio totale della figura pre¬ 
cedente alla luce ed ai colori della figura 
12 ci si arriva, spicchio di luce dopo 
spicchio di luce, rispondendo alle «do¬ 
mande grafiche» che appariranno in 
basso sullo schermo. Per rispondervi 
basterà individuare fra i vari bottoni che 
formano la cornice quello che (cor)ri- 
sponde alla domanda visualizzata sullo 
schermo. Come potete notare la corni¬ 
ce delle «risposte» è composta da ani¬ 
mali, bandiere, numeri e personaggi 
della stona che abbiamo incontrato nei 
vari livelli di gioco. Se il «pretesto» di 
questo livello finale è quello di ridare lu¬ 
ce alla città e far finalmente sposare 


Aladino e la Principessa, la finalità edu¬ 
cativa è quella chiarissima di andare ad 
una sintesi didattica. Verificare cioè se 
nel corso del gioco il bambino ha effetti¬ 
vamente risposto in base alle sue cono¬ 
scenze ed è quindi cosi bravo da vince¬ 
re al gioco. 

Conclusioni 

Non sappiamo come il mercato rea¬ 
girà a questo tentativo di confeziona¬ 
mento di un videogioco educativo. Al li¬ 
mite non sappiamo neanche se c’è un 
mercato per una proposta come la no¬ 
stra. Non si tratta di un gioco e non è 
un educativo puro, benché cerca di es¬ 
sere una sintesi del primo e del secon¬ 
do. Se il PC «in mano ai bambini» è già 
una scommessa, la nostra è una scom¬ 
messa nella scommessa. 

Un CD-ROM pieno di donnine svesti¬ 
te ed ammiccanti è facile da vendere e 
non richiede raffinatezze di programma¬ 
zione, ideazione e impostazione grafica. 
Ma un gioco educativo corre sempre il 
rischio di non essere sufficientemente 
educativo o di non essere suffciente- 
mente gioco. Qual è la giusta miscela? 
Sono dell'avviso che la risposta la pos¬ 
sano fornire solo i bambini. Se a loro la 
cosa va, nel senso che smuove interes¬ 
se ed entusiasmi, vuol dire che la mi¬ 
scela degli ingredienti è giusta Questo 
non significa essere lapalissiani, ma 
semplicemente realisti, perché non ab¬ 
biamo puntato su ambiti «certi» come 
lo sono il gioco e l'educazionale puro. 

«Per imparare non basta un semplice 


CD-ROM ed imparare (CD-ROM o libri) 
non basta». É in base a questo slogan 
che ci siamo mossi. Modestamente, 
senza supponenza, l'Educagioco di Ala¬ 
dino si dimostra ambizioso solo in una 
direzione: quella di incuriosire il bambi¬ 
no. C'è una favola presa a pretesto, 
smembrata e ricostruita al servizio di un 
fine educativo, ma sempre e comunque 
nell'intento di continuare a divertire. I 
grandi lo fanno con Return To Zork e 
con il demenziale Under A Killing 
Moon? Perfetto: perché allora i nostri 
bambini non possono divertirsi sfruttan¬ 
do le proprie conoscenze scolastiche? 

Sapete di cosa ci siamo convinti? 
Che l'EducaGioco di Aladino avrà cen¬ 
trato in pieno il bersaglio se riuscirà a 
«sdrammatizzare» lo studio effettivo, 
quello vero che si fa sui libri ed in clas¬ 
se, delle materie scolastiche. Non senti¬ 
re lamentarsi il cucciolo di casa perché 
deve studiare matematica e geografia, 
è questa la vera vittoria di chi ha ideato 
l'EducaGioco. 

Questa non vuole essere una vera e 
propria recensione (che faccio realizzo 
un CD-ROM e poi lo presento pure?) 
ma è solo un'entusiastica elencazione 
di idee e realizzazioni pratiche che si 
concentrano in un prodotto che ora 
verrà rimesso al giudizio del mercato. Il 
dimostrativo è pronto. Manca solo d'in- 
serirlo su qualche migliaio di CD-ROM e 
proporlo in prova un po' dovunque. «6 


Bruno Rosati è raggiungibile su MC-link alla casella 
MC4200 e tramite Internet all'indirizzo 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


333 





















C 0 II P 

t p n 

[ lì 

4 

1 

■ 

[ 


GUIDA PRATICA 


lllead System MPEG Converter 

Se volessimo fare una summa degli argomenti e degli strumenti trattati nell'arco di 
questo 1995 che volge al termine, potremmo affermare tranquillamente che è stato 
l'anno dell'«MPEG alle masse». Ogni segnale in questo senso, sia dell'industria 
hardware che di quella software, è stato accettato di buon grado dall'utenza alla 
ricerca di novità. Non potevamo non concludere questo proficuo 1995 con un prodotto 
adatto allo scopo Recentemente immesso sul mercato, l'«MPEG Converter» della 
Uleàd forse ci offre, via software, la soluzione finale alle nostre necessità immediate 

di Massimo Novelli 


Le indispensabili premesse all’argo¬ 
mento MPEG passano, senza ombra di 
dubbio, per la specificità del prodotto fi¬ 
nale; essendo un metodo di compres¬ 
sione che mette a dura prova software 
e hardware, e che le procedure in co¬ 
siddetto «tempo reale» necessitano di 
una notevolissima capacità di calcolo. 


sembrerebbe che la soluzione «hardwa¬ 
re». abbia senz'altro la meglio su altre 
soluzioni. 

E tutto ciò è sicuramente vero, per 
un’innumerevole serie di motivi. Atten¬ 
zione, però, non tutto quello che viene 
categorizzato «MPEG Encoding» è oro 
colato, cosi come non tutti i costi di im¬ 


plementazione sono giustificati, non 
fosse altro perché l’uso di strumenti del 
genere è giustificato solo se l’utenza ha 
bene in mente cosa farsene del prodot¬ 
to MPEG ottenuto. E a completamento 
di quanto appena detto, per certi versi 
anche una soluzione solo software po¬ 
trebbe essere adeguata alle nostre 
aspettative. 

Diversi pacchetti sono stati recen¬ 
temente immessi sul mercato: dal fa¬ 
moso (e a lungo unico) Xinglt! XingCD 
MPEG Encoder, pur se con varianti, ad 
altri come il CeQuadrat Pixelshrink, il Vi- 
tec MPEG Maker ed altri. 

Ultimo arrivato, al momento di redi¬ 
gere questo testo, l'MPEG Converter 
della Ulead System, notissima casa 
orientale che da diverso tempo ha dedi¬ 
cato le sue risorse a sofisticati pacchet¬ 
ti per il trattamento della grafica, per 
esempio con quell'lmagePals molto ce¬ 
lebrato, oppure con la soluzione inte¬ 
grata per editing video digitale Media- 
Studio Pro (degno concorrente di Ado¬ 
be Premiere), e che è molto conosciuta 


Ulead MPEG Converter 


Produttore: 

Ulead System Ine - I2F-A, 563 Chung Hstao 
Easl Rd - Section 4, Taipei. Taiwan. ROC 

Distributore: 

Noax Multimedia - P zza Adriana, 15-00193 
Roma - tei 06/6872169 - lax. 06&874I93 

Prezzo: 

lai 15 ottobre il prezzo non era comunicato) 
Negli Stati Uniti il prezzo è di 229 dollari 



334 


MCmìcrocomputer n. 157 - dicembre 1995 








COMPUTER & VIDEO 
GUIDA PRATICA 




L 'installatone standard dura solo gualche minuto, da notare che. a differenza 
di molti altri software, i file sono depositati esclusivamente nella directory di la¬ 
voro. 


Il piano di lavoro dell'MPEG Converter è mollo intuitivo e facile da usare II re- 
guester dei file da trattare a sinistra, in basso i «folder- corrispondenti ai pro¬ 
cessi e a destra le utility e lo -start ». 


soprattutto in ambito OEM. Si tratta, in 
estrema sintesi, di un prodotto da con¬ 
siderare «l'anello mancante» della vir¬ 
tuale catena video digitale, adatto a 
conversioni video AVI-MPEG, nonché 
audio WAV-MP2 e viceversa. 

È forse, attualmente, l’unico prodot¬ 
to del genere in circolazione, e la curio¬ 
sità con cui andiamo a vederne le carat¬ 
teristiche fa il paio con ia fretta con cui 
lo abbiamo voluto, non fosse altro per 
verificare se le sue peculiari caratteristi¬ 
che siano state, come minimo, rispet¬ 
tate. 


Confezione ed installazione 

Sempre riferendoci alla scrittura di 
questo articolo, in netto anticipo sull'ef¬ 
fettiva uscita, non possiamo parlare del¬ 
la confezione perché, in sintesi, non 
c'è; il prodotto inviatoci dalla Noax Mul¬ 
timedia. che ringraziamo per la cortese 
concessione, si riduce ad un sintetico 
manuale e ad un CD-ROM, ma quando 
leggerete queste note tutto si sarà risol¬ 
to. 

Mentre il manuale se la cava con po¬ 
co più di 60 pagine, il CD-ROM ha al 


suo interno diverse cose. Organizzato 
come un supporto «floppy», c'è il clas¬ 
sico Setup, sia dell'MPEG Converter 
che delle indispensabili estensioni 
Win32s (necessarie per chi utilizza il 
classico Windows 3.XX, diversamente 
per gli utenti Windows 95 tutto si ridu¬ 
ce all'installazione del solo prodotto 
principale), nonché poi una moltitudine 
di esempi video AVI, MPEG e diverso 
materiale audio con cui fare, se voglia¬ 
mo, pratica 

L'installazione segue le canoniche re¬ 
gole, e le risorse di sistema devono es- 



Siamo m procinto di convertire un AVI in MPEG; abbiamo chiesto lumi sulla 
sua natura e caratteristiche principali 


La comodissima utility "Scratch Pad-, consente di visionare, nonché marcare, 
con i consueti -tip point ■■ le sole sequenze MPEG da convertire 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


335 





















































































































COMPUTER & VIDEO 
GUIDA PRATICA 




Il processo inverso, da standard MPEG ad AVI, olire tutta una sene di parame¬ 
tri, tra quelli normalmente conosciuti, da sedare per una corretta interpretazio¬ 
ne, nella loto le opzioni «video» riguardanti la compressione 


Sempre nella conversione MPEG-AVI, in evidenza le capacità oltene in ambito 
«audio»; in sintesi, per ambedue le voci, le capacità consentite da Video lor 
Windows. 


sere adeguate ad un lavoro cosi partico¬ 
larmente impegnativo; CPU 486 mim¬ 
mo. 8 Mbyte di RAM o più, drive CD¬ 
ROM singola velocita o superiore. HD 
con almeno 20 Mbyte liberi, per conclu¬ 
dere con almeno una versione run-time 
di Video for Windows (peraltro presente 
sul CD) ed un qualsiasi MPEG Player 
per verificare i risultati, 

Avviato il setup, dopo una manciata 
di minuti appare il consueto Program 
Group al cui interno sono presenti l'ap¬ 
plicazione. un Read.me aggiornato ed 
un esteso «promo» aziendale, in forma¬ 
to Winhelp, della Ulead. Tutto si svolge 
regolarmente, ed essendo un'applica¬ 
zione, come già detto, a 32 bit, l’ansia 
di vederlo all'opera, considerandone le 
sue capacità, ci porta inevitabilmente a 
verificare sul campo la bontà delle solu¬ 
zioni offerte, con esempi e confronti. 

Un giro nella conversione 

Alla sua partenza, il piano di lavoro è 
quanto di più semplice si possa auspi¬ 
care per un applicativo del genere; so¬ 
stanzialmente diviso in più fasce, a sini¬ 
stra compare il «file requester» Source 
dei formati da convertire, che possono 
essere sia MPEG I verso AVI e vicever¬ 
sa (solo video o con audio combinato), 
sia WAV verso MP2 (MPEG audio layer 
I e II) e viceversa, mentre a destra avre¬ 
mo la possibilità di variare la directory di 
destinazione, ed in basso i «folder» 
(sorta di cartelle) con cui operare nei pa¬ 
rametri specifici delle varie conversioni. 
A corredo, poi, varie funzioni con cui ot¬ 
tenere informazioni sui file (statistiche 
sulla loro natura), load e save di «batch 


file» per liste di conversioni senza l'in¬ 
tervento umano, nonché un comodissi¬ 
mo «scratch» player con cui mettere a 
punto parti di sequenze da convertire, 
se non abbiamo bisogno di operare 
sull'intero file. 

Tutto quindi si riduce a scegliere il fi¬ 
le da convertire (il suo riconoscimento è 
automatico) e ad operare con i parame¬ 
tri disponibili alle varie funzioni; ma ve¬ 
diamone con calma le capacità. 

In ambito conversione AVI verso 
MPEG avremo a disposizione un buon 
numero di parametri da mettere a pun¬ 
to, tutti di comune conoscenza; si potrà 
quindi scegliere il «frame rate» più op¬ 
portuno (tra gli standard 30, 29.97, 25, 
24 e 23.976), dipendenti direttamente 
dal tipo di device scelto per andare in 
playback. Solo per esempio, per una 


proiezione MPEG su TV o ad uso VCR, 
cioè un dispositivo in standard televisi¬ 
vo si potrà scegliere il frame rate 
23.976 (PAL e SECAM) o 29.97 (NTSC), 
mentre ad uso device RGB, come il no¬ 
stro monitor VGA, optare per i 25 fra- 
me/sec., sempre in PAL. o i 30 per l'NT- 
SC, Il frame rate a 24 al secondo di soli¬ 
to è usato per conversioni video verso 
pellicola (peraltro molto raro e di difficile 
attuazione). 

Altra possibilità contemplata e il man¬ 
tenere il corretto «rapporto di aspetto» 
dimensionale dei quadri che andremo a 
convertire È una variabile molto impor¬ 
tante, poiché un «resizing» libero può 
introdurre distorsioni o «artifacts» non 
voluti; questa regolazione, associata alle 
variabili Width e Height (dimensioni che 
riflettono l'originale AVI da trattare), per 


La conversione del Ior¬ 
mato audio, in questo 
caso da standard WAV 
a MP2 ci olire la possi¬ 
bilità di scegliere il sot- 
totipo tlayer I o III, il 
bit-rate di llusso non¬ 
ché su quali canali op¬ 
tare 



r~w~i ran 


8 


336 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 



























































































































COMPUTER & VIDEO 
GUIDA PRATICA 



e 


Analogamente, la conversione audio inversa, cioè tra MP2 e WAV. consente di 
settate le consuete variabili tipiche del formato Microsoft, lo schema di com¬ 
pressione tra i presenti, il sampling rate, i canali ed il sample sue 



10 


Una conversione in atto selezionati i quattro formati consentili il riconoscimen¬ 
to del formato dei file e automatico 


ottenere i risultati migliori, deve essere 
settata in ingrandimento incrementando 
i valori in proporzione doppia all'immagi¬ 
ne di origine: ad esempio, per un'imma¬ 
gine da 160 x 120 si può arrivare a 320 
x 240 oppure a 640 x 480 evitando ac¬ 
curatamente i valori intermedi. 

Non può poi mancare il Data Rate, 
ossia il valore di kb/sec compatibile con 
il nostro device playback, che ci possa 
assicurare la miglior sincronizzazione 
audio/video ed il più possibile consi¬ 
stente flusso di dati. Esso andrà da un 
mimmo di 60 kb/sec (per usi specifici, 
come potrebbe essere un sommario 
playback in World Wide Web, cosi di 
moda attualmente), al massimo di 200 
kb/sec (ad uso CD-ROM, per esempio). 
Attenzione, tale valore comprende an¬ 
che i dati audio associati, per cui non 


dovremo preoccuparci di calcolarne le 
proporzioni, nella adeguata somma fina¬ 
le del flusso. 

A proposito di audio, la conversione 
potrà essere tra layer I e II (il secondo 
con tasso di compressione più alto ed 
efficiente), e scelta dei canali (tra ste¬ 
reo e jomt stereo, ossia tra la classica 
modalità ed una somma dei due canali, 
attuata per decimazione di frequenze) 
Anche in questo caso, il bit-rate può fa¬ 
re la differenza nell'economia del file 
MPEG risultante; si può quindi sceglie¬ 
re tra un mimmo di 32 ad un massimo 
di 448 kb/sec e la corrispondente lar¬ 
ghezza di banda audio necessaria ai no¬ 
stri scopi potrà essere facilmente otte¬ 
nuta moltiplicando il suo valore per 
0.125. A titolo di esempio, un bit-rate di 
64 kb/sec sarà in grado di mantenere 


Pur se il manuale ó di 
sole 60 pagine, ma 
esaustivo della sua 
funzionalità, l'MPEG 
Converter ci offre an¬ 
che un completissimo 
WinHelp, da consultare 
ogni volta che se ne 
abbia necessità 



una «bandwidth» di circa 8 khertz 
(64x0.125) e cosi via. Incrementando il 
bit-rate avremo una banda maggiore, 
quindi, sempre che l'originale audio sia 
in grado di mantenerne la qualità. Se 
bassa all'inizio, lo sarà anche alla fine 
della conversione. 

A margine del processo di conversio¬ 
ne AVI-MPEG, ma non meno importan¬ 
ti, alcune considerazioni sul trattamen¬ 
to. e sul rispetto dello standard propria¬ 
mente detto; poiché esso si basa su 
schemi di compressione mtra-frame, 
quindi nell'uso degli «I» frame master 
di riferimento, e calcolando la differenze 
tra esso ed i seguenti detti «P» e «B» 
(Predictive e Bidirectional), l'MPEG 
Converter determina automaticamente 
le loro sequenze ed i corretti rapporti tra 
gli «I», i «P» e gli «B» frame in modo 
standard. 

Tutto ciò dovrebbe evitare complica¬ 
zioni, ed in sostanza l'approccio è esat¬ 
to; semmai avremmo voluto una qual¬ 
che forma di intervento su tali valori, 
poiché le loro correlazioni variano molto 
a seconda della natura della sequenza 
che andremo a convertire, e di riflesso 
un settaggio fine degli stessi può spes¬ 
so determinare la bontà di una conver¬ 
sione. 

A parte questo, la sua efficienza è in¬ 
dubbiamente elevata (e ci evita di ma¬ 
novrare, magari con poca perizia, para¬ 
metri cosi importanti, deviando perico¬ 
losamente dallo standard). 

La conversione contraria, da MPEG 
ad AVI è uno degli aspetti peculiari 
dell'MPEG Converter; in pratica, credia¬ 
mo sia il solo software capace di fare 
una simile cosa. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


337 




































































































































COMPUTER & VIDEO 
GUIDA PRATICA 


Tra le opzioni accesso¬ 
rie. non poteva manca¬ 
re un requester Prete- 
rences. con il quale fis¬ 
sare voci e procedure, 
da utilizzare alla sua 
partenza 


In comparazione, due 
Irle identici uno AVI e 
l’altro MPEG, dopo una 
serie di conversioni in¬ 
crociate. le differenze, 
a prescindere dalla 
bontà dell'immagine e 
dalla specificità del ter¬ 
mo immagine, sono 
comunque apprezzabi¬ 
li. ma in ultima analisi 
non cosi fastidiose 




Le procedure di selezione sono ana¬ 
loghe al caso precedente, non di certo 
le variabili associate Nel folder corri¬ 
spondente, infatti, oltre al frame rate 
già visto (con valori tra 10 e 30 
frame/sec), il rapporto d'aspetto e le di¬ 
mensioni del frame risultante, avremo 
opzioni sulla sincronizzazione dell'audio 
con il video. Di norma, un audio data ra¬ 
te uguale al frame rate è sufficiente, 
mentre se volessimo editare il video a 
livello di frame, dovremo settario per 
ogni frame, Importante, poi, anche il 
«Target Playback Drive», usato per spe¬ 
cificare il data transfer rate del device 
che manderà in playback la produzione, 
Oltre al «custom», vi sono molti altri va¬ 
lori standard, sia per HD che per CD¬ 
ROM. mentre il «Pad frame for CD¬ 
ROM» ottimizzerà il playback in modo 
più efficiente, salvando la struttura dei 
dati ad uso di un tale device. 

La voce «compression» ospiterà i dri¬ 


ver di compressione video installati, 
provenienti da Video for Windows, e al¬ 
trettanto sarà alla voce «audio» In am¬ 
bedue i casi, entreremo nell'«ombrello» 
di Video for Windows, appunto, per¬ 
mettendoci i consueti settaggi. 

Fin qui, tutto si svolge in modo abba¬ 
stanza lineare ed intuitivo, ma c'è un'al¬ 
tra ghiotta possibilità offerta; la capacità 
di poter selezionare una parte di un file 
AVI o MPEG per convertire solo essa, e 
non l'intero. Mediante «Scratch», infat¬ 
ti, una sorta di player integrato nel Con- 
verter, possiamo andare in play e mar¬ 
care le sequenze che ci interessano, an¬ 
che in modo abbastanza fine. 

Similarmente, il discorso nella con¬ 
versione dei formati audio è abbastanza 
analogo a quello già visto per il video; 
da WAV a MP2 (formato MPEG Audio 
nei due Layer) sarà al solito accompa¬ 
gnato dalle voci appena considerate, 
cioè bit-rate, canali e layer, mentre l'in¬ 


verso ci darà modo di variare parametri 
consueti all'audio digitale che conoscia¬ 
mo; lo schema di compressione 
(ADPCM, PCM, ecc.), il sampling rate 
(la frequenza di campionamento, tra 
11,025 e 44,1 khertz o custom), i canali 
(mono e stereo), ed il «sample size» (8, 
16 bit o custom). Anche nell'ambito so¬ 
lo audio la sua efficienza è notevole; ab¬ 
biamo tranquillamente convertito file 
WAV stereo a 16 bit 44,1 kHz, di circa 1 
Mbyte, in MP2 layer II, bit-rate 128 
kb/sec, per circa 180 kbyte, e non sono 
state minimamente avvertite sostanziali 
differenze, anche su ascolti di pregio. 

Per parlare delle prestazioni velocisti¬ 
che la rapidità di intervento è quanto¬ 
meno significativa anche se la macchi¬ 
na ospite farà sempre la differenza (e 
consigliamo di partire almeno da un 486 
DX-2 in su. con un'adeguata quantità di 
RAM), ma, a titolo di esempio reale, 
una conversione AVI verso MPEG (au¬ 
dio-video) sul mio Pentium 100 MHz, 
per un file originario di circa 12 Mbyte, 
è stata effettuata in solo circa quattro 
minuti. Fatte le debite proporzioni, non 
dovremo comunque aspettare dei 
«giorni» per avere il prodotto finito che 
abbiamo scelto. 

Impressioni 

Se siete arrivati fin qui, pensando di 
interpretare tra le righe le esatte capa¬ 
cità e se è in grado di soddisfare ogni ri¬ 
chiesta del genere, e non avete ancora 
trovato una risposta, ebbene vi abbiamo 
deliberatamente voluto tenere «sulle 
spine». 

Il prodotto, in sintesi, vale il suo prez¬ 
zo e le sue possibilità sono rimarchevo¬ 
li. Può non essere veramente una «so¬ 
luzione finale» ai bisogni MPEG dell'af¬ 
famata utenza «digitai video» sempre 
più agguerrita e affollata di discepoli, 
ma è certamente un ottimo punto di 
partenza. Il suo investimento, poi, mo¬ 
netizzato m poche centinaia di migliaia 
di lire, non ci spaventa più di tanto, 
semmai la sua immediatezza nell'utiliz- 
zo lo potrebbe dequalificare come poco 
più che uno strumento «didattico» Ed 
in parte anche questa interpretazione 
può essere vera; fate voi, ma poiché 
l'hardware adatto allo scopo, quello 
buono, costa infinitamente piu del no¬ 
stro, e la concorrenza software non ha 
tutte le sue capacitò, soprattutto nei 
processi di conversione inversi, i punti a 
vantaggio dell'MPEG Converter Ulead 
sono indubbiamente molti. Tutte le ar¬ 
gomentazioni accessorie sono super¬ 
flue, e mai come in questo caso vi con¬ 
sigliamo di darci un'occhiata Non si sa 
mai... MS 


338 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 






























































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Alcuni guasti di computer sono irreparabili 






























i i [ i I [ 1 1 H 

Connectix QuickCam 

di Andrea de Prisco 



□ n questa era di 
massima multime¬ 
dialità, dopo sche¬ 
de audio, casse acustiche, 
microfoni e lettori di CD¬ 
ROM. se c'è ancora una 
cosa che manca alla stra¬ 
grande maggioranza dei 
computer è senza dubbio 
un dispositivo di ingresso 
video per registrare imma¬ 
gini statiche o brevi filma¬ 
ti. 

Normalmente ciò si 
realizza dotando il compu¬ 
ter (qualunque esso sia, 
purché espandibileI di una 
scheda video digitalizzatri- 
ce e collegando a questa 
una telecamera di tipo tra¬ 
dizionale. 

Magari la videocamera 
normalmente utilizzata 
per le riprese domestiche 
su nastro magnetico op¬ 
pure un dispositivo acqui¬ 
stato appositamente per 
regalare anche la vista al nostro amato 
pargoletto. Da quel momento in poi pos¬ 
siamo (sempreche non incorriamo in pro¬ 
blemi di interfacciamento 
telecamera/scheda) con una certa facilità 
digitalizzare immagini video, salvandole 
in formato più o meno compresso se¬ 
condo quanto consentito dal software di 
gestione a corredo della scheda digitaliz¬ 
za trice 

Ma se il nostro computer non è facil¬ 
mente espandibile (ad esempio è un por¬ 
tatile! e le nostre esigenze sono, per cosi 
dire, minimali (rinunciamo al colore, a ri¬ 
soluzioni elevate, alla possibilità di digita¬ 
lizzare anche da sorgenti diverse dalla te¬ 
lecamera) esiste un'ulteriore soluzione 
molto economica e dì impiego immedia¬ 
to da non sottovalutare. Sì chiama Quick¬ 
Cam, è prodotta dalla Connectix, e in un 
volume non più grande di una palla da 
tennis racchiude tutto il necessario per la 
ripresa di immagini video in bianco e ne¬ 
ro (sedici livelli di grigio) È una compatta 
telecamera CCD che, grazie alla sezione 
digitahzzatnce incorporata, si collega di¬ 
rettamente alla porta seriale del nostro 
Macintosh senza ulteriori installazioni 
hardware. Con il software di gestione 
fornito a corredo, si integra compieta- 
mente nell'ambiente Mac funzionando 


perfettamente anche come dispositivo di 
input per QuickTime Conferencing, la 
nuova estensione del System che per¬ 
mette di connettere in videoconferenza 
tutte le macchine che vogliamo. 

Consente, inoltre, di catturare immagi¬ 
ni statiche, registrare filmati video (a va¬ 
rie frequenze di scansione) con tanto di 
segnali audio grazie al microfono incorpo¬ 
rato nella stessa ••palletta ». Tra le utility a 
corredo troviamo anche un modulo com¬ 
patibile AfterDark per produrre facilmen¬ 
te screen saver basati su filmati video 

Insomma. . un bel regalo di Natale! 


Connectix QuickCam 


Produttore: 

Connectix 

2600 Campus Drive 

San Mateo, CA 94403 Usa 

Distributore: 

Questar srl 

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Connectix QuickCam 

Versione Macintosh Ut : 285 000 

Connectix QuickCam 

Versione Windows Ut. 285 000 


HAL 9000 

Chi non ricorda "2001 
Odissea nello Spazio»? E 
quel quasi-infallibile su- 
percomputer denomina¬ 
to HAL 9000 7 Installando 
la QuickCam sul mio 
Power Macintosh il ricor¬ 
do non poteva non anda¬ 
re che a quell'indimenti- 
cabile opera di Stanley 
Kubrick. 

Adesso il mio compu¬ 
ter è in grado di vedere 
chissà che non sia in gra¬ 
do di leggere anche il 
movimento labiale (una 
volta disabilitato da pan¬ 
nello di controllo il mi¬ 
crofono audio incorpora¬ 
to) Magari per prendere 
il controllo della situazio¬ 
ne, ribellandosi ai miei 
comandi cosi come ai 
miei gesti di mouse... 
Scherzi a parte, posi¬ 
zionata la telecamerina sul bordo supe¬ 
riore del monitor si ha proprio l'impres¬ 
sione di essere spiati Grazie alla sua 
forma sferica e al supporto triangolare 
è possibile ruotarla in ogni direzione 
per applicazioni diverse dalle videocon- 
ferenze è anche possibile l'installazione 
su un comune treppiedi fotografico gra¬ 
zie alla filettatura standard presente alla 
base Naturalmente la QuickCam può 
anche essere utilizzata «a mano» aven¬ 
do solo l'accortezza di controllare a vi¬ 
deo l'inquadratura e, soprattutto, la cor¬ 
retta inclinazione (con un aggeggio di 
forma sferica è facile perdere l'orienta¬ 
mento). Alla destra e alla sinistra 
dell'obiettivo di ripresa troviamo due 
sene di forellim relativi alla sezione mi¬ 
crofonica. In realtà il microfono è 
tutt'altro che stereo e la capsula è si¬ 
tuata in corrispondenza dei forellim de¬ 
stri quelli di sinistra hanno solo valore 
estetico. Il cavo di collegamento, lungo 
circa un metro e mezzo, serve sia per i 
segnali digitali che per l'alimentazione 
della telecamerina l'installazione, dal 
punto di vista hardware, non è diversa 
da quella di un mouse o di una tastiera 
L'unica differenza è la porta utilizzata, 
nel nostro caso la porta modem o la 
porta stampante. 


340 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 












MACINTOSH 
CONNECTIX QUICKCAM 




Il software di gestione 

A corredo con la QuickCam, oltre ad 
un esauriente manuale (In inglese) trovia¬ 
mo anche due dischi per l'installazione 
software Inserito il primo dischetto nel 
drive si lancia il consueto installer tipico 
delle applicazioni Macintosh che provve¬ 
der a copiare tutti i file necessari al cor¬ 
retto funzionamento della telecamerina. 
Tra questi troviamo anche QuickTime 
2.0 che verrà automaticamente copiato 
nella cartella estensioni delle macchine 
che ne siano ancora prive. Terminata l’in¬ 
stallazione troveremo sul nostro hard di¬ 
sk una nuova cartella denominata Quick¬ 
Cam. All'interno di essa, oltre ai consueti 
file «READ ME» contenenti ultime noti¬ 
zie sul software installato, troviamo quat¬ 
tro icone relative ad altrettante applica¬ 
zioni o utility La prima, QuickMovie, ser¬ 
ve per registrare ed editare filmati video, 
la seconda, QuickPICT, si utilizza per pre¬ 
levare singole immagini (la QuickCam in 
questo caso assume la veste di fotoca¬ 
mera digitale!!!); la terza, QuickFrame, ci 
permette di costruire startup screen o 
generici collage di immagini partendo da¬ 
gli «scatti» effettuati con la telecameri- 
na, con la quarta, QuickSaver, è possibile 
creare screen saver di AfterDark basati 
su filmati video. QuickMovie e l'applica¬ 
zione principale per l’utilizzo di Quick¬ 
Cam. Lanciandola compare una finestra 
contenente l'im¬ 
magine video ripre¬ 
sa dalla telecameri- 
na, un cursore per 
regolare la lumino¬ 
sità, un pulsante 
per registrare le 
immagini e un'ico¬ 
na per passare dal¬ 
la «ripresa» al mo¬ 
dalità «edit». Il suo 
utilizzo è presso¬ 
ché immediato: re¬ 
golata la luminosità con l'apposito curso¬ 
re, per registrare un filmato è sufficiente 
cliccare sul bottone «Record». Lo stes¬ 
so. durante la registrazione, si trasforma 
in tasto di «Stop» per interrompere in 
qualsiasi momento la registrazione. I pa¬ 
rametri relativi a quest'ultima si regolano 
attraverso appositi menu del programma 
QuickMovie. Riguardano la sorgente vi¬ 
deo utilizzata (QuickMovie funziona an¬ 
che con altri dispositivi video diversi dalla 


Sul lato destro e presente it mrcrolono mono inte¬ 
grato 

QuickCam), la frequenza di scansione, il 
metodo di compressione file e altre fun¬ 
zionalità Con la finestra di QuickMovie 
settata a 160x120 pixel (il formato mas¬ 
simo è 320x240), è possibile registrare 
15 fotogrammi al secondo in modalità 
«Best Frame Rate». 12 fps in «Better 
Frame Rate» e 8 fps in «Good Frame Ra¬ 
te» Oltre a queste tre velocità predefini¬ 
te (variabili anche in funzione della di¬ 
mensione della finestra video) QuickMo- 
vie permette di utilizzare anche la regi¬ 
strazione a «passo singolo» e in modalità 
«video lento». Settando «One Frame at 
Time» verrà registrato (in formato Quick¬ 
Time) un fotogramma ogni volta che dia¬ 
mo un click col mouse sul bottone «Re¬ 
cord». Con la modalità «Time Lapse» 


Altoportonte: | Spento 
Volume: c r~ 

Guadagno; 

IIQDQQDQDQQQ 


| tompionamento ^ | 
frequenza: | S.55I Ulto | 
Dimenatone: • 8 DII O 1 '• 
Modalità: fi Mono .. . 


QuickMovie permette anche regolazioni sonore e di effettuare registrazioni in modalità - video lento - 


possiamo impostare una cadenza di ri¬ 
presa qualsiasi, da un fotogramma al se¬ 
condo fino a un fotogramma ogni tot 
ore. 

Dal medesimo menu «Settmgs» è 
possibile selezionare il tipo e la modalità 
di compressione video. Questa può es¬ 
sere effettuata al termine della registra¬ 
zione o durante la registrazione Ovvia¬ 
mente i risultati migliori si ottengono nel 
primo caso e la stessa Connectix consi¬ 
glia addirittura di selezionare «nessuna 
compressione» fintantoché non si abbia¬ 
mo problemi di spazio sull'hard disk. 

Giocando sull’icona in basso a sinistra 
della finestra di QuickMovie si passa in 
modalità Edit. Compaiono i tipici cursori e 
i comandi dei filmati QuickTime ed è pos¬ 
sibile visionare il filmato, posizionarsi in 
un punto qualsiasi, procedere un foto¬ 
gramma per volta in avanti e indietro 
(quasi una moviola). In qualsiasi momen¬ 
to possiamo riprendere la registrazione, 
accodando la nuova ripresa a quella già 
effettuata o inserendola in un punto qual¬ 
siasi del filmato precedente. Non si può 
parlare di vero e proprio editing video, ma 
con una buona dose di pazienza (e forza 
di volontà) si riesce a montare un filmato 
secondo le proprie intenzioni. Ogni volta 
che effettuiamo operazioni di taglia e in¬ 
colla tra filmati diversi non vengono 
«giuntate» vere e proprie sessioni di ri¬ 
presa ma solo i riferimenti alle stesse. In 
ogni momento è però possibile generare 
il nuovo filmato in modo da tradurre tali ri¬ 
ferimenti in spezzoni veri e propri per ot¬ 
tenere un unico file con tutte le scene 
montate. 

QuickPICT 

Molto utile e facile da utilizzare anche 
l'applicazione QuickPICT con la quale è 
possibile trasformare la telecamerina in 
una fotocamera stili video. Ha due moda¬ 
lità di funzionamento, salvataggio su file 
o nella clipboard di sistema, selezionabili 
attraverso un'icona presente in basso a 
sinistra nella finestra del programma. 
Scegliendo la prima modalità potremo 
salvare la nostra immagine in formato 
PICT, JPEG o TIFF, nel secondo caso 
l'immagine è pronta per essere «incolla¬ 
ta» all'interno di qualsiasi altro program¬ 
ma in grado di ricevere immagini grafi¬ 
che. Il «mirino» è rappresentato, come 
nel caso precedente, dalla finestra del 
programma ridimensionabile a piacere 
tra il formato 80x60 e 320x240 pixel. Sot¬ 
to all'immagine è presente, anche in 
questo caso, un cursore per regolare la 
luminosità: è questa l'unica operazione 
«manuale» richiesta all'utente prima del¬ 
lo scatto. 

Buon divertimento! «S 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


341 
































Phyfe: 


« I [ I I I 0 S i 


Phyla 1.0 

di Raffaello De Masi 


erto che la giovinezza, se la sa¬ 
pessimo apprezzare a fondo, è 
una stagione d'oro. E questo vale 
non solo per gli uomini, ma anche per le 
cose Nell'ottantaquattro nasceva Mac 
che, nella buona e nella cattiva sorte, 
avrebbe condizionato con la sua inter¬ 
faccia gli anni a venire, in barba a tutte 
le affermazioni di originalità propinate 
da altri. Ci fu un periodo, intorno all 85- 
86 in cui ci fu un vero proliferare di 
software house e di relativi programmi. 
Bastava aprire un numero di MacUser o 
MacVZorld per scoprire le cose piu cu¬ 
riose , come software per costruire 
identikit polizieschi o linguaggi sbilenchi 
e arzigogolati; ci fu un periodo in cui si 
contarono contemporaneamente una 
quindicina di wp e una ventina di data¬ 
base. Poi, piano piano, le cose andaro¬ 
no cambiando; i piccoli sparirono, spes¬ 
so dopo aver venduto la propria tecno¬ 
logia a qualche grande, e il gioco, alme¬ 
no quello grosso, rimase legato ai gros¬ 


si nomi, come Microsoft, Claris o Sy¬ 
mantec, o a nomi esclusivi Icome Blyth, 
Graphsoft, ACI) che si specializzavano 
sempre di più in un'area risultati eccel¬ 
lenti ma sempre più verticali 
All'area database sono stato sempre 
particolarmente affezionato, si tratta, 
assieme ai worksheet, di un campo in¬ 
tensamente interessante, che permette 
a chi ne ha voglia di creare complesse 
trame di connessioni e di controlli senza 
dover ricorrere lo ricorrendo solo in par¬ 
teI alle pesanti catene di un linguaggio. 
Entrate con convinzione nel mondo di 
Excel o Omnis e vi renderete conto di 
essere cittadini di un paese praticamen¬ 
te senza confini, dove ogni barriera può 
cadere sotto i nostri sforzi per offrire 
nuove più entusiasmanti prospettive In 
questa area IdatabaseI ho cercato di te¬ 
nere aggiornati i lettori con il meglio che 
il mercato offriva fino a oggi fin quella 
degli spreadsheet c'è pochino da sce¬ 
gliere. almeno finché non vedremo la 




poco probabile nuova edizione di 1-2-3, 
o la ancora piu probabile uscita di un 
nuovo, più volte annunciato pacchetto, 
basato sull'eccellente motore di Fulllm- 
pact), l'ultima prova di tal genere riguar¬ 
dava. lo ricorderete. Helix Express, 
giunto alla versione 3 fe di questi giorni 
l'aggiornamento 3.5, un vero e proprio 
full remake, di cui parleremo al più pre¬ 
sto), prova presentata sul numero di 
settembre. Pensavo che per un po' non 
avremmo avuto più modo di interessar¬ 
ci di questo genere di software; invece 
eccoci ancora di nuovo qui per parlare 
di un nuovo, inaspettato nato che ci of¬ 
fre l'occasione di presentare una nuova 
filosofia di gestione delle basi dati, una 
filosofia che la Mamstay, produttrice del 
package ha da tempo applicato a tutti i 
suoi pacchetti. 


Phyla, un modo diverso per 
maneggiare la complessità 

Per usare Phyla, non ci stancheremo 
mai di dirlo, occorre fare un bagno 
d'umiltà e dimenticare i tradizionali me¬ 
todi d’approccio agli ambienti di base 
dati più noti e diffusi Phyla è un pro¬ 
gramma completamente nuovo, dotato 
di un'interfaccia piacevole e, appena 
fattoci un poco l’occhio, ovvia Tutto sta 
a cominciare con il piede giusto, ed è 
sintomatico il fatto che a lavorarci si tro¬ 
va meglio chi di DB non ha mai mastica¬ 
to molto, e non ha acquisito vecchie e 
piu tradizionali abitudini 

In termini di memoria e di caratteri¬ 
stiche della macchina Phyla non è ec¬ 
cessivamente esigente, gli basta una di¬ 
sponibilità di 2.5 Mb di RAM e circa 5 


Phyla Objected Oriented Database V 1.0 


Produttore: 

Mamstay 

501-A. Constitution Avente 
Carnet ilio. CA 93012-9812 

Distribuito in Europa da: 

Mamstay Europe 
14. Rue Albert Einstein, 

27420 Cbamps sur Marne 
Francia 

tei 33-1-64 61 6762 

Prezzo indicativo: Ut 450 000 


342 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 










MACINTOSH 


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Mainstay 

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C5 


Lo SplashScreen di Phyla, il primo database Ob/ect Oriented di Macintosh 



Un esempio dell'ambiente di base di lavoio. con le tmestie di definizione e 
contenuto 


Mb di spazio sul disco rigido Esige il 
System 7, dopo di che funziona anche 
sul più scalcinato SE. 

Compresso su un paio di dischetti di 
installazione HD, esso si installa in una 
cartella all'uopo autocreata contenente 
circa 5 Mb di materiale; il programma 
vero e proprio, diversi file aggiuntivi e 
una nutrita messe di esempi che diven¬ 
gono veramente preziosi per capire co¬ 
me funziona il programma e come utile 
palestra d'esercizio. È opportuno tenere 
presente, comunque, che l’intera archi¬ 
tettura del package si basa sul concetto 
di classe, blocco di dati aventi un ele¬ 


mento comune di identificazione; l'inno¬ 
vazione sta nel fatto che classi possono 
maneggiare altre classi, e così via. Que¬ 
ste ultime sono solo apparentemente 
subordinate alla prima ma, attraverso 
un abile disegno della struttura del DB, 
possono «vivere» di vita propria, svinco¬ 
late dalla radice principale. 

Modellare una situazione reale abba¬ 
stanza complessa è, in questo modo, 
un modello relativamente semplice per 
Phyla In altri termini, in questo ambien¬ 
te. è il database che si adatta alla strut¬ 
tura reale e non viceversa, come avve¬ 
niva in pacchetti più tradizionali 


L'ambiente e l'uso di Phyla 

Phyla, una volta aperto utilizza, evvi¬ 
va la semplicità, solo quattro menu, Fi¬ 
le, Edit, Group e Windows. È quest'ulti¬ 
mo il vero deus ex machina che per¬ 
mette di gestire il disegno, l'organizza¬ 
zione e l'uso della base dei dati. 

L'ambiente iniziale e di base consiste 
effettivamente di due finestre, Defini- 
tion e Coment, che funzionano combi¬ 
nate e gestiscono sia l'ambiente di svi¬ 
luppo che di utilizzo La finestra Definì- 
tion, in particolare, è usata per creare, 
modificare e mostrare la struttura del 



Una finestra delle preferenze, con la possibilità di scelta dei colon delle vane 
parti del programma. 



Una fase di definizione delle Vìews durante la costruzione dell'ambiente dì uti¬ 
lizzo 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


343 




























































































































MACINTOSH 




database, mentre quella di Content è 
usata per inserire, maneggiare e mo¬ 
strare il contenuto del database. 

La prima finestra. Defininon, permet¬ 
te di costruire l'organizzazione del data¬ 
base stesso. Ovviamente, all'inizio, es¬ 
sa è vuota, e si arricchirà, man mano 
che la base dati diverrà sempre più 
complessa, di elementi e strutture piu 
avanzate. 

La finestra offre, in testa, al di sotto 
del solito menu, un righello che contie¬ 
ne una serie di bottoni Ogni struttura 
inizia, ovviamente, con una classe radi¬ 
ce, da cui si svilupperanno gli elementi 
del database stesso (classi successive, 
attributi, automazioni). 

Dicevamo della struttura radice prin¬ 
cipale Essa è la base ferma del databa¬ 
se e da essa si diramano, nella maniera 
che riterremo più opportuna, tutti gli al¬ 
tri elementi. Funzione della root e quella 
di offrire una risorsa comune dalla quale 
derivano altre classi. Nessun oggetto, in 
base a questo principio, può essere ag¬ 
giunto alla classe radice. 

Passiamo alla fase successiva Gli 
oggetti che condividono gli stessi attri¬ 
buti e calcoli sono descritti e fanno par¬ 
te di una classe. Ad esempio, la classe 
«titolari» servirà a classificare tutti gli 
oggetti aventi le caratteristiche della 
classe stessa (ad esempio di una squa¬ 
dra di calcio) Ogni classe deve avere 
un unico nome e contenere attributi per 
informazioni relative all'oggetto. 

Ogni classe può generare sottoclassi 
(ricordate che il prefisso «sotto» non è. 
in questo ambiente, riduttivo). Una sot¬ 
toclasse può contenere attributi, relazio¬ 
ni, calcoli, formati, layout, tipologie e in¬ 
dirizzamento di uscita dei dati, schemi 
di trasmissione degli stessi ad altri 


utenti Una sottoclasse rappresenta, in 
altri termini, l'aggiunta di caratteristiche 
e di aspetti diversi alla classe stessa, 
pur senza modificarne e indicarne valori 
o aspetti A questo aspetto invece so¬ 
no deputati gli attributi, che permettono 
di definire le caratteristiche di ogni clas- 
se-subclasse e, in un certo qual modo, 
«imporre» il tipo di informazione che le 
classi relative sono destinate a custodi¬ 
re 

Gli attributi possono essere calcolati, 
cosi come avviene, ad esempio, negli 
spreadsheet. In questo caso Phyla pos¬ 
siede filtri davvero potenti, senza parla¬ 
re poi della possibilità di abbinare script 
alla struttura stessa dell'attributo l«em- 
bedded script»). 

Bene, abbiamo a disposizione i mat¬ 
toni di cui un database è fatto. Ma, al di 
fuori dei rapporti imposti dalle relazioni, 
non abbiamo modo di collegare tra loro 
classi dello stesso ramo o di rami diver¬ 
si. A questo pensano le relazioni, un in¬ 
timo legame che stringe tra loro classi 
destinate a interagire tra loro Una rela¬ 
zione può essere altresì legata a se 
stessa (autorelazione); è questa una 
struttura piu potente nella quale un og¬ 
getto di una classe può interferire con 
se stesso o con altri oggetti della stes¬ 
sa classe Ovviamente una relazione 
può essere «calcolata», in quanto può 
specificare la maniera nella quale ogget¬ 
ti interagiscono in base a relazioni pre¬ 
programmate o imposte in base a preci¬ 
se scelte. 

Dai mattoni all'edificio finale 

Abbiamo aperto il nostro bel cantie¬ 
re, con tutte le forniture necessarie a la¬ 
vorare per realizzare una bella struttura 


Giochiamo il bottone «relazioni» che ci 
permetterà di visualizzare i collegamenti 
tra le singole parti della base dati Ci ap¬ 
parirà un albero ben strutturato, con le 
sue belle relazioni e i suoi collegamenti 
bene in vista. Siamo pronti a creare la 
nostra base di dati 

Passiamo all'altra finestra, il Content 
Wmdow. Anche questa finestra ha un 
righello, un poco meno strutturato e 
complesso del precedente Un'icona è 
già presente, e si tratta dello stack prin¬ 
cipale (rappresentante la radice appena 
costruita). I bottoni presenti nel righello 
ci permetteranno di creare subset di og¬ 
getti, filebox per organizzare il contenu¬ 
to delle finestre, e tool per eseguire di¬ 
verse operazioni sul contenuto dei data¬ 
base. Abbiamo cioè creato, nella prima 
finestra i mattoni dell'edificio, nella se¬ 
conda li mettiamo insieme perchè fac¬ 
ciano quello che noi diciamo 

Passiamo rapidamente oltre per or¬ 
ganizzarci meglio nel nostro lavoro (chi 
acquisterà Phyla e deciderà di usarlo al 
meglio troverà, in questa finestra pane 
per i suoi denti di creativo). Abbiamo 
ancora a disposizione altre finestre, co¬ 
me avevamo detto. La prima cui dare¬ 
mo un'occhiata è Browse che, come ci 
aspetteremmo, apre una finestra in cui i 
record possono essere mostrati in for¬ 
ma strutturata e non. Il formato outline, 
ovviamente, offre informazioni piu im¬ 
mediate ma. per la sua struttura a 
spreadsheet, presenta informazioni più 
stringate e disagevoli da analizzare Un 
form display, invece, usa una scheda 
definita; ogni oggetto può essere sele¬ 
zionato e aperto in un aspetto piu leggi¬ 
bile e piacevole (ovviamente si possono 
avere più form display contemporanea¬ 
mente). In ambedue i casi la finestra è 


344 


MCmicrocomputer n. 15/ - dicembre 1995 





















































































MACINTOSH 


La notevole libreria 
d'esempi, tutti eccel¬ 
lentemente realizzati, 
rappresenta una pale¬ 
stra efficace, capace di 
fornire interessanti 
spunti e suggerimenti 
non compresi nel ma¬ 
nuale In questa pagina 
e in quella a fronte tre 
esempi che. oltre tut¬ 
to, sono accompagnati 
da dettagliate istruzioni 
sulla loro tecnica di 
realizzazione 



già dotata di un cursore che permette di 
« navigare » attraverso sia i record che le 
pagine; ovviamente attraverso un botto¬ 
ne è possibile accedere al form per po¬ 
terlo modificare, duplicare, aggiornare a 
piacimento 

Possiamo, ovviamente usare i form 
per stampare report. ma talora è conve¬ 
niente separare i due formati, ad esem¬ 
pio i campi potrebbero essere inseriti in 
una lettera commerciale già prestampa¬ 
ta Apriremo allora la finestra del Form 
Editor, un editor appunto, di formato 
per l’output (generalmente stampante). 
Anche qui è possibile costruire formati 
di report differenti. Ciò può, alla fine 
creare un certo disordine, se i formati 
sono molti e. magari, non ben docu¬ 
mentati. Ecco, allora in aiuto un tool, il 
Views editor, che permette di organiz¬ 
zare, raggruppare, collegare, cancellare 
schede, formati, schemi di report e cosi 
via. 

Il linguaggio di Phyla 

Phyla offre un set di funzioni e di co¬ 
mandi di grande qualità. Si tratta di fun¬ 
zioni che legate a oggetti correlati (si ri¬ 
cordi che oggetti non solo soli i «cam¬ 
pi» di altri DB, ma anche bottoni, tasti e 
cosi via) permettono di manipolare te¬ 
sto, numeri, argomenti trigonometrici, 
funzioni di data e statistica, funzioni di 
tempo Detti cosi non sembra ci si trovi 
di fronte a granché, ma l'impressione è 
erronea 

Costruire e assegnare una funzione a 
un oggetto è abbastanza diretto, si apre 
una finestra di funzione correlata all’og¬ 
getto stesso e avremo, sotto, un menu 
a tasti discendenti che permetterà di 
selezionale, semplicemente attraverso 


una voce di menu, la funzione corri¬ 
spondente. Ma non basta, non abbiamo 
solo la possibilità di adottare funzioni 
che bene o male sono note: vedremo 
come sia possibile scegliere comandi e 
funzioni specifiche dell’ambiente Object 
Oriented. 

Ma procediamo, ancora una volta, 
con ordine. Le funzioni lavorano, né più 
né meno, come quelle di un Excel, tan¬ 
to per fare un esempio II nome prece¬ 
de gli argomenti, legati tra loro, se ne¬ 
cessario da operandi. Andando a brac¬ 
cio tra le funzioni ne vediamo di notevo¬ 
li e piuttosto sofisticate, come l'aggiun¬ 
ta di n giorni a una data, la trasformazio¬ 
ne in giorno del mese di un valore nu¬ 


- Database relazionale di gran pregio, 
basato su una filosofia innovativa e 
del tutto originale. 

- Permette di costruire, in tempi ra¬ 
gionevolmente rapidi, applicativi di 
grande complessità ed efficienza 

- Disponibilità di un linguaggio artico¬ 
lato ed esteso, con funzioni avanzate 
di notevole livello 


CONTRO 

- Richiede, specie per chi proviene da 
altri ambienti, più tradizionali, un certo 
periodo di training e di adattamento 

- Manca un help in linea, di cui si av¬ 
verte sovente l’esigenza 




merico, la ricerca di valori di data più 
vecchi nel campo di operatività di una 
funzione. Funzioni finanziarie di gran li¬ 
vello non mancano, come quelle di rap¬ 
porto accelerato di deprezzamento, cal¬ 
colo dell'interesse composto e del valo¬ 
re netto presente e futuro, calcolo del 
numero dei periodi in un investimento o 
un finanziamento, calcolo del pagamen¬ 
to periodico di un investimento Le fun¬ 
zioni logiche comprendono quelle piu 
usate, ma anche altre meno diffuse, co¬ 
me (IsUndefinedl, la conversione di va¬ 
lori logici in testo o viceversa, la ricerca 
logica della presenza di un valore in una 
classe; in campo numerico abbiamo 
funzioni avanzate, proprie solo di lin¬ 
guaggi di programmazione veri e propri, 
come NumberValue (lo stesso che 
VAL$ del Basic), o il prodotto di opera¬ 
tori logici; e, ancora, arrotondamenti e 
cambi di formati numerici, il troncamen¬ 
to, la scelta di selettori (veri e propri fil¬ 
tri di passa-alto/passa-basso dei valori), 
selezione di mimmo e massimo, cam¬ 
bio di valori di un attributo al cambio di 
un altro. 

Le funzioni statistiche sono le solite, 
con l'aggiunta di tutti i valori di con- 
strain, mentre una bella sorpresa l’ab¬ 
biamo avuta nelle funzioni di testo, do¬ 
ve troviamo comandi come |Trimi, 
dall’ovvio uso. [Substitutel. ben articola¬ 
to e con numerose opzioni. (Cleanl. che 
rimuove tutti i caratteri non ASCII dal 
testo. (Matchl che fornisce la posizione 
del primo carattere in un valore di testo. 
Alcune funzioni sono curiose, come 
IProper], che trasforma il primo caratte¬ 
re del valore in maiuscolo e tutti gli altri 
in minuscolo, mentre molto utili risulta¬ 
no (Replace). (Substitutel, e (Substitu- 
teAIII 

Le funzioni di tempo sono quelle più 
o meno ben note, mentre in quelle tri¬ 
gonometriche notiamo le solite, fino ad 
ATN e ATN2 

Conclusioni 

Sebbene sia solo alla versione 1, 
Phyla si presenta come un database già 
in forma, con tutti gli attributi per poter 
competere con i suoi confratelli di am¬ 
pia fama. Completamente Object Orien- 
ted, nel vero senso della parola, intuiti¬ 
vo e facile da usare, richiede una filoso¬ 
fia d’uso, anche nella realizzazione della 
base dati diversa e in un certo qual mo¬ 
do aliena. Non è multiuente, e abbiamo 
notato la mancanza di un help, che, con 
le premesse fatte, poteva essere dav¬ 
vero comodo. Ma non dimentichiamolo, 
siamo alla prima release, di fronte a ma¬ 
stodonti che hanno dieci anni sul grop¬ 
pone. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


345 










































CINTOSH 




Microsoft Works, versione 4.0 


Produttore e distributore: 

Microsoft SpA 

Centro Direzionate S Felice ■ Pai A 
Via Rivoltane. 13 
20090 Segrete IMII 
lei 02/7039 21 

Prezzo al pubblico IVA esclusaf. 

Microsoft Works 4 0 Ut 323 000 


Microsoft Works 4.0 


di Raffaello De Masi 


poco il fine settimana, magati per scri¬ 
vere la lettera di reclamo alla compa¬ 
gnia del gas o per farsi il conto delle 
uscite della settimana Ovviamente so¬ 
no fieri di avere l'ultimissima versione 
Ila x.x x x x.x) dei loro pacchetti, e non 
sanno come fermarli quando fanno 
qualcosa di più di una semplice addizio¬ 
ne o del tracciamento di un quadratino. 

Scusatemi per il grande sfogo, ma 
non ne posso più di persone che mi te¬ 
lefonano ad ogni ora del giorno e della 
notte per dirmi che il loro programma si 
è impuntato e non sanno che cosa fare 
Passi per Valerio Ventruto, luminare del¬ 
la scienza medica ma gladiatore del sili¬ 
cio. che ingaggia lotte certe volte fisi¬ 
che con il suo PowerMac, ma di gioche- 
rellaton ne ho proprio piene le tasche. 

A questa gente vorrei dare un consi¬ 
glio, gratuito (e proprio per questo, lo 
so, inascoltato); lasciate perdere. Com¬ 
prate un integrato e vivete tranquilli. Co¬ 
me non vi sentite frustrati nel circolare 
in Panda, cosi non è detto che dobbiate 
a tutti i costi disegnare con Vellum o 
scrivere con WordPerfect Sono sicuro 


La Imestia d'apertura 
di MSWoiks A 


ITI è gente che si compra una 
I Mazda RX7 lper i non esperti 
l'auto dal motore più strano e 
sofisticato del mondo), una Bugatti, o 
un superfuonstrada a otto ruote, e ma¬ 
gari li usa per circolare per Via de' Cal- 
zaioli a Firenze o per Via Toledo a Napo¬ 
li. Non ce n 'è molti, certo, che possono 
permettersi questi «sfizi» (e meno ma¬ 
le!) ma la cosa, eclatante nel campo 
delle automobili, esiste, ben più diffusa 
in quello dell'informatica. 

Sempre per restare nel campo delle 
quattro ruote, c'è chi invece compra 
una bella Brava o una Canna e va dap¬ 
pertutto allo stesso modo, spendendo 
tanto di meno e certamente con molte 
meno preoccupazioni Guardate mio fra¬ 
tello. ad esempio, che non ha ancora 
comprato, in vita sua una macchina 
nuovaI 

Come dicevo, nel campo dell'infor¬ 
matica, di tipi di questo genere Inon co¬ 
me mio fratello, Dio ci salvi) ce n'è a io¬ 
sa. Si tratta di gente che acquista le 
molto spesso scopiazza) bestie feroci 


come Excel 5, Mimcad o Fontographer 
e poi pretende di ingabbiarle in macchi¬ 
ne con un paio di mega e di usarle un 


346 


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MACINTOSH 



» ^ lUf MoflUitò Uitu«ll/*a Intuita formalo Strumenti lineato jffl jJJ 0^ ijj <£) » 

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Alcuni esempi di modelli, prelevali dalle librerie accluse al pacchetto Si noti l'elevata qualità della Iattura 


che non riuscirete, per lo scarso impe¬ 
gno che dedicate al vostro Mac, neppu¬ 
re a raggiungere i limiti, peraltro avanza¬ 
ti, di questi gioielli dell'informatica. 

Integrato, o dell'immortale 

Gli integrati, o. per traslato, i Works 
rappresentano davvero le berline medie 
dell’informatica, il loro segmento C. 
Fanno quasi tutto, lo fanno bene e facil¬ 
mente. viaggiano su tutte le macchine, 
offrono insieme e a basso prezzo cose 
che se le volessimo comprare tutte in¬ 
sieme separatamente ci costerebbero 
un occhio della testa. Con essi si vive 
tranquilli, scambiano facilmente dati a 


destra e a manca, ci mettono in contat¬ 
to. senza spendere una lira per pro¬ 
grammi di comunicazione, con le BBS, 
preparano etichette e mantengono 
agende aggiornate dei nostri impegni, 

Pensate che oggi un discreto integra¬ 
to non costa praticamente nulla; Claris 
Works, nella versione 2. è offerto gra¬ 
tuitamente insieme alle nuove macchi¬ 
ne da diversi mesi. Se proprio volete 
spendere qualche centone comprate 
MSW o CW nella sua ultima versione e 
potrete godere delle prestazioni che, 
appena un paio di anni fa. erano presen¬ 
ti in pacchetti come Excel 3.0. Word 
stessa versione o magari MacDraw II. 

E allora, largo agli integrati e alle loro 


ultime versioni. Scomparso Beagle e non 
avuta più alcuna notizia di Great (peccato, 
forse erano fin troppo buoni per il perio¬ 
do in cui uscirono) sono rimasti a conten¬ 
dersi il mercato Microsoft e Claris, con 
pacchetti che. a suon di nuove versioni 
(vere o fasulle) si dividono il mercato, 
ognuno asserendo di esserne il leader. 
Per rispetto anche all'età proviamo, que¬ 
sto mese. MSWorks. riservandoci, per 
quello prossimo, il neonato 4 di Claris. 

MSWorks 4, 

una tradizione che continua 

Presente sul mercato da una decina 
d’anni MSW è, inutile nasconderlo, fi- 


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347 

















































































































MACINTOS 



il blocco delle clip-art, 
presente nel pacchetto 
e analogo, anche se 
meno ricco, a quello 
presente in Office 
Molto comoda la possi¬ 
bilità ai avere una pre- 
vie w delle ligure 


glio dell'evoluzione che. nel tempo han¬ 
no avuto pacchetti più specializzati co¬ 
me Word ed Excel Senza per questo 
voler dire nulla di riduttivo, potremmo 
affermare che Works raccoglie le carat¬ 
teristiche dei pacchetti nominati nella 
versione precedente Questo è stato 
vero fino alla versione 3. mentre possia¬ 
mo dire che la 4 ha sviluppato caratteri¬ 
stiche autonome, orientato più che alla 
sofisticazione delle prestazioni, all'incre¬ 
mento della «familiarità» dell'ambiente 
stesso. 

Perché di vero e proprio ambiente 
occorre parlare! Works è un eccellente 
«tavolo di lavoro» in cui si ha a portata 
di mano tutto quello di cui c'è bisogno 
per lavorare senza spostarsi dalla poltro¬ 
na o dalla scrivania In pratica (e ben lo 
sanno coloro che si sono avvicinati ulti¬ 
mamente al Mac, hanno trovato già 
montato ClarisWorks e lo hanno imme¬ 
diatamente adottato come programma 
d’elezione) un utente più che normale 
potrebbe lavorare per tempi lunghi sen¬ 
za sentire la necessita di tool piu spe¬ 
cializzati; ad esempio il modulo DR non 
ha niente da invidiare agli ultimi Mac- 
Draw, e lo stesso dicasi del modulo WP 
nei confronti di un MacWrite 

Grande evoluzione, quindi, dalla ver¬ 
sione iniziale, ma senza salti, accompa¬ 
gnando l'utente non specializzatissimo 
nell'uso quotidiano o saltuario della 
macchina Con in più alcuni bonus, che 
non fanno, come vedremo, per niente 
male. 

Installare WSWorks è semplice, ba¬ 
sandosi il tutto sull'inserimento di sei 
dischetti che non abbisognano nemme¬ 
no di inserimento di criptiche parole 
chiave o di stringhe di personalizzazio¬ 


ne Si crea cosi una cartella, delle di¬ 
mensioni di oltre 8 mega (che la dicono 
lunga sulla potenzialità di tutto l'ambien¬ 
te; il solo programma di base è di 2.5 
Mb, a fronte dei 250k della prima ver¬ 
sione); è sufficiente poco più di un me¬ 
gabyte per far girare l'applicazione an¬ 
che se 2.5 è la misura minima per avere 
prestazioni ragionevolmente veloci. 

Oltre al pacchetto e agli esempi di ri¬ 
to, l'installazione organizza alcune car¬ 
telle contenenti numerose clip-art di 
buona qualità, una scheda di installazio¬ 
ne (oggi comune a tutte le applicazioni 
Microsoft) e alcuni file aggiuntivi Lan¬ 
ciato il programma, si apre un menu a 
icone dove vengono visualizzati i moduli 
e le opzioni disponibili, ben dieci (scusa- 


PRO 


- Integrato di alta qualità, dotato di 
moduli perfettamente integrati e di 
notevoli prestazioni 

- Interfaccia estremamente amiche¬ 
vole. con modulo grafico sempre pre¬ 
sente m ogni ambiente. 

- Libreria di funzioni estesa e comple¬ 
ta. utilizzabile tal quale anche nel mo¬ 
dulo DB 


CONTRO 

- Decisamente lento anche su mac¬ 
chine di una certa potenza. 



te se è poco) suddivise in due riquadri 
Nel primo ci sono quelle importanti, va¬ 
le a dire il word processor, il database, 

10 spreadsheet, il modulo grafico (draw 
e pamt) e quello delle comunicazioni, 
nel secondo ci sono tool secondari, co¬ 
me quello dell’autocomposizione degli 
stili, della collezione dei modelli, 
dall’agenda e della rubrica (eccellente!), 
questa ultima assente dalla versione 
precedente 

Come dicevamo in precedenza la 
versione 4 è il miglior salto di qualità vi¬ 
sto nell'excursus vitae di questo pro¬ 
gramma. Tutti i moduli sono pratica¬ 
mente nuovi, nella forma e molto spes¬ 
so nella sostanza. Cominciamo con il 
wp, qui il remake rispetto alle versioni 
precedenti e a quello che offre la con¬ 
correnza è notevole. Non si tratta più di 
un vecchio motore MSWord o MSWn- 
te, rivisitato per l'integrato. Abbiamo in¬ 
vece a disposizione un programma pra¬ 
ticamente nuovo, dotato di una grafica 
accattivante e piacevole, privo di fronzo¬ 
li complessi e di opzioni supersofistica- 
te (che si e no utilizzeremmo una volta 
nella vita) Sembra di stare in una di 
quelle confortevoli cucine che si vedo¬ 
no nelle pubblicità, dove tutto è a porta¬ 
ta di mano, in uno scenario asettico e 
luminoso. 

Caratteristica propria degli integrati, 
Works basa la sua filosofia d'uso 
sull'uso di alcuni righelli-tavolozze gene¬ 
rali. che si aggiungono, a seconda del 
modulo che si sta usando, a quelli, per 
cosi dire, locali L'elaboratore testi cosi 
godrà di un ruler di testa molto simile a 
quello già visto in Word 5, a cui si ag¬ 
giunge una tavolozza, anch'essa sem¬ 
pre presente, specializzata nell'uso del¬ 
la grafica Oltre ai comandi ben noti e 
comuni ai wp. notiamo interessanti par¬ 
ticolari, come la possibilità di copiare 
formati da una parte del testo e appli¬ 
carli ad altre parti, inserire elenchi pun¬ 
tati (opzione questa presente solo su 
Word alla versione 6) e zoomare in di¬ 
verse scale. Gestione delle colonne, dei 
rientri, delle righe zoppe e vedove, 
dell'allineamento, dell'interlinea, delle 
tabelle e della loro formattazione, sono 
cose che si ottengono semplicemente 
schiacciando un tasto, mentre e possi¬ 
bile direttamente trasformare una tavo¬ 
la numerica in un grafico a barre o a tor¬ 
ta, anche senza passare attraverso il 
modulo spreadsheet. 

Gestire OLE in tutti i moduli è sem¬ 
pre possibile, in modo da scambiare da¬ 
ti tra le applicazioni in modo trasparen¬ 
te. Nuove più sofisticate opzioni pre¬ 
senti sono il check spelling delle parole, 

11 dizionario dei sinonimi, un nuovo si¬ 
stema di conta delle parole e delle lette- 


348 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 




































































MACINTOSH 



L agenda e la rubrica, sempre presenti in tutti i moduli. 



re, la gestione delle figure inserite nello 
scritto, con più efficienti opzioni di 
scontornamento. 

Database e spreadsheet 

Il DB di MSWorks è sempre stato fi¬ 
glio di MSFile, un pacchetto cui arrise, 
negli anni Ottanta, una lunga giovinezza 
e una grandissima fortuna (immaginate 
che per circa un paio d'anni fu in testa 
alle classifiche delle vendite negli USA, 
con quote più che doppie rispetto a 
Word ed Excel); probabilmente il moto¬ 
re è lo stesso (e lo si capisce da alcuni 
comandi), ma l'ambiente è stato com¬ 
pletamente ridisegnato, e modernizzato 
soprattutto nell'area dei form e dei re- 
port. 

Nel modulo sono oggi inseriti filtri di 
lettura dei valori dei campi più efficienti, 
mentre è stato aggiunto un nuovo tipo 
di campo, «Serie» che completa il già 
buon set presente (peccato che il data¬ 
base non ammetta campi figura). I for¬ 
mati, detti qui strutture, possono esse¬ 
re illimitati, e, in essi possono essere 
gestite etichette. Calcoli di una certa 
complessità possono essere eseguiti 
ed esiste un discreto set di operatori 
(matematici, statistici, logici, trigonome¬ 
trici. finanziari e speciali) I motori di or¬ 
dinamento e ricerca sono stati potenzia¬ 
ti e oggi quest'ultima può essere basata 
su fino a sei semi combinati secondo 
un complesso gioco di operatori logici. 

E visto che ci troviamo a parlare di 
record, diamo uno sguardo alla rubrica. 
Essa non è altro che un database in se¬ 
dicesimo, e di tale ambiente condivide 


diverse tecniche particolari. 

Il foglio di calcolo è infine figlio diret¬ 
to di Excel, di cui mostra molti cromo¬ 
somi. Chi lo apre si ritrova di fronte a un 
Excel 3-4, con alcune migliorie grafiche 
soprattutto per quel che attiene alla for¬ 
mattazione delle celle e alla gestione 
delle Chart Soprattutto sulle tecniche 
di formattazione, numeriche e non, si è 
lavorato a lungo, ottenendo risultati no¬ 
tevoli che non sfigurerebbero oggi in 
Ex5 Intelligentemente, gli implementa- 
tori di Works hanno costruito poi una li¬ 
breria di funzioni specifiche di un foglio 
elettronico, che sono condivise anche 
dal database. Si arriva cosi alla meravi¬ 
glia di poter disporre, nel DB di funzioni 
avanzatissime, neppure presenti in He- 
lix od Omnis. Il foglio elettronico, oggi, 
dispone di alcune funzioni di DB (cosa 
che mancava nelle versioni precedenti), 
e ancora, in fase di stampa, si possono 
stampare sia i valori che le formule del¬ 
le celle. 

E, come se non bastasse... 

Devo assolutamente chiudere con 
l'articolo altrimenti in redazione mi ta¬ 
gliano ferocemente. Ma di Works e del¬ 
le sue nuove caratteristiche ci sarebbe 
da parlare ancora a lungo (immaginate 
che il modulo di grafica gode, sul ma¬ 
nuale di oltre un centinaio di pagine; es¬ 
so può essere utilizzato inoltre come un 
presentation manager, un poco come 
PowerPoint). L’agenda permette di pro¬ 
grammare appuntamenti, con allarmi 
automatici d'avviso (occorre però esse¬ 
re in ambiente Works), e un'attività 


schedulata può essere contrassegnata 
e visualizzata in vario modo. In questa 
nuova versione si possono creare diver¬ 
se agende, ognuna per scopi diversi, e 
stabilire tempi, precedenze e modalità 
di avviso e di archiviazione. Tutti i mo¬ 
duli, infine, ammettono uso di QuickTi¬ 
me. 

Il modulo di trasmissione è efficiente 
e pratico, anche se non è granché diver¬ 
so da quello precedente. Occorre qui ri¬ 
cordare che questo, come gli altri, gode 
della potente opzione delle macro (si ri¬ 
cordi che esse sono comparse dieci an¬ 
ni fa qui, mentre abbiamo dovuto atten¬ 
dere Word 6 per vederle); unica vera 
novità è la pratica possibilità di inviare 
un file sotto formato testo, senza per 
questo modificarlo. 

Conclusioni 

Il livello oggi raggiunto dagli integrati 
è talmente elevato da competere ad ar¬ 
mi pari con pacchetti dedicati di qualche 
anno fa, essi, talora, riescono ad offrire 
addirittura particolari, se non prestazio¬ 
ni, superiori, sotto taluni aspetti, ai loro 
fratelli maggiori. 

È il caso di MSWorks. che permette 
di risolvere pressoché totalmente le esi¬ 
genze di un utente anche più che nor¬ 
male Ben interfacciato con l'esterno e 
con le altre applicazioni, capace di gesti¬ 
re OLE in maniera pressoché trasparen¬ 
te e immediata, ha il pregio di costare 
poco e di lavorare su pressoché tutte le 
macchine. Non ultimo, tutti i suoi file 
sono leggibili immediatamente da 
Works per Windows. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


349 

























































AMIGA 


Amiga F/X 

Scie di fumo: 
un progetto completo 

Chiunque abbia visto il secondo TV movie di Babylon 5 distribuito la scorsa estate 
dalla Warner Home Video, sarà senz'altro rimasto colpito dalla qualità della computer 
grafica, molto superiore a quella dell'episodio pilota come pure a quella di altri 
programmi che impiegano Lightwave per gli effetti speciali Una scena in particolare, 
non a caso sfruttata anche nei trailer, rimane impressa nella memoria quando daI 
pianeta intorno al quale orbita la Babylon 5 decollano missili a ricerca automatica del 
bersaglio che lasciano scie di fumo assolutamente realistiche e apparentemente 
tridimensionali. Questo mese vedremo come riprodurre tali scie creando un piccolo 
progetto completo e sfruttando ancora una volta quella risorsa inesauribile 

che è la nebbia 


di Massimiliano Marras 



Ancora la nebbia? 

Introdotta con Imagme 2.0, la possi¬ 
bilità di definire oggetti nebbiosi si è su¬ 
bito dimostrata una delle chiavi per ot¬ 
tenere effetti naturali realistici. Qualsia¬ 


si renderer è in grado di produrre " bel¬ 
le" immagini ricche di colpi speculari e 
superba specchiate, ma la simulazione 
di fenomeni naturali richiede molto piu 
impegno ed un software sufficiente- 
mente versatile, che non guidi per ma¬ 


no l'operatore, ma gli permetta di in¬ 
frangere certe regole se lo ritiene ne¬ 
cessario. Abbiamo già descritto in pas¬ 
sato i trucchi principali per ottenere dal¬ 
la nebbia risultati sempre diversi e adat¬ 
ti alle piu disparate esigenze: espandere 


350 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 







AMIGA F/X 



gli oggetti per simulare diverse densità, 
sfruttare la sovrapposizione di oggetti 
nebbiosi per cancellarne delle parti, 
adoperare tessiture per colorare un vo¬ 
lume di spazio all'interno del quale la 
nebbia sembri muoversi e, naturalmen¬ 
te, sfruttare l'auto illuminazione della 
nebbia per creare forme luminescenti 
ma apparentemente ombreggiate, ef¬ 
fetto impossibile con la sola brightness 

In base a quanto già sappiamo, la si¬ 
mulazione di una scia di fumo realistica 
sembrerebbe un compito assai sempli¬ 
ce, ma non è cosi II primo pensiero è 
ovviamente quello di fare ricorso ad un 
path lungo il quale estrudere durante 
l'animazione, con l'effetto Grow. una 
sezione di disco resa nebbiosa e ade¬ 
guatamente colorata. Il risultato dovreb¬ 
be essere appunto una scia di fumo che 
cresce dietro al nostro missile seguen¬ 
done la traiettoria. Il principio è corretto 
ma i risultati non saranno soddisfacenti, 
come vedremo, senza adoperare qual¬ 
che altro trucco. Procediamo quindi con 
la creazione degli oggetti per scoprire il 
punto debole di questa idea. 

Prima di tutto progettiamo il missile, 
che non richiederà un particolare sforzo 
essendo tutto sommato un elemento 
accessorio e che potremo quindi mo¬ 
dellare interamente nel Forms Editor. 
Creiamo un nuovo oggetto Forms im¬ 
postando la modalità operativa a Two 
Former Views, X-Y cross-section, nes¬ 
suna simmetria delle cross-section, top 
e bottom sigillati, 16 punti e 19 slice 
Facendo riferimento alla figura 1, ripro¬ 
duciamo il contorno del mìssile nella 


front view avendo cura dì selezionare 
una simmetria a novanta gradi e la mo¬ 
dalità lock grid per una maggiore preci¬ 
sione. Agendo in questo modo sarà 
sufficiente copiare (e naturalmente mi¬ 
gliorare!) solo il profilo di sinistra per ot¬ 
tenere l’intero oggetto perfettamente 
definito anche se, per il momento, di 
forma completamente cilindrica e simi¬ 
le ad un pedone degli scacchi 

Passiamo quindi alla definizione delle 
cross-section, che serviranno a dare 
forma agli alettoni di coda, e facendo ri¬ 
ferimento alla figura 2 creiamo e copia¬ 
mo la sezione circolare di default lungo 
tutto il corpo tubolare fino all'inizio degli 
alettoni, modificando come mostrato 
nella top view le sole sezioni di coda 
che andranno a formare una specie di 
stella A questo punto il missile è com¬ 
pleto, ma dovremo operare qualche pic¬ 
colo ritocco per migliorarne la resa fina¬ 
le. Trasferiamoci quindi nel Detail Editor 
e ricarichiamo l'oggetto, incominciando 
con una scalatura lungo l’asse Z per 
renderlo più slanciato Ricordiamo che 
spesso conviene creare gli oggetti nel 
Forms Editor con un'accentuata com¬ 
pressione lungo gli assi principali in mo¬ 
do da non dover continuamente mano¬ 
vrare i tasti cursore per ritrovare i punti 
che stiamo spostando. 

Entriamo in modo pick edge e sele¬ 
zioniamo gli edge evidenziati in figura 3 
rendendoli quindi Sharp per evitare che 
il phong shadlng applicato indiscrimina¬ 
tamente rovini la riuscita finale dell'og¬ 
getto. Volendo, è possibile rendere 
sharp anche gli edge esterni apparte¬ 


nenti agli alettoni, dopo aver nascosto 
con hide pomi i punti della sezione tu¬ 
bolare: questo produce un'illuminazione 
piu realistica della coda. Passiamo quin¬ 
di alla definizione degli attributi con un 
colore di 68,68,66, riflessione e filtro a 
zero, specularità di 143,171,129, hard- 
ness di 6 ed il resto a zero Per rendere 
meno omogenea la superficie applichia¬ 
mo una tessitura Dirt, mantenendo i pa¬ 
rametri di default ma ingrandendo leg¬ 
germente l'asse m modo da ridurre la 
granulosità del motivo e portando l'in¬ 
tensità allo 0,85. 

Passiamo quindi in modo Pick Faces 
e selezioniamo una fascia nel collo del 
missile che renderemo nera per inter¬ 
rompere la monotonia della colorazio¬ 
ne. Volendo, si possono schiarire anche 
i bordi degli alettoni con la stessa tecni¬ 
ca. Fatto questo spostiamo il solo asse 
dell'oggetto fino a farlo coincidere con 
la coda del missile, e lo ruotiamo in mo¬ 
do che l'asse Y punti verso l'ogiva, così 
da permettergli di orientarsi corretta- 
mente mentre percorre i path di Imagi- 
ne, Sempre agendo sul solo asse, sca¬ 
liamo l'asse Y in modo da renderlo mi¬ 
nuscolo e l’asse X in modo che sia lar¬ 
go circa il doppio della coda del missile 
Questo servirà per ottenere delle reali¬ 
stiche lens (lare dove si suppone sia 
posto lo scarico del reattore Rendiamo 
quindi l'asse una fonte di luce, con in¬ 
tensità 512,255,255 ed un falloff con¬ 
trollato sulla Y che, avendo rimpicciolito 
l'asse Y, eviterà che la luce si propaghi 
sulla superficie del missile permetten¬ 
dogli però di creare un grande alone 


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351 























AMIGA F/X 



Figura 3 Gli edge da 
rendere Sharp per evi¬ 
rare arrotondamenti in¬ 
desiderati 


rossastro con l'effetto LensFlar. Per fi¬ 
nire, aggiungiamo un secondo asse ap¬ 
pena più in basso rispetto a quello del 
missile e lo rendiamo a sua volta fonte 
di luce, questa volta completamente 
bianca, 255,255,255, con diminuzione 
di w anziché controlled falloff, ed una 
tessitura luminosa Strobe, con 16 cicli 
che variano dal bianco puro ad un grigio 
rossastro di 108,48,32. 

Mantenendo le dimensioni di default 
abbiamo ottenuto una seconda flare più 
piccola, di intensità cangiante durante 
l'animazione per simulare l'irregolarità 
della combustione (naturalmente dovre¬ 
mo effettuare un morph con una copia 
dell'oggetto nel quale avremo posto ad 
1 il parametro Distance travelled della 
tessitura) e che produrrà un forte colpo 
speculare sulla coda del missile e sugli 
oggetti che gli si avvicinassero, soppe¬ 
rendo alla limitazione della luce rossa 
aggiunta precedentemente della quale 
avevamo dovuto contenere l'applicazio- 
ne per via della alta intensità Ovvia¬ 
mente raggrupperemo al missile que¬ 
sto nuovo asse prima di salvarlo e di 
procedere alla realizzazione dell'effetto 
nebbia. 

La scia di fumo 

Aggiungiamo quindi un Open Path e 
modifichiamolo in modo da ottenere il 
percorso che vorremo far seguire al 
missile. Lavorando su un'animazione 
reale questo stadio verrebbe effettuato 
nello Stage Editor in modo da poter 
precisamente posizionare il percorso 
all’interno della scena principale. Una 
volta soddisfatti, salviamo il path (che 
adopereremo per muovere il missile) e 
senza più modificarlo manteniamolo 
nell'area di lavoro, alla quale aggiunge¬ 


remo un disco primitivo con poche se¬ 
zioni, ad esempio 8 o 10 ed un raggio di 
12 unità. Lasciamo gli attributi di que¬ 
sto oggetto ai loro default, portando la 
sola Fog length a 150 e aggiungendo 
due tessiture una Ghost con Fog 
Length at T di 750 e gli altri parametri ai 
valori di default, che servirà a sfumare i 
contorni della scia di fumo, ed una Dirt 
con l'asse considerevolmente scalato 
ed una intensità posta ad 1, così da co¬ 
lorare completamente un volume di 
spazio con i toni di grigio adatti ai gas di 
scarico del missile. Raggruppiamo il di¬ 


sco al percorso (il path deve essere il 
genitore) e salviamo l'oggetto. 

Trasferiamoci quindi nell'Action Edi¬ 
tor dove imposteremo un adeguato nu¬ 
mero di fotogrammi, ad esempio 50, ed 
aggiungeremo i vari ''attori'' facendo 
seguire al missile il path principale sia 
per posizione che per orientamento. 
Creeremo poi un effetto Grow per la 
scia di fumo, con una minima rotazione 
sull'asse Y (ad esempio 30 gradi), alli¬ 
neando l'estrusione all'asse Y, mante¬ 
nendo la X "orizzontale" e lasciando gli 
altri parametri inalterati. Aggiungeremo 
anche un effetto globale di LensFlar po¬ 
nendo a zero il numero di riflessioni cir¬ 
colari e ottagonali cosi da ottenere solo 
l'alone intorno alle luci. Nello Stage Edi¬ 
tor approntiamo un'adeguata illumina¬ 
zione, troviamo un’inquadratura soddi¬ 
sfacente e dopo qualche controllo di 
routine passiamo al rendering di un'ani¬ 
mazione di prova. Se tutto è stato rea¬ 
lizzato come descritto otterremo qual¬ 
cosa di molto., msoddisfacente II mo¬ 
vimento. l'effetto di crescita, le flare ed 
i colori della nebbia saranno senz'altro 
adeguati, ma il prodotto finito non sem¬ 
brerà affatto una scia di fumo quanto 
una corda o, peggio, una specie di bina¬ 
rio nebbioso. Riflettiamo quindi sull'in¬ 
successo. domandandoci per quale ra¬ 
gione non siamo riusciti a simulare l'ef¬ 
fetto correttamente E probabile che il 
motivo ci appaia evidente dopo un paio 
di visioni dell'animazione' il fumo non si 



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AMIGA F/X 


disperde, si mantiene coerente e com¬ 
patto, come fosse una forma solida, 
mentre nella realtà il getto ad alta pres¬ 
sione apparirebbe compatto e semisoli- 
do appena fuori dallo scarico del missi¬ 
le, disperdendosi via via sempre di più 
fino ad apparire tenue e largo nel pro¬ 
prio punto di origine- La soluzione sem¬ 
bra a portata di mano: è sufficiente usa¬ 
re il parametro di scalatura dell’effetto 
Grow per modificare le dimensioni della 
sezione durante l'estrusione e questo 
dovrebbe permetterci, partendo da una 
sezione grande e rimpicciolendola, di 
ottenere l’effetto di dispersione appena 
descritto. Proviamo, solo per scoprire 
che non e cosi: il fumo non sembra di¬ 
sperdersi perché rimane sempre delle 
stesse dimensioni, rimpicciolendosi 
man mano che procede nel percorso, e 
per assurdo al momento della nascita è 
più grande della coda del missile dal 
quale dovrebbe uscire. Naturalmente 
anche partire da una sezione piccola e 
ingrandirla, o ricorrere all’opzione rever¬ 
se timing dell’effetto non possono por¬ 
tare al risultato sperato perché ciò che 
vogliamo ottenere non è contemplato 
da Imagine: una doppia scalatura che 
mantenga costanti le dimensioni della 
sezione durante l’estrusione e ingrandi¬ 
sca le sezioni più "anziane" man mano 
che la scia si allunga. 

Abbiamo detto sopra che un buon 
software deve essere versatile, ed Ima¬ 
gine risponde senza dubbio a questo re¬ 
quisito un metodo per ottenere ciò che 
vogliamo c’è ed è anche ovvio se si ri¬ 
flette sul metodo operativo di Imagine. 
Durante l'effetto Grow l'oggetto viene 
ricreato ad ogni fotogramma, effettuan¬ 
do l'estrusione del profilo lungo il path 
ed applicando i vari parametri di scalatu¬ 
ra e traslazione. Ma se ogni fotogram¬ 
ma contiene un oggetto diverso, creato 
appositamente partendo dalla sezione 
originale, possiamo anche sfruttare il 
morphing per modificare le dimensioni 
di partenza della sezione in ogni foto¬ 
gramma, cambiando cosi il comporta¬ 
mento dell'effetto Grow. Verifichiamo 
subito la correttezza di questa supposi¬ 
zione passando nel Detail Editor, ricari¬ 
cando l'oggetto che sottoponiamo alla 
crescita e scalando i punti della sezione 
di dieci volte usando il pannello Tran- 
sformation. Salviamo questo nuovo og¬ 
getto con un altro nome e nell’Action 
Editor impostiamo un morph tra il grup¬ 
po originale ed il nuovo gruppo per tutta 
la durata della animazione. Risultato? La 
scia di fumo sembrerà crescere ed allar¬ 
garsi perché ad ogni fotogramma la se¬ 
zione di partenza risulterà più grande 
Non è ancora ciò che vogliamo: in que¬ 
sto modo infatti il fumo risulta largo an¬ 



che alla estremità terminale, dove si 
trova il reattore e qui dovrebbe apparire 
piccolo Proviamo allora a scalare me¬ 
diante l’effetto Grow l'oggetto di 0,1 
volte, combinando in pratica due scala- 
ture localizzate: la prima scalatura, di 
dieci volte, ingrandisce progressiva¬ 
mente le sezioni all’origine, portandoci 
alla dispersione del fumo che desidera¬ 
vamo, mentre la seconda ottenuta me¬ 
diante l'effetto Grow rimpicciolisce di 
dieci volte le sezioni terminali man ma¬ 
no che si procede nell'animazione. Que¬ 
sto metodo non è perfetto (se potessi¬ 
mo impiegare i reciproci dei fattori di in¬ 
grandimento come fattori di riduzione il 
risultato sarebbe migliore) perché a 
metà animazione 5*0.5 è uguale a 2.5 e 
non certo ad uno come vorremmo per 
mantenere sempre costante la sezione 
terminale, ma in pratica (e mediante un 
altro piccolo trucco che vedremo tra po¬ 
co) la resa finale è sufficientemente 
buona da soddisfare i requisiti iniziali è 
però essenziale disattivare l’interpola- 
zione basata su spline durante il 
morphing essendo l’approssimazione 
ottenuta con l'interpolazione lineare ap¬ 
pena sufficiente; se questa venisse 
"addolcita” da Imagine mediante una 
curva si perderebbe l'effetto di espan¬ 
sione tanto faticosamente raggiunto. Se 
calcoliamo questa nuova animazione 
vedremo il fumo crescere realistica¬ 
mente e per effetto della maggiore di¬ 
stanza tra le superfici che influenza la 
densità della nebbia, sembrerà farsi te¬ 
nue e sbiadito all'estremità iniziale man¬ 
tenendosi nitido e forte in prossimità 
del reattore 

Un effetto che sembrava banale ha 
richiesto non poche modifiche ed elabo¬ 
razioni per una realizzazione accettabile, 
ma non è ancora completo il fumo con¬ 


tinua ad assomigliare troppo ad un cilin¬ 
dro mentre dovrebbe apparire come 
una massa caotica di particelle in conti¬ 
nua evoluzione. Per fortuna la soluzione 
è a portata di mano, nella forma di un 
misconosciuto effetto di Imagine 3.0 
Spike Normalmente Spike produce del¬ 
le protuberanze animate sugli oggetti, 
in modo analogo all'effetto Ripple. noi 
lo applicheremo alla scia di fumo come 
secondo F/x con una propagazione ra¬ 
diale intorno all’asse, una distanza mini¬ 
ma di 50 unità, una distanza massima di 
130, almeno un ciclo ed un massimo di 
sei cicli, senza restringerlo all’uso di ci¬ 
cli compiuti e soprattutto senza ritorna¬ 
re alla posizione originale. In questo 
modo la nostra scia di fumo verrà scos¬ 
sa da un continuo sussulto che oltre a 
rimuovere completamente l’apparenza 
di un profilo regolare, produrrà un effet¬ 
to secondario alterando ancora la den¬ 
sità della nebbia durante l’estrusione 
amplificando l’illusione di osservare un 
agglomerato di gas anziché una superfi¬ 
cie continua. Possiamo quindi procede¬ 
re all’ultimo rendering, per ammirare il 
risultato finale (un esempio del quale è 
visibile in figura 4) che si presta comun¬ 
que a numerose modifiche e migliorie: 
per ottenere un’animazione assoluta- 
mente realistica è possibile adoperare 
al posto del tubo di nebbia un tubo par- 
ticellare come già visto in occasione del 
fumo tridimensionale, ma i lunghi tempi 
di rendering dovuti alle migliaia di inter¬ 
sezioni la rendono una via da seguire 
solo per esigenze di fotorealismo parti¬ 
colarmente acute; ancora, è possibile 
adoperare più path separati con para¬ 
metri leggermente diversi per ottenere 
scie di fumo che si dividono o improvvi¬ 
se turbolenze; per un logo originale si 
può far scrivere qualcosa ad un biplano 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


353 





















contro un cielo azzurro, mentre per una 
scena sottomarina questo metodo può 
agevolmente creare l'illusione della 
massa di acqua spostata da un'elica in 
un ribollire di bollicine. 

Il resto della scena 

Come si vede dalla foto di apertura e 
dalla raccolta di fotogrammi tratti dalla 
piccola animazione di prova, gli oggetti 
rimanenti sono piuttosto semplici da 
realizzare. Per l'aeroplano che lancerà il 
missile potremo adoperare uno dei tanti 
oggetti di pubblico dominio, adeguando¬ 
ne gli attributi all'ambiente cupo e futu¬ 
ribile chiaramente ricalcato da Biade 
Runner In figura 5 vediamo come sono 
stati realizzati i palazzi nel Forms Editor, 
adoperando la modalità One Former 
View con 16 punti e 14 slice per creare 
una struttura verticale dagli angoli sfac¬ 
cettati che. come già detto sopra, scale¬ 
remo opportunamente nel Detail Editor 
per renderla proporzionata La superfi¬ 
cie del palazzo dovrà essere scura per 
far risaltare le finestre illuminate, per 
cui useremo un colore di 22,26,38, ed 
una specularità di appena 10,12.20, 
mentre una hardness di circa 60 garan¬ 
tirà che non ci saranno né colpi specula¬ 
ri nitidi (assurdi in una scena notturna) 
né tantomeno un'illuminazione specula¬ 
re troppo diffusa Una tessitura Metals2 
di alluminio "bumpy'' ristretta agli ango¬ 
li del palazzo serve a rendere nitida la 


separazione tra struttura portante e fi¬ 
nestre. mentre queste ultime si posso¬ 
no ottenere facilmente con la tessitura 
RectWmd. con dimensioni 8.8,6. frazio¬ 
ne attiva dello 0,52, spaziatura minima 
di 0,14. spaziatura massima di 0.3 colo¬ 
re che varia tra 255.255.54 e 81,43,37. 
nessuna trasparenza, massima bright- 
ness e volendo anche un minimo di ri¬ 
flessione Per finire, una tessitura Dirt ai 
valori di default fornisce quel tanto di 
usura sufficiente a rendere accettabile 
un modello altrimenti davvero semplice 
I coni di luce proiettati da immaginari 
riflettori fuori scena sono semplicemen¬ 
te dei coni primitivi semitrasparenti con 
l'asse reso fonte di luce conica in modo 
da coincidere con le dimensioni dell'og¬ 
getto. Sebbene la nebbia sia più che 
adatta (ed un tempo era l'unica risorsa) 
alla simulazione di un cono di luce, per 
ottenere l'effetto di trasparenza provia¬ 
mo ad adoperare la normale trasparen¬ 
za di Imagine in modo da ampliare la 
nostra libreria di effetti L'elemento 
chiave è la tessitura Fakely che permet¬ 
te di alterare gli attributi di colore, rifles¬ 
sione e trasparenza in base all'angolo 
tra la normale alla superficie e la posi¬ 
zione dell'osservatore. Adoperandola 
come tessitura di filtro (dalla massima 
trasparenza a circa 170 su R, G e B) con 
un threshold di 0.35 è possibile ripro¬ 
durre l'effetto di "edge transparency" 
proprio di Lightwave. Applicandola nuo¬ 
vamente. questa volta come tessitura 


di colore con treshold a 0.25 e sfuman¬ 
do da 249,249,255 per il lato fino a 
119,184,200 per la parte frontale si ot¬ 
tiene un interessante sfasamento tra la 
parte trasparente e quella colorata e so¬ 
lida che rende l'effetto particolarmente 
realistico Infine una tessitura Dirt (sem¬ 
pre lei!) fornisce i colori sporchi e con¬ 
fusi di un vero fascio di luce; a rigore 
sarebbe opportuno applicare la tessitura 
Dirt ad un altro asse con l'opzione Ap- 
ply to child in modo da far viaggiare il 
cono di luce all'interno di un volume di 
colorazione, ma i risultati sono sufficien¬ 
temente realistici anche senza ricorrere 
a questo miglioramento che richiede¬ 
rebbe la creazione di stati e renderebbe 
molto noiosa la preparazione dell'anima¬ 
zione (è senz'altro piu rapido ruotare 
l'oggetto nello Stage Editor ed usare la 
funzione Alignment bar che non spo¬ 
starsi dallo Stage al Detail editor fino ad 
ottenere i risultati desiderati) 

Creati gli oggetti resta solo da prepa¬ 
rare l'animazione, piuttosto semplice a 
dire il vero. Facendo riferimento alla fi¬ 
gura 6. posizioniamo i palazzi in modo 
tale che essi oscurino la sorgente dei 
coni di luce e facciamo coincidere l'an¬ 
golo di uno dei palazzi con il punto ter¬ 
minale del percorso seguito dal missile. 
Il veicolo che lancia il missile deve spo¬ 
starsi rapidamente dal centro dell'inqua¬ 
dratura in modo tale da non coprire la 
scia di fumo lasciata dallo stesso, per 
cui lo faremo scivolare sulla destra, in¬ 
clinandosi, e quindi daremo inizio ad 
una manovra che lo porterà nell'angolo 
alto a destra, lontano dal punto focale 
dell'animazione Al tempo stesso avre¬ 
mo cura di inquadrare la scena in modo 
tale che l'illuminazione direzionale sia 
posta sul lato opposto dell'aereo rispet¬ 
to a ciò che e visibile allo spettatore. 
Cosi facendo otterremo un duplice risul¬ 
tato primo, che il modello dell'aereo 
polrà essere piu semplice perché la 
scarsa illuminazione ne coprirà i difetti e 
secondo, che la macchia scura non di¬ 
strarrà lo spettatore interessato al mis¬ 
sile ed al suo percorso Come illumina¬ 
zione adoperiamo una forte luce direzio¬ 
nale posta sul lato destro della scena, in 
alto, ed un’altra luce direzionale rossa 
ma con diminuzione di intensità prove¬ 
niente dal basso della scena. Volendo e 
possibile aggiungere un efficace effetto 
di nebbia globale rossastra, ma questo 
potrebbe rendere ancora meno eviden¬ 
te la scia di fumo che è quanto ci inte¬ 
ressa maggiormente nel contesto di 
questo progetto. (SE 


Massimiliano Marras e raggiungibile tramile MC- 
link alla casella MCI606 e tramite Internet all'indi- 
l... .... ~~) 


354 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





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Chicli • Università La Sapienza • Università di Torino • Università di Perugia • 
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Personal Computer Club: 

"Maggiore efficienza ottenibile da uno 
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nostro paese " (04/95) 

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Repubblica, Messaggero Veneto, PC Magazine, PC Subito 
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MULTIMEDIA 


Sostenere Amiga 

Conto alla rovescia: zero! 

Sogno un Amiga veloce e pieno di colori, audio a I6bit e video digitale a tutto 
schermo. Sogno un Amiga che non disdegni Windows '95. che continui nella 
tradizione vincente del 3D. dell'animazione e della grafica facile. Sogno un Amiga che, 
come il più prezioso dei "muletti ", lavori alla grande per sviluppare il multimedia poi da 
ridistribuire per MPC. Sogno... ma la realtà di ieri, un primato riconosciuto, contrasta 
con la realtà di oggi. Una realtà che obbliga a rifarsi un nome, un look, ma soprattutto 
una credibilità tecnologica spentasi da anni, ancora prima del tonfo commodonano. 

L'oggi ricomincia dall'A1200 e dall'A4000/T, ma il domani che sarà? 

di Bruno Rosati 


Amiga Technologies a partire dalla 
meta di ottobre ha rimesso sul mercato 
l'A1200 e proprio in questi giorni 
l’A4000/T II primo modello Amiga, il piu 
venduto, è rimasto quello di prima e 
neH'A4000, ora in versione (/T)ower, le 
uniche novità appariscenti sono appun¬ 
to il case e la porta SCSI-2 più una se¬ 
conda slot video che, a prescindere dal¬ 
le future versioni Amiga, lascia chiara¬ 
mente presagire dov’è che guardano gli 
ingegneri della Escom 

L’A4000 sarà una macchina da «nic¬ 
chia videografica»? Gli addetti ai lavori 
ricominceranno a guardarla da questo 
punto di vista oppure rimbalzeranno le 
scelte fra un MPC-Pentium infarcito di 
schede Fast VideoMachine oppure, cosi 
ricchi da ignorare il resto del mondo, si 
rivolgeranno senza indugi alla SGI 7 Ai 
posteri l'ardua sentenza. Certo è che al¬ 
l’attuale A4000/T (veloce 
quanto vogliamo con l’attua¬ 
le ’040 a 25 MHz e poi a se¬ 
guire con l'atteso upgrade al¬ 
lo ’060 a 50 MHz) le preroga¬ 
tive amighevoli dei chip cu- 
stom e dell’Amiga-OS posso¬ 
no non bastare Anzi, non ba¬ 
stano proprio: non porta nulla 
di nuovo, nulla di cosi ecci¬ 
tante ed appariscente da po¬ 
ter far dire «accidenti che 
mostro!» L’unica cosa che 
spaventa nell’A4000/T è il 
prezzo: staremo sui sette mi¬ 
lioni e, lira più e lira meno, mi 
sembra una cosa assurda. 

Non voglio fare ulteriori com¬ 
menti (la cosa, purtroppo, si 
commenta da sola...), ignoro 
la faccenda e torno al più ter¬ 
reno Al 200 A proposito del 


quale, qualche anno fa, scussi che era 
«un bellissimo gioiello con un'unica 
pecca di purezza: doveva venire alla lu¬ 
ce un paio di anni prima...». Confermo 
la frase e la rilancio in questa occasio¬ 
ne se alla Commodore non si fossero 
assopiti sui fugaci allori della prima epo¬ 
ca multimediale, oggi non ci troverem¬ 
mo a dover ritessere gli sfilacciatissimi 
fili di una tela di ragno che non cattura 
più nessuno. Per farlo ci vogliono un 
paio di miracoli. Ovviamente la 
Escom/Amiga Technologies in pochi 
mesi non ne poteva che fare uno, il pri¬ 
mo: comprarsi i resti della Commodore 
e far ripartire la produzione. Produzione 
che è ripartita da dove eravamo rimasti 
(CAI200), comprendendo un leggero 
enhanced tecnologico (l'A4000 con la 
SCSI-2 ed il secondo slot video) e con 
uno stop alla produzione alla linea CD 


Vediamo subito cosa significa proprio 
quest’ultima non bella novità. 

Il CD non tornerà sul mercato, al¬ 
meno non prima di aver colmato il 
«gap» che lo separa dalle Sony Playsta¬ 
tion oppure non prima che l’Amiga Te¬ 
chnologies non ne ridisegm un mercato 
tutto nuovo, quello dei media-box La 
scelta è fra queste due strade e noi pre¬ 
feriamo la seconda, giacché la prima, il 
mondo dei videogame, si è rivelata un 
disastro di marketing e promozione 
(benché quando usci, il CD dava una 
pista a tutte le console in circolazione!). 
Al contrario il mercato dei media-box è 
terreno tanto fertile quanto mcoltivato, 
si può arare e mietere con la ragionevo¬ 
le certezza che (fra il segnale video in 
digitale, Internet ed altri <service> da 
cui cibarsi tra televisore e doppino te¬ 
lefonico) il raccolto sarà abbondante ed 
in tempi rapidissimi. Tutto 
sta nel ridisegnare il CD 1 ' nel¬ 
lo standard, dotandolo di una 
CPU piu potente, di piu RAM 
e di un decodificatore MPEG 
«on board» Uno scatolotto 
più o meno simile al CDTV 
(ovvero all’Envision di Olivet¬ 
ti...) Benché gli MPC imperi¬ 
no, se vogliamo dirla tutta, 
mancano di una prerogativa 
assoluta dal punto di vista 
della penetrazione del mer¬ 
cato «home-office»: il loro 
difficile inserimento nell’am¬ 
biente casalingo. 

Un MPC è ancora un mon¬ 
do a parte Una tastiera a filo, 
un case ingombrante, carat¬ 
teristiche video particolari e 
conseguente monitor dedica¬ 
to, ecc Tutti limiti di «ricollo- 



356 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 









AMIGA 

MULTIMEDIA 




II CD ha riconosciuto la sequenza AVseqOO I dal dello stream MPEG ed ha su¬ 
bito attivato il pannello di selezione per le multitracce dat La lista comprende 
solo i videoclip dei Oueen contenuti sul primo dei due dischi di Gteatest Flix 


Brevistoria di » We Are The Champions» Gli esecutori, i parolieri e i composito¬ 
ri, Nel mentre, nel francobollo, scorre un black&whne relativo al videoclip . 


camento fisico» che Windows '95 miti¬ 
ga solo in parte con le «facilities» 
software. L'autorun, tanto per dirne 
una, Amiga l'ha di serie nel suo S.O. fin 
dal lontano 1985 (si era persino sparsa 
la voce che la Dell volesse comperare la 
Commodore solo per verificare, e quin¬ 
di agire legalmente di conseguenza, se 
'sto famoso autorun di Windows '95 
non nascesse troppo simile a quello di 
Amiga-OSH. 

Amiga poi si attacca direttamente al 
TV-color, via Scart, RGB o presa-anten¬ 
na Se al nuovo, ipotizzabile CD ", vi at¬ 
testiamo una bella seriale super-veloce, 
un decoder MPEG di serie ed un chip- 


set intelligente che riconosce i segnali 
via antenna e via telefono, quello che 
ne viene fuori è appunto II media-box, 
che può farsi il suo bel mercato, ovvero 
un'affidabilissima utilitaria (noi pensia¬ 
mo «piccolo», non miriamo alla Ferrari!) 
con la quale percorrere le autostrade 
del multimedia. 

Il sogno, concludendosi, si aggancia 
a questa possibile realtà futura, ridise¬ 
gnando davanti ai nostri occhi un nuovo 
CD 3 '' in grado di riprodurre con la stessa 
facilità i CD-ROM per Windows '95 pro¬ 
dotti dalle milionarie workstation Pen¬ 
tium (o P6) senza più ricorrere ad altri 
sistemi MPC di fruizione ugualmente 


costosi e di difficile «ricollocamento fisi¬ 
co» Sia nell'ambiente casalingo che in 
situazioni differenti come possono es¬ 
sere musei e congressi di vana natura 
(info-point). l'Amiga-base parte con l'in¬ 
discusso vantaggio di essere da sem¬ 
pre un «videocomputer» 

Se l'Escom/Amiga Technologies ha 
in mente questo, lo stop è sacrosanto 
e condivisibile. Inutile continuare a cu¬ 
rare un ramo dalle foglie morte 
com'era quello dell'attuale CD Per fa¬ 
re ciò è inevitabile che ci voglia un po' 
più di tempo ed è quindi comprensibile 
che i tedeschi abbiano inizialmente 
puntato a dare linfa vitale all'unico ra- 



« Comandante Mercury agli ordini > 


I mitici Oueen insiemeI 



MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 


357 





















AMIGA 

MULTIMEDIA 




Un Dumo piano della chitarra di Roger Taylor 


Uno dei pomi » personaggi i di Freddy Mercuty 


mo fertile. Stiamo parlando deH'A1200. 
l'unico Amiga capace nel passato di te¬ 
nere a galla la Commodore ed ora. 
nell'immediato, di far rientrare alla 
Escom dall'esposizione economica so¬ 
stenuta nella fase di acquisizione dei 
resti della prima. Il punto è un altro: è 
l’A 1200 in grado di reggere il mercato, 
fosse solo quello natalizio? Vorrei dire 
di si, un sì convinto e facilmente com¬ 
provale. 

L’Amiga-OS 3.1 riconosce i CD-ROM 
drive esterni già da sistema, al control¬ 
ler IDE è poi attestabile un normale dri¬ 
ve in standard IDE-ATAPI, e, tramite il 
CrossoDOS, anche i dischi in formato 
MS-DOS possono essere letti. L'ag¬ 
giunta dei vari datatype poi rendono 
condivisibili in ambiente Amiga gli even¬ 
tuali file Wav, Bmp, Gif, Voc, ecc. pro¬ 
venienti dal mondo MPC e presenti su¬ 
gli stessi floppy MS-DOS standard o 
suli'ISO-9660 dei CD-ROM. La macchi¬ 
na, cosi come si connette al TV, può es¬ 
sere subito attestata anche all'ingresso 
di un VCR e. con una minima spesa, es¬ 
sere corredata da un genlock per la so- 
vrimpressione di titoli e sigle sulle ripre¬ 
se video in via di montaggio Un'altra 
cosa molto bella in Amiga è la gestione 
della grafica. Un DPaint o meglio ancora 
il Personal Paint di Cloanto (a proposito 
è uscito l'ultimo upgrade con il quale di¬ 
minuiscono notevolmente i tempi di at¬ 
tesa nel rendering degli effetti di image- 
processing) riescono a fare cose che 
giusto l'Autodesk Animator for Win¬ 
dows promette! Ma l'Animator costa 
quasi due milioni 

Un sì convinto allora? Ancora no, per¬ 


ché c'è una questione economica di 
mezzo che rende tutto piu tnsicuro. 
L'A1200 viene riproposto al pubblico ad 
un milione di lire (senza Hard Disk) e ad 
un milione e trecentomila lire nella ver¬ 
sione con hard disk da 170 Mbyte Nel¬ 
la confezione «regalo» sono compresi 
applicativi per l'elaborazione dei dati, 
l'archiviazione, il calcolo e il gioco, quin¬ 
di l'utente è subito produttivo. Ma acci¬ 
denti, a quei prezzi, chi ci salterà sopra? 
Probabilmente solo quelli che amano 
Amiga D'altronde Escom ha pianificato 
la vendita di centomila unità Al 200 che 
probabilmente serviranno a far rientrare 
denaro fresco ed avvicinarsi all'azzera¬ 
mento dell’esposizione economica so¬ 
stenuta che, lo ricordiamo, è stata di piu 
di dieci milioni di dollari. Comprensibile, 
ma restano i miei dubbi al riguardo del 
prezzo imposto, dovuto in buona parte 
al rincaro della componentistica elettro¬ 
nica specifica di Amiga I «nuovi» 
Al 200, assemblati in Europa, godono di 
componenti di qualità, nulla a che vede¬ 
re con le «ciofeche» transistorizzate de¬ 
gli assemblaggi orientali operati dalla 
defunta Commodore Malgrado ciò con¬ 
tinuo a covare il dubbio, in gran parte 
economico e solo in piccola parte tec¬ 
nologico Se il primo non posso supe¬ 
rarlo (questo lo deve fare il potenziale 
acquirente!) allora mi do da fare per an¬ 
nullare il secondo. 

A1200: un presente grafico 
(più o meno) allineato 

Ultimamente, lavorando all'acquisi¬ 
zione e all'editing di un filmato video in 


digitale, mi sono trovato nella necessita 
di sovraimporre e sincronizzare una se¬ 
rie di animazioni, utilizzando una tecnica 
simile a quella adottata per la realizza¬ 
zione di Roger Rabbit. Ebbene, l’unica 
strada percorribile sul mio MPC era 
quella di creare un progetto in Premiere 
e quindi tentare coi chroma-key di fora¬ 
re il fondo sul quale l’animazione era 
realizzata e sostituirvi le immagini della 
ripresa video II fondo era nero, ma di 
nero, nella ripresa ce n'era in abbondan¬ 
za. Allora provai a ritingere il fondo con 
un altro colore, poi un altro, un altro, un 
altro ma, qualsiasi colore vi imponessi, 
era sempre presente in gran quantità 
anche nei trame della ripresa dal vivo 
Risultato: si foravano insieme fondo ed 
immagini dal vivo. La rinuncia all'effetto 
di chroma-key era quindi inevitabile 
Con pia rassegnazione allora non ho po¬ 
tuto fare altro che procedere all'estra¬ 
zione della dib-sequence (450 framel) 
dal filmato AVI per poi passare alla lenta 
e complicata, nonché imprecisa, tecnica 
dello stamping dei singoli trame del¬ 
l'animazione sui singoli frame della ri¬ 
presa digitalizzata Una fatica, ragazzi, 
che oggi posso evitare comperando 
l'Autodesk Animator Studio oppure 
chiedendo aiuto al mio «redivivo» 
Al 200. Aldilà del metodo di comunica¬ 
zione (floppy, hard disk o via seriale con 
Twin-Express) quando il materiale MPC 
entra nel mondo di Amiga tutto diventa 
più facile. La sequenza video e quella di 
animazione una volta apparse dentro lo 
screen di Personal Paint si sono fuse 
con naturalezza estrema. La prossima 
volta, dopo aver acquisito il filmato vi- 


358 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 


AMIGA 

MULTIMEDIA 



II romantico inizio di ■Who Wants To Live Forever- Icolonna sonora di Highlan - La recitazione Iun momento D’ima di esplodereII di Freddy sempre da - Who 

derl IVanrs To Live Forever- 


deo, la realizzazione dell'effetto di car- 
toonizzazione dei frame lo eseguirò di¬ 
rettamente dall'AI200 e, nello specifi¬ 
co, per mezzo del Personal Paint. Dove 
sta tutta 'sta potenza? Nel poter gestire 
la palette a 256 (e multipla!) in linea, 
nel poter gestire lo scorrimento dei sin¬ 
goli frame avanzando o retrocedendo 
per l’estensione del file per mezzo dei 
semplicissimi tasti «1» e «2»; entrare 
nel singolo frame creando zone croma¬ 
tiche di trasparenza, fondendo e rifon¬ 
dendo file Anim di ogni genere, prele¬ 
vando un certo numero di fotogrammi 
o di particolari degli stessi Insomma 
un'autentica «pacchia». Con i suoi limi¬ 
ti. voglio essere onesto lo '020 non è 
poi cosi veloce, la palette dei colori in li¬ 
nea è limitata ai classici otto bitplane. 
ed infine con le dimensioni dello scher¬ 
mo che sono più grandi (320x256 PAL 
contro i 320x240 del segnale VGA) e 
che quindi va ridimensionato per l'occa¬ 
sione. Un altro limite, l'ultimo, è quello 
relativo alla componente audio che non 
può essere sincronizzata. Poco male, la 
sincronizzazione dell'mterleaving au- 
dio/video la farò una volta che la se¬ 
quenza dei fotogrammi sarà tornata in 
ambiente MPC e la svolgerò precisa 
all'interno dello sheet di lavoro di Pre¬ 
miere 

Al200 e i CD-ROM: 
solo archivi e media-clip 

Dai pregi della grafica animata ai di¬ 
fetti della fruizione multimediale il pas¬ 
so e breve e. ahinoi, dolente Non ci 
siamo proprio. L'Amiga in quanto tale 


non ha un sistema ufficiale per l'uso e 
la visione interattiva dei CD-ROM 
C'era il CDTV e c'è (o c'era?) il CD , 
ma non c'è stato mai uno standard per 
gli altri Amiga, né di conseguenza un 
mercato già attivo. Al massimo, attrez¬ 
zandosi con un kit ottico fatto da terzi, 
l'Amiga (1200, 2000, 3000 o 4000 che 
sia) può tentare di fruire dei vecchi tito¬ 
li interattivi del CDTV e dei giochi del 
CD Non c'è in parole povere un sup¬ 
porto per la produzione e la fruzione di 
titoli interattivi come esiste per MPC 
ed Apple Macintosh. Ne abbiamo già 
parlato più volte: né dinosauri né enci¬ 
clopedie! 

Guardandola da questo punto di vi¬ 
sta CAI200 diviene un computer più 
produttivo che fruitivo e lo sarà sem¬ 
pre di più, anche perché i videogame 
su floppy disk stanno rapidamente la¬ 
sciando il campo a quelli su CD-ROM e 
la piattaforma piu giocosa è ormai im¬ 
battibilmente il PC. Che cambi il ven¬ 
to? Che ora siano gli MPC le basi per 
giocare e che l'Amiga (in versione RI¬ 
SC magari) possa diventare un'esclusi¬ 
va base di produzione 7 Qualcuno già 
parla di sottile vendetta; noi, più paca¬ 
tamente, parliamo di terreno perso e 
da recuperare (oppure morire!). 

Malgrado ciò le soluzioni per connet¬ 
tere ad un A1200 il suo bel CD-ROM 
drive ci sono. La più interessante è 
quella offerta dalla Power Computing 
con la serie Powers CD-ROM su SCSI- 
2 (via porta PCMCIA) che vende il suo 
driver ottico di lettura completo di de¬ 
codificatore software dei codici com¬ 
pressi m MPEG e di emulatore CD . La 


serie Powers è importata dalla DB-Li- 
ne. Meno duttile dal punto di vista pre¬ 
stazionale, ma piu interessante dal pun¬ 
to di vista economico, è la soluzione 
degli IDE-A. Proposti dall’Hardital di Mi¬ 
lano (02/48016309) gli IDE-A sono dei 
CD-ROM drive in standard IDE-ATAPI 
che possono essere direttamente con¬ 
nessi al controller per dischi interno 
dell'A1200. A doppia o quadrupla velo¬ 
cità le due versioni disponibili sul mer¬ 
cato oscillano dalle duecentocinquanta 
alle trecentonovantamila lire. Cifre alle 
quali va poi aggiunto il costo per i ca¬ 
vetti ed il case esterno che somma al¬ 
tre centodiecimila lire Diciamo quattro- 
centomila lire in media, ma per farci poi 
girare cosa? In primis tutti gli archivi 
MPC che saturano il mercato. Archivi di 
file wav e midi, avi, fli/flc e anche mov 
di QuickTime, tutto o quasi può girare 
nell'A1200 grazie ai numerosi datatype 
che, agganciandosi al!'Amiga-OS, rie¬ 
scono a far sentire le sintesi e vedere 
animazioni e filmati digitali Un insieme 
di materiali che possono tornare utilis¬ 
simi all'utente creativo sia a livello per¬ 
sonale che. come abbiamo visto 
poc'anzi (la duttilità applicativa della 
grafica animata su Amiga...) a livello 
professionale. 

Oltre ai datatype, gli Amiga hanno 
oggi il supporto di vari player multime¬ 
diali in grado di riprodurre file di vari for¬ 
mati provenienti sia dal mondo MPC 
che Macintosh fra questi il più potente 
ed evoluto è senz'altro XAnim di Mark 
Podlipec e Terje Pedersen, un player 
straordinario in grado di far girare in am¬ 
biente Amiga file di tipi Avi, Quicktime, 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


359 





AMIGA 


MULTIMEDIA 




11 / m Gang Slighlly Maa - chi potrà mai dimenticare attesta maschera di E - The Invisible Man- dove vogliamo metterlo* 

Freddy? 


FLI/FLC. IFF, GIF e MPEG XAnim. che 
subisce una continua serie di upgrade 
(segno tangibile di vitalità) necessita di 
uno '020 e dell'AmigaOS v2.04 Fra i 
suoi pregi maggiori va citato il supporto 
agli AVI full-frame anche a 24bit-colore, 
gli AVI codificati in MPEG con il metodo 
Xing, le animazioni DL, FLI/FLC. i 
GIF89a con estensioni di animazione, 
nonché i vetusti standard del PageFlip- 
per e del Movie Setter. Buono poi il 
supporto per i codec di QuickTime e di 
Video for Windows (Videol. XMPG e 
CVID SuperMac Cinepaki) Compresi 
nella lista i file AVI-audio in formato 
ADPCM mono XAnim è reperibile sia 
sulle raccolte CD-ROM di Aminet che 
direttamente al sito della XAnim Home 
Page http://www.portal.com/-podli- 
pec/home.html. Una «rotta di navigazio¬ 
ne” questa che dal discorso sui CD¬ 
ROM ci porta dritti dritti all'interno di In¬ 
ternet! 

Cosa? Un Amiga, nello specifico un 
Al 200 può anche entrare in Internet? A 
chi vi ponesse simile domanda non ri¬ 
spondete in maniera volgare, bensì solo 
«dettagliata" Esordite dicendo che si. 
con Amiga abbiamo la possibilità di na¬ 
vigare né piu ne meno che con un Mac 
oppure un MPC. Abbiamo anche il no¬ 
stro bel browser: l'Amiga Mosaic, me¬ 
glio conosciuto come AMosaic, un 
software giunto alla release 2.0 che non 
sarà né il «vero» Mosaic né l'ultimo 
Netscape, ma che è indubbiamente la 
cosa più preziosa di cui un amighista in¬ 
ternauta può disporre. Un bel modem, 
un gruzzolo di RAM in più (facciamo 
4Mbyte), l'AMosaic e il WWW è anche 
nostro Uno dice' ma nei siti i file si 


chiamano gif, bmp, wav, voc. aiff, avi, 
mov e mpeg Mbeh? Non abbiamo par¬ 
lato poc'anzi di datatype e di media- 
player? 

Entrando brevemente nel particolare 
dei siti, Amiga per quanto riguarda In¬ 
ternet. gode di archivi Gopher 
(gopher eunet.sk) e FTP (ftp wuarchi- 
ve.wustl.edu) ed ha link Usenet e Fido¬ 
net riguardanti argomenti/programmi 
per la gestione audio, per applicativi vi¬ 
deo, demo e addirittura rubriche per 
CD"! 

Conclusioni 

«Sostenere Amiga!» Non temete, 
non è il nuovo (e bruttissimo) slogan 
con il quale tentare di rilanciare il no¬ 
stro: più semplicemente si tratta di 
una esortazione (per il sottoscritto) e di 
una rassicurazione (per gli utenti) che 
cercheremo di soddisfare mese dopo 
mese Sostenere Amiga nella grafica e 
nelle animazioni, per trasformarlo (an¬ 
che se già lo è. almeno nel mio caso) 
nel fido computer grafico d'appoggio al 
MPC Sostenere Amiga nell'uso quoti¬ 
diano, magari direttamente connesso 
al TV-color ed ancora più forte al te¬ 
lefono, ad Internet. Il tutto per rivivere 
l'home-computing, soffrire il meno 
possibile della sindrome del «fuori- 
standard» e lavorare lo stesso Non si 
tratta di far squillare le trombe ed an¬ 
nunciare un evento tecnologico che. 
TA1200, certo non è: si tratta solo di ri¬ 
partire dal punto dove c'eravamo fer¬ 
marti e al quale c'eravamo tenuti anco¬ 
rati per mezzo del buon CD 3 ', di cui la 
sorte pare già segnata (in Gran Breta¬ 


gna non saranno certo d'accordo visto 
corbe l'oggettmo ha venduto!) e il cui 
successore è ancora tutto da definire 

In onore dell'eroico «tamburino» tro¬ 
vo allora giusto lasciarmi andare ad 
una seconda esortazione, stavolta ri¬ 
volta a quelli della Escom ma un 
Al200 con un CD-ROM al posto del 
floppy e sempre dotato di HD interno 
sarebbe costato davvero molto? Non 
poteva essere questa la carta migliore 
per il rilancio 7 Dotare il CD dell'I/O 
dell'A1200 (ovvero dotare l'AI 200 del¬ 
le specifiche fruitive del CD ) avrebbe 
potuto avere l'effetto di un morphing 
tecnologico che poteva (ed ancora 
può!) portare ad un vero computer con 
un vero sistema di fruizione già com¬ 
preso nello chassis e nel prezzo Forse 
ci avevano pensato in Germania, se 
qualcuno però mi dice (come mi dice) 
che il prezzo da pagare poteva essere 
l'attesa e la morte prematura di un 
marchio ed una tecnologia appena ac¬ 
quisiti, beh, allora mi arrendo Comun¬ 
que sia sosterrò Amiga! 

Per il CD un ben augurante «Auf 
Wiedersehen Und Viel Gluckl» che di¬ 
mostro regalandogli tutte le figure che 
corredano l'articolo. Si tratta delle 
schermate tratte dal VideoCD Greatest 
Flix 1° e 2° dei Queen, visto e sentito 
dal CD corredato di scheda MPEG 
(non se ne trova piu una che e una, ami¬ 
ci miei!) attraverso il TV-color e l'impian¬ 
to Hi-Fi Qualcosa di meraviglioso, cre¬ 
detemi. KE 


Bruno Rosati e raggiungibile su MC-lmk alla casella 
MC4200 e tramite Internet all'indirizzo 

I. -.,] 


360 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





Non si resiste 
al richiamo 


di Expocartoon 



A maggio e novembre di ogni 
anno c'è un appuntamento da 
non dimenticare. 

Expocartoon vi aspetta alla 
Fiera di Roma con tante novità e forti emozioni. 

Fate un nodo al fazzoletto e arrivederci a EXPOCARTOON. 





Mostra mercato del fumetto 

DEL CINEMA D’ANIMAZIONE E DEI GAMES 


P 1 so 


F T W A B E 


OS/2 


Ottimizziamo OS/2 

Questo mese vi presentiamo altri tre programmi molto interessanti. Il primo, 
CFGInfo4, vi sarà di grande aiuto per comprendere il misterioso CONFIG.SYS di OS/2; 
non fatevi ingannare dal nome, OS/2 NON carica il DOS (come invece fa qualche altro 
«nuovo» sistema operativo) al boot. ma mantiene gran parte della sua configurazione 
in questo file, chiamato forse per tradizione con il vecchio nome dell'analogo 
DOS. Ottimizzando il CONFIG SYS si può velocizzare in modo notevole il 
funzionamento di OS/2. PMView è invece un ottimo viewer/editor di immagini, molto 
veloce ed integrato splendidamente con la Scrivania di OS/2. Infine c'è TaskBar, per 
chi sente la mancanza di un elenco dei task di tipo grafico ma con molte altre opzioni a 
sua disposizione. Al solito vi potrà capitare di trovare sulla rete versioni piu aggiornate 
dei programmi che vi presentiamo, ma ciò è dovuto ai tempi tecnici di lavorazione 

della rivista 


a cura di Team OS/2 



CONFIG.SYS 
Information Center 4 

Genere: Utility, freeware 

File: CFGINF04.ZIP _ 

Autore: Rick Meigs F<:>. mriosdnucs 
Reperibilità Internet: hobbes nmsu edu 
Reperibilità BBS: PIW BBS. Fido 2 334/708 
10121-393945. teinet 194 20 186 2) 

Autore recensione: Alberto Velo lalbe&pi 
nerolo.oll.it) 

Se installare OS/2 non è più molto 
difficile, ben piu arduo è II compito di 
chi decide di ottimizzarne la configura¬ 
zione, o peggio di comprenderne a fon¬ 
do il funzionamento, 

Il voluminoso CONFIG SYS è ricco di 
istruzioni, molte delle quali di difficile in¬ 
terpretazione; ed e, cosi come creato al 
momento dell'installazione, disordinato 
e «standard" ossia non è ottimizzato 
per la particolare macchina su cui avete 
installato il sistema operativo, se non 
per il fatto che vengono installati i driver 
per i componenti individuati (scheda vi¬ 
deo. lettore CD, scheda audio e cosi 
via). 

Ebbene, CFGInfo è l’utility che risol¬ 
verà per voi tutti questi problemi: il pro¬ 
gramma analizza il vostro CONFIG.SYS 
e vi aiuta ad ottimizzarlo, fornendovi 
inoltre moltissime informazioni sulle 


istruzioni in esso contenute Ma vedia¬ 
mo in dettaglio di cosa è capace CFG- 
Info. 

Innanzitutto, per utilizzare CFGInfo è 
necessario avere installato il supporto 
Rexx di OS/2 questo poiché CFGInfo è 
scritto in Rexx. in particolare con il VX- 
Rexx Watcom (per cui è necessario in¬ 


stallare la libreria runtime dello stesso, 
inclusa nello ZIP di CFGInfo). 

La prima volta che avviamo il pro¬ 
gramma questo ci chiede alcune infor¬ 
mazioni basilari sul nostro sistema qua¬ 
le è il disco di Boot. quali tipi di File Sy¬ 
stem utilizziamo (FAT e/o HPFS), se ab¬ 
biamo o meno un lettore CD Altre 


362 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 








PD SOFTWARE 
OS/2 


informazioni, come la quantità di Ram 
installata, vengono acquisite diretta¬ 
mente dalla macchina e non ci resta 
che confermare quanto rilevato. 

E siamo subito pronti: CFGInfo legge 
il nostro CONFIG.SYS, e lo inserisce 
nella parte superiore della sua finestra 
principale. Nella parte inferiore, come 
potete vedere in figura, c'è invece la 
«Information Window»: in essa trovia¬ 
mo, per ogni voce del CONFIG.SYS, 
un'approfondita descrizione della fun¬ 
zione svolta, gli eventuali switch di con¬ 
figurazione e rispettivi valori, ed i «tips» 
(suggerimentil dell'autore del program¬ 
ma per un'eventuale ottimizzazione del 
vostro sistema. Un vero e proprio «cen¬ 
tro informazioni» che vi aiuterà a com¬ 
prendere il funzionamento di OS/2 e ad 
ottenere il massimo delle prestazioni 
dal vostro computer. 

Le informazioni della Information 
Window sono lette da CFGInfo da un fi¬ 
le di nome OS2CFGxx.DAT, dove xx è il 
numero di versione: l'autore prepara pe¬ 
riodicamente nuove versioni di tale file, 
aggiornandolo ed arricchendolo. Vi ba¬ 
sterà entrare in possesso dell'ultima 
versione del file (cercate sempre su 


hobbes.nmsu.edu! per aggiornare il pro¬ 
gramma. senza bisogno di rieseguire il 
download o l'FTP di un archivio più 
grosso. Da notare che le informazioni ivi 
contenute possono essere consultate 
anche senza l'interfaccia di CFGInfo, in 
quanto si tratta di un file di testo norma¬ 
lissimo; ma vi perdereste, così facendo, 
le altre capacita del programma 

CFGInfo vi mette infatti a disposizio¬ 
ne una toolbar (pulsantiera), ed un me¬ 
nu contestuale richiamabile, come di 
consueto per OS/2, con un click del ta¬ 
sto destro del mouse Dal menu è pos¬ 
sibile richiamare le opzioni riguardanti il 
programma, mentre i pulsanti servono 
sostanzialmente a facilitare e sveltire la 
consultazione delle informazioni, stam¬ 
parle, editare il CONFIG.SYS. 

Interessantissime sono, a mio avvi¬ 
so, un paio di funzioni associate a pul¬ 
santi: la visualizzazione delle istruzioni 
più incomprensibili del CONFIG SYS 
con relativa spiegazione (che tornerà 
utile anche a chi OS/2 lo conosce be¬ 
ne!), e la routine di analisi e rapporto sul 
vostro CONFIG.SYS In pratica CFGInfo 
analizza la vostra configurazione e crea 
un rapporto, nel quale indica cosa c’è di 


anomalo nel CONFIG.SYS, cosa c'è di 
superfluo, cosa e come si può migliora¬ 
re, eliminare o aggiungere. Tutto ciò in 
relazione alla vostra specifica configura¬ 
zione. al vostro PC! 

Se non avete a disposizione un 
membro del Team OS/2 che possa con¬ 
sigliarvi come ottimizzare il vostro siste¬ 
ma, CFGInfo è sicuramente uno stru¬ 
mento prezioso ed utile; se volete sa¬ 
perne di più sul funzionamento di OS/2, 
CFGmfo vi spiegherò molte cose in mo¬ 
do semplice e chiaro. 

Concludendo... è noto ai piu, anche 
grazie ad un paio di articoli apparsi su 
MC qualche tempo fa, che è possibile 
fare una prima ottimizzazione del CON¬ 
FIG.SYS semplicemente ordinandone le 
istruzioni secondo un ordine ben preci¬ 
so (IFS, Basedev, eccetera) Insieme a 
CFGInfo 4 trovate una piccola e como¬ 
da utility che serve proprio a questo: a 
riordinare il vostro CONFIG.SYS in mo¬ 
do da ridurre il tempo necessario al 
bootstrap. 

Ricordate però di creare sempre un 
backup del CONFIG.SYS, prima di mo¬ 
dificarlo o di riordinarlo: agite con caute¬ 
la, e seguite i suggerimenti di CFGInfo. 


PMView 0.92 

Genere: utility grafica PM. Shareware 40S 
File: PMVIEWÒ92.ZIP611Kb 
Autore: Peter Nielsen Isthiagare&nichel - 
ucs mdiana.edu) 

Reperibilità internet: Hobbes nmsu edu 
/os2/graphics 

Autore recensione: Alessandro Bonometti 
IBauno@mbox. voi. iti 

PMView è. nell’opinione dell'autore, 
il miglior programma shareware per ve- 
dere/modificare/convertire immagini di¬ 
sponibile sotto OS/2. 

Le sue caratteristiche vincenti sono 
molteplici: dall'elevata velocità alla va¬ 
rietà dei formati disponibili (PhotoCD 
compreso), dalla possibilità di creare sli- 
deshow ai thumbnail, dall'integrazione 
con la Scrivania ai filtri di fotoritocco. 


L'elenco completo del PD-software 
è pubblicato alle pagine 318/319. 



MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


363 





B D SOFTWARE 
OS/2 


Il programma di installazione crea 
l'icona e le associazioni, cosicché per 
vedere un'immagine di un formato sup¬ 
portato da PMView e sufficiente fare 
doppio click sull'icona del file Una volta 
che PMView è aperto, per visualizzare 
un'altra immagine basta trascinare l'ico¬ 
na sulla finestra del programma, mentre 
per creare uno slideshow basta selezio¬ 
nare le immagini desiderate da una car¬ 
tella e trascinarle su PMView Sono na¬ 
turalmente disponibili i piu tradizionali 
box di dialogo di apertura/selezione dei 
file, ma sfruttare l'interazione del pro¬ 
gramma con la Scrivania è il piu delle 
volte piu rapido e intuitivo. 

PMView permette di creare delle 
«thumbnails»: le immagini in formato 
«unghia di pollice» compaiono nelle fi¬ 
nestre di dialogo di PMView in corri¬ 
spondenza dei file ma anche, e questo 
è davvero notevole, come icone dei file 
stessi nelle normali cartelle della Scriva¬ 


nia: ciò consente di identificare facil¬ 
mente un'immagine semplicemente 
aprendo la cartella dove è contenuta 
La funzione di slideshow è molto 
avanzata può essere eseguito a scher¬ 
mo intero o in finestra, non appena 
l'immagine corrente viene visualizzata 
PMView dà inizio al caricamento della 
successiva (sfruttando in modo egregio 
il multithread di OS/2), si può salvare e 
ripristinare la sequenza e l'ordine delle 
immagini e se l'immagine ha un thumb- 
nail questo viene mostrato durante il 
caricamento Inoltre si può impostare 
lo slideshow in avanzamento manuale 
o automatico, eventualmente metterlo 
in pausa, tornare o riprendere da una 
qualsiasi immagine, procedere a ritro¬ 
so. Impressionanti poi le funzioni di 
conversione: prima del salvataggio si 
possono controllare tutti i parametri del 
formato, dal livello e tipo di compres¬ 
sione alla qualità dell'immagine e nu¬ 


mero di colon. Oltre che come visualiz¬ 
zatore o convertitore. PMView può es¬ 
sere utilizzato per un primitivo editing 
delle immagini, sebbene le opzioni di 
fotontocco non siano al livello di un pro¬ 
gramma professionale, potrebbero ba¬ 
stare a molti: oltre alle rotazioni, alla 
manipolazione del numero di colori, alla 
conversione tra diversi formati, alla mo¬ 
difica della dimensione dell’immagine, 
vi sono filtri piu avanzati quali il controllo 
dei gradienti di colore, l'evidenziazione 
o lo smussamente dei contorni, gli ef¬ 
fetti di basso o altorilievo. L'unico neo 
riscontrato e che l'applicazione dei filtri 
non è velocissima se confrontata con 
altri programmi, ma il sistema rimane 
molto fluido anche durante l'elaborazio¬ 
ne di un'immagine complessa 
Infine, il costo della registrazione, 
quaranta dollari USA un prezzo forse 
un po' più alto della media, ma giustifi¬ 
cato dall'eccellente qualità del prodotto. 



« O ,,r ' 


TaskBar 2.61 

Genere: utility per WPS, shareware I5S 
File: TSKBR26I ZIP 242Kb 
Autore: Rick Yoder FTvò^e-ù n-i rTeTl 

Reperibilità internet: Hobbes nmsu edu 
/os2/wpsutll 

Autore recensione: Alessandro Bonometu 
IBauno@mbox.vol. iti 

Non è raro, utilizzando OS/2, ritrovar¬ 
si con molte finestre aperte, e voler 
passare rapidamente dall'una all’altra. 
Per quanto bene la si disponga sullo 
schermo, prima o poi capita che la fine¬ 
stra che cerchiamo sia coperta, e sia 
necessario ricorrere all'Elenco Finestre 
per trovarla. Purtroppo, ci si scontra di 
solito con due problemi: il primo è che 
quasi sempre le finestre copriranno la 
Scrivania fino all'ultimo pixel, impeden¬ 
doci di utilizzare il mouse per richiamare 
l'Elenco Finestre, il secondo e che tale 
elenco è una mera lista delle applicazio¬ 
ni aperte, senza alcun conforto grafico 
che ci faciliti la ricerca della finestra che 
ci interessa, finché si lavora con poche 
applicazioni o cartelle, queste limitazioni 
non infastidiscono, ma via via che le fi¬ 
nestre aperte crescono, si avverte la 
necessità di uno strumento che ci con¬ 
senta di viaggiare con maggiore imme¬ 
diatezza tra le applicazioni che utilizzia¬ 
mo 

E qui entra in gioco TaskBar arrivata 
alla release 2 61, questa piccola ma in¬ 
dispensabile utility consiste in una bar¬ 
retta normalmente invisibile, che com¬ 
pare quando spostiamo il mouse su un 
lato o un angolo dello schermo che ab¬ 


biamo scelto, e reca le icone delle fine¬ 
stre attualmente aperte, siano esse ap¬ 
plicazioni PM, finestre DOS o OS/2, car¬ 
telle o altro. Posizionando il mouse su 
di un'icona viene visualizzato il titolo 
dell'applicazione, facendo click la corri¬ 
spondente finestra viene portata in pri¬ 
mo piano, facendo doppio click la fine¬ 
stra viene ridotta al mimmo. Si può inol¬ 
tre far comparire la barra portando il 
mouse in corrispondenza di un lato del¬ 
lo schermo o solo di un angolo, metter¬ 
la in posizione orizzontale o verticale, 
ordinare le icone mettendo per prime le 


applicazioni richiamate più di recente e 
per ultime quelle ridotte al mimmo, por¬ 
tare automaticamente il LaunchPad in 
primo piano ogni volta che viene attiva¬ 
ta TaskBar. escludere le icone indeside¬ 
rate dalla lista. 

Nel complesso una buona idea ben 
sviluppata, un'utility semplice cui però, 
dopo averla provata, sarà difficile rinun¬ 
ciare. Il costo della registrazione e di 
quindici dollari statunitensi, basso in as¬ 
soluto e adeguato alla qualità del pro¬ 
dotto. 

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364 


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Tombola! 


Arriva dicembre e con il Natale alle porte il gioco più famoso d'Italia ritorna alla luce dai meandri 
di qualche cassettone polveroso. Mi riferisco alla Tombola, quella classica o tecnologica che sia. 
Ben venga quindi un programma che tratti l'argomento, anche se continuo a preferire quella con 
le cartelle ed i fagioli per segnare i numeri usciti 

di Paolo Ciardelli 


Tombola 

- Nome archivio TOMBOLA ZIP 

- Autore: Fabio Albanese 
■Tipo utility shareware 

Sistema Operativo MS-DOS 

Il programma è FreeWare. in altre pa¬ 
role può essere copiato, utilizzato e di¬ 
stribuito liberamente da parte di privati 
e inserito all'interno di BBS amatoriali, 
purché sia distribuito nel formato origi¬ 
nano (Eseguibile TOMBOLA EXE auto 
scompattante) Ne è invece vietata la 
vendita e qualunque utilizzo a fini di lu¬ 
cro 

Il programma simula l’estrazione dei 
numeri della tombola e la loro disposi¬ 
zione sul tabellone di gioco 

Per far partire il programma digitare 
VAI (seguito, naturalmente da [InvioI). 

E possibile in ogni momento uscire 
dal programma premendo il tasto (Esci. 

Più semplice di così! 



TOMtftM 

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Gestione Basi 

- Nome archivio GESTBASI.ZIP 

- Autore: Cavallino Software 

- Tipo utility shareware 

- Sistema Operativo: MS-Windows 

Il programma viene incontro a che 
suona uno strumento che deve gestire 
un archivio di basi musicali A grandi li¬ 
nee il software permette la creazione di 
una scheda per una base, inserire il te¬ 
sto di una canzone, importare una Ba¬ 
se; esportare una Base, ricercare una 
scheda. 

Creare una scheda per archiviare una 
canzone è semplicissimo basta selezio¬ 
nare l'opzione Aggiungi dal menu Sche¬ 
de e compilare la scheda che apparirà 
successivamente. La scheda richiede 
quattro dati II titolo della canzone, il no¬ 
me dell'autore, il nome dell’interprete e 


la durata Dopo aver compilato la sche¬ 
da selezionare il tasto OK per salvare i 
dati oppure Annulla se non si vuole ag¬ 
giungere la scheda in archivio. Se si se¬ 
leziona il pulsante OK da questo mo¬ 
mento, la scheda è in archivio!!! 

Per inserire il testo di una canzone 
basta posizionarsi sulla scheda di cui si 
vuole inserire il testo (tramite i pulsanti 
per lo spostamento tra le schede) e se¬ 
lezionare l'opzione Testo dal menu 
Schede, successivamente apparirà una 
finestra ove in cima è segnalato il Titolo 
della canzone e il nome dell'autore, di 
seguito un box ove è possibile digitare il 
testo. Dopo aver digitato il testo della 
canzone selezionare il tasto OK per sal¬ 
vare il testo m archivio oppure il tasto 
Annulla per annullare l'inserimento del 
testo. 

Per importare una Base basta posi¬ 


zionarsi sulla scheda alla quale si desi¬ 
dera associare la Base che si vuole im¬ 
portare e selezionare l'opzione Importa 
dal menu Basi, successivamente appa¬ 
rirà una finestra tipica di Windows per 
la selezione di un file Selezionare il file 
Midi che si desidera importare e sele¬ 
zionare OK per confermare e importare 
la base. 

Per esportare una Base basta sele¬ 
zionare l'opzione Esporta dal menu Ba¬ 
si. successivamente selezionare il drive 
e la path ove esportare il file e digitare 
un nome del file con cui si vuole salvare 
la base esportata 

Per ricercare una Scheda basta sele¬ 
zionare l'opzione Ricerca dal menu 
Scheda e digitare il titolo della canzone 
che si desidera ricercare. 

Supponiamo a questo punto di dover 
archiviare una canzone di Rossi Gigi tn- 


366 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 



























PD SOFTWARE 
MS-DOS 



Titolo: 

Autore 

Interprete: 

Durata 

Testo: 

File: 



Opzioni 


rmrpTH] 

1 AaBMJnsi 1 1 Cancella 1 1 Mirile a 1 

1 Iella 1 




Sequencei 

Dutala: ODO tee 
Potinone 1100 tee 


1*1 I 1*1 

Menu Pimentale 


terpretata da Rossi Antonio il cui titolo è 
Non lo So e il file Midi contenente la 
Base si chiama ROSSINON MID e dura 
2 minuti e 22 secondi Selezioniamo 
l'opzione Aggiungi dal menu Schede 
per creare una nuova scheda, e nel 
campo Titolo digiteremo Non Lo So. nel 
campo Autore digitare Rossi Gigi, nel 
campo Interprete digitare Rossi Antonio 
e nel campo durata digitare 2'22, e con¬ 
fermare l'inserimento della scheda pre¬ 
mendo il tasto OK. Ora posizionarsi sul¬ 
la scheda appena inserita e selezionare 
l'opzione Testo dal menu Schede, quan¬ 
do apparirà la finestra per l'inserimento 
del testo si può iniziare a digitare il te¬ 
sto della canzone, al termine seleziona¬ 
re il tasto OK per salvare il testo in achi- 
vio. Ora importiamo la base: posizionar¬ 
si sulla scheda di Non Lo So di Rossi Gi¬ 
gi e selezionare l'opzione Importa dal 
menu Basi e dalla finestra d'importazio¬ 
ne selezionare il file MIDI relativo alla 
canzone di Rossi Gigi, poi confermare 
con OK. 



Arredo-3D 

- Nome archivio: ARRED03D.ZIP 

- Aurore Angelo Maci 

- Tipo: utility freeware ma è d'obbligo un ver¬ 
samento ad una qualsiasi associazione bene¬ 
fica 

■ Sistema Operativo MS-DOS 

Arredo-3D (d'ora in poi A3D) è un 
programma applicativo per sistema 
operativo MS-DOS dedicato a chi fa 
dell'arredamento creativo la propria pro¬ 
fessione o il tipico passatempo. Il princi¬ 
pio base che regola A3D. è che chi ope¬ 
ra su di esso deve poter liberamente 
esprimere le proprie idee riguardo al 
particolare arredamento che ha l'obbli¬ 
go di comporre Per questo i mobili con 
cui si vuole riempire un ambiente, si 
spostano in maniera semplice e veloce 
mediante il mouse, prendendoli e ab¬ 
bandonandoli con dei click, il tutto in tre 
dimensioni. Chi usa A3D, quindi, può fa¬ 
cilmente verificare tutte le varie combi¬ 
nazioni ottenibili con i mobili scelti Chi 
non è mai stato in un negozio di mobili, 
dovendo acquistare un determinato ar¬ 
redo? È proprio in tale negozio che A3D 
trova la sua massima espressione, poi¬ 
ché il titolare ha spesso a che fare con 
clienti indecisi e soprattutto che non 
hanno una precisa idea di ciò che vo¬ 
gliono Allora si tratta di effettuare nu¬ 
merosi schizzi e poi correzioni, cancella¬ 
zioni, prove delle più svariate combina¬ 
zioni Con A3D, invece, cambiare qual¬ 
cosa non è faticoso e frustrante bensì 
semplice e creativo. Importantissima è. 


poi, la possibilità di visionare la prospet¬ 
tiva a colori di ciò che si è appena crea¬ 
to, in altre parole verificare come sarà in 
realtà il nostro arredamento. A3D, da 
questo punto di vista, è in grado di crea¬ 
re delle splendide immagini. A3D pos¬ 
siede un modulo interno capace di ge¬ 
nerare mobili di qualunque forma (an¬ 
che solidi estrusi, di rotazione) e, se oc¬ 
corre, consente di assemblarli unendo 


insieme parti precedentemente costrui¬ 
te, da spostare con il mouse fino ad ot¬ 
tenere la forma voluta. A3D è supporta¬ 
to, inoltre, da un'interfaccia utente sem¬ 
plicissima, con menu a tendina e fine¬ 
strelle di dialogo. 

Altra caratteristica importante è che 
chi arreda è libero dalle misure e dai 
cm, infatti, deve solo giudicare l'effetto 
estetico, al resto ci pensa il computer 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


367 




























5 n C(*ILTll 


MS-DOS 



Geografando 

- Nome archivio GEOFANDO.ZIP 

- Aurore Cavallino Software 
■ Tipo, utility shareware 

- Sistema Operativo MS-DOS 

Geografando è composto di un unico 
file exe Necessita di una risoluzione vi¬ 
deo di 640x480 256 colori. Se la vostra 
scheda grafica non possiede questi re¬ 
quisiti al lancio del programma, vi si pre¬ 
senterà il problema di impostare una 
vostra risoluzione video e il software si 
adatteranno. I requisiti hardware sono 
un computer IBM PC, XT. AT, PS/2 o 
compatibile (gira anche su un vecchio 
8088 con scheda monocromatica), al¬ 
meno 640 K di memoria RAM ed un di¬ 
sco fisso. Il sistema operativo è natural¬ 
mente l'MS-DOS ed è preferibile il pos¬ 
sesso di un mouse 

Se poi possedete anche una Scheda 
Audio compatibile Sound Blaster. le co¬ 
se si fanno coreografiche 

Geografando è un programma didat¬ 
tico di Geografia elementare rivolto ad 
imparare i vari continenti, stati, città. In 
compagnia può anche diventare un gio¬ 
co del tipo «domanda risposta» Le do¬ 
mande si possono attingere dalle varie 
schermate rivolgendosi o rivolgendoti 
un'interrogazione del tipo: che stato è 
questo? la sua capitale? che moneta è 
in uso? la propria targa automobilistica? 
Altri capoluoghi? e tante differenti do¬ 
mande. 

Per controllare se la risposta è giusta 


basta fare click con il mouse su l’argo¬ 
mento o la rappresentazione grafica, 
per visualizzare una risposta o una pic¬ 
cola scheda contenente diverse infor¬ 
mazioni. 

L'uso del programma è molto intuiti¬ 
vo I vari comandi possono essere im¬ 
partiti tramite la selezione con il mouse 
o con il tasto TAB per spostarsi e il ta¬ 
sto INVIO per confermare la selezione 


In qualsiasi punto del programma si 
può uscire premendo il tasto ESC Do¬ 
po quattro minuti d'inattività il program¬ 
ma ritorna automaticamente alla scher¬ 
mata iniziale 

Questa versione è limitata in molte 
sue funzioni, è abilitata solamente per 
le informazioni riguardanti, l'Europa, ed 
è in versione shareware, si può distri¬ 
buire liberamente 



aG iornate Calciatori Squadre Info| Serie A 1 
| | totale ■ in casa ì fuori 

I P I G U M P F Si G U M P F si G U N 


squadra 


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Champ 

- Nome archivio CHAMP5I zip 

- Autore Francesco Benevento e-mail' tran¬ 
ce@ 

crs4 it 

- Tipo utility shareware 

- Sistema Operativo MS-DOS 

Eccoci arrivati al quinto appuntamen¬ 
to con CHAMP 

Un punto forza di CHAMP è proprio 
la continuità dello sviluppo, grazie ai nu¬ 
merosi «affezionati» che non hanno mai 
mancato gli appuntamenti con le nuove 
versioni e che continuano ad inviare 
suggerimenti 

Inoltre, la nuova caratteristica di ge¬ 
stire campionati fino a 22 squadre e la 
versione inglese, porta champ a varcare 
il confine e a contribuire a diffondere il 
calcio italiano nel mondo 11 1 ^ 


Paolo Cialdoni e raggiungibile tramite MC-Itnk alla 
casella MC60 15 e tramite Internet all'indirizzo 
. I . ,.Z3 


368 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 


















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PO SOFTWARE 


MAC 


400 milioni di $ 

Sono i mancati guadagni della Apple causati dall'incapacità della produzione a star dietro alle 
richieste dei clienti. La quota di mercato della Apple si sta riducendo di anno in anno nonostante 
il pubblico apprezzi le sue macchine e nonostante il calo continuo dei prezzi e l'incremento delle 
prestazioni Molti degli azionisti si preoccupano di tutto questo, però forse non si ricordano che 
per avere una Rolls Royce si devono aspettare diversi anni e se si vuole acquistare una Ferrari 
c'è addirittura il rischio di non poterla proprio avere. Forse oggi i Macintosh non saranno ancora 
la «Rolls Royce» dei computer; ma se mai qualcuno lo diventerà, potrà essere solamente un 

computer Apple 

di Valter Di Dio 



Versione 1.02 
bv Christopher Swan 
Applicazione - Shareware 130$) 
black-mght-102 hqx 


Black Night 


Il nome del programma si rlfà ovvia¬ 
mente ad un famoso software di co¬ 
municazione particolarmente potente. 
Black Night si ripropone di fornire tutte 
le caratteristiche principali dei softwa¬ 
re più diffusi con un piccolo ma signifi¬ 
cativo extra' l'uso della Communica- 
tion ToolBox di Apple 

Grazie alla CTB il program¬ 
ma di comunicazione può 
continuamente essere espan¬ 
so ed aggiornato. I tool più 
comuni riguardano la gestio¬ 
ne dei modem e l'emulazione 
dei terminali, ma anche la ge¬ 
stione dei protocolli di comu¬ 
nicazione si può ottenere con 
la CTB e questo significa 
espandibili, garanzia di 
buon funzionamento e indi¬ 
pendenza dall'hardware della 
macchina 

Black Night possiede un linguaggio 
di script, anzi in linea con la filosofia di 
utilizzare sempre quello che già c'è, 


utilizza proprio gli Apple Script Molto 
intuitivi quindi i comandi (Apple Script 
parla italiano! e estremamente potenti 


le funzionalità disponibili, compresa la 
gestione del modem e la configurazio¬ 
ne della finestra del terminale 

Per la personalizzazione di molti dei 
parametri Black Night si può appog¬ 
giare sul tool «internet config» (pre¬ 
sentato più avanti), naturalmente se 
questo è presente e correttamente 
configurato. 


English Italian 

Versione 1.0 

bv Ivan Gobbo e Sabrina Tamos 
Applicazione - Shareware 130 000 luel 
MC-lmk English-ltalian.cpt 

A tutti capita di trovare in un testo 
una pari 1 inglese sconosciuta (o usata 


in un suo significato insolito). E magari 
capita mentre si è in treno con il com¬ 
puter portatile sulle ginocchia e nessun 
vocabolario a meno di cento chilometri 
di distanza. Magari invece si conosce, 
più o meno, la parola ma non si sa bene 
come scriverla 

In casi simili sarebbe molto comodo 


avere nel computer un mini dizionario 
Inglese Italiano; proprio ciò che «Engli¬ 
sh Italian» si propone di essere 

Si tratta di una piccolissima applica¬ 
zione. molto ben curata dal lato esteti¬ 
co, che contiene all'incirca lo stesso nu¬ 
mero di parole di uno di quei piccoli di¬ 
zionari tascabili per turista «fai da te» 


370 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 






























PO SOFTWARE 
MAC 



La navigazione avviene principalmen¬ 
te tramite una barra azzurra con tutte le 
lettere dell'alfabeto e poi, una volta sul¬ 
la lettera desiderata, con l'uso di due 
frecce. Un pulsante con la lente di in¬ 
grandimento avvia una ricerca per paro¬ 
la (anche parziale); inoltre è sempre 
possibile avviare una ricerca copiando la 
parola da trovare (mela-c) e poi cliccan- 
do in un punto qualsiasi della finestra di 
«English Italian». Il pulsante con la lente 
(o il menu «trova») permette anche di 
effettuare la ricerca sul lato «italiano» 
del dizionario che è perciò in grado di 
funzionare, parzialmente, anche come 
italiano-inglese. 

Una funzionalità particolarmente co¬ 
moda è la «ricerca rapida»: si digita su 
tastiera una parte della parola (almeno 3 
caratteri) e poi con command-E si trova 
la parola inglese, mentre con com- 
mand-l quella italiana. La ricerca rapida 
consente di inserire immediatamente 
una nuova parola appena è terminata la 
scansione precedente. 

Gli utenti registrati possono attivare 
anche la funzionalità «Trova all'apertura» 
che consente di copiare negli appunti 
una parola da qualsiasi documento con 
English Italian chiuso, poi lanciando En¬ 
glish Italian la parola verrà trovata auto¬ 
maticamente, anche qui un click del 


mouse trova le ricorrenze successive. 

«English Italian» è sviluppato in Hy¬ 
perCard 2.2 compilato e dispone di una 
guida rapida che ne spiega le modalità 
di ricerca (normale, rapida e automatica) 
e le altre funzionalità meno banali. 

La versione non registrata manca di 
diverse opzioni, cosa questa abbastanza 


normale, ma è anche limitata pesante¬ 
mente dal fatto che mancano i vocaboli 
iniziami con le lettere A,E,l,0,S cosa 
che la rende più una demo che non uno 
shareware. Sarebbe anche stato utile 
implementare la ricerca con drag&drop 
visto che oggi è supportato da quasi 
tutti i programmi di editing. 


Internet Config 

Versione 1.1 

by Quinn e Peter N Lewis 
Applicazione - Freeware 
mternet-config-11 hi jx 

Se l'avvento di Internet ha reso sen¬ 
za ombra di dubbio più interessante il 
panorama informatico di questa fine del 
millennio, ha anche complicato non po¬ 
co l'esistenza di tanti utenti normali che 
si trovano a dover combattere con 
astruse personalizzazioni solo per poter 
accedere a quello che dovrebbe essere 
il villaggio globale, e quindi aperto a tut¬ 
ti. 

Indirizzi di posta elettronica, Name 
server, P0P3, PPP e Slip, IP address, 
finger e proxy stanno invece disturbano 
i sonni di migliaia di utenti che, avendo 
un Mac, pensavano di essere esonerati 
dal sapere a che indirizzo sia stata map- 
pata la porta seriale o quale sia l'inter- 
rupt della stampante. 

Come se non bastasse, in pieno stile 
MS-DOS, si devono ripetere ogni volta 
le stesse cose a tutti i singoli program¬ 
mi di navigazione su Internet. 


4 Me l«tn txicroton Wtndow 


13:22 




Internet Preferente* 


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Other Ser.kei 


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About Internet Config 


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Internet Config 


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PWaia «nìr+uit II lo all yoor frtonds' 

€>1994 

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(tato» "Ike IiUmI" 

Ve ve 'Lete Nt«kt Sili* Seftvvel* 

Cmeil mtemet-cenfig^rhve.com 






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Cerine, 


MCmicrocomputer n, 157 - dicembre 1995 


371 









































































PD SOFTWARE 
MAC 


Per fortuna c'é subito chi ha realizza¬ 
to che un simile modus operandi non 
poteva andar bene sui Macintosh ed ha 
immediatamente diffuso questo Inter¬ 
net Config Si tratta di una specie di 
banca dati comune destinata ad ospita¬ 
re tutti i parametri e le configurazioni 
necessarie a far riconoscere Internet al 


proprio computer e il proprio computer 
ad Internet. 

Tutti i programmi che vorranno ade¬ 
guarsi a questo standard potranno evi¬ 
tare di chiedere informazioni diretta- 
mente all'utente ma le preleveranno au¬ 
tomaticamente da un file di configura¬ 
zioni comune. Nel caso di computer 


condiviso da più persone é anche possi¬ 
bile avere un file di configurazione per¬ 
sonale per ciascun utente. 

Purtroppo ad oggi non sono molti i 
programmi che si avvalgono dei servizi 
di Internet Config, speriamo che alme¬ 
no i più diffusi aderiscano presto a que¬ 
sto standard. 


Mac Astro 

Versione 16 
bvN Mercouroff 
Applicazione - Shareware I20SI 
MC-lmk Macastro.hqx 

Tutti, almeno una volta nella vita, ci 
siamo ritrovati con il naso all'insù in una 
notte estiva, ad ammirare le stelle del 
firmamento. E molti si saranno chiesti il 
nome di alcune di esse, almeno di quel¬ 
le piu luminose o più caratteristiche. 
Generalmente è questo il primo passo 
che porta poi allo studio dell'astronomia 
e magari all'acquisto di un telescopio 

E se per dare un nome alle principali 
stelle e costellazioni basta un qualsiasi 
libro di geografia astronomica, quando 
si mette l’occhio nell’oculare di un tele¬ 
scopio si scopre che l'immagine statica 
del cielo non assomiglia affatto a quello 
che si vede. Trovare una specifica stella 
in cielo, in un dato momento, è un'ope¬ 
razione molto complicata che solo pochi 
astronomi sono in gradi di realizzare 
senza l'ausilio di apposite tavole 

Entrano in gioco fattori come la posi¬ 
zione del punto di osservazione, la data 
e l'ora; e non l'ora che si legge nell'oro¬ 
logio, quella è solo un'approssimazione: 
serve l'ora siderale, che è ben difficile 
da calcolare 


Come fare allora a non impazzirsi di 
calcoli solo per trovare, ad esempio, un 
pianeta ben grande come Saturno? 

MacAstro risolve egregiamente il 
problema. Si tratta di una mappa stella¬ 
re che date le coordinate del punto di 
osservazione (le può prendere dal Mac 
se avete impostato correttamente la 
mappa) e data l'ora (anche questa la 
può prendere dal sistema) disegna la 
porzione di cielo visibile in quel momen¬ 
to MacAstro contiene un catalogo stel¬ 
lare di 2500 oggetti, piu i pianeti del si¬ 
stema solare, la luna e il sole 

Il cielo viene visualizzato cosi come 
appare all'osservatore oppure si posso¬ 
no aggiungere i riferimenti angolari, le 
costellazioni e il piano dell'equatore. È 
possibile nascondere le stelle, se quello 
che ci interessa trovare sono solo i pia¬ 
neti, ed è possibile per contro avere an¬ 
che i nomi delle stelle quando si effet¬ 
tua uno zoom su un'area a piacere (fat¬ 
tore di zoom da 2 a 64). 

Cliccando in qualsiasi momento su 
un oggetto si evidenzia una tabella 


con tutti i suoi dati numerici (oltre al 
nome) 

Di Giove e Saturno è anche possibile 
vedere la posizione dei satelliti piu grandi. 

L'immagine del cielo può essere in¬ 
vertita scambiando l'est con l'ovest e si 
può scegliere tra fondo nero e stelle 
bianche o fondo bianco e stelle nere. I 
pianeti possono essere colorati per age¬ 
volarne la visione 

Ultima particolarità, molto utile in ca¬ 
so di osservazioni al telescopio, è l'ani¬ 
mazione della mappa Mettendola con 
passo 1 ad 1 la mappa seguirà la rota¬ 
zione del cielo consentendo l'insegui¬ 
mento continuo di un oggetto qualsiasi 

Il catalogo stellare può sia essere ri¬ 
dotto (ne vengono forniti tre) sia espan¬ 
so grazie ad un parser in grado di legge¬ 
re un normale catalogo stellare in 
ASCII. 

Il costo dello shareware è molto infe¬ 
riore al valore del semplice catalogo 
stellare, inoltre l'uso è semplicissimo e 
il calcolo delle effemeridi estremamen¬ 
te veloce. 



372 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 





































PD SOFTWARE 
MAC 



t-tomi 1 } n* 




Mantra 

Versione 1.02 
by Syzygy Cult 

Applicazione - Shareware I20$l 
mantra- 102 .hgx 


Può esserci qualcosa di nuovo nel 
mondo degli adventure? Probabilmente 
no, anzi per fortuna no, In fondo l'inter¬ 
faccia semplice e la strategia ripetibile 
sono proprio il bello degli adventure 


Non servono manuali o spiegazioni, 
l'help e la descrizione dei comandi sono 
tutto ciò che serve per entrare in quello 
che, fin dai tempi degli schermi «solo 
testo», è uno dei mondi magici m cui il 
computer ci può far entrare E non sono 
forse gli adventure gli antenati di quei 
giochi di ruolo che tanto successo han¬ 
no oggi? 

Provare questo Mantra. provate a 
muovere il vostro eroe in questo mini- 
mondo fantastico, scopritene i tesori, 
cercatene i misteri, risolvetene gli arca¬ 
ni. Gli aiuti saranno tanti, ma tanti anche 
i nemici e i trabocchetti, tante le avven¬ 
ture da passare e gli ostacoli da supera¬ 
re. Ci vuole tempo? Certo, tanto tempo, 
ma non è forse questo il grande fascino 
degli adventure? Se avete fretta giocate 
a Doom. Mantra è per chi ha tanto tem¬ 
po e molta calma 



UUCD 

Versione 2.3 
by L. Hagimont 
Applicazione - Freeware 
MC-link: uucd.hqx 

L’uso della E-mail ha aperto le porte 
anche alla spedizione di file tra utenti 
che non sono abbonati ad un sistema 
che consenta FTP anonimo. L'unico pro¬ 
blema è che l’invio di file binari attraver¬ 
so la normale E-Mail richiede un minimo 
di accortezza. Per prima cosa il file non 
deve contenere caratteri speciali (solo 
caratteri stampabili), poi le righe non de¬ 
vono essere troppo lunghe (meno di 80 
caratteri) ed infine la lunghezza com¬ 
plessiva di una Mail non deve superare i 
50k se si vuole essere sicuri che nes¬ 
sun mailer la tronchi II mondo Macinto¬ 
sh ha risolto il problema con il protocollo 
bm-hex (i famosi hqx) che risponde pro¬ 
prio a tutte queste caratteristiche e in 
piu consente il trasporto delle informa¬ 
zioni aggiuntive proprie del sistema Ma¬ 
cintosh Nel mondo MS-DOS invece si 
è preferito ricorrere ad un protocollo già 


esistente per Unix: lo UU. Capita quindi 
spesso di ritrovarsi con archivi UUcodifi- 
cati. sovente poi si tratta di più spezzoni 


da poche decine di KByte ciascuno. Ri¬ 
mettere insieme i tronconi e ritrasfor¬ 
marli m un unico file binario (ad esempio 
un'immagine GIF) era un'impresa abba¬ 
stanza faticosa., almeno fino a che non 
è uscito questo «uucd» che è in grado 
di convertire da e per UU, permettendo 
nel contempo di riordinare graficamente 
e riunire automaticamente le parti divise 
in piu messaggi o di segmentare il file 
che si sta codificando. 


Valter Di Dio è raggiungibile tramite MC-lmk alla ca¬ 
sella MC0008 e tramite Internet all'indirizzo 
tMrnnnsamFFFrU 


Dove reperire i programmi 

Tutti i file presentati su queste pagine provengono o dai lettori o dalla rete Internet, ol¬ 
tre che ad essere ordinabili su dischetto sono reperibili, per chi vi è abbonato, anche at¬ 
traverso la BBS di MC-link 

I siti Internet principali in cui trovare software per il Macintosh sono «sumex- 
aim.stanford.edu» e «mac.archive umich.edu». Al loro posto è preferibile utilizzare siti 
piu vicini come ad esempio «nic.switch.ch». Da MC-link. utilizzando Archie con il nome 
indicato nell’articolo, è possibile trovare anche altri siti o le versioni più aggiornate dei 
programmi. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


373 






















































PO $ 0 f I W A fi [ 


AMICA 


Il solilo inverno 

Si annuncia una tranquilla stagione invernale, senza particolari scossoni per il mondo Amiga 
Mentre il resto del pianeta è impegnato a discutere sulla bontà o meno di Windows 95 la 
maggiore sorgente di software PD Amiga disponibile, Aminet. continua a macinare mega su 
mega di programmi Ci occupiamo forse troppo spesso di giochi PD. ritenendoli secondari o 
«poco seri», mentre invece dovremmo dedicargli maggiore attenzione 
Infatti nel mondo dei videogiochi la produzione di software PD è fortissima e coinvolge anche 
altri aspetti. Sono oramai tantissimi gli add-on pensati e scritti per videogiochi già esistenti, in 
questo modo è possibile tenere «in vita» un gioco il più a lungo possibile; aggiungendo nuovi 
scenari, mostri o situazioni il videogame è davvero virtualmente senza fine. Più avanti 
presentiamo un esempio di queste utility che prolungano la vita ai videogiochi più noti 


di Enrico M. Ferrari 



DiskSalv 

Autore: David Hayme 

Tipo di programma: shareware WS 

Questo è sicuramente uno dei pro¬ 
grammi piU longevi nella storia di Ami¬ 
ga, la sua prima versione è uscita oltre 
sette anni orsono e l'autore non ha nes¬ 
suna intenzione di finirla qui. 

Il fatto è che DiskSalv è senza ombra 
di dubbio il più potente tool per esami¬ 
nare e riparare dischi, device e directory 
difettose. 

Il File System supportato è il 2.04, il 
2 1 ed il 3.0: DiskSalv analizza qualsiasi 
volume corrotto e salva il salvabile su 
un altro volume AmigaDOS. Il program¬ 
ma tenta anche, quando possibile, di ri¬ 
parare i danni subiti dal device analizza¬ 
to. 

Naturalmente il programma originale 
è stato profondamente rimaneggiato e 
riscritto completamente, con un nuovo 
look ed una nuova interfaccia e tonnel¬ 
late di nuove feature: in effetti il nome 
del programma sarebbe DiskSalv 2, ma 
è universalmente noto come «il» Disk¬ 
Salv. e tanto basta. 

DiskSalv 3 è già disponibile per gli 
utenti registrati, ed offre una nuova 
GUI, differenti opzioni di analisi del di¬ 
sco e del backup dei dati, documenta¬ 
zione completissima ed immagini 
d'esempio. 

DiskSalv è stato pensato essenzial¬ 
mente come utility di salvataggio di 
hard disk ci sono due classi basilari di 
salvataggio, il «Recover-by-copy» ed il 
«Fix-in-place» 

Nel primo caso, come è facile imma¬ 
ginare, DiskSalv analizza il device e rico¬ 
pia su un altro supporto tutto ciò che 


può essere salvato. Nel secondo caso 
invece si tenta una riparazione «in lo¬ 
co», in modo che il FileSystem possa di 
nuovo funzionare correttamente. 

Il programma è naturalmente usabile 
da GUI, ma tutte le funzioni sono dispo¬ 
nibili da command-line, per ogni eve¬ 
nienza. o semplicemente per risponde¬ 
re meglio alle esigenze degli utenti. 

Una volta lanciato, il programma pro¬ 
pone subito il menu di analisi, con i de¬ 
vice presenti ed i FileSystem utilizzabili. 
La prima procedura da fare è quella del¬ 
lo «scan», per ottenere una mappa dei 
guai riscontrati. 

Possono essere recuperati file can¬ 


cellati, directory scomparse o blocchi di¬ 
fettosi: DiskSalv è probabilmente l'ulti¬ 
ma e più efficace spiaggia per i FileSy¬ 
stem danneggiati, se fallisce lui e molto 
probabile che non ci sia altro da fare. 

Una volta esaminato il device, che 
può anche essere una RAM non reset- 
tabile, il programma provvede ad elen¬ 
care i problemi riscontrati fornendo la 
possibilità di salvare su altro device le 
cose che possono essere recuperate; 
anche per i non esperti di blocchi e set¬ 
tori è facilissimo usare sin dal primo 
momento il programma. 

L’autore risponde all'indirizzo Inter¬ 
net «hazy@cup.portal com». 


374 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 

















PO SOFTWARE 
AMIGA 



Bud 

Autore Eric Labbe 

Tipo di programma: shareware WS 

L'autore dopo essersi laureato in 
Computer Science presso una presti¬ 
giosa università americana è stato as¬ 
sunto alla CAE Electronic Ltd, leader nel 
campo dei simulatori di volo. 

Questa premessa, fatta dall'autore 
stesso, serve a specificare come si trat¬ 
ti di un programmatore professionista 
che ha realizzato questo programma 
per esigenze personali, e ha poi deciso 
di renderlo disponibile a tutti: soli 10$ di 
shareware in effetti lo rendono pratica- 
mente gratuito 

Bud è l'abbreviazione di Budget, ed 
infatti si tratta di un tool adatto alla pia¬ 
nificazione del budget, con la possibilità 
di graficare l'andamento del proprio bi¬ 
lancio. 

Non si tratta del classico bilancio fa¬ 
miliare, ma può essere adattato a que¬ 
sti scopi: il programma si presta ad ana¬ 
lisi anche più complesse. 

Il programma sfrutta il look dei nuovi 
sistemi operativi, ed ovviamente fun¬ 
ziona solo in presenza di essi: avremo 
quindi un'abbondanza di «cicle gad¬ 
get» ed una notevole immediatezza 
d'uso. 

Il proprio budget viene iniziato crean¬ 
do un database e specificando le date 
di inizio della pianificazione. 


E possibile definire qualsiasi tipo di 
entrata, specificandone il tipo e la cate¬ 
goria. 

La parte più interessante è senza 
dubbio quella della generazione dei re- 
port, altamente configurabile. 

È possibile ottenere un riassunto an¬ 
nuale. mensile o per categoria. 


Un completo grafico viene generato 
su richiesta, inoltre si possono specifi¬ 
care dei valori di spesa previsti e fare 
dei raffronti probabilistici tra le spesse 
effettuate e quelle pianificate. 

Una piccola ma comoda utility, l'auto¬ 
re può essere raggiunto all'indirizzo In¬ 
ternet «ericl@vedge.com». 



FIGP-Ed 

Autore Oliver Roberts 

Tipo di programma: shareware I OS 

Ed eccoci al programma citato 
nell'apertura di questo mese, un com¬ 
pleto programma per personalizzare 
Formula One Grand Prix. 

Il programma della MicroProse è tal¬ 
mente famoso che non merita molte 
parole: noto anche come World Circuit, 
è il più famoso simulatore di corsa auto¬ 
mobilistiche che gira su Amiga. 

Originalmente l’autore aveva in men¬ 
te di realizzare un editor simili a quelli 
disponibili in ambiente MS-DOS. che 
permettesse cioè di modificare il colore 
delle auto, cambiare il modo di guida 
del calcolatore ed altre particolarità 
estetiche. 

L'autore si è poi fatto prendere la 
mano, ed il risultato è che FIGP-Ed è 
attualmente il più potente editor per 
questo gioco, comparato anche con le 
analoghe versioni MS-DOS. L'editor ri¬ 


sponde all'esigenza di rendere il video- 
gioco più giocabile e realistico possibile, 
è già incluso un completo set di file per 
rendere la corsa simile alla stagione 
1995 di Formula Uno. 

Ci sono tre categorie fondamentali in 
FIGP-Ed: i file editor, le patch per la 
memoria ed altre opzioni. 

Attraverso il File Editor è possibile 
modificare le opzioni tipiche del gioco: 
team, auto, record del giro, telecamere 
montate sull'auto, trucchi e preferenze, 
tutto è editabile a piacere. 


Le Patch di memoria riguardano inve¬ 
ce la possibilità di aggiungere nuove 
feature al programma: le modifiche ri¬ 
guardano il programma mentre è in 
esecuzione, che viene modificato «al 
volo», il file originario non viene tocca¬ 
to. ma è possibile salvare in apposito fi¬ 
le le modifiche desiderate: per questo 
tipo di modifiche l'editor ed il program¬ 
ma verranno attivati contemporanea¬ 
mente 

Una delle opzioni più interessanti, 
modificabili grazie alle patch, è la possi- 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


375 






PD SOFTWARE 
AMIGA 


bilità di controllare la velocità delle auto 
che viene cambiata automaticamente 
da circuito a circuito: adesso è possibile 
selezionare il fattore di velocità a pro¬ 
prio piacere, regolandolo sia sul circuito 
impostato che sulle proprie voglie di sfi¬ 
da 

L'ultima categoria di opzioni modifi¬ 
cabili riguarda la grafica ed i suoni: que¬ 
sti possono essere generati e caricati a 


parte per una personalizzazione totale 
del gioco: in questo caso le frenate, le 
accelerate e tutti gli altri rumori della 
corsa possono essere caricati in memo¬ 
ria ad ogni lancio del programma o sal¬ 
vati direttamente su questo, modifican¬ 
do il file originate¬ 
ci sono tre versioni note di F1GP. 
FIGP-Ed funziona su ognuna di esse 
intenzionalmente il programma non 


supporta versioni piratate di FIGP 
Si può scrivere all'autore all'indirizzo 
Internet «O.J C Roberts@essex. ac.uk». 
L'autore è anche il curatore della Home 
Page di Amiga Formula One, dove è 
possibile trovare tutte le utility per Ami¬ 
ga, i consigli sul gioco e scaricare le ulti¬ 
me novità, questo l'indirizzo del Web: 
http://cswww2essexac.uk/users/ro- 
beoy/AmigaFI html, 



World Wide BBS 

Autore Arthur Choung 

Tipo di programma: shareware 30$ 

E concludiamo con la presentazione 
di un fantastico programma per la crea¬ 
zione e la gestione di un BBS Si tratta 
di un prodotto estremamente sofistica¬ 
to e modulare, che cresce con le esi¬ 
genze del Sysop ed è continuamente 
aggiornabile con moduli provenienti da 
tutto il mondo. 

Grazie alla «triton.library», WWBBS 
ha una graziosa interfaccia GUI: inoltre 
è una commodity, supporta il protocollo 
HydraCom per trasferimenti bidireziona¬ 
li ed usa lo standard STDIO, ciò vuol di¬ 
re che qualsiasi programma lanciabile 
da shell può essere lanciato da BBS 

È difficile elencare tutte le caratteri¬ 
stiche di un BBS. diciamo che oltre alle 
« solite » feature WWBBS permette di: 

- localizzare la propria versione, per 
non limitare l'alfabeto e poter cambia¬ 
re i messaggi a proprio piacimento a 
seconda della lingua preferita. 

- Comunicazione inter-nodale, inclu¬ 
so il chatting e la chiamata ad altro 
utente. 

- Interfaccia grafica completa per la 
posta, i messaggi ed i file 

- Supporto UMS. 


Insieme a WWBBS possono essere 
usati numerosi programmi reperibili via 
Aminet. come Tin per leggere i news¬ 
group Internet, Elm per leggere la po¬ 
sta Internet e MTalk per avere la tele¬ 
conferenza. 

La chiamata del Chat per il Sysop, 
molto bella, è stata scritta da Giuseppe 
Vicari, che è anche l’autore di una co¬ 


moda shell remota. 

Nel pacchetto è anche incluso un 
lettore di messaggi Fido, scritto da 
Marc J Fuehrer. Sono state incluse 
anche numerose Door per facilitare 
l'uso del programma ed altri tool sono 
presenti nel pacchetto l'editor separa¬ 
to permette di definire tutte le opzioni 
degli utenti del BBS, altre utility sepa¬ 
rate provvedono alla gestione dei log 

Va detto che l'uso di WWBBS non è 
facile, e comunque chiunque voglia 
mettere su un BBS deve avere un mi¬ 
mmo di pratica sia con la parte tecnica 
(modem, linee, porte seriali, ecc.) che 
con quella gestionale del sistema; vari 
file guidano comunque l'utente attra¬ 
verso le varie fasi 

L'autore è naturalmente raggiungibi¬ 
le via Internet, il suo indirizzo è 
«choung@seas.ucla.edu», MS 


Enrico Maria Ferrari è raggiungibile su MC-link 
all’indirizzo MC0012 oppure via Internet all'indirizzo 

eferrariomclink.it 

MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 



Dove reperire i programmi 

1 programmi citati in questo articolo possono essere prelevati su MC-link e su Internet 
presso i siti Aminet e loro mirror: il piu famoso di questo è WUARCHIVE.WUSTL.EDU. 
Per tutti i file è indicata la directory seguente Aminet. che è sempre /pub/aminet 

File 

Directory 

WWBBS31 Iha 

comm/bbs 

FIGP-Ed.lha 

game/misc 

DiskSalv2.lha 

utilities/disk 


376 






































Il PD-software dei lettori di 

k. jk, 



Lo spazio tradizionalmente dedicato al software dei lettori 
e quello occupato dal PD-software sono stati unificati. 

In queste pagine parleremo di programmi di Pubblico Do¬ 
minio (Freeware o Shareware) disponibili in Italia attraver¬ 
so i vari canali PD. Tutti i programmi presentati saranno 
reperibili anche attraverso il canale MCmicrocomputer, sia 
su supporto magnetico sia su MC-Link. 

Saranno recensiti sia programmi già nei circuiti PD, sia 
quelli che i lettori stessi vorranno inviarci affinché, se rite¬ 
nuti meritevoli dalla redazione, siano resi di Pubblico Do¬ 
minio. 

I lettori di MCmicrocomputer autori dei programmi dei qua¬ 
li si parlerà in queste pagine (e i cui programmi saranno 
distribuiti come PD dalla rivista) saranno ricompensati con 
un «gettone di presenza» di 100.000 lire. 

E necessario attenersi ad alcune semplici regole nell'in- 
viare i programmi in redazione. 

1) Il materiale inviato deve essere di Pubblico Dominio 
(o Shareware) e prodotto dallo stesso lettore che lo invia. 

2) Il programma inviato deve risiedere su supporto ma¬ 
gnetico (non saranno presi in considerazione listati). 

3) I sorgenti eventualmente ac¬ 
clusi devono essere sufficientemen¬ 
te commentati. 

4) Per ogni programma inviato 
l'autore deve includere due file 
(«readme» e «manuale»), il primo 
contenente una breve descrizione 
del programma ed il secondo una ve¬ 
ra e propria guida all'uso per gli uten¬ 
ti, con tutte le informazioni necessa¬ 
rie per un corretto impiego (se il pro¬ 
gramma è particolarmente semplice 
può essere sufficiente il solo read¬ 
me, mentre saranno particolarmente 
apprezzati fra i programmi più com¬ 
plessi quelli dotati di help in linea). In 
calce ad entrambi i file deve essere 
apposto il nome, l'indirizzo ed even¬ 
tualmente il recapito telefonico del¬ 
l'autore. 

5) Al lancio, il programma deve 
dichiarare la sua natura PD (o Sha¬ 
reware), nonché nome e indirizzo 
dell'autore. È ammesso, alternativa¬ 


mente, che tali informazioni siano richiamabili da program¬ 
ma con un metodo noto e indicato nelle istruzioni. 

6) Saranno presi in considerazione solo i lavori giunti in 
redazione accompagnati dal talloncino riprodotto in questa 
pagina (o sua fotocopia) debitamente firmato dall'autore. 

/ programmi classificati non come FreeWare ma come 
Shareware (quindi non propriamente di Pubblico Dominio, 
anche se consideratine generalmente parte) comportano 
da parte dell'utente l’obbligo morale di corrispondere al¬ 
l'autore un contributo a piacere o fisso secondo quanto in¬ 
dicato dall’autore e conformemente a quanto appare al lan¬ 
cio del programma. MCmicrocomputer non si assume al¬ 
cuna responsabilità od obbligo riguardo a questo rapporto 
intercorrente tra autore ed utilizzatore del programma. A 
titolo informativo precisiamo che l'obbligo morale alla cor¬ 
responsione del contributo scatta non nel momento in cui 
si entra in possesso del programma, ma nel momento in 
cui si passa a farne uso dichiarando implicitamente di ap¬ 
prezzarne le caratteristiche. 

In nessun caso (per ragioni organizzative) sarà reso noto 
all'autore l'elenco o il numero delle persone che hanno 
eventualmente deciso di entrare in possesso del program¬ 
ma attraverso il canale MCmicrocomputer 


Compilare e spedire a: MCmicrocomputer - Via Carlo Perrier 9, 00157 Roma 

Questo tagliando lo fotocopia o equivalenteI deve essere inviato ad MCmicrocom¬ 
puter, unitamente al materiale da selezionare, da parte degli autori di software che 
presentano i propri lavori per la recensione sulla rivista e l’inserimento nei canali PD. 

Il sottoscritto 

Cognome e Nome . 

nato a . il . 

Codice Fiscale . 

Eventuale Partita IVA I I I I I I I I I I I I 

residente in . Via . 

. Tel. . 

invia il programma . 

dichiarando di esserne l'autore ed autorizzando MCmicrocomputer alla distribuzione 
secondo le regole ed i canali consueti del Pubblico Dominio 

Data ... Firma .. 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


377 





















RICERCHE 


I 


c 


CAMPUS 

.. 


Prototipazione Rapida: 

stereografia e sinterizzazione laser 

secondo porte 

Il mondo si è fatto più piccolo. Il ritmo di sviluppo dei prodotti innovativi è più rapido ed 
i tempi per la loro introduzione sul mercato non fanno altro che restringersi. 

Per essere competitivi su un mercato così dinamico e cosi concorrenziale è 
indispensabile distinguersi per rapidità, efficacia ed assoluta qualità, mantenendo 
quanto più basso è possibile i costi. In ambito industriale, e non solo, la stereografìa e 
la sinterizzazione laser sono oggi una consolidata necessità: uno strumento pratico, 
economico e veloce per realizzare rapidamente i prototipi dei propri prodotti e bruciare 
le tappe che, dal progetto concettuale, portano al prodotto finito. Dunque Rapid 
Prototyping & Manufactorìng (RP&M), Prototipazione e Produzione Rapida, per dare 
nuovo vigore al processo produttivo della propria azienda 

di Gaetano Di Stasio 



Un'azienda leader nel settore, e per 
di più europea, è la tedesca Electro Op- 
tical Systems (EOS) fondata nel 1989 
allo scopo di studiare processi innovati¬ 
vi nell'ambito della prototipazione rapida 
e fornire le relative soluzioni tecnologi¬ 
che. Ma che cosa vuol dire prototipazio¬ 
ne rapida? 


Fino a pochi anni fa l'idea di produrre 
un prototipo funzionante di un nuovo 
prodotto o di una sua parte, in poche 
ore, usando un disegno CAD, un conte- 


Sopra una macchina STEREOS 600 per stereografia 


nitore di plastica liquida ed un raggio la¬ 
ser, sarebbe stato quantomeno impen¬ 
sabile. Oggi invece prototipare rapida¬ 
mente non solo è possibile ma è diven¬ 
tata una pratica comunemente accetta¬ 
ta dalle industrie manufatturiere, auto¬ 
mobilistiche, aeronautiche, dalle indu¬ 
strie elettroniche e da quelle che produ- 


378 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 














MCmicroCAMPUS 

RICERCHE 


cono prodotti di largo consumo. Coloro 
che non si sono lasciati sfuggire il nu¬ 
mero scorso di MC, queste cose le san¬ 
no già in questo appuntamento si ap¬ 
profondirà il discorso sulla stereografia 
e si analizzerà un'altra tecnica chiamata 
comunemente sinterizzazione laser che 
riesce a produrre da un disegno CAD 
non solo oggetti fisici in materiale pla¬ 
stico, ma addirittura in metallo. 

Queste tecniche danno concreta¬ 
mente la possibilità di valutare modelli 
concettuali (sviluppati in ambiente CAD 
3D), manipolandoli fisicamente tramite 
oggetti che li riproducono con elevatis¬ 
sima precisione, ed eseguiti nel giro di 
poche ore Con tale metodo, i progetti¬ 
sti recuperano tempo prezioso da dedi¬ 
care alla riflessione, alla creatività ed al 
perfezionamento dei loro concetti. Gli 
ingegneri sono messi in condizione di 
valutare sperimentalmente i progetti e 
di cogliere eventuali errori nelle prime 
fasi del ciclo realizzativo. Gli specialisti 
dell’attrezzaggio sono maggiormente in 
grado di contenere i costi di avviamento 
in produzione Le forze di marketing 
possono meglio dimostrare i menti dei 
prodotti ai clienti. Con un modello alla 
mano, il dialogo fra i gruppi di lavoro mi¬ 
gliora in modo determinante. Le ambi¬ 
guità a volte presenti nei disegni bidi¬ 
mensionali spariscono, rimosse da una 
realtà tridimensionale tangibile. 

Gli oggetti realizzati con le tecniche 
del RP&M snelliscono simultaneamen¬ 
te numerosi aspetti del lavoro dalle pri¬ 
me valutazioni del fornitore, alla presen¬ 
tazione al cliente, alla verifica pratica dei 
dettagli di assemblaggio. L'utilità della 
prototipazione va dalla verifica della for¬ 
ma, coerenza dimensionale e funziona¬ 
lità, all'uso dei modelli come campione 
per tutta una serie di procedimenti as¬ 
sociati alla preparazione degli attrezzag- 
gi ed infine al loro diretto impiego come 
modelli economici per la fusione in 
stampi. Tale metodica, permettendo ai 
gruppi di progetto di visualizzare, verifi¬ 
care, riciclare e perfezionare i concetti 
realizzativi, abbrevia drammaticamente 
il ciclo di sviluppo dei prodotti con ridu- 


Per ulterionori informazioni 
Laser Optronic S.r.l. 

Via Iglesias, 29/a - 20128 Milano 
Tel 02/27000435 - 27001550 
Fax 02X570171 



Foto 1 - Una fresatrice a controllo numerico a lavo¬ 
ro Al contrario delle macchine LMT Istereografia o 
sinterizzazione), questa macchina lavora per « sot¬ 
trazione “ o per asportazione Un vantaggio signifi¬ 
cativo offerto dai metodi LMT. rispetto a queste 
tecniche tradizionali a controllo numerico, e la sem¬ 
plicità e la conseguente rapidità della fase di post- 
processing dei dati Infatti non bisogna programma¬ 
re i percorsi utensili, e data la natura del processo 
non sono necessari controlli su possibili collisioni 
dell'utensile stesso contro parti del modello o con¬ 
tro i sistemi di fissaggio Nelle tecniche LMT di fat¬ 
to l'utensile e un fascio laser 


ziom di tempo dal 50% all'80%, dando 
inoltre una pronta risposta alle mutevoli 
tendenze del mercato ed una maggiore 
flessibilità per differenziare le caratteri¬ 
stiche dei prodotti, e per spuntare van¬ 
taggi rispetto alla concorrenza. 

Fabbricazione a stratificazione 

Ricapitolando, con ('acronimo RP (Ra- 
pid Prototypmg o Prototipazione Rapida) 
si individua l'insieme di tecnologie svi¬ 
luppate negli ultimi anni per costruire 
dei manufatti fisici direttamente dai dati 
concettuali di un disegno 3D in grafica 
di sintesi 

Tale metodologia, nonostante si so¬ 
vrapponga parzialmente sia con altri 
processi di produzione rapida come la 
fresatura veloce (Foto 1), che con istan¬ 
ze di tipo gestionale come il Concurrent 
Engineering, è correlata nello specifico 
con le tecniche di fabbricazione a strati¬ 
ficazione (LMT, Layer Manufactoring 


Technique). 

Questi sistemi (definiti anche SFM, 
Solid Freeform Manufactoring) permet¬ 
tono di produrre in modo quasi automa¬ 
tico modelli reali da modelli CAD, senza 
necessità di elaborazioni intermedie o di 
post-processing come la programmazio¬ 
ne dei percorsi dell'utensile (fresa) nel 
CAD-CAM. 

A partire dalla metà degli anni '80 so¬ 
no stati immessi sul mercato un certo 
numero di metodi LMT e molti altri so¬ 
no soggetti a continua ricerca e svilup¬ 
po; la caratteristica comune è che la 
parte da prototipare viene costruita in 
modo additivo generativo (non sottratti- 
vo come nella fresatura), tramite l'ag¬ 
giunta di materiali in strati successivi. 
Sebbene qualcuno di questi metodi ri¬ 
chieda la rimozione di parte del materia¬ 
le (ad esempio le tecnologie LOM, che 
descriveremo in uno dei prossimi nu¬ 
meri) oppure l'estrusione del materiale 
medesimo, tutti comunque differiscono 
dai processi tradizionali nell'aspetto es¬ 
senziale: non richiedono l'utilizzo di 
utensili od attrezzi particolari per la pro¬ 
duzione dei modelli, ma solo di un rag¬ 
gio laser. 

Il metodo LMT, che ha trovato l'appli¬ 
cazione più diffusa è la stereografia che 
consiste nell'indurimento di un fotopoli¬ 
mero tramite l'azione selettiva di un la¬ 
ser UV La grande quantità di impianti 
installati nel mondo (circa un migliaio; 
solo poche unità in Italia!!) è giustificata 
dalla possibilità di costruire parti ad alta 
precisione con buona rifinitura superfi¬ 
ciale, anche in caso di geometrie con 
strutture molto complesse. 

Un'altra tecnologia che ha trovato un 
grande sviluppo è la sinterizzazione la¬ 
ser, che ha il vantaggio di produrre mo¬ 
delli usando un'ampia gamma di mate¬ 
riali funzionali dal punto di vista inge¬ 
gneristico (inclusi alcuni materiali metal¬ 
lici). 

Dai risultati ottenuti con le tecnologie 
LMT si prevede che in tempi brevi sarà 
possibile fabbricare, direttamente dai 
dati concettuali CAD, utensili e/o stampi 
o più in generale attrezzi per la produ¬ 
zione, dando luogo a concrete soluzioni 
di costruzione rapida di manufatti fun¬ 
zionali in pochi e definiti passi (RM: Ra- 
pid Manufactoring, Produzione Rapida). 

Generazione e preparazione 
dei dati per i metodi LMT 

Per realizzare un prototipo usando i 
metodi LMT, è necessario proporre alla 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


379 



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RICERCHE 


macchina la geometria della parte da 
costruire, sotto torma di un insieme di 
profili a due dimensioni, ordinato lungo 
un asse di sezionamento In generale 
queste informazioni sono ottenute sem¬ 
plicemente dando in pasto ad un pro¬ 
gramma di trasformazione la descrizio¬ 
ne della superficie e/o del volume del¬ 
l'oggetto, per ottenere in uscita il corri¬ 
spondente file in formato STL, imposto¬ 
si negli ultimi anni come standard di fat¬ 
to, contenente l'insieme dei profili (que¬ 
sta è una funzione disponibile già sono 
AUTOCAD 12). 

A volte a questa fase di sezionamen- 





Foto 2 - Pane sezionala in resina lotopohmernzata 
costruita con la tecnica SKIN&CORE Si tratta di un 
condotto per l'area di un motore di un iet 


to se ne aggiunge una seconda, di tra¬ 
duzione del file STL in un formato com¬ 
patibile con quello richiesto dalla mac¬ 
china di prototipazione rapida. In gene¬ 
rale comunque si tende a non introdur¬ 
re altri passaggi, perché questi ultimi 
immettono nel ciclo di lavorazione errori 
di approssimazione non preventivamen¬ 
te controllabili. 

Per studiare un'interfaccia ad hoc 
che assurga a standard, la Comunità 
Economica Europea sta finanziando un 
progetto denominato EURO Brite-Eu- 
ram ed intitolato «Rapid Prototyping Te- 
chniques», che ha come obiettivo la de¬ 
finizione di un linguaggio comune, fra le 
varie macchine di prototipazione rapida, 
per quanto riguarda la rappresentazione 
dei dati bidimensionali. Un passo so¬ 
stanziale verso questa integrazione è 
stata l'introduzione dell'interfaccia CLI 


(Common Layer Interface) attualmente 
già alla versione 2, per la quale EOS ha 
sviluppato un ambiente software ad 
hoc denominato EOSOFT che permette 
un efficiente e rapido scambio di dati 
fra CAD (o altre sorgenti di informazioni 
geometriche), sistemi LMT e macchine 
di misura e controllo. 

L'interfaccia CU (Common Layer In¬ 
terface) offre inoltre alcuni vantaggi che 
agevolano di fatto la generazione dei 
parametri di processo direttamente 
sull'elaboratore di controllo (solitamente 
un PC 486 di medio cloccaggio) e, fra le 
altre cose, dà la possibilità di variare i 
parametri di costruzione senza eseguire 
nuovamente il sezionamento (necessa¬ 
rio se i tagli vengono combinati con i 
parametri) o mantenendo il file di pro¬ 
cesso indipendente dal processo di pro- 
totipazione rapida (stereografia o sinte¬ 
rizzazione che sia). 

Un altro motivo che rafforza l'esigen¬ 
za di interfacce integrate, standardizza¬ 
te ed estremamente efficienti e veloci 
sta nella considerazione che i dati geo¬ 
metrici non devono essere necessaria¬ 
mente generati all'interno di un ambien¬ 
te CAD Ad esempio una delle applica¬ 
zioni LMT che riscuote un interesse 
crescente è la costruzione di modelli 
biomedicali, da dati TAC (Tomografia 
Assiale Computerizzata) o da Risonanza 
Magnetica. In questi casi, i dati originali 
sono già sotto forma di sezioni senza 
che ci sia stata la consueta trasforma¬ 
zione a partire dal modello grafico soli¬ 
do (cfr. numero scorso di MC). Una si¬ 
tuazione del tutto analoga si verifica 
quando si dispone del modello fisico da 
cui si deve trarre il modello software 
tramite digitalizzazione via scansione ot¬ 
tica o tramite palpatoti meccanici. 

Un vantaggio significativo offerto dai 
metodi LMT, rispetto alle tecniche tradi¬ 
zionali di asportazione a controllo nume¬ 
rico, è la semplicità e la conseguente ra¬ 
pidità della fase di post-processing dei 
dati. Infatti non bisogna programmare i 
percorsi utensili, e data la natura del 
processo non sono necessari controlli 
su possibili collisioni dell'utensile stesso 
contro parti del modello o contro i siste¬ 
mi di fissaggio. Nelle tecniche LMT, co¬ 
me la stereografia o la sinterizzazione, 
di fatto l'utensile è un fascio laser che 
disegna strato dopo strato il modello da 
riprodurre, facendo solidificare il mate¬ 
riale di costruzione solo nel punto del 
piano di lavoro, in cui esso è focalizzato. 
I dati geometrici vengono inoltre oppor¬ 
tunamente scalati tenendo conto sia 
dello spessore della striscia di materiale 
fotopolimerizzato o sinterizzato, sia della 
variazione di densità del materiale dovu¬ 
to al conseguente passaggio di stato. 


In particolare EOS ha sviluppato un 
software denominato SKIN&CORE che 
permette di realizzare fisicamente la su¬ 
perficie esterna dell'oggetto e la sua 
anima, anche utilizzando metodologie 
e/o approcci diversi; in tal modo è pos¬ 
sibile definire la "pelle» del modello ed 
il suo spessore, il «corpo» dell'oggetto 
e la sua struttura, con la possibilità, per 
entrambi, di selezionare tecniche di 
scansione e parametri costruttivi diversi 
(ad esempio a celle, per minimizzare il 
ritiro del materiale, o con «meshing», 
«magliature», differenti per garantire 
predeterminate strutture reticolari; foto 
2). Questa possibilità di scelta, amplia 
enormemente gli stili di costruzione e 
comporta maggiore flessibilità, alta effi¬ 
cienza ed un'elevata produttività. Ad 
esempio selezionando uno spessore 
molto sottile per la «pelle», si è in grado 
di produrre una parte con un'alta rifinitu¬ 
ra superficiale (che richiede una bassa 
velocità di scansione laser) condizionan¬ 
do però, in modo mimmo i tempi di pro¬ 
duzione. Analogamente per il «core» si 
possono produrre strutture a nido d'ape 
(«open hatched» o «hollow core») per¬ 
ché, una volta svuotato dalla resina li¬ 
quida, possa essere utilizzato come ani¬ 
ma nelle microfusiom. 

Processo di stereografia 

La famiglia di macchine per stereo- 
grafia realizzate in casa EOS, denomina¬ 
ta STEREOS, produce parti solidificando 
una resina sintetica foto sensibile, liqui¬ 
da allo stato naturale. L'idea fu concepi¬ 
ta ed elaborata negli anni '50 da Munz, 
il quale brevettò un metodo di costru¬ 
zione utilizzando una foto emulsione ed 
una luce proiettata ed orientata da 
specchi. Comunque il processo che vie¬ 
ne commercializzato oggi è general¬ 
mente accreditato ai lavori indipendenti 
di Codama, André ed Hull rispettiva¬ 
mente in Giappone, Francia ed USA. La 
tecnica è nota come stereografia, ste- 
reolitografia, laser litografia e con nomi 
similari. 

Il principio di costruzione implica l'in¬ 
durimento di un sottile strato di fotopo¬ 
limero attraverso l'azione di un laser Ul¬ 
tra Violetto (UV) indirizzato e focalizzato 
sulla sua superficie (liquida allo stato na¬ 
turale). Inizialmente una piattaforma 
mobile viene posizionata in una vasca 
piena di questa resina liquida, immersa 
di un passo pari alle dimensioni dello 
strato che si desidera produrre. Il laser, 
focalizzato sulla superficie, esegue una 
rapida scansione dei contorni dell’og¬ 
getto, tracciando inoltre le parti piene 
con linee e tratteggi a formare una srut- 
tura a maglie. Quando lo strato è com- 


380 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 



MCmic'oCAMPUS 

RICERCHE 



Foto 3 a. b- Ancora prototipi un albero a camme e una ventola di aspirazione col modello in alluminio 


pletato la piattaforma, solidale col mate¬ 
riale solidificato, è nuovamente abbas¬ 
sata dello spessore di sezionamento (ti¬ 
picamente 0.1 mm). 

Un secondo strato di fotopolimero 
viene quindi depositato e levigato per 
garantire una superficie omogenea ed 
uniforme (processo noto come «recoa- 
tmg», traducibile come «copertura») e 
susseguentemente è generata un'altra 
sezione solida. La completa forma tridi¬ 
mensionale risulta quindi costruita stra¬ 
to per strato, per sovrapposizione suc¬ 
cessiva di resina fotopolimerizzata. me¬ 
diante scansione del raggio laser. Pro¬ 
prio in virtù delle sue caratteristiche di 
processo, la tecnica stereografica per¬ 
mette di realizzare pezzi difficili da co¬ 
struire con altri sistemi, come oggetti 
cavi che racchiudono altri oggetti nel lo¬ 
ro interno, sottosquadri, pareti sottili o a 
spessore differenziato con un'accura¬ 
tezza che si attesta sui centesimi di mil¬ 
limetro 

La EOS GmbH ha a listino una fami¬ 
glia di macchine stereografiche molto 
completa, con dimensione del volume 
utile di produzione variabile dai 
200x200x200 mm cubici (modello DE¬ 
SKTOP) fino ai 600x600x400 mm cubici 
(modello 600). La potenza del raggio la¬ 
ser varia da modello a modello e la velo¬ 
cità di scansione (velocità di produzione 
del profilo solido) arriva fino a 10 m al 
secondo mentre l'accuratezza e la riso¬ 
luzione è la stessa in ogni sistema. Le 
sorgenti UV possono essere molteplici 
ma recentemente si sono resi disponi¬ 
bili sorgenti allo stato solido che garanti¬ 
scono una più facile manutenibilità del 
sistema, costi di utilizzazione nettamen¬ 
te inferiori rispetto ai laser ionici ad ar¬ 
gon (circa la quarta parte), minori richie¬ 
ste in termini di potenza elettrica (pochi 
kwatt), maggiore durata a parità di con¬ 


dizioni (quattro cinque volte in più) e re¬ 
lativo raffreddamento semplificato (ad 
area e non ad acqua). Inoltre nei modelli 
della EOS le vasche sono rapidamente 
intercambiabili, per garantire una veloce 
sostituzione dei fotopolimeri. 

A questa serie di vantaggi «hardwa¬ 
re», se ne aggiugono altri di carattere 
«software»; la gestione dati tramite in¬ 
terfaccia CLI e generazione on-line dei 
parametri di processo per variare in mo¬ 
do efficiente gli stili di costruzione; un 
sistema automatico di calibrazione otti¬ 
ca per controllare il parallelismo del pia¬ 
no di scansione col piano lavoro; un mo¬ 
dulatore acusto-ottico per commutare 
rapidamente la potenza del fascio laser 
e consentire l’implementazione di stili 
speciali di costruzione come la tecnica 
ad isole per minimizzare gli effetti ma¬ 
croscopici del ritiro della resina; un si¬ 
stema di recoating attivo che garantisce 
alta produttività con tempi minimi fra 
due cicli di illuminazione (inferiore ai 10 
sec) e adatto a trattare geometrie che 
contengono internamente volumi vuoti 

L'accuratezza raggiungibile con i si¬ 
stemi EOS è un dato difficilmente sche¬ 
matizzabile perché dipende dalla combi¬ 
nazione dei parametri di processo con 
le proprietà della resina usata, dai tempi 
di produzione che si vogliono ottenere, 
dalle geometrie coinvolte, dalla possibi¬ 
lità di iterare la costruzione al fine di ot¬ 
tenere il corretto set di compensazione. 
Comunque, ipotizzando di porsi-in con¬ 
dizioni tipiche operative (valori di de¬ 
fault) e di utilizzare una resina a basso 
ritiro come quella offerta dalla Allied Si- 
gnal (la Allied 2202 Exactometer), la de¬ 
viazione massima si attesta sulle frazio¬ 
ni di decimo di millimetro (alcuni cente¬ 
simi di millimetro). 

Le evoluzioni del processo di stereo- 
grafia hanno portato negli ultimi anni a 


raggiungere risultati operativi incorag¬ 
gianti anche per applicazioni diverse dal¬ 
la semplice verifica geometrica della 
parte da prototipare (p.e. nucrofusione 
e stampaggio; foto 3a, 3b). 

Processo di sinterizzazione laser 

La famiglia di macchine EOSINT, co¬ 
struisce dei modelli fisici con una proce¬ 
dura simile al metodo stereografico. Le 
parti vengono generate strato per strato 
tramite l'interazione di un fascio laser 
sulla superficie del materiale. La diffe¬ 
renza fondamentale consiste nel fatto 
che il materiale in oggetto è in forma di 
polvere e la solidificazione è una varia¬ 
zione di fase indotta da un processo ter¬ 
mico piuttosto che da una reazione chi¬ 
mica (come nella fotopolimerizzazione). 
Un sottile strato di polvere viene depo¬ 
sitato sulla piattaforma, livellato e com¬ 
pattato allo spessore desiderato da uno 
speciale meccanismo a vibrazione. 

Successivamente un fascio laser 
C02 o Nd-YAG (che emettono nell’in¬ 
frarosso) riscalda il materiale nel punto 
di focalizzazione causando una fusione 
locale che amalgama i granelli di polve¬ 
re. In generale quasi ogni materiale è 
sinterizzabile a condizione che la sua 
granulometria corrisponda alle esigenze 
di recoating (crescita per strati) della 
macchina e che le proprietà ottiche di 
assorbimento si possano accoppiare al¬ 
le caratteristiche della radiazione emes¬ 
sa dal laser. I materiali più adatti risulta¬ 
no essere i termoplastici ed i metalli 
con punti di fusione medio bassi Altri 
materiali con punto di fusione piuttosto 
alto, come le ceramiche, sono trattabili 
nel caso che i granelli di polvere siano 
rivestiti con dei leganti (pur rimanendo 
non completamente risolto il problema 
di infiltrare in modo riproducibile le 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


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RICERCHE 




Foto 4 a. b ■ EOSlNT P Nella prima loto si vede una videata presa dalla workstation usata per le elaborazioni dei modelli ed il controllo di processo Nella seconda 
si nota il pezzo sinterizzato in polistirolo ed il relativo modello fuso iti alluminio. 


strutture porose che si ottengono) So¬ 
no da considerare fattibili anche i siste¬ 
mi capaci di manipolare miscele di pol¬ 
veri o con un doppio meccanismo di re- 
coating per produrre parti in materiale 
composito (purché le proprietà chimico- 
fisiche dei granuli siano omogenee) 

Al momento lo stato dell'arte in EOS 
è rappresentato dai due sistemi; EO¬ 
SlNT P per materiali termoplastici e EO¬ 
SlNT M per metalli 

EOSlNT P: 

sistema per sinterizzare 
materiali termoplastici 

La macchina EOSlNT P produce dei 
modelli fisici in materiali termoplastici e 
volumi di lavoro utili fino a 
340x340x590 mm II sistema utilizza un 
laser a C02 da 50W ed è equipaggiato 
con dei contenitori estraibili per un cam¬ 
bio rapido dei materiali. La camera di la¬ 
voro è preriscaldata ad una temperatura 


leggermente inferiore al punto di fusio¬ 
ne del materiale che si intende usare, in 
modo che la polvere possa essere soli¬ 
dificata senza applicare forti gradienti 
termici. Questo approccio mn ìmizza i ri¬ 
tiri e le tensioni meccaniche associate 
alle variazioni di volume indotte dal 
meccanismo di sinterizzazione. 

Lo svantaggio è la necessità di tene¬ 
re in buona considerazione i cicli (ne¬ 
cessariamente inoperosi) di riscalda¬ 
mento e raffreddamento della camera 
di processo. Per ovviare a questo pro¬ 
blema, la EOS ha sviluppato uno specia¬ 
le stile di costruzione che permette di 
produrre assieme alla parte, anche una 
sottile parete che isola completamente 
il volume di lavorazione e che cresce 
contemporaneamente alla parte mede¬ 
sima Finita la lavorazione, il parallelepi¬ 
pedo contenente il modello può essere 
estratto immediatamente perché si raf¬ 
freddi altrove, mentre il sistema di sin¬ 
terizzazione risulta pronto per una nuo¬ 


Foto 5a, b - EOSlNT P 
Ancora esempi di sin¬ 
terizzazione di una sca¬ 
tola di cambio e di un 
circuito idraulico. 


va prototipazione In tal modo la produt¬ 
tività ed il grado di utilizzo sono di fatto 
raddoppiati rispetto a soluzioni tradizio¬ 
nali m quanto i cicli termici hanno solita¬ 
mente periodi paragonabili ai tempi di 
produzione. 

Al fine di evitare ossidazione e auto¬ 
combustione, la camera di processo 
viene condizionata con azoto miscelato 
ad area. 

I parametri di processo quali la po¬ 
tenza del laser, la velocità e le modalità 
di scansione, gli stili di costruzione, ecc. 
possono essere regolati per controllare 
le proprietà finali del modello prototipa- 
to, come la densità, la resistenza mec- 




382 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 










MCmicfoCAMPUS 

RICERCHE 



carnea, il modulo di elasticità, 

I materiali termoplastici sono princi¬ 
palmente utilizzati per due applicazioni; 
prototipi funzionali in materiale di tipo 
«ingegneristico» (foto 4a. 4b); anime 
(modelli sacrificali) adatte per ottenere 
conchiglie da usare in processi di fusio¬ 
ne (foto 5a, 5b). 

Un recente e significativo sviluppo 
del sistema EOSINT P è costituito dalla 
introduzione del polistirolo come mate¬ 
riale per costruzione di parti. Il polistiro¬ 
lo ha il vantaggio di avere un basso gra¬ 
do di ritiro nella transizione di fase, e 
quindi l'accuratezza di produzione risul¬ 
ta inerentemente migliore se compara¬ 
ta ad altri matertiali termoplastici come 
il nylon o il policarbonato Correntemen¬ 
te si ottengono modelli in polistirolo con 
un'accuratezza minore di 0.2 mm. com¬ 
parabile in molti casi con i risultati pro¬ 
ducibili con la stereografia, proponendo 
dei tempi di costruzione significativa¬ 
mente più veloci. 

EOSINT M: 

sistema di sinterizzazione 
di materiale metallico 

II sistema EOSINT M è stato intro¬ 
dotto all'inizio del '95 come la prima 
macchina commerciale in grado di sin¬ 
terizzare direttamente metallo senza 
l'ausilio di alcun legante. Il materiale uti¬ 
lizzato attualmente è una lega speciale 
comprendente principalmente bronzo e 
nickel. Sviluppata dalla Electrolux e li¬ 
cenziata in esclusiva alla EOS. la lega 
può essere sinterizzata a temperatura 
ambiente (senza preriscaldamento) e 
mostra un ritiro trascurabile nella transi¬ 
zione di fase Si raggiunge questo risul¬ 
tato poiché i componenti della lega han¬ 


Folo 6a, b. c - EOSINT 
M Inserii in metallo 
per stampo ad iniezio¬ 
ne 


di prototipi fisici a partire dal modello 
CAD, richiedeva solitamente tempi il cui 
ordine di grandezza comunemente va¬ 
riava da alcuni giorni a settimane di la¬ 
voro. Oggi, invece, con le tecniche LMT 
descritte, i tempi si riducono fino a due 
ordini di grandezza per pezzi particolar¬ 
mente complessi: ciò vuol dire che un 
prototipo è pronto nelle mani del pro¬ 
gettista per le fasi di verifica non più do¬ 
po dieci giorni dall'attivazione della pro¬ 
cedura di lavorazione, ma solo dopo po¬ 
che ore, e che la produzione in fonderia 
di parti metalliche in piccole quantità, 
non sono più soggette a costose fasi di 
attrezzaggio. Un bel risparmio in termini 
di tempo e di costi vivi di realizzazione, 
che si vanno direttamente a riflettere 
sulla rapidità di ingresso sul mercato, 
sul prezzo finale e sulla qualità intrinse¬ 
ca del prodotto. 

Sul prossimo numero continueremo 
questa analisi proponendovi altre impor¬ 
tanti soluzioni presenti sul mercato 
mondiale. 

Gaetano Di Stasio è raggiungibile tramite MC-link 
alla casella MC7400 e tramite Internet all'indirizzo 

IV; 


no punti di fusione diversi, che si com¬ 
pensano vicendevolmente, dando luogo 
a corrispondenti variazioni di volume 
con un risultato netto prossimo a zero 
(inferiore allo 0.1 %). Questo fatto, com¬ 
binato con una dimensione del granulo 
di circa 50 micron e con la capacità del 
sistema di generare spessori inferiori ai 
0.1 mm. consente di costruire delle for¬ 
me con un'accuratezza tipica di un deci¬ 
mo di mm. I volumi di lavoro sono 
dell'ordine di 250x250x150 mm. 

Il materiale risultante ha delle pro¬ 
prietà paragonabili a quelle dell'allumi¬ 
nio; infatti le parti sono in grado di avere 
una densità vicina al 100%, grazie an¬ 
che all'infiltrazione di metalli basso fon¬ 
denti. La superficie raggiunge un grado 
di rifinitura analogo ad un materiale fine¬ 
mente lappato, tipo specchio. 

L'applicazione principale dei modelli 
prodotti da EOSINT M consiste nella 
creazione rapida di attrezzi in metallo in 
un singolo passaggio (foto 6a, 6b, 6c) 


Conclusioni 

Fino a qualche anno fa. la creazione 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


383 










GUIDA COMPUTER 


a cura 4 Rossella leene» 1 


I prezzi riportati nella Guidacomputer sono comunicati dai 

distributori dei vari prodotti e si riferiscono alla 

vendita di singoli pezzi all'utente finale. Sui prezzi indicati possono 

esserci variazioni dipendenti dal singolo 

distributore. Per acquisto OEM e comunque vendite multiple sono 

generalmente previsti sconti quantità. 

I dati sono aggiornati a circa 20-30 giorni prima della data di uscita 
in edicola della rivista, MCmicrocomputer non si 
assume responsabilità per eventuali errori o variazioni. Tutti i 
prezzi sono IVA esclusa ed espressi in migliaia di lire. 


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VESA L.BUS 2.669 

FD1.44MHD270M 14" COI.SVGA 

ENTRY D.DECK 486DX4 100 PCI • 486dx4 100MHz RAM 4M C.256K PCI 
L.BUS FD 2.769 

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ENTRY D.DECK 486SX2 50 VLB • 486sx2 50MHz RAM 4M C.256K VESA 
L.BUS FD 1.44M HD 270M 14" coI.SVGA 2.314 

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L.BUS FD 1.44M HD 425M 14" col. SVGA 3.463 

ENTRY D.DECK PENTIUM 90 PCI - 90MHz RAM 8M C 256K PCI 


LBUS FD 1 44M HD 425M 14" col. SVGA 3.686 

ENTRY D DECK PENTIUM 120 PCI - 100MHz RAM 8M C.256K PCI 

L-BUS FD 1.44M HD 425M 14" col. SVGA 4.829 

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L.BUS FD 1.44M HD 425M 14" col. SVGA 4.011 

HI-TECH P PENTIUM 90 - 90MHz RAM 8M C.256K PCI 

L.BUS FD 1.44M HD 425M 14” col. SVGA 4.244 

HI-TECH P PENTIUM 120 - 120MHz RAM 8M C.256K PCI L.BUS FD 

1 44M HD 425M 14" col. SVGA 5.444 

HI-TECH T PENTIUM 75 - 75MHz RAM 8M C.256K PCI L.BUS FD 1 44M 

HD 425M 14" col. SVGA 4.185 

HI-TECH T PENTIUM 90 - 90MHz RAM 8M C.256K PCI L.BUS FD 1 44M 

HD425M 14" col SVGA 4 425 

HI-TECH T PENTIUM 120 - 120MHz RAM 8M C.256K PCI L.BUS F0 

1 44M HD 425M 14" col. SVGA 5.659 


I BLP INFORMATICA 

BLP ■ Via del Corso. 131 - 40051 Altedo (BOI - Tel 051/871634 


VICTORY - 486dx4 100MHz RAM 8M HD 420M FD 1 44M CD-ROM 
monitor S.VGA 14" col 

CLASS 1 - Pentium 100MHz RAM 8M HD 850M FD 1 44M CD-ROM 

2.900 

mon. S VGA 14" col. 

CYBER - Pentium 120MHz RAM 8M HD 850M FD 1 44M CD-ROM 

3.750 

monitor S.VGA 17’col. 

FAR STAR - Pentium 75MHz RAM 8M HD 540M FD 1 44M CD-ROM 

4.900 

monitor S VGA 14" col. 

3.250 

SCHEDA SOUND BLASTER 16 - con casse acustiche 

225 

SCHEDA MODEM - 28800 interno 

300 

BOCA RESEARCH 

Com. Tech S.r.l. - Via Michelangelo Peroglio. 15 - 00144 Roma 

Tel 06/5294894 


M024ED - modem 2400 esterno 

180 

M024ID - modem 2400 interno 

130 

M1441W - modem V32bis 14.4k interno con fax 

350 

M144AE - modem V22/22bis/32/32bis/42 14 4k con fax 

300 

M144EE - modem V32bis 14.4k esterno con fax 

420 

MI 44MA MACINTOSH - modem V.32bis 14 4k esterno con fax 

440 

| CALCOMP 


Calcomp S.p.A. - Via dei Tulipani. 5 ■ Pieve Emanuele (MI) 
Tel 02/904433 


LASER CCL 600 ES - A3/A4 600x600 dpi PostScnpt 8M 16ppm 5.595 

LASER CCL1200 ES - A3/A4 1200x600 dpi PostScript 16M 16ppm 7.900 

PRINTER C.MASTER PLUS 6603 XF • A4 trasferimento termico 

PostScript 8M 9.990 

PRINTER C.MASTER PLUS 6613 XF - A3/A4 trasferimento termico 

PostScript 16M 14.500 

PLOTTER D.MATE 3024M - foglio singolo 8 penne A1/A4 

Interfaccia ser ./par. 1M 4.190 

PLOTTER D.MATE 3024S - loglio singolo 8 penne A1/A4 

interfaccia seriale 3.590 

PLOTTER D.MATE 3036M - foglio singolo 8 penne A0/A4 

interfaccia ser./par. 1M 5.590 

PLOTTER D.MATE 3036S - foglio singolo 8 penne A0/A4 interfaccia 

ertale 4.990 

PLOTTER TECHJET C. 5324 - getto d'inch. A1/A4 720dpi 

mono/360dpl col.6M serYpar. 9.990 

PLOTTER TECHJET C. 5336 - getto d'inch. A0/A4 720dpi 


384 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 










GUIDA COMPUTER 


mono/360dpi col. 6M ser./par. 12.990 

PLOTTER TECHJET D 5424R - getto d'inchiostro A1/A4 720 dpi 

monocr. 4M ser./par. 6.990 

PLOTTER TECHJET D 5436R - getto d'inchiostro A0/A4 720 dpi 

monocr. 4M ser./par. 8.990 

TABLET 0.BOARD III 34120 CEDC - A4 per PC e Windows con cursore 

4 tasti cordless 995 

TABLET D.BOARD III 34180 CEDC - A3 per PC e Windows con cursore 

4 tasti cordless 1795 

TABLET D.BOARD III 34240 CEDC - A2 per PC e Windows con cursore 

4 «asti cordless 3.890 

TABLET DRAWING SLATE 31090 EDC - A5 per PC e Windows con 

penna a press. var. cordless 645 

TABLET DRAWING SLATE 31090 EDCM - A5 per Macintosh con 

penna a press. var. cordless 895 

TABLET DRAWING SLATE 31120 EDC - A4 per PC e Windows con 

cursore 4 tasti cordless 695 

TABLET DRAWING SLATE 31120 EDCM - A4 per Macintosh con 

cursore 4 tasti cordless 995 

TABLET DRAWING SLATE 31180 EDC • A3 per PC e Windows con 

penna a press. var. cordless 995 

TABLET DRAWING SLATE 31180 EDCM • A3 per Macintosh con 

penna a press. var. cordless 1.195 


CENTRO HL 


Centro HL - Via Luca Landucci. 5/fl - 5 0136 Firenze - Tel 055/669024 


HL 586 PWP 75 PCI - mini tower Pentium 75MHz RAM 8M FDD 1 44M 
HD 540M S VGA 1.999 

HL 586 PWP 90 PCI • mini tower Pentium 90MHz RAM 8M FDD 1.44M 
HD 540M S.VGA 2.248 

HL 586 PWP100 PCI - mini tower Pentium 100MHz RAM 8M FDD 1.44M 
HD 540M S.VGA 2.468 

HL 586 PWP120 PCI • mini tower Pentium 120MHz RAM 8M FDD 1.44M 
HD 540M S.VGA 2.853 


CITIZEN 


Telcom - Via Feltra. 28/6 - 20132 Milano - Tel. 02X15691 
Gruppo Eletec - Via F.lli nizzardi, 3 ■ 20100 Milano - Tel. 02/48200868 
Olidata • Via Cavalcavia. 55 - 47023 Cesena (FO) - Tel. 0547/610770 


STAMPANTE 120D+ - 9 aghi 244 

STAMPANTE SWIFT 90-9 aohi 399 

STAMPANTE SWIFT 90C - 9 aghi 425 

STAMPANTE SWIFT 90X - 9 aghi 570 

STAMPANTE ABC - 24 aghi 375 

STAMPANTE SWIFT 200 - 24 aghi 450 

STAMPANTE SWIFT 200C-24 aghi 499 

STAMPANTE SWIFT 240X-24 aghi 730 

STAMPANTE NOTEBOOK P.ll - a trasterimento termico portatile 750 

STAMPANTE PN60 - a trasferimento termico portatile 750 

STAMPANTE PROJET IIC - a getto d'inchiostro 750 


COMPAQ 


Compaq Computer S.p.A. - Milanotiorì Strada 7 Palazzo RI 
20089 Rozzano (MI) Tel. 02X75901. 

Nota: la Compaq non ha un listino dei prezzi all'utente tinaie Per informazioni è 
necessario rivolgersi direttamente ai rivenditori. 


COMPUTER POINT 


AZ Informatica S.r.l. - Centro Comm le S. Michele in Escheto Via Martiri di 
Liggeri 10/N - 55050 Lucca - Tei 0583X70367 

POWER LEVEL 75 - Pentium 75MHz RAM 8M C.256K FD 1 44M HD 


540M mon. col. MiniTower 2.570 

POWER LEVEL 90 - Pentium 90MHz RAM 8M C.256K FD 1 44M 

HD 540M mon. col. MiniTower 2.800 

POWER LEVEL 100 - Pentium 100MHz RAM 8M C.256K FD 1 44M 

HD 540M mon. col. Mimiower 3.040 

POWER LEVEL 120- Pentium 120MHz RAM 8M C.256K FD 1.44M 

HD 540M mon. col. MiniTower 3.440 


DATABIT 


Sys Italia S.r.l. - Via T MerleI. 32J34 - 00167 Roma - Tel. 06/6635722 


PC486/100A - 80486dx4 100MHz RAM 4M FO 1.44M HD 540M 

mon. VGA col. 1.830 

PC486/100L - 80486dx4 100MHz RAM 4M FD 1 44M HD 540M 

mon, VGA col. 2.000 

PC486/100P - 80486dx4 100MHz RAM 4M FD 1 44M HD 540M 

mon. VGA col. 2.120 

PC486/66CY - 80486dx2 66MHz RAM 4M FO 1 44M HD 540M 

mon. VGA col. 1.720 

PC586/75PC - Pentium 75MHz RAM 8M FD 1 44M HD 540M 

mon. VGA col. 2.770 

PC586/90PC - Pentium 90MHz RAM 8M FD 1 44M HD 1G mon. 

VGA col. 3.260 


DATATRONICS 


Top Division S.r.l. - Via A Volta. 10 - 42024 Castelnovo Sotto (RE) 
Tei 0522/688446 


MODEM 2400 CM - esterno 2400 bauds MNP5 V42bis (ECDC) 250 

CARD MODEM/FAX 1414 CR - 14400 bps 374 

MODEM/FAX 1414 AX - prot.14400bauds MNP5 V42bis/V23 Video!. 

Fax 14400 GUI V17/29/27ter 828 

MODEM/FAX 1414 CX - est. 14400bauds MNP5 V42bis/V23 Video! 

Fax 14400GIII V17/29/27ter 418 

MODEM/FAX 1414 HX - int 14400bauds MNP5 V42bis/V23 Videot. 

Fax 14400GIII V17/29/27ter 334 

MODEM/FAX 1414 PC PCMCIA - 14400 bauds MNP5 V42bis/V23 Videotel 
Fax 14400 GUI V17/29/27ter 513 

MODEM/FAX 1414 PX - pock.14400bauds MNP5 V42bis/V23 Vldeot. 

Fax 14400 GUI V17/29/27ter 494 

MODEM/FAX 2496 AX - est. 2400bauds MNP5 V42bis/V23 Videotel 

Fax 9600 GIN V29/27 ter 305 

MODEM/FAX 2496 QX - pocket 2400bauds MNP5 V42bis/V23 Videotel 

Fax 9600 GUI V29/27 ter 308 

MODEM/FAX 2496 VX - int. 2400bauds MNP5 V42bis/V23 Videotel 

Fax 9600 GIN V29/27 ter 243 

MODEM/FAX 2814 AX - est. 28800b. MNP5 V42bis/V23 Vid. 

Fax 14400 GUI VI 7/29/27ter/VFast 600 

MODEM/FAX 2814 CX - est. 28800b MNP5 V42bis/V23 Videot. 

Fax 14400 GUI V17/29/27/34ter 685 


MCmicrocomputern. 157 - dicembre 1995 


385 









GUIDA COMPUTER 


DIAMOND MULTIMEDIA SYSTEMS INC. 


Centro HL - Via Luca Landucci, 5/R - 50136 Firenze - Tel. 055/669024 


SOUND SCHEDA AUDIO • 16bit stereo compatibile Sound Blaster 150 

STEALTH SE PC11 MB - DRAM Up. 2Mb (S3 Trio 732) 180 

STEALTH SE VLB 1 MB - DRAM Up. 1Mb (S3 Trio 732) 180 

STEALTH64 VIDEO PC11 MB - DRAM Up. 2Mb (S3 Vision 864) 270 

STEALTH64 VIDEO PCI 2MB - VRAM Up. 4Mb (S3 Vision 964) 550 

STEALTH64 VLB 2MB - DRAM Up. 4Mb (S3 Vision 864) 239 

STEALTH64 VLB 4MB - VRAM Up. 8Mb (S3 Vision 964) 499 

VIPER PROVIDEO PCI 4MB - VRAM Up. 4Mb (Weitek P9100+P9130) 

+ CD CorelDraw 3.0 796 

VIPER PROVIDEO VLB 4MB - VRAM Up. 4Mb (Weitek P9100+P9130) + CD 
CorelDraw 3.0 796 

KIT MULTIMEDIALE 4000 - CD 4X 11 Soft SCh. audio 16 bit 48KHz 
casse c uttia videoc. 629 


2R COMPUTERS 


Giga Informatica S.r.l. ■ Via L. Barzini Senior, 38/A - 00157 Roma 
Tel 06/4181910 


2R 486 BLACK LINE • 486dx2 66MHz RAM 8M FDD 
1 44M HD 540M 

mouse+pad 1.970 

2R 486 OPERATIVO - 486dx2 66MHz RAM 4M FDD 

1.44MHD260M 

mouse+pad 1.390 

2R 486 PENTIUM - Pentium 90MHz RAM 8M FDD 1 44M HD 420M 3.100 

2R MONITOR 14" - colori VGA 0.28ms 1024x768 interlacclato 410 

2R MONITOR 14" • colori VGA 0.28ms 1024x768 non interlacciato 450 

2R MONITOR 14" - colori VGA 0.39ms 1024x768 interlacclato 350 

2R MONITOR 14" - monocromatico S.VGA 1024x768 180 


EPSON 


Epson Italia S.p.A - Via F.lii Casiraghi, 427 - 20099 Sesto S. Giovanni (MI) 
Tei. 02/262331 


ACTION DESK 5000 AV100/85HC - 486dx4 100MHz RAM 4M C.128K 

FD 1 44M HD 850M S VGA 14” colore ELC 2.690 

ACTION DESK 7000 AD700/85HC • 486dx4 tOOMHz RAM 8M C.128K 

FD 1 44M HD 850M CD-ROM S VGA 14" C.ELC 3.490 

ACTION TOWER MULTIM. AMP66/42HC - Pent 66MHz RAM8M 

FD1.44M HD420M S VGA 14" c. CD-ROM casse sk-audio 3.690 

ENDEAVOR-L ENDLC66/27HC - 486dx2 66MHz RAM 4M FD 1 44M HD 

420M S.VGA 14" colore ELC 2.090 

ACTION DESK 8000 AD800/85HC - Pent. 90MHz RAM 8M C.256K 

FD 1 44M HD 850M CD-ROM S.VGA 14” col.ELC 4.390 

ACTION NOTE 600 ACT650/2 - n.book 80486dx2 50MHz RAM 4M 

FD 1 44 HD 340M LCD VGA 9.4" 3.190 

ACTION NOTE 660C ACT660C/1 - n.book 80486dx2 66MHz RAM 4M 

FD 1 44 HD 340M LCD VGA 10.3" col. 4.190 

ACTION NOTE 800C ACT866C - n.book 80486dx2 66MHz RAM 4M 

FD 1.44 HD 340M LCD VGA 10.3" col. 4.590 

MONITOR ELC 14MPR-II -14" colore MPR-II S VGA ris. 1024x768 595 

MONITOR ELC 15F -15" colore MPR-II S VGA ris. 1024x768 n.i. 950 

STAMPANTE FX 870 - stampante 9 aghi 80 col. 10 tont 380 cps 820 

STAMPANTE FX 1170 - stampante 9 aghi 136 col. 3 font 380 cps 930 

STAMPANTE LX 300 - stampante 9 aghi 3 font 80 col. 220 cps 350 

STAMPANTE LX 1050+ - stampante 9 aghi 136 col. 3 font 200 cps 760 

STAMPANTE DFX 8000 - stampante 18 aghi 136 col. 3 font 1066 cps 5.690 

STAMPANTE LQ 100 - stampante 24 aghi 80 col. 167 cps 6 font 399 

STAMPANTE LQ 570+ - stampante 24 aghi 80 col. 225 cps 650 

STAMPANTE LQ 1070+ - stampante 24 aghi 136 col. 225 cps 1.060 


STAMPANTE LO 1170 - stampante 24 aghi 136 col. 300 cps 10 font 1 390 

STAMPANTE SQ 870 - stamp. getto inch. 80col. 9 font 550cps 360dpi 

m.continuo/f.singolo 1.450 

STAMPANTE SQ 1170 - stamp. getto inch. 136col. 9font 550cps 360dpi 

m.continuo/f.singolo 1.850 

STAMPANTE STYLUS 820+ - stamp. getto d'inch. 80 col, 7 font 250 

cps 360 dpi cassetto A4 650 

STAMPANTE STYLUS 1000 - stamp. getto d'inch. 136 col. 9 font 250 

cps 360 dpi cassetto A3 1.200 

STAMPANTE STYLUS COLOR II - stamp. getto inch. 9 font 4 ppm dpi 

cassetto A4 colori 720/720 1.090 

STAMPANTE EPL 5200+ - stamp. laser 6ppm A4 300 dpi RAM 1M 1.590 

SCANNER GT 5000 MAC - piano fisso A4 300dpl l/F par 16.7 mil. 

colori output 50/1200 dpi 1.400 

SCANNER GT 5000 PC/PM - piano fisso A4 300dpi l/F par. 16.7 mil. 

colori output 50/1200 dpi 1.350 

SCANNER GT 5000 SCSI/PM - p fisso A4 300dpi l/F par. 16.7 mil 

col. output 50/1200 dpi SCSI 1.550 

SCANNER GT 8500 MAC - p. fisso A4 400dpi l/F par 1 miliardo 

col. output 50/1600 dpi 1 750 

SCANNER GT 8500 PC - p. fisso A4 400dpl l/F par. 1 miliardo col. output 

50/1600 dpi 1.600 

SCANNER GT 8500 PC/SCSI - p. fisso A4 400dpi l/F par. 1 miliardo col. 

output 50/1600 dpi SCSI 1.830 

SCANNER GT 9000 MAC - p. lisso A4 600dpi l/F par 1 miliardo col. 

output 50/2400 dpi 2.070 

SCANNER GT 9000 PC - p. lisso A4 600dpl l/F par. 1 miliardo col 

output 50/2400 dpi 2.070 

SCANNER GT 9000 PC/SCSI - p. fisso A4 600dpi l/F par. 1 miliardo col. 

output 50/2400 dpi SCSI 2.170 


ESSEGI 


Essegi Informatica S.r.l. - Via Alberto Ascari. 154/156 - 00142 Roma 
Tel. 06/5193221 


PC TOP 486DX2 66 - 66MHz RAM 4M C.256K FD 1 44M HD 540M 
monitor mouse 14" 1.600 

PC TOP 486DX4 100 - 100MHz RAM 4M C.256K FO 1.44M HD 540M 
monitor 14" mouse 1.790 

PC TOP E 100 INTEL ENDEAVOR - Pentium 100MHz RAM 8M FD 
1 44M HD 540M monitor 14" mouse 2.824 

PC TOP E 133 INTEL ENDEAVOR - Pentium 133MHz RAM 8M FD 
1 44M HD 540M monitor 14" mouse 3 167 

PC TOP PENTIUM 75 PCI - 75MHz PCI RAM 8M FO 1,44M HO 540M 
monitor 14" mouse 2.260 

PC TOP PENTIUM 90 PCI - 90MHz PCI RAM 8M FD 1 44M HD 540M 
monitor 14" mouse 2.480 

PC TOP PENTIUM 100 PCI • 100MHz PCI RAM 8M FD 1.44M HD 540M 
monitor 14” mouse 2.700 

PC TOP PENTIUM 120 PCI -120MHz PCI RAM 8M FD 1 44M HD 540M 
monitor 14" mouse 3.070 

PC TOP Z 100 INTEL ZAPPA - Pentium 100MHz RAM 8M FD 1 44M HD 
540M monitor 14" mouse 2.964 

PC TOP Z 120 INTEL ZAPPA - Pentium 120MHz RAM 8M FD 1 44M HD 
540M monitor 14" mouse 3.627 

143LR MONITOR 14" - S.VGA colore 0.28 MPRII Green 460 

HARD DISK 520M 305 

HARD DISK 520M SCSI 344 

HARD DISK 1.08G IDE 507 

HARD DISK 1.08G SCSI 702 

CD-ROM - doppia velocità 210 

FM 14400E - mod/fax est. V22-22biS-32-32biS-42bis fax 9600 mod. 14400 168 
FM 144001 - mod/fax int. V22-22bis-32-32bis-42bis fax 9600 mod. 14400 136 
FM 28800E - modem 28800/fax 9600 est. V21-22-22bis-32-32bis-42-42bis 
MNP2-5 340 


386 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 








GUIDA COMPUTER 


FM 288001 - modem 28800/fax 9600 int. V21-22-22bis-32-32bis-42-42bis 
MNP2-5 308 

MOUSE 290 S - 2900 dpi. Microsoft Mouse System 15 


EXECUTIVE 


Executive Computer Lines - Via Elettrochimica. 40 - 22053 Lecco (CO) 
Tel 0341/2211 


STAMPANTE LC 15 - 9 aghi. 136 colonne, 180 cps, parallela 647 

STAMPANTE LC 90 - 9 aghi. 80 colonne, 160 cps. parali., inseritore 55lg 258 
STAMPANTE LC 100 - 9 aghi, 80 colonne, 180 cps, parallela, colore 336 

STAMPANTE ZA 200 • 9 aghi, 80 colonne, 420 cps, parallela 877 

STAMPANTE ZA 250 • 9 aghi, 136 colonne, 420 cps, parallela 1.020 

STAMPANTE LC 24 15 II - 24 aghi. 136 colonne. 240 cps. parallela 770 

STAMPANTE LC 24 30 • 24 aghi, 80 colonne. 192 cps, 360 dpi 
parali, colore 565 

STAMPANTE LC 24 300 - 24 aghi, 80 colonne, 264 cps. parali colore 647 
STAMPANTE LC 240 - 24 aghi. 80 colonne. 160 cps, parali inseritore 55fg 344 
STAMPANTE LC 240 C - 24 aghi, 80 colonne. 160 cps. parali, inser 
55fg colore 409 

STAMPANTE XB 24 200 - 24 aghi. 80 colonne, 375 cps, parallela 1.020 

STAMPANTE XB 24 250 - 24 aghi, 136 colonne. 375 cps. parallela 1.163 

STAMPANTE WT 4000 • 4 ppm, 300 dpi. 4M RAM. GDI. parallela 1.038 

STAMPANTE SJ 144 - ink termica, 382 cps, 360 dpi. parallela 518 

CD-ROM 2X - doppia velocità multisessione 350M trans! rate 258 


FUJITSU 


Fujitsu Italia S.p.A - Via Melchiorre Gioia. 8 - 20124 Milano - Tel. 02/6572741 

STAMPANTE DX700 - 9 aghi 80 col. 180 cps 12 cpi l/F parallela 297 

STAMPANTE OL1150 CP IT - 24 aghi 110 col 200 cps 360x360dpl 13 fonls 
l/F par. colore 720 

STAMPANTE OL1150 S IT - 24 aghi 110 col. 200 cps 360x360dpi 13 fonls 
l/F seriale 720 

STAMPANTE DL1250 P IT - 24 aghi 136 col. 200 cps 360x360dpi 13 fonls 
l/F parallela 830 

STAMPANTE DL1250 S IT - 24 aghi 136 col. 200 cps 360x360dpi 13 fonls 
l/F seriale 925 

STAMPANTE DL3700 P - 24 aghi 80 col. 400 cps 12 cps 
l/F parallela 1145 

STAMPANTE DL3700 PS - 24 aghi 80 col. 400 cps 12 cps l/F 
parall./seriale 1.240 

STAMPANTE DL3800 P IT - 24 aghi 136 col. 333 cps 360x360dpi 14 fonts 
l/F parallela 1.345 

STAMPANTE DL3800 PS IT - 24 aghi 136 col. 333 cps 360x360dpi 14 fonts 
l/F par./ser. 1440 

STAMPANTE DL6400 PS - 24 aghi 136 col. 504 cps mono 12 cpi l/F 
par./ser, 2.725 

STAMPANTE DL6600 PS - 24 aghi 136 col. 648 cps mono 12 cpi l/F 
par./ser. 3.120 

STAMPANTE DL6600 PS+ - 24aghi 136col. 648cps mono 12cpt l/F 
par./ser. pannello LCD. APTC 3.380 

STAMPANTE DL700 - 24 aghi 114 col. 216 cps 12 cpi l/F parallela 399 

STAMPANTE B100 PLUS IT - getto/inchiostro 80 col. 180 cps 300dpi 
12 fonls l/F parali. 460 

STAMPANTE VM4 IT - laser 6ppm 300dpi RAM 1M l/F parallela 1.175 

STAMPANTE VM8 - laser 8ppm 300dpi RAM 2M l/F parallela 1.460 

STAMPANTE FP180 - termica portatile 80 col 67 cps 360x360dpi 4 fonts 
l/F par. 700 


GRAPHTEC 


SPH Elettronica S.p.A - Via Giacosa. 5 - 20127 Milano - Tel. 02X610051 


GP3005 - plotter foglio mobile AO 8 penne 113cm/sec 10.870 

GP3100 - plotter foglio mobile Al 8 penne 113cm/sec 11.715 

MP5100 - plotter da tavolo A3 8 penne 79cm/sec 2.050 

MP5300 - plotter da tavolo A3 8 penne 70cm/sec 3.065 

FC2100-60A - plotter rotolo/foglio mobile 2000x1220mm 60cm/sec 10.920 
TM1030 - plotter termico formato 896mmx16m 16 punti 32.900 

TM1220 - plotter termico formato 420mmx16m 16 punti 20.800 

TM1300 - plotter termico formato 297mmx16m 16 punti 10.230 

TAVOLETTA KD3220 - formato 297x220mm cursore 4 tasti 
alim. inUseriale 890 

TAVOLETTA K04620 - formato 460x31 Omm cursore 4 tasti 
alim. int/seriale 1.550 


HEWLETT PACKARD 


Hewlett Packard Italiana SpA - Via G. di Vittorio, 9 
20090 Cernusco Sul Naviglio (MI) - Tel 02X2121 


VALUE LINE 2 4/100 540 - 486dx4 100MHz 8M FD 1 44M HO 540M 
1024x768 3.710 

VALUE LINE 2 4/50 540 - 486dx2 50MHz 8M FD 1 44M HD 540M 
1024x768 3.055 

VALUE LINE 2 4/50E 210 - 486dx2 50MHz 4M FD 1 44M HD 210M 
1024x768 2.285 

VALUE LINE 2 4/66 540 - 486dx2 66MHz 8M FD 1 44M HD 540M 
1024x768 3 180 

VECTRA M2 4/100 540 - 486dx4 100MHz 8M FD 1 44M HD 540M 
1280x1024 4130 

VECTRA M2 4/50 270 - 486dx2 50MHz 8M FD 1.44M HD 270M 
1280x1024 3.040 

VECTRA M2 4/66 540 - 486dx2 66MHz 8M FD 1 44M HD 540M 
1280x1024 3.440 

VECTRA N2 4/50 270 - 486dx2 50MHz 4M FD 1 44M HD 270M 
1280x1024 2.925 

VECTRA N2 4/66 540 - 486dx2 66MHz 4M FD 1 44M HD 540M 
1280x1024 3.325 

VECTRA XM2 4/066 360 - 486dx2 66MHz 8M FD 1 44M HD 360M 
1280x1024 3.880 

VECTRA XM2 4/100 360 - 486dx4 100MHz 8M FD 1.44M HD 360M 
1280x1024 4.405 

VALUE LINE 2 5/075 420 - Pentium 75MHz 8M FD 1 44M HD 420M 
1024x768 3.980 

VALUE LINE 2 5/090 420 - Pentium 90MHz 8M FD 1 44M HD 420M 
1024x768 4.855 

VALUE LINE 2 5/100420 - Pentium 100MHz 8M FD 1.44M HD 420M 
1024x768 5.245 

HP OMNIBOOK 4000C 4/050 340 - 486dx2 50MHz 8M FD 1 44M HD 
340M displ col. 6.070 

HP OMNIBOOK 4000C 4/100 340 - 486dx2 100MHz 8M FD 1 44M HD 
340M displ. col. 7190 

HP OMNIBOOK 600C 4/50170 - 486dx2 50MHz 4M FD 1 44M HD 
170M displ. col. 4.580 

HP OMNIBOOK 600C 4/75 260 - 486dx2 75MHz 4M FD 1 44M HD 
260M displ. col. 6.275 

MONITOR COLORE 14' - 1024x768 ergonomico 788 

MONITOR COLORE 14" - 800x600 ergonomico 546 

MONITOR COLORE 15" - 1280x1024 ergonomico 998 

MONITOR COLORE 17" - 1280x1024 ergonomico 1.900 

MONITOR COLORE 21" - VGA ris. 1600X1200 4.775 

MONITOR MONOCROMATICO 14" - 640x480 410 

HP DESKJET 320 - stampante getto d'inchiostro 600x300 dpi 625 

HP DESKWRITER 540 - st. g./inch. mono 600x300dpi int. Centronics 780 

HP PAINTJET XL 300-A3/A4 5.795 


MCmicrocomputern. 157 -dicembre 1995 


387 







I GUIDA C 

OMPUTER 




HP PAINTJET XL 300 PS • A3/A4, PostScript 9.450 

HP LASERJET 4L - stampante laser, 4 ppm. 1 MI), 300 dpi 1,270 

HP LASERJET 4SI - stampante laser, 16 ppm, 600 dpi 7.900 

HP LASERJET 4SI MX - stampante laser, 16 ppm, 600 dpi, PostScript 11.000 

HP SCANJET 3P - scan. 300dpi 256 toni/gr.+int. PC IBM/AT o M.Channel 1.200 

HP SCANJET IICX - scan. 400dpi 16.7M toni/gr.+int. PC IBM/AT 

o M.Channel 2.290 

HP DESIGNJET 220 A4/A0 - plotter/g. Inch. 2M 600 dpi formato 

A4/A0 mono 6.800 

HP DESIGNJET 220 A4/A1 • plotter/g. inch. 2M 600 dpi formato 

A4/A1 mono 5.150 

HP DESIGNJET 600 A4/A0 - plotter/g. inch. 4M 600 dpi formato 

A4/A0 mono 11.450 

HP DESIGNJET 600 A4/A1 • plotter/g. inch. 4M 600 dpi formato 

A4/A1 mono 9.495 

HP DESIGNJET 650C A4/A0 - plot./g. inch. 4M 600dpi/b-n 300dpl/col. 

A4/A0 col. 15.750 

HP DESIGNJET 650C A4/A1 ■ plot./g. inch. 4M 600dpi/b-n 300dpl/col. 

A4/A1 col. 13.250 

HP DRAFTPRO PLUS A4/A0 - plotter/penna, formato A4/A0, 8 penne, 
foglio 9.500 

HP DRAFTPRO PLUS A4/A1 - plotter/penna, formato A4/A1,8 penne, 
foglio 6.990 


HYUNDAI 


Data Pool S.r.l. - Via Casal Morena, 19 - 00100 Roma 
Tei 06/7231331 

APC HY 4000 DK CHIP-UP - slim RAM 4M C.128K FDD 1.44M scheda video 
VESA mouse tasi DOS6.X 1.263 

PC HY 4000 SGL SL CHIP-UP - slim RAM 4M FDD 1 44M scheda video 
VESA mouse tast. D0S6.X 1.122 

PC HY 4000E DK CHIP-UP - slim RAM 4M C.256K FDD 1.44M scheda video 
VESA mouse tast D0S6.X 1,288 

PC HY 5000PE DK CHIP-UP - desk RAM 8M C.256K FDD 1 44M sch video 
PCI mouse tast D0S6.X 3.811 

PC HY 5000PTE TW CHIP-UP - tower RAM 8M C.256K FDD 1.44M sch. video 
PCI mouse tast. DOS6.X 2.059 

NB HY N400 425S MONO 170 - n.book RAM 4M FDD 1 44M LCD 10" 
mono trackball 1.934 

HCM 428 E -14" colori 1024x768 449 

HL 5864 -15" colori 1280x1024 722 

HMM 413 - monocromatico 640x480 217 

PINOVIA 2480 - stampante 24 aghi 136 col. 300 cps parall./serlale 662 


APTIVA TOWER 2168-951 - Pentium 120MHz PCI RAM 8M HD 1G 

mon. 14" 0.28 CD-ROM sch. audio 5.990 

THINKPAD 340CSE 2610-D63 - 486slc2 66MHz C.16K RAM 4M HD 360M 

LCD STN D.Scan 10.4" VGA colori 4.320 

THINKPAD 370C 9545-TC1/9545TC2 - 486dx4 75MHz C.16K RAM 4M 

HD 360M LCD TFT 10.4" VGA col. m.att. 7.690 

THINKPAD 701C DX2/50 - 486dx2 50MHz C.8K RAM 4M HD 540M 

LCD TFT 10.4" VGA col. m.att. 8.790 

THINKPAD 701C DX4/75 - 486dx4 75MHz C.16K RAM 8M HD 540M 

LCD TFT 10.4" VGA col. m.att. 10.473 

THINKPAD 701CS DX4/75 - 486dx4 75MHz C.16K RAM 8M HD 540M 

LCD STN D.Scan 10.4” VGA colori 9.309 

THINKPAD 701 CS DX5/50 - 486dx4 75MHz C.8K RAM 4M HD 540M 

LCD STN D.Scan 10.4" VGA colori 7.617 

THINKPAD 755CD 9545CD3 - 486dx4 100MHz C.16K RAM 8M HD 540M 

LCD TFT 10.4" VGA col. matr.att. 15.271 

THINKPAD 755CDV 9545DV2 - 486dx4 100MHz C.16K RAM8M HD810M 

LCD TFT 10.4" VGA col.m.att. CDROM 16.678 

THINKPAD 755CE 9545CE3 - 486dx4 100MHz C.16K RAM 8M HD 540M 

LCD TFT 10.4" VGA col. matr.att. 11.805 

THINKPAD 755CV 9545CV2 - 486dx4 100MHz C. 16K RAM8M HD 81OM 

LCD TFT 10.4" VGA col. matr. att 15.488 

THINKPAD 755CX 9545CX2 - Pentium 75MHz C.16K RAM 8M HD 810M 

LCD TFT 10.4" VGA col. matr.att. 14.838 


I.P.S. 


Logic System Hardware e Software S.r.l, - Via Triumplina, 189 - 25136 Brescia 
Tel. 030/2007920 


486DX2 66 - 486dx2 66MHz RAM 8M Cache 256K FD 1 44M 

HD 540M 1.820 

MM486DX2 66 - 486dx2 66MHz Multim. RAM 8M C.256K FD 1.44M 

HD 540M S.BIast. CD-ROM 2.325 

MM486DX4 100 - 486dx4 100MHz PCI RAM 8M Cache 256K FD 1 44M 

HD 540M 2.170 

DUAL PENTIUM -1 Cpu RAM 8M Cache 256K FD 

1.44MHD 540M 3.710 

PENTIUM ZAPPA - 90MHz RAM 8M Cache 256K FD 
1.44MHD540M 2.750 

MONITOR 14" C7CM5209- 1024x768 490 

MONITOR 15" B4CM5279 - 1024x768 760 

MONITOR 17" B1821W02 - 1280x1024 stereo 1.560 

MONITOR 20" C4CM2/89 - 1280x1024 2.310 

MONITOR 21 "B0725E - 1600x1280 MPRII 3.500 


IBM 


IBM Semea - Circonvallazione lóro Scalo - 20090 Sagrate (MI) ■ Tel. 02/59621 
Lexmark International S.r.l. - Via Rivoltana. 13 Edificio/A Milano S. Felice 
20090 Segrete (MI) - Tel. 02/281031 


APTIVA D.TOP 2144-910 - 486dx2 66MHz V Bus RAM 4M HD 540M 

mon. 14" 0.28 2.290 

APTIVA D.TOP 2144-911 - 486dx2 66MHz V Bus RAM 8M HD 540M 

mon. 14" 0.28 CD-ROM sch. audio 2.790 

APTIVA D.TOP 2144-914 - 486dx2 66MHz V Bus RAM 8M HD 540M 

mon. 14“ 0.28 CD-ROM sch. audio 3.190 

APTIVA D.TOP 2144-921 - 486dx4 100MHz V.Bus RAM 8M HD 540M 

mon. 14" 0.28 CD-ROM sch. audio 3.390 

APTIVA D.TOP 2144-930 - Pentium 75MHz PCI RAM 8M HD 540M 

mon. 14" 0.28 3.290 

APTIVA D.TOP 2144-941 - Pentium 100MHz PCI RAM 8M HD 850M 

mon. 14" 0.28 CD-ROM sch. audio 5.390 

APTIVA TOWER 2168-931 - Pentium 75MHz PCI RAM 8M HD 540M 

mon. 14" 0.28 CD-ROM sch. audio 3.990 


INTERCOMP 


Intercomp S.p.A. - Via della Scienza, 27 - 37139 Verona - Tei. 045/8510533 


MASTER 486/DX4 PCI ISA - 80486dx4 100MHz RAM 4M 

cache 256K FD 1 44M HD 850M E-IDE 3.149 

TARGET EN 486/DX2 PCI ISA - 80486dx2 66MHz RAM 4M 

cache 256K FD 1 44M HD 420M E-IDE 2.589 

TARGET EN 486/DX4 PCI ISA - 80486dx4 100MHz RAM 4M 

cache 256K FD 1,44M HD 520M SCSI 3.779 

MASTER AMI PENTIUM 90 PCI EISA - Pentium 90MHz RAM 8M 

cache 512K FD 1 44M HD 635M E-IDE 6.873 

MASTER PENTIUM 133 PCI EISA - Pentium 120MHz RAM 8M 

cache 256K FD 1 44M HD 850M E-IDE 6.653 

MASTER PENTIUM 133 PCI ISA - Pentium 133MHz RAM 8M 

cache 256K FD 1.44M HD 2G SCSI 7.963 

TARGET EN AMI PENT. 120 PCI EISA - Pentium 120MHz RAM 8M 

cache 512K FD 1.44M HD 1G SCSI 9.043 

TARGET EN PENTIUM 75 PCI ISA - Pentium 75MHz RAM 8M 

cache 256KFD1.44MHD420M E-IDE 3.403 


388 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 









GUIDA COMPUTER 


TARGET EN PENTIUM 100 PCI ISA - Pentium 120MHz RAM 8M 

cache 256K FD 1.44M HD 520M SCSI 5.783 

TARGET EN PENTIUM 133 PCI EISA - Pentium 133MHz RAM 8M 

cache 256K FD 1 44M HD 520M SCSI 7.683 

BRIDGE F.N. 486DX2 66 340 9.5" - note hook 486dx2 66MHz 

RAM 4M FD 1 44M HD 340M 9.5" mon. LCD 2.700 

BRIDGE F.N. 486DX2 66 340 10.3" - note hook 486dx2 66MHz 

RAM 4M FD 1.44M HD 340M 10.3" col. D.S. STN 3.600 

BRIDGE F.N. 486DX2 66 340 10.3" - note hook 486dx2 66MHz 

RAM 4M FD 1.44M HD 340M 10.3" col TFT 5.000 

BRIDGE F.N. 486DX4 100 340 9.5" • note hook 486dx4 100MHz 

RAM 4M FD 1 44M HD 340M 9.5" mon. LCD 2.840 

BRIDGE F.N. 486DX4 100 340 10.3" - note hook 486dx4 100MHz 

RAM 4M FD 1.44M HD 340M 10.3" col. D.S. STN 3.740 

BRIDGE F.N. 486DX4 100 340 10.3" - note hook 486dx4 100MHz 

RAM 4M FD 1.44M HD 340M 10.3" col. TFT 5.140 

MONITOR 14" COLORE • S VGA 0.28 50KHz 1024x768 N I. L.R 

MPRII digitale 640 

MONITOR 15" COLORE - S VGA 0.28 50KHz 1280x1024 N I L.R 

MPRII digitale con OSO 1.030 


LEMON COMPUTERS 


Jen Elettronica S.r.l. - Zona Ind ie E. Fermi - 62010 Montelupone (MC) 
Tel. 0733/586423 


PENTIUM MR 75 - 75MHz RAM 8M C.256K FD 1 44M HD 425M scheda 
VGA 1M 2.395 

PENTIUM MR 90 - 90MHz RAM 8M C.256K FO 1 44M HO 425M scheda 
VGA 1M 2.790 

PENTIUM MR 100 - 100MHz RAM 8M C.256K FD 1 44M HD 425M scheda 
VGA 1M 2.990 

NOTEPRO GOLD 4860X2 66 - 80486dx2 66MHz RAM 4M FD 1.44M 
display 10" LCD monocr. 2.160 

NOTEPRO GOLD 486DX4 100 - 80486dx4 100MHz RAM 4M FD 1 44M 
display 10" LCD monocr. 2.470 

NOTEPRO GOLD 486SX 33 - 80486sx 33MHz RAM 4M FD 1.44M 
display 10“ LCD monocr 2.080 

MONITOR 14” - N I. MPR II 448 

MONITOR 15" -N.I.MPR-II 598 

MONITOR 17" - N I MPR-II 1.170 

MONITOR 20" - N.l. MPR-II 2.110 

NOTEPRO GOLD-HARD DISK 340M - 460 

NOTEPRO GOLD-HARD DISK 510M - 700 

KIT MULTIMEDIALE IDE - CD-ROM IDE 2v. scheda sonora coppia casse 
ampli!. 418 

KIT MULTIMEDIALE SCSI - CD-ROM SCSI 4v. scheda sonora coppia casse 
ampli!. 790 


MANNESMANN TALLY 


Mannesmann Tally - Via Borsini. 6 - 20094 Corsico (MI) - Tel. 02/486081 


BLU MT150 9 - stamp. ser./matrice punti 9 aghi 80/136 col. 

12cpi 360cps 1.110 

BLU MT 150 9C - stamp. ser./matr. punti 9 aghi 80/136 col. 12cpi 360cps 
colore 1.184 

BLU MT 151 9 - stamp. ser ./matrice punti 9 aghi 80/136 col. 

12cpi 360cps 1.218 

BLU MT 151 9F/C - stamp. serVmatr. punti 9 aghi 80/136 col. 

12cpi360cps colore 1.327 

BLU MT 150 24 - stamp ser./matrice punti 24 aghi 80/136 col. 

12cpi360cps 1.375 

BLU MT 150 24C - stamp. ser./matr. punti 24 aghi 80/136 col. 12cpi 
360cps colore 1.479 


BLU MT 151 24 - stamp. ser./matrice punti 24 aghi 80/136 col. 12cpi 


360cps 1.626 

BLU MT 151 24C - stamp. serimatr. punti 24 aghi 80/136 col. 12cpi 
360cps colore 1.764 

VERDE MT 83 - stamp. seriale matr./punti 24 aghi. 80 col. vel. 216cps 564 
VERDE MT 83 CARICATORE - togli singoli 1 wsca 78 

VERDE MT 84 - stamp. seriale matrVpunti 24 aghi. 136 col veloc. 216cps 637 
VERDE MT 84 C - stamp. ser. matr./punti 24 aghi, 136 col. veloc. 

216cps colore 717 

VERDE MT 84 CARICATORE - togli singoli 1 vasca 81 

VEREDE MT 83 C - stamp seriale matr./punti 24 aghi, 80 col. 

vel. 216cps colore 640 

VERDE MT 93 - stamp. getto/inchiostro 64 ugelli 300/150cps 

360dpi 13 toni 1.206 

VERDE MT 93 CARICATORE - togli singoli 1 vasca 233 

VERDE T 7018 - stamp. getto/inchiostro 50 ugelli 180cps 13 tont 496 

VERDE T 7018 CARICATORE - fogli singoli 1 vasca 78 

BLU T 9005PS - stamp. di pagina 5ppm PostScript 43 tont 3000 

pag/mese 2.488 


MICRA 


FCHS.r.l. - Via L Kossuth 2<V30 - 5 7127Livorno - Tel. 0586/863300 
BUSINESS PENTIUM MID TOWER - 90MHz RAM 8M FDD 1 44M HD 


850M modem/fax con abbonam. Internet 2.690 

PARTNER PENTIUM MINI TOWER - 75MHz RAM 8M HD 540M kit 
multimed. con CD-ROM quadr veloc.sk-audio 2.690 

PERFORMACE PENTIUM BIG TOWER - 100MHz RAM 8M HD 850M 
predisposizione Ethernet 2.790 

STARTER PENTIUM DESK TOP - 75MHz RAM 8M HD 540M 2.190 

MONITOR GREEN LINE 14" - low emission NI 450 

MONITOR GREEN LINE 14" DIGITALE - low emission NI 480 

MONITOR GREEN LINE 15” DIGITALE - low emission NI 669 

MONITOR SAMSUNG 17" DIGITALE - low emission NI 1.349 


MICROMAR COMPUTER 


Pubblimar System - Via Canova. 20 • 92016 Ribera (AG) - Tel. 0925/540286 
ELITE 486DX/100 PCI - 80486dx 100MHz RAM 16M HD 980M FD 1 44M 


mon 17" colore 4.000 

ELITE 486DX/100 VESA - 80486dx 100MHz RAM 16M HD 980M FD 1.44M 
mon. 17" colore 3.650 

MAX 486DX2/66 4 - 80486dx2 66MHz RAM 4M HD 350M FO 1 44M 
mon. 14" colore 2.000 

TOP 486DX2/66 8 - 80486dx2 66MHz RAM 8M HD 480M FD 1 44M 
mon. 14" colore 2.650 

MONITOR 14” - colore multisincromsmo 1024x768 0.28 595 

MONITOR 14" - colore multisincronismo 1024x768 0.28 649 

MONITOR 19" - monocromatico * scheda 1280x1024 spedi, per DTP 2.295 
MONITOR 20" - colori schermo piatto ♦ scheda 1024x768 1.720 

PLOTTER - A3 A4 foglio mobile 1.250 

DIGITI2 -12"x12" con stilo e centratore 650 

DIGITIZ -12"x18" con stilo e centratore 850 


MIROCOMPUTER PRODUCTS 


Ziegler Inlormatics - Via Filadelfia. 232/12 -10137 Torino ■ Tel. 011/355009 


MONITOR C2085 - 20" Sony blacktrinitron 5.170 

MONITOR MAG MDX 15F -15" flatscreen 920 

MONITOR MAG MDX 17F -17" flatscreen 1,840 

MONITOR MAG MX 17FG - ir flatscreen 1.840 

MONITOR MAG MX17S-17" trinitron 2.050 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


389 






GUIDA COMPUTER 


MONITOR MAG MX21F- 21“ flatscreen 4.510 

MONITOR MAG MXE 15F-15" flatscreen 1.180 

MONITOR MAG MXP 17F -17" flatscreen 2.310 

SOUND POMI PRO - scheda audio 510 

CRYSTAL 10AD/PCI - scheda grafica 1M DRAM 1280x1024 PCI 300 

CRYSTAL 20SD 1MB - scheda grafica 1M DRAM 1280x1024 VESA/PCI 480 

CRYSTAL 20SD 2MB - scheda grafica 2M DRAM 1280x1024 VESA/PCI 620 

CRYSTAL 20SD TWIN - scheda graf. doppio proc. doppio schermo 2+1M 
DRAM VESA/PCI 1.650 

CRYSTAL 20SV - scheda grafica 2M VRAM 1280x1024 VESA/PCI 900 

CRYSTAL 20VP AVI/PCI • scheda grafica 2M VRAM PCI 1.250 

CRYSTAL 40PV/VIDEO/PCI - scheda grafica 4M VRAM PCI 3.300 

CRYSTAL 40SV - scheda grafica 4M VRAM 1280x1024 VESA/PCI 1.650 
MAGIC 20SV TWIN - scheda grafica doppio schermo 2M VRAM+1M 
DRAM VESA/PCI 3.100 

MAGIC 40SV TWIN • scheda grafica doppio schermo 4M VRAM+1M 
DRAM VESA/PCI 4.200 

VIDEO DI - scheda acquisizione/compressione video JPEG 750 

VIDEO DC1 CLIP - scheda acquisizione/compressione/output 1.350 


M3 INFORMATICA 


M3 Informatica - Via Forti. 82 - 10049 Tonno - Tel. 011/7397035 


80486DX2 • 66MHz RAM 4M FD 1.44M HD 540M S VGA PCI 1.120 

80486DX4 -100MHz RAM 4M FD 1 44M HD 540M S.VGA PCI 1.250 

PENTIUM 90 PCI - 90MHz RAM 4M Cache 256K FD 1 44M 
HD 540M S VGA PCI 1.800 

PENTIUM 100 PCI - 100MHz RAM 4M Cache 256K FD 1.44M HD 540M 
S VGA PCI 2.050 

NOTEBOOK 486DX2 - 486dx2 66MHz RAM 4M FD 1 44M HD 350M 2.250 

SCHEDA MUSICALE 16 BIT - 150 

SCHEDA DIGITALIZZATRICE VIDEO - 450 

MODEM/FAX- 19200 230 

GRUPPO CONTINUITÀ • 500W con batterie e filtro 500 

STREAMER - 250Mb interno 250 


NEC 


NEC Italia Sri- Via L Da Vinci. 97 - 20090 Tremano SW (MI) ■ Tel 02/484151 


VERSA M-M/100C540 • n.book 486dx4 100MHz RAM 8M C.128K 

HD540M LCD colori TFT 9.800 

VERSA M-M/100TC540 - n.book 486dx4 100MHz RAM 8M C.128K 

HD540M LCD col. TFT True Color 10.900 

VERSA S-S/33D • n.book leggero 486sx 33MHz RAM 4M HD 210M 

LCD col. Dual Scan 3.490 

VERSA S-S/50C - n.book leggero 486dx2 50MHz RAM 4M HD 260M 

LCD col. TFT 4 990 

VERSA V-V/50C340 • n.book 486dx2 50MHz RAM 4M HD 340M LCD 

colori TFT 5.980 

VERSA V-V/50D250 - n.book 486dx2 50MHz RAM 4M HD 250M 

LCD colori Dual Scan 4.950 

VERSA V-V/75C540 - n.book 486dx4 75MHz RAM 4M HD 540M LCD 

colori TFT 6.890 

VERSA P-P/75C810 • n.book Pentium 75MHz RAM 8M HD 810M 

LCD colori TFT 11.490 

VERSA P-P/75H810 - n.book Pentium 75MHz RAM 8M HD 810M 

LCD colori TFT 10.4" S VGA 12 900 

MONITOR XE15-15" colore ris 1024x768 Multisync 1.360 

MONITOR XE21 - 21" colore fiat screen ris. 1024x1024 4.190 

MONITOR XV14 -14" colore ris. 1024x768 699 

MONITOR XVI7 -17" colore ris. 1024x768 1.890 

P2Q - stamp. 24 aghi 80 col. 192 cps 8 font residenti 390 

P3Q - stamp. 24 aghi 136 col. 53 cps 8 font residenti 630 

P52Q - stamp. 24 aghi 136 col. 216 cps 8 font residenti 860 


P62 - stamp. 24 aghi 80 col. 300 cps 8 font residenti 1.130 

P72 - stamp. 24 aghi 136 col. 300 cps 8 font residenti 1.350 

SUPER SCRIPT 610 PLUS - stamp. 6 ppm 300x300 dpi inferi, parallela 899 
SUPER SCRIPT 660 - stamp. 6 ppm 600x600 dpi interi, parallela 1.350 

SUPER SCRIPT COLOR 3000 - stamp. termica A4 1 ppm/colori 3 
ppm/monocr 300x300 dpi 2.290 

CD-ROM MULTISPIN 2X 2XC DC - esterno Disk Changer 1.190 

CD-ROM MULTISPIN 2X 4X KIT - interno + interfaccia IDE ATAPI 399 

CD-ROM MULTISPIN 3XP PLUS 401 - 680M transfer rate 500K/sec. 
accesso 240ms 930 

CD-ROM MULTISPIN 6XE 602 - esterno 680M transfer rate 900K/sec. 
accesso 145ms 1190 

CD-ROM MULTISPIN 6X1 502 - interno 680M transfer rate 900K/sec. 
accesso 145ms 949 


OLIVETTI 


Olivetti S p A. - Via Meravigli, 12 - 20123 Milano 
Tel. 167/012587 (numero verde) 

ENHANCED M4-424S - 486SX 33MHz RAM 4M HD 540M SW precarie. 2.390 
ENHANCED M4-434S - 486sx2 50MHz RAM 4M HD 540M SW precarie. 2.656 
ENHANCED M4-454S - 486dx2 50MHz RAM 4M HD 420M SW precarie 2.725 
ENHANCED M4-464S - 486dx2 66MHz RAM 8M HD 420M SW precarie. 3.250 
ENHANCED M4-484S - 486dx4 100MHz RAM 8M HD 420M SW precarie. 3.990 
ENTRY D.TOP CASE M4-432 - 486sx2 50MHz RAM 4M HD 420M SW 


precarie. 2.310 

ENTRY SLIM CASE M4-432S - 486sx2 50MHz RAM 4M HD 420M SW 

precarie. 2.180 

NEW SUPREMA D TOP M6-750 270 - 486dx2 50MHz RAM 8M HD 270M 

VISION SW precarie. 4.220 

NEW SUPREMA D.TOP M6-750 1050 - 486dx2 50MHz RAM 16M HD 1050M 

VISION SW precarie. 6.450 

NEW SUPREMA 0 TOP M6-760 540 - 486dx2 66MHz RAM 8M HD 540M 

VISION SW precarie. 5.103 

NEW SUPREMA D.TOP M6-760 1050 - 486dx2 66MHz RAM 8M HD 

1050M VISION SW precarie. 6.103 

NEW SUPREMA D.TOP M6-770 540 - 486dx4 100MHz RAM 16M HD 

1050M VISION SW precarie. 5.753 

NEW SUPREMA D.TOP M6-770 1050 - 486dx4 100MHz RAM 8M HD 

1050M VISION SW precarie 6.753 

NEW SUPREMA S CASE M6-750S 270 - 486dx2 50MHz RAM 8M HD 270M 

VISION SW precarie. 4.090 

NEW SUPREMA S.CASE M6-750S 1050 - 486dx2 50MHz RAM 8M HD 

1050M VISION SW precarie 6.320 

NEW SUPREMA S.CASE M6-760S 270 - 486dx2 66MHz RAM 8M HD 

270M VISION SW precarie 4.393 

NEW SUPREMA S.CASE M6-760S 1050 - 486dx2 66MHz RAM 8M HD 

1050M VISION SW precarie 6.623 

NEW SUPREMA S CASE M6-770S 270 - 486dx4 100MHz RAM 8M 

HD 270M VISION SW precanc. 5.043 

NEW SUPREMA S.CASE M6-770S 1050 - 486dx4 100MHz RAM 16M HD 

1050M VISION SW precarie. 7.273 

PCS 42 P VESA 142128 - 486dx2 50MHz RAM 4M HD 540M SW 

prec. video 0.28 LE 3.210 

PCS 42 P VESA 142131 - 486dx2 66MHz RAM 4M HD 540M SW 

prec. video 0.28 LE 3.310 

PCS 42 P VESA 142134 - 486sx2 50MHz RAM 4M HD 540M SW 

prec. video 0.28 LE 2.825 

PCS 52 152002 - Pentium 60MHz RAM 8M HD 540M SW prec. 

video 0.28 LE 4.550 


390 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 






GUIDA COMPUTER 


PENTIUM M4-82 AT 210 - 60MHz RAM 8M HD 210M AT software 
precaricato 4.020 

PENTIUM M4-82 AT 420 - 60MHz RAM 8M HD 420M AT software 
precaricato 4.290 

PENTIUM M4-82 AT 540 - 60MHz RAM 8M HD 540M AT soflware 
precarlcato 4,420 

PENTIUM M4-82 AT 1050 • 60MHz RAM 8M HD 1050M AT software 
precarlcato 5.420 

ECH0S 42 4/120 B/W - note book RAM 4M HD 120M bianco/nero 2.990 
ECH0S 43 4/170 COLOR • note book RAM 4M HD 170M colori (DSNT) 4.390 
ECH0S 44 4/240 COLOR - note book RAM 4M HD 240M colori (DSNT) 4.990 
PHILOS 20 486 SL 120 B/W - note book RAM 4M HD 120M bianco/nero 1 890 
PHILOS 33 486 SL 84 COLOR • note book RAM 4M HD 84M colori 2.380 

PHILOS 44 486 SL 120 B/W - note book RAM 4M HD 120M bianco/nero 3.080 
PHILOS 45 486 SL 170 B/W - note book RAM 4M HD 170M bianco/nero 3.930 
PHILOS 45C 486 SL 240 COLOR - note book RAM 4M HD 240M 
colori (TFT) 6.490 

MONITOR DSM 27-039 500 

MONITOR DSM 27-117 2.250 

MONITOR DSM 27-514/MS 930 

MONITOR DSM 27-615 1.200 

MONITOR DSM 28-143/PS2 680 


OMB COMPUTERS 


Computer Industry S.r.l. - Via Bricito. 29/A - 36061 Bassano Del Grappa (VI) 
Tel 0424/523628 


T486DX/66C - 486dx2 66MHz RAM 4M C.256K HD 540M FD 1.44M 

mon. 14" S.VGA 1.600 

T486DX2/80A - 486dx2 80MHz RAM 4M C.256K HD 540M FD 1.44M 

mon. 14" S.VGA 1.700 

T486DX4 - 486dx4 100MHz RAM 4M C.256K HD 540M FD 1.44M 

mon. 14" S.VGA 1,790 

T486SX - 486SX 40MHz RAM 4M HD 540M FD 1.44M mon. 14" S.VGA 1.350 

PEN 901 - Pentium 90MHz RAM 8M C.256K HD 540M FD 1.44M 

mon. 14” S.VGA 2.400 

PEN 1001 - Pentium 100MHz RAM 8M C.256K HD 540M FD 1.44M 

mon. 14" SVGA 2.500 

MONITOR 14" - S.VGA 1024x768 0.28 D.P.N. int. MPRII 395 

MONITOR 14" LR - S.VGA 1024x768 0.28 D.P. low radiation 365 

MONITOR 15” - S VGA 1280x1024 0.31 D.P.N. int. MPRII 620 

MONITOR 17”-S.VGA 1280x10240.31 D.P.N. int.30/66KHzdigit 1.150 

HARD DISK 540M IDE 320 

HARD DISK 850M IDE 400 

FLOPPY DISK DRIVE-1.44M 49 

MOOULI SIMM 1MB - 3 chip 68 

MODULI SIMM 4MB - 72 pin 260 

MODULI SIMM 8MB - 72 pin 525 

MODULI SIMM 16MB-72 pin 940 


PHONIC 


Phonic Computers Italia S.r.l - Via A Volta. 10/1 - 42024 Castelnovo Sotto (RE) 
Tel. 0522/688334 


PHE 430 - 80486dx4 75MHz PCI RAM 4M VGA PC11M 1.721 

PHE 430* - 80486dx4 100MHz PCI RAM 4M VGA PC11M 1.888 

PHE 120 ENDOVER - Pentium 120MHz PCI RAM 4M 3.632 

PHE 133 ENDOVER - Pentium 133MHz PCI RAM 4M 4.222 

PHE 532 - Pentium 60MHz PCI RAM 4M VGA PCI 1M 2.151 

PHE 533 - Pentium 90MHz PCI RAM 4M VGA PC11M 2.394 

PHI 075 ZAPPA - Pentium 75MHz PCI RAM 4M 2.429 


PHI 090 PLATO 90 - Pentium 90MHz PCI RAM 4M 2.547 

PHI 090 PLATO 100 - Pentium 100MHz PCI RAM 4M 2.786 

1414XA - modem/fax 14400/14400BPS V23 MNP5 SW Bit Fax esterno 334 
1414XM - modem/lax 14400/14400BPS V23 MNP5 SW Bit Fax esterno 281 
2442ME - modem 2400BPS MNP5 SW Bit Fax esterno 192 

2442XA - modem/fax 2400/2400BPS V23 MNP5 SW Bit Fax interno 231 


PRIDE CORPORATION 


Centro HL - Via Luca Lanciucci, 5/R - 50136 Firenze - Tel. 055/669024 


CONTROLLER EIDE MULTI I/O PCI - 2 ser 16550 1 parali bidirez. 

SPP/ECP/EPP 1 porta oame 75 

MAIN BOARD 486 PCI - 486dx2/4 C.256K esp. 512K Award BIOS 4 b. 

72pln contr. EIDE 2FDD 262 

MAIN BOARD 486 VLB • 486dx2/4 Cache 256K esp. 512K Award Bios 4 
banchi 72 pin 205 

MAIN BOARD 586 PCI/ISA - Pent. 75/90/120/133 C 256K esp 512K 
N.Chip Triton contr. EIDE 2FDD 452 


QUASAR 


Quasar S.r.l. - Via Diagonale, 319- 13050 Pratrivero Trlvero (VC) 

Tel. 015/7388804 

486DX4 100 PCI - 80486dx4 100MHz RAM 4M FD t 44M SVGA Case Slim 1.000 


PENTIUM 100 PCI - 100MHz RAM 8M FD 1.44M SVGA FHDC 
PCI Minitower 2.000 

PENTIUM 120 PCI -120MHz RAM 8M FD 1 44M SVGA FHDC PCI 
Minitower 2.400 

MONITOR 14" COLORI -VGA 430 

MONITOR 14" MONOCROMATICO - VGA 210 

STAMPANTE - 9 aghi 136 colonne 330 cps 800 

STAMPANTE - 9 aghi 80 colonne 192 cps 300 

STAMPANTE BUBBLE JET - colore 700 

HARD DISK 540M - at bus 360 

HARD DISK 1200M - at bus 520 

FLOPPY DISK DRIVER - 3" 1/2 (1 44M) 89 

FLOPPY DISK DRIVER - 5" 1/4 (1.2M) 129 

ESPANSIONE DI MEMORIA - 4M 320 


REVEAL 


Reveal Computer Products - P.zza Marsala. 4/2 -16122 Genova 
Tel. 101/889598 


SCHEDA AUDIO SC400 - 16 bit Stereo Sound Card, CD Quality comp 
S.BIaster/Pro MWSS AdLib 208 

SCHEDA AUDIO SC500 - 16 bit St. Sound Card+W T.Synthesis comp. 

S. BIaster/Pro MWSS AdLib 334 

LETTORE CD-ROM CDQ100 - interno quadrupla velocità 250ms 

T. Rate 600K/sec. Int. IDE/ATAPI 475 

MODEM PM500 - 14400 bps 150 

MODEM PM750- 128800 bps 399 

JOYSTICK 39 

ALTOPARLANTI RS250 - 8 Watt Stereo da 110Hz a 17KHz (+/-3dB) 36 

ALTOPARLANTI RS320 - 40 Watt Stereo da 110Hz a 17KHz (+/-3dB) 
allment. 12VAC 104 

ALTOPARLANTI RS380 - 80 Watt Stereo da 90Hz a 17KHz (+/-3dB) 

aliment. 12V AC 158 

STREAMER TAPE TB750 - 680M 610 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


391 










GUIDA COMPUTI* 


TASTIERA MUSICALE MIDI MBK02 199 

KIT MULTIMI. K4X20 - SC400.CDQ100*RS250*accessori.10 Audio 
Titles+10 CD Titles 820 

KIT MULTIM K4X30 - SC500.CDQ100.RS320.microf lavolo.acc. -.10 
Audio Tilles+22 CD Titles 940 

KIT MULTIM. K4X40 - SC500.COQ100.RS380.RA210.micr lav .acc.+10 
A.Tilles+37 CD Titles 1.100 

KIT MULTIM. MFX18 - SC400.CD-R0M doppia vel .accessori.10 Audio 
Tllles+Grolier '95 ME. 549 

KIT MULTIM MFX50 - SC400.CD-R0M doppia velocità.accessori.10 
CD Titles 649 


ROLAND EUROPE 


Roland Europe S.p.A. - Via Leonardo Da Vinci, 11 ■ Zona Industriale 
63030 Acquaviva Picena (AP) - Tel. 0735/583590 


RSX-440 - plotter elettrostatico AO 49.000 

PNC-0900 - plotter per l'intaglio 28cm, 200mm sec. 4.790 

PNC-0950 • plotter per l'intaglio 61 cm, 400mm sec. 6.490 

PNC-1050 - plotter per l'intaglio trattore a 38cm, 200mm sec. 7.500 

PNC-1200 - plotter per l'intaglio 61 cm, 850mm sec. 9.900 

PNC-1610 - plotter piano per l'intaglio Al 923x618mm, 720mm sec. 16.490 
PNC-1850 - plotter per l'intaglio 120cm. 850mm sec 21.490 

PNC- 1900 - plotter piano per l'intaglio A0 924x1229mm, 650mm sec. 24.000 
DPX-2700 - plotter piano A2 8 penne.matita 919mm sec. 1M porte 
ser./parall. 11.990 

DPX-3700 - plotter piano Al 8 penne.matita 919mm sec. 1M porte 
ser7parall. 12 990 

DPX-4600A - plotter piano A0 8 penne.matita 919mm sec. 1M porte 
ser./parall. 18.000 

DXY-1150 - plotter da tavolo A3 8 penne-rit.magnet. 60cm sec. 18K 2.190 

DXY-1250 - plotter da tavolo A3 8 penne-rit.magnet. 60cm sec. 18K 2.590 

DXY-1350 - plotter da tavolo A3 8 penne-rit.magnet. 60cm sec 1M 3.390 

LTX-2121 - plotter termico A3 200dpi 4M 25mm sec. gest. 8 penne 2.900 

LTX-2141 • plotter termico A3 400dpi 4M 25mm sec gest. 16 penne 5.600 

LTX-2441 - plotter termico A0 400dpi 4M 30mm sec. gest. 16 penne 38.000 

LTX-420 - plotter termico A0 200dpi gest. 16 penne 18.000 

GRX-3500 - plotter vertic. Al loglio mobile 8 penne 1131 mm sec 1M 5.990 

GRX-4500 - plotter vertic. AO foglio mobile 8 penne 1131mm sec 1M 6 990 


SEIKOSHA 


Mail System S.p.A - Str. Provinciale Monza Melzo, 74 - 20049 Concorezzo (MI) 
Tel. 039/6040639 


SP-1900 PLUS - stampante 9 aghi 80 col. 192/160 cpi par. 316 

SP-2400 - stampante 9 aghi 80 col. 240/200 cpi par/ser 524 

SP-2415 - stampante 9 aghi 136 col. 240/200 cpi par/ser 720 

8P-5780 II - stampante 18 aghi 136 col. 780/520 cpi par/ser 3.390 

SBP-10 - slampante 18 aghi 136 col. 960/800 cpi par/ser 5.540 

BP-7800 II - stampante 24 aghi 136 coi. 780/520 cpi par/ser 3.640 

LT-20 - stampante 24 aghi 80 col. 144/120 cpi par 600 

SL-150 - stampante 24 aghi 136 col. 240/200 cpi par. 740 

SL-210 - stampante 24 aghi 110 col. 324/270 cpi par/ser 1.180 

SL-270 - stampante 24 aghi 136 col. 324/270 cpi par/ser 1.430 

SL-90 PLUS - stampante 24 aghi 80 col. 192/160 cpi par. 400 

SL-96 COLOR - stampante 24 aghi 80 col. 192/160 cpi par 520 

SPEED JET-330 - stamp. getto/inch. 128 ug. A4 Lett. Leg. 300 cpi par. 650 
SPEED JET-360 COLOR - stamp. getto/inch. 51 ug. A4 Lett. Leg 180/120 
cpi par. 820 

OP-400 - stamp. laser A4 Lett. Leg. 4 ppm par. bidirez. 1.110 


SHR 


SUR. S.r.l. - Via Faentina. 175/A - 48010 FornaceZarattmi (RA) - Tel. 
0544/463200 


FLEX LIGHT SLX.46100A.540 - 486dx4 100MHz RAM 4M 

HD 540M FD 1 44M OS/2 WARP v.3.0 1.560 

FLEX LIGHT SLX.4666C 540 - 486dx2 66MHz RAM 4M HD 540M 

FD1.44M OS/2 WARP v.3.0 1.410 

FLEX POWER SPX 48100 540.TP - 486dx4 100MHz RAM 4M 

C.256KHD540MFD1.44M DOS 6.22 2.190 

FLEX POWER SPX.4866C 540.TP - 486dx2 66MHz RAM 4M 

C.256K HD 540M FD 1 44M DOS 6.22 1.860 

SPX MULTIMEDIA MM 100 - 486dx2 100MHz RAM8M HD540M 

FD1.44M WIND.95 2 sk.audio casse CD-ROM 2.630 

SPX MULTIMEDIA MM.66 - 486dx2 66MHz RAM8M HD540M 

FD1.44M WIND.95 2 sk.audio casse CD-ROM 2.490 

FLEX MASTER XM 58100.540 P - Pentium 100MHz RAM 8M 

C.256K HD 540M FD 1 44M WIND.95 3.550 

aEX MASTER XM.58133.540.P - Pentium 133MHz RAM 8M 

C.256K HD 540M FD 1.44M WIND.95 4.450 

FLEX MASTER XM 5875.540.P - Pentium 75MHz RAM 8M 

C.256K HD 540M FD 1 44M WIND.95 2.950 

FLEX POWER PENT.SPX.58 75.540.TP - Pentium 75MHz RAM 8M 

C.256K HD 540M FD 1 44M WIND.95 2.850 

FLEX POWER PENT SPX.58 90.540.TP - Pentium 90MHz RAM 8M 

C.256KHD540MFD1.44M WIND.95 3.180 

aEX POWER PENT.SPX.58100.540.TP - Pentium 100MHz RAM 8M 

C.256K HD 540M FD 1 44M WIND.95 3.450 

FLEX POWER PENT.SPX.58120.540.TP - Pentium 120MHz RAM 8M 

C.256K HD 540M FD 1 44M WIND.95 3.990 

FLEX POWER PENT.SPX.58133.540.TP - Pentium 133MHz RAM 8M 

C.256KHD540MFD1.44M WIND.95 4.350 

SPX MULTIMEDIA MM.P75 - Pentium 75MHz RAM8M HD540M 

FD1.44M WIND.95 2 sk.audio casse CD-ROM 3.550 

aEX BOOK STATUS.48100D.340 - n.book 486dx4 100MHz RAM 4M 

FD 1.44M HD 340M VGA LCD 10.4” DSTN 4.290 

FLEX BOOK STATUS.48100T.540 - n.book 486dx4 100MHz RAM 8M 

FD 1 44M HD 500M VGA LCD 9.5" TFT 5.900 

FLEX BOOK STATUS 4866C 340 - n.book 486dx2 66MHz RAM 4M 

FD 1 44M HD 340M VGA LCD 9.5” TSTN/CCFT 2.670 

FLEX BOOK STATUS 4866CD 340 - n.book 486dx2 66MHz RAM 4M 

FD 1 44M HO 340M VGA LCD 10.4" DSTN 3.900 

MCX. 1435 - monitor 14” colori risoluzione 1024X768, 

30-38kHz. pitch 0.39mm 450 

MCX 1764.D - monitor ir colori risoluzione 1280x1024, 

30-60kHz, pitch 0.28mm 1.450 

MCX 2082.D - mon. 20” colori ris. 1600x1280 

24-82 OV47-104kHz v. pitch 0.28mm 2.990 


SIEMENS NIXDORF 


Siemens Nixdorf Informatica S.p.A. - Centro Direz. Lombardo. Via Roma. 108 
20060 Cassina de ' Pecchi (Mi) - Tel. 02^5121402 

PCD 4H/PCI - d.top 486dx2 66MHz ISA PCI RAM 8M FD 1 44M HD 270M 3.000 
PCD 4H/VL - d.top 486dx2 66MHz ISA VESA RAM 8M FD 1 44M 
HD270M 3150 

PCD 4LM. - d.top 486SX 33MHz ISA VESA RAM 4M FD 1 44M HD 270M 2.080 
SCENIC 4H - 486sx2 50MHz ISA (AT) RAM 4M FD 1 44M HD 270M 1.850 

SCENIC 4H PCI - 486dx2 50MHz ISA (AT) PCI RAM 4M FD 1.44M HD 270M 2.050 


392 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 








GUIDA COMPUTER 


SCENIC 4L - 486SX 25MHz ISA (AT) RAM 4M FD 1.44M HD 270M 1.500 

SCENIC 4T PCI - 486dx2 66MHz ISA PCI RAM 8M F0 1 44M HD 420M 2.700 

PCD 5H - d.top Pentium 75MHz ISA PCI RAM 8M FD 1 44M HD 540M 3.750 

PCD 5L - d.top Pentium 75MHz ISA PCI RAM 8M FD 1 44M HD 270M 3.350 

PCD 5T/PCI • tower Pentium 75MHz EISA PCI RAM 16M FD 1.44M HO 540M 5.600 
PCD 5TG - tower Pentium 75MHz ISA PCI RAM 16M FD 1 44M HD 540M 5.850 
PC E 5S - tower Pentium 100MHz EISA VESA RAM 16M FD 1.44M HD 
1000M 14.150 

SCENIC 5H PCI+AUDI0 - Pentium 75MHz ISA (AT) PCI RAM 8M FD 
1.44MHD540M CD-ROM 3.600 

SCENIC 5T PCI - Pentium 60MHz ISA PCI RAM 8M FD 1,44M HD 420M 3.500 
SCENIC 5T PCI+AUDIO • Pentium 75MHz ISA PCI RAM 8M FD 1 44M HD 
540M CD-ROM 3.800 

PCD 4ND - n.book 486SX 33MHz RAM 4M FD 1 44M est. HD 200M LCD 9.5" 4.200 
PCD 4NL - n.book 486SX 33MHz RAM 4M FD 1 44M est. HD 260M LCD 9.5" 3.600 
PCD 4NL COLORE - n.book 486SX 33MHz RAM 4M FD 1.44M est. HD 260M 
LCD 9.5" col. 4.850 

SCENIC 4NC COLORE - n.book 486SX 33MHz ISA (AT) RAM 4M FD 1.44M 
HD 120M LCD 9.5” col. 3.790 


SILICON VALLEY COMPUTER 


Com.lnl S a s - Vìa Ampere. 1/1 - 42100 Reggio Emilia - Tel. 0522/513240 

386SX/40 - 386sx 40MHz RAM 2M FD 1 44M HD 270M 14" col. 0 28 1.980 

486DX2/50 - 486dx2 50MHz RAM 4M FD 1 44M HD 270M 14" col 0.28 2.350 
486DX2/66 4 - 486dx2 66MHz RAM 4M FD 1 44M HD 540M 14" col. 0.28 3.180 

486DX2/66 8 - 486dx2 66MHz RAM 8M FD 1 44M HD 540M 14" col. 0.28 2.560 

486DX4/100 - 486dx4 100MHz PCI RAM 8M FD 1.44M HD 520M 14" 

COI. 0.28 3.160 

PENTIUM 90 - 90MHz RAM 8M FD 1 44M HO 540M 14' PCI col 0 28 4.060 

PENTIUM 100 - 100MHz RAM 8M FD 1 44M HD 540M 14" PCI col. 0.28 4 460 
PENTIUM 120 - 120MHz RAM 8M FD 1 44M HD 540M 14" PCI col. 0.28 5.110 


SPEA VIDEOSEVEN 


Ziegler Inlormatics - Via Filadelfia. 232/12 -10137 Torino - Tel. 011/355009 


SPEA-SHOWTIME PLUS - scheda multimediale 1 100 

V7-MEDIA FX - scheda audio 400 

V7-MERCURY P-64 2MB - scheda graf. S3 934 Vison 2M DRAM 1280x1024 
VESA e PCI 850 

V7-MIRAGE P-32 1MB - scheda graf S3 TRI032 1M DRAM 1280x1024 
VESA e PCI 300 

V7-MIRAGE P-64 2MB - scheda graf. S3 834 Vison 2M DRAM 1280x1024 
VESA e PCI 600 

V7-ST0RM PRO - scheda graf. Weitek 9100+VideoPower 9130 4M 
VRAM PCI 2.200 

V7-VEGA PRO - scheda graf. A. Logic 1M DRAM 1280x1024 VESA e PCI 250 


STAKAR 


Mìcrosys Electronics - Via Piermarini s.n.c. - S. Andrea delle Fratte (PG) 

Tel. 075/5270448 

386SXA - 386sx 33MHz RAM 2M FD 1 44M HD 420M 

VGA OS/2 WARP+supporto WINDOWS 843 

486DX2-66I 420 - 486dx2 66MHz RAM 4M FD 1 44M 

HD 420M acc.S.VGA OS/2 WARP+supp.WIND. 1.453 

486DX2-66I 635 - 486dx2 66MHz RAM 4M FD 1 44M 

HD 635M acc.S.VGA OS/2 WARP+supp.WIND. 1.539 


486DX2-80A 635 - 486dx2 80MHz RAM 4M FD 1.44M 

HD 635M acc.S.VGA OS/2 WARP+sup.WIND. 1.432 

486DX4-1001 420 - 486dx4 100MHz RAM 4M FD 1.44M 

HD 420M acc.S.VGA OS/2 WARP+sup.WIND. 1.565 

486DX4-100I 635 - 486dx4 100MHz RAM 4M FD 1 44M 

HD 635M acc.S.VGA OS/2 WARP+sup.WIND. 1.650 

486DX4-751635 - 486dx4 75MHz RAM 4M FD 1.44M 

HD 635M acc.S.VGA OS/2 WARP+sup.WIND. 1.552 

486SX-40U - 486SX 40MHz RAM 4M FD 1 44M HO 420M 

VGA OS/2 WARP+supporto WINDOWS 1.141 

PEN 751 420 - Pentium 75MHz RAM 8M FD 1,44M 

HD 420M acc.S.VGA OS/2 WARP+sup.WIND 2.021 

PEN 7511280 - Pentium 75MHz RAM 8M FD 1.44M 

HD 1280M acc.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND 2.250 

PEN 901 420 - Pentium 90MHz RAM 8M FD 1.44M 

HD 420M acc.S.VGA OS/2 WARP+sup.WINO. 2.263 

PEN 9011280 - Pentium 90MHz RAM 8M FD 1 44M 

HD 1280M acc.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND. 2.492 

PEN 1001 420 - Pent. 100MHz RAM 8M FD 1 44M 

HD 420M acc. S VGA OS/2 WARP+sup.WIND. 2.469 

PEN 10011280 - Pent. 100MHz RAM 8M FD 1 44M 

HD 1280M acc. SVGA OS/2 WARP+sup.WIND. 2.698 

PEN 12011280 - Pent 120MHz RAM 8M FD 1.44M 

HD 1280M acc SVGA OS/2 WARP+sup.WIND 2.950 

PEN 13311280 - Pent. 133MHz RAM 8M FD 1.44M 

HD 1280M acc. SVGA OS/2 WARP+sup.WIND 3.166 

PEN TWIN 901 - Pentium 90+90MHZ RAM 8M FD 1.44M 

HD 420M acc. SVGA 3.472 

PEN TWIN 1201 - Pentium 120+120MHZ RAM 8M FD 1.44M 

HD420M acc SVGA 4.387 

PEN TWIN 1331 - Pentium 133+133MHz RAM 8M FD 1.44M 

HD 420M acc. SVGA 4.820 

NB 486DX2 661120 - n.book 486dx2 66MHz RAM4M FD1 44M 

HD120M a.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND. 2.617 

NB 486DX4 751120 - n.book 486dx4 75MHz RAM4M FD1 44M 

HD120M a.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND 2.631 

NB 486DX4 1 001420 - n b 486dx4 100MHz RAM4M FD 1.44M 

HD420M a.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND. 3.003 

NB PEN 751 340 - n.b. Pent. 75MHz RAM 8M FD 1 44M 

HD 340M a.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND 3.761 

NB PEN 901 340 - n.b. Pent. 90MHz RAM 8M FD 1 44M 

HD 340M a.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND. 4.003 

NB PEN 1001540 - n.b. Pent.lOOMHz RAM 8M FD 1 44M 

HD 540M a.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND. 4.403 

NB PRO-LINE CO 75 - n.b Pent. 75MHz RAM 4M FD 1 44M 

HD 340M a.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND. 5.369 

NB PRO-LINE CD 90 - n.b. Pent 90MHz RAM 4M FD 1 44M 

HD 340M a.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND 5.611 

NB PRO-LINE CD 100 - n.b. Pent.lOOMHz RAM 4M FD 1 44M 

HD 340M a.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND 5.816 

NB PRO-LINE CD 120 - n.b. Pent 120MHz RAM 4M FD 1 44M 

HD 540M a.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND 6.263 

NB PRO-LINE CD 133 - n.b. Pent.133MHz RAM 4M FD 1.44M 

HD 540M a.SVGA OS/2 WARP+sup.WIND. 6.480 

MONITOR 14" NILR - colore ris. 1024x7681 481 

MONITOR 15" NILR-OSD - colore ris. 1280x1024 schermo piatto OSD 666 

MONITOR 17" NILR-OSD - colore ris. 1280x1024 schermo piatto OSD 1.345 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


393 








GUIDA COMPUTIR 


SYTEK 


Data Pool S.r.l. - Via Casal Morena. 19 - 00100 Roma - Tel. 06/7231331 
PC SY JUNIOR 340S - slim 386sx 40MHz RAM FO 1 44M mouse tastiera 608 


PC SY GREEN 486DK CHIP-UP - desk RAM 8M Cache 128K FD 1.44M 
mouse tastiera D0S6.X 1.010 

PC SY GREEN 486MT CHIP-UP - tower RAM 8M Cache 128K FD 1 44M 
mouse tastiera D0S6.X 999 

PC SY JUNIOR SI CHIP-UP - slim RAM FD 1.44M mouse tastiera 777 

PC SY PENTAPRO OK CHIP-UP - desk RAM 8M Cache 256K FD 1 44M 
mouse tastiera D0S6.X 1.543 

PC SY PENTAPRO MT CHIP-UP - tower RAM 8M Cache 256K FD 1.44M 
mouse tastiera DOS6.X 1.662 


TEN TECHNOLOGIES 


Cronodata S.r.l. - Via Diai 30 ■ 28010 Cavaglio DAgonga (NO) 

Tel 0322/806629 

LT6 80386/40DX-A - 386dx 40MHz RAM 2M Cache 1K FDD 1 44M HD 
170M VGA 1.180 

LT6 80386/40SX-D - 386sx 40MHz RAM 2M FDD 1 44M HD 170M VGA 
1.110LT6 80486/33DX-LB-I - 486dx 33MHz RAM 4M Cache 128K FDD 1 44M 
HD 260M VGA V L-Bus 1.970 

LT6 80486/40DX-LB-A - 486dx 40MHz RAM 4M Cache 128K FDD 1.44M 
HD 260M VGAV.L.Bus 1.935 

LT6 80486/66DX-LB-A - 486dx2 66MHz RAM 4M Cache 256K FDD 1 44M HD 
260M VGA V.L.Bus 2.250 


TEXAS INSTRUMENTS 


Texas Instruments Italia Porlable Computer Printer Div. - C.D.Colleoni P. Perseo 
Via Paracelso 1220041 A.Brianza (MI) - Tel. 039/68421 


EXTENSA 450 COLORE 10.4" DS - 486dx4 75MHz RAM 

4M FD 1.44 HD 340M LCD 3.490 

EXTENSA 450T COLORE 19.4” TFT - 486dx4 75MHz RAM 

4M FD 1.44 HD 340M LCD 4.490 

T.MATE 4000M 50 COLORE 8,4" TFT - 486dx2 50MHz RAM 

4M FD 1 44 HD 455M LCD 4.790 

T.MATE 4000M 50 COLORE 9.5" DS - 486dx2 50MHz RAM 

4M FD 1,44 HD 340M LCD 3.790 

T.MATE 4000M 75 COL. 10,4" TFT - 486dx4 75MHz RAM 

4M FD 1.44 HD 525M LCD 5.290 

T.MATE 4000M 75 COL. 10,5" DS - 486dx4 75MHz RAM 

4M FD 1.44 HD 455M LCD 4.990 

T.MATE 4000M 75 COLORE 8,4" TFT - 486dx4 75MHz RAM 

4M FD 1.44 HD 340M LCD 4.990 

T.MATE 4000M 75 COLORE 8.4" TFT • 486dx4 75MHz RAM 

4M FD 1.44 HD 455M LCD 5.090 

T.MATE 4000M 75 COLORE 9.5" DS - 486dx4 75MHz RAM 

4M FD 1.44 HD 455M LCD 4.990 

T.MATE 4000M 100 COL. 10,4" TFT - 486dx4 100MHz RAM 

4M FD 1.44 HD 525M LCD 5.990 

T.MATE 4000M 100 COLORE 9,5" TFT - 486dx4 100MHz RAM 

4M FD 1.44 HD 525M LCD 5.790 

T.MATE 5000M COL. 10,4" TFT 1.2 - Pentium 75MHz PCI RAM 

8 MFD 1.44 HD1.2G LCD 10 490 

T.MATE 5000M COL. 10,4" TFT 772 - Pentium 75MHz PCI RAM 

8 MFD 1,44 HD 772M LCD 9.490 

T.MATE 5000M COLORE 10.5" DS - Pentium 75MHz PCI RAM 

8 MFD 1.44 HD500M LCD 6.990 

MICRO MARC COLOR - stampante getto/inchiostro 

300x300dpi 300cps colore 799 


MICRO LASER 600 - stampante laser 600x600dpi 

5ppm RAM 2M PostScript 23 tont 1 990 

MICRO LASER PRO 600 23 - stampante laser 600x600dpi 

8 ppm RAM 6M PostScript 23 (ont 2.890 

MICRO LASER PRO 600 65 - stampante laser 600x600dpi 

8 ppm RAM 6M PostScript 65 tont 3.290 

MICRO LASER POWER PRO - stampante laser 600x600dpi 

12ppm RAM 6M PostScript 67 tont 3.990 

MICRO LASER PRO E - stampante laser 600x600dpi 

12ppm RAM 3M PostScript 23 tont 3.490 

MICRO WRITER - stampante LED 300x300dpi 5ppm RAM 512K 1 090 

MICRO WRITER PS 23 - stampante LED 300x300dpi 

5ppm RAM 2M PostScript 23 tont 1.490 

MICRO WRITER PS 65 - stampante LED 300x300dpi 

5ppm RAM 2M PostScript 65 tont 1.690 


UNIDATA 


Umdata S.r.l. - Via San Damaso, 20 - 00165 Roma - Tel 06/39387318 


DESK TOP PL466/540W - 486dx2 66MHz RAM 4M FD 1.44M HD 540M 

SVGA 2.130 

POWER DESK PD475/540W - 486dx2 80MHz RAM 4M FD 1.44M HD 

540M VGA PCI S3 2.750 

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394 


MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 







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MONITOR 14" - SVGA colore 0.28 pitch 1024x768 low rad. 430 

MONITOR 14" - SVGA colore 0.28 pitch 1024x768 low rad. n.i. 470 

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MCmicrocomputer n. 157 - dicembre 1995 


395 










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ATTENZIONE. Per gli annunci a carattere commerciale - speculativo è stata istituita la rubrica MCmicrotrade. Non inviateli a 
MCmicromarket, sarebbero cestinati. Le istruzioni e il modulo sono a pag. 399. Per motivi pratici, si prega di non lasciare co¬ 
municazioni o chiedere informazioni (telefoniche o scritte) riguardanti gli annunci inviati. 


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i (ormati Tutto l’orcfiivio Psion, compreso l’ogttndo degli oppunla- 
menli. si trasferisce sul PC (un rapido e completo bocfi-up!) e l'in¬ 
tero gommo di font Truetype del PC diviene disponibile per lo stom 
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